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Béla Tarr


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164 replies to this topic

#51 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 31 dicembre 2011 - 14:31

Io l'ho trovato qualche anno fa, e devo dire che la qualità è ottima, ed in più è sottotitolato in italiano sufficientemente bene.

Messaggio modificato da Peel Slowly And See il 31 dicembre 2011 - 14:32

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#52 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 31 dicembre 2011 - 14:35

registrarlo sul Panasonic da 42"


:lol: paloz tvb
comunque l'unica cosa che si trova con sottotitoli in italiano è hard subbed, quindi mi sa che è registrata proprio da fuori orario asd
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#53 paloz

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Inviato 31 dicembre 2011 - 15:20

Purtroppo a quanto pare questi nuovi modelli megaschermo della Panasonic permettono soltanto delle registrazioni "codificate" che non possono essere viste/riversate altrove ma riviste solo dall'hard-disk utilizzato per la registrazione. Altrimenti poi avrei fatto volentieri un rip. (Vedo se qualcuno ha già trovato un modo per aggirare la cosa asd )
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#54 reese

    moriremo

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Inviato 31 dicembre 2011 - 20:04


registrarlo sul Panasonic da 42"


:lol: paloz tvb

ahah difficile che la qualità del video aumenti proporzionalmente alla diagonale del tuo televisore asd
  • 2

#55 paloz

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Inviato 31 dicembre 2011 - 20:06

Non so, ma ho l'impressione che anche sorgenti a risoluzione media vengano ottimizzate.
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#56 Jikhan

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Inviato 01 gennaio 2012 - 07:53

Ragazzi, leggere questo titolo per caso per un thread mi disvela i segreti...
Lo vidi una decina di anni fa su fuori orario e ne rimasi incantato. Io di cinema capisco un emerito, ma questa meraviglia quasi combiò la mia vita.
Non credetti di base a quell'immensa sfilata di mucche... neanche a quel bidet nel lavamano di ferrosmalto...
Eppure mi affascinò...che trippone...
Me lo riguarderò....
Ascoltando l'ultimo dei Flaming Lips...
DDDDio che trip...bellissimo...
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#57 sfos

    utente unisalento

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Inviato 01 gennaio 2012 - 10:46

Ho visto solo le prime due ore ieri e sinceramente mi è sembrato un film straordinario. Lo vedrò interamente quanto prima.
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"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#58 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 01 gennaio 2012 - 12:59

Ieri notte ero al cenone con tutta la famiglia, ho convinto tutti i parenti a guardare la prima sequenza delle vacche! Ovviamente, prima ho spiegato che si trattava di un capolavoro ecc. ecc. Di più, ovviamente, non potevo ottenere. Su ragazzi, potete iniziare con i voti positivi, grazie! :P
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#59 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Inviato 01 gennaio 2012 - 13:09

Ma alla fine l'unico babbeo che non era a casa a vedersi (o a costringere a vedere) satantango ero io?... Beh che dire Ghezzi nuovo paladino contro i gggiovani che si sfasciano il primo dell'anno.

Comunque se si può dire io ai tempi avevo scaricato satantango ad una qualità discreta coi sub ita, è ancora parcheggiato che aspetta d'essere visto. Un giorno che non ho un cazzo da fare (non il primo dell'anno di certo asd ) lo affronterò dai.

Messaggio modificato da Marz il 01 gennaio 2012 - 13:09

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Everybody needs a bosom for a pillow

#60 paloz

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Inviato 01 gennaio 2012 - 13:13

Io per un capodanno così ogni anno ci metterei due firme.
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#61 debaser

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Inviato 01 gennaio 2012 - 14:45

il piano-sequenza iniziale con le vacche


bellissimo, sarebbe da mettere in firma :wub:
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#62 paloz

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Inviato 01 gennaio 2012 - 15:11

Sembra una citazione di Fantozzi 2. asd
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#63 Jikhan

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Inviato 02 gennaio 2012 - 17:31

