Post-Archeologia: Il Moderno Che Fu
#201
Inviato 28 giugno 2013 - 16:47
#202
Inviato 28 giugno 2013 - 17:35
(favolosi eh)
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#203
Inviato 29 giugno 2013 - 09:16
#204
Inviato 28 luglio 2013 - 19:52
- Dove sei stato al mare oggi?
- A Sealand.
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#205
Inviato 28 luglio 2013 - 20:03
ma i relitti lì in zona da te li hai mai visti?
sono bellissimi
#206
Inviato 28 luglio 2013 - 20:12
l'altro è il Rigoletto, dall'altra parte dello stretto, con le macchine che trasportava ancora ben visibili ed esplorabili; purtroppo se si alza la sabbia (e quelli poco esperti lo fanno sempre) non si vede un cazzo e si rischia pure di lasciarci la pelle perché diventa pericoloso
#207
Inviato 28 luglio 2013 - 20:16
#208
Inviato 28 luglio 2013 - 20:29
Praticamente, vi si accede da un buco nella recinzione della fabbrica: c'è una spiaggia paradisiaca, con acque cristalline e giusto un paio di imponenti relitti di acciaio e calcestruzzo.
La piattaforma fa parte di una delle tre condotte di adduzione che, in origine, erano state concepite per consentire l'approvvigionamento diretto di idrocarburi o comunque semilavorati direttamente dalle navi cisterna. Fino a qualche anno fa, una passerella di cemento armato su cui passavano delle tubazioni in acciaio inox collegava quella piattaforma alla terraferma. Due passerelle su tre sono crollate, uno dei pilastri è in primo piano nella foto.
In quest'altra foto, non scattata da me, è visibile l'unica passerella rimasta (quasi) in piedi. C'è anche un binario che va a morire praticamente dentro l'acqua. Ci sono, insomma, tutti gli ingredienti per parlare di dramma post-industriale. Il problema è che la fabbrica non è mai entrata in funzione.
Qualcuno è pre, qualcuno è post, senza essere mai stato niente.
Conosco la storia dei relitti, ma non li ho mai visitati e mai lo farò. Le immersioni non fanno per me.
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#209
Inviato 28 luglio 2013 - 20:30
È a Saline Joniche, proprio sotto la fabbrica abbandonata con la ciminiera enorme..
penso di avere capito dove
la Laura C è davanti alla spiaggia proprio, neanche tanto lontana da dove fanno il bagno (ci si arriva a nuoto velocemente) ma da quel punto il fondo scende abbastanza
#210
Inviato 28 luglio 2013 - 21:25
In pratica, nuoti un po' e poi cammini sui tetti di quelle case...
Era una delle spiagge di Bocale?
#211
Inviato 28 luglio 2013 - 21:28
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#212
Inviato 28 luglio 2013 - 21:31
Lazzaro,
davanti alle spiagge di Lazzaro ci sono tutti quegli altopiani sommersi dove se ti apposti vedi passare le razze, non so bene se ci sia una concentrazione così alta per via della riproduzione, boh, dovrei fare un corso di biologia marina lo dico sempre
#213 Guest_la grande illusion_*
Inviato 31 luglio 2013 - 18:05
ps. sì è a Pripyat lo stesso, mi riferivo come riferimento ai soliti mostri megagalattici
#214
Inviato 27 agosto 2013 - 17:53
monumenti abbandonati in Yugoslavia, direttamente da Omicron Persei 8
http://www.cracktwo....-that-look.html
Ho trovato questo monumento che sovrasta la spiaggia a Ulcinj, non ho avuto tempo/voglia di avvicinarmi o di trovare un'angolazione migliore. Dovrei anche aver fatto un paio di scatti su pellicola ma non credo il risultato sia migliore.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#215
Inviato 29 ottobre 2013 - 15:56
#217
Inviato 29 ottobre 2013 - 16:01
#218
Inviato 29 ottobre 2013 - 16:27
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#219
Inviato 29 ottobre 2013 - 16:30
Non sapevo bene dove metterle comunque negli anni 70 a Lido di Spina si andava in spiaggia in seggiovia:
Ahahahaah! BOOM!
