Doppiaggi doppiaggioni e doppiaggiacci
#101
Inviato 28 gennaio 2013 - 11:24
Nessuno di voi che recensisce su Ondacinema ha voglia di raccontare in italiano i film in lingua originale che iniziano sempre più a girare nel nostro Paese?
#102
Inviato 28 gennaio 2013 - 13:22
Però una rece si basa sul film che hai visto, se l'hai visto in lingua bene, se non ci sei riuscito parli di quello doppiato. No? Forse non ho capito bene la questione...
#103
Inviato 29 gennaio 2013 - 16:20
Per citare uno dei commenti: "questa è Guerra Termonucleare Globale". Davvero ci si scanna su cose ridicole delle volte.
#104
Inviato 29 gennaio 2013 - 16:38
Post divertente, per quanto piena di inesattezze: http://www.ilpost.it...el-sottotitolo/
trovo questa parte molto vera e molto pertinente al mio caso:
Se non si è perfettamente bilingue, anche chi parla alla perfezione la lingua originale del film che visiona si perde qualcosa. Garantito al cento per cento. È impossibile che non vi perdiate niente. Qualcosa che vi sfuggirà, nel film, c’è comunque. E non come accade anche in italiano (“Aspe’, che ha detto, che non ho sentito?”), ma proprio in termini di comprensione linguistico-culturale: in ogni idioma c’è una quota di cripticità che rimane impenetrabile (lo sa ogni docente di lingua due) meno piccola di quanto presuntuosamente un buon parlante è di solito convinto che sia.
io sono un po' ossessivo e se non capisco tutto mi viene l'ansia. ho provato a leggere dei romanzi in inglese e non ce l'ho mai fatta, figuriamoci un film! a dire la verità, coi libri di scuola, invece, non ho mai avuto grosse difficoltà: sarà perché m'accontentavo di un livello di comprensione inferiore
[interessante anche il punto di vista sulla Versione di Barney]
#105
Inviato 29 gennaio 2013 - 16:49
Altro punto efficace è quando l'autore si sofferma a spiegare che "leggere" e "guardare" sono spesso inconciliabili il che spiega perché vedere sottotitolato risulti spesso faticoso.
#106
Inviato 29 gennaio 2013 - 17:22
Altro punto efficace è quando l'autore si sofferma a spiegare che "leggere" e "guardare" sono spesso inconciliabili il che spiega perché vedere sottotitolato risulti spesso faticoso.
è una questione di abitudine. ho fatto provare a più persone la visione di film/serie in VO+sub, gente che davvero partiva prevenuta con idee tipo "sarà troppo faticoso/mi si stancano gli occhi/non ce la faccio" e che ora guarda solo in VO o come minimo non vede più il sottotitolo come un qualcosa di oscuro, elitario e inutile, anzi. il che mi fa capire che molto lo fa l'ignoranza e l'abitudine alle visioni doppiate che, prima dei dvd, era praticamente coercitiva. come che anche col sottotitolo si perda qualcosa (delle parole o delle immagini) è fisiologico, ma è sicuramente la visione più fedele all'opera originaria anche solo per il puro ascolto della recitazione (tono, espressività) e per l'eliminazione dell'invasione sulla pista sonora.
#107
Inviato 29 gennaio 2013 - 17:38
si', ma faccio notare che e' anche lo stesso processo che ti permette di - udite! - imparare* (wow!) cose che il tuo cervello non sa ancora. Dio quante cazzate in un sol paragrafo.Se non si è perfettamente bilingue, anche chi parla alla perfezione la lingua originale del film che visiona si perde qualcosa. Garantito al cento per cento. È impossibile che non vi perdiate niente. Qualcosa che vi sfuggirà, nel film, c’è comunque. E non come accade anche in italiano (“Aspe’, che ha detto, che non ho sentito?”), ma proprio in termini di comprensione linguistico-culturale: in ogni idioma c’è una quota di cripticità che rimane impenetrabile (lo sa ogni docente di lingua due) meno piccola di quanto presuntuosamente un buon parlante è di solito convinto che sia.
edit: * e non si tratta di imparare cose tipo le equazioni differenziali, che effettivamente non ti servono per la visione dei film, ma di imparare modi/idiomi/gesti/contesti che ti permettano di penetrare meglio un'opera, molto piu' di quanto non te lo permettano due doppiatori e un traduttore annoiato.
#108
Inviato 29 gennaio 2013 - 17:50
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#110
Inviato 29 gennaio 2013 - 17:57
#111
Inviato 29 gennaio 2013 - 18:26
si', ma faccio notare che e' anche lo stesso processo che ti permette di - udite! - imparare* (wow!) cose che il tuo cervello non sa ancora. Dio quante cazzate in un sol paragrafo.
