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OndaLibri: CLASSIFICA 2011


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50 replies to this topic

#1 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 12 dicembre 2011 - 18:46

Gli utenti che intendono partecipare devono postare in questo thread, nelle modalità indicate in seguito, la loro classifica entro le 23:59 di venerdì 30 dicembre 2011 (siete pregati di non farlo 2 minuti prima della scadenza).

regole

- Mettete i vostri 10 libri preferiti che avete letto quest'anno (NON PER FORZA DEL 2011)

- NON sono necessarie 10 posizioni: comunque, al primo verranno assegnati 10 punti, poi a scalare fino al decimo (chi lo avrà) che riceverà 1 punto.
- Il primo classificato avrà il privilegio di una breve descrizione/motovazione della posizione a cura del redattore della classifica
- sono ammessi saggi, racconti e poesie. Per questi ultimi due vedi "layout" se si intende segnalare un singolo racconto/poesia.



Ciascuno, inoltre, può dare coi suoi + (i - non si usano) il gradimento a una/più classifiche.
Alla scadenza del 30 dicembre sarà incoronata la migliore classifica (quella con il maggior numero di +).


layout

vi prego di rispettare nella compilazione la forma qui indicata:

posizione - scrittore/saggista/poeta - titolo opera

esempio:

1. Umberto Eco - Il nome della rosa
è il romanzo bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla

2. J.Joyce - The Dead (The Dubliners)
3. Don Mazzi - puttane puttane
...

Non postate commenti, ma solo classifiche. Per quelli partirà un 3D autonomo.

Potete modificare la classifica prima della scadenza, a patto che lo comunichiate nel thread dei commenti.

IL 3D DEI COMMENTI NON è QUESTO, è UN ALTRO

Cercasi volontario per il computo finale: se facciamo i bravi con la formattazione il calcolo ce lo farà Good Vibrations. Quindi fate i bravi.

© gigiriva

Messaggio modificato da Piersa il 13 dicembre 2011 - 13:02

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#2 atlas

    -

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Inviato 12 dicembre 2011 - 20:18

*
POPOLARE

1. F.Dostoevskij - I fratelli Karamazov
L'ultimo romanzo dello scrittore russo racconta la storia dei fratelli Aleksej, Ivan e Dimitri che hanno in comune il padre Fedor Pavlovic ma non la madre. La storia prende piede a causa degli attriti tra il vecchio padre e Dimitrij per questioni economiche e sentimentali ma Mitja non è l'unico ad avere qualcosa da ridire a quel vecchio spregevole ma affatto stupido. Le passioni umane, spesso ritratte nella loro forma più disperata e violenta, unite ai personaggi di grandissimo spessore, sia maschili che femminili, rendono il romanzo il capolavoro assoluto di Dostoevskij e uno dei libri più grandi della storia della letteratura mondiale (che è il più grande libro del XIX secolo è praticamente scontato). Il grande inquisitore, il diavolo, l'epilessia, la perdizione ma anche l'amore, la speranza, la fede, in poche parole c'è tutto. Alla fine si respira a pieni polmoni e ci si commuove un poco, ma in fondo come si fa trattenere le lacrime per la storia di Iljusa&parents? Pagherei oro per partecipare al festino di Dimitrij a Mokroe -in stile Trimalcione- e perculare con lui spalla a spalla quei due polacchi. :cool:
2. H.Melville - Moby Dick
3. J.Joyce - Ulisse
4. F.Nietzsche - La nascita della Tragedia
5. G.Orwell - 1984
6. A.Schopenhauer - Il mondo come volontà e rappresentazione
7. G.Verga - I Malavoglia
8. A.Rimbaud - Opere (Einaudi)
9. M.Bulgakov - Il maestro e la margherita
10. N.Gogol - Racconti di Pietroburgo
  • 16

il faut se radicaliser. 


#3 Armonica

    Groupie

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Inviato 12 dicembre 2011 - 20:21

Copioeincollo

1. Italo Calvino - Lezioni americane.
Sostiene diversi principi che condivido (anzitutto come aspirante narratore :firuli: ) e soprattutto è esposto con una forma intrigante, cristallina, di fluidità ammirevole.

2. Ignazio Silone - Fontamara.
3. Raymond Carver - Principianti.
4. Cormac McCarthy - Meridiano di sangue.
5. Leonardo Sciascia - Il giorno della civetta.
6. Dino Buzzati - Un amore.
7. Cormac McCarthy - Cavalli selvaggi.
8. Beppe Fenoglio - Una questione privata.
9. Umberto Eco - Il cimitero di Praga.
10. George R. R. Martin - A Storm of Swords.
  • 4

#4 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 12 dicembre 2011 - 20:37

1. T.S. Eliot - Waste Land
Ennesima rilettura, ennesimo stupore di fronte ad uno dei più grandi poeti della storia dell'umanità, che in quest'opera ci presenta nitidamente lo spirito del modernismo (e non solo). Credo sia sul mio comodino da quattro anni circa.

2. James Joyce - Gente di Dublino
3. Eugenio Montale - Ossi di seppia
4. M. Foucault - Archeologia del sapere
5. Roland Barthes - La camera chiara
6. Roberto Calasso - Le nozze di Cadmo e Armonia
7. J.L. Borges - Finzoni
8. Umberto Eco - Il Pendolo di Foucault
9. F.W. Nietzsche - La nascita della tragedia
10. Carla Benedetti - Pasolini contro Calvino

Ciao ;)
  • 3

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#5 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 12 dicembre 2011 - 20:44

1. Samuel Beckett – Murphy

Nell’esordio romanzesco e anti-tragico di Beckett c’è tutta la (risibile) epica del “perdigiorno” e la parodia terminale dell’amore romantico, qui reso massimamente svogliato da un protagonista con spiccate tendenze solipsistiche, più invaghito della fusione nientificatrice col suo sè (e fissato con le predizioni astrologiche) che non irretito dalle premurose ma disturbanti attenzioni dell'amante / ex-prostituta, sorniona con la testa sulle spalle. Finchè questa (la donna, non la testa) non pone il fatidico e prosaico aut-aut: se vuoi stare con me ti trovi un lavoro. E allora Murphy (giustamente) decide di far perdere le proprie tracce... Da qui una sgangherata sequela di eventi rigorosamente mancati, talvolta al limite del poliziesco reso farsa (pedinamenti fallimentari inclusi), innestati in una ragnatela di equivoci sul tema dell'amore non corrisposto (o mal riposto) quasi da far pensare ad una forma ante-litteram di commedia all'italiana, con personaggi comprimari (tutta gente che in un modo o nell'altro ha a che fare con Murphy e lo vuole stanare) tanto goffi quanto irresistibili nei loro handicap. E' l'umanità secondo Beckett, sopraffatta dal tic di esistere e dalle sue tragicomiche conseguenze.

Lunghe ombre colto-joyciane risolte, e rese proprie, in una pirotecnìa comica che nell’irlandese non si troverà più (salvo che nei primi racconti e poesie e nel delizioso romanzetto “Mercier e Camier”). Una continua invenzione, un tripudio linguistico che rende più “in carne” il primo dei grandi inetti beckettiani, prima dei Molloy, dei Malone e degli Innominabili, prima della progressiva perdita della parola e del suo “dire”, prima della conversione al francese e alla sua essenzialità. Un godimento dalla prima all'ultima pagina con inspiegabili vette di commozione e tenerezza (il "soggiorno" di Murphy come inserviente in manicomio). Una volta (ogni volta) finito mi vien voglia di ricominciarlo, di ritrovare il più bell'anti-incipit che abbia mai letto:
"Sorgeva il sole, non avendo alternative, sul niente di nuovo."


2. Giorgio Manganelli - Ti ucciderò, mia capitale
3. William Goyen - La casa del respiro
4. Mariangela Gualtieri - Caino
5. Marco Lodoli - Diario di un millennio che fugge
6. Giorgio Vasta - Il tempo materiale
7. Maurice Blanchot - La sentenza di morte
8. David Foster Wallace - Questa è l’acqua
9. John Barth - L’opera galleggiante
10. Silvio D’Arzo - Casa d’altri e altri racconti

Fuori classifica perchè non sono neanche a metà ma mi ha già avviluppato:
David Foster Wallace - Il Re pallido

Libro del Sempre:
Charles Baudelaire - Ultimi Scritti

Comunque è stato l'anno di Manganelli. Uno di quegli incontri che capitano una volta ogni tot anni.
  • 7
A chemistry of commotion and style

#6 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 12 dicembre 2011 - 20:52

1 Luciano Bianciardi – La vita agra

Per me il 2011 è Bianciardi, strana forma di emigrante, da Grosseto a Milano; figura di intellettuale polimorfa (traduttore, giornalista, polemista, scrittore…) nonché uno dei rarissimi casi di licenziato “per scarso rendimento” (dalla Feltrinelli): “La verità è che le case editrici sono piene di fannulloni frenetici: gente che non combina una madonna dalla mattina alla sera, e riesce, non so come, a dare l’impressione, fallace, di star lavorando. Si prendono persino l’esaurimento nervoso”.
È anche, questo, l’anno della vita agra, col dubbio che il prossimo sarà anche peggio.
Scritto in forma diretta, prima persona-tempo presente, è la cronaca di un uomo senza qualità (nel senso che non sappiamo nulla di lui, anche se è lui) che abbandona il focolare toscano per accenderne un altro a Milano, città ostile e improbabile teatro di una improbabile vendetta.
Soldi pochi, lavoro a singhiozzo, come nelle provvigioni del telemarketing, pochissimi svaghi, tanta incertezza e tantissimo tempo “per fare all’amore”, unico vero atto rivoluzionario, “La vita agra” è il resoconto di un tempo bastardo in un’Italia ancora lontana dal ’68, che trotta senza grandi aspettative e che ha come unico schermo protettivo la piccola morte dell’orgasmo e quelle “sei ore in cui chiudo gli occhi e non ci sono più”.

