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L'amico di famiglia


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8 replies to this topic

#1 Guest_ephemerol_*

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Inviato 16 novembre 2006 - 15:43

Il primo prevenuto ero io: Sorrentino non mi sta particolarmente simpatico. Né come persona né come regista: mai capito dove stia la grandezza di "L'uomo in più" (qui invece particolarmente apprezzato, e di cui s'è discusso nel vecchio forum), mentre "Le conseguenze dell'amore" m'è piaciuto, ma con moltissime riserve.

Invece "L'amico di famiglia" è davvero sorprendente, fin dai titoli di testa: una bellissima sequenza di ragazze che giocano a pallavolo, né più né meno. E qui Sorrentino dimostra subito di essere un grande regista, e di essere notevolmente cresciuto: perché riesce a far diventare quasi epico un avvenimento normalissimo, marginale ed infatti per niente utile allo svolgimento del film. E allo stesso tempo, capisce che non deve calcare la mano con la sua bravura per non rischiare di diventare lezioso (come nei due film precedenti), e perciò imbastisce una bellissima storia, dura cruda terribile degradante, ma con i toni della commedia grottesca, con alcuni momenti che sarebbero di pura comicità, se solo non fossero inseriti in una cornice disgustosa, che accresce il disagio dello spettatore (almeno per me, a livelli altissimi).

Chi lo vedrà ci faccia caso: ogni inquadratura, ogni fotogramma è "pieno", ogni ambientazione è curatissima, con una gran quantità di particolari che forse richiederebbero più di una visione per essere colti, e anche gli esterni, complice un'ambientazione "bellissima" (tra mille virgolette) di suo come l'Agro Pontino, contribuisce all'atmosfera che pervade il film.
Giacomo Rizzo è semplicemente pazzesco, e credo che alla connotazione molto marcata del personaggio sia dovuto anche un po' dello spaesamento che potrebbe aver provocato il film al Festival di Cannes: troppo italiano per poter piacere all'estero, questo film. E troppo poco banale, per niente manicheo, per niente moralista, senza prese di posizione, senza tirate didattiche/socio/politiche, senza un vero finale, senza un vero tirare le somme, senza quella coscienza sociale che invece tanto piace e che consente a Loach di vincere a mani basse.

Su Film Tv, come al solito, Fittante attribuisce al film mille significati sociali: se c'è il degrado, ecco che si vuole rappresentare l'Italia di oggi; se c'è un concorso di bellezza, ecco che si vuole mostrare come le ragazze ormai pensino solo ad apparire.
In molti blog ho letto una constatazione che anche a me è venuta spontanea: noi italiani non ce lo meritiamo, Sorrentino. Così come credo non se lo meritino critici come questi, pronti a ridurre un'opera fuori dagli schemi all'interno dei soliti schemi. C'è di buono che Sorrentino tira avanti, sconosciuto al grande pubblico, ma brillantemente in testa alla schiera dei "nuovi" registi italiani, con cui condivide anche una certa scelta di temi e ambientazioni (che questo film sia garroniano è abbastanza palese).

Colonna sonora ancora formidabile (Antony and the Johnsons, Lali Puna, Notwist, Lcd Soundsystem i più noti, ma anche le musiche originali non sono le solite tre note di pianoforte più due violini dei film italiani), un'estetica quanto più lontana dalla tv si possa desiderare, a differenza dei vari Amelio, Moretti, Comencini, Faenza che sempre più si avvicinano alla fiction quantomeno nelle ambientazioni e nel modo di girare.
Il paradosso di Sorrentino è semplice: troppo europeo o internazionale per l'Italia, ma allo stesso tempo troppo italiano (nei temi, nelle ambientazioni, nei personaggi) per l'estero. Non so spiegarlo, ma è così. Attendo commenti perché mi piacerebbe discutere di questo film con chi l'ha visto.
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#2 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 16 novembre 2006 - 20:35