Se non si è perfettamente bilingue, anche chi parla alla perfezione la lingua originale del film che visiona si perde qualcosa. Garantito al cento per cento. È impossibile che non vi perdiate niente. Qualcosa che vi sfuggirà, nel film, c’è comunque. E non come accade anche in italiano (“Aspe’, che ha detto, che non ho sentito?”), ma proprio in termini di comprensione linguistico-culturale: in ogni idioma c’è una quota di cripticità che rimane impenetrabile (lo sa ogni docente di lingua due) meno piccola di quanto presuntuosamente un buon parlante è di solito convinto che sia.
edit: * e non si tratta di imparare cose tipo le equazioni differenziali, che effettivamente non ti servono per la visione dei film, ma di imparare modi/idiomi/gesti/contesti che ti permettano di penetrare meglio un'opera, molto piu' di quanto non te lo permettano due doppiatori e un traduttore annoiato.
su di me invece il discorso fa presa. sento di non poter capire tutto, so effettivamente che è così e quindi non mi piace, perché mi provoca più stress che divertimento. pi' fadiga che gusto, come mangiare fagiano.
potrei considerare la lingua originale dopo la - diciamo - 3a visione.
#112
Inviato 29 gennaio 2013 - 18:29
si', ma faccio notare che e' anche lo stesso processo che ti permette di - udite! - imparare* (wow!) cose che il tuo cervello non sa ancora. Dio quante cazzate in un sol paragrafo.
Se non si è perfettamente bilingue, anche chi parla alla perfezione la lingua originale del film che visiona si perde qualcosa. Garantito al cento per cento. È impossibile che non vi perdiate niente. Qualcosa che vi sfuggirà, nel film, c’è comunque. E non come accade anche in italiano (“Aspe’, che ha detto, che non ho sentito?”), ma proprio in termini di comprensione linguistico-culturale: in ogni idioma c’è una quota di cripticità che rimane impenetrabile (lo sa ogni docente di lingua due) meno piccola di quanto presuntuosamente un buon parlante è di solito convinto che sia.
edit: * e non si tratta di imparare cose tipo le equazioni differenziali, che effettivamente non ti servono per la visione dei film, ma di imparare modi/idiomi/gesti/contesti che ti permettano di penetrare meglio un'opera, molto piu' di quanto non te lo permettano due doppiatori e un traduttore annoiato.
su di me invece il discorso fa presa. sento di non poter capire tutto, so effettivamente che è così e quindi non mi piace, perché mi provoca più stress che divertimento. pi' fadiga che gusto, come mangiare fagiano.
potrei considerare la lingua originale dopo la - diciamo - 3a visione.
in effetti in particolare in cose tipo the wire, quando ci sono tutti i neri che parlano nel loro slang in inglese rischi davvero di non capire una ceppa e a quel punto preferisco vedermelo doppiato, che almeno capisco. anche perché io i film non me li guardo praticamente mai piú di una volta, ergo quello che mi perdo me lo perdo piú o meno per sempre.
#113
Inviato 29 gennaio 2013 - 18:31
il Post è illeggibile
fixed
"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"
#114
Inviato 29 gennaio 2013 - 18:33
tipo the wire, quando ci sono tutti i neri che parlano nel loro slang in inglese rischi davvero di non capire una ceppa e a quel punto preferisco vedermelo doppiato, che almeno capisco.
Ecco, per me quello è proprio il tipico caso in cui la lingua originale è imprescindibile, di più, ci vorrebbero i sottotitoli in inglese.
#115
Inviato 29 gennaio 2013 - 18:35
tipo the wire, quando ci sono tutti i neri che parlano nel loro slang in inglese rischi davvero di non capire una ceppa e a quel punto preferisco vedermelo doppiato, che almeno capisco.
Ecco, per me quello è proprio il tipico caso in cui la lingua originale è imprescindibile, di più, ci vorrebbero i sottotitoli in inglese.
per il gusto di non capire? coi sottotitoli sarebbe giá meglio, ma rischi di perdere dei dettagli visivi, a quel punto preferisco potermi concentrare sulla scena e ascoltare il tutto doppiato. poi certo, in certi film/serie/etc il doppiaggio é fatto particolarmente di merda e quindi il film perde veramente tantissimo, ma per me li il problema non é tanto il doppiaggio in sé, ma il fatto che venga fatto alla cazzo di cane
#116
Inviato 29 gennaio 2013 - 18:38
Ovvio che questa cosa vale solo per una lingua che padroneggio ad un livello accettabile.
#117
Inviato 29 gennaio 2013 - 18:41
No, volevo dire che non penso che guardarlo in italiano mi permetterebbe di "capire", non so se mi sono spiegato.