2. George Simenon – Le testament Donadieu
3. Gustave Flaubert – L’educazione sentimentale
4. Slavoj Zizek – Vivere alla fine dei tempi
5. Alexandr Solgenitsin – Ego
6. James Joyce – The Dead (da “Gente di Dublino”)
7. Drieu la Rochelle – Sur les ècrivains
8. Yuri Slezkine – Il secolo ebraico
9. Richard Yates – Revolutionary Roads
10. Charles Dickens – La bottega dell’antiquario
  • 8

#7 sfos

    utente unisalento

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Inviato 12 dicembre 2011 - 20:58

*
POPOLARE

1. William Faulkner - L'urlo e il furore
Probabilmente il libro della vita. Le pagine si susseguono in modo incalzante, frenetico, scandite da un ritmo irregolare. Lo stream of consciousness adottato da Faulkner è l'interorità di gente disperata riversata senza filtri sulla pagina. Continui salti temporali, un lessico debordante, con picchi di intensità barocca memorabili. Un'esperienza letteraria devastante: la seconda parte, quella che narra l'ultimo giorno di vita di Quentin, prima del suicidio, è da lacrime agli occhi. Sicuramente una lettura impegnativa (ammetto di aver dovuto rileggere più e più volte diversi passi), ma una volta entrati nel meccanismo che regola tutto il romanzo, si ha la sensazione, in qualche modo, di aver compiuto un'esperienza conoscitiva dell'animo umano prima ancora che una lettura.

2. Herman Melville - Moby Dick
3. Thomas Mann - I Buddenbrook
4. Virginia Woolf - Al faro
5. Stendhal - Il rosso e il nero
6. Emily Bronte - Cime tempestose
7. James Joyce - Gente di Dublino
8. Italo Svevo - La coscienza di Zeno
9. Honorè de Balzac - Eugenie Grandet
10. Luigi Pirandello - Il fu Mattia Pascal
  • 12
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#8 Guest_GioM_*

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Inviato 12 dicembre 2011 - 21:56

1. Fernando Pessoa - Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares
Un romanzo che probabilmente non è un romanzo, un diario o forse solo una raccolta di frammenti.
Pessoa che si nasconde dietro Soares, Soares che non vuole avere niente a che fare con Pessoa.
Pessoa rigurgita dal suo microcosmo il macigno dell'esistere in una prosa che sostiene continuamente di essere poesia. Scoprirsi a doverlo digerire in pillole perché più di così non ce la si fa. E arrivare alla fine di ogni singolo frammento dicendo: diamine, io sono Pessoa. Dilaniante.
2. Roberto Bolaño - 2666
3. Julio Cortázar - Il gioco del mondo (Rayuela)
4. Jorge Luis Borges - Finzioni
5. Herman Melville - Moby Dick
6. Henri Laborit - Elogio della fuga
7. Albert Caraco - Breviario del caos
8. Gianfranco Salvatore - Miles Davis, lo sciamano elettrico
9. Ambrose Bierce - Il dizionario del diavolo
10. Charles Baudelaire - I fiori del male [a fondo classifica perché più che una lettura è una rilettura costante.]
  • 7

#9 kingsleadhat

    कगलु विपश्यना बाद वैश्व

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Inviato 12 dicembre 2011 - 22:07

1. Albert Camus - Il Mito di Sisifo
Il senso dell'assurdo. L'uomo che si risveglia dal sonno dell'abitudine e delle pantomime e scopre la vacuità delle scene che lo circondano. Nasce quindi l'estraneità nei confronti di una vita che non ha alcun senso, in cui i giudizi di valore crollano, in cui scorge l'irrazionale, che nessun intelletto e nessuna scienza sarà mai in grado di comprendere. L'uomo che tenta di trovare il senso della vita e questa che gli risponde con una cinica risata.
Che fare quindi? La logica prescrive il suicidio? La vita deve avere un senso per essere vissuta?
La risposta di Camus è terribilmente semplice ed efficace: la vita sarà tanto meglio vissuta in quanto essa non avrà alcun senso.
La parabola dello scrittore algerino pesca ancora una volta dall'amata mitologia greca. Non solo Sisifo, che nel suo far rotolare per l'eternità una pietra su e giù per la montagna ritrae lo schiacciante destino dell'uomo, ma anche Pindaro: è nella terza Pitica che si cela l'unica possibile via d'uscita.
Essendo la morte l'unica certezza, perennemente dietro l'angolo, l'uomo assurdo non potrà fare altro che tutto esaurire ed esaurirsi.
Una lettura che ha cambiato in maniera sostanziale il mio punto di vista su moltissimi aspetti dell'esistenza.

"O anima mia, non aspirare alla vita immortale, ma esaurisci il campo del possibile"



2. T. S. Eliot - Prufrock and Other Observations

3. F. M. Dostoevskij - I Demoni

4. A. Camus - La Peste

5. J. Joyce - The Dead (da "Dubliners")

6. D. H. Lawrence - The Virgin And The Gypsy

7. J. L. Weston - From Ritual To Romance

8. Marco Polo - Il Milione

9. J. Conrad - Heart Of Darkness

10. A. Camus - La Caduta
  • 6

#10 100000

    Enciclopedista

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Inviato 12 dicembre 2011 - 22:36

1. Samuel Beckett - Molloy
Molloy è un vecchio che cercherà invano di raggiungere la stanza della madre, per poter poi scrivere della propria delirante odissea, sempre più grottesca e tragicomica. Moran è un improbabile agente segreto che deve trovare Molloy stesso, finendo per assomigliarci, quantomeno nell'inutilità della proprio viaggio personale colmo di difficoltà e svolte surreali e per la finalità di redigere un rapporto di esso. Le interpretazioni sono infinite, ma gli stessi personaggi dichiarano di mentire e tramite le loro parole Beckett si fa gioco di tutto ciò che so e anche di ciò che non so della letteratura e non solo. La futilità della vita vista quasi con comicità, l'unica cosa che conta di questi personaggi è che raccontino di se stessi per definirsi vivi, per sopravvivere. Tutto ciò e molto altro, neanche intuito, è stato per me una rivelazione, un romanzo che mi ha lasciato a bocca aperta ed ansioso di leggere altro dello stesso autore che, davvero avrei voluto avere come migliore amico, e quasi ce l'ho.

2. Paul Auster, Paul Karasik, David Mazzucchelli - Città di vetro [valgono le graphic novel, vero? altrimenti amen]
3. Henry Miller - Tropico del capricorno
4. Louis-Ferdinand Céline - Viaggio al termine della notte
5. George Orwell - 1984
6. Luigi Pirandello - Il fu Mattia Pascal
7. Josè Saramago - Tutti i nomi
8. James Joyce - Dubliners
9. James G. Ballard - Amplificazione (da "Tutti i racconti vol.1 1956-1962")
10. Fernando Pessoa - Il libro dell'inquietudine di Bernando Soares [a fondo classifica perché più che una lettura è una rilettura costante, questa te la rubo, ma altrimenti avrei dovuto metterlo primo come te]
  • 9

#11 Fractal

    pivello

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Inviato 12 dicembre 2011 - 23:59

1. David Foster Wallace - Infinite Jest
C'è poco da commentare, un romanzo troppo grande e troppo complesso per poter essere sintetizzato in poche righe. Posso solo dire che il libro riesce ad essere esattamente ciò che nel libro stesso tutti cercano.

2. Ludwig Wittgenstein - Tractatus Logico-Philosophicus
3. Mishima Yukio - Il sapore della gloria
4. Haruki Murakami - Norwegian Wood
5. William Shakespeare - Amleto
6. Kenzaburo Oe - La vergine eterna
7. Ludwig Wittgenstein - Pensieri diversi
8. David Foster Wallace - Considera l'aragosta
9. Vladimir Nabokov - L'occhio
10. Pier Paolo Pasolini - Scritti Corsari
  • 7

#12 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 13 dicembre 2011 - 06:04

1. Jonathan Franzen - Freedom
Un romanzo sotto certi punti di vista "classico", tipico tentativo di Great American Novel, imperniato sulla epopea normale di una famiglia. Struttura narrativa non originale ma comunque perfetta per lo scopo, plot che dopo una prima metà fenomenale perde slancio sulla tre quarti. I capitoli del Trust e quello di Joey in Sud America non mi entusiasmano, mi sembra che Franzen entri nella propria discomfort zone e non ne esca benissimo. il personaggio di Lalitha e tutto quello che da lei scaturisce nella trama non mi hanno entusiasmato affatto.
in definitiva è un romanzo veramente molto simile a Le Correzioni, forse troppo ed è il suo unico limite. Sembra quasi un "Correzioni"+ sottotesto politico molto più evidente e soprattutto amarissimo.
Il meglio di sé Franzen continua a darlo nella descrizione dei rapporti interpersonali e soprattutto intra-familiari. La biografia di Patty "Mistakes Were Made" è l'assoluto vertice del libro. L'amicizia, l'amore, l'odio, la competizione, la tensione quasi omosessuale tra Katz e Berglund è descritta in maniera perfetta. Da questo punto di vista un altro forte limite è che Joey, Jessica e Lalitha ne escano meno come personaggi tout court e più come personaggi in funzione dei due Berglund.

