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Giacomo Puccini (1858-1924)


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184 replies to this topic

#51 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 31 gennaio 2012 - 12:13

e che dire della splendida aria per il tenore che Puccini ha scritto ne La Fanciulla del West?
io mi emozionavo sempre quando la suonavo... Immagine inserita
non male Di Stefano...

[m]http://www.youtube.com/watch?v=U-xfaWF4mwY&feature=fvst[/m]
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#52 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 31 gennaio 2012 - 12:24

di stefano è il tenore pucciniano per antonomasia, quando ci lasciò vi ricordate quanto ne parlarono i tg nazionali? vergogna, vergogna, vergogna!
la voce di di stefano commuove sempre, comunque, in qualsiasi occasione lo si ascolti.
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#53 beignet

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Inviato 31 gennaio 2012 - 12:56

Di Stefano ha avuto momenti di grandezza sublime alternati a momenti tremendi, ma a lui si perdona quasi tutto per la bellezza della voce (forse la più bella di tutte, assieme a quella del suo quasi clone Carreras) e per la comunicativa immediata, la partecipazione, che facevano dimenticare quei suoni aperti che con gli anni son diventati un po' spelacchiati. Ma ascoltare Di Stefano in forma è piacere allo stato puro, il suo Des Grieux secondo me è inarrivabile.

Per Fanciulla però preferisco una voce più scura tipo Corelli


o Del Monaco


Di Corelli e MDM ho preso le prime versioni che ho trovato sul tubo, ma ce ne sono molte altre. Noto adesso che tutte e tre, inclusa quella di Di Stefano, sono pressappoco coeve: che fortuna aver potuto vedere uno qualsiasi di questi mostri sacri all'epoca!
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#54 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 31 gennaio 2012 - 13:12

davvero indimenticabili, soprattutto tre personalità davvero eccezionali , ognuno di essi si credeva migliore dell'altro. il più discreto e timido (ma forse tecnicamente più preparato e diligente) fu bergonzi indimenticabile radames.
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#55 beignet

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Inviato 31 gennaio 2012 - 13:22

Caratterialmente il timido era Corelli, proverbialmente fifone e insicuro a livelli quasi patologici, ogni recita per lui era notoriamente una tortura; ma forse grazie a questa sua voglia di far cessare lo stress si è ritirato ai primi segni di affaticamento e declino, mantenendo intatta la sua dignità e risparmiando a tutti il triste spettacolo di un cantante finito che continua a esibirsi rendendosi penoso e ridicolo.
Bergonzi è la perfezione o quasi, soprattutto in Verdi. Confesso però, e con un certo imbarazzo, che la sua arte immensa desta in me sconfinata ammirazione più che vera e profonda emozione.
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#56 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 13:24

allora che fa imburriamo anche lui?
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#57 beignet

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Inviato 31 gennaio 2012 - 13:38

Noooooo, non imburriamolo, è troppo bravo, e poi è anche troppo simpatico con quelle esce emiliane, che ce la vedi proprio Aida sul trono vicino al shool! - magari non proprio sexy, ma shimpatico! :D
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#58 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 13:51

va bene allora per il momento è salvo, ah ah, questo burro lo conserviamo per qualcun' altro!
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#59 Slowburn

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Inviato 31 gennaio 2012 - 14:52

Non son proprio esperta, certo le voci nominate sono davvero il top, Di Stefano , per es, voce unica, indimenticabile anche con la Callas per Verdi.

Ho sempre avuto moltissima simpatia per "La fanciulla del West", carinissima, sia per la storia che per le musiche, l'ambientazione, un piccolo capolavoro di abilita'.. . ^_^
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#60 RogerCrimson

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:00

la rondine è tra le opere meno amate di puccini (sinceramente la conosco poco), secondo voi per quale motivo?
forse per la mancanza di arie memorabili?
esperti rispondete.


