Inviato 24 novembre 2006 - 18:40
"E' una bufala. I dati del ministero dell'Interno non servono a nulla. Hanno solo un effetto informativo per la collettività. I dati ufficiali sono presso la Corte d'Appello e la Cassazione, che procede alla proclamazione dei deputati". Così il presidente della Giunta per le elezioni Donato Bruno, intervistato da Affari, commenta il documentario di Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani sui presunti brogli alle ultime elezioni politiche di aprile.
Insomma... falsità?
"Basta leggere la legge, non occorre fare telefonate a nessuno. E' di una semplicità lapalissiana. Deaglio vuole creare un caso politico e fa finta di non
sapere che i dati del ministero, che provengono dalle prefetture, e che vengono forniti anche telefonicamente non hanno alcun effetto e rilievo, se non quello informativo".
Perché?
"I dati ufficiali sono solo quelli che vengono trasmessi dai comuni alla Corte di Appello e poi alla Cassazione ed è quest'ultima che fa la proclamazione degli eletti a livello nazionale".
Però il flim di Deaglio fa discutere...
"E' ovvio che ci sia un certo clamore. Quando una parla di brogli e della notte dei brogli la gente si eccita; però è falso in partenza. Non c'è alcun obbligo di legge per il ministero di comunicare i dati, lo fa per prassi. Ma anche se quei numeri avessero detto che c'erano due milioni di voti in più per la Casa delle Libertà non sarebbe successo nulla. Perché chi proclama la vittoria di un polo o dell'altro, dichiara che Prodi è premier e dice quali sono le percentuali dei partiti è soltanto la Cassazione. Stiamo quindi parlando del sesso degli angeli". Un vero e proprio boom. Che va ben oltre le più rosee aspettative della vigilia. Il settimanale Il Diario, uscito oggi con allegato il dvd del film-documentario "Uccidete la democrazia!" di Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio, ha fatto il botto. Dalla redazione de Il Diario, contattata da Affari, fanno sapere che "è tutto esaurito". E che "a Milano e Roma si sta già provvedendo alla ristampa per soddisfare le numerose richieste". Ma il successo riguarda tutta Italia. Da Nord a Sud, infatti, le edicole fanno sapere che, mediamente, "dove venivano vendute una o due copie, oggi le richieste sono almeno cinquanta".
Quindi che idea si è fatto?
"La fantasia di questo personaggio non ha limiti. Però quello che mi dispiace è che anche i giornalisti non conoscano la legge. Basta telefonare al ministero dell'Interno, alla prefettura o alla Corte d'Appello per farsi spiegare esattamente come avviene la trasmissione dei dati ufficiali e di quelli non ufficiali, che servono solo per fini informativi".
E poi? Ci sono altri punti del film che contesta?
"Il tentativo in quattro circoscrizioni di utilizzare il sistema informatico, alla fine, ha fornito la stessa corrispondenza dei dati cartacei. E aggiungo per la tranquillità di tutti gli italiani che i dati forniti dal ministero, salvo veramente qualche virgola, sono identici a quelli forniti dalla Corte di Cassazione. Insomma è una bufala".
A questo punto che cosa farà la Giunta per le elezioni?
"Ora faremo il riconteggio di tutte le schede bianche e delle nulle. Giovedì c'è stato un ampio dibattito in Giunta e abbiamo discusso molto di questo. Certo, la questione di Deaglio, che fa pensare ai cittadini che ci siano stati dei brogli, spinge sia il Centrodestra sia il Centrosinistra a staccare la spina. E' interesse di tutti verificare, che è proprio il ruolo della Giunta delle elezioni, il cui compito è la definitiva proclamazione dei deputati. Nessuno di noi finora è stato ancora convalidato, tranne uno, l'onorevole della Valle d'Aosta, dove c'è un regime elettorale diverso. La Giunta prende atto della proclamazione della Cassazione poi però fa la convalida".
Quando sapremo il verdetto definitivo?
"Ci vuole tempo. Prendiamo le schede, anche quelle ritenute nulle, è andiamo a vedere se c'è veramente una nullità. Su una scheda si può discutere perfino due ore, e ci sono milioni di schede. Non lo so quando finirà la verifica, ma la volontà di tutti è di lavorare e andare fino in fondo".
Qui abbiamo una sinistra che con Bertinotti ha paura di ricontare i voti, mentre una destra che con Fini, Bondi e company, liquidando Deaglio come una persona poco professionale, vanno però pazzi per il riconteggio. Non è che il giornalista si è infilato in qualcosa in cui non si doveva infilare, e forse a sinistra hanno paura che faccia uno sgarbo involontario alla sua coalizione? Personalmente credo che il tutto si concluderà in un nulla di fatto. Poi ieri ho letto che Pisanu ha dato mandato ai suoi avvocati per la vicenda.
Riguardo allo scandalo alcatraz, cosa dobbiamo fare, buttare nel cesso 50 anni di democrazia solo perché per decenni i rappresentanti di lista sono messi lì per imbrogliare il più possibile? Stupirsi del fatto che delle schede bianche vengano poi segnate, è come stupirsi del fatto che l'alta velocità l'ha fatta la criminalità.