#220
Inviato 29 ottobre 2013 - 16:53
Non sapevo bene dove metterle comunque negli anni 70 a Lido di Spina si andava in spiaggia in seggiovia:
proto-Wes Anderson
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#221
Inviato 05 novembre 2013 - 15:40
http://web.archive.o...vb/DSCF0312.JPG
http://web.archive.o...vb/DSCF0343.JPG
http://web.archive.o...vb/DSCF0344.JPG
http://web.archive.o...vb/DSCF0390.JPG
http://web.archive.o...vb/DSCF0349.JPG
http://web.archive.o...vb/DSCF0384.JPG
http://web.archive.o...vb/DSCF0354.JPG
http://web.archive.o...vb/DSCF0306.JPG
http://web.archive.o...vb/DSCF0381.JPG
bonus [2]
stava bene anche in Ɍᶸˢˢᶥᵃ ♥, forseforse.
#222 Guest_la grande illusion_*
Inviato 26 gennaio 2014 - 19:00
p.s. sarebbe in verità 'le chant du styrène" il titolo
#223
Inviato 17 febbraio 2014 - 17:17
Il lago di Qiandao è un lago artificiale nella contea di Chun’an, in Cina, Gli archeologi hanno scoperto nelle acqua di questo lago le rovine di una città sepolta. La città, chiamata “Lion City”, si trova trai 26 ei 40 metri di profondità. Ci avrebbero vissuto circa 290.000 persone per oltre 1.300 anni. L’area è stata coperta dalle acque nel 1959, quando è stata inaugurata la centrale idroelettrica sul fiume Xin’an
http://www.corriere....e62f947.shtml#1
#224
Inviato 10 aprile 2015 - 08:41
Alfa Romeo di Arese
EDIT: Ogni volta che passo dalle sue parti sento un groppo in gola che non finisce più, un mastodonte,simbolo della fulgida industria italiana ridotto a scheletro,vittima della malapolitica e della globalizzazione irrefrenabile.
La prossima volta che ci passo faccio la foto direttamente io invece di prendere da goooooooogle
L'han tirato giù :°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
#225
Inviato 10 aprile 2015 - 08:50
Alfa Romeo di Arese
EDIT: Ogni volta che passo dalle sue parti sento un groppo in gola che non finisce più, un mastodonte,simbolo della fulgida industria italiana ridotto a scheletro,vittima della malapolitica e della globalizzazione irrefrenabile.
La prossima volta che ci passo faccio la foto direttamente io invece di prendere da goooooooogle
L'han tirato giù :°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
se lo dico a mio padre si lancia dal balcone
#226
Inviato 10 aprile 2015 - 08:51
ora venendo da Garbagnate lungo il Viale Alfa Romeo si vede direttamente quell'autogrill di merda sulla Lainate.Como-Chiasso
#227
Inviato 10 aprile 2015 - 08:58
ora venendo da Garbagnate lungo il Viale Alfa Romeo si vede direttamente quell'autogrill di merda sulla Lainate.Como-Chiasso
un altro bel confronto (trovi le foto in rete) è Sesto prima e dopo
#228
Inviato 11 luglio 2015 - 21:25
#229
Inviato 18 settembre 2018 - 10:51
chiude uno dei capi più grandi del nostro paese, il Ponte di San Michele, proprio ora che stava, dopo anni in cui è stato sottovalutato a causa della solita cultura comunista standardizzata, per diventare pietra miliare
#230
Inviato 10 ottobre 2018 - 09:18
Hashima, l’isola di cemento
di ROSSELLA QUARANTA
Storia, foto e video dell'isola giapponese che negli anni Cinquanta fu il posto più densamente popolato al mondo e oggi è un'attrazione turistica
2 gennaio 2013
In mare aperto, a 15 chilometri da Nagasaki, i palazzi di cemento dell’isola di Hashima sono in rovina da 40 anni. L’isola – all’estremità meridionale del Giappone – fu operativa dal 1887 come miniera di carbone di proprietà della Mitsubishi Motors e diventò nel 1959 forse il luogo più densamente popolato del pianeta (5.259 abitanti, pari a 83.500 per km quadrato). Venne abbandonata del tutto nel 1974 quando andò in crisi il mercato del carbone, rimpiazzato dal petrolio, e oggi è un posto spettrale e spettacolare, visitato dai turisti.
