che cacata di film
Mah...a me personalmente questo tipo di affermazione invece di destarmi un non riso mi desta più che altro la curiosità di domandarti perchè trovi che sia una cacata di film...la risata poi è molto soggettiva..a volte scusate ( e non ce l'ho con te Claudio ci mancherebbe, capisco benissimo il carattere del tuo intervento) ho l'impressione che ci siano persone sempre pronte al primo banco, con penna e quaderno degli appunti alla mano.. ad alzare il braccio per dire soltanto: anche io la so!e/o si è come la penso anche io!
potrei richiamarmi alla ben nota affermazione
fantozziana, ormai divenuta vero e proprio vessillo intellettuale, ma siccome non mi ritengo degno di avvicinarmi al mitico Villaggio cercherò di motivare la mia "scandalosa" affermazione in altro modo.
mi rendo conto che etichettare in modo così diretto e volgare l'opera di un'autrice che s'è fatta apprezzare in tutto il mondo con quel simpatico film che è
Lost in traslation può non far piacere; ma non sta scritto da nessuna parte che, poichè un regista ha fatto un ottimo film, debba necessariamente ripetere la performance all'infinito.
tanto per fare un esempio noto, io sono affezionatissimo alla Campion che mi impressionò con
Lezioni di piano ma è pur vero che la stessa Campion mai più s'è ripetuta a quei livelli, anzi con l'ultimo
In the cut ha toccato davvero il fondo dal quale, forse, non si riprenderà più (di questo film scrissi qualcosa proprio sul forum).
Nello specifico dell'oggetto, c'è da dire che le intenzioni della Coppola non erano del tutto malvagie. proporre un ritratto eclettico di una ragazzina che fu catapultata nella Storia (quella con la S maiuscola) poteva avere un senso; in fondo il film tenta di "giocare" continuamente con il personaggio storico, proponendocelo in varie salse, con uno sfoggio di colori, costumi e musiche abbagliante ma incoerente, che stupisce ma anche infastidisce.
e ciò non perché bisogni essere seriosi a tutti i costi quando si affronta la Storia (sempre con la S maiuscola) ma perché il personaggio ne esce trasfigurato e la trasfigurazione proposta dalla Coppola non aiuta una beneamata mazza a capire chi fosse Maria Antonietta e perché meritasse la ghigliottina.
in fin dei conti non passa molta differenza tra questa Marie Antoinette e una qualunque ragazzina figlia di papà di Beverly Hills, circondata com'è (sin dalle prime inquadrature) da cameriere che infilano scarpe e stringono corpetti, da dolcetti rosa shockin', da pizzi e voilé da capogiro... le tinte tragiche di un David (che ritrasse la sfortunata regina sul patibolo) sono lontane anni luce.
a me che Maria Antonietta venga ritratta come una teenager sculettante, affogata in shopping, feste, amiche, amanti e giochi senza che trapeli nulla della tragicità del personaggio mi fa schifo... appunto, mi fa cacare.
la Coppola, nel commentare gli inevitabili fischi francesi, disse: "
So di essermi presa molte libertà , ma non era la grande storia che mi interessava: per quella ci sono gli storici, c'è Antonia Fraser alla cui biografia mi sono ispirata. Io ho voluto raccontare l'umanità di una donna che non era né innocente né crudele, né stupida né intelligente, il cui destino l'ha portata nel posto sbagliato al momento sbagliato".
infatti, che non le interessasse la Storia s'era capito e la ragazzina che si vede nel film non è nè crudele nè stupida nè intelligente... nè niente... appunto, credo che la Maria antonietta di Coppola sia da annoverare tra i personaggi più vuoti che si siano visti al cinema.
guarda caso, è proprio l'unica scena tragica che rimane impressa ovvero quella sul finire del film quando, nella notte illuminata dalle torce minacciose del popolo in rivoluzione, la regina apre la finestra sulla folla davanti a cui si inchina, ormai conscia del suo destino: poi sale sulla carrozza fatale con l'ultimo sguardo d'addio al castello e alla vita. E' uno dei momenti belli del film, che riluce dell'oro inimitabile del vero appartamento di Maria Antonietta, della cappella, del salone degli specchi di Versailles e del teatrino dei petit Trianon.
Questo a farci capire che Maria Antonietta potrà essere stata pure una svampita teenager da Beverly Hills ma che la Storia ha tratteggiato per lei profili assolutamente tragici, gli unici veri e degni di essere raccontati.
di un film che parla di scemenze da minorenne viziata e inconcludente non so che cazzo farmene.
spero che come giustificazione alla scandalosa affermazione possa andar bene...