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Il sistema universitario nel sistema paese


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269 replies to this topic

#151 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 29 aprile 2012 - 16:44

Ritengo che l'aumento delle tasse/numero chiuso e' una cosa molto sbagliata perche' consente solo a chi se lo permette di pascolare (senza un minimo controllo sulla qualita' della preparazione), se no nisba... insomma non vedo un nessun tipo di miglioramente del livello (che, a livello prettamente scientifico, sarebbe decisamente auspicabile), inoltre cozza con le esigenze di chi (ad esempio me) ha famiglia con reddito molto basso e per vari motivi non e' riuscito a finire in pari (cosa che secondo me e' troppo sopravvalutata)


Io sto dicendo:
aumentiamo le tasse per
a. spingere la gente a scegliere con oculatezza il proprio corso di laurea
b. usare le risorse recuperate per sostegno ai meritevoli e disagiati
numeri chiusi per
a. liberare da un sacco di gente che pascola moltissimi corsi umanistici
b. spingere la gente a scegliere corsi di laurea che abbiano uno sbocco a lungo termine
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#152 Affen

    Paolo

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Inviato 29 aprile 2012 - 16:48

Aumento delle tasse universitarie in generale (usandone buona parte per borse e sostegno a chi non può permetterselo e merita che lo Stato lo sostenga) e numero chiuso legato all'effettiva richiesta di quei laureati.
Ti sfugge che:
a. l'università non è obbligatoria e se uno non ha le capacità/l'interesse di formarsi ulteriormente può anche andare a lavorare, e fa solo bene a sè stesso.
b. l'università non dovrebbe formare persone colte ma specialisti, se si perde metà del tempo a spiegare le basi che preparazione vuoi che si possa raggiungere? mediocre, nel migliore dei casi

Non ti sembra che l'aumento delle tasse universitarie danneggi soprattutto una certa parte della popolazione? Le eccellenze esistono per via di predisposizioni e fattori vari, ciò non significa che anche chi non è inizialmente predisposto non possa essere una ricchezza per il paese. Senza considerare che l'eccellenza non è sempre necessaria e non sempre corrisponde a ciò di cui il mercato ha bisogno.
la professionalità, soprattutto per come è strutturata l'università oggi, non è direttamente proporzionale ai risultati.
Le capacità dipendono dalla formazione, se così non fosse vorrebbe dire che gli strati più bassi della popolazione sono intrinsecamente più stupidi di quelli più alti.
Si perde metà del tempo a spiegare le basi perché la formazione preuniversitaria è stata scarsa e mal impostata.
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#153 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 29 aprile 2012 - 16:57

Non ti sembra che l'aumento delle tasse universitarie danneggi soprattutto una certa parte della popolazione? Le eccellenze esistono per via di predisposizioni e fattori vari, ciò non significa che anche chi non è inizialmente predisposto non possa essere una ricchezza per il paese. Senza considerare che l'eccellenza non è sempre necessaria e non sempre corrisponde a ciò di cui il mercato ha bisogno.
la professionalità, soprattutto per come è strutturata l'università oggi, non è direttamente proporzionale ai risultati.
Le capacità dipendono dalla formazione, se così non fosse vorrebbe dire che gli strati più bassi della popolazione sono intrinsecamente più stupidi di quelli più alti.
Si perde metà del tempo a spiegare le basi perché la formazione preuniversitaria è stata scarsa e mal impostata.


No, quello che danneggia tutti è un sistema in cui si tende alla mediocrità generale, a parcheggiarsi (e lo dice uno che ci ha messo 7 anni invece che 5), a non ricercare una formazione che corrisponda ai soldi e alle energie che vengono impiegate dal singolo.
Se la formazione preuniversitaria (fatto che poi andrebbe pesato: la mia è stata eccellente e non sono andato in una scuola privata ma in un liceo pubblico cui possono iscriversi tutti) è stata scarsa bisogna rallentare tutto il sistema universitario? è come dire che se una macchina non ha portiere tanto vale bucare le gomme, così non cammina ma nessuno rischia di cascare fuori.
Sulla professionalità: io sarei anche per introdurre fin da subito ore di tirocini, stage ecc, che facciano capire che un conto è l'aula e un altro il lavoro.
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#154 Affen

