34 replies to this topic

[The Careless Whisper]

http://www.ondarock....vangraziani.htm


Bellissima monografia, per un artista davvero sottovalutato. Mi sono andato anche a recuperare Hunka Munka, che conoscevo ma avevo accantonato tempo fa...
Sul suo disco migliore, vado per Pigro, mentre Agnese dolce Agnese lo trovo non completamente riuscito per i miei gusti.

[sash]

Bella monografia, io penso che l'incontro con reverberi e valli e l'approdo a un sound molto più edulcorato lo abbia rovinato. per me la sua dimensione è quella del rocker ruspante e delle ballate acustiche.

[White Duke]

http://www.ondarock....vangraziani.htm


Sul suo disco migliore, vado per Pigro, mentre Agnese dolce Agnese lo trovo non completamente riuscito per i miei gusti.

e difatti ho ampamente messo le mani avanti però ribadisco quanto ho scritto nella scheda: in quel periodo Ivan era in uno stato di grazia assoluto, quindi ovunque si cada, si cade bene: In Agnese c'è Fuoco sulla collina, per me una delle canzoni italiane più belle di sempre, e per questo motivo la scelta è caduta lì.

@Sash d'accordissimo, quasi che l'eccessiva elaborazione tecnologica finisse sempre con l'allontanarlo, a volte di più a volte di meno, da se stesso. Ogni volta che ci ha provato è andata così, aggiungerei anche con Fabi, in Cicli e Tricicli, anche se Io m'annoio è davvero una canzone deliziosa. Però dai, in Ivan Graziani con Reverberi nell'83 c'erano ancora delle canzoni fortissime!

[The Careless Whisper]

A me piace tantissimo anche Maledette Malelingue, il brano, ha una melodia bellissima e per me non ha nulla da invidiare alle sue cose migliori.
In ogni caso, se è vero che è calato nel post 1983 (bellissimo anche il lato A di Seni e Coseni, purtroppo il lato B è bruttarello), è calato dignitosamente e ha mantenuto comunque un legame col suo passato...l'amico Venditti invece s'è proprio affossato nel pop commerciale più patinato e sentimentale (nel senso peggiore del termine).

[White Duke]

Guarda, tolto forse Piknic, davvero bruttarello in toto, non c'è suo album dove non abbia tirato fuori dal cilindro delle belle canzoni, e in Malelingue ce c'è più d'una, oltre a quella che hai citato, trovo fantastica Il Topo, molto divertente Poppe e un buon livello generale. Già, Antonello ha sbracato del tutto, però insomma qualche strada sbagliata l'ha imboccata anche Ivan per il quale, purtroppo, non può esistere un'ulteriore controprova.

[Reynard]

"Firenze" era una delle canzoni preferite di mio padre. Nei lunghi viaggi in macchina della mia infanzia c'era una dieta fissa a cantautori e tra questi spesso c'era Graziani. Spesso si sentiva "Firenze" e su di me aveva (e tuttora ha) un effetto malincogeno immediato. Sottotitolo più meritato non ce n'è.
Sono sicuro che abbia rovinato la mia infanzia.
Non conosco il resto della sua produzione, e prenderò a pretesto questa mono per colmare la lacuna. Vi conviene che sia bravo come dite, altrimenti vi vengo a cercare!
(Sospetto che lo sia)

[White Duke]

nel caso mi accontenterei di una mail di insulti!

[The Careless Whisper]

Tra l'altro Graziani è uno dei pochissimi che riesce a farmi adorare un pezzo con la chitarra blues-rock (odio le chitarre tendenti al blues).
Sarà l'apertura drammatica del ritornello, sarà il testo, per me è un pezzo stupendo

http://www.youtube.com/watch?v=iQ32FmT56tY

[virginia wolf]

Bellissima monografia Marco, complimenti! degna di quel grande artista che è stato, anzi che è Iva Graziani. Chitarrista eccelso (*), finissimo autore di testi, meraviglioso interprete dolcemente melanconico e mai melenso e uso della voce come uno strumento.
Forse per il suo carattere schivo, il suo amore per la provincia, per non voler stare a “certe regole” o forse, come giustamente dici tu, “decisamente avanti rispetto ai suoi contemporanei” e quindi più attuale oggi di allora, è il cantautore più sottovalutato nella storia della musica italiana, degno invece di stare tra i “giganti”.
Mi auguro che la tua monografia incoraggi chi non lo conosce se non superficialmente ad approfondirne la conoscenza.