2. Albert Camus - Lo straniero
3. John Barth - La fine della strada
4. David Sedaris - Mi raccomando tutti vestiti bene
5. Alexander McCall Smith - Semiotica, pub e altri piaceri
6. Wu Ming 1 - New Thing
7. David Sedaris - Diario di un fumatore
8. Roberto Saviano - Gomorra
9. Gianluigi Ricuperati - Il mio impero è nell'aria
10. Michele Serra - Breviario comico. A perpetua memoria

sfortunatamente quest'anno ho letto pochissima narrativa. scrivere la tesi più articoli vari, con un mare di letteratura accademica di mezzo, mi ha tolto il piacere di leggere. a fine giornata volevo solo guardare i Simpson, altro che DFW...
mi rendo conto che Saviano e Serra non sono proprio, "fiction", ma tant'è, non sarei arrivato a dieci altrimenti

migliori libri "da studio"
Raymond Aron - Le tappe del pensiero sociologico
Luigi Perissinotto - Wittgenstein. Una guida
  • 5

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#13 aldous

    mainstream Star

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Inviato 13 dicembre 2011 - 08:03

1. Gao Xingjian – La montagna dell’anima
Gao: «Vi faccio notare che il mio nome, Xingjian, vuol dire bonne marche, “buon viaggio”».
Il libro è un viaggio dentro l'anima, forse non sempre buono, ma comunque un viaggio.
2. José Saramago – Cecità
3. Roberto Bolaño – 2666
4. Murakami Haruki – Nel segno della pecora
5. Werner Herzog – La conquista dell’inutile
6. Mercè Rodoredo – La piazza del diamante
7. Jennifer Egan – Il tempo è un bastardo
8. Nicola La Gioia – Riportando tutto a casa
9. Oriana Fallaci – Un cappello pieno di ciliegie
10. Umberto Galimberti – I miti del nostro tempo

Piaciuti meno (o perché già in lista dei migliori):
Murakami – 1Q84
Reyes – Lo sposo del mondo
Parks – Insegnaci la quiete
Bolaño – Il terzo reich
Ballard - Il condominio
  • 2

#14 Lois

    - Dancing Queen -

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Inviato 13 dicembre 2011 - 12:04

1. Luigi Pirandello - Uno, nessuno e centomila
Per me è l’ennesima rilettura di una delle opere più famose di Pirandello. La prima posizione in classifica gli spetta di diritto perché Pirandello è uno dei miei autori preferiti, sin da quando lo scoprii alle scuole medie.
Il gioco o, meglio, il concetto delle maschere (a me molto caro, anche e soprattutto correlato al teatro in quanto tale) è presente anche in questo libro, che già nel titolo rivela il suo messaggio: noi possiamo essere qualcuno o addirittura nessuno, a seconda di chi ci guarda e della prospettiva da cui veniamo guardati.
Vitangelo Moscarda è il protagonista del racconto, un racconto in prima persona che lo vede interrogarsi -e con lui il lettore- sull’io, sul sé e su ciò che è e non è al di fuori, sulla percezione che noi abbiamo di noi stessi e degli altri, ma anche su quanto la follia possa essere accettata e valutata quale vettore di una percezione amplificata o, più correttamente, diversa.
2. Ildefonso Falcones - La cattedrale del mare
3. Stendhal - La Certosa di Parma
4. George Orwell - La fattoria degli animali
5. Arturo Pérez Reverte - La pelle del tamburo
6. Giuseppe Tomasi di Lampedusa - Il Gattopardo
7. Iain Pears - La quarta verità
8. Umberto Eco - Il pendolo di Foucault
9. Carlos Ruiz Zafòn - L'ombra del vento
10. John Steinbeck - Uomini e topi
  • 5

ॐ मणि पद्मे हूँ

... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")


 

... "Guys, I know Kung Fu" ...


#15 Euripidello

    Sigh...

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Inviato 13 dicembre 2011 - 12:42

*
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1. Franco Matticchio - Trilogia del signor Ahi
Conobbi questa piccola e splendida opera sulle pagine di alcuni vecchi Linus che comprai alla stazione di Bologna, solo che mancandomi alcuni numeri mi mancavano anche delle parti della storia stessa. Quest'anno finalmente ho comprato il volumetto, un rettangolino di fogli di carta molto umile che si fregia di reticolati intrecciati ad altri reticolati per disegni surreali e di irresistibile fascino, accompagnati da didascalie essenziali quanto poetiche. Chi è Ahi? Un ometto che ha al posto della testa un grosso occhio, che vive un'avventura incantata e sospesa nella fantasia dell'autore, in uno spazio magico e fiabesco in cui faranno la comparsa niente di meno che i Residents!

2. Léo Malet - Trilogia nera
3. Ernst Theodor Amadeus Hoffman - Gli elisir del diavolo
4. Giorgio Scerbanenco - Milano calibro 9
5. William Saroyan - Che ve ne sembra dell'America?
6. Teresa D'Avila - Il castello interiore
7. Pitigrilli - Il dito nel ventilatore
8. Dante Alighieri - Purgatorio (dalla Divina Commedia)
9. Sergej Esenin - Poesie
10. Lev Tolstoj - Resurrezione
  • 25

#16 marcio

    burning from the inside

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Inviato 13 dicembre 2011 - 13:18

1. George Orwell - 1984
capolavoro immenso, un romanzo attuale ancora oggi, visionario e geniale nella descrizione di un mondo distopico, dominato da un elite che distrugge la mente ai cittadini normali e annienta la volontà
un ritratto angosciante della società moderna, e per me uno dei libri più belli mai letti

2. J.G.Ballard - Il condominio
3. F.S.Fitzgerald - Il grande Gatsby
4. R.Bradbury - Cronache marziane
5. L.Pirandello - Il fu Mattia Pascal
6. J.G.Ballard - L'isola di cemento
7. Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
8. G.Tomasi di Lampedusa - Il gattopardo
9. N.Ammaniti - Come Dio comanda
10.C.Palahniuk - Invisible monsters
  • 7

#17 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 13 dicembre 2011 - 13:20

1. Mary Shelley - Frankenstein
Beh... mi piacciono i romanzi gotici...

2. Guy de Maupassant - Bel Ami
3. Lazarillo de Tormes
4. Gustave Flaubert - Madame Bovary
5. Stendhal - Il rosso e il nero
6. Joseph Roth - La Cripta dei Cappuccini
7. Hermann Hesse - Il lupo della steppa
8. Robert Heinlein - Fanteria dello spazio
9. Konrad Lorenz - L'anello di Re Salomone
10. Edwin Abbott - Flatlandia

una menzione d'onore per questo:

Federico Sardelli - Il libro cuore (forse)
  • 3
Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#18 Guest_You'dnotlivepast25_*

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Inviato 13 dicembre 2011 - 13:20

1.Guy de Maupassant - Bel Ami
Un libro realista che presenta personaggi meravigliosi ed un' azione che, pur svolgendosi nell'800, non si discosta quasi per niente da moltitudini di scene che si vivono ancor oggi: cambia lo sfondo, non la storia. Il trionfo dell'egoismo e dell'ipocrisia sui sentimenti positivi.

2. Honoré de Balzac - Sarrasine
3. Isaac Asimov - Destinazione cervello
4. Stanislaw Lem - Solaris
5. M.G.Lewis - Il monaco
6. Virginia Woolf - La crociera
7. Henry James - Il carteggio Aspern
8. Jonathan Coe - La casa del sonno
9. Jane Austen - Lady Susan; I Watson; Sandition
10. Alicia Giménez-Bartlett - Il silenzio dei chiostri
  • 1

#19 Siberia

    Radical Schick

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Inviato 13 dicembre 2011 - 22:01

1. Leonardo Sciascia - Una storia semplice
Premio il romanzo breve, appena 66 pagine, datato 1989 di un mio conterraneo. E' l'ultimo romanzo di Sciascia (pubblicato il giorno della sua morte), a mio avviso uno dei migliori dello scrittore siciliano; non a caso si tratta di una rilettura. Il ritorno nel paese di origine, ovviamente in Sicilia, di un diplomatico in pensione e il suo suicidio (o, come sostiene il brigadiere, omicidio?) sono il punto di partenza di un poliziesco, se così si può definire, che giudica la giustizia e le istituzioni. Rispetto ad altre opere, come Il giorno della civetta, la "mafia" non viene mai enunciata in maniera esplicita ma se ne percepisce la presenza, proprio in quelle figure che dovrebbero stare dalla parte del cittadino. Il capitano Bellodi e il professor Laurana vengono sostituiti da un umile brigadiere nello stile del quale si ritrova proprio l'autore: <<Ma, curiosamente, il fatto di dover scrivere delle cose che vedeva, la preoccupazione, l'angoscia quasi, dava alla sua mente una capacità di selezione, di scelta, di essenzialità per cui sensato ed acuto finiva con l'essere quel che poi nella rete dello scrivere restava>>. Ma Sciascia è il vecchio professore Franzò splendidamente interpretato da Gian Maria Volonté (che già in altre occasioni aveva partecipato a trasposizioni cinematografiche dei romanzi del siciliano) nel film del 1991 di Emidio Greco.

2. Agota Kristof - Trilogia della città di K.
3. Andrea Camilleri - La concessione del telefono
4. Pino Cacucci - In ogni caso nessun rimorso
5. Danilo Dolci - Racconti siciliani
6. Beppe Fenoglio - Una questione privata
7. Friedrich Dürrenmatt - Romolo il grande
8. Umberto Eco - Diario minimo
9. Ödön von Horváth - Gioventù senza dio
10. Raymond Chandler - Il lungo addio
  • 3

#20 Incidente

    Feudo

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Inviato 14 dicembre 2011 - 08:42

Seppure falsino la classifica ci metto anche le riletture.

1. Robert Musil - I turbamenti del giovane Torless
Librazzone della madonna, che si ficca giusto in mezzo - temporalmente, e non solo- a Werther e Holden.
Si parla di un tipico giovane ragazzo, di una tipica ottima famiglia, la famiglia Törless per l'appunto, la sua estrazione gli permette di studiare in un altrettanto tipico collegio militare dove vivrà con i suoi sodali -in tutti i sensi- esperienze eterosessuali ed omosessuali, di forza, di virilità, vendette, torture, decisioni difficili, tradimenti, passioni, libidine, frustrazione.
Fin qui tutto normale, se non fosse per il fatto che Musil anticipa di circa un secolo le tematiche del romanzo di crescita, attraverso una vicenda che parte piatta e consueta, tipica per l'appunto, per deflagrare in un escalation di tensioni e violenza, sdoganando nel frattempo narrazioni molto poco bon ton ed esplicite scene omosessuali.

2. Mordecai Richler - Solomon Gursky è stato qui
3. Raffaele La Capria - Ferito a morte
4. Don DeLillo - White Noise
5. Bret Easton Ellis - LUnar Park
6. Brian Evenson - La colpa
7. Luther Blisset - Q.
8. Mario Vargas Llosa - La città e i cani
9. John Fante - Chiedi alla polvere
10. David Fpster Wallace - Infinite Jest
  • 4

#21 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 14 dicembre 2011 - 10:14

1. Edith Wharton - L'età dell'innocenza
Ogni consesso civile nasce dalla violenza; ne perpetua la tribale ritualità, rimodulandone forma e contenuto, nella struttura della organizzazione sociale. La violenza che pervade, invisibile eppur costante - con improvvise ma periodiche manifestazioni - la società americana è chirurgicamente esplorata e dissimulata nei riti, nelle manie, nei tic e nelle nevrosi della alta società di New York. Dal particolare all'universale: razzismo, ignoranza, xenofobia, classismo ed invidia danzano sottobraccio ritmicamente e instancabilmente, come in un valzer collettivo senza tempo. Nel titanico destino e nella tragica, possente figura (mutuata direttamente dai classici russi) della contessa Olenska viene a raffigurarsi e a prendere forma la paura di una società arcaica, conservatrice e beceramente ripiegata sui propri meschini interessi (il danaro; la posizione sociale), nei confronti di tutto quello che viene da oltreoceano e che ne può minare le basi.
Il finale consolatorio non ne erode la potenza politica e finanche satirica, ma la Wharton combatte il male che descrive con le sue stesse armi: in punta di fioretto, cinicamente, freddamente. La lettura lascia straniti, lascia un senso di implosione, di rassegnazione, quasi di stanchezza: una sensualità lieve, non detta, e per questo ancor più malata, pervade ogni pagina; simbolo, anche questo, degli irrimediabili guasti di un puritanesimo ipocrita che guardava all'europa come la terra della dissoluzione e dell'anarchia morale.

2. Phillip Roth - La controvita
3. The city boy - Herman Wouk
4. Julien Green - Parigi
5. Fernando Pessoa - Il poeta è un fingitore
6. William Trevor - L'amore, un'estate
7. Philip Roth - Nemesi
8. Cornell Woolrich - New York Blues

Se me ne ricordo altri aggiungo via via
  • 6

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#22 Fitzcarraldo

    Conquistatore delle cose inutili

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Inviato 14 dicembre 2011 - 10:28

1. Boris Vian - La Schiuma dei giorni
Premio col primo posto Vian perché "La schiuma dei giorni" è una delle poche nuove letture, non saggistiche, del mio 2011 e tra queste la più bella. Bella è dir davvero poco. Un libro che piuttosto è un mare e con la forza di una marea cresce nel lettore. Una storia d'amore surreale quanto la vita vissuta. Impossibile non amare un autore del genere: vigoroso e sferzante, sarcastico e inventivo nel creare un mondo che sembra disegnato con colori pastello, ma lentamente si sgretola fin dalle fondamenta. Un male poetico necessario per vivere o morire, che poi sono la stessa cosa.

2. Jorge L. Borges - Finzioni
3. Salman Rushdie - I versi satanici
4. Mario Luzi - Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini
5. Friedrich Durrenmatt - La morte della Pizia
6. Michail Bulgakov - Il maestro e Margherita
7. Italo Calvino - Le città invisibili
8. Italo Calvino - Lezioni americane
9. Slavoj Zizek - L'universo di Hitchcock
10. Julio Cortazar - Il gioco del mondo
  • 7

I'm too old for this shit


#23 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 14 dicembre 2011 - 10:40

*
POPOLARE

1. Kurt Vonnegut - Breakfast of Champions
2. Graham Greene - Il fattore umano
3. Bret Easton Ellis - American Psycho
4. Neal Stephenson - Snow Crash
5. Philip Roth - Lamento di Portnoy
6. Ray Bradbury - Cronache marziane
7. Philip K. Dick - Cronache del dopobomba
8. Joseph Roth - Giobbe
9. Jonathan Lethem - Testadipazzo



Libri di mmerda
Fever Pitch - Nick Hornby (ma l'argomento non mi entusiasmava)
La matrice spezzata - Bruce Sterling (mai più romanzi cyberpunk di Sterling e Gibson. racconti ok, steampunk ok, sta roba qua no.)


FUMETTINI
V per Vendetta - Alan Moore
Kick-Ass - Mark Millar
  • 11

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#24 Reynard

    No OGM

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Inviato 14 dicembre 2011 - 11:02

1. Hanna Arendt - La vita della mente
[letto a metà l'anno scorso, messo in stand by, riletto e completato quest'anno]
Testamento filosofico che, nell'analisi della facoltà di pensare e di quella di volere, mette a confronto le voci più importanti della tradizione di pensiero occidentale con l'esperienza quotidiana di ogni uomo, prendendo così al rovescio i concetti metafisici e riconducendoli alle attività che li hanno messi in opera.
La domanda che mi si è imposta, nella lettura, è "che cosa fa veramente, un filosofo, quando pensa?". Non credo che la risposta della Arendt piacerebbe a chi ha un'idea sacrale della filosofia. Molto più di Nietzsche, quest'opera può guarire i malati di platonismo.

2. Agota Krisztof - Trilogia della città di K.
3. Philip Roth - Lamento di Portnoy
4. Martin Heidegger - La questione della tecnica
5. Norbert Elias - La civiltà delle buone maniere
6. Fulvio Tomizza - Materada
7. Henryk Ibsen - Spettri
8. Robert Schneider - Le voci del mondo
9. William Shakespeare - La tempesta
10. Dashiell Hammett - La chiave di vetro
  • 5
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#25 Aurora

    born slippy

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Inviato 14 dicembre 2011 - 14:03

1. Il Nuovo Testamento
E' una continua sfida d'umanità..

2. S. Stratanovskij - Buio Diurno
3. Arkadi e Boris Strugatzki - Picnic sul ciglio della strada. Stalker
4. P. Florenskij - La colonna e il fondamento della Verità
5. V. Grossman - Tutto scorre...
6. A. Herzen - Il Dottor Krupov
7. V. Maksimov - La quarantena
8. M. Sciolochov - Il Placido Don
9. A.I Solženicyn - Padiglione Cancro
10. C. Ajmatov - Il Patibolo
  • 4

#26 OldfieldReturn

    Progressivo

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Inviato 14 dicembre 2011 - 14:32

1. Jonathan Coe - La banda dei brocchi

Autore scoperto quest'anno perchè da molti avvicinato a Hornby (uno dei miei preferiti),ho preso questo libro perchè ispirato dalla trama ed è stato amore immediato tanto che è diventato uno dei libri della mia vita e durante l'anno ho letto tutta la bibliografia di Coe.
Una storia che mi ha conquistato non solo per la sua trama ma anche per quello che c'è intorno,l'inghilterra,gli anni 70,il rock progressivo.
Non sono un fenomeno con i commenti quindi non so che altro aggiungere,è un libro che consiglio spesso e a volte regalo,per chi non si fa problemi a leggere un romanzo che parla di adolescenti,della crescita,di problemi a volte più grandi di loro (vedi appunto l'Ira) e della vita.

2. Haruki Murakami - Dance dance dance
3. Philip Roth - Ho sposato un comunista
4. Neil Gaiman - Il figlio del cimitero
5. Thomas Malory - Storia di Re Artù e dei suoi cavalieri
6. Edward Bunker - Animal factory
7. Robert Louis Stevenson - La freccia nera
8. Dario Fo - La bibbia dei villani
9. Charles Bukowski - Donne
10. Washington Irving - Il mistero di Sleepy Hollow e altri racconti
  • 8

#27 Alien Observer

    Groupie

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Inviato 15 dicembre 2011 - 07:55

1. Cormac McCarthy - Suttree
"Suttree, mio Dio quel libro..." (David Foster Wallace)

2. Francisco Solano López, Héctor Germán Oesterheld - L’Eternauta
3. Herman Melville - Moby Dick
4. David Mazzucchelli - Asterios Polyp
5. Don Winslow - La lingua del fuoco*
6. Nick Cave - La morte di Bunny Munro
7. Haruki Murakami - After Dark
8. Bret Easton Ellis - American Psycho
9. Craig Thompson - Blankets
10. John Fante - La confraternita dell'uva

*ottimi anche 'Il potere del cane' e 'L'inverno di Frankie Machine'

Orribile: Gli incendiati - Antonio Moresco
  • 2

#28 Slowburn

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Inviato 15 dicembre 2011 - 14:49

Evito di inserire le biografie musicali, poi va be.. . quest'anno non ho letto moltissimo, ad ogni modo:


1. Lev Tolstoj - Guerra e Pace

Mi vergogno un po' a scrivere due righe su questo capolavoro, dico solo che l'ho ri-letto ( lo sto finendo) perche' volevo ancora immergermi e farmi affascinare dalle vicende dei protagonisti di questa epopea della letteratura. La toccante penna di Lev coinvolge il lettore facendolo partecipe alle angosce e inquietudini, con tocco fresco e a tratti diretto; la descrizione dei paesaggi, delle battaglie, dei moti interiori, tutto con lucidita' e profondita' rare e uniche.

2. Luigi Pirandello - Uno,nessuno, centomila (riletto)
3. Amos Oz - Fima
4. Wislawa Szymborska - Gente sul ponte (riletto)
5. E.A.Poe - il Corvo e tutte le poesie (riletto)
6. George Eliot - Il mulino sulla floss
7. Kafka - Racconti (riletto)
8. Antonio Fogazzaro - Malombra
9. Roberto Carnero - La poesia scapigliata
10. Oriana Fallaci - Un uomo
  • 5

#29 tonysuper

    Classic Rocker

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Inviato 15 dicembre 2011 - 17:04

Quest'anno ho letto soprattutto serie intere di letteratura di genere. Mettero' solo il titolo migliore per ogni serie e solo un libro per autore.
Ho dovuto lottare fra i primi 4 per scegliere il primo. Ho lasciato fuori scrittori molto più seri delle due semidilettanti delle ultime due posizioni. Sono li' non perchè ho raschiato il barile, ma perchè nel loro genere sono brave. Se la Disney si gioca le sue carte bene prevedo sfraceli al botteghino per il film di Fallen in arrivo nel 2013. Spero invece che mai portino sullo schermo il pistolero.

1. La chiamata dei 3 dalla serie La torre nera - S.King

Come mischiare il fantasy e il pulp. C'è chi ha coniato il nome di genere "new weird" ma non so se si puo' adottare in questo caso. Dalla magia e i mostri di un mondo fantastico ai problemi della droga e dell'alienazione della new york moderna. Per salvare l'universo, anzi il multiverso c'è bisogno di anti-eroi capeggiati da un pistolero dal passato oscuro e mutilato.

2. Divina invasione dalla serie Valis - P. Dick
3. La camera dei segreti dalla serie Harry Potter - JK rowling
4. Il leone, la strega, l'armadio dalla serie Le cronache di narnia- lewis cs
5. Il signore degli anelli - Tolkien
6. Come Dio Comanda - ammaniti
7. Il pianeta di Rocannon - ursula le guin
8. shutter island - d. lehane
9. New moon dalla serie Twilight- S. meyer
10. Passion dalla serie Fallen - Lauren kate

NOTA BENE - classifica modificata il 27 dicembre aggiunto il signore degli anelli
tolto 8. la casa delle vacanze - clive barker

Messaggio modificato da tonysuper il 27 dicembre 2011 - 15:28

  • 2

#30 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Inviato 15 dicembre 2011 - 17:39

*
POPOLARE

Soprattutto classici perchè "il ragazzo si farà". L'immenso dostò la fa da padrone già ve lo dico...

1. Fedor M. Dostoevskij - Delitto e castigo

Un romanzo che ti avvolge e ti stritola come fosse un pitone. Che alla fine ti lascia annaspare, senza più fiato. Detta in questo modo sembrerebbe una cosa orribile lo so asd ma in realtà l'ho letto in un periodo un po' così e mi ha stravolto come poche cose al mondo. Finora semplicemente il più bel libro che abbia mai letto.

2. Fedor M. Dostoevskij - I fratelli Karamàzov
3. Cormac McCarthy - Oltre il confine
4. Marco Aurelio - Ricordi
5. Francis S. Fitzgerald - Il grande Gatsby

6. Fedor M. Dostoevskij - Memorie del sottosuolo
7. A. M. Homes - La sicurezza degli oggetti
8. Haruki Murakami - La ragazza dello Sputnik
9. Jerome D. Salinger - Franny e Zooey
10. Philip Roth - Everyman
  • 11
Everybody needs a bosom for a pillow

#31 marai

    Groupie

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Inviato 15 dicembre 2011 - 20:38

1. Sant'Agostino-Le confessioni

E' la storia spirituale di sant'Agostino,il formarsi del suo pensiero e della sua iniziazione mistica,in modo da creare sia una grande opera filosofica che una drammatica autobiografia.Viene descritta prima la sua infanzia,sulla quale Agostino fa notare che già allora l'uomo sia fatalmente portato verso la colpa,ossia verso l'appagamento dei sensi.Si prosegue poi con l'influenza dei manichei che però,in seguito alla morte di un amico lo lasciano inerte difronte al male metafisico,quello radicato nell'esistenza di ogni individuo. Prima di aprirsi definitivamente al Cristianesimo deve passare per l'ultimo gradino,il neoplatonismo grazie al quale riesce finalmente a concepire un'idea di Dio libera da ogni materialismo.E alla fine arriva la conversione,frutto di un'illuminante lettura di un passo del Vangelo dopo la quale inizia la parte più speculativa e propriamente filosofica del testo.
Oltre ad essere una tappa fondamentale del pensiero cristiano(contenente tra l'altro una delle prime riflessioni su cosa sia il tempo) le confessioni racchiudono in se il dramma di un uomo che attraverso i propri dubbi giunge alla vera conoscenza e questo cammino ha la peculiarità di coinvolgere tutti,credenti e non.Le pagine della comunicazione della conversione alla madre e la morte di quest'ultima sono fra le più belle che abbia letto.

Nota:Libro iniziato a novembre 2010 e finito a gennaio 2011.Arrivato al libro settimo(circa) a fine 2010.Percentuale letta nel 2011:circa 60%.Ma anche così avrebbe raggiunto il primo posto.

2. Joseph Roth-La marcia di Radetzky
3. Goffredo Parise-Il padrone
4. Joseph Schumpeter-Capitalismo,socialismo e democrazia
5. Anthony Trollope-La vita oggi
6. Erasmo-Elogio della follia
7. Miguel de Unamuno-Tre novelle esemplari e un prologo
8. William Maugham-Il velo dipinto
9. Peter Cameron-Quella sera dorata
10. Thomas Hobbes-Il Leviatano
  • 5

#32 Çorkan

    Utente onicofago con ghiri in culo

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Inviato 16 dicembre 2011 - 11:46

1. Malcom Lowry - Sotto il Vulcano

<<E' come un circolo di avvoltoi>>

<<Un circolo di avvoltoi?>>

<<Si, tu li vedi lontani. Appaiono pure belli, con quel volo tondo sontuoso barocco. Come le parole del libro descrivono in ampi cerchi, colando quella melassa alcolica lisergica , dorata, che t'impasta gli occhi la lingua e tu degutlisci contento ridendo come un pazzo. Ma tanto è il riso d'uno sciocco, fool's gold>>

<<Perchè?>>

<<Perchè sotto gli avvoltoi, carogneros, c'è sempre il morto. E quando uno di quei rapaci, s'abbatte in picchiata , il libro, un indio demente con zigomi profondi, smette di ridere, si fa scuro in volto, sputa. E seguendo il suo sguardo ti ritrovi a fissare la sola cosa che c'è: un carogneros dal rostro calvo che becchetta un cadavere, dove un cumulo di mosche si raggruma in solitudine su una chiazza di sangue secco>>

2. Ennio Flaiano - Tempo di Uccidere

3. Graham Greene- Il Potere e la Gloria

4. Kurt Vonnegut - Le Sirene di Titano

5. John Keegan - La Grande Storia della Guerra

6. Isaac Asimov - La Fine dell'Eternità

7. Anna Maria Ortese- Corpo Celeste

8. Tiziano Terzani - Buonanotte Signor Lenin

9. Wu Ming - Altai

10. Murakami Haruki - La Ragazza dello Sputnik

Messaggio modificato da Corkan il 25 dicembre 2011 - 15:14

  • 6
"La legge non dovrebbe imitare la natura, dovrebbe correggerla"

Dekalog 5

#33 Embryo

    Enciclopedista

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Inviato 16 dicembre 2011 - 16:31

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1. Louis-Ferdinand Céline - Viaggio al Termine della Notte

Una guerra val bene Parigi: alle armi! E sia! Così, un'anima inquieta, "che aveva mai detto niente", intraprende un viaggio un viaggio attraverso i diversi risvolti della miseria d'inizio novecento. La prima guerra mondiale, il colonialismo, l'emigrazione oltreoceano, la catena di montaggio, la povertà delle grandi periferie europee. Giurare su Ippocrate non è vocazione, ma solo l'ultima spiaggia. O il termine della notte. Il collante? Rivoltare come un calzino l'arte della prosa.
Coprotagonista del viaggio, Robinson, un'antipatica canaglia o giù di lì. Ovunque vada, Ferdinand Bardamu finisce per incontrarlo: casualità o autocoscienza?

2. Franz Kafka - Il Processo
3. John Fante - Chiedi alla Polvere
4. Kurt Vonnegut - Mattatoio n.5
5. Louis-Ferdinand Céline - Morte a Credito
6. J.D. Salinger - Il Giovane Holden
7. Raymond Carver - Cattedrale
8. Charles Bukowski - Donne
9. Charles Bukowski - Pulp!
10.Thomas Pynchon - Vizio di Forma

Annata di riscoperta del piacere della lettura, dedicata più che altro al recupero di alcuni grandi classici, colpevolmente trascurati.
  • 19
nobody knows if it really happened

At this range, I'm a real Frederick Zoller.

La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#34 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 16 dicembre 2011 - 17:29

1. Javier Marias – Il tuo volto domani

Il tuo volto domani - un vero capolavoro - è il titolo di una trilogia, ma potrebbe forse essere il titolo ideale della narrativa di Marías in generale. Il tacito interrogativo su quale sarà domani un volto che si ama, o anche il proprio, è un' ossessione che diventa verità esistenziale, un' incertezza che trapassa quasi in una legge. È un futuro che esiste nella coscienza del presente che lo teme e nega quel presente o almeno insinua una sua negazione e lo sgretola; è un tessuto impalpabile di tanti futuri, qualcuno forse destinato a diventare un giorno presente, altri solo incombenti e possibili o imprevedibili, ma in qualche modo reali in questo loro incombere.” Claudio Magris

2. Paul Auster - Trilogia di New York
3. Javier Marias - Un cuore così bianco
4. Emile Zola - Therese Raquin
5. Javier Marias - Domani nella battaglia pensa a me
6. Javier Marias - Tutte le anime
7. Naguib Mahfouz - La via dello zucchero
8. Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere
9. Ismail Kadare - Il palazzo dei sogni
10. Michele Mari - Tu, sanguinosa infanzia
  • 5

#35 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 16 dicembre 2011 - 19:13

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1. Thomas Mann - La montagna incantata

Il tempo fugge più velocemente di quanto si creda, in un satanorio scandito nel ritmo dei pasti, delle misurazioni della temperatura, in un'alta montagna fredda e isolata.
Hans Castorp è il mediocre protagonista di un romanzo di formazione e anche se viene a contatto (e noi con lui) con tanti personaggi, ideologie, modi di vivere e sogni, rimane fondamentalmente se stesso, trovando il proprio equilibrio nella rassicurante routine dei malati di tubercolosi: una vita basata sul nulla, dalla quale è sempre più difficile staccarsi per realizzare qualcosa.

2.Kurt Vonnegut - Mattatoio n.5
3. Aldo Busi - Vita standard di un venditore provvisorio di collant
4. Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere
5. Irvine Welsh - Trainspotting
6. Roberto Bolano - 2666
7. Fruttero & Lucentini - La donna della domenica
8. Georges Perec - La vita: istruzioni per l'uso
9. Walter Tevis - Lo spaccone
10. Arto Paasilinna - L'allegra apocalisse
  • 10

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#36 saysaysay

    utenta votatrice

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Inviato 16 dicembre 2011 - 19:47

  • F.M. Dostoevskij – Il Sosia
Secondo me lui è il numero 1 e lo ha dimostrato da subito. A 25 anni scrive questa storia talmente bene, per tecnica e contenuti, che a un certo punto del racconto quasi si finisce per credere all’esistenza di un Goljadkin minore e un Goljadkin maggiore.

Legate alla numero 1 le posizioni 2 e 3, passato e futuro letterario del Sosia: Gogol e la progressiva perdita della ragione in Diario di Un Pazzo, e Bulgakov con Diavoleide (uno dei racconti nella raccolta di Morfina) con il suo personaggio preda e vittima dell’elefantiasi burocratica dell’ apparato sovietico, non dissimile nel suo soccombere ad essa da Goljadkin, che perde la ragione nei meandri della burocrazia folle ai tempi di Nicola I.
  • N. Gogol – Diario di un pazzo
  • M. Bulgakov – Morfina
  • P. Tondelli – Camere Separate
  • C. Wolf – Medea
  • C. Wolf – Cassandra
  • Philip Roth – Everyman
  • I. Stogoff – mASIAfucker
  • I. Stogoff – Boys don’t cry
  • M. Niemi -Musica rock da Vittula

  • 4
farollo, promettotelo

#37 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 17 dicembre 2011 - 17:49

1 - Bolano - 2666

Le prime tre parti sono veramente belle. La quinta è un capolavoro.
La quarta, "la parte degli assassini", va oltre la letteratura. E' un abisso di reale - una storia vera descritta in tono documentaristico - nel quale ci si perde come in un sogno ipnotico e terrorizzante.

2 - Hardt & Negri - Comune
3 - Houllebecq - La Carta e il Territorio
4 - Bolano - Detective Selvaggi
5 - McCarthy - Cavalli Selvaggi
6 - Scarpa - Stabat Mater
7 - Ellroy - Il Sangue è un Randagio
8 - Hobsbawm - Il Secolo Breve
9 - Montale - Ossi di seppia
10 - Akunin - La Morte di Achille
  • 2
apri apri, apri tutto!

#38 wago

    FURTHERMORE

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Inviato 18 dicembre 2011 - 15:29

Ah ma libri letti quest'anno, non usciti quest'anno? Che cacata. Mi piace, la faccio anch'io.

1. Lucio Russo - La rivoluzione dimenticata (Il pensiero scientifico greco e la scienza moderna)

Perché i manoscritti medievali sono disseminati di immagini di macchinari complessi, molto oltre le tecnologie della loro epoca, di curiosi personaggi che scrutano il cielo tramite tubi di legno, di sofisticate (per quanto fantasiose) diatribe sui moti dei corpi celesti?
Colpa di Atlantide? Colpa degli alieni? No, della civiltà ellenistica.
Ribaltando il canone che vuole il periodo alessandrino come una fase di decadenza della cultura greca, il magistrale saggio di Lucio Russo presenta un'esposizione lucidissima e illuminante della prima - e per certi versi anche unica - "rivoluzione scientifica" della storia dell'uomo, avvenuta tra Egitto e Mesopotamia tra il terzo e il secondo secolo avanti Cristo.
Forse non tutte le scoperte e invenzioni attribuite da Russo all'ellenismo sono effettivamente così precoci, ma se anche lo fosse soltanto un dieci per cento, ce ne sarebbe abbastanza per obbligare a una revisione dell'intera storia della scienza.
Cosa che Russo, fortunatamente, già riesce a iniziare col suo saggio.

2. Primo Levi - Il sistema periodico
3. Carlo Formenti - Felici e sfruttati
4. Jacqueline Kelly - The Evolution of Calpurnia Tate
5. Fritjof Capra - La rete della vita
6. Galileo Galilei - Dialogo dei massimi sistemi
7. John Searle - La costruzione della realtà sociale
8. Paul K. Feyerabend - Contro il metodo
9. Jorge Luis Borges - Altre inquisizioni
10. Vittorio Ancarani - La scienza decostruita (Teorie sociologiche della conoscenza scientifica)


'Azzo, è praticamente tutta roba scientifica. Ho letto pure altro (es. Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana), ma mè piaciuto meno.
  • 2
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#39 selva

    mainstream Star

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Inviato 19 dicembre 2011 - 09:35

1. Guy de Maupassant - Bel-ami

George Duroy è un arrampicatore sociale che manipola le persone e le situazioni a suo piacimento, persegue i suoi obbiettivi con energia e carisma. Le donne cadono ai suoi piedi, i deboli sono costretti a cedergli il passo. L'iperbolica brama di potere del protagonista si manifesta non solo nella carriera giornalistica ma anche nell'accoppiamento selvaggio privo di sentimento(esclusa forse Clotilde).

2. Ivan S. Turgenev - Padri e figli

3. Pier Paolo Pasolini - Empirismo eretico

4. Victor Hugo - L'uomo che ride

5. Hermann Hesse - Il canto degli alberi

6. Raymond Queneau - Zazie nel metrò

7. Nikolaj V. Gogol - Le anime morte

8. Eric Hobsbawm - Il secolo breve

9. George Kubler - La forma del tempo

10. Virginia Woolf - La signora Dalloway


Libri di cinema:
Jean Renoir. L'inquietudine del reale - Daniele Dottorini
David Cronenberg - Gianni Canova
Cahiers du cinema. La politica degli autori: le interviste - Aa. Vv.
Trame del fantastico. Riflessi e sogni nel cinema - Alessandro Cappabianca
Il viaggio dell'eroe - Chris Vogler

Libri non piaciuti:
Alta fedeltà - Nick Hornby
Che la festa cominci - Niccolò Ammaniti
Il valzer dell'orrore - Joe R. Lansdale
Persuadere e convincere oggi - Luigi Lo Cascio
Veronika decide di morire - Paolo Coelho
  • 4

#40 - laura palmer -

    mainstream Star

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Inviato 19 dicembre 2011 - 10:45

  • L'uomo senza qualità - Robert Musil (''Eppure quando si è messi nello stanzino buio non bisogna, come i bambini, mettersi a cantare per la paura. Fingere di sapere come dobbiamo comportarci quaggiù è appunto cantare per la paura; puoi sgolarti da far cadere il soffitto, ma è paura e nient’altro! D’altronde io sono persuaso che stiamo correndo al galoppo'');
  • L'aleph, Jorge Luis Borges
  • I capolavori di Cechov - ed Einaudi;
  • La nausea - Jean Paul Sartre;
  • Un mondo a parte - Gustaw Herling;
  • Intervista con il potere - Oriana Fallaci;
  • L'umiltà del male - Franco Cassano;
  • Il gioco del mondo - Julio Cortazar

  • 4
A man must have a code

#41 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 20 dicembre 2011 - 12:21

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(2 7)

1. David Foster Wallace - Infinite Jest
Che dire di più? 1200 pagine ri-divorate in meno di una settimana. Il libro per adulti depend. Una droga, ti prende e non ti molla. Anche a distanza di anni dalla prima volta. Raramente sono stato assorbito a tal punto da una lettura. Anzi, vorrei riprenderlo e riririiniziare a leggerlo. Immenso.