Nel 1800 il legno ricavato dalle pinete – il principale combustibile in Giappone – iniziò a scarseggiare e il carbone diventò la migliore alternativa. Hashima fu una delle isole convertite in miniera al largo di Nagasaki, dopo il successo ottenuto con la più grande isola di Takashima. La Mitsubishi Corporation comprò Hashima nel 1890, tre anni dopo la sua prima inaugurazione, acquisendo così l’intero comparto minerario della zona.
Nel 1916 ad Hashima si costruì il primo grande “condominio” di cemento in Giappone: sei piani, un cortile interno e alloggi privati per le famiglie dei minatori, ognuno composto da una singola stanza con una finestra e un’anticamera. Bagni e cucine erano invece comuni. Due anni dopo, al centro dell’isola, fu realizzato un complesso residenziale di nove piani, all’epoca il più alto del Giappone. Man mano che la domanda di carbone aumentava, il numero di edifici in cemento cresceva: divennero più di trenta. Hashima è nota anche con il soprannome di Gunkanjima, “isola a forma di nave da guerra”, creato da un giornale per via degli alti muri che tuttora circondano il perimetro, come scudo per tifoni e mareggiate.
Durante la Seconda guerra mondiale, con i giovani giapponesi al fronte, la miniera dovette impiegare manodopera coreana e cinese. Circa 1.300 lavoratori morirono per la fatica e la malnutrizione. Altri ancora nelle correnti, cercando di scappare a nuoto. Le condizioni di vita sono raccontate, in un’intervista del 1983, da uno dei minatori coreani sopravvissuti: si viveva in otto in una stanza, sorvegliati costantemente da guardie giapponesi armate di spada e costretti a lavorare in spazi angusti sotto terra, col rischio che i muri della miniera crollassero da un momento all’altro: «Ero convinto che non avrei mai lasciato l’isola vivo».
La densità massima fu raggiunta nel 1959: 83.500 abitanti per km quadrato. Una città compressa, con scuole, una palestra, un cinema, 25 negozi, bar, ristoranti, templi, un ospedale e un bordello. Un labirinto di cemento in cui gli alloggi erano divisi secondo precise gerarchie sociali: i lavoratori non sposati nei monolocali, quelli sposati nei bilocali con bagno e cucina in comune, il personale amministrativo e gli insegnanti in bilocali con cucina e bagno inclusi. Solo il manager della miniera aveva diritto a una casa indipendente.
Le difficoltà di gestione non erano diverse da quelle di qualsiasi altra piccola isola abitata forzatamente: cibo, vestiti e – fino al 1957 – acqua potabile dovevano essere portati dalla terraferma. Durante le tempeste Hashima era isolata. Il suolo arido non permetteva di coltivare, tanto che nel 1963 gli abitanti si ingegnarono portando terriccio da fuori e creando orti sui tetti. Frigoriferi e televisioni arrivarono nello stesso periodo.
Alla fine degli anni Sessanta il mercato del carbone crollò e le miniere iniziarono a chiudere. Anche Hashima progressivamente perse lavoro e il 15 gennaio 1974, con una cerimonia ufficiale di chiusura nella palestra locale, fu abbandonata: l’ultimo lavoratore partì il 20 aprile dello stesso anno.
In costante decadimento, Hashima è diventato un simbolo dello sfruttamento su larga scala delle risorse energetiche e della sua dipendenza dagli alti e bassi del commercio internazionale, tanto da essere usata come immagine nelle pubblicità-progresso del governo contro gli sprechi. Ma anche della velocità con cui lo sviluppo urbano deperisce una volta abbandonato dall’uomo, come mostra un episodio della serie di History Channel Life after people (un altro video interessante è qui).
