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Testi sulla musica Classica


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19 replies to this topic

#1 Merlo

    Classic Rocker

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Inviato 21 novembre 2006 - 12:38

Ciao a tutti,
purtroppo ne so veramente poco in ambito di musica classica e da camera (considerate che l'unica infarinatura che ho avuto al riguardo l'ho ricevuta alle medie da una professoressa di cui non ricordo neppure il nome) e i miei ascolti di questo genere, quindi, sono scarsi e privati di qualsiasi background culturale a causa della mia ignoranza... ma mi piacerebbe iniziare a colmare questa lacuna.

Vi chiedo quindi se potete consigliarmi un testo valido e ben fatto che analizzi le evoluzioni degli stili, segnali gli autori più importanti e i loro lavori maggiormente rappresentativi (se fossero indicate anche registrazioni di valore sarebbe perfetto!).
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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#2 kingink

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Inviato 21 novembre 2006 - 13:17

Massimo Mila - Breve storia della musica
L'ho letto anni fa e mi era piaciuto un sacco....spero di ricordare bene i contenuti.........
Ottimo libro perchè analizza tutta la storia della musica sia da un punto di vista di contesto storico e di stile, sia attraverso biografie mirate dedicate ai compositori più importanti. Teniamo conto che per la prima volta è stata pubblicata nel 1946, quindi le avanguardie più recenti sono ridotte all'osso. Ma la lettura molto agevole e la scrittura quasi romanzesca me lo fanno consigliare. Un ottimo mezzo per farsi una buona conoscenza della musica.
Ovviamente una discografia essenziale di riferimento non è presente.
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#3 Bateman

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Inviato 21 novembre 2006 - 13:30

Massimo Mila - Breve storia della musica ...

Essenziale. Storico. Imprescindibile.
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“La poesia del lirico non può dire nulla che nella sua più immensa universalità e validità assoluta non sia stato già nella musica che costringe il lirico a parlare per immagini. Appunto perciò il simbolismo cosmico della musica non può essere in nessun modo esaurientemente realizzato dal linguaggio, perché si riferisce simbolicamente alla contraddizione e al dolore originari nel cuore dell’uomo primordiale, e pertanto simboleggia una sfera che è al di sopra di ogni apparenza e anteriore a ogni apparenza. Rispetto a tale sfera ogni apparenza è piuttosto soltanto un simbolo: quindi il linguaggio, come organo e simbolo delle apparenze, non potrà mai e in nessun luogo tradurre all’esterno la più profonda interiorità della musica, ma rimarrà sempre, non appena si accinga ad imitare la musica, solo in un contatto esteriore con la musica, mentre neanche con tutta l’eloquenza lirica potremo avvicinarci di un solo passo al senso più profondo di essa.”
F.Nietzsche, La nascita della tragedia

#4 Joey

    Classic Rocker

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Inviato 21 novembre 2006 - 13:34

Uno dei migliori testi, forse il più diffuso in ambito universitario, è il "Manuale di Storia della musica" di Surian. Si tratta però di un'opera abbastanza monumentale (e dispendiosa) essendo divisa in vari volumi. Uno molto più abbordabile (e tutto in un unico volume) è "Musica nella storia" di P. Mioli, edizioni Calderini.

Quello di Mila io invece mi sentirei di sconsigliarlo... mi sembra un pò troppo arretrato non solo dal punto di vista cronologico, ma anche dal punto di vista metodologico.
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#5 bluefunk72

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Inviato 21 novembre 2006 - 16:31

Se ti capita dai un'occhiata anche a quest'ottimo e autorevole "libricino": Grammatica della musica di Ottò Kàrolyi. 
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#6 Jazzer

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Inviato 21 novembre 2006 - 23:00

Se ti capita dai un'occhiata anche a quest'ottimo e autorevole "libricino": Grammatica della musica di Ottò Kàrolyi. 


Confermo, molto interessante e ben fatto.

Io ho trovato molto utile "Come ascoltare la musica" (Garzanti) scritto da Aaron Copland - noto compositore e direttore d'orchestra statunitense - che non è proprio una storia della musica, ma che indica un approccio ad essa molto preciso.
Anche a me il libro di Mila non è piaciuto molto.
Non l'ho proprio letto, solo sfogliato: "Gli immortali - Come comporre una discoteca di musica classica" di Giorgio Pestelli: mi pare interessante perché raccoglie una serie di articoli già pubblicati su "La Stampa": circa 200 pagine e per ogni pagina la presentazione sintetica di un'opera (lavori orchestrali, da camera, solistici, operistici).
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non sono asociale...sono socialmente selettivo


#7 Bateman

    Detrattore

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Inviato 22 novembre 2006 - 12:12

Se ti capita dai un'occhiata anche a quest'ottimo e autorevole "libricino": Grammatica della musica di Ottò Kàrolyi. 

Grande! Ma non riguarda l'analisi storica della musica classica.

