Allora, visto che finalmente si parla di contenuti e di motivazioni, riprendiamo tranquillamente dalla sede giusta.
c'è tutto quel preambolo su Sheffield che potrebbe andare bene per qualunque recensione su una band di quella città e che mi fa pensare che non sapendo che pesci prendere tu ti sia aggrappato alla cosa più semplice che viene detta sui DVA da secoli e già qua andiamo male ma andiamo molto peggio perchè Advantage segna l'unico passo di differenziazione rispetto a quelle atmosfere
se vuoi vado avanti nello specifico ma se queste motivazioni non ti piacciono perchè non vuoi sentire critiche non so che farci
Anzitutto: grazie di aver finalmente chiarito il merito della faccenda. Credo, però, che tutto nasca da un equivoco di fondo.
- Il preambolo su Sheffield è il metodo che usiamo in quasi tutte le pietre: descrivere il contesto in cui nasce il gruppo senza dare per scontato che tutti lo conoscano, citando i riferimenti, le influenze etc. Non essendoci una scheda molto approfondita sui Clock Dva ho ritenuto di doverlo fare un po' più articolato degli altri, al punto che alcuni mi hanno scritto "così è più approfondita la pietra della monografia": forse è però il segno che non era del tutto inutile, ma capisco che per uno come te che sa di tutto di quel giro lo sia risultato (non mi pare di aver scritto cose incompetenti su Sheffield, però).
- Il fatto che io non sapessi che pesci prendere è una tua arbitraria deduzione: preamboli di quel tipo li ho scritti anche per altre band che conosco benissimo (vedi i Portishead, ad esempio) e sempre per i motivi di cui sopra: ripeto, capisco che tu possa trovarlo inutile, ma si rivolge ad altre tipologie di lettori e non mi pare segno di incompetenza (semmai di logorrea).
- Che sia una differenziazione da quelle atmosfere lo condivido in pieno, al punto che l'ho scritto:
"Composizioni più accessibili e nitide, ma non meno inquietanti e avveniristiche di quelle che avevano fondato la sua leggenda. Una peculiare dark-dance elettronica, sfregiata da espedienti armonici e rumoristici di ogni sorta. Se i primi Dva erano “un vero casino: cianfrusaglie, violenza e registratori”, come riconosce Newton, quelli di “Advantage” sono una band affiatata e matura, che – oltre a far paura - sa scrivere canzoni".
Non saprei come essere più chiaro in proposito. Quindi, quest'ultima critica proprio non la capisco: anche per me "Advantage" è esattamente "una differenziazione rispetto a quelle atmosfere" descritte nel preambolo, che serviva come introduzione generale alla storia del gruppo e della scena di Sheffield per chi non li conosce affatto.
Se hai altre critiche nel merito, parliamone pure senza problemi. Magari deponendo termini che - come si è visto (anche senza il marchio di attendibilità ricevuto da Baroni) - appaiono fuori luogo.
