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Artisti Poco Famosi Post-Mortem (Sic Transit Gloria Mundi)


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91 replies to this topic

#51 Reynard

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Inviato 29 marzo 2012 - 16:00

1.


Quel che ti dico e' che osservava l'oggetto da dipingere da due punti di vista, la struttura volumetrica e il pattern che la luce formava sulla superficie, come schiarimento e inscurimento dei colori.

E quello che risultato sarebbe? In che maniera la struttura volumetrica si ritrova tradotta da quella marea di chiazze? Tu davvero percepisci più profondità nella serie della cattedrale che nel quadro di Cot che ho linkato una pagina fa?

2.

D'altra parte, le modalita' di riproduzione della realta' dei quadri neoclassici non sono affatto identitici alla percezione visiva. Scusami tanto, ma tu non percepisci la realta' cosi' come e' disegnata sulla tela. Non percepisci linee che racchiudono superfici che danno una impressione voluemtrica a causa del chiaroscuro: percepisci volumi che si sovrappongono. idem per la percezione dei colori. Semplicemente, davanti a un quadro "realistico", siamo abituati a fare inconsciamente la tara delle differenze

[...] E' ovvio che qualsivoglia forma d'arte visiva agisca per approssimazione nel momento in cui vuole avvicinarsi al reale. [...]

3. [...] ma non capisco perché questo debba delegittimare (perché dalle parole che sto leggendo finora la sensazione è questa) chi invece cercava ancora una volta una via per approssimare la realtà.


4.

aggiungici a questo il fatto che i neoclassici hanno lavorato ad affinare al massimo proprio queii mezzi espressivi che piu' consideriamo "naturali" ed avrai l'effetto di realta' descritto: l'immagine quasi "annienta" il distacco analitico, il nostro apparato cognitivo "mette tra parentesi" ogni discrepanza percettiva tra quello che c'e' sulla tela e quello che c'e' fuori e l'immagine sembra essere "naturalmente" realistica.

E ti pare niente?


1. No, e difatti come ho detto gli impressionisti si basavano su una teoria della percezione che ad essere generosi si puo' definire "difettosa". Io ti ho descritto quel che intendevano fare, spiegando indirettamente anche perche' alla fin fine l'esito che hanno avuto e' stato l'opposto (quindi, allontanamento dallo scopo di riprodurre la realta').

2. Infatti. Ora, l'entita' della approssimazione dipende da molti fattori, due dei quali qui particolarmente rilevanti: l'abitudine da parte dell'osservatore a operare l'approssimazione, e l'automatismo con cui la seconda viene compiuta.
Mi permetto di fare un po' di teorizazzione personale: anche se, da un punto di vista astratto tutte le "approssimazioni" sono, entro certi limiti, valide, ci sono pur sempre alcune che sono cognitivamente meno dispendiose (e quindi piu' "immediate") di altre. Anche se si ha avuto ragione a sottolineare il carattere "convenzionale" di certi modi espressivi occidentali (come la prospettiva), personalmente ritengo che in maniera empirica, per tentativi ed errori, l'arte "classica" sia comunque giunta a "convenzioni" che meno richiedono una applicazione cosciente da parte dello spettatore (e sempre meno l'hanno richiesta col passare del tempo). Questa pero' e' solo la mia opinione.
Il succo e' che, se per i motivi detti prima e' vero che gli impressionisti non sono riusciti a dare un nuovo canone di approssimazione che fosse "immediato" (anche se un po' ci si e' abituati, ora un quadro impressionista non fa l'impressione che faceva nell'Ottocento), la loro ambizione a lungo termine era quella. Percio' non e' vero che volessero allontanarsi dalla riproduzione della realta': e' vero pero' che l'effetto che hanno prodotto, alla fine, e' stato quello.