    Paolo

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Inviato 29 aprile 2012 - 17:20

No, quello che danneggia tutti è un sistema in cui si tende alla mediocrità generale, a parcheggiarsi (e lo dice uno che ci ha messo 7 anni invece che 5), a non ricercare una formazione che corrisponda ai soldi e alle energie che vengono impiegate dal singolo.

questo è sicuramente vero, ma dipende anche dalla formazione ricevuta, sia in precedenza che all'università. Non credo che il parcheggiamento sia una scelta razionale: toh, adesso mi faccio mantenere da mami e papi così per altri due anni non posso permettermi nemmeno di avere una macchia o di poter vivere una relazione in un luogo diverso da un parchetto di periferia. Si parcheggiano perché hanno dei deficit e degli atteggiamenti generati anche da alcune mancanze generate in parte anche dalla loro precedente storia formativa.

Se la formazione preuniversitaria (fatto che poi andrebbe pesato: la mia è stata eccellente e non sono andato in una scuola privata ma in un liceo pubblico cui possono iscriversi tutti) è stata scarsa bisogna rallentare tutto il sistema universitario?

hai avuto una buona formazione perché magari abiti in città, in un bel quartiere, perché hai avuto fortuna o perché il contesto in cui vivi ti ha indirizzato verso una scuola di qualità. Un ragazzo che abita in una periferia malfamata o in una provincia povera ha sicuramente meno probabilità di scegliere una scuola che lo formi in maniera adeguata. In ogni caso concorderai con me che mediamente il livello delle scuole frequentate da persone di ceto elevato è molto maggiore rispetto a quelle frequentate dai ceti più bassi.

Se la formazione preuniversitaria (fatto che poi andrebbe pesato: la mia è stata eccellente e non sono andato in una scuola privata ma in un liceo pubblico cui possono iscriversi tutti) è stata scarsa bisogna rallentare tutto il sistema universitario?

No. Ma se si deve cambiare lo si faccia in modo equo e lo si faccia alla radice, non con soluzioni che rischiano di penalizzare sempre gli stessi.
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#155 oblomov

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Inviato 29 aprile 2012 - 17:32

il determinismo sociale no eh, che il paese che ha maggiore mobilità verticale è anche quello con le tasse più elevate, cioè gli Usa. Io non sto discutendo che ci siano anche ALTRE situazione che bloccano lo sviluppo degli individui e quindi del paese. Sto dicendo che usare l'università come una foglia di fico di queste storture è ancora più sbagliato. Cui prodest che le tasse siano basse e chiunque possa godersi qualche annetto spensierato tra feste erasmus e uscite fino al mattino da lunedì a domenica perchè tanto i corsi fan ridere e gli esami in un paio di settimane li prepari?
Io vorrei che chi merita potesse avere la possibilità di emergere e che in generale si utilizzasse l'università come un sistema propulsivo di questo paese e non come il buco nero/il ricettacolo di fancazzo. Anche perchè la ricerca italiana è discreta (non eccezionale, stando agli indicatori) e si potrebbe trarne qualcosa di più, visto che siamo ancora fermi alle utopie del tornare alla lira e svalutare per competere sul costo coi CINESI.
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#156 satyajit

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Inviato 29 aprile 2012 - 17:47

Veramente gli Usa hanno una mobilità sociale tra le più basse dell'area Ocse. I paesi più mobili sono le socialdemocrazie nord europee. Mo' ti cerco la statistica.
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#157 satyajit

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Inviato 29 aprile 2012 - 17:50

Eccola:http://www.oecd.org/.../7/45002641.pdf
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#158 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 29 aprile 2012 - 17:53

immagino sia questo

http://www.conferenc...e-mobility.aspx

l'ho letto e non ho capito i criteri fondanti (limite mio, sicuramente, non è una critica) ma soprattutto mi pare che non si contempli assolutamente il caso di cittadini non-usa che utilizzano il sistema universitario americano per modificare la propria condizione e che gli usa appaiano nella prima tabella e poi scompaiano nelle altre
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#159 corrigan

