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Abel Ferrara


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96 replies to this topic

#51 corey

    mainstream Star

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Inviato 27 giugno 2008 - 07:57

più che altro sono film di un regista che ancora credeva nel cinema e aveva voglia di farlo. go go tales è invece tanto brutto quanto trasandato. naturalmente come film è sconfortante, ma come dichiarazione di nichilismo cinematografico lo è forse ancora di più.

le mie sono tuttavia parole di uno che non ama il ferrara di fratelli, ma quello di the driller killer, l'angelo della vendetta, occhi di serpente e blackout.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#52 William Blake

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Inviato 21 maggio 2009 - 17:44

ieri era presente al Chiambretti Night per (stra)parlare del prossimo "Napoli Napoli Napoli".... è restato in piedi non stava fermo un attimo, prima di andarsene ha pure cantato, chitarra in mano, You never can tell, non azzeccando una nota  O_O AH, mi sono scordato di dire che era evidentemente ubriaco  asd
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#53 William Blake

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Inviato 20 settembre 2009 - 00:45

Il cattivo tenente

Il cinema Ferrara è il cinema degli abissi e "Il cattivo tenente" ne è uno degli esempi più emblematici.
Un film sgradevole su un uomo marcio che, a un certo punto della sua vita, decide di fare una buona azione, pur prevedendo il suo destino. La domanda che ci viene in mente subito è: perchè? Le risposte non possono che essere contraddittorie, vanamente piene di senso.
Ma questo avverrà solo alla fine di un percorso autodistruttivo seguito ossessivamente dall'occhio febbricitante di Ferrara. Keitel nel suo secondo periodo d'oro è un mostro: divora la scena ed è divorato dal personaggio. Lui che balla nudo e strafatto è un'immagine che resta.
Stile sporco, regia frontale e impietosa. Ferrara lavora sulla superficie dell'immagine (eccezionale la scena dell'entrata del Tenente in ospedale: una macchia grigia immerso in un bianco accecante), sulle increspature e su questi scarti. Crea un doppio fondo di significato: un film lineare e semplice in superficie, sotto cui si muove un magma di esperienze e pulsioni. Una grande parabola (im)morale, come lo era "King of New York" e come lo sarà "The Addiction", di cui ques'opera sembra essere il preludio.
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#54 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 30 dicembre 2010 - 16:34

http://napoli.repubb...roga_-10715980/

Beh, non può essere definita esattamente una notizia shock  :)
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#55 Guest_ale_*

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Inviato 30 dicembre 2010 - 16:40

Il cattivo tenente


è esattamente quel tipo di cinema che piace a me, con quel senso di "pesantezza" e di fisicità estrema, sgradevole, amorale, osceno, estremo. un film che è un ritratto, non importa se poi lo chiamano noir o poliziesco. qualcosa di simile l'ho visto e "sentito" solo in Crash di Cronenberg.
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#56 Auguste

    Groupie

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Inviato 31 dicembre 2010 - 09:51

Di Ferrara ho visto solo tre film, probabilmente i suoi tre migliori, e credo che tutti siano dei veri e proprio gioielli: The Addiction, The Funeral(altresì noto come "Fratelli") e Il Cattivo Tenente.
The Funeral è considerato da molti il capolavoro di Ferrara e non posso non dire che si tratta effettivamente di un film eccellente.
The Addiction è dei tre il più filosofico, una profondissima riflessione sul Male che viene paragonato ad una dipendenza: l'Uomo, incapace di agire secondo il Bene(perché abbandonato da Dio), si trova a compiere il Male e a dipendere da esso come da una droga. Questo semplificando al massimo la tematica e banalizzandola, ma si potrebbero scrivere pagine intere su questa tematica.
Il cattivo tenente è sicuramente un grandissimo film e personalmente lo reputo un capolavoro e IL migliore dei tre.
E' un film sofferto, malato, sentito al 100%, qualcosa di mai visto sul grande schermo. Un po' come in "Posetitel Muzeya" l'uomo è abbandonato a se stesso e non c'è possibilità di redenzione apparente(anche se il pessimismo di Lopushanskij lo condurrà a spingere fino alla fine questa sua concezione drammatica della solitudine umana).
Ma quello che mi ha colpito di più è la FORZA di Harvey Keitel, che ho a tratti creduto non stesse recitando. Come ho letto da qualche parte Keitel non interpreta il cattivo tenente, ma lo E'.
Anche se si parla dei suoi tre film probabilmente migliori non credo sia esagerato dire che possa essere paragonato al miglior Scorsese(personalmente dopo un film come "Il cattivo tenente" non ce n'è per nessuno!)
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#57 William Blake

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Inviato 31 dicembre 2010 - 14:22


Anche se si parla dei suoi tre film probabilmente migliori non credo sia esagerato dire che possa essere paragonato al miglior Scorsese(personalmente dopo un film come "Il cattivo tenente" non ce n'è per nessuno!)


sì ma la dannazione di Ferrara è altra cosa dal peccato di Scorsese. è inevitabile che i film di Abel, visto il suo vissuto, siano più vischiosi e pesanti e un film come "Il cattivo tenente" è esteticamente e anche contenutisticamente lontano dalle tipicità scorsesiane.
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#58 wong73

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Inviato 09 marzo 2011 - 11:50

ma quanto amerò OCCHI DI SERPENTE!?!  :-*

tra l'altro visto nella mia prima sera alla mostra di Venezia...che ricordi!!!
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#59 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 10 marzo 2011 - 10:30

ma quanto amerò OCCHI DI SERPENTE!?!  :-*

tra l'altro visto nella mia prima sera alla mostra di Venezia...che ricordi!!!