3. Non delegittimo proprio nulla. Se ho dato quella impressione, si e' trattato di una espressione infelice.

4. Anzi, mi pare molto. Non sono qui per negare che i neoclassici fossero tecnicamente abili, sono qui per negare che gli impressionisti non lo fossero. Sono solo tecniche diverse (ma, a certi livelli, ugualmente impegnative).
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#52 Sig

    Lo Zen e l'arte di tenere all'Inter

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Inviato 29 marzo 2012 - 16:43

Correte sempre troppo in queste discussioni,almeno per i miei ritmi, che quando mi trovo due pagine da leggere non so più da che parte cominciare.
Solo una piccola riflessione a questo punto.
Personalmente sto cercando di portare avanti un percorso di ricerca del bello in pittura, un percorso che scorre trasversalmente secoli di arte, di movimenti e culture.
Stiamo parlando qui di secondo ottocento, sono stati citati, gli accademici, i vittoriani, i preraffaelliti, gli impressionisti, i simbolisti. Mi piacciono tutti o meglio in tutti questi movimenti trovo qualcosa di straordinario, di degno d’essere ricordato.
A Parigi gli accademici che difendono i Salon dall’arte “degenerata” e gli impressionisti che mettono in piedi esposizioni antagoniste; a Londra i pittori della Royal Academy intenti a studiare Raffaello allo sfinimento e i preraffaelliti che, ribelli, si ispirano alla pittura del 300 e del 400 anteriore appunto al Sanzio: visti oltre un secolo dopo questi antagonismi non riesco a percepirli, a sentirli miei. Ora mi interessa solo godere di un bel quadro, che sia una splendida venere accademica, la gazza ladra di Monet, le vele e il vento di Sorolla, un idillio antico di Alma –Tadema.
Trovo il “bello” nei quadri un po’ kitsch dei pompier come negli studi sulla percezione degli impressionisti. Pur nell’evoluzione dei gusti e degli stili credo sia possibile, ferme le simpatie di ciascuno, convergere su un quadro ben fatto. Un capolavoro lo è indipendentemente da chi l’ha creato.
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#53 Guest_Tyvek_*

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Inviato 29 marzo 2012 - 17:14


del resto amo l'impressionismo, che dall'espressionismo prese piede bene o male


Fede, qualcosa qui non torna


Sono esattamente agli antipodi come poetica ma adiacenti dal punto di vista geografico
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#54 atlas

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Inviato 29 marzo 2012 - 17:47

Torno a parlare degli scrittori (interessante ma troppo verbosa per i miei gusti la digressione sulla pittura ottocentesca).

Oltre a Giambattista Marino, lui si una star (e l'Adone è una schifezzina, dai), non può non venirmi in mente Pietro Aretino. Di sicuro tutti sapete chi fosse, ma ai suoi tempi era un VIP assoluto, forse il primo VIP nel senso moderno del termine. Era onnipresente, stimatissimo, richiesto ovunque. Eppure non mi sembra che al liceo ci si soffermi su di lui (a me sembra di non aver fatto nulla, e sì che abbiamo approfondito perfino un parrucchiere come Burchiello), probabilmente perchè, alla fin fine, le sue opere erano più provocazione che sostanza (divertenti in questo senso i Sonetti lussuriosi).

La vera star del 500 non era Ariosto, non era Tasso ma bensì Baldassar Castiglione, il Cortegiano fu un vero e proprio best seller tradotto immediatamente in diverse lingue. Ovviamente con gli anni la fama è diminuita, tanto che non sono manco sicuro di averlo fatto alle superiori ma me lo sono comunque beccato all'università. E come diceva Casti esistono affettazione e sprezzatura. Esempi:

A. Cabanel, Nascita di Venere: affettazione, ricerca maniacale della perfezione, puzza di falso da chilometri.
Immagine inserita

C. Monet, Cattedrale di Rouen: sprezzatura, l'arte di nascondere l'arte. Sebbene sembri abbozzato, frettoloso, non è meno aderente alla realtà di un quadro iper-realista, che a sua volta è affettato e quindi di reale -paradossalmente- ha ben poco.
Immagine inserita

Che poi realismo classicista e precetti impressionisti possono benissimo convivere, basta vedere Strada di Parigi, tempo piovoso di Gustave Caillebotte che impressionista non era ma finanziò la mostra del 1887; e nonostante l'attenzione e lo studio dei dettagli, il taglio e la situazione sono tipicamente impressionisti. Ma non esiste al mondo che l'accademia detti legge per tutto un secolo, se questi non sanno vedere al di là del proprio naso e non sanno cogliere le esigenze di un pubblico che vive anni di cambiamenti profondi. La pittura neoclassica era già di per sé inutile agli albori dell'Ottocento, figurati dopo :P

No eh ma noi siamo quelli indie, questo non sa dipingere, quello è illegibile, Picasso è uno stronzo e Raffaello è una merda.
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#55 Reynard

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Inviato 29 marzo 2012 - 17:47

Si, litigate, litigate pure, mentre qui si consuma il dramma:

teorizazzione

e mi permetto pure di parlare, mi permetto :facepalm:
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#56 oblomov

