Formazione Di Un Ondarocker
#101
Inviato 24 febbraio 2012 - 19:44
Albert Camus - Lo straniero. Perché a 15 anni mi piacevano i Cure.
Bret Easton Ellis - American Psycho. Perché su Rumore c'era scritto che era uno scrittore "rumoroso".
Salman Rushdie - I figli della mezzanotte. Perché mi ha fulminato.
Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di solitudine. Perché è il libro da cui ha copiato Rushdie.
Victor Hugo - Il 93. Perché boh.
Jorge Amado - Gabriella garofano e cannella. Perché ne ho ancora nostalgia.
Va bene?
Ah, e James Ellroy - La trilogia americana. Perché avrei voluto scriverlo io (che però non so scrivere).
#102
Inviato 24 febbraio 2012 - 22:11
Albert Camus - Lo straniero. Perché a 15 anni mi piacevano i Cure.
genio
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#103
Inviato 24 febbraio 2012 - 22:28
Genio al quadrato!
Albert Camus - Lo straniero. Perché a 15 anni mi piacevano i Cure.
genio
(L'ho fatto anche io per lo stesso motivo )
#104
Inviato 25 febbraio 2012 - 07:53
#105
Inviato 25 febbraio 2012 - 09:11
incantato da simon tout court
#106
Inviato 25 febbraio 2012 - 09:14
ma genio perchè? Il riferimento è killing an arab no?
Per una volta che uno mi dà del genio non rompere le palle
#107
Inviato 25 febbraio 2012 - 13:40
grazie ad andrea pazienza (circa 20 anni) mi sono liberato delle zavorre di bigotteria che mi portavo dietro dall'infanzia
vonnegut e df wallace mi hanno insegnato l'ironia, l'autoironia, il postmoderno applicato alla vita di tutti i giorni
scaruffi mi ha insegnato che se tutti dicono che i beatles sono bravi non vuol dire che lo devo per forza dire anch'io (comunque sono bravi, eh)
#108
Inviato 22 giugno 2016 - 11:10
Mi sono iscritto ai servizi online delle biblioteche provinciali e ho scoperto che hanno conservato nel database tutto quello che ho preso.
Non c'è poi molto degli ultimi 10 anni (ho appena ricominciato a prendere qualcosa, principalmente per quei libri con basso rapporto quantità/prezzo tipo Vonnegut), ma c'è quasi tutto quello che ho letto durante l'infanzia: quasi tutti gli Asterix, che poi ho acquistato fino all'ultimo uscito qualche mese fa , le strisce di Topolino e Paperino, Lupo Alberto, i Peanuts, i libri per bambini (compreso un Caro Gesù, facciamo amicizia? che evidentemente non ha attecchito ) e quelli per ragazzi, come Le tredici vite e mezzo del capitano Orso Blu di Walter Moers (che nostalgia questo ).
Ho ritrovato Salgari, pensavo di aver letto di meno sinceramente, Verne, Roald Dahl, L'isola del tesoro di Stevenson, qualche traccia di quando mi intrippavo coi misteri e i complotti (Nostradamus, Peter Kolosimo, il mitico Sitchin che trovava le astronavi nelle tavolette sumere) e pure le prime cose serie che ho letto, alcune citate pure qua come Buzzati e Durrenmatt.
Riesumo il thread ovviamente anche per i nuovi arrivati (son passati 4 anni da quando è stato aperto questo).
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#109
Inviato 22 giugno 2016 - 11:22
Il più è per tutto, ma in particolare per Le tredici vite e mezzo del capitano Orso Blu
"Give me all your money just to cover you
Cover you in honey"
(Don't be afraid
There's no marmalade)
#110
Inviato 22 giugno 2016 - 12:06
Caro Gesù facciamo amicizia? Mi ha steso.
Mi ha ricordato un libriccino che si intitolava "Amico Gesù" e che aveva dato spunto a uno dei miei primi amici immaginari, poi sostituito con una tigre in onore di Hobbes.
Da piccina impazzivo per i Peanuts. Quando nonna andava in ospedale per rimettersi in sesto mi lasciava dalla vicina di casa. Una vecchiolina che per pranzo mi cucinava sempre i sofficini al pomodoro, bruciandoli da un lato e lasciandoli crudi dall'altro. Ma mi concedeva la camera della figlia, oramai maritata con un tizio dalle orecchie ad aquilone.