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Inviato 29 aprile 2012 - 17:57

Veramente gli Usa hanno una mobilità sociale tra le più basse dell'area Ocse. I paesi più mobili sono le socialdemocrazie nord europee. Mo' ti cerco la statistica.


in linea di massima hai ragione ma la questione sembra molto complicata e sfaccettata (se si prende ad esempio la social mobility). poi ci sarebbe da considerare che gli US sono un paese ad altissimo tasso di immigrazione e ciò naturalmente influisce sulle stats.

http://en.wikipedia....e_United_States
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#160 Affen

    Paolo

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:02

al di là di tutto si stanno confrontando dei sitemi economici e sociali differenti senza considerare come un dato del genere cozzi con la logica...

Io non sto discutendo che ci siano anche ALTRE situazione che bloccano lo sviluppo degli individui e quindi del paese. Sto dicendo che usare l'università come una foglia di fico di queste storture è ancora più sbagliato.

se vogliamo parlare di pura convenienza economica sono d'accordissimo con te. Anche togliere qualche diritto umano non sarebbe male...

Cui prodest che le tasse siano basse e chiunque possa godersi qualche annetto spensierato tra feste erasmus e uscite fino al mattino da lunedì a domenica perchè tanto i corsi fan ridere e gli esami in un paio di settimane li prepari?

ho già spiegato il motivo che secondo me sta dietro a questo fenomeno, sarei curioso di sapere quali sono secondo te le cause, visto che per quanto riguarda gli effetti non siamo d'accordo

Io vorrei che chi merita potesse avere la possibilità di emergere e che in generale si utilizzasse l'università come un sistema propulsivo di questo paese e non come il buco nero/il ricettacolo di fancazzo.

l'impegno e il merito per quanto mi riguarda hanno un valore relativo. Quello che mi preme è la giustizia sociale, visto che siamo in una democrazia
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#161 satyajit

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:05

Il link del mio ultimo post è più dettagliato. Io l'ho letto tempo fa e non me lo ricordo tanto, ma se non erro spiega bene anche la questione prettamente legata alla scolarizzazione.
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#162 astrodomini

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:10

Non ti sembra che l'aumento delle tasse universitarie danneggi soprattutto una certa parte della popolazione?


Io aumenterei le tasse e userei i soldi risparmiati allontanando migliaia di non motivati per sostenere chi è motivato, merita ma non ha i soldi.


toh, adesso mi faccio mantenere da mami e papi così per altri due anni non posso permettermi nemmeno di avere una macchia o di poter vivere una relazione in un luogo diverso da un parchetto di periferia.


Ma molti hanno la macchina, la paghetta e di costruirsi una famiglia se ne sbattono. Indi, pur di lavorare, meglio far finta di studiare anche se non gliene frega un cazzo.
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the music that forced the world into future


#163 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:10

se vogliamo parlare di pura convenienza economica sono d'accordissimo con te. Anche togliere qualche diritto umano non sarebbe male...


non colgo e non c'entra niente


ho già spiegato il motivo che secondo me sta dietro a questo fenomeno, sarei curioso di sapere quali sono secondo te le cause, visto che per quanto riguarda gli effetti non siamo d'accordo


Il motivo è semplicissimo: si ritiene l'università non uno strumento professionalizzante ma un mezzo per fingere che la formazione sia alla portata di tutti, chi se ne importa se poi quei tutti non trarranno niente da questo, l'importante è fingere che siamo tutti uguali.


l'impegno e il merito per quanto mi riguarda hanno un valore relativo. Quello che mi preme è la giustizia sociale, visto che siamo in una democrazia


Il riconoscimento del merito e dell'impegno sono giustizia sociale.
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#164 Ortodosso