Beh Mirko però è brutto forte eh,,,
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#60 Diamond_Sea

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Inviato 10 marzo 2011 - 10:43

Non conosco benissimo questo autore, i film che ho visto però sono tutti eccezzionali. King Of New York, Il Cattivo Tenete, The Addiction, e Fratelli. Un tema ricorrente è quello della religione, dell'espiazione e dell'inferno.
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#61 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 10 marzo 2011 - 10:57

Non conosco benissimo questo autore, i film che ho visto però sono tutti eccezzionali. King Of New York, Il Cattivo Tenete, The Addiction, e Fratelli. Un tema ricorrente è quello della religione, dell'espiazione e dell'inferno.


Hai visto giusto ma quello era il vecchio Abel quando faceva coppia con Nicholas St John che è un "teologo" di grande spessore; purtroppo i film che hai citato non li vedremo più; neanche il porno "9 lives of a wet pussy", molto elegante e con l'episodio delle figlie di Lot notevole per come è stato girato... Ferrara ci metteva la droga, Nicholas ci metteva Dio e il sesso; ora gli è rimasta solo la droga, peccato, era destinato a una grande carriera. Persino Mary, che è un film religioso, è banale nella rilettura protestante del tema, roba che a St John gli sarà venuta una sincope...
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#62 xone89

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Inviato 10 marzo 2011 - 11:21

Io ci aggiungerei "The driller killer", film sporco e malato come pochi, perfettamente figlio dei suoi tempi...
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#63 piersa

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Inviato 10 marzo 2011 - 11:24

Io ci aggiungerei "The driller killer", film sporco e malato come pochi, perfettamente figlio dei suoi tempi...


Sì, sono d'accordo
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#64 Tom

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Inviato 10 marzo 2011 - 11:54


Non conosco benissimo questo autore, i film che ho visto però sono tutti eccezzionali. King Of New York, Il Cattivo Tenete, The Addiction, e Fratelli. Un tema ricorrente è quello della religione, dell'espiazione e dell'inferno.


Hai visto giusto ma quello era il vecchio Abel quando faceva coppia con Nicholas St John che è un "teologo" di grande spessore; purtroppo i film che hai citato non li vedremo più; neanche il porno "9 lives of a wet pussy", molto elegante e con l'episodio delle figlie di Lot notevole per come è stato girato... Ferrara ci metteva la droga, Nicholas ci metteva Dio e il sesso; ora gli è rimasta solo la droga, peccato, era destinato a una grande carriera. Persino Mary, che è un film religioso, è banale nella rilettura protestante del tema, roba che a St John gli sarà venuta una sincope...


Il povero St John paga lo scotto della scarsa considerazione in cui  appassionati di cinema e critica si ostinano a tenere gli sceneggiatori.

Quando spesso ci si domanda perché quel regista un tempo valido non riesca a fare più un film decente, o come quel regista cane abbia fatto ad azzeccare un bel film, basterebbe spesso dare un' occhiata a chi firma sceneggiature e soggetti (qualche volte anche al nome dei produttori). La cosa cozza paurosamente con il mito romantico del regista visto come Autore Supremo, soprattutto quando sono ci sono in ballo registi dal fascino molto "artistico" e maledetto come Ferrara, per cui in genere il cinefilo continua ad avere fiducia nel Genio dell'Autore, anche se questo per decenni sforna solo emerite cagate.  

Ferrara è un bel personaggio e regista sicuramente ricettivo e dotato (per quanto quando toppava anche St John - vedi i film degli anni 80 o la cavolata sugli Ultracorpi - ha sempre dimostrato di essere un regista senza una sua vera idea di cinema, incapace di andare oltre ad un' anonima diligenza), ma ormai è lampante e certificato che le idee e il vero genio dei suoi film migliori venivano dalla santa testolina di St John.  

Del dopo St. John di Ferrara mi sembrano interessanti (non per questo particolarmente riusciti) proprio il confuso "Blackout", a mio parare un film nato proprio come reazione al "divorzio" con St John, per cui ancora paradossalmente sotto la sua influenza, e "R-Xmas", tentativo di filmare una storia "alla St John", che si trasforma (involontariamente?) in un ribaltamento e svuotamento di quel modello, con la dannazione presentata come normalità borghese e l'impossibilità di una catarsi.    
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#65 piersa

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Inviato 10 marzo 2011 - 12:12



Non conosco benissimo questo autore, i film che ho visto però sono tutti eccezzionali. King Of New York, Il Cattivo Tenete, The Addiction, e Fratelli. Un tema ricorrente è quello della religione, dell'espiazione e dell'inferno.


Hai visto giusto ma quello era il vecchio Abel quando faceva coppia con Nicholas St John che è un "teologo" di grande spessore; purtroppo i film che hai citato non li vedremo più; neanche il porno "9 lives of a wet pussy", molto elegante e con l'episodio delle figlie di Lot notevole per come è stato girato... Ferrara ci metteva la droga, Nicholas ci metteva Dio e il sesso; ora gli è rimasta solo la droga, peccato, era destinato a una grande carriera. Persino Mary, che è un film religioso, è banale nella rilettura protestante del tema, roba che a St John gli sarà venuta una sincope...


Il povero St John paga lo scotto della scarsa considerazione in cui  appassionati di cinema e critica si ostinano a tenere gli sceneggiatori.