2. George Orwell - 1984
3. Irvine Welsh - Trainspotting
4. James Ellroy - L.A. Confidential
5. Fedor Dostoevskij - Memorie dal sottosuolo
6. Edgar Allan Poe - Racconti del terrore
7. Chuck Palahniuk - Invisible monsters
8. William Golding - Il signore delle mosche
9. Nick Hornby - Un ragazzo
10. David Foster Wallace - Incarnazioni di bambini bruciati (Oblio)
  • 8
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#42 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 20 dicembre 2011 - 17:19

1 - La vita Inaspettata, Telmo Pievani
E' bellissimo perchè è capace di raccontare in maniera chiara, pulita, avvincente e terribilmente affascinante. A parte l'incredibile numero di notizie, di storie, di elementi legati all'evoluzione della vita e dell'uomo quello che colpisce è il taglio dato al libro, un taglio che riduce all'umiltà il genere umano, un accidente nella storia della natura che non è stato unico, ma molteplice, che ha convissuto in tantissime varietà senza una logica di continuità progressiva. Arrendiamoci, siamo un prodotto del lavoro mirabolante della natura che si aggiusta piano piano, che non segue sentieri precostituiti, che non ha senso, c'è, non è già bellissimo così?

2 - Il compagno segreto, J. Conrad
3 - Fuga senza fine J. Roth
4 - Due, I. Nemirovsky
5 - Il sistema periodico Levi
6 - Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Dick
7 - Novella degli scacchi Zweig
8 - La panchina della desolazione H- James
9 - Quando i cavalli avevano le dita J. S. Gould
10 - La targa, Camilleri
  • 3

#43 Guest_ale_*

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Inviato 20 dicembre 2011 - 19:40

1. Bret Easton Ellis - Imperial Bedrooms
http://forum.ondarock.it/index.php?/topic/12293-bret-easton-ellis-ma-anche-del-brat-pack-e-del-nuovo-minimalismo-americano/page__hl__bret+easton+ellis__fromsearch__1 l'ho riletto quest'anno!

2. Jay McInerney - Le mille luci di New York (ogni anno lo rileggo)
3. James Ellroy - Il grande nulla
4. Emmanuel Levinas - Dio, la morte e il tempo
5. Stephen King - IT (dopo anni che ci provo sono riuscito a superare metà libro: è come se ne avessi letto uno!)
6. Frank Miller - Il ritorno del cavaliere oscuro (sono un totale ignorante di fumetti e temo continuerò a restarlo!)
7. Paolo Mereghetti - Dizionario dei film 2011 (legiucchiato un pezzo ogni settimana alla Fnac)
8. Piero Calò - Recensioni Ondacinema
9. Feeney/Duncan - Michael Mann (non un granché, di gran lunga superiore il Castoro di Bocchi)
10. Apple - Istruzioni Ipod Touch (da denunciare!)
  • 3

#44 virginia wolf

    apota

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Inviato 21 dicembre 2011 - 12:28

1. Elizabeth Strout - Olive Kitteridge
Carver al femminile.

In un angolo del continente nordamericano c'è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull'Oceano Atlantico c'è una donna che regge i fili della storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini. È Olive Kitteridge, un'insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltiplicarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell'animo di chi le sta accanto: un vecchio studente che ha smarrito il desiderio di vivere; Christopher, il figlio, tirannizzato dalla sua sensibilità spietata; un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione, e una croce. E ancora, le due sorelle Julie e Winnie: la prima abbandonata sull'altare, ma non rassegnata a una vita di rinuncia, sul punto di fuggire ricorderà le parole illuminanti della sua ex-insegnante: Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi».
Con dolore, e con disarmante onestà, in Olive Kitteridge si accampano i vari accenti e declinazioni della condizione umana – e i conflitti necessari per fronteggiarli entrambi. È il fragile, sottile miracolo di un'altissima pagina di storia della letteratura, regalataci da una delle protagoniste della narrativa americana contemporanea, vincitrice, grazie a questo “romanzo in racconti”, del Premio Pulitzer 2009.


2. Gita al faro – Virginia Woolf (ri-ri-rilettura) indecisa se metterlo al primo posto, ma poi ho preferito la Strout, tanto la Woolf non necessita di promozione.
3. Michela Murgia – Accabadora
4. Herta Muller – L’altalena del respiro
5. Abraham Yehshua – L’amante
6. Elsa Morante – L’isola di Arturo (rilettura)
7. Agota Kristof – Trilogia della città di K
8. Philip Roth – L’animale morente
9. Elsa Morante – Menzogna e sortilegio(rilettura)
10. Antonio Pennacchi – Canale Mussolini

Qualche altro in ordine sparso, ma anche la classifica in fondo lo è:
Umberto Eco - Il cimitero di Praga
Elif Shafak – La bastarda di Istanbul
Michela Murgia – Ave Mary
Roberta De Monticelli – La questione morale
Quentin Bell – Virginia Woolf, mia zia
Étienne de La Boétie – Discorso sulla servitù volontaria
Michela Marzano – Etica oggi
John Fante – Chiedi alla polvere (rilettura)
Margaret Mazzantini – Venuto al mondo
Primo Levi – I sommersi e i salvati (rilettura)
Lidia Ravera – La guerra dei figli
Paolo Flores d’Arcais – Etica senza fede
Paolo Flores d’Arcais – Gesù L’invenzione del Dio cristiano

Messaggio modificato da virginia wolf il 21 dicembre 2011 - 12:41

  • 6
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#45 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 21 dicembre 2011 - 12:44

1. John Steinbeck. Furore.
Un libro sorprendente. Narrativo, pulito, senza fronzoli, "americano" nel senso migliore del termine. Fatto di dialoghi e descrizioni, mai presuntuoso. Un libro morale e non moralista, ringhioso, spietato, filosofico, senza paura di intervenire direttamente nella storia con il proprio chiaro punto di vista. L'avidità svelata nei suoi meccanismi più disumani, l'intolleranza, la disuguaglianza, il sistematico sopruso eletto a normale american way of life. E un ragionamento spassionato sulle macchine, il trattore, il progresso demitizzato nel midollo.
2. Jonathan Swift. I viaggi di Gulliver.
3. Beppe Fenoglio. Una questione privata.
4. Cormac McCarthy. La Strada.
5. Halldór Lexness. Il concerto dei pesci.
6. John Steinbeck. Uomini e topi.
7. Ernest Hemingway. Per chi suona la campana.
8. Mordecai Richler. La versione di Barney
9. Ivan Goncharov. Oblomov.
10. Luca Telese. Cuori neri.

Quelli che mi vengono ora di getto...

Messaggio modificato da joseph K. il 22 dicembre 2011 - 08:11

  • 7

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#46 totem

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Inviato 24 dicembre 2011 - 11:58

1. Philip K. Dick - Valis

Avete presente quando un'opera viene descritta come "un viaggio nei meandri della mente umana"? Ecco, per VALIS questa descrizione non va bene, e non andrebbe bene neanche se fosse più accurata, come "un viaggio nei meandri di una mente allucinata". La ragione principale? Non sappiamo in quale mente stiamo viaggiando e, per di più, neanche chi ci sta guidando. Di sicuro l'impressione è che sia qualcuno che non ha piena coscienza di quello che dice.
Nella california hippie degli anni '60-'70, un uomo (di buon cuore e altruista) riceve una folgorazione di origine ignota che lo illumina sulla verità delle cose. Queste nuove conoscenze portano il protagonista (già turbato dagli eventi della vita, ma con amici su cui può contare) a sprofondare sempre di più nello studio per decifrarle e catalogarle, alla ricerca di una via d'uscita dal labirinto di informazioni.
E' quasi inutile però parlare della trama se si vuole descrivere questo romanzo, non perché questa manchi o sia messa in secondo piano, ma perché quello che trascina il lettore è un vortice di idee e simbolismi che a volte poco hanno a che spartire con la vicenda che si sta svolgendo, o almeno così l'autore ci vuole far credere. Non contento di aver scardinato la concezione di tempo e spazio, in Valis Dick ha divelto anche quella di storia (o di Storia).
Raccontato in questi termini, il romanzo potrebbe sembrare un'accozzaglia di concetti inutili e pretenziosi o peggio un esercizio di stile fine a se stesso. A mio parere non lo è, ma non posso certo garantirlo.

Quindi come consigliare un romanzo come questo? Me lo sono chiesto e credo di non poter riuscire nell'intento; non sono bravo nelle spiegazioni e l'opera non si presta a essere descritta in modo lineare. Potete prendermi sulla parola, e data la fama dell'autore non riuscirà difficile. E' innegabile che la lettura sia affascinante, coinvolgente e addirittura divertente, soprattutto grazie alle geniali conversazioni che rappresentano la spina dorsale della narrazione.

2. Evgenij Zamjatin - Noi
3. Kurt Vonnegut - Piano meccanico
4. Tiziano Terzani - Un indovino mi disse
5. Olaf Stapledon - Infinito
6. Stephen King - Notte buia niente stelle
7. Ray Bradbury - L'Uomo illustrato
8. William Golding - Il signore delle mosche
9. Richard Matheson - Altri regni
10. Hugo Pratt - Una ballata del mare salato

Unica rilettura la nr. 10, per questo motivo l'ho messa per ultima.
  • 4

#47 crocus behemoth

    Roadie

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Inviato 26 dicembre 2011 - 16:06

1.Emmanuel Carrère - Vite che non sono la mia (Einaudi)

Mi ricordo che, arrivato all' ultima, chiusi il libro e me ne rimasi un po' a rigirarmelo nelle mani, senza muovermi, rimanendo lì: nella privata e solitaria liturgia del leggere, quello è l' equivalente della standing ovation nei teatri...
Cosi' Alessandro Baricco in una recensione di American Dust di Brautigan.
Esattamente quello che mi e' capitato con questo libro.
Ero un po' indeciso se affrontare una lettura così dolorosa e triste. Ora che l'ho terminato posso dire che si tratta di un libro intenso e pregnante come pochi. Da tempo non mi capitava di leggere qualcosa di così emozionante.

