[Disco Del Mese] First Aid Kit - The Lion'S Roar (2012)
#1
Inviato 11 gennaio 2012 - 23:27
First Aid Kit è il progetto folk-pop di due giovani sorelle svedesi (Johanna e Klara Söderberg), qui al secondo disco dopo The Big Black And The Blue rilasciato due anni fa.
Il “ruggito del leone” è un’opera solida e piena di ottime canzoni, a cominciare dalla poderosa solennità della title-track, cullata dal tocco elegante del flauto. Si ascoltano, poi, in sequenza un’omaggio ad Emmylou Harris (la bellissima istantanea country di “Emmylou”, che li mette anche sulle tracce della “radice” Gram Parsons), la ballata desolata di “In The Hearts Of Men” (che rievoca il Neil Young di Harvest), la ricerca della felicità pop di “Blue”, la lenta progressione emozionale di “This Old Routine” e l’ode ad un poeta che diventa intima confessione in “To A Poet”. Colpisce, in questi brani, la freschezza dell’ispirazione e la capacità di maneggiare le diverse influenze con assoluta personalità. Canzoni che scorrono dentro l’anima così come un ruscello di montagna si inoltra nella fitta boscaglia. Melodie ariose (la conclusiva “King OF The World”, con cammeo vocale di Conor Oberst aka Bright Eyes, a ricordare scatenate feste di uno scatenato villaggio dell’America più profonda), ma anche malinconiche e tristi, accordi aperti che suggeriscono sentite panoramiche interiori, arpe e pianoforti che si mimetizzano dietro l’amplesso delle voci (“Dance To Another Tune”, con splendida variazione cameristica in coda) in un gioco di micro-trasfigurazioni che si trasforma, passo dopo passo, in circolo vizioso del cuore, capace solo di parlare a se stesso, perché da sé non riuscirà mai a deviare, anche se millanta di aver trovato, per l’ennesima volta, una soluzione (“I Found A Way”).
Un gioiellino. Il primo gran-bel-disco di questo 2012.
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#3
Inviato 11 gennaio 2012 - 23:53
Tutti bimbi come me hanno qualche cosa che di terror li fa tremare e non sanno che cos'è...
#4
Inviato 11 gennaio 2012 - 23:53
io sto genere lo aborro ma spero per voi che sia un buon disco, uno dei dischi dell'anno lo escludo sin da ora a naso, è vecchio come i mobili della casa della nonna (morta da tempo)
#5
Inviato 12 gennaio 2012 - 00:00
minchia che disco del mese ragazzi -la tradizione continua- siamo nel 2012, eh
io sto genere lo aborro ma spero per voi che sia un buon disco, uno dei dischi dell'anno lo escludo sin da ora a naso, è vecchio come i mobili della casa della nonna (morta da tempo)
Questa sì che è una critica fresca, invece
#6
Inviato 12 gennaio 2012 - 08:32
#8
Inviato 12 gennaio 2012 - 09:43
è la freschezza pop del disco a ringiovanire il volto della tradizione, troppo spesso calligraficamente rappresentato in diverse altre uscite.
la sostanza assai limpida del songwriting della coppia: lineare e pulito, onestamente "dichiarato" in ogni traccia, ma mai affondato in sterili riproposizioni.
Ciò che convince pienamente delle First Aid Kit e del loro "The Lion's Roar" è anche la personalità che mostrano nel misurarsi con costruzioni più classicamente alla Neil Young
Ma tutto "The Lion's Roar" si rivela un'opera di grande gusto
#9
Inviato 12 gennaio 2012 - 18:21
Da profano posso giusto aggiungere che ho trovato la produzione pallidina, forse un po' troppo ostentatamente "timida". In certi passaggi ce lo senti proprio, che ci starebbero suoni un pelo più roboanti, una roba un po' in stile ultimo Noah and the Whale - via la steel guitar e dentro l'organo, un di decisione in più su ritornelli e i intermezzi folk, e un po' di gated drum ogni tanto, che le melodie terrebbero. Ma loro han voluto fare che il disco suonasse bello retrò e senza pretese, e in fondo gli è uscita una cosa carina anche così.