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Inviato 29 marzo 2012 - 17:50

Picasso è uno stronzo


beh, su questo poco da dire, però il pennello lo maneggiava meglio di tutti gli altri messi assieme
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#57 Guest_Tyvek_*

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Inviato 29 marzo 2012 - 17:52


Picasso è uno stronzo


beh, su questo poco da dire, però il pennello lo maneggiava meglio di tutti gli altri messi assieme


Dov'è Seattle Sound quando serve :shifty:

Si, litigate, litigate pure, mentre qui si consuma il dramma:


teorizazzione

e mi permetto pure di parlare, mi permetto :facepalm:


è il tuo animo pugliese che vuol venir fuori! Lascialo libbero
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#58 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 17:52

questo non sa dipingere, quello è illegibile, Picasso è uno stronzo e Raffaello è una merda.

Curioso questo spirito punzecchiatore nei confronti dei presunti snob, al termine di un intervento che è il perfetto vademecum dello snob, con perle del calibro di "ricerca maniacale della perfezione, puzza di falso da chilometri" e "La pittura neoclassica era già di per sé inutile agli albori dell'Ottocento, figurati dopo". Scusa tanto eh. ;)

(Poi quel quadro di Cabanel non dice molto manco a me)
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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

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#59 Guest_Tyvek_*

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Inviato 29 marzo 2012 - 17:54

questo non sa dipingere, quello è illegibile, Picasso è uno stronzo e Raffaello è una merda.

Curioso questo spirito punzecchiatore nei confronti dei presunti snob, al termine di un intervento che è il perfetto vademecum dello snob, con perle del calibro di "ricerca maniacale della perfezione, puzza di falso da chilometri" e "La pittura neoclassica era già di per sé inutile agli albori dell'Ottocento, figurati dopo". Scusa tanto eh. ;)


Ha ragione, Atlas intendo (anzi, il Casti che cita). Il Kitsch che ce lo dimentichiamo??
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#60 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 17:57

Ha ragione

Non avevo dubbi su questo.
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#61 atlas

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:01

questo non sa dipingere, quello è illegibile, Picasso è uno stronzo e Raffaello è una merda.

Curioso questo spirito punzecchiatore nei confronti dei presunti snob, al termine di un intervento che è il perfetto vademecum dello snob, con perle del calibro di "ricerca maniacale della perfezione, puzza di falso da chilometri" e "La pittura neoclassica era già di per sé inutile agli albori dell'Ottocento, figurati dopo". Scusa tanto eh. ;)

(Poi quel quadro di Cabanel non dice molto manco a me)

Ma dai Gozerino, si scherza. Si scherza con sprezzatura da perfetti cortegiani. Del resto se te lo dico prima che scherzo, lo scherzo dove sta? Insomma sono un po' delle provocazioni, non puoi pretendere che dopo secoli di sostanziale immutabilità dal punto di vista stilistico-rappresentativo la gente non si rompa le palle e dica basta, specie in un periodo agitato come la seconda metà dell'Ottocento. Dai, ci ho pensato per 50 minuti sul treno a questa discussione, vi voglio bene.

No comunque il Libro del Cortegiano è stato un gran apri pista, lo leggevano in tutta Europa. Se ci fosse stata la classifica sarebbe rimasto in testa per non so quanti anni. Magari a te interessa.
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#62 Guest_Tyvek_*

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:02


Ha ragione

Non avevo dubbi su questo.


e sul kitsch hai qualche dubbio?
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#63 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:05

non puoi pretendere che dopo secoli di sostanziale immutabilità dal punto di vista stilistico-rappresentativo la gente non si rompa le palle e dica basta, specie in un periodo agitato come la seconda metà dell'Ottocento.

Ehm Atlas... il neoclassicismo fu un momento di rottura in aperta polemica con il rococò che l'aveva preceduto... così eh, tanto per dire...
poi che i secoli (addirittura più d'uno, quindi parli di almeno 2-300 anni) prima dell'Ottocento siano stati immobili è davvero la più inquantificabile enormità che io abbia mai sentito/letto in una discussione sull'arte. :P
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#64 Guest_Tyvek_*

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:05


questo non sa dipingere, quello è illegibile, Picasso è uno stronzo e Raffaello è una merda.