Ieri notte ero al cenone con tutta la famiglia, ho convinto tutti i parenti a guardare la prima sequenza delle vacche! Ovviamente, prima ho spiegato che si trattava di un capolavoro ecc. ecc. Di più, ovviamente, non potevo ottenere. Su ragazzi, potete iniziare con i voti positivi, grazie! :P

Tu sei un eroe.
Una volta ho provato a guardare The Kingdom un sabato sera con la mia famiglia (avevo 16 anni) e da allora mi hanno accordato il permesso di uscire ogni sabato sera, magari dal pomeriggio, e di restare a dormire fuori, l'importante che al lunedì fossi a scuola... asd
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#64 Siberia

    Radical Schick

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Inviato 02 gennaio 2012 - 17:35

Lo avevo registrato con MySky.

Mio fratello ha pensato bene di cancellare tutto perché gli serviva spazio per X-Factor. Lo odio.
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#65 paloz

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Inviato 02 gennaio 2012 - 17:39

Mio fratello ha pensato bene di cancellare tutto perché gli serviva spazio per X-Factor. Lo odio.

Immagino che ora tu sia figlio unico. asd

Spero di rivederlo entro gennaio. Ho scorso la registrazione per controllare che fosse tutto a posto, arrivato al finale mi sono ricordato del magone sulla scena finale delle travi alla finestra, quando ti accorgi chiaramente che il film sta finendo e che hai appena vissuto un'esperienza unica.
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#66 stalker

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Inviato 02 gennaio 2012 - 18:07

Satantango è stupendo. Poi giocoforza, vista la durata, rischia di oscurare almeno un altro paio di film di Tarr: l'angosciante, e dostoevskiano fino al midollo, Perdizione, ma soprattutto il liricissimo (nonchè mio preferito) Le Armonie di Werckmeister.
Tarr ha i più strabilianti piani-sequenza che abbia mai visto in un film, al punto che quasi ti dimentichi che la macchina da presa non ha mai staccato e che stai guardando la stessa scena da minuti e minuti, finchè la MdP non chiude il cerchio e torna all'inizio dell'inquadratura, da dove era partita.

Mi spiace aver bucato la sua produzione più recente, ma purtroppo io e il cinema pare che non andiamo quasi più d'accordo...


anch'io preferisco karhozat e werckmeister harmoniak a satantango per quanto questo abbia delle sequenze e immagini meravigliose e la figura di irimias sia carica di simbolismo.
però per me è davvero troppo lungo, l'avevo visto anni fa in due volte perchè è davvero un'impresa farlo in una sola.
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#67 sfos

    utente unisalento

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Inviato 03 gennaio 2012 - 15:26

Ok. L'ho visto. Si, ha ragione chi parla di film magnifico: non so se l'ho fatto del tutto mio, perchè onestamente ci troviamo di fronte a un film impenetrabile, non tanto per la complessità delle vicende narrate, che poi non è nemmeno così elevata, visto che la trama è piuttosto lineare e realistica, ma proprio per quell'eterno grigiore della fotografia, quei piani sequenza interminabili, quell'ostinata ricerca di qualcosa che non si realizza mai, lasciando eternamente insoddisfatti. Però la sceneggiatura è strabiliante, tantissimi dialoghi memorabili, per non parlare delle descrizioni del narratore (quella sulla morte di Estike e quella sui sogni dei personaggi sono da scolpire sulla pietra), o dei discorsi pieni di vuota retorica di Irimias. E poi ci sono troppe scene immortali, davvero troppe: la tortura del gatto, il tango interminabile, la sequenza finale, e ancora tanto altro.

Unico dubbio: c'è qualcuno che mi spiegherebbe, magari in pvt se non volete spoilerare, come va a finire la vicenda? Non mi è molto chiaro che fine fanno i membri del villaggio e che cosa stava facendo Irimias per la polizia.
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#68 debaser

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Inviato 03 gennaio 2012 - 15:30

Sette ore e manco hai capito la storia asd
  • 5

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#69 sfos

    utente unisalento

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Inviato 03 gennaio 2012 - 15:33

asd asd

Ma non è che non l'ho capita io, effettivamente facendo ricerche dicono un po' tutti che certi particolari sono lasciati sul vago, ma comunque si capisce che finisce malissimo asd
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#70 Thælly

    mascellona da bukkake

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Inviato 03 gennaio 2012 - 15:35

io voglio sapere cosa ne è delle vacche alla fine
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Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.


#71 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 03 gennaio 2012 - 19:53


Ieri notte ero al cenone con tutta la famiglia, ho convinto tutti i parenti a guardare la prima sequenza delle vacche! Ovviamente, prima ho spiegato che si trattava di un capolavoro ecc. ecc. Di più, ovviamente, non potevo ottenere. Su ragazzi, potete iniziare con i voti positivi, grazie! :P

Tu sei un eroe.
Una volta ho provato a guardare The Kingdom un sabato sera con la mia famiglia (avevo 16 anni) e da allora mi hanno accordato il permesso di uscire ogni sabato sera, magari dal pomeriggio, e di restare a dormire fuori, l'importante che al lunedì fossi a scuola... asd



Alla fine, per tutta la durata della scena, ci sono state risate, battute, insomma alla fine l'unico che ha continuato a guardarlo durante la notte è stato mio cugino. E' già qualcosa, no?
  • 0

#72 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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  • LocationTiny little green

Inviato 03 gennaio 2012 - 19:53

Sette ore e manco hai capito la storia asd


Selfon,prenditi la rivincità su sfos asd
  • 0

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#73 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 04 gennaio 2012 - 23:26

Non ci sono parole per descrivere questo film, ogni volta che lo rivedo rimango sbalordito. Ho notato una grande maestria, ogni singola ripresa sembra impossibile da migliorare, è perfetta così com'è. Mantenere questa perfezione per così tante ore è allucinante. Questa è un'opera d'arte di livello assoluto, non soltanto all'interno della cinematografia.
  • 0

#74 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 04 gennaio 2012 - 23:48

Mi piacerebbe riascoltare la presentazione del film fatta da Ghezzi, visto che l'altra notte c'era troppa gente intorno a me per poter capire qualcosa. Dite che riuscirò in qualche modo a trovarla?
  • 0

#75 verdoux

    mainstream Star

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Inviato 05 gennaio 2012 - 14:22

Non mi è piaciuto niente; se in 7 ore di film il regista è costretto a ricorrere al fermo immagine ed alla voce fuori campo, qualche incapacità narrativa deve averla; infatti l'uomo di Londra è migliore perchè si regge su Simenon; indisponente la scena del gatto :bleargh:
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#76 paloz

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Inviato 05 gennaio 2012 - 14:39

Non mi è piaciuto niente; se in 7 ore di film il regista è costretto a ricorrere al fermo immagine ed alla voce fuori campo

A me, paradossalmente, risulta una tecnica ancor più geniale. La voce fuori campo (tutt'altro che onnipresente) serve ad annodare i fili della narrazione, che visivamente è minimale e slargata in sequenze lunghissime. Ma il bello è che con questo Tarr ti dice che la vera narrazione è quella, e che in fondo il fuori campo è quasi trascurabile.

Non mi sono stupito quando sfos ha detto di aver perso qualche pezzo della trama: questo semplicemente perché passa totalmente in secondo piano, mentre il film è tutto giocato sul campo dell'atmosfera e dei significati profondi, esposti da Tarr in forma di parabola a carattere fortemente umano.
Io sinceramente dubito che questo film si sia fatto una nomea solo perché dura 7 ore. Sicuramente è una particolarità di questo straordinario regista (ma che di certo non fa film lunghi per puro vezzo artistico), ma dal mio punto di vista - e a quanto pare di molti altri - qua si trascende davvero dalla questione cinematografica; se ci limitiamo a questo solo ambito, onestamente trovo che Tarr superi (e di molto) anche il tanto osannato Tarkowskij.
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#77 Peel Slowly And See

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Inviato 05 gennaio 2012 - 19:34


Non mi è piaciuto niente; se in 7 ore di film il regista è costretto a ricorrere al fermo immagine ed alla voce fuori campo

A me, paradossalmente, risulta una tecnica ancor più geniale. La voce fuori campo (tutt'altro che onnipresente) serve ad annodare i fili della narrazione, che visivamente è minimale e slargata in sequenze lunghissime. Ma il bello è che con questo Tarr ti dice che la vera narrazione è quella, e che in fondo il fuori campo è quasi trascurabile.

Non mi sono stupito quando sfos ha detto di aver perso qualche pezzo della trama: questo semplicemente perché passa totalmente in secondo piano, mentre il film è tutto giocato sul campo dell'atmosfera e dei significati profondi, esposti da Tarr in forma di parabola a carattere fortemente umano.
Io sinceramente dubito che questo film si sia fatto una nomea solo perché dura 7 ore. Sicuramente è una particolarità di questo straordinario regista (ma che di certo non fa film lunghi per puro vezzo artistico), ma dal mio punto di vista - e a quanto pare di molti altri - qua si trascende davvero dalla questione cinematografica; se ci limitiamo a questo solo ambito, onestamente trovo che Tarr superi (e di molto) anche il tanto osannato Tarkowskij.


Infatti il film è uno straordinario e sconfinato affresco di umanità, intesa nel senso più "spirituale" del termine. La vita diventa cinema, ed il cinema diventa vita.
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#78 Life Is Insignificant

    Deadman

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Inviato 05 gennaio 2012 - 19:35


se ci limitiamo a questo solo ambito, onestamente trovo che Tarr superi (e di molto) anche il tanto osannato Tarkowskij.

Quale ambito? (non ho ben capito a che frase si ricollega la tua frase)
  • 0

#79 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 05 gennaio 2012 - 20:38

Cinematografico. Perché per carità, dal punto di vista di tematiche esistenziali e parabole relative alla condizione umana, Tarkowskij di certo non è secondo a nessuno. :)
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#80 reese

    moriremo

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Inviato 05 gennaio 2012 - 21:58

se ci limitiamo a questo solo ambito, onestamente trovo che Tarr superi (e di molto) anche il tanto osannato Tarkowvskij.

Mmh a parte Solaris e Stalker cos'hai visto di Tark? Solo per curiosità.

Visto che si tratta di due registi che meritano delle analisi non superficiali: si muovono su due piani diversi, anche se in comune hanno la tecnica e il talento naturale della tecnica cinematografica (in particolare di dipingere lunghi piani sequenza da mozzare il fiato). Tark essenzialmente ha speranza, è un mistico che rievoca l'oscuro interiore a scopo catartico, per cominciare a flutuare nell'aria -- come fanno tanti personaggi dei suoi film -- e far convivere le pulsioni oscure con quelle bianche. E' l'eterno tentativo dell'uomo di dire, di comunicare, di parlare con gli altri. Tarr è decisamente più nichilista, ugualmente potente ma non ha fede. E non parlo della fede cristiana o religiosa, ma non ripone fiducia nell'uomo. Se vogliamo è più realistico e meno spirituale.

Si può fare un emblematico confronto tra i loro ultimi film: Sacrificio e Il cavallo di Torino parlano entrambi di un'apocalisse imminente che annullerà il mondo, nel senso di esseri umani al mondo. In Sacrificio però oltre al nichilismo assoluto è presente un forte spirito umano che è capace di salvare l'umanità soltanto attraverso un atto cieco ed estremo (quello che i cristiani chiamano atto di fede). Ne Il cavallo di Torino la fine del mondo è una cosa più grande dell'umanità, come se fosse una punizione all'intero pianeta soltanto per colpa degli uomini. Entrambi film da 10, s'intende.

E quindi dire che uno è superiore all'altro equivale semplicemente a come si vive il discorso spirituale/umano, trovo solo riduttivo fare confronti di valore quando ci si muove su livelli così alti.
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#81 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 05 gennaio 2012 - 22:16

Non ci sono parole per descrivere questo film, ogni volta che lo rivedo rimango sbalordito. Ho notato una grande maestria, ogni singola ripresa sembra impossibile da migliorare, è perfetta così com'è. Mantenere questa perfezione per così tante ore è allucinante. Questa è un'opera d'arte di livello assoluto, non soltanto all'interno della cinematografia.


Semplicemente, il più grande film di sempre. Immenso, ma immenso proprio...
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#82 stalker

    93

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Inviato 06 gennaio 2012 - 10:55

Io sinceramente dubito che questo film si sia fatto una nomea solo perché dura 7 ore. Sicuramente è una particolarità di questo straordinario regista (ma che di certo non fa film lunghi per puro vezzo artistico), ma dal mio punto di vista - e a quanto pare di molti altri - qua si trascende davvero dalla questione cinematografica; se ci limitiamo a questo solo ambito, onestamente trovo che Tarr superi (e di molto) anche il tanto osannato Tarkowskij.


per me invece le 7 ore (e mezza) hanno contribuito eccome ad accrescere l'hype intorno a satantango. tematicamente il film è parecchio povero: il realismo dell'ambientazione e dei personaggi (personalmente qualcosa che mi interessa relativamente), il cinema che cattura il reale scorrere del tempo e la figura di irimias a metà tra messia e anticristo (che comunque avrebbe potuto essere sviluppata meglio).

sul fatto che superi tarkovskij cinematograficamente non sono d'accordo. non ho visto tutto di bela tarr ma credo che tarkovskij si sia cimentato in molti più generi e tecniche cinematografiche. già solo il fatto che tutti i film di bela tarr siano in b/n non depone a suo favore
  • 2

#83 Euripidello

    Sigh...

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Inviato 06 gennaio 2012 - 11:30

Dobbiamo anche tenere presente però che Tarr ha dichiarato di non sentirsi e di non essere un regista.
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#84 Euripidello

    Sigh...

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Inviato 06 gennaio 2012 - 11:42

Riguardo il film riporto delle mie impressioni che avevo postato nelle visioni della settimana del 2010.



Sátántangó - Béla Tarr (1994) 8,5

L'aspetto narrativo non è esplicito, né diretto, ma è lasciato alla subodorazione, tanto da lasciare nello spettatore non delle emozioni, ma delle sensazioni. Interessante la coincidenza strutturale della sequenza temporale degli eventi della vicenda con i tempi dei passi del ballo del tango, tipologia di sceneggiatura che si ha già avuto modo di conoscere in "Rapina a mano armata" di Kubrick e in "Jackie Brown" di Tarantino.
Le immagini sono stupefacenti e immense, corposamente surreali, la cui dilatazione e reiterazione nel tempo lascia nello stato d'animo dello spettatore una sorta di ipnosi.
Vero protagonista del film, mia opinione personale, è lo spazio. Attraverso la lenta e meticolosa percezione dei luoghi che ci dà il regista, mai come in questo film si ha la coscienza dello spazio attraverso una superficie piana come quella in cui scorrono di solito i film. Ne aveva dato un assaggio Herzog in "La ballata di Stroszek", quando Kinski viene preso e spinto in avanti verso la mdp rinculando subito dopo: come sottolineò lo stesso Herzog l'attore era stato particolarmente bravo a dominare lo spazio col suo movimento e dare un'idea della profondità. Questa cosa in Sátántangó viene portata all'estremo, attraverso carrellate e zoomate lentissime che percorrono le superfici in toto alimentando la coscienza delle prospettive.
Il tutto immerso in un'estetica fotografica dall'identità ben precisa e di molto suggestiva che supera sé stessa e diviene un simbolo.
A volte la mdp e il personaggio che segue diviene un tutt'uno, per cui seguendo per un'ora il trascinarsi della figura del dottore, ad esempio, è come se lo stesso rappresentasse in maniera conclamata tutto l'universo e lo spirito racchiuso nell'opera stessa.
Trovo però un grosso difetto: la scena della tortura del gatto. La trovo sbagliata sin dalle fondamenta. Essendo la stessa più reale del vero, sebbene non truculenta, sveglia in ogni caso l'incanto dello spettatore dall'ipnosi esercitata dal film sullo stesso, per cui il sentimento di fastidio che facilmente può suscitare nel suo animo fa in modo che egli pensi alla mdp, al regista, all'attrice, a ciò che si svolge e che si pensa lavorativamente dietro la scena; è come se l'illusionista per un ingenuo eccesso di zelo svelasse senza volerlo tutti i suoi trucchi. Un gran peccato a mio avviso. Un film non per tutti, che se non trova lo spettatore in uno stato d'animo predisposto ad hoc potrebbe conciliare il sonno, provocare noia o irritazione; ma sorpassati questi ostacoli, rimane un'esperienza sicuramente da non perdere.


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#85 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 06 gennaio 2012 - 12:20

Dobbiamo anche tenere presente però che Tarr ha dichiarato di non sentirsi e di non essere un regista.


E cosa è, un astrofisico?
Se uno fa film per 30 anni è un regista. Mediocre o grande, ma regista.
Stimo molto Tarr, mi piace e non so se abbia detto veramente ciò.
Ma davanti a certe dichiarazioni di registi (del tipo: "non sono un regista", "il cinema è morto") mi chiedo: allora perchè continuate a fere film? L'esempio lampante è Greenaway.
Però, ripeto, dubito che abbia detto davvero cosi'.
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#86 Euripidello

    Sigh...

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Inviato 06 gennaio 2012 - 12:56


Dobbiamo anche tenere presente però che Tarr ha dichiarato di non sentirsi e di non essere un regista.


E cosa è, un astrofisico?
Se uno fa film per 30 anni è un regista. Mediocre o grande, ma regista.
Stimo molto Tarr, mi piace e non so se abbia detto veramente ciò.
Ma davanti a certe dichiarazioni di registi (del tipo: "non sono un regista", "il cinema è morto") mi chiedo: allora perchè continuate a fere film? L'esempio lampante è Greenaway.
Però, ripeto, dubito che abbia detto davvero cosi'.


Puoi anche dubitare di quanto ho affermato, posso aver letto un'inesattezza o posso anche essermelo sognato, per ora non ha molta importanza.
Ciò che ora mi importa di dire è che trovo errata l'identificazione della figura del regista con quella di qualcuno che fa film. Ci sono registi che vengono da scuole di cinema e scelgono la professione del regista per fare film, elaborano una tecnica precedentemente studiata, e portano avanti il loro discorso professionale tecnico sfruttando i lavori narrativi autoriali altrui in cui intravedono quelle tematiche a cui sono sensibili e in cui identificano il loro pensiero. Poi ci sono coloro i quali non vengono dagli studi cinematografici, che non sono registi nel senso proprio del termine, che non associano il loro essere al lavoro del regista, chiamiamoli quindi "poeti"; sono persone a cui interessa prevalentemente portare avanti un discorso autoriale sfruttando la tecnica cinematografica. Quest'ultimo secondo me è senz'altro il caso di Tarr, la cui tecnica negli anni ha portato avanti lo stesso identico discorso, raffinandosi magari (vedi come esempio il suo ultimo film) ma rimanendo nella sostanza sempre la stessa. Questo perché è evidente che nei film del "regista" ungherese non è interessante tanto il cinema, quanto un discorso autoriale di matrice esistenzialista che va oltre la forma che lo esprime; essa certamente è importante in quanto forma cinematografica, ma quella stessa estetica, io credo, avrebbe lo stesso impatto se contenuta in altri mezzi di comunicazione.
Detto questo, possiamo quindi affermare che sì, Béla Tarr è anche un astrofisico.
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#87 reese

    moriremo

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Inviato 06 gennaio 2012 - 13:19


Dobbiamo anche tenere presente però che Tarr ha dichiarato di non sentirsi e di non essere un regista.

Però, ripeto, dubito che abbia detto davvero cosi'.


I read in a previous interview that you wanted to be a philosopher when you were younger. So do you see your film-making as philosophy by other means: in other words philosophical enquiry using an artistic medium?
No, I gave it up: the whole philosophy and I don't want to be a philosopher anymore. I wanted to be a philosopher when I was younger, but fortunately or unfortunately something happened to me. Now I'm a film-maker, but I'm not a real film-maker.
You've said you're not interested in cinema and you don't know what it is?
I don't know. It is true.

http://www.kinoeye.o...2/ballard02.php
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#88 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 06 gennaio 2012 - 14:47

Mmh a parte Solaris e Stalker cos'hai visto di Tark? Solo per curiosità.

Chi ti dice che abbia visto Solaris? asd
Infatti non l'ho visto, ce l'ho da parte per quando ho tempo e mi sento predisposto. Tempo fa ho approfittato di un periodo morto e mi son visto nel giro di una settimana Andrei Rublev, Stalker e Zerkalo (quest'ultimo lo rivedrò di sicuro, ma tra un bel pezzo).

Mi è piaciuto e approvo il tuo discrimine "teologico" tra Tarko e Tarr, anche se come puoi capire non ho una conoscenza abbastanza approfondita del primo. Non intendevo sminuire la evidente portata (prima di tutto "semantica") del cinema di Tarkovsky, ma se dovessi esprimere un semplice giudizio basato sull'impatto di queste due magnifiche realtà del cinema moderno, Tarr mi vince di molte misure.
Provo a dire la mia: Tarkovsky mette in gioco dubbi "concreti", narrati e posti con evidenza all'attenzione dello spettatore; Tarr ha un'ansia incolmabile di mostrare la vita, lasciando che tutto il resto scaturisca sempre e comunque dalle immagini. Si direbbe un regista pacatamente vorace, determinato a inglobare la fisicità della terra e di coloro che la calpestano, a costo di tenerci davanti a uno schermo per (almeno) 7 ore.
Poi non so, ho sempre apprezzato di più i film/registi che mettono in dubbio le tue certezze, o che comunque ti stimolano ad assumere un punto di vista diametralmente opposto al tuo: per questo forse trovo il "nichilismo" di Tarr una sfida estremamente affascinante.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#89 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 06 gennaio 2012 - 14:49

Ogni volta che rivedo questo ballo, passo tutto il tempo battendo il piede a terra per tenere il ritmo! Convertitevi finchè siete in tempo...


http://www.youtube.c...h?v=I_hUe4hl1rY
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#90 debaser

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Inviato 06 gennaio 2012 - 14:53


Mmh a parte Solaris e Stalker cos'hai visto di Tark? Solo per curiosità.

Chi ti dice che abbia visto Solaris? asd
Infatti non l'ho visto, ce l'ho da parte per quando ho tempo e mi sento predisposto. Tempo fa ho approfittato di un periodo morto e mi son visto nel giro di una settimana Andrei Rublev, Stalker e Zerkalo (quest'ultimo lo rivedrò di sicuro, ma tra un bel pezzo).

Mi è piaciuto e approvo il tuo discrimine "teologico" tra Tarko e Tarr, anche se come puoi capire non ho una conoscenza abbastanza approfondita del primo. Non intendevo sminuire la evidente portata (prima di tutto "semantica") del cinema di Tarkovsky, ma se dovessi esprimere un semplice giudizio basato sull'impatto di queste due magnifiche realtà del cinema moderno, Tarr mi vince di molte misure.
Provo a dire la mia: Tarkovsky mette in gioco dubbi "concreti", narrati e posti con evidenza all'attenzione dello spettatore; Tarr ha un'ansia incolmabile di mostrare la vita, lasciando che tutto il resto scaturisca sempre e comunque dalle immagini. Si direbbe un regista pacatamente vorace, determinato a inglobare la fisicità della terra e di coloro che la calpestano, a costo di tenerci davanti a uno schermo per (almeno) 7 ore.
Poi non so, ho sempre apprezzato di più i film/registi che mettono in dubbio le tue certezze, o che comunque ti stimolano ad assumere un punto di vista diametralmente opposto al tuo: per questo forse trovo il "nichilismo" di Tarr una sfida estremamente affascinante.

Solaris per me è il più bello.
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#91 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 06 gennaio 2012 - 14:58

Solaris è straordinario, ma Stalker e Andrei Rublev, secondo me, sono ancora più grandi.
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#92 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Inviato 07 gennaio 2012 - 11:14


Mmh a parte Solaris e Stalker cos'hai visto di Tark? Solo per curiosità.

Chi ti dice che abbia visto Solaris? asd


Eh guardati allora solaris e la lunga e bellissima sequenza nel sottopassaggio presente nella versione integrale e poi magari ci lanciamo in paragoni...
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Everybody needs a bosom for a pillow

#93 totem

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Inviato 07 gennaio 2012 - 11:32

Eh guardati allora solaris e la lunga e bellissima sequenza nel sottopassaggio presente nella director's cut e poi magari ci lanciamo in paragoni...

Io avevo capito che la sequenza nel sottopassaggio fosse presente nel film originale, non nel director's cut, per lo stratagemma delle riprese all'estero citato su wikipedia.
Comunque io ho visto solo stalker e solaris di tarkovsky, ma secondo me è migliore il primo. L'unica cosa che non mi ha convinto di stalker è
Spoiler


Comunque mi avete messo una curiosità incredibile su 'sto satantango. In giro quindi si trova solo in qualità scadente a meno di comprarsi il blu-ray?
  • 0

#94 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Inviato 07 gennaio 2012 - 11:35

sì mi riferivo alla versione integrale.
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Everybody needs a bosom for a pillow

#95 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 07 gennaio 2012 - 11:45

Bellissima la scena del sottopassaggio, quella dove lei urla come una pazza e sparge roba dappertutto
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#96 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 08 gennaio 2012 - 13:18

Comunque mi avete messo una curiosità incredibile su 'sto satantango. In giro quindi si trova solo in qualità scadente a meno di comprarsi il blu-ray?

No no, in giro c'è un rip accettabile ma il meglio che trovi sono sottotitoli in inglese. Mi ero lanciato in una traduzione manuale qualche mese fa, ma dovevo/devo fare mille altre cose e ho lasciato perdere. :(
Il blu-ray non esiste ancora.
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#97 Fitzcarraldo

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Inviato 09 gennaio 2012 - 09:56

ma avete visto "Lo zio Boonmee che si ricorda delle sue vite precedenti" che omaggia "Satantango" nella scena iniziale e ne riprende alcuni motivi di fondo ovviamente per ricontestualizzarli)? Weerasethakul è un grande fan di Tarr, lo diceva pure a Cannes, e anche tecnicamente ha ripreso molto (c'è il bellissimo "Tropical Malady" che inizia con un piano sequenza d'un quarto d'ora che sembra girato da Tarr tanto è teso ed elaborato)
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I'm too old for this shit


#98 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 09 gennaio 2012 - 13:26

Segnalazione per torinesi e dintorni: retrospettiva al cinema massimo, dal 13 a fine gennaio; 23 gennaio proiezione de "Il cavallo di Torino" con Bela Tarr in persona.
  • 1

#99 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 09 gennaio 2012 - 23:37

ma avete visto "Lo zio Boonmee che si ricorda delle sue vite precedenti" che omaggia "Satantango" nella scena iniziale e ne riprende alcuni motivi di fondo ovviamente per ricontestualizzarli)? Weerasethakul è un grande fan di Tarr, lo diceva pure a Cannes, e anche tecnicamente ha ripreso molto (c'è il bellissimo "Tropical Malady" che inizia con un piano sequenza d'un quarto d'ora che sembra girato da Tarr tanto è teso ed elaborato)


In effetti può darsi che ci sia stata qualche ispirazione. Bellissimo film in ogni caso.
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#100 dick laurent

    ...

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Inviato 10 gennaio 2012 - 12:14

Io sinceramente dubito che questo film si sia fatto una nomea solo perché dura 7 ore.


al di là del valore del film, decisamente si. E' il fascino del gigantismo, che sia satantango o wagner la cosa è abbastanza innegabile. Il fare parte del club degli eletti in grado di reggere la traversata asd
Io in una seduta sette ore di attenzione non credo che ce la farò mai. Comunque chissà se è mai esistito qualcuno che ce l'ha fatta con l'assurdo Cinemat(t)on , 167 implacabili ore continuate di film sperimentale, al confronto pure Satantango è uno sketch pubblicitario

http://it.wikipedia..../wiki/Cinématon
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine





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