A me avevano detto, non so se sia corretto, che la tradizione del doppiaggio in Italia nasce dal fatto che quando i film stranieri hanno iniziato a diffondersi (anni 50'-60'?) molta gente non sapeva leggere bene, perciò non sarebbe stata in grado di leggere velocemente i sottotitoli.
No, il doppiaggio esiste quasi da quando esiste il cinema sonoro quindi dai primi anni 30.
Inizialmente giravano i film in più versioni, con diversi attori a seconda dei vari mercati, ma ovviamente era una cosa troppo costosa, così si inventarono il doppiaggio. Molti film americani degli anni 30 in Italia hanno dei doppiaggi buffi e ridicoli perché erano doppiati direttamente in America da attori italoamericani, che però sapevano l'italiano per modo di dire.
In Italia, Francia, Spagna e Germania si è imposta la tradizione del doppiaggio e sono nate le scuole di doppiaggio semplicemente perché erano i più grandi mercati cinematografici non anglofoni per il cinema hollywoodiano.
In Italia però, unica cinematografia al mondo credo, si è instaurata la tradizione di doppiare anche i film nostrani, probabilmente per ovviare ai vari problemi di accento dovuti ai dialetti.
Comunque il doppiaggio per le grosse produzioni esiste un po' in tutto il mondo, il problema dell'Italia è che si è sempre doppiato e si continua a doppiare TUTTO. Credo che siamo l'unico paese al mondo ad aver doppiato persino i "film" di Warhol.
Comunque per me la cosa più fastidiosa è vedere personaggi diversissimi con la stessa voce es:Hagrid e George Clooney doppiati entrambi da Pannofino, che poi tra l'altro da quando lo vedo in Boris come attore non lo riesco più a tollerare come doppiatore, me lo immagino sempre a dire: "dai, dai, dai" o"uiiii!"
Idem. Pannofino è anche un buon doppiatore e ha una bella voce, ma ormai è troppo personaggio perché la sua voce non faccia pensare alla sua faccia.