

Duran Duran
#1101
Inviato 11 aprile 2020 - 16:14

#1102
Inviato 11 aprile 2020 - 16:15
Ma infatti io darei 8,5 al primo e ci sta tutto. Poi 9 a Rio, 7 a Seven, 7 agli Arcadia, e al disco migliore post reunion (All you need is now) va benissimo il 7,5 che già c'è, e gli altri a scendere.
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
#1103
Inviato 11 aprile 2020 - 19:55
Il 5 a Seven è severissimo, almeno 6,5 lo merita...anche perché il 7 al disco degli Arcadia ci sta, ma non mi pare che Seven sia due punti sotto.
Si dovrebbero ricalibrare i voti, perché è vero che All you need is now è ottimo e il 7,5 ci sta tutto, ma dare 7 al bell'esordio e 7,5 alla (seppure ottima, eccellente) minestra che si rifà ai primi due è un po' strano.
Seven 7,5. Notorious pure
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#1104
Inviato 11 aprile 2020 - 20:18
Su Notorious ammetto di non essere competente: è proprio un genere di pop che non so giudicare, diverso dai primi due (e anche dal terzo).
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
#1105
Inviato 11 aprile 2020 - 20:23
D'accordo anche sul voto a Seven: pensiamo che questi nel 1983 erano considerati la band più commerciale in circolazione eppure tirarono fuori un disco come Seven, che contiene due brani di quasi 6 minuti, uno strumentale e alcuni pezzi davvero ottimi.
Ma soprattutto una cura negli arrangiamenti e nei suoni che un disco pop commerciale di oggi si può sognare (ci sono tantissime variazioni a livello di percussioni, tastiere...)..
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
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#1106
Inviato 12 aprile 2020 - 00:15
Seven è un album che nasconde mille segreti. Al netto di un lavoro produttivo che ha pochi eguali per ricerca di suono, trame strumentali, un wall of sound che non ha effettivi parenti in quell'epoca, tematicamente è un concept sull'isteria, sulla perdita del controllo, quasi un trattato sul bipolarismo. Sono cose che non sono mai state analizzate, anche perché la penna di Le Bon è sempre stata strana, onirica, ricca di riferimenti letterari (in Inghilterra è conosciuto come uno dei massimi esperti shakespeariani, non è uno scherzo... ma la sua classica immagine è quella del futile trombatore di vergini). Un disco che parla di stregoneria, di massoneria, un disco drogato sul serio (Rhodes ebbe un mezzo infarto e dal giorno non tocco più nulla, gli altri accelerarono come folli), con le pagine del Bhagavadgītā usate come traino ispiratore. Uno degli apici del decadentismo più spinto. Nettamente superiore anche perché più personale rispetto al debutto.
So Red The Rose ne rappresenta l'evoluzione "avaloniana": stesso produttore, stessi protagonisti massimi (Le Bon e Rhodes). E occhio anche al progetto che sottende Notorious, che nella monografia scambio per cugino di Let's Dance, ma non c'entra nulla, perché si tratta di un'opera molto gotica, nelle pose, nelle musiche e nei testi.
L'equivoco fu considerare tutto l'apparato scenico come un ignobile artificio per conquistare i dollari (come se invece tutti gli altri volessero rimanere poveri), in realtà era tutto connesso, immagine, suono, teatro, ricerca, sogni, aspirazioni sulla scia dei neo-romantici, ma non i tipi del Blitz, proprio Novalis e Lord Byron (che si abbigliava come Indiana Jones e si era fatto costruire una giungla vera in casa!).
Ho scritto un mare di fesserie, me ne dolgo, mi scuso, devo rimediare, da un paio d'anni, da quando qualcuno ebbe la bontà di spiegarmi le cose.
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#1107
Inviato 12 aprile 2020 - 01:18
A proposito di droga, proprio all'epoca della lavorazione di Seven fecero spaventare persino Elton John (che non era certo uno stinco di santo) offrendogli non si sa che mix, si ritrovò a distruggere tutto e non se ne accorse...
Una mattina del giugno 1983 fui svegliato dal suono di qualcuno che martellava sulla porta della mia suite d'albergo. Non riuscivo a pensare chi fosse perché non riuscivo a pensare affatto.
Nel momento in cui ho aperto gli occhi, mi sono reso conto che avevo i postumi di una sbornia che ti fa pensare che non fosse una sbornia: non puoi sentirti male solo per gli eccessivi bagordi - ci deve essere qualcosa di più grave di sbagliato in te.
Non era solo la mia testa. Mi faceva male tutto il corpo. Soprattutto le mie mani. Da quando i postumi ti hanno fatto male alle mani? Il martellamento continuò, accompagnato da una voce che chiamava il mio nome.
Era il mio PA, Bob Halley. Mi sono alzato dal letto. Dio, quella sbornia era sorprendente. Mi sentivo peggio di quanto non mi fossi sentito dopo la festa di capodanno del 1974 di Ringo Starr, che era iniziata alle 20:00 e si è conclusa verso le 15.30 del pomeriggio seguente.
