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Steven Hall e "Raw Shark Texts" [in Italia, "Le memorie dello squalo"].


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#1 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 04 agosto 2012 - 16:32

Appena terminata la ri-lettura di questo romanzo da diversi anni non ritampato in Italia, le cui influenze letterarie spaziano agevolmente da Borges a Calvino, da Gibson a Murakami. Ho pensato potesse essere interessante aprire una discussione a riguardo. Qualcuno di voi l'ha letto?
Lo scritto è tipicamente post-moderno. In prima istanza un lavoro di genere, dunque - cyberpunk, direi - ad un livello più profondo un'intelligente metafora epistemologica che mette in campo la gnoseologia platonica, le più innovative teorie linguistiche, la fisica quantistica (avete presente quanto scritto in Opera aperta di Eco?).

Dalla seconda di copertina:
"Un uomo si risveglia in una stanza senza la minima idea di chi sia. Le sole tracce di cui dispone sono un documento d'identità che gli dice che il suo nome è Eric Sanderson, e una lettera indirizzata a lui dal "Primo Eric Sanderson", che gli dice di contattare una certa dottoressa Randle per cominciare a capire come stanno le cose. La dottoressa (una psicologa) gli spiega che tre anni prima la sua fidanzata è morta in un tragico incidente al mare e che da allora lui ha sofferto di amnesie sempre più devastanti come forma di reazione ritardata al trauma. La dottoressa, inoltre, lo ammonisce a non leggere nessuno dei messaggi che potrebbero arrivargli dal Primo Eric, il suo sé precedente, perché essi potrebbero interferire con la sua guarigione. Ben presto gli arriva una seconda lettera che, però, lo ammonisce a non fidarsi della dottoressa che non è in grado di capire bene la sua situazione e di aiutarlo. Eric, disorientato, cerca di ricostruirsi una vita, e si aggrappa alla quotidianità più spicciola, ma un giorno, mentre seduto sul divano sta guardando la TV..."

Mi fermo qui, perchè vi assicuro che la trama prenderà una piega inaspettata e che indubbiamente vi terrà incollati alle pagine. Secondo me, non vi lascerà neanche al termine della lettura, considerati i molteplici piani ermeneutici, che quasi spingono ad una partita a scacchi in cui le pedine divengono le interpretazioni possibili. C'è un po' di tutto: dallo Zen al post-strutturalismo, amalgamati con perfetta saggezza; anche qualche difetto, ma possiamo soprassedere. E' un po' Il nome della rosa scritto a quattro mani con Lynch, anzi, a sei con l'autore di House of leaves.

Qualche scan rilevante:

http://gdpsu.typepad...574be970c-500wi

http://farm2.static...._7f968c6d86.jpg

http://i306.photobuc...ll/untitled.jpg

Scusate il post troppo lungo. E non vi ho neanche parlato di squali di puro pensiero che si nutrono di identità personali e mondi alternativi.

Ciao ;)
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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.





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