Curioso questo spirito punzecchiatore nei confronti dei presunti snob, al termine di un intervento che è il perfetto vademecum dello snob, con perle del calibro di "ricerca maniacale della perfezione, puzza di falso da chilometri" e "La pittura neoclassica era già di per sé inutile agli albori dell'Ottocento, figurati dopo". Scusa tanto eh. ;)

(Poi quel quadro di Cabanel non dice molto manco a me)

Ma dai Gozerino, si scherza. Si scherza con sprezzatura da perfetti cortegiani. Del resto se te lo dico prima che scherzo, lo scherzo dove sta? Insomma sono un po' delle provocazioni, non puoi pretendere che dopo secoli di sostanziale immutabilità dal punto di vista stilistico-rappresentativo la gente non si rompa le palle e dica basta, specie in un periodo agitato come la seconda metà dell'Ottocento. Dai, ci ho pensato per 50 minuti sul treno a questa discussione, vi voglio bene.


Secondo sempre la visione lineare dell'arte come successione di stili e nulla più. Ma il Winckelmann non ha rotto un po' a tutti le balle? A me si.
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#65 Guest_Tyvek_*

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:09

non puoi pretendere che dopo secoli di sostanziale immutabilità dal punto di vista stilistico-rappresentativo la gente non si rompa le palle e dica basta, specie in un periodo agitato come la seconda metà dell'Ottocento.

Ehm Atlas... il neoclassicismo fu un momento di rottura in aperta polemica con il rococò che l'aveva preceduto... così eh, tanto per dire...
poi che i secoli (addirittura più d'uno, quindi parli di almeno 2-300 anni) prima dell'Ottocento siano stati immobili è davvero la più inquantificabile enormità che io abbia mai sentito/letto in una discussione sull'arte. :P


E il barocco fu un momento di "rottura" nei confronti del rinascimento, questo dell'arte medievale e via indietreggiando al paleolitico. Triangolo, Cerchio, Spirale e stop. Che poi rotture nette non ci sono mai state per i famoserrimi corsi e ricorsi storici.
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#66 atlas

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:09

non puoi pretendere che dopo secoli di sostanziale immutabilità dal punto di vista stilistico-rappresentativo la gente non si rompa le palle e dica basta, specie in un periodo agitato come la seconda metà dell'Ottocento.

Ehm Atlas... il neoclassicismo fu un momento di rottura in aperta polemica con il rococò che l'aveva preceduto... così eh, tanto per dire...
poi che i secoli (addirittura più d'uno, quindi parli di almeno 2-300 anni) prima dell'Ottocento siano stati immobili è davvero la più inquantificabile enormità che io abbia mai sentito/letto in una discussione sull'arte. :P

No, non hai capito. Immutabilità nel senso che i modi di rappresentazione non erano molti eh: A è A, B è B e via dicendo. Invece la rottura con la tradizione degli impressionisti, e successivamente dagli altri appartenenti alle avanguardie storiche, è stata ben più violenta ed estrema. Insomma per dirla grossolanamente: i modi di dipingere una casa dal 300 all'800 non erano molti, anzi il modo era solo uno. Questo intendevo. Invece con quel processo di rinnovamento stilistico che parte dagli impressionisti e giunge a compimento con le avanguardie il modo di rappresentare non era più unico, i modi si sono moltiplicati. In 50 anni è successo la roba che non è successa in 500.
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#67 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:17

i modi di dipingere una casa dal 300 all'800 non erano molti, anzi il modo era solo uno.

Stai ancora scherzando vero? asd Era uno l'approccio al massimo, il cercare di riprodurre ciò che si vedeva (e comunque qualcuno provò a rompere gli argini già prima, penso a El Greco), ma i modi sono stati qualche centinaio direi, tanti quanti i grandi pittori intercorsi in questo lasso di tempo enorme e comprendente maestri dalle estrazioni culturali/storiche più disparate. Che fra come dipingeva le abitazioni Giotto e come le dipingeva Thomas Cole io qualche differenza ce la vedo, poi non saprei, a questo punto invoco il ritorno di Bloody, almeno con lui mi pareva di discutere costruttivamente... qui mi avete appena azzerato mezzo millennio d'arte con 'sti impressionisti del menga. :P
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#68 atlas

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:19

Era uno l'approccio al massimo, il cercare di riprodurre ciò che si vedeva

This one. Come avevo detto: uno.
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#69 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:23


Era uno l'approccio al massimo, il cercare di riprodurre ciò che si vedeva

This one. Come avevo detto: uno.

Modificato attraverso centinaia di prospettive diverse e evoluto in cinquecento anni di evoluzioni tecniche e cambiamenti culturali... scusa tanto eh.
Poi chi mi dice che non erano gli impressionisti quelli poveri di fantasia? Radicali nel pennello, ma la scelta dei soggetti? Sempre noiosissime robe di vita comune, mai un mito, una leggenda, un soggetto fantastico, sembravano terrorizzati dalla fantasia... erano aridi.
(Non lo penso ovviamente, ma ti mostro quant'è facile smontare tutto utilizzando solo parossismi come stai facendo tu).
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#70 stipsy

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:25


Torno a parlare degli scrittori (interessante ma troppo verbosa per i miei gusti la digressione sulla pittura ottocentesca).

Oltre a Giambattista Marino, lui si una star (e l'Adone è una schifezzina, dai), non può non venirmi in mente Pietro Aretino. Di sicuro tutti sapete chi fosse, ma ai suoi tempi era un VIP assoluto, forse il primo VIP nel senso moderno del termine. Era onnipresente, stimatissimo, richiesto ovunque. Eppure non mi sembra che al liceo ci si soffermi su di lui (a me sembra di non aver fatto nulla, e sì che abbiamo approfondito perfino un parrucchiere come Burchiello), probabilmente perchè, alla fin fine, le sue opere erano più provocazione che sostanza (divertenti in questo senso i Sonetti lussuriosi).

La vera star del 500 non era Ariosto, non era Tasso ma bensì Baldassar Castiglione, il Cortegiano fu un vero e proprio best seller tradotto immediatamente in diverse lingue. Ovviamente con gli anni la fama è diminuita, tanto che non sono manco sicuro di averlo fatto alle superiori ma me lo sono comunque beccato all'universit


Hai perfettamente ragione, lo dimenticavo (anche io l'ho solo fatto di striscio al liceo ma effettivamente era popolarissimo). Se la gioca col Della Casa come best-seller del '500.

Passando alla pittura, un altro VIP dei tempi ora poco considerato dovrebbe essere il Vasari, Firenze è tappezzata quasi solo di cose sue ed ora in Storia dell'arte è tra i meno trattati.
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#71 atlas

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:45

Modificato attraverso centinaia di prospettive diverse e evoluto in cinquecento anni di evoluzioni tecniche e cambiamenti culturali... scusa tanto eh.

Ma nessuno lo mette in dubbio, ma non puoi guardare Picasso e non pensare che tra lui e la tradizione di cui parliamo ci sia un abisso. E il cambiamento così estremo e violento fa impallidire tutta quella serie di trasformazioni di cui stiamo parlando, facendole apparire, se possibile, più insignificanti di quanto furono ai tempi. Ma questo non è da intendersi come un atteggiamento irrispettoso nei confronti di quell'arte gloriosa ma appunto passata, e sarebbe sicuramente assurdo pretendere di pensare e percepire quest'arte come un uomo dell'epoca; di conseguenza l'unico approccio onesto nei confronti di quest'arte, di qualsiasi arte passata, è quello di porla in relazione alla propria contemporaneità, seppur con rigore storico. Del resto nessun artista esiste per il proprio conto, ma esiste in relazione agli altri artisti, precedenti, contemporanei e futuri, e tutta la storia è storia contemporanea (azz, l'ho detta). La contemporaneità è questa qui, quella partita dagli impressionisti, e te la tieni, se non ti sta bene non è colpa di nessuno :P
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#72 Reynard

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Inviato 29 marzo 2012 - 18:46

Calma anche sul "cercare di riprodurre quel che si vede". Che tutto fosse figurativo era come dire che tutto era pittura, visto che fino a inizio Novecento non si è neppure concepita la possibilità di pittura non figurativa. Ciò non vuol dire che tutto fosse realistico.
Esempio numero uno già fatto, El Greco. E non è il solo.

Ma basta guardare il quadro già postato in prima pagina:
Immagine inserita
Vi sembra verosimile dal punto di vista percettivo?
Secondo voi, con un cielo del genere, riuscireste in realtà a vedere dei corpi di quel colore e di quella luminosità?
Per non parlare di certi dettagli anatomici: che cazzo di collo ha il tipo? O la torsione innaturale, il muscolo che si fa plastilina sotto le dita...
E' chiaro che il pittore non aveva alcun interesse mimetico ma ha usato una estrema cura del dipingere i dettagli a scopo "espressivo".