Ho aperto la porta e Bob mi ha lanciato uno sguardo attento, come se si aspettasse che io dicessi qualcosa. Quando non l'ho fatto, ha detto: «Penso che dovresti venire a vedere questo». L'ho seguito nella sua stanza. Aprì la porta per rivelare una scena di totale devastazione. Non era rimasto intatto un solo mobile, tranne il letto.
Tutto il resto era sottosopra o a pezzi. Seduto tra i detriti c'era un cappello da cowboy che a Bob piaceva indossare. Era completamente piatto, come quello di Yosemite Sam dopo che Bugs Bunny gli fa cadeva un'incudine in testa. «Diavolo – dissi - che è successo?» Ci fu una lunga pausa.
«Elton - disse alla fine – Sei stato tu».
Cosa voleva dire, sono stato io? Non riuscivo a capire come questo potesse avere qualcosa a che fare con me. L'ultima cosa che ricordavo è che mi stavo divertendo moltissimo. Quindi perché dovrei distruggere qualcosa? «Ero al bar - dissi con indignazione - Con i Duran Duran». Bob sospirò. «Sì, lo eri – disse - All'inizio».
Era il giugno 1983 ed eravamo a Cannes per girare un video per “I'm Still Standing”, che era stato pianificato come il primo singolo del prossimo album, “Too Low for Zero”.
Le riprese erano iniziate alle 4 del mattino ed erano proseguite tutto il giorno. Mentre il sole tramontava, fu ci fu una pausa e io tornai nel mio hotel, il Negresco, per rinfrescarmi prima delle riprese notturne. Ero nella hall quando ho incontrato Simon Le Bon. Era in città con i Duran Duran e stavano andando al bar. Vuoi venire?
Non lo conoscevo così bene, ma pensavo che un drink veloce potesse ravvivarmi. Stavo riflettendo su cosa ordinare, quando Simon mi ha chiesto se avessi mai bevuto un vodka martini. Non lo avevo fatto. Forse avrei dovuto provarne uno.
I resoconti variano su ciò che è accaduto dopo. Temo di non poterli confermare o negare perché non ricordo davvero nulla oltre al fatto che i Duran Duran fossero una compagnia enormemente allegra e che la vodka martini era scivolata giù molto facilmente. Secondo alcuni, ne avevo bevuti o sei o otto nel giro di un'ora e mi ero fatto un paio di strisce di coca.
https://m.dagospia.c...a-quando-215788
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
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#1108
Inviato 12 aprile 2020 - 07:19
#1109
Inviato 12 aprile 2020 - 11:20
Altro incontro tra due che in quanto a festini e stupefacenti se la intendevano
Freddie Mercury e John Taylor
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
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#1110
Inviato 13 aprile 2020 - 16:10
Pino Scotto: "Gli Spandau Ballet facevano grande pop con un grandissimo vocalist e canzoni eccezionali, mentre di Duran Duran e A-ha potevamo benissimo farne a meno"
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
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#1111
Inviato 13 aprile 2020 - 16:12
Se lo vede Lassi il 7 all'esordio omonimo gli piglia un colpo
i miei:
DD: 10 e lode
Rio: 7++
gli altri non mi interessa votarli ma ci sono dei grandi singoli
#1112
Inviato 13 aprile 2020 - 16:18
Bara ma il disco di Rhodes col primo cantante, a nome "The Devils" l'hai sentito?
E' roba tosta, registrato e pubblicato nel 2001 ma le canzoni sono scritte nel 1978, dell'era pre-Le Bon. Nella monografia dovrebbe essere inserito nella lista anche questo progetto, assieme ad Arcadia e Power Station.
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
#1113
Inviato 13 aprile 2020 - 16:21
vero, quello è bello, per votarlo dovrei risentirlo
#1115
Inviato 13 aprile 2020 - 16:45
Direi che il giudizio di Pino Scotto è la direttiva corretta per capire da che parte stare
Guarda su debaser ieri sera ho letto cose immonde nei commenti, contro i Duran Duran...cose tipo
"Non ci credo che 'sti tizi sanno suonare neanche a vederli"
"Bella merda i Duran Duran"
"Si salva solo Rio, ma giusto per Save a prayer: il resto della discografia è monnezza"
"Ma che cavolo c'entrano i Duran Duran con la new wave quando facevano del merdosissimo pop?"
"Ancora sul palco stanno? Ci vanno con le imbracature stile Weekend con il morto?"
"Davvero c'è qualcuno che li segue?"
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
#1117
Inviato 13 aprile 2020 - 16:50
Direi che il giudizio di Pino Scotto è la direttiva corretta per capire da che parte stare
non toccarmi Pino eh
#1119
Inviato 13 aprile 2020 - 17:14
Direi che il giudizio di Pino Scotto è la direttiva corretta per capire da che parte stare
non toccarmi Pino eh
Credimi Lassi non lo toccherei manco sotto tortura!
dai che fino a quando la pancia ha retto, aveva il suo perché
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