Ovvio che questa cosa vale solo per una lingua che padroneggio ad un livello accettabile.
boh io di solito con l inglese non ho problemi, anzi, ma nelle cose piú slang vado spesso dal non capire una mazza a perdermi perlomeno un 25% delle cose, il che mi scoccia parecchio... capisco quello che vuoi dire, ma per me ha prioritá capire quello che dicono, tanto un idea del tutto te la fai in ogni caso vedendo la serie e se i doppiatori sono un minimo bravi cercheranno comunque di salvaguardare il più possibile accenti, modi di parlare e cosí via... d altronde se riescono persino a tradurre le poesie, nelle quali ogni singola parola, tonalitá e la metrica sono fondamentali, direi che si puó fare qualcosa di accettabile anche a livello di film
#118
Inviato 29 gennaio 2013 - 18:46
boh, ma tutti sti discorsi non sono un po' come quelli che dicono che non ha senso ascoltarsi la musica se non in vinile e con un impianto da millemila euro?
A me sembra più il discorso di chi dice che ascoltare Sognando la California dei Dik Dik non è proprio come ascoltare California Dreamin' dei Mamas & Papas.
In quanto ai "problemi per nulla"... ho letto proprio ieri tutta una discussione sul nuovo film di Schwarzenegger (Schwarzenegger eh, non Sokurov) in cui pare che il doppiaggio italiano abbia devastato totalmente l'equilibrio tra ironia e azione drammatica del film. Quello che in originale pare sia un film con sfumature anche crepuscolari e dai personaggi dal sapore western, in italiano sarebbe diventato diventato una specie di sitcom da pomeriggio di Italia 1, pieno di fastidiose macchiette sopra le righe.
Ecco, possibile che ci si debba rassegnare che un film d'azione potenzialmente interessante (diretto da un signor regista) in Italia debba diventare un prodotto da mentecatti sostanzialmente ingiudicabile*?
E a me un film del genere andrebbe benissimo vederlo doppiato (e probabilmente me lo vedrò così la prima volta che passerà su raidue), ma il fatto è che ormai i doppiaggi italiani fanno SEMPRE più cagare, perché non c'è più il tempo, non ci sono più i soldi, non c' è più il livello tecnico e non ci sono più le scuole di doppiatori di trenta e passa anni fa. Vogliamo porcelo il problema o vogliamo continuare a raccontarci la favoletta dei doppiatori italiani che sono i migliori del mondo e tutto l'universo ce li invidia insieme alla pizza, il sole e i mandolini?
*e invece il 90% delle recensioni che leggeremo in Italia si baseranno sulla versione italiana "da sitcom", sicuramente con giudizi (in negativo o in positivo) sulle varie prove attoriali. Da ridere, proprio.
#119
Inviato 29 gennaio 2013 - 18:48
E a me un film del genere andrebbe benissimo vederlo doppiato (e probabilmente me lo vedrò così la prima volta che passerà su raidue), ma il fatto è che ormai i doppiaggi italiani fanno SEMPRE più cagare, perché non c'è più il tempo, non ci sono più i soldi, non c' è più il livello tecnico e non ci sono più le scuole di doppiatori di trenta e passa anni fa.
beh su questo sono d accordo, ma come giá detto il problema per me é quello e non il doppiaggio in sé, che qua da molti sembra essere visto come il male assoluto a prescindere
#120
Inviato 29 gennaio 2013 - 20:16
Un mesetto fa ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con Gianni Amelio, che per me è un grandissimo regista e conoscitore di cinema, tra le altre cose abbiamo parlato del suo ultimo film "Il primo uomo" che io ho visto due volte in originale (quindi francese) e lui mi diceva invece di quanto fosse buona la versione doppiata in italiano del gran lavoro di KRS e di Favino... inoltre sosteneva che la versione con i sottotitoli faceva perdere allo spettatore il piacere delle immagini.
Non ho cambiato opinione, però una voce così autorevole mi ha dato comunque da pensare. Detto questo mi dicono che il doppiaggio di questo capolavoro che è "Il primo uomo" non sia all'altezza. E vedendo il trailer mi sa che è vero. Dunque? Se pure l'autore è portato a dire certe cose allora sono un po' confuso.
#121
Inviato 29 gennaio 2013 - 20:58
Lo so, l'articolo linkato è pieno di imprecisioni (avevo pure messo il disclaimer). E non ho detto che sono d'accordo con l'autore.
Non ricordo da chi l'ho sentito, ma se qualcuno ci fa caso il doppiaggio è diffusissimo in tutti i Paesi che hanno avuto qualche genere di regime auto/totalitario nel secolo scorso. Vista da questa prospettiva il doppiaggio è ancora meno accettabile
#122
Inviato 29 gennaio 2013 - 22:37
il Post è illeggibile
fixed
ma va, ci sono spesso articoli o approfondimenti piuttosto interessanti, pur nei suoi limiti.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#123
Inviato 30 gennaio 2013 - 11:16
Sarebbe come dire nel 1984 a un bambino di Cornedo Vicentino che non se la passerà proprio facile a guardarsi i film di Carlo Verdone perché è pieno di Mò, 'namo, famo, a ridaje, perché c'è Mario Brega che più che italiano sembra un fumetto fuori dal tempo, perché Sora Lella fa cose strane da mangiare e grida sempre. Però è anche chiaro che un bambino che parla la lingua italiana e che è a contatto con quel contesto linguo-culturale, avrà gli strumenti per AVVICINARSI alla comprensione, o meglio, avrà gli strumenti per comprendere e percepire il linguaggio in un modo tutto suo, riciclarselo dentro e dargli nuova vita. Il normale processo dialettico soggiacente nella comunicazione. Così come a Reese magari piace come scrivo e quello che dico e invece a JDVC8742 e a Limenitis e tanti altri fa schifo al cazzo a vorrebbero la mia morte e lo sterminio pubblico dei miei post tramite barbecue. E son le stesse parole (idem per come si parla).
