Vai al contenuto


Foto
- - - - -

Tff- Torin Film Fest


  • Please log in to reply
151 replies to this topic

#151 Mr. Atomic

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4022 Messaggi:

Inviato 02 dicembre 2020 - 04:52

Alla fine mi so sparato questa edizione versione streaming, due commenti dunque velocemente sull'esperienza in se di farsi un festival in streaming: meglio di niente. Ovviamente si spera che resti nella storia come l'unica edizione fatta in streaming, ma va detto che hanno gestito tutto molto bene. Prezzi ragionevoli (io mi son fatto un abbonamento di 10 film per 30 euro, volendo 3,5 per un film), semplicissimo da acquistare, qualità ok, ti puoi sparare il film in qualsiasi orario (comodissimo per me che vivo di notte), ecc. Ovviamente non c'è l'atmosfera da TFF con le piogge, le corse mattutine per i biglietti blu, le corse serali tra Massimo e Reposi, etc, e ovviamente non te lo guardi sul grande schermo, ma come adattamento emergenziale direi che hanno fatto bene. Tant'è che potrebbe essere un idea anche per il prossimo Seeyousound, io sicuramente comprerei di nuovo un abbonamento. Detto ciò, passiamo ai 10 film, che eccetto uno, schifo non hanno fatto. 

 

The Salt in our Waters (Bangladesh): ambientato in una costa rurale del Bangladesh tra guru musulmano locale e crisi della pesca, nel mezzo arriva un artista from the city che ben presto viene identificato come massimo responsabile della crisi. Un bel film di stampo neo-realista tra scene crude girate bene, fotografia su gran livelli, contenuto politico molto meno banale di quello che uno si potrebbe aspettare, mi è piaciuto particolarmente come si è evitato la sfida dicotomica bravo-cattivo per un opzione più verosimile. Bellissima l'attrice femminile, bella anche la sua storia. VOTO: 8

 

Mickey on the Road (Taiwan/ China): due ragazze taiwanesi decidono di andare in Cina (a mo di vacanza) con motivi del tutto differenti. Pochi cazzi, altro film che mi è piaciuto moltissimo. Bellissima storia d'amicizia, ancor' una volta si evitano facili clichè, fotografia ben costruita sia di un pezzo del Taiwan che si vuol ancora con un briciolo di spiritualità (?) e una Guangzhou apparentemente grigia (sopratutto ad un primo impatto) ma poi ambiente più che ideale per un simil-road movie. Nella parte cinese: diverse storie nelle storie per raccontare la nuova Cina urbana, ma tutto ciò passa in secondo piano rispetto il percorso individuale della protagonista. VOTO: 8

 

Casa de Antiguidades (Brasile): Ambientato nello Stato di Santa Caterina, in una città-fattoria che sembra del tutto governata e abitata da bianchi tedeschi. Non ne sapevo un cazzo, ma effettivamente sembrerebbe che in questo Stato ci siano dei veri e propri feudi tedeschi, con tanto di timber framing. Dunque anche se non era tra gli obbiettivi del film, tiene anche una funzione divulgativa. Bon, c'è un vecchio nero che lavora nell'agricoltura stra-industrializzata e per questioni di centralizzazioni finisce in questa località abitata da gente che conserva le proprie abitudini tedesche. Il vecchio va completamente fuori di testa, e infatti il film fondamentalmente ruota attorno alle questioni spiritualismo-pazzia. Qua però mi taco perchè non ne so un cazzo. Nel complesso ci sono alcune scene geniali, altre abbastanza meh con qualche minuto di noia, ma nel complesso ve lo consiglio. Merita molto anche la storia della ragazza nera giaguaressa dal culo micidiale. VOTO: 7,5

 

A Machine to Live in (Brasile, DOC): documentario sulla città capitale Brasilia, sulla sua fondazione e sul suo sviluppo, dunque inevitabilmente sulla figura di Oscar Niemeyer, che dev'essere stato senza dubbio un pazzo. TFF con grande saggezza impacchetta il documentario lo stesso giorno del film di sopra, per accentuare la dimensioni tra spiritualismo-tecnologia/modernità che a quanto pare sembrerebbe sentitissimo in Brasile. Il documentario è sopratutto un film estetico sulle geometrie, e sulla ricerca delle geometrie perfette, con alcune riprese meritevoli (la sciamanna-cristiana-tecnologica) ma anche con alcuni momenti di rottura dei coglioni. Ciononostante il documentario a livello divulgativo funziona senz'altro (da segnalare anche la connessione della città con l'Esperanto) anche se resta un po' l'idea che il regista durante le riprese abbia svoltato verso l'estetismo puro fissandosi pure lui con le geometrie perfette materializzate in architetture, che però è senz'altro centrale nelle dinamiche della capitale. Consigliatissimo a Solaris. Voto: 7

 

Botox (Iran): il film vincitore e non per caso si potrebbe dire. Contro i stereotipi e contro le rappresentazioni tipiche che uno potrebbe pensare di un paese come l'Iran, e però vabbe, non sarebbe mica il primo film iraniano del genere, tutt'anzi. La novità ("la novità" parlo senza aver visto manco l'1% dei film iraniani, che sia ben chiaro) è che il film si va concentrando sulla figura e sopratutto sul rapporto tra due sorelle, una completamente rincoglionita (autistica sembrerebbe) con tutte le sue conseguenze e l'altra donna ben inserita che però evidentemente fa fatica a mantenere tutta la famiglia con il suo lavoro, altrimenti non andrebbe a cominciare quello che farà. L'Iran dunque fa solo da sfondo nel film che si concentra sopratutto sul rapporto tra le sorelle e tra il fratello di mezzo. Beh, ma non solo. Nel mezzo una serie di riprese, scene e sequenze memorabilissimi, con una fotografia anch'essa meritevole. VOTO: 8,5 

