Un patrimonio di esperienze raccolte nel libro manifesto "Music For Non-musicians", nel quale Eno teorizza la figura del "non-musicista", incompetente dal punto di vista tecnico, ma ricco di genio creativo. L'opera d'arte, a suo giudizio, deve essere composta in tre fasi: concepimento del brano, esecuzione da parte di singoli strumentisti (questi sì competenti) e manipolazione finale dei nastri da parte dell'autore. A lui interessa soprattutto la terza fase.
Tratto dalla prima parte della monografia di Scarruffi:
E' il 1968 quando condensa queste esperienze nel libro manifesto "Music For Non-musicians", nel quale propugna la figura del "non-musicista", tecnicamente del tutto incompetente ma dotato di genio creativo. L'opera d'arte deve essere composta in tre fasi: concepimento del brano, esecuzione da parte di singoli strumentisti (questi sì competenti) e manipolazione finale dei nastri da parte dell'autore. Eno è interessato soprattutto alla terza fase.
Per curiosità, cosa è successo? I due sono la stessa persona o trattasi di collaborazione indiretta?