E non è che sia stato il primo. Dietro quell'uso libero della luce c'è Friedrich, uno che con la luminosità ci faceva quel che voleva. E prima ancora Zurbaran. O Schedoni.
E la "plastilinità" della carne? Una citazione di Rubens, uno che ti trasformava il corpo umano in una specie di marshmallow.

Ma andiamo anche più indietro. Se un quadro di Monet sembra la percezione di uno fatto di acido, che dire di Pontormo o di Rosso Fiorentino? Ma chi li ha mai visti quei colori (senza aver prima ingerito dei peperoni andati a male)?

O la sala dei Giganti dipinda da Giulio Romano? Una pittura che pare ti stia per crollare addosso? E qui bisogna citare un altro fatto, che ora noi si parla di quadri che abbiamo visto migliaia di volte in riproduzione e sono "addomesticati", ma all'epoca per vederli bisognava recarsi sul posto (che non era proprio a portata) e l'esperienza poteva essere sconvolgente. Ora uno va a vedere la sala dei Giganti avendola già vista in foto, entra, la trova bella (o meno) e stop. All'epoca quello che entrava ignaro di tutto gli veniva un coccolone: "Un momento! Che cazzo sta succedendo?!?"

Ma senza andare ai casi decisi di anti-realismo, mettiamo bene in chiaro due cose. Uno, che nei quadri del passato spesso l'intenzione di "mostrare ciò che si vede" era solo l'inizio, un mezzo più che un fine. Dietro a molti capolavori del Rinascimento c'è una concettualizzazione che al confronto molti artisti concettuali odierni giocano con le formine nel quadrato di sabbia del pensiero.
E due, sempre per il principio che quei quadri non erano visti tutti i giorni e riprodotti fino alla nausea, il loro effetto non era diminuito dalla familiarità. E non ci si limitava a vederli, li si guardava. E lì altro che, sì quella Madonna è tanto realistica...

Avete presente la "Madonna sistina" di Raffaello? Quella dei due angioletti che infestano qualsiasi cosa, borsette, maglie, tazze, copricessi ecc.? Beh, è qui a Dresda e l'ho vista un bel po' di volte. E di fronte a quella donna che vi guarda dall'alto, tanto distante ma tanto vicina, come se conoscesse tutti i vostri peccati ma vi ama lo stesso, che è vostra madre e la vostra amante eppure non la conoscete, ebbene vi assicuro che quei fottuti angioletti del cazzo manco li notate.

Più che riprodurre ciò che vedeva, Raffaello produceva ciò che avreste dovuto vedere. Andiamoci cauti, con prima dell'impressionismo solo A è A, B è B...
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#73 atlas

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Inviato 29 marzo 2012 - 19:01

Andiamoci cauti, con prima dell'impressionismo solo A è A, B è B...

No ma sono d'accordissimo con quanto hai detto, ma il mio ragionamento era un altro. Mettendo da parte i pretesti e le allusioni, se c'era da raffigurare un uomo lo si raffigurava come tale. Poi luce, posa, plasticità, espressione, sfondo etc etc è un altro discorso. Mi riferivo piuttosto alla trasfigurazione dei codici rappresentativi, se così si può dire, tipo che guardi "La fabbrica di Horta de Hebro" e pensi "che diamine è questo?". Oh che poi il mio discorso possa essere molto più chiaro e meno confuso lo so da me, e sicuramente posso e vorrei fare meglio, ma per oggi ho portato a casa il pane e sto bene così.
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#74 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 20:11

E il barocco fu un momento di "rottura" nei confronti del rinascimento, questo dell'arte medievale e via indietreggiando al paleolitico.

Eh, bella scoperta, se non me lo dicevi tu guarda...



Modificato attraverso centinaia di prospettive diverse e evoluto in cinquecento anni di evoluzioni tecniche e cambiamenti culturali... scusa tanto eh.

Ma nessuno lo mette in dubbio, ma non puoi guardare Picasso e non pensare che tra lui e la tradizione di cui parliamo ci sia un abisso.

Potrà anche esserci, ma che sia in positivo è tutto da vedere. Picasso è arrivato quando in molti avevano già spianato le strade a un certo tipo di avanguardia, è stata quindi un'evoluzione graduale, non un salto drastico. Gli stessi impressionisti non hanno operato un salto drastico se prendiamo il tuo parossismo (l'ennesimo) del guardare un quadro e domandarsi "e questo che è?", visto che i loro quadri erano comprensibilissimi.