L'aria "Chi il bel sogno di Doretta" è molto bella e anche di impatto immediato, come i più celebri brani di Puccini per soprano.
Le parti che preferisco sono il duetto finale con il tenore e il quartetto "Bevo al tuo fresco sorriso".
La Rondine, nonostante la musica preziosa che contiene, paga l'esilità della trama, l'atmosfera borderline tra opera e operetta, la singolarità di un insolito (per Puccini) drammetto borghese nel quale il soprano non si suicida, non si avvelena, non si infila spade nel ventre, non si getta da Castel Sant'Angelo, non muore di tisi oppure di stenti in una fuga d'amore, comunque tra le braccia dell'amato o cose così, o quanto meno, se proprio deve sopravvivere, compiere follie tipo barare a poker.
In sostanza la protagonista si commuove per una lettera della futura suocera che auspica che il figlio abbia trovato una brava ragazza e, sentendosi un poco zoccola a causa del suo passato, non si ritiene degna di sposare il fidanzato da cui decide di separarsi. Finale poco melodrammatico e poco "pucciniano"
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#61 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:05

si tratta dunque di una specie di violetta che l'ha presa meglio?
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#62 RogerCrimson

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:08

di stefano è il tenore pucciniano per antonomasia


Nei ruoli più lirici, ovvero in Bohème, Butterfly e Tosca e solo nei primissimi anni di carriera. Il Di Stefano successivo al '54 per me è durissimo da digerire, un esempio di canto sbracato, suonacci aperti e cattivo gusto interpretativo.
Per i ruoli drammatici come in Fanciulla - che non credo abbia mai cantato, quanto meno in anni in cui fosse ascoltabile - ci vuole una voce come quella di Corelli o Del Monaco o, quanto meno, il compromesso di una voce scura e canto morbido al centro come quella di Domingo.
Discorso a parte andrebbe fatto per il ruolo tenorile più difficile di Puccini, ovvero De Grieux nella Manon Lescaut.

si tratta dunque di una specie di violetta che l'ha presa meglio?


Sì, sostanzialmente è una Violetta non malata, ma che si autosospende.
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#63 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:13

insomma, non ti piace nella manon?(quella registrata con la callas).
io qualche riserva l'avrei sulla turandot(nessun dorma)
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#64 RogerCrimson

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:15

Rispetto al finale tradizionale con l'autosospensione di Magda che si fa da parte

http://www.youtube.c...h?v=j1AkIGyWvRo

della Rondine esiste anche un finale alternativo - peraltro più brutale e credibile - con soprano e tenore che si "scambiano le parti": Ruggero che si incazza perché viene a sapere del passato da olgettina di Magda e la scarica senza tante storie.

http://www.youtube.c...h?v=PnQJaeEaEiY
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#65 RogerCrimson

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:19

insomma, non ti piace nella manon?(quella registrata con la callas).
io qualche riserva l'avrei sulla turandot(nessun dorma)


Lasciamo perdere le singole arie registrate in studio. Lì la voce bella e la dizione scolpita sono sempre un bell'ascoltare.
In teatro ha cantato Turandot in un paio di produzioni all'inizio degli anni '60, con la voce ormai spaccata, ma comunque con risultati accettabili, sebbene il ruolo di Calaf fosse estraneo alla sua vocalità.

Nella Manon Lescaut è pessimo sia in studio, sia nell'unica registrazione dal vivo esistente.
Ma anche nella Bohème in studio con la Callas lo trovo quasi insopportabile.
Sono molto, molto belle, invece, le sue Bohème dal vivo, tra il '49 e il '51.
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#66 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:24

pessimo? magari sarà un po sguaiato nel finale.....insomma dimmi una manon migliore di quella callas.come edizione .
chissà perchè la gheorghiu mi ricorda teresa stratas, ma dov'è ambientato nell' androne di un albergo a due stelle?
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#67 RogerCrimson

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:33

pessimo? magari sarà un po sguaiato nel finale.....insomma dimmi una manon migliore di quella callas.come edizione