 

Eyimofe (Nigeria): qua ho raggiunto il massimo dell'entusiasmo. Film assolutamente pazzesco, tra i migliori mai presentati nella storia del TFF, se c'è qualche giustizia non escluderei neanche una futura pietrificazione a livello globale. Si narra come film sull'immigrazione, dal punto di vista della fase precedente alla migrazione in Europa, ok, questo è il concept e cosi si vende il film. Ma ovviamente c'è ben altro: si tratta infatti di un capolavoro del neo-realismo a livello mondiale, anche con una grande (e giusta) ricerca estetica e con una sceneggiatura che ben difficilmente poteva essere migliore. Ma sopratutto con delle storie bellissime. VOTO: 10 

 

Fried Barry (Sud-Africa): Afterhours, per l'occasione nominata come stanza di Rol, evabbe. Come ogni film di questo genere che si rispetta; intrattiene. Sul film: un alieno si incorpora in un tossicodipendente e passa le giornate tra droghe, scopate, risse e omicidi. I ritmi sono sempre tenuti alti, perfettamente in sincronia con il personaggio alieno che comincia scatenarsi dopo aver ingoiato una ventina di MDMA. Ahimè, come molti film di questo genere, di memorabile però resta poco, anche tra mille scene volutamente confuse. Bellissima però la scena della fuga dal manicomio, quello si da ricordare. VOTO: 7/7,5

 

(quel 7,5 appunto per la scena della fuga)

 

A Rifle and a Bag (India, Doc): Un documentario su ex-naxaliti arresi, con le conseguenti difficoltà che si possono immaginare (perseguiti dai naxaliti in quanto traditori, burocrazia-polizia che però non vuole farli del tutto inserire nella società, etc). In breve: il documentario a livello divulgativo funziona, interessante anche la storia della donna protagonista tra due figli senza certificazioni di casta e marito deficiente. Detto ciò ricordo di aver avuto un po' sta impressione che anche tagliando 30 minuti il documentario avrebbe funzionato lo stesso. Sembra infatti che in sala di montaggio si è voluto usare tutto il materiale, non buttando niente, però con il risultato di proporre una serie di dialoghi ripetuti mille volte. La storia cmq è carina, dico che da film e non da documentario avrebbe funzionato molto di più però: VOTO: 7/7,5 

 

Funny Face (USA) ci sta pure la recensione su OC! è un film sopratutto su due cose: amicizia e frustrazione. La storia dell'amicizia improbabile raccontata benissimo e sopratutto con gran dolcezza. La frustrazione del ragazzo pure ben illustrata, tra problemi endogeni (vita personale di merda, pure la squadra va male) ed esogeni (la città gentrificata, pure la squadra va male). Queste due cose, che si vogliono centrali, funzionano perfettamente. Il ragazzo ritrova una specie di pace interiore (endogeno) grazie alla presenza di lei, che viene offerto dalla città che dunque tiene ancora qualcosa da offrire (fattore esogeno). Regia abbastanza derivativa tra l'ultimo Refn ultra-kubrickiano di Too old to die young e qualche tocco dream-pop alla Lynch di Twin Peaks. Critiche: la storia della maschera e tutto il concept che sta dietro è completamente inutile, basta, maschere e travestimenti hanno rotto il cazzo. L'altra storia dell'imprenditore anch'essa completamente inutile, tranne per quel MONEY! Voto: 7,5 

 

Zaho Zay (Madagascar, Doc): e te pareva? poteva mai succedere di scegliere dieci film giusti? No, l'ultimo documentario ha fatto cagare alla grande. C'è poco da dire, si salvano giusto due-tre immagini, per il resto è uno documentario che rappresenta quest'ultima tendenza del documentario artistico di derivazione herzogiana (ma senza aver imparato un cazzo dal tedesco ovviamente). Una sequenza di immagini naturalistici che con la storia non hanno nulla a che fare, narrazioni e voci fuori campo irritanti e completamente fuori luogo, non si capisce neanche quel che si vorrebbe raccontare (denunciare?). Da come ho capito è un film su quanto sia inadeguato il sistema carcerario in Madagascar, ma pure questo è avvolto in un grandissimo BOH. Voto: 3


  • 7

#152 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6752 Messaggi:

Inviato 15 novembre 2023 - 11:14

È uscito il programma del prossimo TFF, l'ultimo di Della Casa, prima dell'arrivo di Giulio Base (su cui già si chiacchiera parecchio, vedremo). A me già Della Casa piace poco, figuriamoci.

 

Detto questo, abbbastanza stupito dal non conoscere praticamente manco un film di tutto il programma asd

Non so se son io che son fuori dal giro da qualche anno, o politiche nuove del TFF.

Al volo ho preso i biglietti per Kitato e Radu Jude, adesso capisco se prenderne un paio a caso. Bei tempi quelli in cui mi pigliavo una settimana dal lavoro e mi chiudevo in sala...


  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi