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Giacomo Puccini (1858-1924)


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184 replies to this topic

#1 Paz

    Roadie

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Inviato 27 gennaio 2012 - 16:18

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Lo confesso, non sono proprio un melomane. Ciononostante mi sono ormai definitivamente convinto che la Madama Butterfly e la Turandot siano due capolavori assoluti della musica del Novecento. Il fatto è che c'è qualcosa nello stile di Puccini che mi attrae irresistibilmente. Sarebbe meraviglioso riuscire a definire questo non so che che abita le composizioni pucciniane.

Ecco una prima, piccola, ipotesi. Nel Puccini che mi interessa riesco a distinguere tre tratti, magistralmente fusi assieme: a) i tratti lirici o melodico-drammatici (forse di impronta verdiana?); b) i tratti europeo-moderni, ovvero le tendenze più avanzate della ricerca musicale europea, da Wagner a Debussy, da Ravel a Stravinsky e Mahler, chiaramente avvertibili nell'orchestrazione raffinata e nell'uso dei timbri; c) gli elementi esotici, tratti dalle tradizioni musicali più distanti. Ma c'è ancora dell'altro, che ancora non riesco a formulare bene.

Apro questo topic per discutere più nel dettaglio dell'inconfondibile stile pucciniano e per avere consigli su quali sono le sue opere migliori, nonché ovviamente su quali sono le migliori esecuzioni. Tenete conto che per il momento la mia conoscenza di Puccini si limita alle due opere succitate, in queste due esecuzioni:



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« Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum » (F. Nietzsche, Götzen-Dämmerung, 1888, cap. I, af. 33).

#2 mongodrone

    post-feudatario

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Inviato 27 gennaio 2012 - 16:24

Si parla di Puccini (come "inventore della musica pop") sul numero di Blow Up appena uscito
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#3 Paz

    Roadie

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Inviato 27 gennaio 2012 - 16:27

Si parla di Puccini (come "inventore della musica pop") sul numero di Blow Up appena uscito


L'argomento mi interessa. Com'è l'articolo?
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« Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum » (F. Nietzsche, Götzen-Dämmerung, 1888, cap. I, af. 33).

#4 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 27 gennaio 2012 - 17:09

la versione della turandot che hai messo in foto è quella che mi ritrovo a casa , della butterfly ho un'altra edizione sempre della emi.
hai ragione la butterfly è senza dubbio l'opera più riuscita di puccini, quel non so che di cui parli che lo rende unico è a mio modesto avviso la capacità di dare movimento e forma ai personaggi come nessuno mai aveva fatto in precedenza; la musica riesce a fondersi perfettamente con i dialoghi; ciò che comunque rende uniche queste partiture sono quei nuclei tematici orientaleggianti sviluppati con garbo e naturalezza dal compositore il quale aveva assimilato perfettamente una cultura musicale lontanissima e sconosciuta al mondo europeo dell'epoca. VATTI A SENTIRE LA LAKME DI DELIBES è ALLO STESSO LIVELLO DELLA BUTTERFLY!
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#5 beignet

    Been there, done that

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Inviato 27 gennaio 2012 - 20:14

Non amo particolarmente Puccini, eccezion fatta per Tosca (indispensabile quella del '53 Callas Di Stefano Gobbi diretta da De Sabata) e Turandot.
Per quest'ultima la mia versione di riferimento, oltre a Callas-Karajan, è la celeberrima Nilsson-Corelli-Scotto di metà anni '60, che vocalmente è niente di meno che strabiliante: Corelli è il Calaf per eccellenza, la Nilsson è un mostro di bravura.

Correzione del giorno dopo:
OVVIAMENTE non esiste una Turandot Callas-Karajan, lo sanno anche le pietre e lo so persino io. Trattasi di lapsus, che non cancello per non far perdere senso alla lapidazione di cui vengo fatta oggetto nei post successivi. asd
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#6 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 27 gennaio 2012 - 21:12

la tosca diretta da de sabata con la callas e gobbi è un disco che io consiglio anche ai non amanti dell'opera, questo perchè lo reputo un documento storico di inestimabile valore. gobbi è lo scarpia più crudele che abbia mai sentito, quest'interpretazione è a tutt'oggi un punto di riferimento ineguagliabile. (andatevi a sentire il falstaff karajan-gobbi del 56. teatro dell'opera purissimo)saluti
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#7 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 27 gennaio 2012 - 21:23