E il cambiamento così estremo e violento fa impallidire tutta quella serie di trasformazioni di cui stiamo parlando, facendole apparire, se possibile, più insignificanti di quanto furono ai tempi.

Ma manco per niente, consentimi... percezione tua del tutto personale.


Ma questo non è da intendersi come un atteggiamento irrispettoso nei confronti di quell'arte gloriosa ma appunto passata, e sarebbe sicuramente assurdo pretendere di pensare e percepire quest'arte come un uomo dell'epoca; di conseguenza l'unico approccio onesto nei confronti di quest'arte, di qualsiasi arte passata, è quello di porla in relazione alla propria contemporaneità, seppur con rigore storico.

Beh, se è questo puoi buttare tranquillamente al macero anche l'impressionismo, visto che ormai è stato ampiamente assorbito, codificato e superato. Au revoir, Renoir. Dritto nel cestino.
(Sì, sto esagerando, metodo Atlas)
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#75 atlas

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Inviato 29 marzo 2012 - 20:19

Beh, se è questo puoi buttare tranquillamente al macero anche l'impressionismo, visto che ormai è stato ampiamente assorbito, codificato e superato. Au revoir, Renoir. Dritto nel cestino.
(Sì, sto esagerando, metodo Atlas)

E sia, ma se non altro non dico a un artista di oggi che è un cane perché non dipinge come chi ha vissuto 80 anni fa. Però non sto ripentendo il manuale, o hai quest'impressione? Per me è importante.
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#76 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 20:26

Però non sto ripentendo il manuale, o hai quest'impressione? Per me è importante.

asd
Guarda, per me i discorsi che stai facendo puzzano di... guarda un po' che parola ti vado a usare: ACCADEMIA. Parole da professorotti bolsi e ingessati, di quelli di mezza età un po' cicciotti, sempre in cravatta... perché sono proprio quelli che l'impressionismo è l'unica cosa che conti nell'Ottocento eccetera eccetera.
Quella che tu indichi come l'accademia dell'Ottocento, nell'ottica attuale a cui tanto tieni e che sembra essere l'unica che conti a quanto pare, è diventata l'anti-accademia per eccellenza, la pittura da deridere con vezzo snob, braccino e evve moscia.
I neoclassicisti e i preraffaeliti sono il synth-pop e noi siamo in piena epoca grunge (mai paragone più appropriato visto lo stato attuale della pittura asd ).
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#77 atlas

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Inviato 29 marzo 2012 - 20:34

Buona dai, si vede che basta poco. Che culo che il classicismo è da spiriti liberi invece. Quasi quanto dire "Leopardi è il mio poeta preferito".
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#78 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 20:42

Buona dai, si vede che basta poco. Che culo che il classicismo è da spiriti liberi invece. Quasi quanto dire "Leopardi è il mio poeta preferito".

Anche Leopardi adesso non va? Chi va bene, Palazzeschi?
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#79 Guest_Tyvek_*

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Inviato 29 marzo 2012 - 20:45


E il barocco fu un momento di "rottura" nei confronti del rinascimento, questo dell'arte medievale e via indietreggiando al paleolitico.

Eh, bella scoperta, se non me lo dicevi tu guarda...


Era per dire che quella tua precisazione non significava niente visto che la "rottura" è sequenziale e sistematica
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#80 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 20:56

Era per dire che quella tua precisazione non significava niente visto che la "rottura" è sequenziale e sistematica...ma vabbè, troppa fiducia nonostante tutto.

Appunto! Come spesso accade nell'arte, il movimento precedente viene negato o quanto meno sconvolto... quindi non mi si può venire a dire che i neoclassicisti copiassero pedantemente chicchessia, come qualcuno sosteneva.
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#81 Guest_Tyvek_*

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Inviato 29 marzo 2012 - 21:02


Era per dire che quella tua precisazione non significava niente visto che la "rottura" è sequenziale e sistematica...ma vabbè, troppa fiducia nonostante tutto.

Appunto! Come spesso accade nell'arte, il movimento precedente viene negato o quanto meno sconvolto... quindi non mi si può venire a dire che i neoclassicisti copiassero pedantemente chicchessia, come qualcuno sosteneva.