(*) spiritoso elogio della chitarra firmato Ivan Graziani:
“La chitarra va amata come forma, se non ami questo lascia perdere. E’ come una donna, già il nome è al femminile: la chitarra non è il mandolino, il basso, il clavicembalo, il pianoforte, il trombone, è la chitarra. E poi, guarda caso, ha anche un buco in mezzo. La chitarra ti prende perché è avvolgente, è calda e poi è comoda. Te la porti al mare, in montagna, in macchina: prova a rimorchiare al mare con un pianoforte, portatelo sulla spiaggia. Voglio vedere come cazzo fai”

un assagio con Fuoco sulla collina dal live Parla tu... perché dal vivo era veramente strepitoso.
[m]http://www.youtube.com/watch?v=6GDNXLgGevY[/m]

[The Careless Whisper]

Stanotte ho riascoltato I Lupi e Pigro: il primo contiene dei pezzoni (Motocross, Lugano Addio) alternati a roba meno significativa (e ha anche una produzione insufficiente imho, non so se è colpa del cd ma sembra registrato sul cartone), il secondo non ha davvero punti deboli, bellissimo dall'inizio alla fine. Il trittico finale (Al festival slow-folk di b-Milano, Gabriele D'Annunzio e Scappo di casa) è magnifico quanto sottovalutato.

[cool as kim deal]

L'unico disco di Graziani che ho ascoltato è Ballata per quattro stagioni,questo inverno se non ricordo male. Disco da 7 alla fine per quanto sia stato un disco che non ho amato ,e tuttora non amo. Dal punto di vista musicale, come tanti in quel periodo, in bilico tra la melodia acustica semplice ma efficace e tendenze (se non sbrodolamenti) a tinte prog. Dal punto di vista lirico, in bilico tra un autoreferenzialità spiccata e pruriginosa(la title track è autobiografia pura, E sei così bella) ed una coscienza politica condivisibile ma stantia e prevedibile(La pazza sul fiume,Il campo della fiera, davvero bella, molto influenzata da Dalla secondo me). Quello che davvero me l'ha fatto apprezzare nonostante i limiti (del disco) è la sincerità di fondo della sua musica, l'effetto di stare ascoltando qualcuno che sta sbandierando i suoi sentimenti e la sua vita,e tu in qualche modo ti ci ritrovi, come se stessi guardando la tua immagine in uno specchio rotto.

Sicuramente, senza fretta però, proseguirò col resto della sua discografia,a partire da Pigro

[White Duke]

grazie Virginia per i complimenti, graditissimi perche' so quanto ami Ivan. Memorabile anche il pensiero sulla nascita del rock che Ivan
reclama per il suo Abruzzo, riflessione che lui usava per introdurre nei live taglia la testa al gallo. Io credo che, a suo tempo, chi avesse avuto anche un solo dubbio circa la statura di questo musicista, vedendolo dal vivo sarebbe svanito del tutto. Io ho avuto questa fortuna: incredibile padronanza della voce, incredibile la chitarra che faceva letteralmente per due, fantastica presenza scenica fra siparietti e improvvisazioni assortite.

@silent corner: il testo di gabriele d'annunzio e' fra quelli sui quali mi sarebbe piaciuto soffermami maggiormente tanto e' strepitoso, ma se avessi usato questo criterio ove necessario, avrei sforato dalla scheda virando verso il libro

[White Duke]

@cool: in effetti quello non e' fra suoi dischi migliori, anche per i motivi che hai illustrato: gia' ne i lupi la faccenda cambia, anche se qualche passaggio a vuoto resta, ma e' con pigro e agnese (a mio avviso il disco davvero senza pecche) che decolla. E pure viaggi e intemperie ci sono delle canzoni splendide, forse un po' inficiate da arrangiamenti che poco si adattano al suo sound, specie nei pezzi tirati.

[Reynard]

Ieri sera mi sono dedicato all'ascolto di questo musicista, usando la mono come guida (molto buona, per inciso).

Battute a parte.
E' davvero molto bravo. Uno dei più rock tra i cantautori italiani, ed il suo lato rock mi aggrada senza se e senza ma.
In precedenza lo conoscevo per una manciata di brani, i più ovvi e famosi, e ovviamente i più tristi. Che, come detto, su di me hanno un effetto quasi immediato: il che è un complimento, vuol dire che sono efficaci.
Mi fa piacere scoprire che non è solo l'autore di "Firenze" e a sto punto penso che il recupero di un album, almeno, si imponga.

Sempre battute a parte. "Firenze" è una parte della mia infanzia. E non solo. Non riesco ad ascoltarla spassionatamente, per la (bella) ballata che è.

[Phenagen]

Un grande musicista con un farsetto unico, autore di brani schietti, sinceri ed indimenticabili, pieni di energia anche quando malinconici. Un cantautore rock per definizione!

"Lugano addio" in questa versione, poi, è semplicemente da lacrimoni:

[White Duke]

ad ogni modo stasera, giovedì 17 maggio dalle ore 22 alle 23, se cliccate www.streamradio.it potrete sentire in diretta il nostro programma radiofonico dedicato a Ivan Graziani. Come dite? Quale programma? Qui http://www.facebook.com/blah.blah.blah.onair i dettagli e tutti i podcast delle puntate precedenti. Chi non si fosse ancora iscritto alla pagina, che lo facesse :

[Slowburn]

Bellissima monografia, ho scoperto cose nuove che non conoscevo di questo fantastico cantautore! Ho una raccolta di pezzi, alcuni li ricordo quando ero piccolina perche' piaceva molto alla mia mamma. Grande personalita', grande voce, musica raffinata e mai banale.
Per me non e' sottovalutato, piuttosto ricordato pochissimo, erroraccio enorme, perche' ha scritto delle pagine della nostra musica italiana indimenticabili!

[Claudio]

"Lugano addio" in questa versione, poi, è semplicemente da lacrimoni:

Stupenda! Ma è da lacrimoni sempre... Un uomo che è riuscito a trasformare in poesia persino la Svizzera, andrebbe ricordato anche solo per questo. Quello che resta da capire è che cosa avesse l'Italia negli anni 70 per meritare questa vagonata di cantautori favolosi e di canzoni splendide. Si respirava un'altra aria? C'erano altri discografici? (probabile)

[The Careless Whisper]

"Lugano addio" in questa versione, poi, è semplicemente da lacrimoni:

Stupenda! Ma è da lacrimoni sempre... Un uomo che è riuscito a trasformare in poesia persino la Svizzera, andrebbe ricordato anche solo per questo. Quello che resta da capire è che cosa avesse l'Italia negli anni 70 per meritare questa vagonata di cantautori favolosi e di canzoni splendide. Si respirava un'altra aria? C'erano altri discografici? (probabile)

Erano proprio altri tempi...se nel 1972 Pawn Hearts in Italia arrivava al primo posto degli LP più venduti significa che non c'è storia: altra aria, altri tempi, altro fervore creativo, voglia di rinnovamento...
A proposito di cantautori, oltre ai giganti ce n'erano di notevoli anche nel sottobosco (Mauro Pelosi, Roberto Ferri, Gino D'Eliso, Enzo Maolucci, Mario Panseri...).
Anche altri che oggi sono irriconoscibili (in senso negativo), all'epoca producevano meraviglie assolute (due nomi: Sorrenti e Venditti).

[White Duke]

A proposito di cantautori, oltre ai giganti ce n'erano di notevoli anche nel sottobosco (Mauro Pelosi, Roberto Ferri, Gino D'Eliso, Enzo Maolucci, Mario Panseri...).

Filone meraviglioso. Abbiamo dedicato un'intera serie radiofonica a quei nomi (più o meno, direi anche Camisasca, Giurato, Spitalieri, Donatella Bardi, Manfredi, Renato Pareti, Roberta D'Angelo e molti altri): Italia Fuori - I più grandi outsider della musica italiana.

[Camouflage]

Filone meraviglioso. Abbiamo dedicato un'intera serie radiofonica a quei nomi (più o meno, direi anche Camisasca, Giurato, Spitalieri, Donatella Bardi, Manfredi, Renato Pareti, Roberta D'Angelo e molti altri): Italia Fuori - I più grandi outsider della musica italiana.

Roberto Ferri, citato da Silent Corner, iniziò nella scuderia della PDU di Mina e collaborò più di una volta con la famiglia De Andrè (firmando con Faber "Lunfardia", cantata poi da Celentano, "Bella più di me" per Cristiano e "Il cuore delle donne" per Dori Ghezzi). Scrisse anche "...E dimmi che non vuoi morire" insieme a Vasco Rossi e Gaetano Curreri degli Stadio per Patty Pravo. Sua moglie, Marinella Bulzamini, partecipò ad un paio di edizioni del Festival di Sanremo con "Autunno, cadono le pagine gialle" e "Ma chi te lo fa fare" - tra Rino Gaetano e il filone italiano più prettamente demenziale.

Ora, reduce da una lunga malattia che ha colpito il suo fegato, sta promuovendo un'iniziativa artistica a favore della donazione degli organi.

[Camouflage]

Tra gli outsider che spero che i nostri amici prendano in considerazione per futuri special, oltre a Ferri, citerei Mimmo Locasciulli, Kunstler, Gaio Chiocchio (Pierrot Lunaire) e Vincenzo Spampinato. Magari anche Maurizio Monti. Intanto ieri sera ho ascoltato proprio "di gusto" la trasmissione su Ivan Graziani. Un autore che, colpevolmente, ho sempre trascurato.