Un album onesto che se non fosse stato proposto e scelto come disco del mese mai e poi mai mi sarei andato ad ascoltare.
#10
Inviato 12 gennaio 2012 - 19:50
La produzione dell'ultimo Noah credo sia una delle cose più oscene e pompose che si siano mai sentite in ambito pop.
La differenza (complimenti comunque a Wago per aver colto perfettamente nel segno, pur traendone conclusioni opposte) la fa tutta la produzione, qui più discreta e che lascia spazio al songwriting e, soprattutto, alle straordinarie capacità vocali delle sorelline (hanno vent'anni e già cantano con una grande maturità). Il disco di Noah, arrangiato in maniera spartana probabilmente sarebbe stato carino, visto che sanno scrivere delle notevoli melodie, ma la voglia di strafare gli ha un po' preso la mano...
P.S.
Ma perché i giapponesi possono fare progressive psichedelico, i cinesi noise o i brasiliani indie pop, ma le svedesi non possono fare country rock?
#11
Inviato 12 gennaio 2012 - 19:56
P.S.
Ma perché i giapponesi possono fare progressive psichedelico, i cinesi noise o i brasiliani indie pop, ma le svedesi non possono fare country rock?
Comunque spesso la personalità non è la miglior qualità dei gruppi svedesi o scandinavi, che scelgano di fare country o folk (vedi anche tallest man), o pop (shout out louds, koc), etc.
edit: così come è una caratteristica dei gruppi inglesi cercare di strafare a un certo punto
#13
Inviato 15 gennaio 2012 - 23:13
Ed è proprio nei momenti più pop che le due mi hanno stregato: la dolce timidezza di "Blue", ma soprattutto, la giovialità della conclusiva "King of the world" mostrano quanto in realtà le sorelle siano ben più serene e allegre (giustamente Bandit accenna nella recensione alla brillantezza dei Leisure Society) di quanto possa sembrare dall'ascoltare invece la più tenebrosa (ma comunque bellissima) "The lion's roar".
Ad avercene di canzoni così, non farei altro che ascoltare americana ogni santo giorno....
#14
Inviato 16 gennaio 2012 - 10:13
Ad avercene di canzoni così, non farei altro che ascoltare americana ogni santo giorno....
Ecco, appunto...passatismo o non passatismo...
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三生石
#15
Inviato 16 gennaio 2012 - 11:35
Il fatto è che a me sembrano le sorelle dei Fleet Foxes ma con orchestrazioni meno complesse, intrecci meno ricercati, equilibri meno sottili ed anche meno personalità. Non riesco a sentire qualcosa che spicchi dal resto, un punto forte per cui si distinguano in originalità e sinceramente anche dal punto di vista compositivo mi ammaliano ben poco.
Magari dovrei lasciarmi andare di più ed essere meno analitico ma quando lo faccio mi annoio un po', vado avanti tristemente a champagne e bon bon.
#16
Inviato 16 gennaio 2012 - 19:00
Qualche perplessità sulle parti vocali. Le parti in solitaria sono suadenti e piene di calore, invece i coretti a volte rischiano di risultare un po' freddi e convenzianali.
Comunque il primo disco del 2012 che mi ha messo in allerta i padiglioni auricolari.
Complimenti a Ondarock per essersele "curate" fin da subito...
#17
Inviato 23 gennaio 2012 - 19:09
Molto gradevole e suggestivo, le due giovincelle svedesi dimostrano talento e personalità, e il fatto che sia un album "fuori tempo" me lo fa piacere ancor di più.
Ne ho parlato perfino su "Leggo"!
#18
Inviato 26 gennaio 2012 - 21:13
(Mi sanno di qualcosa a meta' tra Natalie Merchant e Neko Case, se queste due fossero piu' giovani e ingenue).
#19
Inviato 27 gennaio 2012 - 18:17
Ed è proprio nei momenti più pop che le due mi hanno stregato: la dolce timidezza di "Blue", ma soprattutto, la giovialità della conclusiva "King of the world" mostrano quanto in realtà le sorelle siano ben più serene e allegre
Invece, a mio gusto, proprio il pop di "Blue" fa scendere le quotazioni dell'album, banalizzando un'ispirazione che, per quanto non inventi nulla di nuovo,sfocia in molte melodie splendide.
#20
Inviato 02 febbraio 2012 - 16:04
D'accordissimo poi sul disco del mese, anche perchè, se escludiamo Ani DiFranco, per chi li apprezza i Diaframma e (forse) Maccabees, non è che poi sia uscito sto gran che a Gennaio.
#21
Inviato 02 febbraio 2012 - 16:07
se escludiamo Ani DiFranco, per chi li apprezza i Diaframma e (forse) Maccabees, non è che poi sia uscito sto gran che a Gennaio.
A me commenti di questo genere fanno sempre ridere. Che è, te li sei sentiti tutti i dischi usciti a gennaio? Sono l'unico pirla che scopre il disco più figo dell'anno a dicembre, per poi rendersi conto che è da gennaio che è in giro?
#22
Inviato 02 febbraio 2012 - 19:12
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
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三生石
#23
Inviato 02 febbraio 2012 - 19:27
quelli che nei primissimi mesi di qualsiasi anno se ne escono sempre con frasi tipo "è già disco dell'anno".
Ma questo penso rientri nell'uso retorico della ricerca dell'iperbole ad ogni costo. Insomma, credo che almeno un 70% di quel genere di "sparate" siano consapevolmente non serie. Sono un po' come i miei "miglior band americana degli ultimi 30 anni" riferita di volta in volta agli At The Drive-In, agli Shins, ai Vampire Weekend o a qualsiasi altro gruppo mi entusiasmi al momento.
La sensazione invece a leggere commenti del tipo di quello sopra* è che ci si creda per davvero...
* Ora, non è che voglia stigmatizzarlo, lo cito come esempio perché da lì è partito il mini-ot, non perché lo ritenga chissaquale pietra dello scandalo.
#24
Inviato 02 febbraio 2012 - 19:47
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三生石
#25
Inviato 02 febbraio 2012 - 22:27
Poi si può anche discutere sul perchè scegliere un album del mese all'inizio del mese senza (immagino) aver ascoltato quasi nulla, però questo è un altro discorso che diventa OT e quindi possiamo evitarlo.
#26
Inviato 16 febbraio 2012 - 12:09
Concordo, wago...però a me fanno ridere anche quelli che nei primissimi mesi di qualsiasi anno se ne escono sempre con frasi tipo "è già disco dell'anno"...
"E' gia' disco dell'anno!"
Scherzi a parte, me lo sto ascoltando un bel po' ultimamente, e mi sta piacendo. Certo, parte subito con due pezzoni clamorosi ma poi un po' cala; ma nel complesso l'atmosfera tiene, le melodie spesso sono proprio brillanti, e le voci sono incantevoli.
#27
Inviato 20 giugno 2014 - 12:59
First Aid Kit - Stay Gold (2014)
Come dice Lorenzo nella recensione, un passetto indietro con alcune canzoni scritte a occhi chiusi (e zero coraggio, rispetto ad alcuni arrangiamenti di "The Lion's Roar"), ma due o tre pezzi veramente rubacuori.
Personalmente ci ho trovato "Fleeting One", ad oggi forse la loro canzone più bella.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#28
Inviato 21 novembre 2017 - 19:02
Un nuovo album, Ruins, - e tour in Usa e Australia - è stato annunciato per Gennaio
https://pitchfork.co...ostcard-listen/ (si può anche ascoltare un'anteprima di una canzone)
The Lion's Roar è stato davvero un buon album indie-folk, con canzoni di una bellezza immediata (Emmylou, This Old Routine, King of the World); il successivo secondo me appesantito dagli arrangiamenti e dal tentativo di catturare un pubblico più ampio
Tiger Mountain Peasant Song cover amatoriale dei Fleet Foxes!
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