Non l'ho proprio letto, solo sfogliato: "Gli immortali - Come comporre una discoteca di musica classica" di Giorgio Pestelli: mi pare interessante perché raccoglie una serie di articoli già pubblicati su "La Stampa": circa 200 pagine e per ogni pagina la presentazione sintetica di un'opera (lavori orchestrali, da camera, solistici, operistici).

Io l'ho letto e lo tengo sempre a portata di mano. E' una di quelle guide sempre utili che tiri fuori continuamente. Scritto in maniera appassionata. Veramente buono come guida per un primo abbozzo di discografia classica.
Sempre come guida discografica segnalo Cento dischi ideali per capire la musica classica di Virginio Sala edito dalla Editori Riuniti. Posseggo anche questo ma lo consulto di meno rispetto a Pestelli.
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“La poesia del lirico non può dire nulla che nella sua più immensa universalità e validità assoluta non sia stato già nella musica che costringe il lirico a parlare per immagini. Appunto perciò il simbolismo cosmico della musica non può essere in nessun modo esaurientemente realizzato dal linguaggio, perché si riferisce simbolicamente alla contraddizione e al dolore originari nel cuore dell’uomo primordiale, e pertanto simboleggia una sfera che è al di sopra di ogni apparenza e anteriore a ogni apparenza. Rispetto a tale sfera ogni apparenza è piuttosto soltanto un simbolo: quindi il linguaggio, come organo e simbolo delle apparenze, non potrà mai e in nessun luogo tradurre all’esterno la più profonda interiorità della musica, ma rimarrà sempre, non appena si accinga ad imitare la musica, solo in un contatto esteriore con la musica, mentre neanche con tutta l’eloquenza lirica potremo avvicinarci di un solo passo al senso più profondo di essa.”
F.Nietzsche, La nascita della tragedia

#8 bluefunk72

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Inviato 22 novembre 2006 - 17:22


Se ti capita dai un'occhiata anche a quest'ottimo e autorevole "libricino": Grammatica della musica di Ottò Kàrolyi.  

Grande! Ma non riguarda l'analisi storica della musica classica.


In effetti, inizialmente volevo postare così:"ti consiglio di affiancare a un libro di storia un testo tipo 'La Grammatica della musica'...ecc."... Comunque nel Kàrolyi, anche se non c'è un'analisi sistematica, ci sono molte mini analisi e osservazioni storiche interessanti. Ho imparato (e continuo a imparare) molto da quel libro; per esempio ho trovato molto utile l'analisi delle forme e l'ultima parte dell'analisi armonica (contrappunto, canone e fuga), oltre che la panoramica sugli strumenti: un compendio davvero esemplare.



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#9 Paz

    Roadie

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Inviato 22 novembre 2006 - 20:03

Massimo Mila - Breve storia della musica
Teniamo conto che per la prima volta è stata pubblicata nel 1946, quindi le avanguardie più recenti sono ridotte all'osso


proprio oggi cercavo una storia della musica (possibilmente non in forma enciclopedica, che pesa e costa...) che avesse invece anche una parte dedicata in modo serio alle avanguardie, e fatta bene...

che mi dite di questo titolo, che mi attira perchè edito nella Piccola Biblioteca Einaudi, nella stessa collana dunque del libro di Kàrolyi che anche a me è piaciuto molto:

Baroni, Fubini, Petazzi, Santi, Vinay, Storia della musica, Torino, Einaudi, 1988

qualcuno lo conosce?
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« Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum » (F. Nietzsche, Götzen-Dämmerung, 1888, cap. I, af. 33).

#10 Joey

    Classic Rocker

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Inviato 22 novembre 2006 - 20:17


Massimo Mila - Breve storia della musica
Teniamo conto che per la prima volta è stata pubblicata nel 1946, quindi le avanguardie più recenti sono ridotte all'osso


proprio oggi cercavo una storia della musica (possibilmente non in forma enciclopedica, che pesa e costa...) che avesse invece anche una parte dedicata in modo serio alle avanguardie, e fatta bene...

che mi dite di questo titolo, che mi attira perchè edito nella Piccola Biblioteca Einaudi, nella stessa collana dunque del libro di Kàrolyi che anche a me è piaciuto molto:

Baroni, Fubini, Petazzi, Santi, Vinay, Storia della musica, Torino, Einaudi, 1988

qualcuno lo conosce?