[The Careless Whisper]

Di Roberto Ferri conto di comprare a breve questo suo album del 1977, è davvero bello e sottovalutato

http://www.robertofe...cografia_05.htm

White Duke, dove si può riascoltare le trasmissione?

Camisasca si, è uno dei più innovativi...ho un listone con cantautori sconosciutissimi ma che han fatto belle cose, su tutti Raffaele Mazzei - Dentro Edipo (1979), disco che non ha nulla da invidiare alle opere più belle di altri più conosciuti.

[White Duke]

https://www.box.com/...a843c2c6f8b0c65

linkino al podcast della puntata dedicata a Ivan

[White Duke]

Di Roberto Ferri conto di comprare a breve questo suo album del 1977, è davvero bello e sottovalutato

http://www.robertofe...cografia_05.htm

White Duke, dove si può riascoltare le trasmissione?

Camisasca si, è uno dei più innovativi...ho un listone con cantautori sconosciutissimi ma che han fatto belle cose, su tutti Raffaele Mazzei - Dentro Edipo (1979), disco che non ha nulla da invidiare alle opere più belle di altri più conosciuti.

questi i link alla saga italica....to be continued...


1) https://www.box.com/shared/u9k4mrqfgr

2) https://www.box.com/shared/4qhqaikykx

3) https://www.box.com/shared/81gb140z0f

4) https://www.box.com/shared/cbyjslnpma

5) https://www.box.com/...812h2nubyrtj698 (questa con ospite il nostro wago, più virata al progressive "largo circa")

6) https://www.box.com/...311e498b9ba3d2b

invece qui http://www.facebook....blah.blah.onair armandosi di pazienza e scorrendo le note, si trovano tutte le playlist

[The Careless Whisper]

Grazie, ascolto tutto

[The Careless Whisper]

Per chi fosse interessato a completare la discografia di Ivan Graziani, su amazon.it hanno messo la discografia a prezzi stracciati (dai 3,70 ai 4,10 euro ad album)

[Camouflage]

Per chi fosse interessato a completare la discografia di Ivan Graziani, su amazon.it hanno messo la discografia a prezzi stracciati (dai 3,70 ai 4,10 euro ad album)

In alternativa, con 16,65 euro, ci si aggiudica questo cofanetto con i sei album "Ballata per quattro stagioni", "I lupi", "Pigro", "Agnese dolce Agnese", "Viaggi e intemperie" e "Nove".

[White Duke]

purtroppo non si "risolvono" i veri problemi tipo La città che io vorrei, o Parla tu

[eugenio_barba]

Questo mese è uscito con l'inserto di Repubblica, XL, un cd tributo ad Ivan che, al di là di un approccio dilettantistico alla scrittura degli autori degli articoli, si spera non possa che contribuire in qualche modo ad allargare il bacino dei fruitori ad un pubblico giovanile. Qualcuno ha dato un ascolto? Belle le versioni di Raiz di Fuoco sulla collina e dei Marlene qui di seguito:

http://videodrome-xl...-ivan-graziani/

[White Duke]

Purtroppo me lo sono perso perchè 13 euro mi sono sembrati sinceramente troppi, quindi mi sono perso anche gli articoli.

[PrebenElkjaer]

....
In alternativa, con 16,65 euro, ci si aggiudica questo cofanetto con i sei album "Ballata per quattro stagioni", "I lupi", "Pigro", "Agnese dolce Agnese", "Viaggi e intemperie" e "Nove".

in un centro commerciale l'ho trovato a 13.90€ mi pare. Sto ascoltando Ballata per quattro stagioni in macchina. Ha delle belle cose ed altre meno, però adoro come suonano. Suonerà un po' prog (a me non dispiace) ma sapevano maneggiare gli strumenti.

[PrebenElkjaer]

Dei sei CD il mio preferito è I Lupi e di seguito Pigro. Agnese boh, non mi dice molto.

[Guest_Resp Into_*]

Ho ripreso in mano Pigro e Agnese Dolce Agnese, ci sono tante bellissime canzoni. La mia preferita è il Prete di Anghiari che ha un testo alla Black Sabbath.
Comunque mi è rimasta la sensazione che avevo prima, cioè mi sembra invecchiato male, soprattutto la musica mi sa un po' di vecchio e il suo falsetto a tratti mi pare imbarazzante.

[The Careless Whisper]

L'avete sentito il nuovo album con 8 inediti uscito qualche giorno fa?

 

Un bel lavoro, fa uno strano effetto sentirlo con un sound "indie" ma funziona eccome. Il figlio ha fatto un buon lavoro arrangiando i brani (e rafforzando alcune parti chitarristiche e vocali). Meglio di alcuni suoi dischi pubblicati in vita (il periodo 1977-1980 resta in vetta).