Camera era lasciata intatta, con le lenzuola sempre fresche di bucato e un'intera collezione di fumetti, tutti i Peanuts ordinati per anno, una gioia. Passavo l'intera giornata a leggerli seduta per terra.
Poi è arrivato il periodo dei grandi classici in versione illustrata per ragazzi. Non ricordo le edizioni, li aveva scovati nonna. Amore puro per la Divina Commedia, ma anche per I Miserabili.
Arrivata alla quasi adolescenza mi buttai sui russi, era un continuo tornare a pagina uno per ricordarmi i nomi. Molti di loro divennero amici immaginari al posto della tigre.
#111
Inviato 22 giugno 2016 - 12:40
Mi sono iscritto ai servizi online delle biblioteche provinciali e ho scoperto che hanno conservato nel database tutto quello che ho preso.
Non c'è poi molto degli ultimi 10 anni (ho appena ricominciato a prendere qualcosa, principalmente per quei libri con basso rapporto quantità/prezzo tipo Vonnegut), ma c'è quasi tutto quello che ho letto durante l'infanzia: quasi tutti gli Asterix, che poi ho acquistato fino all'ultimo uscito qualche mese fa , le strisce di Topolino e Paperino, Lupo Alberto, i Peanuts, i libri per bambini (compreso un Caro Gesù, facciamo amicizia? che evidentemente non ha attecchito ) e quelli per ragazzi, come Le tredici vite e mezzo del capitano Orso Blu di Walter Moers (che nostalgia questo ).
Ho ritrovato Salgari, pensavo di aver letto di meno sinceramente, Verne, Roald Dahl, L'isola del tesoro di Stevenson, qualche traccia di quando mi intrippavo coi misteri e i complotti (Nostradamus, Peter Kolosimo, il mitico Sitchin che trovava le astronavi nelle tavolette sumere) e pure le prime cose serie che ho letto, alcune citate pure qua come Buzzati e Durrenmatt.
Riesumo il thread ovviamente anche per i nuovi arrivati (son passati 4 anni da quando è stato aperto questo).
Quando mi iscrissi ad aNobii (ormai dieci anni fa o quasi) andai in biblio nel mio paese e fotocopiai il foglietto con la lista di tutti i miei prestiti passati ::
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#112
Inviato 22 giugno 2016 - 17:44
Visto che il thread è su...
Tolkien - Il Signore degli anelli
Non so ho iniziato ad ascoltare metal per colpa sua o viceversa. Comunque sia, da ragazzino rimanere alzati a leggere mentre Frodo, Sam e Gollum attraversavano terre morte e desolate era una figata. Poi ci si dimentica sempre che è un romanzo malinconicissimo.
Eco - Il Pendolo di Foucault
Il vero nerdismo, e poi sarà pure un mattonazzo (per me no) ma è divertentissimo. Mi ha insegnato che la storia è un racconto, e che come nei racconti spesso il falso è più bello del vero.
Dostoevskij - I Fratelli Karamazov
16 anni più o meno, e le mie vacanze di Natale si riducono più o meno a questo libro ed alle prime ubriacature pese. Alla fine uno s'immagina di essere Ivan, quando invece dovrebbe diventare Alioscia, ed alla fine scopre di essere Mitja (o peggio, Smerdjakov).
Camus - L'uomo in Rivolta
Meglio de Il Mito di Sisifo. Ecco, l'ho detto.
Borges - L'aleph
Perché mi ha mostrato che "le grandi emozioni" in letteratura non sono poi così importanti. Meglio le grandi idee
Artaud - Eliogabalo e Burroughs - Il Pasto Nudo
Insieme perché si. Perché all'inizio non ci ho capito un cazzo di entrambi, perché forse ancora adesso continuo a non capirci un cazzo. E comunque sia sono due testi potentissimi.
the best ever death metal band out of Denton
never settled on a name.
but the top three contenders, after weeks of debate,
were Satan's Fingers, and the Killers, and the Hospital Bombers.
#113
Inviato 24 giugno 2016 - 13:54
I ragazzi della via Pal - Molnar
Perché da bambino è una storia in cui c'è tutto: la banda, l'eroe, il traditore, la difesa del territorio
Se questo è un uomo - Levi
Perché mostra quanto la tragedia si possa raccontare con stile piano e riesce ad essere analitico e quasi "neutrale" nella narrazione di una tragedia di massa e di un moto omicida altrettanto di massa
La banalità del male - Anna Arendt
Perché costruisce un inseguimento poliziesco e filosofico attraverso le strade dell'illogicità del male, dei suoi meccanismi, dei suoi attori, a volte ridicoli a volte semplicemente spietati. E perché non fa sconti alla realtà.