Si, già, è esattamente così, una cosa implica l'altra, certo. Grande motivazione
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#82 Moreno Saporito

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Inviato 29 marzo 2012 - 21:05

se non altro atlas su una cosa è competente davvero senza leggere wikipedia: il whisky

e dici poco a 19 anni
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#83 atlas

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Inviato 29 marzo 2012 - 21:12

quindi non mi si può venire a dire che i neoclassicisti copiassero pedantemente chicchessia, come qualcuno sosteneva.

Sì ma fino a un certo punto dai, è come dire che un filosofo neoplatonico cammina con le proprie gambine quando invece, non dico che venga portato sul groppone dal barbuto, però insomma vanno un po' a braccetto.

Mi tengo buoni i colpi da sparare al Gozer della letteratura che si fa leggere.
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#84 Gozer

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Inviato 29 marzo 2012 - 22:14

Sì ma fino a un certo punto dai, è come dire che un filosofo neoplatonico cammina con le proprie gambine quando invece, non dico che venga portato sul groppone dal barbuto, però insomma vanno un po' a braccetto.

Moh, non mi intendo di filosofia, non saprei che dirti. Veditela con Bloody. asd
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#85 Reynard

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Inviato 29 marzo 2012 - 22:17


Sì ma fino a un certo punto dai, è come dire che un filosofo neoplatonico cammina con le proprie gambine quando invece, non dico che venga portato sul groppone dal barbuto, però insomma vanno un po' a braccetto.

Moh, non mi intendo di filosofia, non saprei che dirti. Veditela con Bloody. asd


In sto topic ho già dato, chissà quanto hanno atteso i poveri Sig e StipsyKing prima di farmi velatamente capire che gli avevo criogenizzato i gioielli di famiglia asd
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#86 debaser

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Inviato 29 marzo 2012 - 22:24


Sì ma fino a un certo punto dai, è come dire che un filosofo neoplatonico cammina con le proprie gambine quando invece, non dico che venga portato sul groppone dal barbuto, però insomma vanno un po' a braccetto.

Moh, non mi intendo di filosofia, non saprei che dirti. Veditela con Bloody. asd


Ora tutte le volte che qualcuno scrive Bloody sul forum leggo mentalmente "blùdi", mannaggia a voi asd
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#87 ArchieFisher

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Inviato 30 marzo 2012 - 07:46

Giàcche qualcuno ha parlato di Best Seller del passato, chi ne conosce?

Io mi limito a segnalare il Cortegiano (di cui abbiamo già parlato), i Dolori del Giovane Werther e l'Amadigi di Gaula (di cui sono stati scritti una ventina di sequel).
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#88 oblomov

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Inviato 30 marzo 2012 - 07:57

la chanson de roland (tra quel 5% di popolazione che sapeva leggere) e l'orlando furioso sicuramente
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#89 atlas

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Inviato 30 marzo 2012 - 08:08

la chanson de roland (tra quel 5% di popolazione che sapeva leggere) e l'orlando furioso sicuramente

Tra l'altro il Furioso è la prima opera italiana pensata e scritta in vista di una più vasta diffusione attraverso la stampa. Il mainstream parte con Ludovico asd

Però se un'opera è diffusissima non è necessariamente un best seller, molti testi venivano diffusi oralmente (quando non esisteva la stampa) o circolavano illegalmente. Non penso che Galileo abbia scritto dei best-seller, anche se la sua opera era diffusissima, per il semplice fatto che le copie circolavano in maniera illegale. Del Cortegiano, prima dell'edizione definitiva, girava già la versione leaked asd
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#90 Sig

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Inviato 30 marzo 2012 - 08:28

@Valentine Hai citato la magnifica Madonna Sistina. Visto che hai avuto l'opportunità di ammirarla a Dresda mi sai dire qualcosa a proposito del presunto sesto dito di Papa Sisto? Raffaello dipinse altri arti esadattili ma nel caso della Sistina a me il sesto dito sembra in realtà il palmo della mano in prospettiva. Grazie
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#91 beignet

    Been there, done that

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Inviato 31 marzo 2012 - 15:44

Quindi c'è speranza che fra un paio di generazioni nessuno si ricordi di Cattelan, Baricco ...
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When you've read a hundred books, you write like a hundred books. When you've read a thousand books, you write like yourself
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
When the legend becomes fact, print the legend

#92 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 03 dicembre 2012 - 14:28

proprio oggi il quiz del giorno del Corriere della Sera parla del libro medievale più letto dopo la Bibbia:

http://www.corriere....piu-letto.shtml
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