Quando spesso ci si domanda perché quel regista un tempo valido non riesca a fare più un film decente, o come quel regista cane abbia fatto ad azzeccare un bel film, basterebbe spesso dare un' occhiata a chi firma sceneggiature e soggetti (qualche volte anche al nome dei produttori). La cosa cozza paurosamente con il mito romantico del regista visto come Autore Supremo, soprattutto quando sono ci sono in ballo registi dal fascino molto "artistico" e maledetto come Ferrara, per cui in genere il cinefilo continua ad avere fiducia nel Genio dell'Autore, anche se questo per decenni sforna solo emerite cagate.  

Ferrara è un bel personaggio e regista sicuramente ricettivo e dotato (per quanto quando toppava anche St John - vedi i film degli anni 80 o la cavolata sugli Ultracorpi - ha sempre dimostrato di essere un regista senza una sua vera idea di cinema, incapace di andare oltre ad un' anonima diligenza), ma ormai è lampante e certificato che le idee e il vero genio dei suoi film migliori venivano dalla santa testolina di St John.  

Del dopo St. John di Ferrara mi sembrano interessanti (non per questo particolarmente riusciti) proprio il confuso "Blackout", a mio parare un film nato proprio come reazione al "divorzio" con St John, per cui ancora paradossalmente sotto la sua influenza, e "R-Xmas", tentativo di filmare una storia "alla St John", che si trasforma (involontariamente?) in un ribaltamento e svuotamento di quel modello, con la dannazione presentata come normalità borghese e l'impossibilità di una catarsi.    


Parole sante.
R Christmas non mi era piaciuto granché e non l'ho mai più rivisto dalla prima volta; magari me lo rinfresco...
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#66 Auguste

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Inviato 10 marzo 2011 - 12:59

Personalmente sono ansioso di vedere "Blackout", perché da come ne parla corey mi sembra una visione obbligatoria.
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#67 piersa

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Inviato 10 marzo 2011 - 13:12

Personalmente sono ansioso di vedere "Blackout", perché da come ne parla corey mi sembra una visione obbligatoria.


Si, te lo consiglio anche io; Ferrara davanti a due donne molto belle e così diverse tra lor (la Dalle e la Schiffer)dice, della Schiffer: è come la cucina macrobiotica, non fa sangue...
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#68 Guest_ale_*

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Inviato 10 marzo 2011 - 19:19


Non conosco benissimo questo autore, i film che ho visto però sono tutti eccezzionali. King Of New York, Il Cattivo Tenete, The Addiction, e Fratelli. Un tema ricorrente è quello della religione, dell'espiazione e dell'inferno.


Hai visto giusto ma quello era il vecchio Abel quando faceva coppia con Nicholas St John che è un "teologo" di grande spessore; purtroppo i film che hai citato non li vedremo più... Ferrara ci metteva la droga, Nicholas ci metteva Dio e il sesso


un piccolo appunto: la sceneggiatura de Il cattivo tenente l'ha scritta Ferrara in collaborazione con Zoe Lund. per me questo è il suo più grande film, quindi mi può importare una cippa che gli altri li abbia scritti St. John (è un paradosso ovviamente).
secondo me alla fine è un po' lo stesso discorso che si può fare con Scorsese-Schrader: da una parte è giusto, dall'altro è un po' esagerato dire "quel regista non fa più capolavori da quando il suo sceneggiatore di fiducia l'ha mollato". comunque sono d'accordo sul fatto che occorra parlar di più di chi li scrive i film e dare molto del merito anche a loro: io personalmente poi apprezzo molto quei registi che si scrivono e dirigono il film, mi dà l'idea di un lavoro più personale (anche se non è detto che nello scritto di un estraneo non si possano trovare le stesse ossessioni, magari scritte anche meglio di come potremmo fare noi).
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#69 simon

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Inviato 06 aprile 2011 - 00:21

Ferrara è il cinema americano. purtroppo viviamo in un'epoca dove non esistono più gli Orson Welles e le emozioni più schiette ci arrivano grazie alla tecnologia, dal virtuale che nonostante la sua presenza/assenza riesce a farci battere il cuoricino (ma anche a spaventarci). dopo questa banalissima digressione mi piace ricordare l'esordio di questo psicopatico di lontane origini italiane: quel killer del trapano elettrico che nonostante alcuni cali di tensione, con un montaggio non dico eseguito pigramente ma a volte stancamente, strascicato come se attuato durante fumosissime riunioni condominiali a base di LSD, riesce a dipingere una Grande Mela che abbandona il facile gore, la facilissima documentazione "fulciana" sull'impossibile catarsi dell'uomo comune anche attraverso la logica della violenza e della perversione psico sessuale per approdare a un ironico, glabro ritratto di un artista fallito che deve in qualche modo sfogarsi contro l'umanità più bassa per il solo gioco nevrotico di farlo non essendo più capace di compiere il suo mestiere pericoloso. dannatamente epocale la colonna sonora, anzi questo primo parto ferrariano è un ode celeste a una scena musicale totalmente negativa che prendeva a calci il glam rock e sputava il suo sangue sulle strutture anarchiche che furono degli Stooges più instabili, una panoramica virtuosistica sull'arte del punk eleggendono i pochi accordi disponibili, liquefatti dai neon, dalla voglia di scopare, dagli effetti elettrici e simil elettronici a chiave di lettura della morte cerebrale dei post laureati che contestavano la guerra del Vietnam: è la morte dell'ideologia questo film, altro che gore ed edizioni limitate ad uso e consumo del necrofilo di turno.
  • 2

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#70 wong73

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Inviato 26 luglio 2011 - 15:43

si vocifera che LAST DAY ON EARTH il film girato in segreto con Willem Dafoe e Paz Vega dovrebbe essere in concorso a Venezia, tra un paio di gg sapremo tutto :popcorn:
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#71 Boces