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:15

Tra le tante lette nelle ultime due pagine (oblo, è una causa persa, fidati da uno che ci ha speso centinaia di migliaia di parole) eh, perchè non controlla per l'inequalità del reddito in partenza. I Paesi scandinavi hanno la minore mobilità intergenerazionale perchè si parte da una situazione di ricchezza molto più uniformemente distribuita di partenza. In altre parole, semplificando su una popolazione di 5 persone corrispondenti ai quintili, in Svezia abbiamo una situazione del genere:

Riccone 50, Benestante 30, Medio 25, Proletario 15, Sottoproletario 2

In USA abbiamo una situazione del tipo:

Riccone 100, Benestante 50, Medio 30, Proletario 15, Sottoproletario 2



Morale:
1. La società 2 è molto più diseguale, ma anche più ricca, e quello che conta è la ricchezza in senso assoluto (i.e. avere da mangiare), non relativo (i.e. avere più degli altri)
2. è molto più facile per il figlio del riccone rimanere riccone perchè basta che tenga i soldoni in banca e viva di rendita, mentre le rendite da capitali nei Paesi scandinavi sono minime (i ricchi non sono ricchi abbastanza), e questo fa sì che in queste statistiche risultino più ingessati gli USA e meno la Scandinavia (per il motivo simmetrico: è molto più facile essere figli del top 20% e andare in basso, che non è una cosa positiva in sè).
3. Quello che conta è la mobilità verso l'alto e basta l'ultimo grafico per capire che se sei nell'ultimo quintile (chiamiamolo quintile Affen) è molto più facile che tuo figlio finisca (se bravo) al top della società in USA, dove il miglior liceo pubblico tecnologico della nazione sta nel Bronx, per dire, e c'è un negro presidente e una ispanica in corte suprema, entrambi nati poveri (non medi: poveri), che in Scandinavia, dove non crepi di fame ma non vai neanche da nessuna parte (il famoso ghetto di Malmoe, che non è un'invenzione).

Il tutto senza neanche tenere in considerazione l'immigrazione. Purtroppo però nelle interpretazioni comuni l'aritmetica lascia il posto al sogno delle socialidemocrazie da sogno vs. gli USA classisti e malvagi (che poi è vero, ma per altre cose).

In tutto ciò, l'Itaglia è the worst of both worlds: società povera in senso assoluto e immobile perchè il top ha rendite di posizione (assimilabili a quelle di capitali). Nel frattempo il sottoscritto,che è un immigrato figlio di una single mother con la quinta elementare, ha intervistato per un posto di lavoro sotto di sè, e gentilmente mandato a cagare, il figlio 22enne di uno dei primi 10 venture capitalist del mondo. Nessuna pressione, nessun imbarazzo, ricevuta email dal padre che ringraziava per il tempo dedicato. Auguri.
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#165 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:21

gentilmente mandato a cagare, il figlio 22enne di uno dei primi 10 venture capitalist del mondo. Nessuna pressione, nessun imbarazzo, ricevuta email dal padre che ringraziava per il tempo dedicato. Auguri.


il figlio di Soros però assumetelo anche e soprattutto se è deficiente, fosse mai che si lascia sfuggire la dritta buona asd
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#166 Affen

    Paolo

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:27


se vogliamo parlare di pura convenienza economica sono d'accordissimo con te. Anche togliere qualche diritto umano non sarebbe male...

non colgo e non c'entra niente

se la priorità dello stato è quella di avere il maggior pil possibile il tuo ragionamento e quello di ortodosso filano, se è invece la giustizia sociale, no.




ho già spiegato il motivo che secondo me sta dietro a questo fenomeno, sarei curioso di sapere quali sono secondo te le cause, visto che per quanto riguarda gli effetti non siamo d'accordo


Il motivo è semplicissimo: si ritiene l'università non uno strumento professionalizzante ma un mezzo per fingere che la formazione sia alla portata di tutti, chi se ne importa se poi quei tutti non trarranno niente da questo, l'importante è fingere che siamo tutti uguali.

