Inviato 19 dicembre 2006 - 21:08
L'ho visto ieri sera, anche se sicuramente lo dovrò rivedere.
Non posso che schierarmi con quelli che hanno apprezzato il film, perchè a me è piaicuto proprio tanto (forse la seconda visione potrebbe renderlo quello più bello della regista). E'sicuramente il film più maturo della Coppola, di tutti quelli visti fino ad ora. E anche la Dunst mi è piaciuta molto: in questo film offre probabilmente la sua prova migliore, nel suo essere così spaesata e malinconica (e sostiene bene molti primi piani).
Un film che più di una vera e propria storia (come d'altronde accadeva in Lost In Traslation) vive di sensazioni, di momenti, di immagini, tutto teso a sottolineare il disagio di una ragazzina (quando si sposa Maria Antonietta ha solo 17 anni) letterlamente buttata in un mondo che non conosceva, troppo lontano da lei.
Mi ha colpito molto l'uso di certe inquadrature, che (come a Vegeta), mi ha ricordato più volte Barry Lindon (insomma, alcune volte sembrava di vedere un quadro).
Bellissima la colonna sonora (migliore anche di quella di LIT), ben divisa tra brani pop (le feste, i balli) e brani classici (nelle scene più intime o di vita privata).
Infine, penso che alla Coppola davvero poco importasse di raccontare la Storia della Rivoluzione francese o, molto semplicemente, la Storia; guardate che se avesse voluto fare un film storico, o quantomeno rimanere fedele agli avvenimenti storici realmente accaduti, credo che lo avrebbe fatto senza nessun problema. Ha semplicemente trovato in Marie Antoinette un personaggio adatto a continuare un discorso inziato con Il giardino delle Vergini Suicide e continuato con Lost In Traslation.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"