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Inviato 10 febbraio 2012 - 15:14

Ferrara è il cinema americano. purtroppo viviamo in un'epoca dove non esistono più gli Orson Welles e le emozioni più schiette ci arrivano grazie alla tecnologia, dal virtuale che nonostante la sua presenza/assenza riesce a farci battere il cuoricino (ma anche a spaventarci). dopo questa banalissima digressione mi piace ricordare l'esordio di questo psicopatico di lontane origini italiane: quel killer del trapano elettrico che nonostante alcuni cali di tensione, con un montaggio non dico eseguito pigramente ma a volte stancamente, strascicato come se attuato durante fumosissime riunioni condominiali a base di LSD, riesce a dipingere una Grande Mela che abbandona il facile gore, la facilissima documentazione "fulciana" sull'impossibile catarsi dell'uomo comune anche attraverso la logica della violenza e della perversione psico sessuale per approdare a un ironico, glabro ritratto di un artista fallito che deve in qualche modo sfogarsi contro l'umanità più bassa per il solo gioco nevrotico di farlo non essendo più capace di compiere il suo mestiere pericoloso. dannatamente epocale la colonna sonora, anzi questo primo parto ferrariano è un ode celeste a una scena musicale totalmente negativa che prendeva a calci il glam rock e sputava il suo sangue sulle strutture anarchiche che furono degli Stooges più instabili, una panoramica virtuosistica sull'arte del punk eleggendono i pochi accordi disponibili, liquefatti dai neon, dalla voglia di scopare, dagli effetti elettrici e simil elettronici a chiave di lettura della morte cerebrale dei post laureati che contestavano la guerra del Vietnam: è la morte dell'ideologia questo film, altro che gore ed edizioni limitate ad uso e consumo del necrofilo di turno.

fantastico, mi incuriosice tantissimo. mi fu segnalato su un topic "Cinema e Rock" che aprii e mi sembrava il più interessante per la fusione delle due arti, l'ho cercato su internet ma -non sono molto bravo- invano... quacuno mi potrebbe aiutare a reperire The Driller Killer (se in inglese con sottotitoli almeno in inglese) sul web? inzomma link qualcuno ne ha?
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#72 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 10 febbraio 2012 - 15:21

Fuori orario, Venerdì 10 febbraio 2012

CHELSEA ON THE ROCKS
(Usa 2008, col, 85’, v.o. sottotitoli italiani)
Regia: Abel Ferrara
Costruito nel 1883 ma divenuto un albergo solo nel 1902, il Chelsea Hotel di New York è il simbolo dell’ambiente artistico e bohemiene newyorkese. Tra gli ospiti più celebri del Chelsea sono da annoverare Bob Dylan, Stanley Kubrick, Arthur Miller, Joni Mitchell, Dee Dee Ramone, Dylan Thomas, Mark Twain, Tennessee Williams, Milos Forman, Patti Smith, Dennis Hopper, Warhol, Leonard Cohen, Tom Waits, Courtney Love, Sam Shepard, Charles Bukowski, Jimi Hendrix, Sid Vicious e tanti altri. Attraverso filmati d’archivio, interviste agli attuali proprietari e gestori dell’albergo e testimonianze degli ospiti di ieri e di oggi, Abel Ferrara rende omaggio con questo documentario ad un luogo entrato nel mito.

http://www.fuoriorar...2c15d3638b.html

WoW, devo organizzarmi per farlo registrare a qualcun altro.
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#73 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 10 febbraio 2012 - 23:32

CHELSEA ON THE ROCKS


Il film, però, è abbastanza deludente. :(
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#74 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 20 luglio 2018 - 00:19

MV5BNGY5ZDgxNDAtZWYyMC00OTJiLWI2YmMtMDhi

credo sia giusto definire king of new york il suo primo capolavoro. con gli anni se possibile migliora, si dimostra sempre di più un film in anticipo sui tempi. all'uscita schifato, ignorato. potrebbe essere un crime/noir di questi anni. notturno, stiloso, fatalistico. in pratica non ha una vera trama, tutto il film poggia sullo stile: regia, fotografia, ambientazioni. e la violenza. come in tutti i film di ferrara c'è moltissima droga e molte tette. ma in questo film ci sono anche parecchi morti ammazzati, parecchie sparatorie. ciò che lo rende moderno è il fatto di essere essenzialmente un b-movie girato però come un film di serie A. ferrara fa insomma qualcosa di stiloso, di arty, con i generi più bassi, dalla pornografia softcore al pulp. e appoggia tutto il peso sulle spalle di christopher walken, probabilmente nella sua interpretazione più impressionante dopo quella de il cacciatore

questa scena mi piace moltissimo


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#75 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 20 luglio 2018 - 07:40

Film enorme.

Walken/Keitel sono un po' la versione underground di Pacino/DeNiro, in un certo senso sono pure più bravi, sicuramente più misteriosi.


  • 1

#76 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 20 luglio 2018 - 08:36

 

Grande scena di un grande attore.


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#77 Tom

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Inviato 20 luglio 2018 - 09:09

credo sia giusto definire king of new york il suo primo capolavoro.

 
Credi male.
 
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Grande nel noir e correlati, ma forse Ferrara e' un grandissimo regista horror mancato.
 

all'uscita schifato, ignorato.