Puccini, a dispetto del grande fascino delle sue melodie e del grande riscontro del pubblico da 100 anno e più a questa parte, è ancora una sorta di rebus.
se da un lato il suo ruolo è ascrivibile al tardo romanticismo e decadentismo europeo a cavallo tra i due secoli, dall'altro la sua poetica è sempre stata quella provincialotta italiana; anche quando ha affrontato temi esotici (wester e orientali), tranne la Turandot che è qualcosa a parte nel suo catalogo.
certamente l'esperienza verdiana è stata determinante ma questo è ero per qualunque operista di quegli anni; prescindere da Verdi era impossibile.
come lo era anche da Wagner e Debussy, che infatti ritrovimo anche in quasi tutti i contemporanei di Puccini (Cilea e la meravigliosa Arlesiana, ad esempio).
Come per Chopin, anche la musica di Puccini sembra essere matura fin dalle sue prime esperienze e sembra aver subito pochi mutamenti.
Io nel corso degli anni, complice anche la mia esperienza in qualche teatro d'opera, ho ascoltato e suonato praticamente tutte le opere di Puccini (tranne forse proprio la Turandot) e devo dire che mi sono convinto che il Puccini più autentico e musicalmente migliore si trovi nel Trittico, in particolare nel Gianni Schicchi.
ovviamente le varie Boheme, Tosca, Madame Butterfly e Turandot rimangono le opere più apprezzate e va bene così... ma chi vuole ascoltare l'afflato lirico più autentico e meno condizionato di Puccini, può trovarlo sicuramente in Suor Angelica, Il Tabarro e in Gianni Schicchi.

di quest'ultimo, a me piace l'esecuzione del 1983 con la Gasdia (qualche melomane inorridirà) e con Gavazzeni sul podio

http://www.youtube.com/watch?v=9rdkxLZyxAw

la celebre romanza O mio babbino caro si trova al 21.07


indimenticabili anche quelle della De Los Angeles, della Caballè, della Tebaldi e l'immortale Callas
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#8 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 27 gennaio 2012 - 21:32

purtroppo non ho mai potuto apprezzare a pieno il trittico per via delle pessime edizioni che mi ritrovo a casa. il babbino cantato dalla callas è a dir poco commovente.
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#9 RogerCrimson

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Inviato 28 gennaio 2012 - 00:54

purtroppo non ho mai potuto apprezzare a pieno il trittico per via delle pessime edizioni che mi ritrovo a casa. il babbino cantato dalla callas è a dir poco commovente.


Per curiosità, che edizioni hai? Io le conosco quasi tutte e ciascuna ha qualche motivo di interesse.
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#10 RogerCrimson

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Inviato 28 gennaio 2012 - 01:00

Non amo particolarmente Puccini, eccezion fatta per Tosca (indispensabile quella del '53 Callas Di Stefano Gobbi diretta da De Sabata) e Turandot.
Per quest'ultima la mia versione di riferimento, oltre a Callas-Karajan, è la celeberrima Nilsson-Corelli-Scotto di metà anni '60, che vocalmente è niente di meno che strabiliante: Corelli è il Calaf per eccellenza, la Nilsson è un mostro di bravura.


Non esiste una Turandot Callas-Karajan. Ovviamente ti confondi con la Butterfly.
La Turandot con la Callas è diretta da Serafin, la Turandot diretta da Karajan è con la Ricciarelli.
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#11 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 28 gennaio 2012 - 08:01

rispondo a roger. dunque questo è il mio trittico "sfuso" :
1. il tabarro: bmg/rca, direttore patanè,siegmund nimsgern(michele, che trovo odioso), giorgio lamberti(luigi) ilona tokody(giorgetta.
2.suor angelica: bmg/rca, direttore patanè,lucia popp(suor angelica), marga schml(la badessa) "munchner rundfunkorchester.
3.gianni schicchi: naxos, alberto rinaldi(gianni schicchi, tatiana lisnic(lauretta), stefano secco (rinuccio) malaga filarmonica alexander rahbari.
delle tre l'unica che mi sembra accettabile è gianni schicchi, definire pessima quest'edizione mi sembra un tantino eccessivo.
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#12 repettin1

    pivello

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Inviato 28 gennaio 2012 - 09:47


Non amo particolarmente Puccini, eccezion fatta per Tosca (indispensabile quella del '53 Callas Di Stefano Gobbi diretta da De Sabata) e Turandot.
Per quest'ultima la mia versione di riferimento, oltre a Callas-Karajan, è la celeberrima Nilsson-Corelli-Scotto di metà anni '60, che vocalmente è niente di meno che strabiliante: Corelli è il Calaf per eccellenza, la Nilsson è un mostro di bravura.


Non esiste una Turandot Callas-Karajan. Ovviamente ti confondi con la Butterfly.
La Turandot con la Callas è diretta da Serafin, la Turandot diretta da Karajan è con la Ricciarelli.


Caro Roger,
ne approfitto per riprendere questa simpatica descrizione, scritta dal fenomeno "beignet":

"Se quel forum è ancora come ai vecchi tempi, già mi vedo le reazioni: il logorroico che scrive un pippone da mezzo metro per dimostrare la relazione irrinunciabile fra l'argomento della tesi e la Caballè, il bestione semianalfabeta che non capisce ma coglie l'occasione per dire che la Sutherland fa schifo, e la massaia che nel dubbio dichiara libidine eterna per Raimondi"


e completartela per correttezza:

nel forum indicato dal bigné, "ai vecchi tempi", il cerchio si chiudeva grazie alla presenza di una tipa talmente acida e laida che a Jago faceva una pippa e che ivi non perdeva occasione per scrivere le sue minkiate. Minkiate che ora, fortunatamente, ha deciso di profondere a piene mani (vedi Turandot - Callas, Karajan) a questo, per lei troppo gentile, consesso.
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#13 Slowburn

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Inviato 28 gennaio 2012 - 10:01

la tosca diretta da de sabata con la callas e gobbi è un disco che io consiglio anche ai non amanti dell'opera, questo perchè lo reputo un documento storico di inestimabile valore. gobbi è lo scarpia più crudele che abbia mai sentito, quest'interpretazione è a tutt'oggi un punto di riferimento ineguagliabile. (andatevi a sentire il falstaff karajan-gobbi del 56. teatro dell'opera purissimo)saluti



Sono troppo d'accordo!!. . . .dovrebbe essere nelle collezioni di dischi di t-u-t-t-i , dagli esperti ai metallari! :cool:
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#14 beignet

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Inviato 28 gennaio 2012 - 10:23

Non esiste una Turandot Callas-Karajan. Ovviamente ti confondi con la Butterfly.
La Turandot con la Callas è diretta da Serafin, la Turandot diretta da Karajan è con la Ricciarelli.

Hai ragione, ovviamente, mi è venuto un flash stamattina perché non ricordavo bene cosa avessi scritto, infatti era la cazzata che resta a imperitura memoria. Stavo pensando alla Callas e ho scritto Callas anziché madama Katia.
Quello che intendevo dire è che la Turandot Karajan-Ricciarelli mi pare particolarmente interessante non tanto per le voci, con tutto che la Ricciarelli all'epoca non era malaccio (ce l'ho quella Turandot, non sto a controllare ma mi pare che sia dei primi anni 80), ma per quel che il direttore sa far emergere, sfumature e intuizioni davvero straordinarie.

Caro Roger, ne approfitto per riprendere questa simpatica descrizione, scritta dal fenomeno "beignet"...
il cerchio si chiudeva grazie alla presenza di una tipa talmente acida e laida .

asd asd asd
Grazie per il "fenomeno" e per il "laida e acida", che spero vivamente si riferissero a me, non credevo di essere così importante.... A proposito: chi sei? ti conosco? boh, delucidami che proprio non ho idea, ma se avanzi qualcosa fammelo sapere, metti che mi sono persa un pezzo da qualche parte...
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#15 RogerCrimson

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Inviato 28 gennaio 2012 - 14:51

rispondo a roger. dunque questo è il mio trittico "sfuso" :
1. il tabarro: bmg/rca, direttore patanè,siegmund nimsgern(michele, che trovo odioso), giorgio lamberti(luigi) ilona tokody(giorgetta.
2.suor angelica: bmg/rca, direttore patanè,lucia popp(suor angelica), marga schml(la badessa) "munchner rundfunkorchester.
3.gianni schicchi: naxos, alberto rinaldi(gianni schicchi, tatiana lisnic(lauretta), stefano secco (rinuccio) malaga filarmonica alexander rahbari.
delle tre l'unica che mi sembra accettabile è gianni schicchi, definire pessima quest'edizione mi sembra un tantino eccessivo.


In effetti hai alcune tra le edizioni meno significative e concordo sul fatto che che nel complesso il Gianni Schicchi Naxos sia l'edizione migliore delle tre.
Non è malvagia nemmeno la direzione di Suon Angelica (anzi) e la stessa Popp, seppure con voce un po' leggera rispetto a quella che la parte richiederebbe e con una dizione italiana non fluidissima è sempre un'interprete deliziosa.