per me la stragrande maggioranza delle persone sono uguali, non si tratta di fingere. Se riesco ad avere degli ottimi risultati scolastici non è perché sono un genio ma perché dei fattori esterni mi hanno dato degli strumenti per poterli raggiungere. Io sono la prova vivente di questo fatto: sino a quando avevo tredici anni ero semianalfabeta, in pochi mesi, per via di un'esperienza assolutamente fortuita, sono cambiato radicalmente. Diverse persone (alcune per via della mia influenza) hanno avuto lo stesso percorso. E' stata santa rosalia a cambiarci?


l'impegno e il merito per quanto mi riguarda hanno un valore relativo. Quello che mi preme è la giustizia sociale, visto che siamo in una democrazia


Il riconoscimento del merito e dell'impegno sono giustizia sociale.

non come giustificazione di sistemi discriminatori e miopi (vedi quello che ho scritto sopra)
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#167 satyajit

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:46

@Ortodosso. Veramente Ocse di dice: Intergenerational social mobility tends to be lower in more unequal
societies
Più chiaro di così...
Poi i Paesi più mobili sono anche ricchi quasi quanto gli Usa, se guardiamo i redditi pro-capite. La Norvegia di più. Inutile che fai esempi sparando numeri a caso.
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#168 Affen

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:48

oblo, è una causa persa, fidati da uno che ci ha speso centinaia di migliaia di parole

se mi si offrono degli elementi validi cambio idea come fosse niente: è capitato diverse volte anche qui sul forum.


I Paesi scandinavi hanno la minore mobilità intergenerazionale perchè si parte da una situazione di ricchezza molto più uniformemente distribuita di partenza. In altre parole, semplificando su una popolazione di 5 persone corrispondenti ai quintili, in Svezia abbiamo una situazione del genere:

Riccone 50, Benestante 30, Medio 25, Proletario 15, Sottoproletario 2

In USA abbiamo una situazione del tipo:

Riccone 100, Benestante 50, Medio 30, Proletario 15, Sottoproletario 2

vorresti dirmi che negli stati uniti lo strato di popolazione povera versa nelle stesse condizioni di quello svedese?
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#169 satyajit

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:49

Tasse universitarie: fatti, miti e ideologia

Non rigorosissimo ma interessante e condivisibile.
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#170 oblomov

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:53

per me la stragrande maggioranza delle persone sono uguali, non si tratta di fingere. Se riesco ad avere degli ottimi risultati scolastici non è perché sono un genio ma perché dei fattori esterni mi hanno dato degli strumenti per poterli raggiungere. Io sono la prova vivente di questo fatto: sino a quando avevo tredici anni ero semianalfabeta, in pochi mesi, per via di un'esperienza assolutamente fortuita, sono cambiato radicalmente. Diverse persone (alcune per via della mia influenza) hanno avuto lo stesso percorso. E' stata santa rosalia a cambiarci?


Perfetto: è esattamente quanto scrivevo io. Cioè come correggere il sistema universitario in modo che non sia pieno di gente che non sa che cosa e perchè lo sta facendo e che finirà sotto-occupata o disoccupata. Perchè se il figlio di papà dopo 10 anni di scienze della comunicazione troverà un posto ben pagato nell'azienda del babbo (il mio vicino di casa) lo stesso non può dirsi di chi lo stesso percorso lo fa partendo da una situazione disagiata. Mentre magari avesse fatto ingegneria informatica, anche se figlio di una segretaria e di un operaio, si sarebbe trovato un modo di portare a casa la pagnotta più che dignitosamente (altro vicino di casa). Il punto è: come indirizzare le scelte in modo che queste siano utili a tutti? secondo me i correttivi sono quelli, i tuoi ancora non li ho letti.
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#171 Affen

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Inviato 29 aprile 2012 - 18:54

Non ti sembra che l'aumento delle tasse universitarie danneggi soprattutto una certa parte della popolazione?


Io aumenterei le tasse e userei i soldi risparmiati allontanando migliaia di non motivati per sostenere chi è motivato, merita ma non ha i soldi.


toh, adesso mi faccio mantenere da mami e papi così per altri due anni non posso permettermi nemmeno di avere una macchia o di poter vivere una relazione in un luogo diverso da un parchetto di periferia.