Non so in patria, ma in Italia mi sembra che fu accolto subito molto bene.
Quattro stelline di Morandini, la Bignardi in fregola per Walken e articoloni su Ciak (d'altra parte il film era il film "estivo" pompatissimo sui canali Finivest, col trailer che andava a rotazione a tutte le ore, con tette e morti in bella vista)... va beh, quelli erano i canali alla mia portata ai tempi.
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#78 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 20 luglio 2018 - 09:56

ma sai che l'angelo della vendetta l'ho proprio resettato dalla memoria… vabbè ashd

si, ho letto qualche recensione dell'epoca e si dividono tra chi lo liquida come un filmaccio, un action tutto droga e violenza, chi ne rimprovera la mancanza di coerenza in sede di scrittura (ebert che gli da 2 stelline). poi ho letto che quando fu presentato a non so che festival, molta gente se ne è uscita schifata dal consumo di droga esplicitato nel film… ancora oggi penso farebbe incazzare più di una persona, ma effettivamente per l'epoca osava parecchio. non è un caso se non glielo voleva produrre nessuno e fu in italia che ottenne il finanziamento

e forse anche per questo si spiega come mai da noi ebbe maggiore eco. certo la critica italiana sotto questo punto di vista è stata molto più "avanti" nell'individuare autori laddove in america erano invece ancora maggiormente sottovalutati. che poi ferrara in america era essenzialmente considerato un regista commerciale, pazzesco no? forse perché aveva lavorato in tv (se non sbaglio ha diretto anche due episodi di miami vice) e lavorava soprattutto dentro i generi popolari

piccola curiosità: king of new york è diventato poi un film di culto nell'ambiente black. diciamo che se scarface è tipo il film più citato dai rapper, negli anni 90 frank white era diventato addirittura l'alter ego di notorious b.i.g. è sicuramente interessante la visione del melting pot razziale che ha ferrara in questo film… un bianco a capo di una gang afro, che ammazza gli italiani e fa affari con gli asiatici… non so quanto realistico però molto particolare (e frank è sempre scortato da due donne, una bianca e una nera)
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#79 piersa

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Inviato 20 luglio 2018 - 10:39

L'unico su cui Godard ha speso buone parole. Poi, Asia Argento.
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#80 Tom

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Inviato 18 novembre 2020 - 11:29

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POPOLARE

Scrivevo qualche giorno fa come mi irriti rileggere certi miei post del passato. Ecco, quelli scritti in questo topic ne sono un perfetto esempio. Imbarazzanti. Abelone sto provando a vedermelo e rivedermelo tutto o quasi, non senza problemi a recuperare certi titoli, e adesso me lo racconto (sinteticamente) cosi'.

Intanto gli anni 70 e 80.

1979.jpg

1979 The Driller Killer
Pittore semi-fallito (Ferrara stesso: allucinatissimo) per sfogare la sua frustrazione diventa un serial killer armato di trapano. Dopo aver girato un porno, Ferrara e l'allora inseperabile St John esordiscono con questo low-budget di pura exploitation, grondante sangue e urla, eppure incredibilmente raffinato a livello visivo e per nulla dozzinale a livello narrativo. E' un giustamente malato affresco di malessere punk, dove le esplosioni di violenza si scatenano senza le prevedibili e moralistiche meccaniche delle convenzioni horror.

1981.jpg

1981 L'angelo della vendetta (Ms. 45)
Dopo essere stata violentata casualmente per due volte la stessa sera, sartina muta si trasforma in giustiziera della notte, diventando l'angelo della vendetta del titolo italiano, per una volta il piu' azzeccato. Da un soggetto da filmaccio del cazzo, un capolavoro. Un film dell'orrore (non esattamete un horror) di potenza espressionista. Praticamente "Repulsion" dove e' tutta New York, mai cosi' gelida e inumana, a trasfigurarsi nella mente della protagonista, un povero uccellino costretto a diventare avvoltoio. L'infelice Zoe Lund e' una protagonista da brividi.

1984.jpg

1984 Fear City
Ex-pugile diventato agente di spogliarelliste (ma la produzione ha tagliato i dettagli piu' spinti) deve affrontare un serial killer che massacra le sue vittime a mani nude. Film all'unanimita' considerato una merda che a me non dispiace per nulla. Forse facendo tesoro dell'esperienza sui set di Miami Vice, Ferrara dispone un dettagliato campionario 80s di colori, corpi, pettinature e tombini fumanti. L'ottusita' della storia e l'incondizionata adesione agli stereotipi sono tali che non si puo' non sospettare la parodia di fondo.

1985.jpg

1986 The Gladiator
Cercando vendetta contro un serial killer su una macchina nera (praticamente Stuntman Mike), un meccanico col mullet diventa un vigilante della sicurezza stradale. Film-tv alimentare. Machismo automoblistico per birra e rutti. Ci sarebbero anche appigli per difenderlo: la confezione e' al di sopra della media televisiva dell'epoca e le lunghe sequenze su strade notturne hanno un certo fascino "blues", ma alla fine e' un concentrato di cretineria televisiva anni 80 che si sveglia davvero solo nello scontro finale.

1987.jpg

1987 China Girl
Romeo italiano e Giulietta cinese presi in mezzo tra le guerre delle mafie di quartiere. Un altro film totalmente immerso nell'estetica anni 80, ma stavolta non in maniera (auto-)distruttiva. Anzi e' uno dei film visivamente piu' sfolgoranti di Ferrara, a tratti stilizzato e colorato come un musical degli anni 50, anche se il risultato finale e', fortunatamente, piu' vicino agli ammazzamenti de "L'anno del dragone" che a non ai balletti di "West Side Story". Piu' concentrati su violenza e tensioni razziali, Ferrara e St John riducono la storia d'amore a pochi momenti essenziali, tirando fuori un grande e triste melodramma urbano. Anni fa era un cult, meriterebbe lo ridiventasse.