Il processo - Kafka
Perché descrive l'assurdità di tutta quanta la faccenda che si chiama vita in una maniera incredibile, come se si raccontasse una storia "normale", non dicendo tutto quello che è insensato ma costruendo il clima attraverso cui non leggi ma senti il dolore e la pesantezza di tutta questa insensatezza. E poi perché in alcuni momenti fa pure ridere.
I demoni - Dosto
Perché è il più imperfetto tra tutti i perfetti romanzi del Nostro e dunque me lo rende più umano, pure nella solita immensa grandezza.
L'uomo di Kiev - Bernard Malamud
Perché insegna il valore della lotta anche quando la lotta è impossibile.
Le parole tra noi leggere - Lalla Romano
Perché ti fa entrare in una prospettiva femminile, in un orizzonte percettivo femminile cosa che a un maschio un po' stupisce, e perché se lo leggi da genitore, pur in una storia semplicissima, ti muove qualcosa.
Furore - Steinbeck
Perché insegna il valore della giustizia, la meschineria del potere, dell'un po' meno sfruttato che lotta non con lo sfruttatore ma con il più sfruttato di lui.
Canti - Leopardi
Perché è maestro di stile assoluto.
Dante - Divina Commedia
Vabbuò qui non serve dire perché.
Ce ne sarebbero tante altre ovviamente, questo giusto per dare un piccolo contributo.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#114
Inviato 24 giugno 2016 - 19:36
non so che cosa sono, comunque...
CARL SCHMITT: IL NOMOS DELLA TERRA NEL DIRITTO INTERNAZIONALE DELLO JUS PUBLICUM EUROPAEUM
MARCEL PROUST: ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO
CARL G. JUNG: LIBRO ROSSO. LIBER NOVUS
GIANNI BRERA: STORIA CRITICA DEL CALCIO ITALIANO
MEISTER ECKHART: LE 64 PREDICHE SUL TEMPO LITURGICO
STEPHEN KING: A VOLTE RITORNANO
FRIEDRICK HOLDERLIN: LA MORTE DI EMPEDOCLE
JACQUES LACAN: IL SEMINARIO. LIBRO X. L'ANGOSCIA 1962-1963
CARLO EMILIO GADDA: LA COGNIZIONE DEL DOLORE
CURZIO MALAPARTE LA PELLE
EUGENE MINKOWSKI: IL TEMPO VISSUTO. FENOMENOLOGIA E PSICOPATOLOGIA.
SANT'AGOSTINO: CONFESSIONI
FEDOR DOSTOEVSKIJ: MEMORIE DAL SOTTOSUOLO
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#115
Inviato 25 giugno 2016 - 14:15
Alla fine uno s'immagina di essere Ivan, quando invece dovrebbe diventare Alioscia, ed alla fine scopre di essere Mitja (o peggio, Smerdjakov).
Ah ah ah, sintesi perfetta. Non ho mai ben capito quanto Dostoevskij fosse conscio dell'enorme potenza identificativa dei suoi "demoni" e quanto poco ci si potesse identificare nei suoi (rari) personaggi esemplari, per quanto quasi mai banali pure loro. Parziale eccezione il principe Myskin, che per altro ha come contraltare uno dei suoi pochi "demoni" totalmente negativi e respingenti, Rogozin.
#117
Inviato 25 giugno 2016 - 14:49
Boh, ci provo.
Escludendo le letture degli ultimi anni (la scelta dei libri decisivi sarebbe ancora più dura):
1. Hugo - I miserabili
2. Pirandello - Il fu Mattia Pascal
3. Baudelaire - Lo spleen di Parigi
4. Dante - Vita nova
5. id. - Divina Commedia
6. Alfieri - Vita
7. Perec - La vita istruzioni per l'uso
8. Stevenson - Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hide
9. Montaigne - Saggi
10. Rimbaud - Poesie e prose
#118
Inviato 25 giugno 2016 - 18:13
Ah, e Salvatore Paradise credo sia il nome per un protagonista più trash della storia della letteratura.
#119
Inviato 30 settembre 2018 - 08:00
Penso che per tutt'oggi mi chiederò perché gialli è scritto in rosso.
I ragazzi della via Pal - Molnar
Perché da bambino è una storia in cui c'è tutto: la banda, l'eroe, il traditore, la difesa del territorio
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