Se ci limitiamo a quelle in studio si fa prima a dire quali sono le edizioni peggiori di quella: Rautio Dvorsky Maazel SONY o Guleghina Cura Muti DG (ma in questa, quanto meno, c'è l'apprezzabile direzione di Muti).
La Callas è fuori parte e Di Stefano per me è inascoltabile come De Grieux.
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#68 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:50

bisogna quindi annoverare quest'opera fra quelle di cui non esiste una registrazione soddisfacente.....(generalmente sono quelle del rossini impegnato tipo guglielmo tell)
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#69 beignet

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Inviato 31 gennaio 2012 - 15:52


di stefano è il tenore pucciniano per antonomasia


Nei ruoli più lirici, ovvero in Bohème, Butterfly e Tosca e solo nei primissimi anni di carriera. Il Di Stefano successivo al '54 per me è durissimo da digerire, un esempio di canto sbracato, suonacci aperti e cattivo gusto interpretativo.



A me piace il Des Grieux di Di Stefano (penso alla Manon in studio con la Callas e ad arie incise) perché trasmette la freschezza, giovinezza, urgenza, impetuosità, entusiasmo di un personaggio che viene, come di prammatica, durissimamente bastonato dalla vita e passa dall'innocenza entusiasta alla disperazione. Detto questo, ripeto di non amare follemente Puccini, quindi mi accontento di queste caratteristiche. Incidentalmente, in quella Manon la Callas ha sì dimostrato di saper cantare tutto, ma il personaggio non le appartiene, come non le appartiene Mimì.
Per il resto, concordo in pieno sul pessimo gusto interpretativo di Di Stefano. Intendiamoci però: in quegli anni il cattivo gusto, effettacci e vezzi più o meno di tradizione, certe esagerazioni, arbitri, esibizionismi, birignao, portamenti, singhiozzi, acuti tenuti a dismisura eccetera erano all'ordine del giorno soprattutto, come è ovvio, dal vivo. Solo che mentre i Del Monaco e i Corelli il puro esibizionismo vocale potevano permetterselo perché avevano dei mezzi strabilianti e con la folgore dello squillo facevano dimenticare tempi "personalizzati" e altre amenità, con Di Stefano a un certo punto, e anche abbastanza presto, il cattivo gusto non è più accompagnato e mascherato da uno strumento prodigioso e si rivela in tutta la sua bruttezza. Ciò non toglie, come dicevo, che Di Stefano in buona forma sia un piacere per la pura bellezza della voce.
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#70 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 16:04

che ne pensate del pavarotti pucciniano, a me sembra un po' pappone.
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#71 beignet

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Inviato 31 gennaio 2012 - 16:55

Pavarotti è Pavarotti, che canti Puccini o Verdi o Mascagni o Donizetti. Dico questo per dire che tende a cantare tutto allo stesso modo, ad essere sempre un po' Nemorino/Rodolfo anche quando dovrebbe essere Manrico o Cavaradossi, e quando i passaggi si fanno particolarmente eroici o accorati perde di credibilità, resta sempre un po' un simpaticone.
Una voce indubitabilmente baciata da tutti gli dei del mondo, ma un interprete limitato credo anche per via di una certa "pigrizia", oltre a una cultura musicale non molto profonda. So che l'ho già detto, ma a mio avviso Pavarotti, come molti cantanti che hanno avuto in dono una voce molto bella, estesa e "facile", tendono un po' a cantarsi addosso, accontentandosi di emettere dei bei suoni e adagiandosi in una gamma limitata di cliché interpretativi. Il suo Calaf ad esempio è vocalmente sfavillante, ma non ha nulla di quella irrequietezza/ambizione/rabbia/voglia di rivalsa che la musica e il libretto gli danno, né lo si percepisce dominato dalle pulsioni, odio-amore-sesso per la principessa di gelo.
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#72 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 17:28

verissimo! pavarotti resta sempre pavarotti , al limite pavarotti "sostituisce" il personaggio che dovrebbe interpretare con se stesso,
io ad esempio me lo ritrovo in una maria stuarda che dovrebbe essere un'opera con dei momenti molto drammatici, non mi da mai l'impressione che "ci creda veramente"., anzi da all'opera in questione un che di comico.
quasi quasi mi sento la manon con di stefano che piace tanto a roger!
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#73 beignet