1989.jpg

1989 Cat Chaser
Ex-militare che gestisce un alberghetto viene coinvolto in un intrigo con morti da una vecchia fiamma, sposata a un generale sudamericano. Ha il fascino e i limiti di quasi tutte le trasposizioni noir di Elmore Leonard, quelli dove non succede niente per tutto il tempo e quando succede qualcosa succede in un lampo e senza spettacolarita'. Pero' ci sono i suoi personaggi intriganti, i dialoghi di lusso e le ambientazioni insolite. In questo caso il bianco alberghetto della Florida che impone al noir luce, sole e colori pastello. Cool.


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#81 wild horse

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Inviato 18 novembre 2020 - 14:01

Machismo automoblistico per birra e rutti

 

 

photo-15345.jpg?_r=1474199673


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#82 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 18 novembre 2020 - 15:59

Dopo aver girato un porno, Ferrara e l'allora inseperabile St John

 

grandissimo, come Cronenberg: i migliori cominciano tutti da lì


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#83 ucca

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Inviato 18 novembre 2020 - 16:39

Scrivevo qualche giorno fa come mi irriti rileggere certi miei post del passato. Ecco, quelli scritti in questo topic ne sono un perfetto esempio. Imbarazzanti. Abelone sto provando a vedermelo e rivedermelo tutto o quasi, non senza problemi a recuperare certi titoli, e adesso me lo racconto (sinteticamente) cosi'.

Intanto gli anni 70 e 80.

1979.jpg

1979 The Driller Killer
Pittore semi-fallito (Ferrara stesso: allucinatissimo) per sfogare la sua frustrazione diventa un serial killer armato di trapano. Dopo aver girato un porno, Ferrara e l'allora inseperabile St John esordiscono con questo low-budget di pura exploitation, grondante sangue e urla, eppure incredibilmente raffinato a livello visivo e per nulla dozzinale a livello narrativo. E' un giustamente malato affresco di malessere punk, dove le esplosioni di violenza si scatenano senza le prevedibili e moralistiche meccaniche delle convenzioni horror.

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1981 L'angelo della vendetta (Ms. 45)
Dopo essere stata violentata casualmente per due volte la stessa sera, sartina muta si trasforma in giustiziera della notte, diventando l'angelo della vendetta del titolo italiano, per una volta il piu' azzeccato. Da un soggetto da filmaccio del cazzo, un capolavoro. Un film dell'orrore (non esattamete un horror) di potenza espressionista. Praticamente "Repulsion" dove e' tutta New York, mai cosi' gelida e inumana, a trasfigurarsi nella mente della protagonista, un povero uccellino costretto a diventare avvoltoio. L'infelice Zoe Lund e' una protagonista da brividi.

1984.jpg

1984 Fear City
Ex-pugile diventato agente di spogliarelliste (ma la produzione ha tagliato i dettagli piu' spinti) deve affrontare un serial killer che massacra le sue vittime a mani nude. Film all'unanimita' considerato una merda che a me non dispiace per nulla. Forse facendo tesoro dell'esperienza sui set di Miami Vice, Ferrara dispone un dettagliato campionario 80s di colori, corpi, pettinature e tombini fumanti. L'ottusita' della storia e l'incondizionata adesione agli stereotipi sono tali che non si puo' non sospettare la parodia di fondo.

1985.jpg

1986 The Gladiator
Cercando vendetta contro un serial killer su una macchina nera (praticamente Stuntman Mike), un meccanico col mullet diventa un vigilante della sicurezza stradale. Film-tv alimentare. Machismo automoblistico per birra e rutti. Ci sarebbero anche appigli per difenderlo: la confezione e' al di sopra della media televisiva dell'epoca e le lunghe sequenze su strade notturne hanno un certo fascino "blues", ma alla fine e' un concentrato di cretineria televisiva anni 80 che si sveglia davvero solo nello scontro finale.

1987.jpg

1987 China Girl
Romeo italiano e Giulietta cinese presi in mezzo tra le guerre delle mafie di quartiere. Un altro film totalmente immerso nell'estetica anni 80, ma stavolta non in maniera (auto-)distruttiva. Anzi e' uno dei film visivamente piu' sfolgoranti di Ferrara, a tratti stilizzato e colorato come un musical degli anni 50, anche se il risultato finale e', fortunatamente, piu' vicino agli ammazzamenti de "L'anno del dragone" che a non ai balletti di "West Side Story". Piu' concentrati su violenza e tensioni razziali, Ferrara e St John riducono la storia d'amore a pochi momenti essenziali, tirando fuori un grande e triste melodramma urbano. Anni fa era un cult, meriterebbe lo ridiventasse.

1989.jpg

1989 Cat Chaser
Ex-militare che gestisce un alberghetto viene coinvolto in un intrigo con morti da una vecchia fiamma, sposata a un generale sudamericano. Ha il fascino e i limiti di quasi tutte le trasposizioni noir di Elmore Leonard, quelli dove non succede niente per tutto il tempo e quando succede qualcosa succede in un lampo e senza spettacolarita'. Pero' ci sono i suoi personaggi intriganti, i dialoghi di lusso e le ambientazioni insolite. In questo caso il bianco alberghetto della Florida che impone al noir luce, sole e colori pastello. Cool.

 

ottimo, recupero un pò di roba. Driller Killer era un cult quando andavo al liceo..non male, l'ho sempre accostato a henry pioggia di sangue. Altro bello suo era blackout 


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#84 Edgewalker

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Inviato 18 novembre 2020 - 16:53

Scrivevo qualche giorno fa come mi irriti rileggere certi miei post del passato. Ecco, quelli scritti in questo topic ne sono un perfetto esempio. Imbarazzanti.