Ma molti hanno la macchina, la paghetta e di costruirsi una famiglia se ne sbattono. Indi, pur di lavorare, meglio far finta di studiare anche se non gliene frega un cazzo.

se così fosse non avrebbero problemi a pagare le tasse universitare, si può anche fare, a patto però che non le si aumenti indiscriminatamente ma a seconda del reddito familiare (anche se non sono perfettamente d'accordo lo posso accettare con tranquillità).
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#172 Affen

    Paolo

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Inviato 29 aprile 2012 - 19:23


per me la stragrande maggioranza delle persone sono uguali, non si tratta di fingere. Se riesco ad avere degli ottimi risultati scolastici non è perché sono un genio ma perché dei fattori esterni mi hanno dato degli strumenti per poterli raggiungere. Io sono la prova vivente di questo fatto: sino a quando avevo tredici anni ero semianalfabeta, in pochi mesi, per via di un'esperienza assolutamente fortuita, sono cambiato radicalmente. Diverse persone (alcune per via della mia influenza) hanno avuto lo stesso percorso. E' stata santa rosalia a cambiarci?


Perfetto: è esattamente quanto scrivevo io. Cioè come correggere il sistema universitario in modo che non sia pieno di gente che non sa che cosa e perchè lo sta facendo e che finirà sotto-occupata o disoccupata. Perchè se il figlio di papà dopo 10 anni di scienze della comunicazione troverà un posto ben pagato nell'azienda del babbo (il mio vicino di casa) lo stesso non può dirsi di chi lo stesso percorso lo fa partendo da una situazione disagiata. Mentre magari avesse fatto ingegneria informatica, anche se figlio di una segretaria e di un operaio, si sarebbe trovato un modo di portare a casa la pagnotta più che dignitosamente (altro vicino di casa). Il punto è: come indirizzare le scelte in modo che queste siano utili a tutti? secondo me i correttivi sono quelli, i tuoi ancora non li ho letti.

il figlio di papà (per il quale non nutro nessuna invidia, visto che pure io potrei lavorare con papi o vivere di rendita) le tasse le pagherebbe comunque. Molti scansafatiche sono tutt'altro che ricchi. Il punto è capire il motivo per cui lo sono. E' inutile che li punisca lo stesso sistema che li ha portati ad esserlo. Per far sì che possano avere anche loro la possibilità di formarsi, bisogna cambiare il sistema alla radice.
Come farlo? Di preciso non lo so, le mie sono proposte di carattere generale.
Se proprio devo esprimere un'opinione posso fare una serie di considerazioni: il sistema scolastico italiano è troppo incentrato sul nozionismo e non riesce a sfruttare la spinta propulsiva che certi meccanismi d'integrazione sociale all'interno della classe possono offrire, i professori sono spesso ingenui e mal preparati dal punto di vista professionale e culturale, lo stato non interviene nel momento in cui si sviluppano fenomeni come quello della dispersione scolastica ecc.
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#173 oblomov

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Inviato 29 aprile 2012 - 20:05


il figlio di papà (per il quale non nutro nessuna invidia, visto che pure io potrei lavorare con papi o vivere di rendita) le tasse le pagherebbe comunque. Molti scansafatiche sono tutt'altro che ricchi. Il punto è capire il motivo per cui lo sono. E' inutile che li punisca lo stesso sistema che li ha portati ad esserlo. Per far sì che possano avere anche loro la possibilità di formarsi, bisogna cambiare il sistema alla radice.
Come farlo? Di preciso non lo so, le mie sono proposte di carattere generale.
Se proprio devo esprimere un'opinione posso fare una serie di considerazioni: il sistema scolastico italiano è troppo incentrato sul nozionismo e non riesce a sfruttare la spinta propulsiva che certi meccanismi d'integrazione sociale all'interno della classe possono offrire, i professori sono spesso ingenui e mal preparati dal punto di vista professionale e culturale, lo stato non interviene nel momento in cui si sviluppano fenomeni come quello della dispersione scolastica ecc.