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Inviato 31 gennaio 2012 - 19:53

Comunque la Boheme Pavarotti-Freni-Karajan è una meraviglia, con tutto che a me quell'opera non piace granché (ma io continuo a preferire Bjorling-De Los Angeles)
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#74 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 20:15

Allega file  la boheme.jpg   4,43K   0 Numero di downloadsla boheme bjorling/the los angeles è un "must assoluto", e pensare che un negoziante (ai tempi quando cominciai ad ascoltare lirica), me la sconsigliò, mi disse che era troppo difficile, e che era preferibile optare per quella della callas. ma! che voleva dire?
comunque mi presi il "must", anche per la bella confezione.
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#75 acsot

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Inviato 01 febbraio 2012 - 13:09

.....insomma dimmi una manon migliore di quella callas.come edizione .

Questa:
Immagine inserita

e questa:
Immagine inserita
(per me, sia chiaro)
Nella prima: Freni sontuosa e -inaspettatamente, devo dire- carnale e passionale. Direzione puntualissima e decadente nella sua lucida razionalità. A tratti estenuante.
La seconda: in assoluto, sempre per me, la migliore direzione orchestrale. Ascoltate il liquido Intermezzo. Liquido sì, ma di piombo fuso. Incandescente, bruciante.
Domingo è Domingo: autoreferenziale, efficacissimo, maschio virile, appassionato.
La Caballè gioca con il ruolo, ma non mi convince in pieno.

(scusatemi, mi presento: non sono il Prologo [cit. Pagliacci] ,sono solo una che bazzica la lirica di tanto in tanto)
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#76 il mistico

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Inviato 01 febbraio 2012 - 14:45

grazie dei consigli acsot, forse tra le due sceglierei la prima, visto che la caballè nei ruoli troppo drammatici non mi ha mai convinto come si deve, (mentre invece la trovo molto a suo agio in certe cose più light come "così fan tutte"). tra sinopoli e bartoletti preferisco di gran lunga il primo, l'altro è sempre un po' troppo ingelatinato e accademico.
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#77 RogerCrimson

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Inviato 01 febbraio 2012 - 15:02

Anche a me piace enormemente l'edizione di Sinopoli; come diceva Acsot, la Freni è più carnale del solito e canta bene come al solito. Domingo è solido e Sinopoli è personale ed intenso, permettendosi tempi mai osati da nessuno.
Vocalmente, solo per il ruolo di De Grieux, la vecchia edizione RCA con Bjorling e la Albanese è notevolissima. E' stata ristampata da tante etichette, tra cui la Naxos.
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#78 il mistico

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Inviato 01 febbraio 2012 - 15:09

tornando al presente, ci sono secondo te cantanti che possono avvicinarsi per caratteristiche ai mosrtri sacri di cui abbiamo parlato fino ad adesso? a me la gheorghiu che ci hai proposto ieri mi ha convinto a metà,( la trovo più accettabile nella manon di massenet in studio col marito) cantanti pucciniani intendo
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#79 acsot

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Inviato 01 febbraio 2012 - 19:27

tra sinopoli e bartoletti preferisco di gran lunga il primo, l'altro è sempre un po' troppo ingelatinato e accademico.

Proprio per sfatare, o alleggerire, questa tua impressione su Bartoletti mi farebbe piacere che tu ascoltassi la sua Manon.
Ciao.
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#80 il mistico

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Inviato 01 febbraio 2012 - 19:43

ok acsot. vedrò di ascoltarlo.
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#81 Notker

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Inviato 01 febbraio 2012 - 19:58

anche a me la Boheme non mi entusiasma (soprattutto la storia e il libretto) ma l'aria di Mimì è un qualcosa che va oltre la musica:

[m]http://www.youtube.com/watch?v=1oG4cLyigq8[/m]

ditemi se non è un miracolo...
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#82 beignet

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Inviato 01 febbraio 2012 - 20:03

Ettecredo, cantata dalla Renata: ti piace vincere facile, eh? ;)
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#83 verdoux

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Inviato 01 febbraio 2012 - 20:05