 

Da come scrivi sembrava molto peggio. La parte sugli sceneggiatori mi sembra così campata in aria. In compenso adesso riesci a vendere bene anche il Ferrara "minore"

 

 

non senza problemi a recuperare certi titoli

 

Addiction e The Funeral sono anni che li cerco, con sub sono introvabili


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#85 lazlotoz

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Inviato 18 novembre 2020 - 17:16

 
Addiction e The Funeral sono anni che li cerco, con sub sono introvabili

The addiction sicuro c'è su hd4me


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#86 lazlotoz

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Inviato 18 novembre 2020 - 18:22

 

Dopo aver girato un porno, Ferrara e l'allora inseperabile St John

 

grandissimo, come Cronenberg: i migliori cominciano tutti da lì

 

 

 
Oltretutto anche il porno è scritto da St John...
Che strana carriera quello dello sceneggiatore, lavorare esclusivamente con Ferrara per poi evaporare così.
Da Wiki: Ferrara said of St. John in 2015, "We started making films when we were 16, and then at a certain point he just had enough, you dig? He didn’t dig the business, he didn’t dig the spirituality of the business, didn’t dig the lifestyle; and at the height of his game, of our game, he just said: enough."

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#87 Signor Armando

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Inviato 18 novembre 2020 - 23:08

 

Dopo aver girato un porno, Ferrara e l'allora inseperabile St John

 

 come Cronenberg

 

Ma quando mai?


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."

 

L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.


#88 lazlotoz

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Inviato 18 novembre 2020 - 23:17

Credo abbia sovrapposto le cose, con la presenza della Chambers  in Rabid...  ^_^


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#89 Signor Armando

    Groupie

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Inviato 19 novembre 2020 - 01:57

Credo abbia sovrapposto le cose, con la presenza della Chambers  in Rabid...  ^_^

Sia Rabid che Shivers (Il demone sotto la pelle in Italia) furono prodotte dalla Cinepix, piccolissima casa di produzione e distribuzione canadese (l'unica, all'epoca) specializzata in softcore (non hard).


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

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#90 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 19 novembre 2020 - 08:52

Grande Tom, i primi film di Ferrara non li ho mai visti e questa è proprio l'occasione giusta per correre ai ripari.
Ieri sera ho già visto L'angelo della vendetta (ficherrimo).

Però (e credo di parlare a nome di tutti): fai il completista fino in fondo e scrivi due righe (ben argomentate, s'intende) anche su 9 lives of a wet pussy, perdiana!


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#91 Tom

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Inviato 01 dicembre 2020 - 13:17

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Gli anni dei capolavori.

The-King-of-New-York-3-758x426.jpg

1990 King of New York
Caduta di un Re criminale, un po' vampiro con le pistole, un po' Scrooge malato di AIDS. Potente affresco in nero di una New York aristocraticamente in disfacimento, una trama da pulp che diventa tragedia dal crescendo scespiriano. Ferrara fa il punto del genere mescolando Cimino, Mann, Friedkin e John Woo. Impressionante l'infilata di facce allora sconosciute che caratterizzeranno il decennio, tra cui spicca quella dolente di Victor Argo, attore portafortuna di Ferrara qui in un per lui raro ruolo centrale. Nonostante l'esangue protagonista, che di nome fa pure White, film fondamentale (e persino metifico) per l'immaginario gangsta hip hop.

 

L'immagine di Walken che sale le scale della metropolitana come un re decaduto quelle del patibolo e' una di quelle che mi hanno fatto appassionare al cinema in maniera "adulta".

9dc7y4ks2ek01.png

1992 Bad Lieutenant
Marcia routine del piu' marcio dei poliziotti marci. Il nefando e disperato protagonista urla molto, ma il film e' tutt'altro che urlato, anzi, pur essendo il film piu' colmo di droga del regista, e' il suo film piu' lucido. Ferrara improvvisamente diventa famoso, puntando e rilanciando sui modelli di Scorsese e Friedkin, ma qui per me finisce per assomigliare piu' a Kitano e a una delle sue parabole impassibili, pur con lo stordimento cattolico al posto dell'attonimento zen. Brucia, piu' che mai in questi tempi manichei, la "bestemmia" di base: in un film in cui nessuno prova pieta' verso le vittime una specie di perdono e' concesso solo ai peggiori.

 

Anwar.jpg

1993 Body Snatchers
Tornano i buoni, vecchi Ultracorpi e attentano all'ultracorpicino di Gabrielle Anwar, su cui tanto sbavavo all'epoca (purtroppo solo figurativamente). Ferrara spiazzo' tutti con un film di puro genere proprio nell'attimo in cui agguantava fama e critica. Ricordavo una robetta paratelevisiva, invece e' un ottimo fanta-thriller old school, con il grosso limite di venire dopo due celebri filmoni: dura creare il senso di mistero quando tutti gia' lo conoscono il mistero. Sposta tutto su un piano piu' politico, da colpo di stato, l'idea di ambientare una storia basata su segnali di anormalita' in una quotidianita' gia' anormale come quella militare.

Snake-eyes-ferrara.jpg

1993 Dangerous Game
Gioco al massacro tra un regista e i suoi due attori protagonisti. Parentesi solo apparente nel cinema criminale di Ferrara e St John, visto che fare cinema viene associato al commettere un'azione malvagia (mettere in scena abusi e violenze e' come commetterli veramente?) e sul piano spettacolare nelle scene sul set monta una tensione da thriller. Fino alla geniale ghigliottina finale. L.A., Hollywood, il set, sono una Loggia Nera che crea dipendenza. La labilita' del confine tra set e vita e' reso con tanta potenza che e' dura non dar per scontato che Madonna non sia stata veramente abusata da James Russo e da Keitel/Ferrara.