Chi ha gli strumenti base per approcciare una lingua, deve continuare lì e basta, perché la traduzione è limitante e anti-democratica. Dell'opera avremmo sempre una visione filtrata, ma non come quando guardiamo The Wire dove il filtro del rappa negro ci nega di capire il 50% delle parole: lì siamo comunque a contatto con l'autentico, c'è un muro di mezzo ma è trasparente, vediamo le cose dall'altra parte ma non riusciamo a toccarle, ne vediamo però il colore e la forma. Con la traduzione vediamo solamente il cazzo di muro, ci dicono "guarda che di là ci sono delle cose che hanno questo colore e questa forma e questo dinamismo" e noi ci crediamo e basta, e ce ne fotte di iniziare a buttare giù il muro.
Io preferisco mille volte vedermi Aldo Raine che parla da Tennessee e non capire venti parole (che capirò da lì a 3 giorni comunque) piuttosto che sentirmelo doppiato da un coglione di Torino e non sentire tutte le elisioni, gli accenti, le storpiature, le slangate, le imperfezioni grammaticali, la musica.
Tra l'altro: ma cosa cazzo cambia fare le recensioni sui film visti in inglese/xxx? Tanto non è che dovete fare la recensione ai singoli attori o fare un mapping delle sfumature linguistiche, si tratta di una panoramica generale sull'opera eh. La gente capirebbe comunque la direzione del film, i contenuti, lo stile. Casomai sarà invogliata a vederselo in lingua originale. Io ogni tanto butto l'occhio a qualche recensione in giro (leggo cinque righe massimo), ma può essere scritta in italiano inglese tedesco francese spagnolo boh insomma in una lingua diversa da quella originale del film. La visione in lingua originale offre qualcosa di diverso per chi vuole fare una analisi del film, ma mica toglie ALLO SPETTATORE-LETTORE MEDIO (quello a cuore qua dentro, a quanto ho capito) la possibilità di capire che tipo di opera si andrà a trovare. Mi viene in mente quel vetusto di Mereghetti: quando fa le video-rece sul corriere dai vari festival internazionali si basa sulla visione in lingua originale, se non erro.
Cioè boh, l'ovvio. L'ovvio.
#124
Inviato 30 gennaio 2013 - 12:54
Credo, in ogni caso, che quella parte delle recensioni che viene pubblicata (anche su OC) in concomitanza con i festival si riferisca a film visti in originale, a meno che i distributori non decidano di mandare la versione doppiata pure nelle anteprime (come successo con Lincoln). Capisco, inoltre, quando ti devi per forza sorbire la versione doppiata anche se non vorresti: a Ravenna per esempio sono rimasti un cinema che è più un corridoio con delle sedie e una multisala, nessuna sala (e dico nessuna) proietta film in originale. Ora che per vedersi un film al cinema uno si deva pagare 8€+ la benzina per arrivare a Bologna è un po' una rottura. Quindi alla fine se scrivi rece a gratis lo fai sul film che hai visto e bona lì.
#125
Inviato 30 gennaio 2013 - 13:26
Mi colpisce molto che tu ritenga la traduzione anti-democratica in sé, se ho capito bene. Mi rendo conto che si tratta di una versione filtrata (quando non proprio censurata) che ti viene spesso imposta per mancanza di alternative valide. Io trovo molto più antidemocratica l'imposizione che non la traduzione: non posso mica impararmi il russo o l'ungherese per leggere dei libri che mi interessano, e con la traduzione (per quanto imprecisa ecc ecc) almeno ho la possibilità di farlo.
Mi viene in mente quando vidi Zodiac (aspettai il DVD). Al tempo preferivo ancora i sottotì in italiano. A 'na certa Ruffalo viene svegliato nel cuore della notte dal collega poliziotto, quindi si sveglia di colpo incazzato gridando NUTS!. Il sottotitolo scriveva CAZZO. Lì ho capito che vaffanculo pure il sottotitolo italiano.
Comunque: io facevo Up & Down già alle elementari. Cosa cazzo mi serve studiare dieci anni l'inglese quindi? L'inglese è la lingua più parlata al mondo, è chiaro che considerazioni del tipo che stiamo facendo non possono prescindere dai dati che abbiamo a disposizione. E' la lingua che tutti, con più o meno sforzo, possiamo avvicinare senza problemi. Io non ho mai vissuto per più di 72 ore in un paese anglofono e al momento mi trovo in un vortice bizzarro per cui riesco a guardarmi tranquillamente Louis CK senza sottotitoli o qualche giorno fa capire molto molto poco (forse per anche per certi motivi tipici del vedere film con certi amici) con i sottotitoli in inglese guardando 7 Psychopaths. Ma ci sto lavorando. Non è colpa mia se l'inglese è la lingua più parlata, il giorno che sarà l'arabo sarò qui a lottare per i film in lingua araba senza sottotitoli. Paradossalmente, potrei farlo anche adesso, ma non mi pare ci sia una condizione preliminare adatta. L'ho già detto: fa schifo l'idea di schiudersi a una lingua in più? In Scandinavia per esempio l'inglese è entrato negli anni pure nel tessuto sociale grazie anche a operazioni piccole come queste (film in lingua originale). Vaffanculo le altre lingue, per il momento c'è questa cosa dell'inglese e lì si dovrebbe partire. Fosse per me che di lingue ne parl(ucchi)o cinque, qualsiasi film in lingua germanica e neolatina lo propinerei in lingua. Al momento però l'unico denominatore comunque è l'inglese.
La traduzione è antidemocratica (prendila come provocazione, non sto parlando di pena di morte per i traduttori) perché è un lavoraccio che tu non hai idea e fondamentalmente è la personalissima revisione di un singolo o di un gruppo, ci viene imposta senza che nessuno possa dire nulla. Il punto è che c'è un testo di origine e ognuno dovrebbe avere la possibilità di penetrare il significato suo di quel testo. Senza contare degli stupri infiniti verso gli autori del testo autentico, o vogliamo pensare che Gondry abbia detto Cazzo Che Figata quando qualcuno gli presentò la traduzione italiana di Eternal Sunshine?
Non hai idea delle bizzarrie presenti nelle traduzioni dei film, non hai idea. Ovvio d'altra parte: è chiaro che tradurre Tarantino chi se ne fotte se gli incasiniamo la semantica, mica stiamo parlando dei grandi scrittori russi.
#126
Inviato 30 gennaio 2013 - 13:42
#127
Inviato 30 gennaio 2013 - 13:44
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#128
Inviato 30 gennaio 2013 - 13:47
Comunque: io facevo Up & Down già alle elementari. Cosa cazzo mi serve studiare dieci anni l'inglese quindi? L'inglese è la lingua più parlata al mondo, è chiaro che considerazioni del tipo che stiamo facendo non possono prescindere dai dati che abbiamo a disposizione. E' la lingua che tutti, con più o meno sforzo, possiamo avvicinare senza problemi. Io non ho mai vissuto per più di 72 ore in un paese anglofono e al momento mi trovo in un vortice bizzarro per cui riesco a guardarmi tranquillamente Louis CK senza sottotitoli o qualche giorno fa capire molto molto poco (forse per anche per certi motivi tipici del vedere film con certi amici) con i sottotitoli in inglese guardando 7 Psychopaths. Ma ci sto lavorando. Non è colpa mia se l'inglese è la lingua più parlata, il giorno che sarà l'arabo sarò qui a lottare per i film in lingua araba senza sottotitoli. Paradossalmente, potrei farlo anche adesso, ma non mi pare ci sia una condizione preliminare adatta. L'ho già detto: fa schifo l'idea di schiudersi a una lingua in più? In Scandinavia per esempio l'inglese è entrato negli anni pure nel tessuto sociale grazie anche a operazioni piccole come queste (film in lingua originale). Vaffanculo le altre lingue, per il momento c'è questa cosa dell'inglese e lì si dovrebbe partire. Fosse per me che di lingue ne parl(ucchi)o cinque, qualsiasi film in lingua germanica e neolatina lo propinerei in lingua. Al momento però l'unico denominatore comunque è l'inglese.
Non fa schifo fare l'orecchio a una lingua così parlata come l'inglese, figuriamoci, si potrebbe pensare che "i film in inglese aiutano a imparare la lingua" sia un luogo comune ma per me non è così, visto che mi è stata più utile un'estate attaccata alla playstation con videogiochi sottotitolati più che anni di scuola pubblica.
Non sto qui a difendere l'opinione diffusa che vedere un film in v.o. sia "faticoso", anche perché con 'sta faccenda dei sottotitoli delle serie tv pronti in 24h le cose stanno cambiando.
E poi quando cominci a sentire le vocine al posto di gente seria al doppiaggio scatta la disaffezione.
#129
Inviato 30 gennaio 2013 - 13:50
nsomma è fico sto 7 psychopaths, lo consigli col bollino di qualità?
Grande sceneggiatura, alcuni dialoghi mi (ci) hanno cappottato. Attori yea (Walken e Rockwell su tutti, Harrelson fa quella parte dal '94 e Farrell beh vaffanculo Farrell). Alcune parti sono un po' deboli e forse il finale sminchia un po' ma secondo me nel complesso gran film.
#130
Inviato 30 gennaio 2013 - 14:18
Alla fine è una questione di apertura mentale, se per assurdo adesso trasmettessero tutti i film sia in sala che in televisione in originale con i sottotitoli, state sicuri che nel giro di dieci anni tutti sarebbero capaci di guardarli in inglese senza neanche i sottotitoli proprio come me.
Per quanto riguarda i film giapponesi, russi ecc.. io li guardo in originale con sottotitoli, ma certamente nessuno vorrrà mai vedere in sala un cartone dello studio ghibli sottotitolato, dai è assurdo, specie se consideriamo magari un audience di bambini, il doppiaggio non morirà mai ed è tristemente necessario, ma noi possiamo scegliere di guardarli in originale se vogliamo (sui dvd, su internet), i modi per gli appassionati insomma ci sono e questo è l'importante.
#131
Inviato 30 gennaio 2013 - 14:20
Nel complesso io sono daccordo con paggio, ovvero io non guardo mai i film doppiati e riesco a guardarli in originale (inglese) senza sottotitoli capendo tutto, e questo sapete percchè? Non perchè mi sono messo a studiare l'inglese, ma banalmente, perchè guardando i film in originale mi sono abituato e adesso conosco l'inglese quasi quanto l'italiano, mi capita spesso di pensare in inglese! e io non sono mai stato all'estero eccetera.
Alla fine è una questione di apertura mentale, se per assurdo adesso trasmettessero tutti i film sia in sala che in televisione in originale con i sottotitoli, state sicuri che nel giro di dieci anni tutti sarebbero capaci di guardarli in inglese senza neanche i sottotitoli proprio come me.
Per quanto riguarda i film giapponesi, russi ecc.. io li guardo in originale con sottotitoli, ma certamente nessuno vorrrà mai vedere in sala un cartone dello studio ghibli sottotitolato, dai è assurdo, specie se consideriamo magari un audience di bambini, il doppiaggio non morirà mai ed è tristemente necessario, ma noi possiamo scegliere di guardarli in originale se vogliamo (sui dvd, su internet), i modi per gli appassionati insomma ci sono e questo è l'importante.
boh, ma tipo le cose piú slang e con l accento più pronunciate le capisci sempre benissimo? che va bene fino a quando si guardano film d azione o simili, ma in film prevalentemente parlati, che sono poi la maggioranza di quelli che guardo, mi scoccia se mi capita di perdere dei frammenti informativi
#132
Inviato 30 gennaio 2013 - 14:25
#133
Inviato 30 gennaio 2013 - 14:29
#134
Inviato 30 gennaio 2013 - 14:29
#135
Inviato 30 gennaio 2013 - 14:34
jdv87 tu hai detto che ti guardi the wire doppiato, sappi che per me è davvero eresia, uno show come the wire ha senso solo se visto in originale, con i sottotitoli se possibile, perchè è vero in questi casi alcune cose le perdi altrimenti, ma fidati che dei sottotitoli se sei abituato non te ne accorgi neanche e non ti perdi nessuna immagine, che poi è un serial dannazione, non è che ci sono virtuosismi tecnici eccetera, se ti perdi qualcosa è solo perchè non sei abituato ripeto.
io per esempio i film me li posso guardare solo in streaming, quindi i sottotitoli spesso non li ho (o é possibile metterli anche lí?). in ogni caso molte cose me le guardo in lingua originale pure io eh, solo che non mi sembra sto dramma che ne fate voi (alcuni film a parte, in cui in effetti il doppiaggio é veramente pessimo). ultimamente per esempio mi son visto sia django che shame doppiati e me li sono goduti benissimo lo stesso
#136
Inviato 30 gennaio 2013 - 14:38
Cioè qua c'è ancora gente che si guarda Tarantino in italiano: un paese in ginocchio.
#137
Inviato 30 gennaio 2013 - 14:42
che poi come giá detto se foste veramente coerenti allora dovreste fare a meno di guardarvi tutti i film non in italiano o in inglese, perché tanto cosa lo guardi a fare un film come il settimo sigillo se non lo puoi capire in tedesco? ti perdi tutto il film e quindi tanto vale lasciar perdere...
e pure delitto e castigo se non te lo leggi in russo non ha proprio senso eh, la traduzione fa perdere tutte le sfumature di linguaggio...