2. Jennifer Egan – Il tempo è un bastardo (Minimum Fax)
3. Salvatore Scibona – La fine (66th and 2nd)
4. Jonathan Franzen – Libertà (Einaudi)
5. Sam Lipsyte – Chiedi e sarà tolto (Minimum Fax)
6. Philip Roth – Nemesi (Einaudi)
7. Mathias Enard – Zona (Rizzoli)
8. Simon Reynolds – Retromania (Isbn)
9. Nick Bilton – Io vivo nel futuro (Codice Edizioni)
10. Shane Jones – Io sono Febbraio - Storia dell'inverno che non voleva finire mai(Isbn)



Comics:

1. David Mazzucchelli - Asterios Polyp (Coconino press)
2. Charles Burns – X’ed Out (Rizzoli Lizard)
3. Chester Brown – Io le pago.Memorie a fumetti di un cliente di prostitute (Coconino press)
4. Jeff Smith - Bone - Phoney Bone Edition (Bao Publishing)
5. Jonathan Lethem /Farel Dalrymple – Omega Lo Sconosciuto Vol. 1 e 2 (Panini Comics)
6. Paolo Bacilieri – Phonx (Black Velvet)
7. Ratigher –Trama. Il peso di una testa mozzata (Grrrzetic)
8. Francesco D’Isa – I. (Nottetempo)
9. Anke Feuchtenberger - Grano blu (Canicola)
10. Makkox – Post Coitum – Edizione Limitata per amateur (Bao Publishing)
Igort – Quaderni Russi (Mondadori)
Craig Thompson – Habibi (Rizzoli Lizard)
Baru – Gli anni dello Sputnik (Coconino press)
Florent Ruppero/Jérôme Mulot - Irene e i clochard (Canicola)
Marino Neri - La coda del lupo (Canicola)
Yuichi Yokoyama Il viaggio (Canicola)
Inio Asano - La Fine del mondo/Prima dell'alba (Panini Comics - Planet Manga)
David Rubin – L’Eroe (Tunuè)
Luca Vanzella,Luca Genovese – Beta Volume 1 (Bao Publishing)
Joe Matt – Il Bel Tempo (Coconino press)
Adrian Tomine - Scene da un matrimonio imminente (Rizzoli Lizard)
Alexander Zograf – Segnali (Coconino press)
Joshua Dysart, Cliff Chiang, Neil Young – Greendale (Bao Publishing)
Jean-David Morvan, Jirō Taniguchi –Un Anno Vol.1-Primavera
Makkox – Se muori siamo pari (Bao Publishing)
Makkox – Ladolescenza (Bao Publishing)
Hannah Berry – Una Morte sospetta (Guanda Graphic)
Howard Zinn,Mike Konopacki,Paul Buhle - Storia popolare dell’Impero americano (Il Manifesto/Hazard)
Aa.Vv. - Gang Bang (il Manifesto)
Zerocalcare - La profezia dell'armadillo
Alissa Torres/Sungyoon Choi – American Widows (Rizzoli Lizard)
Doug Wright –Nipper Classic Comics from 1963-64 (Drawn and Quarterly)
Doug Wright –Nipper 1965-1966 (Drawn and Quarterly)
David Lloyd – Materia Oscura (Nicola Pesce Editore)
Salvatore Amedei – Storie (Proglo Edizioni)

Serie:
Jason Aaron, R.M. Guéra– Scalped
Mike Carey, Peter Gross - The Unwritten
Garth Ennis, Darick Robertson – The Boys
Ginanfranco Manfredi - Shanghai Devil
  • 2
Le merendine di quand'ero bambino non torneranno più! I pomeriggi di Maggio!

#48 stan

    Groupie

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Inviato 28 dicembre 2011 - 20:37

1. Sandor Marài - Le braci

Il classico tema del triangolo, ma la costruzione del romanzo, la scrittura sono sublimi; il senso di attesa creato durante il lunghissimo monologo (un'intera notte nella storia, circa metà libro per chi legge (più o meno corrispondenti per quanto riguarda il sottoscritto)) è una suspence tutta particolare, psicologica ma emotiva e viscerale al tempo stesso. E' la perfetta trasposizione della paziente attesa dei due protagonisti, amici d'infanzia travolti dall'amore per la stessa donna, che vivono (vivono?) 41 anni, ognuno isolato a suo modo, solo in preparazione a quell'ultimo incontro, per la finale resa dei conti. Ma l'incompiutezza di questa singolare ehmm...singolar tenzone (chiedo scusa!) lascia un amaro in bocca, quello stesso senso di incompiuto che si prova -inevitabilmente- voltandosi indietro verso la propria imperfetta vita, anche da vecchi, anche da morti.
Non vi è resa dei conti, alle Ultime Domande non viene concessa risposta, di certi eventi non è fornita, e mai lo sarà, spiegazione alcuna; le braci del camino, le braci di quelle che un tempo erano state vite ardenti, e che ancora covavano sotto le ceneri alimentate dai ricordi tormentati e dall'orgoglio ferito, si spengono al primo pallido sole del mattino.
L'uomo e il suo destino si realizzano reciprocamente, modellandosi l'uno sull'altro. Non è vero che il destino si introduce alla cieca nella nostra vita: esso entra dalla porta che noi stessi gli abbiamo spalancato, facendoci da parte per invitarlo a entrare.

2. Charles Bukowski - Quando eravamo giovani
3. Vladimir Nabokov - Lolita
4. Franz Kafka - La metamorfosi
5. Philip Roth - Indignazione
6. Charles Bukowski - Pulp!
7. John Fante - Chiedi alla polvere
8. Colum McCann - Questo bacio vada al mondo intero
9. Enrico Remmert - Strade Bianche
10. Jonathan Safran Foer - Ogni cosa è illuminata
  • 5

#49 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 29 dicembre 2011 - 22:20

1. Boris Pasternak - Il dottor Zivago

Il dottor Zivago è un romanzo di Boris Pasternak, pubblicato nel 1957 da Feltrinelli. Eugenio Montale lo inserì "per l'ampiezza del quadro e per la primordialità delle passioni nella tradizione tolstoiana". Ed in effetti, per le sue caratteristiche, questo romanzo si può in qualche modo accomunare a "Guerra e pace" di Tolstoj. Intanto perchè è un romanzo storico, che in questo caso copre il lungo periodo che comprende la rivoluzione del 1905, la prima guerra mondiale, la rivoluzione del 1917, ed i decenni successivi. E poi perchè è una di quelle opere che trascendono il concetto di "bello", per diventare patrimonio culturale dell'umanità. All'epoca fu accolto malissimo in Unione Sovietica, perchè aprì uno squarcio profondo su quelle che furono le conseguenze sociali, e le fratture nei rapporti personali, causate dalla rivoluzione. Un evento che causò il disfacimento dei valori tradizionali, lo sfaldamento delle vecchie istituzioni, ma che soprattutto provocò il dissolvimento della famiglia, dell'amicizia, e dei rapporti affettivi così come erano precedentemente conosciuti. L'atto d'accusa del protagonista Zivago è molto grave, in virtù del fatto che egli stesso era un sostenitore delle idee rivoluzionarie. Ma con il passare del tempo, quelle idee, divenendo sempre più astratte e disumane, creano in lui un senso di disagio molto forte. Tutti i personaggi sono come barche che galleggiano in un mare tempestoso, che da un momento all'altro le farà naufragare.

2. Michail Bulgakov - Il Maestro e Margherita
3. Emily Brontë - Cime Tempestose
4. Lewis Carroll - Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie
5. Giuseppe Tomasi di Lampedusa - Il Gattopardo
6. Robert Louis Stevenson - Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hide
7. Marcel Proust - All'ombra delle fanciulle in fiore
8. Joseph Roth - Fuga senza fine
9. Honoré De Balzac - Il Colonnello Chabert
10. AA.VV. - Le mille e una notte
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#50 PrebenElkjaer

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Inviato 30 dicembre 2011 - 08:39

1. Giancarlo Tranfo - La croce di spine
Tranfo è un ex cattolico che ha deciso di studiare la storia dell'epoca per dimostrare l'esistenza di Gesù. Ha analizzato gli scritti cercando di capire dove potessero essere le modifiche fatte dalla chiesa nei secoli successivi spendendo sette anni. Ho imparato un sacco di cose tipo: John Zorn usa nomi presi da lì (Masada è stata l'ultima fortezza dei ribelli zeloti a cadere) o Nazareth non esisteva alla nascita di Gesù. È stata una lettura interessantissima.

2. Vanni Santoni, Matteo Salimbeni - L'ascensione di Roberto Baggio
3. Luigi Fabozzi - L'ospite
4. Jonathan Coe - La casa del sonno
5. Franz Kafka - La metamorfosi
6. Remnick David - Il re del mondo
7. Stephen Hawking, Leonard Mlodinow - Il grande disegno - Perchè non serve Dio per spiegare l'universo
8. Vanni Santoni - Se fossi fuoco, arderei Firenze
9. Stéphane Hessel - Impegnatevi!
10. Stéphane Hessel - Indignatevi!

Altre letture:
Winfried G. Sebald - Gli emigrati
Alessandro Bergonzoni - Nel
Francesco D'Isa - I.
Daniele Luttazzi - La quarta necessità
Alessia Gazzola - L'allieva

Mission Impossible (dubito lo finirei sotto tortura):
Joseph Heller - Comma 22
  • 1
Fat Moe: Noodles, cos'hai fatto in tutti questi anni?
Noodles: Sono andato a letto presto.

Tu sai citare i classici a memoria... ma non distingui il ramo da una foglia...

Fiero membro

Ci sono più dischi di merda che vita!




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