Per il Trittico completo non esiste un'edizione perfetta, anche se la mia preferita resta quella Decca diretta da Bartoletti, nonostante una Zia Principessa (è il personaggio "antagonista" di Suor Angelica) abbastanza sconcertante, cioè un soprano svociato che aveva abbandonato le scene da molti anni riesumata per cantare un ruolo di mezzo soprano, anzi, quasi contraltile. Ne viene fuori una specie di orco.
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#16 il mistico

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Inviato 28 gennaio 2012 - 15:30

ciao roger, sulla popp sono assolutamente d'accordo con te, è stata una delle voci più deliziose della lirica, io l'ho sempre trovata molto femminile e sbarazzina, forse non è stata amata come altre sue colleghe più blasonate, in effetti se ne parla molto poco, figurati che me la ritrovo in non meno di dieci opere, tra le quali il flauto magico(la regina della notte)e l'elisir d'amore (adina).
la suor angelica da lei interpretata non mi ha mai convinto soprattutto per la direzione che trovo accademica e poco incisiva, e per le cantanti che non mi piacciono affatto. la prova della popp è stata comunque decorosa.
tornando al trittico, come mai non mi hai nominato quello della callas? io non l'ho mai ascoltato, ha qualche pecca?
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#17 RogerCrimson

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Inviato 28 gennaio 2012 - 15:36

Sì, il fatto di non esistere.
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#18 il mistico

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Inviato 28 gennaio 2012 - 15:47

cavolo, ho sempre pensato che esistesse! è probabile che nella mia mente si sia instaurato un collegamento fra il trittico e cavalleria rusticana/pagliacci (sempre della callas, che fra l'altro non ho). questa confusione è probabilmente dovuta al fatto che le copertine della emi siano simili a livello di atrwork. mamma che figuraccia.
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#19 RogerCrimson

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Inviato 28 gennaio 2012 - 16:13

cavolo, ho sempre pensato che esistesse! è probabile che nella mia mente si sia instaurato un collegamento fra il trittico e cavalleria rusticana/pagliacci (sempre della callas, che fra l'altro non ho). questa confusione è probabilmente dovuta al fatto che le copertine della emi siano simili a livello di atrwork. mamma che figuraccia.


Che vuoi che sia, siamo in un forum apposta. La Callas ha cantato relativamente poco Puccini, a parte Tosca. Ha cantato molto intensamente Turandot, ma per pochi anni ad inizio carriera e solo un paio di recite di Butterfly, in piena carriera. Per la cronaca si registra che abbia anche eseguito, da studentessa adolescente, una Suor Angelica come saggio pubblico, accompagnata al pianoforte.
Però ha inciso diversi titoli, con risultati alterni, ma sempre interessanti. A parte Tosca (già ricordata, imprescindibile, ma ne esiste anche una seconda incisione stereofonica molto tarda) e Turandot (anche questa arriva con qualche anno di ritardo), è poco convincente, a parer mio, in Bohème e Manon Lescaut, ma è straordinaria in Butterlfy grazie anche alla direzione di Karajan e allo spessore drammatico del personaggio.

Secondo la mia opinione il miglior Puccini della Callas si trova in suo recital discografico di arie inciso per la EMI, dove era in stato di grazia.

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#20 il mistico

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Inviato 28 gennaio 2012 - 16:32

io ho la butterfly barbirolli-scotto-bergonzi, devo dire che è eccellente.come opere di puccini della callas ho manon lescaut (commoventissimo il finale, mamma mia com'era grande di stefano), e la mitica tosca, ho le callas edition della emi, i cd col cartoncino nero o blu, bellissimi anche a vedersi, e pensare che la emi nei nuovi cd non mette più i libretti ma degli squallidi cd rom.
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#21 RogerCrimson

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Inviato 28 gennaio 2012 - 16:53

Con me se citi la Butterfly Barbirolli Scotto Bergonzi sfondi una porta aperta.
Il vertice di una discografia che comunque è piuttosto fortunata e ha tante edizioni di straordinario interesse.
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#22 il mistico

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Inviato 28 gennaio 2012 - 16:57

non mi crederai ma oggi alla feltrinelli(ex ricordi) ho visto un cofanetto realizzato dalla decca con tutte le opere di puccini ( a parte le villi e l'edgar) a soli 37 euro!
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#23 Paz

    Roadie

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Inviato 28 gennaio 2012 - 20:28

LA LAKME DI DELIBES è ALLO STESSO LIVELLO DELLA BUTTERFLY!