Di Giacomo Lauri Volpi cosa ne pensate? Credo che cantò la prima di Turandot al Metropolitan.
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#84 il mistico

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Inviato 01 febbraio 2012 - 20:08

a me la trama piace e come, specialmente la prima parte, è il più bel "quadro" dell'opera novecentesca. c'è tutto proprio tutto la spensieratezza della gioventù, la poesia della parigi dei boulevard, il dramma inaspettato di un'esistenza qualsiasi.
a proposito di lauri volpi, il primo video disponibile su you tube ce lo mostra a 80anni nel 72, nessun dorma.
purtroppo non so inserirlo. guardatelo, giudicate voi io non mi pronuncio.

ma che vuole dire pinkerton quando dice: così mi sposo all'uso giapponese per novecentonovantanove anni?
e quell'altro (forse mezzo brillo per il whisky) comincia dire come un disco incantato: "è un facile vangelo".....
  • 0

#85 beignet

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Inviato 02 febbraio 2012 - 10:04

Pinkerton è un puzzone schifoso, un verme immondo, da evirare senza anestesia.

Lauri Volpi ottantenne vuol mostrare di avere ancora lo squillo e sostanzialmente ci riesce, certo in questi casi si ammira la tecnica che ha mantenuto lo strumento in buona forma, più che la prova artistica in assoluto. Uno dei non molti casi di cantante lirico che era anche persona di cultura, e infatti lasciò libri e scritti vari. Certo non aveva una voce ammaliante per bellezza, ma capace di prodezze e in grado di affrontare un repertorio ampio. Personalmente o trovo interessante soprattutto per la sua importanza storica. Diede anche una bella sistemata a Corelli facendogli perdere quel fastidioso vibrato stretto che aveva nei primi anni di carriera.
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#86 il mistico

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Inviato 02 febbraio 2012 - 10:28

in effetti il comportamento di pinkerton è inqualificabile, abbandonare così la povera cio cio san........ma ripeto nuovamente: che vuol dire sposarsi all'uso giapponese per 999 anni?
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#87 acsot

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Inviato 02 febbraio 2012 - 12:36

in effetti il comportamento di pinkerton è inqualificabile, abbandonare così la povera cio cio san........ma ripeto nuovamente: che vuol dire sposarsi all'uso giapponese per 999 anni?