#138
Inviato 30 gennaio 2013 - 14:56
#139
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:02
Ma infatti il doppiaggio non morirà mai, tranquillo jdv, scadente sarà scadente ma non morirà, però ripeto noi appassionati i film tedeschi possiamo guardarli in vo con subs, per quanto riguarda la questione dei libri è inevitabile la traduzione, ma nei film è assolutamente evitabile, ai libri non puoi mettere i sottotitoli, ma i libri sono fatti solo di parole, è un discorso a parte, il fatto stesso che puoi scegliere se guardare un film in originale o no indica che il doppiaggio è evitabile e che la questione è differente.
beh, pure il libro in teoria te lo puoi leggere in lingua originale, o prendere uno di quelli a doppia impaginazione (da una parte in lingua originale e dall altra tradotta), ma per esempio per me ascoltare un film sottotitolato se poi tanto della lingua originale non capisco nemmeno una parola é abbastanza inutile...
poi certo come giá detto pure io se capita me li guardo volentieri in inglese e sicuramente sarei a favore di una maggior cura del doppiaggio, ma da lí a dire (come fanno alcuni) che guardare film doppiati é inutile se non addirittura da ignoranti ne passa... stessa cosa anche per i quadri: ovvio che solo il dipinto vero puó rendere appieno cose come il tocco del pittore, la tecnica di pittura etc, ma questo non mi impedisce certo di guardarmi libri d arte o cose simili e apprezzare lo stesso molti quadri che dal vivo non ho mai avuto la fortuna di vedere
e sennó come giá detto sicuramente se mi ascoltassi i miei album su dei super impianti perfettamente calibrati me li godrei molto meglio che sentendomeli in cuffia, in mp3 o sulle mie casse scrause, ma questo non mi impedisce certamente di amare e apprezzare enormemente pure cosí tutta la mia musica
#140
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:11
il doppiaggio è diffusissimo in tutti i Paesi che hanno avuto qualche genere di regime auto/totalitario nel secolo scorso. Vista da questa prospettiva il doppiaggio è ancora meno accettabile
la Francia doppia? e/o De Gaulle è considerato auto/totalitario?
#141
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:13
#142
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:16
No ma infatti io trovo comprensibile il voler guardare i film doppiati perchè insomma si trova scomodo guardarli con i sottotitoli, però ecco io un film di kurosawa non lo vedrei mai doppiato, sbagli tu a dire che non ha senso se non capisci quello che dicono, i sottotitoli mi aiutano a capire i dialoghi ma poi è la voce, il suono, quelli sono originali e veri e contribuiscono all'atmosfera del film, alla storia e al film stesso, i libri non hanno suoni, non hanno voci, una voce diversa cambia totalmente un personaggio, voci doppiate cambiano completamente le scene, anche se fatte bene, insomma jdvd il cinema è un arte audiovisiva cazo, se ci togli l'audio originale ti rimane solo il video, e fidati non è la stessa cosa, poi lungi da considerare ignorante chi la pensa diversamente, questa è solo la mia opinione ovviamente.
beh ma pure nella scrittura se traduci spesso cambi completamente alcune parole, espressioni etc e allo stesso modo ogni personaggio "parla" in un modo suo e con un suo stile che rischia di essere perso o modificato durante la traduzione; nelle poesie questo é ancora piú evidente ovviamente.
e vabbé, se devo sentire solo le tonalitá di voce (arrabbiato, triste, etc) spero bene che almeno quelle siano riuscite a renderle un minimo pure col doppiaggio...
#143
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:19
la Francia doppia? e/o De Gaulle è considerato auto/totalitario?
Doppiano i film commerciali, ma ad esempio film come Gomorra e Il divo li distribuiscono coi sottotitoli.
Gli unici in Europa che doppiano TUTTO ma proprio TUTTO credo siamo noi e gli spagnoli.
#144
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:19
e vabbé, se devo sentire solo le tonalitá di voce (arrabbiato, triste, etc) spero bene che almeno quelle siano riuscite a renderle un minimo pure col doppiaggio...
Vabbè si alla fine, se non consideriamo la sala ecc.., è una questione di scelte personali, però fidati se incominci a guardarli in originale spesso non torni più ai film doppiati, è un dato di fatto.
#145
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:21
e vabbé, se devo sentire solo le tonalitá di voce (arrabbiato, triste, etc) spero bene che almeno quelle siano riuscite a renderle un minimo pure col doppiaggio...
Vabbè si alla fine, se non consieriamo la sala ecc.., è una questione di scelte personali, però fidati se incominci a guardarli in originale spesso non torni più ai film doppiati, è un dato di fatto.
io faccio entrambe le cose da un sacco di tempo... peró diciamo che per me la lingua originale non rimane comunque una priorità, al massimo la considero un gradevole bonus ^^ (c´é anche da dire che per me i film sono piú un intrattenimento che una vera e propria passione, sono meno maniacale e selettivo che riguardo alla musica, in cui spreco molte piú energie)
#146
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:24
Tu proprio non capisci il cuore del discorso. Qua si sta parlando di questioni di cuore, cose molto più a sud del cervello.
Cioè qua c'è ancora gente che si guarda Tarantino in italiano: un paese in ginocchio.
Premesso che guardo più film in lingua originale (francese e inglese, con sub come li trovo, ita, fra o eng che siano) che doppiati e mi sono pure visto tutto Heimat (1, 2 e 3) in tedesco sapendo dire e capendo praticamente solo kartoffeln in lingua teutonica, e che dunque condivido molte delle cose che affermi, non mi pare il caso di farne una guerra religiosa.