Dopo 35 anni di chiusura, nell’aprile 2009, una parte dell’isola è stata riaperta al pubblico, tenendo gli edifici più pericolosi fuori dalla portata del turismo: durante la visita, lunga 45 minuti, si possono osservare le rovine da tre diversi punti di osservazione.
http://www.ilpost.it...isola-giappone/
non ricordo di aver letto questo post di Oblomov , che val la pena di leggere
qualche sera fa ho visto un documentario su Hashima
impressionante il racconto, le immagini, la realtà che ho immaginato
ho cercato un po' di foto e dati, e ho trovato questo http://www.hashima-island.co.uk/ viaggio virtuale tra i ruderi dei palazzoni , creato da google street view nel 2013.
Ci sono diversi video su YT, in uno si vedono anche i "camminamenti" che utilizzavano gli abitanti per spostarsi da un luogo all'altro, senza scendere in strada (ma quali strade?)
https://www.youtube....h?v=0JZb7B079YA
https://www.youtube....h?v=QirbNG73r9E
https://www.youtube....h?v=sdjwRaLJTps
La forma originaria dell'isola non era questa, era più piccola e fu ampliata artificialmente fino a darle la forma di "nave" che la identifica, la sommità al centro fu spianata per creare ulteriore spazio da edificare.
ho letto che era uno scoglio arido sul quale non attecchiva alcun tipo di vegetazione, sicché qualcuno tentò di portare dalla terraferma del terriccio fertile per creare degli orti improvvisati sul piano delle terrazze, ma fu un tentativo vano, probabilmente anche per via del clima, ciclicamente burrascoso.
Una città compressa, con scuole, una palestra, un cinema, 25 negozi, bar, ristoranti, templi, un ospedale e un bordello. ma nessuno spazio verde, nessun albero
uno dei tanti articoli
http://www.lastampa....TSP/pagina.html
alla fine si ripetono un po' (si, anche io)
ॐ मणि पद्मे हूँ
... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")
#231
Inviato 10 ottobre 2018 - 09:49
impressionante. io la scopritti tramite jamesbond (skayfall).
#232
Inviato 10 ottobre 2018 - 10:33
già, dopo la libertà di accesso (si, perchè non era "chiusa al pubblico" ma ne era vietato l'accesso) è stata utilizzata come set per alcuni film (Skyfall il più noto) e diversi documentari.
ॐ मणि पद्मे हूँ
... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")
#233
Inviato 07 ottobre 2022 - 09:31
La ridente Ėgvekinot, avamposto russo da cui sono scappati (pare) due uomini per sfuggire alla chiamata alle armi di Vladi
Bonus track da Wikipedia
#234
Inviato 07 ottobre 2022 - 11:12
Ricorda un po' Burano.
(Uno dice, ma i russi non hanno paura di una guerra nucleare? Poi ti ricordi che la maggior parte di loro vive già in luoghi post-apocalittici).
#235
Inviato 07 ottobre 2022 - 11:56
t
Mi sento come un papà che guarda dall'alto la città di lego costruita dal solerte figliolo.
#236
Inviato 07 ottobre 2022 - 14:25
Che tra l'altro di posti così in Russia potrebbero essercene a manciate credo no?
#237
Inviato 08 ottobre 2022 - 12:41
Che tra l'altro di posti così in Russia potrebbero essercene a manciate credo no?
Pyramiden alle Svalbard (ora norvegia)
verso la quale si fanno ridenti escursioni in motoslitta
#238
Inviato 08 ottobre 2022 - 14:04
Però intendevo città come quella che ho postato, probabilmente costruite dai prigionieri dei gulag, in cui vivono/vivevano solo le persone che lavorano in una vicina centrale per l’estrazione di qualche minerale importante.
#239
Inviato 14 ottobre 2022 - 09:59
Un po' post-archeologia un po' usiamo la dinamite per smaltire una balena spiaggiata:
Quando qualcuno pensò fosse una buona idea buttare milioni di copertoni al largo della Florida
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