C'era una legge in Giappone per cui uno straniero poteva sposasi, o meglio: comprare una moglie, a un prezzo stabilito.
Il matrimonio aveva durata di 999 anni, salvo il diritto di recedere ogni mese.
La fama di Butterfly fu tale che, proprio in seguito a questo successo, il governo giapponese decise di abrogare questa legge.
Perdonami: sto andando a memoria e non sono sicura se tale matrimonio-farsa fosse solo tra uno straniero e una giapponese, o anche tra due giapponesi.
Analizzando bene: è vero che il comportamento di Pinkerton è inqualificabile, ma lo è per noi, oggi, e per il nostro "metro di giudizio" occidentale. Lui era un marinaio farfallone, con una donna in ogni porto, voleva divertirsi e basta.
Visto che il governo giapponese gli dava la possibilità di "comprarsi" una moglie, scegliendola da un catalogo e neanche per troppi soldi: perchè non approfittarne?
Con soli 100 yen avrebbe avuto una bella ragazzetta, giovanissima, da scopazzarsi come e quando gli pareva, una casa in cui vivere, una serva (Suzuki, annessa alla "povera piccina"); sarebbe stato accudito, lavato, stirato, servito e riverito; il tutto legalmente. Poi se una mattina si fosse alzato e avesse voluto cambiare femmina: nessun problema. Contratto sciolto e via.
Sai quante Cio Cio San ci sono state in Giappone negli anni a cavallo tra la fine del 1800 e i primi del '900? Non immagini.
Esiste un'ampia bibliografia in merito. La stessa Madama Butterfly, opera lirica, è tratta da dramma teatrale di David Belasco (che Puccini vide a Londra: non ne capì una parola, ma rimase ammaliato) a sua volta tratto da un racconto di John Luter Long.
Purtroppo siamo spesso portati a leggere quest'opera in un modo un pò superficiale, la vediamo come una specie di operetta o di opera riuscita a metà. Restiamo colpiti dai colori esotici, dalle "chineserie" e dalla chincaglieria che -molto spesso- viene usata come chiave di lettura unica.
Ci pare un'opera facile, da canticchiare. C'è il coro a bocca chiusa: un coro anomalo, che colpisce la fantasia. E poi c'è la storia tra i due, tra lo stronzo yankee e la giapponesina: una storia che viene interpretata come "semplice" se non, addirittura "sciapa".
Mi ripeto: non è così.
Puccini ha cercato di sviscerare una storia che lo aveva colpito, e lo ha fatto come sapeva fare: con la musica. Logico che poi, lucchese marpione e affarista sempre proteso a vedere anche il lato spettacolar-economico della faccenda, abbia cercato di farne un prodotto "alla moda": siamo ai primi del '900 e il Giappone, e l'Oriente tutto, sono di gran moda. (operazione simile sarà fatta per la Fanciulla). Comunque questa è una storia che lo prende, e ci darà dentro alla grande: sfoggia colori e suoni inusuali cercando di far risaltare - a volte anche in modo fin troppo plateale- il grande divario tra cultura occidentale (anzi: americana) e orientale.
La tenerezza e la sensualità si mescolano in modo magistrale (Puccini ha scritto due dei duetti più sensuali nella storia delle musica lirica (per me), uno è in Manon Lescaut, l'altro è in Madama Butterfly).
Per cultura ti consiglio il DVD con la regia di Jean Pierre Ponnelle, diretto dal solito Von Karajan e con i soliti Freni e Domingo.
Insomma, Butterfly è una storia molto complessa, musicalmente rifinitissima. Consiglierei un ascolto fatto con orecchie vergini, se possibile. ]:)
Consiglio anche questi due siti, in cui è possibile approfondire in modo "abbastanza professionale", la conoscenza di Giacomo.
http://www.puccini.it/
http://www.comitatopuccini.it/

Pardon per essermi dilungata.
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#88 il mistico

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Inviato 02 febbraio 2012 - 12:52

grazie, non immaginavo che in giappone ci fosse una legge che autorizzasse questi matrimoni di convenienza "monolaterale". va be allora aveva ragione lo zio bonzo! , io ero convinto che "l'affare" fosse stato fatto "aumma aumma" dall'amico di pinkerton e da quell'altro viscido del primo atto.......ma! che tristezza, comunque passi che era legale tutto quanto, ma toglierle anche il bambino dai ce ne vuole.....sei stata molto, molto esaustiva, ti ringrazio nuovamente!
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#89 sash

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Inviato 02 febbraio 2012 - 13:14

per me la butterfly migliore è quella con tebaldi e bergonzi, a dire il vero non la sento da molti anni, anche perché puccini non mi piacque mai granché.
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#90 il mistico

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Inviato 02 febbraio 2012 - 13:17

la mia preferita è invece : barbirolli/scotto/bergonzi.
si sente che è una meraviglia.
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#91 beignet

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Inviato 02 febbraio 2012 - 13:17

E' ovvio ed evidente che se guardiamo la faccenda con occhio da storici e contestualizziamo, non possiamo che assodare quanto una serie di pratiche e atteggiamenti fossero non solo abituali, ma decisamente legali. Peraltro, quante Butterfly ci sono ancora oggi (e non credo solo in Thailandia o altri luoghi da turismo sessuale)? Esattamente come non turbava la definizione di Ulrica del Ballo in Maschera come appartenente alla "vile razza dei negri", o come nessuno si scandalizzava del maltrattamento di animali o dello sfruttamento dei bambini - peraltro se leggete i Grandi Classici di Topolino, vedrete nelle storie degli anni 50 bambini presi a calci o tirati per i capelli, mandati a letto senza cena, roba da telefono azzurro. Certe sensibilità, insomma, sono cosa recente, e non è chiaro quanto siano sincere o ipocrite.
Puccini ragionava con la mentalità del suo tempo e astutamente capitalizzava sulle mode esotiche ben conscio, fra l'altro, che esse davano un'ottima scappatoia per mostrare, mettendola sotto l'ombrello del costume d'altri paesi, una sensualità infinitamente più forte ed esplicita di quanto il perbenismo di una società borghese e bacchettona avrebbe mai consentito di rappresentare.
Resta comunque la viltà di Pinkerton, una merda e basta.
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#92 il mistico