Anche perchè, per contro, ricordiamoci anche che vedere un film sullo schermo del PC (manco un mac 27 pollici, magari) è una merda sic et simpliciter quanto guardare un film doppiato.
Esempio fresco fresco e qui mi ricollego a Tarantino. Django: visto al cine doppiato (per altro abbastanza bene, a differenza di quanto avviene ultimamente: come diceva Tom la nostra gloriosa scuola di doppiatori è un ricordo del passato), una goduria per gli occhi. Rivisto a casa in originale (comunque sul 42 pollici con casse dello stereo), ok figo in originale, meglio, ho colto un po' di sfumature che mi ero perso anche a causa della traduzione, ma ben contento si averlo visto al cine. Ricordiamoci che il cinema è linguaggio complesso in cui l'immagine e la percezione che si ha di essa è importantissima, eh.
Va bè ora son di fretta, penso che il concetto si sia capito.
Edit: e poi introddurei anche il concetto che i doppiaggi non sono tutti uguali. Certi si avvicinano molto all'originale o addirittura a volte ne fanno un qualcosa di diverso ma altrettando valido, a volte sono delle bestemmie vere e proprie, non farei di tutta l'erba un fascio.
Messaggio modificato da bluetrain il 30 gennaio 2013 - 15:35
Se io voglio che gli uccelli cadano fulminati, gli uccelli devono cadere stecchiti dagli alberi. Sono il furore di Dio, la terra che io calpesto mi vede e trema.
Don't you know there ain't no devil there's just god when he's drunk.
#147
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:49
Non rinuncio ai loro versi in lingua originale per nulla al mondo, anche a costo di perdere qualcosa in termini di comprensione generale dei dialoghi (immagino che tutti i sottotitoli tendano un po' a semplificare i vari discorsi ...)
Per il resto ... è strano a dirsi, ma per i films inglesi quasi quasi la combinazione che oggi preferisco è lingua originale con sottotitoli in inglese. Non ho assolutamente conoscenze particolari di questa lingua, ma tutto sommato mi affatica meno seguire/combinare il parlato inglese con sottotitoli inglesi piuttosto che il parlato inglese con sottotitoli italiani (dove in qualche modo bisogna fare uno "switch" tra le due lingue ...)!
#148
Inviato 30 gennaio 2013 - 15:52
Edit: e poi introddurei anche il concetto che i doppiaggi non sono tutti uguali. Certi si avvicinano molto all'originale o addirittura a volte ne fanno un qualcosa di diverso ma altrettando valido, a volte sono delle bestemmie vere e proprie, non farei di tutta l'erba un fascio.
esatto. tipo il woody allen italiano per me é eccezionale
A me fanno morire i films giapponesi e la maniera che hanno i loro attori di paralre/urlare, molto gutturale, secondo me impossibile da rendere con il doppiaggio!
Non rinuncio ai loro versi in lingua originale per nulla al mondo, anche a costo di perdere qualcosa in termini di comprensione generale dei dialoghi (immagino che tutti i sottotitoli tendano un po' a semplificare i vari discorsi ...)
eh appunto, pure il fatto della semplificazione dei dialoghi o del fatto che magari siano tradotti alla cazzo non é mica da trascurare
#149
Inviato 30 gennaio 2013 - 17:08
Edit: e poi introddurei anche il concetto che i doppiaggi non sono tutti uguali. Certi si avvicinano molto all'originale o addirittura a volte ne fanno un qualcosa di diverso ma altrettando valido, a volte sono delle bestemmie vere e proprie, non farei di tutta l'erba un fascio.
esatto. tipo il woody allen italiano per me é eccezionale
Oreste Lionello però è morto, e il doppiaggio italiano è nelle mani di figli/parenti/gente variamente raccomandata e variamente (in)compentente. Non rendersi conto del degrado è difficile. Penso che una situazione come quella francese (doppiamo solo le cose più commerciali, il resto v.o. con sottotitoli) non sarebbe male. Certo un sacco di posti di lavoro persi ci sarebbero, eh.
Ma anche solo incentivare la distribuzione delle copie v.o. e finalmente senza ritardi con il resto del mondo potrebbe persino dare una boccata d'ossigeno al mercato, visto che tutti si lamentano del calo di biglietti staccati...
#150
Inviato 30 gennaio 2013 - 18:16
Ma anche solo incentivare la distribuzione delle copie v.o. e finalmente senza ritardi con il resto del mondo potrebbe persino dare una boccata d'ossigeno al mercato, visto che tutti si lamentano del calo di biglietti staccati...
Io sarei il primo ad andare un po' più spesso al cinema in questo caso. Però, dai, un po' di pragmatismo e di realpolitik, siamo in Italia, forse i miei nipoti.
Se io voglio che gli uccelli cadano fulminati, gli uccelli devono cadere stecchiti dagli alberi. Sono il furore di Dio, la terra che io calpesto mi vede e trema.
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