Dai, questa intanto me la ascolto volentieri. C'è un'esecuzione in particolare che dovrei ascoltare (o evitare)?
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#24 il mistico

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Inviato 28 gennaio 2012 - 20:39

allora ascoltami bene, esistono due edizioni principali la prima è quella con la sutherland, la seconda che è quella che ho io (della emi) con mady mesplè. sappi che quest'ultima ha un cast tutto francese finanche il direttore ( alain lombard) . all'epoca uscirono contemporaneamente entrambe le edizioni, la critica preferì la mesplè per la sua perfetta dizione e per l'interpretazione più fresca e meno compassata di quella della sutherland. comunque fai tu , quella che ho io ha vinto anche l'orfeo d'oro . vattela a sentire di corsa ciao.
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#25 Paz

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Inviato 28 gennaio 2012 - 21:34

La Callas (...) è straordinaria in Butterfly grazie anche alla direzione di Karajan e allo spessore drammatico del personaggio.


Da totale incompetente non posso che confermare e rincarare la dose: io la trovo un'interpretazione superba, quantomeno sul piano dell'emozione (sulla tecnica non so dire e non mi interessa, ho letto da qualche parte che ci sarebbero delle imperfezioni tipiche del secondo "periodo" della Callas). E poi sono affezionato a questo disco in maniera particolare, dal momento che è in sostanza l'unica "molla" che mi ha spinto ad avvicinarmi un po' di più al mondo dell'opera, con la curiosità di capire se lì è tutto così emozionante e ben scritto. Aggiungo che di quella edizione (si dice così?) mi piace moltissimo anche l'interpretazione di Nicolai Gedda (oltreché - chiaramente - la direzione di Karajan). Insomma, è uno dei miei dischi preferiti.
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#26 Paz

    Roadie

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Inviato 28 gennaio 2012 - 21:57

Ah, ecco, mi ero completamente dimenticato di una cosa che volevo chiedere agli esperti. Io sento distintamente in certi passaggi pucciniani un'eco dello stile compositivo di Mahler, e la cosa mi aggrada molto perché adoro praticamente tutto Mahler. Un passaggio che ho ascoltato recentemente e che me l'ha ricordato sono ad esempio le battute finali del Signore, ascolta!, dal primo atto della Turandot. Ma ci sono altri passaggi ancora più vicini. C'è un'influenza di Mahler su Puccini o me la sono sognata?
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#27 RogerCrimson

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Inviato 29 gennaio 2012 - 03:16

Puccini era un musicista di livello straordinario, lasciando perdere il vecchio sciocchezzaio sul suo sentimentalismo da sartine, il facile melodismo e la vena compositiva non proprio straripante, visto la manciata di opere che ha composto. Pochissime in confronto a Verdi, ad esempio, lasciando perdere l'improponibile paragone con Donizetti.
Era normale che assorbisse tutto ciò che gli stava intorno, perché era comunque un musicista d'avanguardia, nonostante l'apparente facilità melodica di alcune sue opere (ma nemmeno di tutte). Quindi non trovo nulla si strano nel sentire qualche analogia tra Mahler e Puccini, anche se Mahler non amava l'opera come genere (e ha composto poco per la voce e sero opere), mentre Puccini era ispirato solo dall'opera. Non mi risulta che ci fosse una particolare stima tra i due. per lo meno Mahler (un tipino tosto a quanto si legge) non nascondeva di non apprezzare la Tosca.
In genere si ascoltano più analogie tra le orchestrazioni Puccini e quelle di Strauss. Quanto meno nel Puccini più maturo e complesso, quello del Trittico, di Fanciulla del West e di Turandot.
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#28 RogerCrimson

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Inviato 29 gennaio 2012 - 03:20

allora ascoltami bene, esistono due edizioni principali la prima è quella con la sutherland, la seconda che è quella che ho io (della emi) con mady mesplè. sappi che quest'ultima ha un cast tutto francese finanche il direttore ( alain lombard) . all'epoca uscirono contemporaneamente entrambe le edizioni, la critica preferì la mesplè per la sua perfetta dizione e per l'interpretazione più fresca e meno compassata di quella della sutherland. comunque fai tu , quella che ho io ha vinto anche l'orfeo d'oro . vattela a sentire di corsa ciao.


Personalmente tra le due preferisco la Sutherland. In alternativa c'è una bellissima edizione EMI di pochi anni fa con Natalie Dessay, che forse è la migliore di tutte.
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#29 il mistico

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Inviato 29 gennaio 2012 - 08:36

non conosco affatto l'edizione con la dessay.
a proposito del puccini non operistico, ieri in un negozio ho visto, nel classico e confusionario cestone con i cd in offerta la messa di gloria, lavoro poco conosciuto e( pare) anche poco apprezzato, ce ne sai parlare? se non mi sbaglio il nonno di puccini fu un compositore molto prolifico nel campo della musica sacra.
anch'io sono un grande appassionato di mahler, non mi sono mai soffermato sull' influenza che abbia potuto avere su puccini, ricordiamoci che mahler all'epoca era più apprezzato come direttore d'orchestra che come sinfonista.
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#30 Notker

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Inviato 29 gennaio 2012 - 08:59

anche se Mahler non amava l'opera come genere (e ha composto poco per la voce e sero opere),


Mahler ha composto poco in generale e nell'esiguità del suo catalogo (nemmeno 20 composizioni, quelle "ufficiali"), le composizioni per voce sono presenti eccome! 6 cicli di lieder e qualche "canzone" sparsa, per non contare i ruoli affidati alle voci nel suo incredibile ciclo sinfonico.
che poi non amasse la lirica è una cosa che, per quello che è il mio livello di conoscenze in materia, non mi risulta; anche Beethoven ha composto una sola opera ma ciò non significa che non amasse quel genere... infatti ne era appassionato, come riportano molte cronache del tempo, anche nei confronti di un "fanfarone" come Rossini.
in effetti ai tedeschi, dopo lo sviluppo dei singspiel (come furono Il Flauto Magico di Mozart, Il Franco Cacciatore di Weber e il Filedio di Beethoven) e delle opere wagneriane, non convinceva il melodramma (tipico italiani e francese) perchè poco affine ai sentimenti nazionalistici; in questo senso, sì, potremmo anche dire che Mahler non amava particolarmente il melodramma (anche se è comunque un'affermazione che andrebbe suffragata con un minimo di documenti).
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#31 beignet

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Inviato 29 gennaio 2012 - 09:25

ho letto da qualche parte che ci sarebbero delle imperfezioni tipiche del secondo "periodo" della Callas

Più che di imperfezioni si tratta di un declino vocale sempre più marcato dalla seconda parte-fine degli anni 50 in poi, e che si manifesta in modo particolarmente evidente nel passaggio di registro e negli acuti sempre più oscillanti. Questo non intacca minimamente la capacità dell'interprete, che anzi se possibile si affina e dà risultati straordinari come la Norma in studio del '60. Certo, da quel periodo, se si vuole una cantante con tutte le note a posto, acuti sfolgoranti e voce omogenea non bisogna più andarla a cercare nella Callas. Che, per inciso, all'epoca era ancora giovane ma (oltre a tutte le teorie sui possibili danni del dimagrimento e su una malattia degenerativa) aveva già una carriera lunga e molto intensa alle spalle, visto che aveva cominciato a cantare professionalmente da ragazzina, attorno ai 14-15 anni, affrontando un repertorio vastissimo e molto duro.
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#32 il mistico

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Inviato 29 gennaio 2012 - 10:13

l'ottava di mahler a mio avviso è una sorta di oratorio ispirato al tema di faust ( e non solo), definirla sinfonia mi pare una forzatura.
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#33 Slowburn

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Inviato 29 gennaio 2012 - 10:18

Come gia' ben detto, Puccini "musicista d'avanguardia", concordo , possiamo tranquillamente dire che, proprio per la sua capacita di progresso, di potergli assegnare un posto speciale nel periodo dell'opera verista.
La sua straordinaria personalita' gli fa prediligere un tipo particolare di vicenda, con un determinato ordine di sentimenti, riuscendo a creare , a mio avviso, alcune figure di donne amorosamente devote fino al sacrificio, figure che vivono di vita propria.
Come tutti i grandi compositori, ebbe una grande apertura di interessi musicali che gli permetteva di "aggiornarsi" ma con saggezza sapeva asternersi dall'imitazione di stili altrui, riuscendo a crearne uno suo personale.

Una cosa che mi fa ammirare moltissimo la sua produzione e' lo straordinario incontro tra la qualita' drammatica ed espressiva delle sue opere con la gentilezza e la delicatezza delle melodie che mal si concilia con la "brutalita'" della scuola verista, cosi da ritagliarsi un posto si , ma "appartato".

Un esempio di questo "mix" straordianrio e' proprio, saro' banale , le struggenti e dolci note de l'aria "E lucevan le stelle" da Tosca. . .per me uno dei momenti piu' straordinariamente emozionanti che ogni volta perdo il controllo, le lacrime scendono . . un .grandissimo! :wub:


p.s. avro' scritto 200 volte "straordinario". . . ;D
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#34 il mistico

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Inviato 29 gennaio 2012 - 10:53

i personaggi del verismo sono dei vinti sin da subito, mentre le eroine create da puccini lottano stoicamente fino alla fine dando all'ascoltatore l'impressione che tutto possa risolversi improvvisamente nel miglior modo possibile.
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#35 Notker

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Inviato 29 gennaio 2012 - 11:44

l'ottava di mahler a mio avviso è una sorta di oratorio ispirato al tema di faust ( e non solo), definirla sinfonia mi pare una forzatura.


beh, come Sinfonia è stata chiamata dal compositore, per cui non parlerei di "forzatura".
come è noto, tutta la seconda parte dell'Ottava è ispirata al Faust mentre la prima è ispirata a un salmo di Pentecoste
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#36 il mistico

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Inviato 29 gennaio 2012 - 11:52

ciao notker, conosci l'ottava diretta da kent nagano? l'edizione di sinopoli che ho a casa non mi soddisfa più di tanto più che altro per una questione di sound troppo "scintilloso".
ps come fate a inserire le citazioni nel messaggio per riprendere un discorso? .
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#37 Notker

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Inviato 29 gennaio 2012 - 12:43

ciao notker, conosci l'ottava diretta da kent nagano? l'edizione di sinopoli che ho a casa non mi soddisfa più di tanto più che altro per una questione di sound troppo "scintilloso".
ps come fate a inserire le citazioni nel messaggio per riprendere un discorso? .



l'incisione di Nagano non la conosco, purtroppo.
io ho quella di Abbado.
proverò a cercare Nagano sul tubo

per citare i post precedenti devi avvalerti della funzione "quota" che trovi in basso a destra del post che buoi citare.
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#38 il mistico

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Inviato 29 gennaio 2012 - 13:19


ciao notker, conosci l'ottava diretta da kent nagano? l'edizione di sinopoli che ho a casa non mi soddisfa più di tanto più che altro per una questione di sound troppo "scintilloso".
ps come fate a inserire le citazioni nel messaggio per riprendere un discorso? .



l'incisione di Nagano non la conosco, purtroppo.
io ho quella di Abbado.
proverò a cercare Nagano sul tubo

per citare i post precedenti devi avvalerti della funzione "quota" che trovi in basso a destra del post che buoi citare.

grazie
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#39 Slowburn

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Inviato 30 gennaio 2012 - 10:00

i personaggi del verismo sono dei vinti sin da subito, mentre le eroine create da puccini lottano stoicamente fino alla fine dando all'ascoltatore l'impressione che tutto possa risolversi improvvisamente nel miglior modo possibile.



Si, ma il verismo stava proprio nella scelta di soggetti attinti dalla realta' della vita contemporanea, oppure riportati se si trattava di soggetti storici, ad una dimensione limitata e alla brutalita' del fatto di cronaca.
Ora non e' il caso di fare storia del verismo, perche' tutti sappiamo, rimanendo in ambito melodrammatico l'opera verista diciamo che mescola la propria attualita' con la musica europea. La "vecchia" e sapiente eredita' lirica italiana viene in un certo senso piegata a scopi drammatici ed espressivi, senza per questo rinunciare all'ideale piu' alto di opera lirica. :)
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#40 il mistico

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Inviato 30 gennaio 2012 - 10:25

infatti, io comunque volevo far notare la differenza fra i personaggi pucciniani e quelli del verismo, proprio perchè non considero puccini inquadrato in questa corrente .
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#41 beignet

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Inviato 30 gennaio 2012 - 11:31

L'associazione di Puccini al verismo ha anche molto a che fare con una certa maniera interpretativa di alcuni cantanti, che nelle opere pucciniane portano lo stile, i vezzi e il (cattivo) gusto che usano quando cantano Cav e Pag, e sbracano trasformando Cavaradossi in Turiddu e Scarpia in Tonio. Che poi non si capisce perché "stile verista" sia così spesso diventato sinonimo di sguaiataggine ed effettacci, ma questo è un altro discorso.
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#42 Notker

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Inviato 30 gennaio 2012 - 11:54

costringere Puccini nel verismo sembra una forzatura; ma è pur vero che è dal verismo verdiano che prende le mosse.
per Puccini, così ben inserito nel filone del tardoromanticismo europeo (muscalmente le sue affinità con Debussy sono venute fuori quasi subito), si potrebbe parlare di "realismo poetico".
in quest'ottica non è difficile leggere il percorso che ha portato la sua idea di melodramma da una Boheme a una Fanciulla e successivamente alla Butterfly e Turandot. un percorso assolutamente coerente e che sarà forse il lascito più incisivo del compositore lucchese; coerente anche in chiave europea e non solo italiana (spesso, e qualche volta a ragione, etichettata come "provinciale").
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Inviato 30 gennaio 2012 - 14:13

la rondine è tra le opere meno amate di puccini (sinceramente la conosco poco), secondo voi per quale motivo?
forse per la mancanza di arie memorabili?
esperti rispondete.
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#44 Notker

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Inviato 30 gennaio 2012 - 21:46

la rondine è tra le opere meno amate di puccini (sinceramente la conosco poco), secondo voi per quale motivo?
forse per la mancanza di arie memorabili?
esperti rispondete.


forse perchè è "stretta" tra La Fanciulla e il Trittico... e comunque contiene l'aria Chi il bel sogno di Doretta che è una delle più affascinanti di Puccini, che lascia presagire già la Turandot

che ne pensate dalla Kanawa... io l'ho conosciuta con l'interpretazione della Grande Messa in do min. di Mozart
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Inviato 31 gennaio 2012 - 08:09

Da giovane Kiri te Kanawa era una bella donna, con quei tratti resi un po' esotici dagli antenati Maori, e fu fatta Dame dopo aver cantato al matrimonio di Carlo e Diana (indossando un ridicolo cappellino troppo piccolo). Fine del gossip.
Me la ricordo cantante dalla voce piccola e non troppo estesa ma aggraziata, gradevole. Ha lavorato spesso con Solti e mi piacque la sua Contessa nelle Nozze di Figaro (sciocco e inutile confrontarla con quella della Schwarzkopf, sono due pianeti diversi), non mi è dispiaciuta neanche la sua Desdemona alla ROH, anche se come dicevo non è di grande peso vocale.
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Inviato 31 gennaio 2012 - 08:46

a proposito dell'accoppiata solti-kiri a casa ho il dvd del rosenkavalier del covent garden dell'86.
non sapevo che avesse degli antenati maori! comunque la te kanawa è stata forse la cantante lirica più bella.
gli chants d'auvregne da lei registrati sono forse la sua migliore prova su disco..
è forse insieme a lucia popp la migliore voce degli anni 70-80. beignet vatti a sentire l'hansel & gretel diretto da pritchard (mamma mia come hai demolito la povera kiri).
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#47 beignet

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Inviato 31 gennaio 2012 - 09:07

No, non intendevo assolutamente demolirla, la faccenda del cappellino alle nozze reali fu materia di grandi risate in Inghilterra all'epoca asd !
La Kiri è (è stata, non so se canta ancora) una cantante brava che ha fatto cose belle. Dirò di più: per certi versi preferisco la sua Desdemona a quella vocalmente sontuosa della Freni, perché c'è più interpretazione, mentre la Freni è sempre un po' Micaela/Mimì, voce e tecnica fantastiche ma scarso temperamento.
Di tutt'altra levatura rispetto alla Kiri era Lucia Popp, una cantante magnifica per voce e stile: davvero tragico che sia mancata così giovane, avrebbe potuto regalarci ancora dei tesori.

Eccola qui, la Kiri al royal wedding. Tra vestito-camicia da notte giallo e cappellino celeste, ecco come trasformare una bellissima donna in un budino... :facepalm:

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#48 il mistico

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Inviato 31 gennaio 2012 - 09:36

ottima prova della dama kiri! cos'è handel? , perchè è conciata così?
io sto ascoltando un recital della popp, registrato nell'82, il gioiello di questo cd è l'aria "depuis le jour" dalla louise di charpentier.
la freni mi è sempre sembrata un tantino imburrata.
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#49 beignet

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Inviato 31 gennaio 2012 - 10:52

La Kiri è conciata così perché presso i britannici il concetto di eleganza formale, e per di più femminile, e per di più ai matrimoni, segue logiche che possono sfuggire alla nostra comprensione... :firuli:

la freni mi è sempre sembrata un tantino imburrata.

asd asd asd
Sì è vero, ha sempre un po' quest'aria da ragazza/signora emiliana di solido buonsenso anche quando fa Tosca o Adriana. Però accidenti che voce! Peccato che con quei mezzi sia sempre stata troppo prudente, troppo apprensiva sul suo strumento, e non abbia mai osato o concesso di più, nonostante abbia lavorato con i più grandi cantanti e direttori e Karajan avesse un'adorazione (e, si dice, anche una cotta colossale) per lei. Forse, semplicemente, non ha gran personalità d'interprete.
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Inviato 31 gennaio 2012 - 11:04

sarà anche brava ma non sono mai riuscito ad apprezzarla come si deve, specie nei ruoli pucciniani preferisco la scotto (imbattibile butterfly)
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