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Inviato 02 febbraio 2012 - 13:21

io invece assolverei puccini, in fin dei conti non ha fatto altro che dare uno spaccato molto realistico dell'epoca, egli sicuramente non si sarebbe mai comportato come pinkerton.
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#93 beignet

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Inviato 02 febbraio 2012 - 13:30

Ci sono varie interpretazioni in merito. Puccini era un impenitente donnaiolo e fedifrago, con veri o presunti figli illegittimi (tutte caratteristiche che all'epoca erano viste con occhio benevolo se non compiaciuto come segno di vitalità e virilità), e donne che di lui follemente innamorate (e non si sa fino a che punto da lui illuse) lasciarono marito e figli e si rovinarono socialmente.
Probabilmente era simile a Pinkerton più di quanto amasse pensare. Forse era uno di quegli uomini che confondono la pura attrazione sessuale con l'innamoramento: fino a quando sono attratti da una donna si comportano come se ne fossero follemente innamorati per la vita, e magari ne sono anche convinti, poi gli passa e volano lieti e garruli verso altri fiori senza magari rendersi ben conto del male che possono aver fatto se la donna fatta oggetto di cotante attenzioni e afflato c'è cascata e ha creduto alle promesse da testosterone. Uomini che sono anche brave persone, ma così assolutamente immaturi egoisti e narcisisti da non rendersene nemmeno conto fino a quando non vengono messi col naso dentro il paciocco che hanno combinato, ché allora si disperano, ma anche lì viene il sospetto che si riprenderanno appena adocchiato un altro bel faccino...
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#94 il mistico

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Inviato 02 febbraio 2012 - 13:39

ho capito era una sorta di d'annunzio dell'opera.................ma non era sposato? se non mi sbaglio mi sembra di avere visto di recente un documentario con filmati dell'epoca in cui il nostro era tutto preso dalla famiglia, filmati girati in quella sua famosa villa/tenuta di .....(non mi ricordo)

non era lui era toscanini
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#95 il mistico

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Inviato 02 febbraio 2012 - 14:23

a me se mai faceva antipatia (puccini), per il fatto che era un amante della caccia, "sport" di cui non ho mai compreso la bellezza.
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#96 Notker

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Inviato 02 febbraio 2012 - 14:41

beh in quanto a pratiche nuziali poco ortodosse, che dire dello ius primæ noctis narrato ne Le Nozze di Mozart e nei due Barbieri di Paisiello e Rossini? asd
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#97 il mistico

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Inviato 02 febbraio 2012 - 14:53

quello a cui ti riferisci è una vecchia legge legata al feudalesimo, che comunque era una legge "di fatto" e che raramente venne messa in "pratica", immagina quante rivoluzioni sarebbero scoppiate!
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#98 verdoux

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Inviato 02 febbraio 2012 - 14:56

Dal film "Puccini e la fanciulla" esce un quadro odioso dell'epoca per il suo classismo e per il disprezzo delle classi più umili; ai ricchi era concesso di fatto l'adulterio ed il libertinaggio, la povera Doria Manfredi (che diventò Liù) fu "costretta" al suicidio. Con lei Puccini si comportò male, ma non proprio malissimo, peggio di lui fece l'entourage familiare.
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#99 il mistico

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Inviato 02 febbraio 2012 - 15:13

non vedo l'ora di perdermelo!(questo film) ne sto sentendo delle belle sul suo conto, ne sta venendo fuori un personaggio a tinte fosche....
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#100 verdoux

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Inviato 02 febbraio 2012 - 15:52

Come la figliastra? :cool:
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