Esatto: il figlio di papà le pagherebbe comunque per fare scienze della cazzata perchè tanto (generalizzando, ovviamente) il suo obiettivo sono dieci anni di cazzeggio e bevute e scopate prima della fabbrichetta di papi. Au contrair il poverocristo sarebbe costretto a chiedersi se il gioco valga la candela e non sarebbe invece il caso di andare a spendere gli stessi $$$ in un corso di laurea professionalizzante o di non spenderli affatto e trovarsi un lavoro o ancora di spenderli sapendo che lo attende la necessità di farsi il culo se non vuole rimanere al palo e con le tasche bucate.
L'istruzione superiore è un altro campo, il suo obiettivo è quello di formare in senso generale e quindi tutti fanno italiano, matematica, chimica, inglese ecc... anche se non ci capiscono e non gli frega niente. Si tratta di un modello che ha finalità per certi versi opposte a quelle dell'insegnamento universitario, vederlo in continuità ad esso è il primo e preclaro errore.
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#174 satyajit

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Inviato 29 aprile 2012 - 20:22



il figlio di papà (per il quale non nutro nessuna invidia, visto che pure io potrei lavorare con papi o vivere di rendita) le tasse le pagherebbe comunque. Molti scansafatiche sono tutt'altro che ricchi. Il punto è capire il motivo per cui lo sono. E' inutile che li punisca lo stesso sistema che li ha portati ad esserlo. Per far sì che possano avere anche loro la possibilità di formarsi, bisogna cambiare il sistema alla radice.
Come farlo? Di preciso non lo so, le mie sono proposte di carattere generale.
Se proprio devo esprimere un'opinione posso fare una serie di considerazioni: il sistema scolastico italiano è troppo incentrato sul nozionismo e non riesce a sfruttare la spinta propulsiva che certi meccanismi d'integrazione sociale all'interno della classe possono offrire, i professori sono spesso ingenui e mal preparati dal punto di vista professionale e culturale, lo stato non interviene nel momento in cui si sviluppano fenomeni come quello della dispersione scolastica ecc.



Esatto: il figlio di papà le pagherebbe comunque per fare scienze della cazzata perchè tanto (generalizzando, ovviamente) il suo obiettivo sono dieci anni di cazzeggio e bevute e scopate prima della fabbrichetta di papi. Au contrair il poverocristo sarebbe costretto a chiedersi se il gioco valga la candela e non sarebbe invece il caso di andare a spendere gli stessi $$$ in un corso di laurea professionalizzante o di non spenderli affatto e trovarsi un lavoro o ancora di spenderli sapendo che lo attende la necessità di farsi il culo se non vuole rimanere al palo e con le tasche bucate.
L'istruzione superiore è un altro campo, il suo obiettivo è quello di formare in senso generale e quindi tutti fanno italiano, matematica, chimica, inglese ecc... anche se non ci capiscono e non gli frega niente. Si tratta di un modello che ha finalità per certi versi opposte a quelle dell'insegnamento universitario, vederlo in continuità ad esso è il primo e preclaro errore.


Faccio fatica a concepire una proposta più classista di questa, francamente.
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#175 Affen

    Paolo

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Inviato 29 aprile 2012 - 20:45

ma poi non vedo che differenza faccia se lo consideri come in continuità o meno. Si sta parlando di un problema e si sta cercando la radice. La radice di certi comportamenti ha delle componenti culturali e formative che possono essere influenzate dalla scuola primaria e secondaria. Volerli risolvere con un metodo vessatorio che migliorerebbe il sistema solamente da una parte è illogico. Secondo me per migliorare la scuola non servono soldi (per l'università il discorso è in parte diverso): i computer, le lavagnette multimediali e i microscopi, a parte che spesso sono dispersivi, ma quand'anche riescano ad avere un'utilità hanno un'influenza minima rispetto ad una modifica della didattica.
Vedere le persone come dei fannulloni che "altro che noi che ci facciamo il mazzo" mi sembra quantomeno semplicistico.
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#176 oblomov

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Inviato 29 aprile 2012 - 21:48

Faccio fatica a concepire una proposta più classista di questa, francamente.