Io ti consiglio vivamente, sempre di Otto Kàrolyi ma edito da Mondadori, "La musica moderna" (è una specie di versione della "grammatica della musica" dedicata all'avanguardia, dall'impressionismo in poi). Non è una vera e propria 'storia della musica' perchè va sopratutto per argomenti e correnti, ma è comunque ottimo e non lesina affatto indicazioni storiche. E' piccolo, ha anche immagini, e non costa molto.
  • 0

#11 bluefunk72

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Inviato 23 novembre 2006 - 09:52

Io ti consiglio vivamente, sempre di Otto Kàrolyi ma edito da Mondadori, "La musica moderna"


Mi associo.
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#12 Guest_verdoux_*

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Inviato 25 novembre 2006 - 12:28

segnalo l'eccellente Mozart il carattere e l'opera di Alfred Einstein; è solo su Mozart però;
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#13 Guest_runciter_*

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Inviato 21 maggio 2018 - 09:18

forse non è in tema con il post iniziale ma "la parigi musicale del primo novecento" è un libro da leggere, pieno di scene memorabili e aneddoti, tra cui il famoso maleur di debussy, ma c'è anche una presenza costante di quel sobillatore di stravinsky, talmente sfrontato e senza fronzoli da dire a furtwangler che a suo modo di vedere bruckner era "dumme musik", dettagli da verificare in ogni caso perché il testo è verso la base di una colonna di circa 30 e il tedesco con tutta la buona volontà lo capisco poco più dello swahili (we're all romans unconscious collective)


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#14 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 01 ottobre 2018 - 23:30

9788842819868_0_0_0_75.jpg

 

Questo libro qua -ricordo che su questo forum se ne parlo benissimo- potrebbe essere un valido regalo per grandi amanti di musica classica? 


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#15 Rover

    hjdjlalkjaz

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Inviato 02 ottobre 2018 - 09:19

...non proprio, è un manuale estremamente tecnico su uno specifico settore della musica che è rivolto essenzialmente a specialisti e compositori


  • 1

#16 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 02 ottobre 2018 - 12:28

9788842819868_0_0_0_75.jpg

 

Questo libro qua -ricordo che su questo forum se ne parlo benissimo- potrebbe essere un valido regalo

per grandi amanti di musica classica? 

 

Grandi amanti di quali periodi della musica classica, e di quali autori? :unsure:


  • 0

«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#17 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 02 ottobre 2018 - 12:55

XX secolo, non lo dico pero con una grande certezza, parlammo di Bartòk. 


  • 0

#18 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 02 ottobre 2018 - 13:14

Be', quelli di Bortolotto sono bellissimi.

 

Per esempio questo

1a7dadef9ff8eb229313d02b66cc0fad_w600_h_

 

oppure questo, più centrato sull'avanguardia del secondo dopoguerra

 

2c8a7310bfc4f86bfed68f5ddb71e0ac_w600_h_


  • 1

«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#19 dick laurent

    ...

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Inviato 02 ottobre 2018 - 13:57

premetto che non ho mai letto il trattato di armonia di Schoenberg (a parte qualche citazione), ma a meno che il tuo amico non sia egli stesso un compositore o comunque una persona che già mastica teoria musicale e interessato a studiare gli aspetti tecnici della musica a livello avanzato, mi pare come regalare un manuale di programmazione a uno che magari è semplicemente appassionato di videogiochi e non ha mai scritto una riga di C in vita sua (e magari manco gliene frega nulla).


  • 3

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#20 simon

    Scaruffiano

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Inviato 02 ottobre 2018 - 20:12

premetto che non ho mai letto il trattato di armonia di Schoenberg 

 

 

A) IL TRATTATO non va letto, non è Cronaca Vera. Ma va studiato con dedizione assoluta. 

 

B) IL TRATTATO è un libro difficilissimo ma che non parte da follie, ma da una esplorazione completa e totalmente esauriente del sistema tonale in TUTTE le sue possibilità, senza alcuna esclusione. In seguito inizierà a spiegare, in modo progressivamente ancor più complesso il suo sistema dodecafonico.

 

C) Consiglio vivamente prima di acquistare questo libro assolutamente IMPRESCINDIBILE per coloro che vogliano farsi le ossa con la composizione, di iniziare dalle basi: esercizi su esercizi di LETTURA del pentagramma, è... una lingua con le sue regole, con i suoi codici. Poi sembrerebbe inevitabile cadere sul TRATTATO che Manzoni (compositore) nonostante il suo ruolo di avanguardista totale, faceva studiare capillarmente ai suoi studenti.

 

UN LIBRO che potrebbe passare benissimo come SUBLIME via di mezzo, rimane il già citato Fase Seconda. Questo libro, a differenza di quelli scritti dal maestro di Francoforte, molto importanti per capire autori capitali della scena seriale del primo dopo guerra, riesce persino a DIVERTIRE, grazie alla verve e all'eclettismo filosofico-poetico-letterario del talento di Pordenone.

 

Ce ne sarebbero tantissimi altri, come quello che raccoglie gli scritti di Nono, ma come mi viene ripetuto a iosa: Scrivo sempre degli stessi autori, come se fossero degli outsider o dei mentecatti qualsiasi. Comunque tutti gli scritti del compositore veneziano, raccolti in due volumi, purtroppo in questo momento (da anni diciamolo) sono fuori stampa, una stampa sempre più colpevole di massacrare tutto ciò che si lascia fissare, ovvero dei libri che non permettono al lettore (tra mille virgolette) nessun tipo di fuga dagli stessi per cose o cosette. Strumento infimo dell'infimo capitalismo.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 





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