1995.jpg

1995 The Addiction
Che succede se ad essere morsa da un vampiro e' una studentessa di filosofia? Ferrara e il mai cosi' presente St John fanno una summa delle loro ossessioni (dipendenze, degrado urbano, fede, arbitrio) tornando all'horror d'inizio carriera. Mescolando in un angoscioso bianconero espressionismo, underground e documentario artistico, se ne escono con un'opera impressionante e inclassificabile. Ci ficcano dentro discorsi mai osati neanche dai Bergman e gli Herzog, quando si sono dedicati al genere, ma allo stesso tempo deridendo la pretesa della filosofia e dell'arte in generale (cinema compreso) di poter raccontare il Male, che resta inspiegabile. Non ci fosse Dead Man di Jarmusch forse il film piu' concettualmente "grunge".

The-Funeral01.jpg

1996 The Funeral
Il funerale di un fratello diventa il funerale, metaforico e no, di tutta una famiglia di gangster e di un certo tipo di mafia-movie. Dopo la filosofia e' la letteratura che si inflitra tra i fotogrammi, qui potente la presenza di Dostoevskij e dei Karazamov, per un'altra escursione nell'inesplorabilita' del Male, condotta come a ritmo di jazz, il che ne fa il film visivamente piu' classico e sofisticato di Ferrara, che stavola sembra volersi confrontare con Coppola. Capolavoro non isolato, da confrontare almeno coi coevi Little Odessa di James Gray e il sottovalutato Kansas City di Altman. In un cast in totale stato di grazia emerge per intensita' il povero Chris Penn.

Con questo film Ferrara divorzia purtroppo dal misterioso St. John, che novello Salinger sparisce totalmente dalla vita pubblica. Di lui non si trovano notizie, nemmeno la data di nascita, nemmeno piu' la foto sfocata che mi pare girasse di lui anni fa.

1997.jpg

1997 The Blackout
Attore strafatto e in crisi ha dei blackout di memoria che nascondono un segreto. Ferrara inizia a scavarsi la fossa commerciale e critica. Mescolando Lynch, Antonioni e Altman rinuncia al filtro del genere: non c'e neanche la tensione di Dangerous Game (di cui e' un sequel ideale) e la rivelazione finale non cerca il colpo di scena. Opera affascinante, sottovalutata, meta-tutto: il protagonista vuole scappare dalla sua vita ma la sua vita si trova, letteralmente, dentro un film. Un film "trip hop" fottutamente so90s, un incubo a spalancati occhi chiusi dove si confondono ricordi, video, allucinazioni e desideri.


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#92 Matthew30

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Inviato 01 dicembre 2020 - 13:23

Bad Lieutenant fu anche l'unico film di Ferrara non scritto da St. John, perlomeno nel periodo 1970-2000. E la voce di Wikipedia spiega tale scelta nel fatto che:

 

La sceneggiatura non è scritta da Nicholas St. John, abituale collaboratore del regista, poiché secondo lui il film metteva in gioco interrogativi troppo grossi. 

 

E così, oltre che da Ferrara, la sceneggiatura del suo film più famoso è stata scritta da Zoe Lund.


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#93 bluetrain

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Inviato 01 dicembre 2020 - 14:45

Body Snatchers non l'ho mai visto perché è sempre stato preso a mazzuolate da tutti, ma in fondo sospettavo che non potesse essere tutto sto obbrobrio, soprattutto agli occhi di uno come me che ama anche il cinema di genere puro. 

Lo guarderò senz'altro.

 

Tra l'altro, Tom ai grazie al tuo primo post mi sono rivisto in questo periodo (qualcuno "minore", a dire il vero l'ho visto per la prima volta) un bel po' di film di Ferrara, alcuni sono ancora più capi di quanto ricordassi. 


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#94 ucca

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Inviato 01 dicembre 2020 - 16:35

è ben fatto, niente di indimenticabile


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#95 thom

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Inviato 30 agosto 2022 - 13:04

aspettando il biopic di Padre Pio (che, ahimè, ha salvato dal suicidio il protagonista Shia LaBeouf) ho visto Zeros and ones (2021)

 

la presenza di Ethan Hawke mi aveva già messo in guardia, ma il film mi pare proprio il nadir del regista; di buono direi è che l'avrà girato con 10mila Euro, dato che è tutto in low-fi e camera a mano e gli effetti speciali credo siano stati fatti con qualche filtro instagram

c'è una fondamentale mancanza di trama, che dovrebbe fungere da molla per un crescendo catastrofistico, ma rimane solo una posticcia sequenza di scene e dialoghi estemporanei; abissale la distanza con un altro lavoro dello stesso regista a tema apocalittico (sto parlando ovviamente di quella bomba di 4:44 Last Day on Earth)

 

peccato perché gli ultimi lavori (Tommaso e Siberia) erano assolutamente convincenti


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#96 debaser

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Inviato 30 agosto 2022 - 16:19

la presenza di Ethan Hawke mi aveva già messo in guardia,

 

hai qualcosa contro il buon Ethan? asd


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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#97 thom

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Inviato 30 agosto 2022 - 19:53

in realtà (per motivi a me insondabili) è stato coinvolto in un sacco di buoni film, ma non ne sopporto quella mezza smorfia/sorrisetto che ha in un buon 60% delle inquadrature; se poi, come in questo caso, mi sostituisce Willem Dafoe è disfatta annunciata


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