Grazie ephe, mi hai evitato lo sforzo di aprire io il thread! L'ho visto due giorni fa, e a me invece non è piaciuto così tanto, sicuramente meno de "Le conseguenze dell'amore". In questo ci ho trovato freddezza, tecnica (splendida, le immagini sono davvero belle) a volte fine a sé stessa, una storia che alla fine si sfilaccia senza costrutti... Sì, può essere un pregio quello di non fornire punti fermi, di far dilagare la storia in scene illogiche (la fine), ma l'insieme non mi ha esaltato. Soprattutto non mi ha comunicato granché, che alla fine è ciò che conta. Comunque grandi attori, in alcuni punti il film mi è piaciuto molto, e il registro a metà strada tra dramma e farsa l'ho trovato azzeccato. Per me è un prodotto interlocutorio, dopo il botto del precedente, ma tanto di cappello a Sorrentino, che almeno osa, e fa film come si deve, con tecnica e storia (vedi la mia stroncatura ad esempio del recente N.). Quel Rizzo sembra un incrocio tra Tom Waits e Quasimodo, ciumbia!

Ah, la colonna sonora è del grande Teho Teardo, mica bruscolini! Uomo di grande spessore musicale, lo conosco perché ha fatto buoni lavori anni fa con gruppi di area industrial-elettronica, compresa una collaborazione a due mani con uno dei Coop Shoot Cop.

Piuttosto, qui dove dici

un'estetica quanto più lontana dalla tv si possa desiderare, a differenza dei vari Amelio, Moretti, Comencini, Faenza che sempre più si avvicinano alla fiction quantomeno nelle ambientazioni e nel modo di girare.

non sono molto d'accordo, perlomeno nei confronti di Amelio e Moretti (di Faenza non so nulla), che hanno un registro diverso, ma cinema lo sanno fare!
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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#3 scirocco

    mainstream Star

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Inviato 16 novembre 2006 - 22:13

Interessante, ma solo per metà convincente. Ho visto un Sorrentino un po' fermo sulle gambe, ovvero un po' troppo compiaciuto e leggermente a disagio nel momento di 'chiudere' l'opera. Avevo riscontrato lo stesso difetto anche nel precedente film (che perdeva, infatti, quel magico "mood" rarefatto nel momento di saldare il conto con lo spettatore). In quel caso, però, la formula più compatta e asciutta permetteva un'eccellente tenuta. Qui, invece, ho visto troppa frammentarietà: il solito eccezionale protagonista, potentissimo motore narrativo, attorno al quale, però, la storia, ad un certo punto, si sfalda clamorosamente e precipita nella palude della banalità. Una regia "di personaggi", attentissima e a tratti geniale, che non riesce, però, a trascinare il film nel Paradiso dell'immaginario collettivo, ovvero in quello spazio cinematografico oggettivo dentro al quale l'immagina completa e definita di un'opera trova immediato riscontro. Ecco perchè mi è sembrato un buon, imperfetto film e Sorrentino un regista ancora incompleto: perchè vedo un'idea di cinema troppo ancorata alle isolate e stupefacenti performance attoriali che, pur pregevolissime, finiscono per limitarne la potenzialità espressiva.

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#4 Guest_verdoux_*

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Inviato 17 novembre 2006 - 09:47

Una piccola delusione; già nel precedente film di Sorrentino, le conseguenze dell??amore, che comunque preferisco, non mi erano piaciuti certi ??eccessi? di regia, che non può certo dirsi invisibile; al regista prudono proprio le mani e vuole sempre strafare; in questo film a tali eccessi, che si ripetono e che si acuiscono, si aggiungono dei gravi difetti di sceneggiatura; il personaggio femminile, oltre che improbabile, appare proprio ridicolo; meglio riuscito il personaggio maschile, l??usuraio; l??unico, perché il contorno rimane troppo indefinito; il filo del racconto non fluisce, procede come una sinusoide, per cui, ogni volta che sullo schermo succede qualcosa di interessante, arriva la semionda negativa ad annullarne l??effetto; il finale è debole ed il film appare come inconcluso; ho letto che sono stati tagliati alcuni minuti finali; non so se può essere questo il motivo.
Trovo una analogia tra questo film e la sconosciuta; trovati due soggetti interessanti e di attualità i registi vogliono strafare, eccedono; metti la figura dell'usuraio; è una figura laida dentro, ma non occorre rappresentarla repellente anche fuori; se fa così il regista dimostra poca fiducia nelle proprie capacità; perchè poi si rivolgono a lui; un quesito che mi pongo anche nella vita reale; non si capisce bene, le motivazioni sembrano forzate; ma quello che non funziona nel film è la ragazza; un rapporto laido che fa impallidire, ma che non trova giustificazione nel contesto; comunque ci voleva una attrice, non un bel corpo; anche qui il regista ha dimostrato poca fiducia nelle proprie capacità;