EDIT: questa intervista è ancora più chiara
"Ignoranza, balle e bugie". Gregorio Fontana, capogruppo di Forza Italia nella Giunta per le elezioni, smonta la tesi del film di Deaglio sui brogli elettorali. "Il Viminale non gestisce nulla", dice ad Affari. "Comunque lo ringrazio, ha riportato all'attenzione la verifica delle bianche e delle nulle che chiediamo da sette mesi e che l'Unione non vuole".
La procura di Roma ha aperto un fascicolo sui presunti brogli elettorali del Polo denunciati nel film documentario "Uccidete la democrazia!". Che cosa ne pensa?
"Conferma il nostro allarme che il film di Deaglio potesse creare un problema di deligittimazione delle istituzioni. Se ne devono assumere la responsabilità".
Chi?
"Visto che il film poggia su falsità e ignoranza della procedura elettorale, è chiaro che i problemi saranno più di chi ha fatto il film basato su balle, e bugie".
A quale scopo?
"Nel solo tentativo di alzare un polverone, che cambi le carte in tavola proprio quando siamo noi a chiedere da sette mesi la verifica delle schede bianche e di quelle nulle. Non siamo certo noi a impedirla ma la maggioranza. Che fino ad ora ha bloccato il tentativo di fare chiarezza. Tutto ciò è agli atti parlamentari, qualcosa di più ufficiale rispetto a tante stupidaggini".
Perché nel film ci sono balle e menzogne?
"Tutto la pellicola si basa sul fatto che qualcuno, intervistato in Florida, abbia inserito un programma nel sistema del Viminale per imbrogliare i dati elettorali, modificando le bianche assegnandone una parte a Forza Italia. Il primo punto smonta qualsiasi altra considerazione".
Ovvero?
"I dati arrivano dai seggi dove vengono compilati tre documenti, due verbali di 90 pagine e un estratto del verbale che va alla Prefettura. Un altro verbale va all'archivio comunale e il terzo non finisce al Viminale ma agli uffici circoscrizionali centrali, che sono costituiti presso le Corti d'Appello da magistrati".
Nel film non si dice questo...
"Quello che Deaglio non sa, ma è grave che non lo sappiano soprattutto i miei colleghi di maggioranza che erano in prima fila alla prima del film con il portavoce di Prodi, è che i dati del Vimainale sono del tutto ufficiosi e non c'è alcun tipo di calcolo, non si fa niente. Il Viminale durante le elezioni è solo un grande ufficio stampa. Tutta la procedura elettorale è determinata dai verbali che giungono in maniera diretta ai magistrati, che si occupano del procedimento elettorale. Il processo elettorale non è quindi gestito dal governo; i dati giungono dai seggi direttamente ai magistrati che li gestiscono in modo riservato e li prendono in tutte le 26 circoscrizioni manualmente e senza parlarsi tra loro. Poi li mandano ai magistrati della Corte di Cassazione, che fanno la somma e dicono chi ha vinto.
E dopo?
"Comunicano la risultanza agli uffici circoscrizionali che procedono alle proclamazioni. Questo dato smonta in partenza tutto il film. Non lo dico solo io che sono un parlamentare di Forza Italia, basta leggere l'Unità, il manifesto o il riformista.
Ovvero?
"Si sono accorti che Deaglio non ha fatto altro che un assist a nostro favore perché ha riportato all'attenzione dell'attualità politica la verifica dei risultati elettorali, che chiediamo con forza da sette mesi e che la maggioranza fino ad oggi non ha accettato. Per questo lo ringrazio, ci ha fatto un grande piacere".
Ma perché il numero delle bianche è crollato?
"In parte per una maggiore partecipazione al voto e per un maggior coinvolgimento. In parte perché le schede erano più semplici. In certe regioni poi ci sono stati cali vertigionosi e qualche dubbio viene anche a me. Ma è solo con la verifica delle bianche e delle nulle che riusciremo a sciogliere queste perplessità. E poi se anche ci fossero stati dei brogli al Viminale, dopo tre giorni la magistratura della Corte di Cassaizone e delle Corti d'Appello l'avrebbe subito denunciato. Ma c'è un'altra stupidaggine".
Quale?
"Il famoso scrutinio elettronico nel Lazio, in Liguria, Sardegna e Puglia è stato gestito su un binario morto. Era solo una sperimentazione, questi dati non sono serviti a niente, nemmeno al Viminale. Se non a confrontarli dopo alcuni mesi con quelli reali e a vedere se c'è stato un discostamento. Anche questa è stata un'altra balla".
Che cosa farete ora?
"La Casa delle Libertà e Forza Italia si riserveranno di valutare se avrà ancora senso partecipare ai lavori della Giunta per le elezioni nel momento in cui non ci dessero soddisfazione nella nostra richiesta di ricontare tutte le schede bianche e le nulle".