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#5 ucca

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Inviato 19 novembre 2006 - 15:43



d'accordo sulla qualità delle attrici giovani, pessima.
Davvero strano che un regista cosi talentuoso si sia affidato a delle zappe.
Il film è bello, molto "pieno" in certi momenti barocco. La bellezza non è tanto nella storia quanto nelle singole vicende, immagini, mi viene in mente la scena del funerale, quando tutti stanno in una stanza minuscola ognuno a farsi i cazzi propri
"ho fatto delle cotolette buonissime" dice una tipa, mentre un tipo con gli occhiali da sole fuma il sigaro guardandosi nello specchio..talento puro quella scena. Anche le inquadrature sui piedi, i dialoghi..ecco, i dialoghi sono geniali, al cinema vanno dette cose immortali, e questo film lo fa, sempre al momento giusto.
La conclusione del film è un pò tirata via forse, soprattutto non coerente con le caratteristiche dei personaggi..ma ripeto, non è la sceneggiatura il bello del film, è il resto che uno si gode.

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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#6 Guest_lo sterminatore_*

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Inviato 25 novembre 2006 - 19:28

sorrentino conferma di essere uno dei registi più talentuosi al mondo. questo film è una visione puramente tecnica, ma di un tecnico davvero eccezionale e che sazia il palato fine dello spettatore che cerca lo stile autoriale più creativo possibile. per quanto riguarda la storia beh, i personaggi come al solito sono costruiti divinamente e in un modo effettivamente curioso e originale, la costruzione di fondo mi pare troppo forzatamente aforismica e filosofico-macchiettistisca, la trama mi pare troppo episodica e poco fluente. è evidente, il sorrentino sceneggiatore non vale assolutamente il sorrentino regista. comunque una visione, ripeto, assolutamente orgasmica.
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#7 Guest_eustache_*

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Inviato 26 novembre 2006 - 00:41

bisogna sottolineare che la versione uscita in sala è stata tagliata di 20 minuti. è stata tagliata anche una scena importante finale. forse per questo il film alla fine risulta un po' frettoloso.
grandissimo comunque
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#8 SciSma

    pivello

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Inviato 28 novembre 2006 - 12:38

A me questo film è piaciuto tantissimo, e trovo ingiuste gran parte delle critiche che gli vengon mosse da parte di molti recensori, sembra che in Italia si debbano per forza fare solo capolavori. L'unico difetto per me è nella sovrabbondanza di momenti topici, di frasi memorabili, che non lascia un attimo di tregua e ti fa uscire dalla sala sovraccarico. Certo, meglio comunque sovraccarico che a digiuno. Mi è sembrato didascalico in qualche punto, tipo lo zoom sul Pierrot, ma son piccolezze tanto che da ieri ad ora me ne sono dimenticato. Ci sono delle scene bellissime e un'attenzione ai particolari incredibile, basti pensare alla ossessiva presenza di quel sacchetto di plastica penzolante dal braccio, all'ostinazione per la bomboniera, a quell'attimo in cui il bambino gli getta in faccia il riso mentre sta parlando. I pregi di questo film compensano di gran lunga le imperfezioni. Andate a vederlo.
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#9 Theredroom

    Groupie

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Inviato 04 dicembre 2006 - 11:36

a me e' piacuto tantissimo.forse piu delle'conseguenze dell'amore',ho trovato quasi perfetto il modo in cui il regista a voluto rendere i particolari,le sensazioni,le emozioni. poi una colonna sonora meravigliosa seconda me..davvero un bel film.
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