Magari mi sbaglio, ma ad ora la situazione è così:

Il 20% di quanto un'università pubblica spende è legato al reddito del singolo studente e viene raccattato le tasse universitarie. Si tratta quindi, in genere di un massimo di 2500 euro annui, per chi ha un reddito nell'isee superiore a, più o meno, l'ultima fascia contributiva, cioè 75000 euro annui (ovviamente combinato, quindi abbraccia anche fasce di persone che non pagano il 43% di tasse). Il resto, cioè l'80% non è legato al reddito ma viene pagato con i soldi di tutti, dalla fascia minima alla massima di contribuzione. Abbiamo quindi la situazione in cui chi ha una situazione migliore riceve, oggettivamente, di più.

In che modo sarebbe classista alzare gli scaglioni delle tasse universitarie, diciamo arrivando a coprire il 40% del costo, cioè raddoppiare le tasse a tutti, utilizzando la metà di queste per interventi di sostegno alle fasce disagiate (quindi, di fatto, si coprirebbe metà dei costi precedenti, levandoli a chi ne ha, e, facendo i conti con l'accetta, tenere invariati i costi delle fasce più basse) e l'altra metà in bonus legati alla didattica?


ma poi non vedo che differenza faccia se lo consideri come in continuità o meno. Si sta parlando di un problema e si sta cercando la radice. La radice di certi comportamenti ha delle componenti culturali e formative che possono essere influenzate dalla scuola primaria e secondaria. Volerli risolvere con un metodo vessatorio che migliorerebbe il sistema solamente da una parte è illogico. Secondo me per migliorare la scuola non servono soldi (per l'università il discorso è in parte diverso): i computer, le lavagnette multimediali e i microscopi, a parte che spesso sono dispersivi, ma quand'anche riescano ad avere un'utilità hanno un'influenza minima rispetto ad una modifica della didattica.
Vedere le persone come dei fannulloni che "altro che noi che ci facciamo il mazzo" mi sembra quantomeno semplicistico.


La radice è che a 18-19 anni una persona cresciuta in una società avanzata, spesso, non è un individuo chissà quanto formato, sono gli svantaggi del poter passare tutta la giovinezza a non doversi preoccupare, in grandissima parte, di problemi altri che non siano le prime scopate, le prime sbronze e le prime cotte. Ovviamente se uno nasce in Liberia a 19 anni sa già perfettamente quali sono le priorità, perché la vita lo ha già preso a calci in culo, purtroppo.
Io non vedo fannulloni o gente che si fa il mazzo, vedo molti ragazzi che non sanno scegliere e a cui è data piena libertà di farlo, invece di indirizzarli con vari criteri e, perdonatemi, ma visto che siamo un paese consumista, abituato a valutare le cose con la moneta, credo che dare un valore economico forte alla scelta possa aiutare a farla in maniera ragionata.
Il secondo mezzo, meno brutale, sarebbe un forte numero chiuso in certe facoltà, ma capisco che l'idea di passare l'estate a studiare possa essere poco gentile, oltre a poter fare inopinatamente capire che, magari, lo studio della storia dell'arte rinascimentale non è proprio quel che si vuole fare dalle 8 di mattina alle 8 di sera (perchè quello significa fare bene una facoltà umanistica: rompersi il culo).
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#177 Affen

    Paolo

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Inviato 29 aprile 2012 - 22:40

La radice è che a 18-19 anni una persona cresciuta in una società avanzata non è un individuo chissà quanto formato, sono gli svantaggi del poter passare tutta la giovinezza a non doversi preoccupare, in grandissima parte, di problemi altri che non siano le prime scopate, le prime sbronze e le prime cotte. Ovviamente se uno nasce in Liberia a 19 anni sa già perfettamente quali sono le priorità, perché la vita lo ha già preso a calci in culo, purtroppo.

L'struzione non crea mica dei blocchi emotivi eh. Solo vent'anni fa il livello medio degli studenti era molto più alto eppure non mi sembra che non scopassero e non si ubriacassero. Che in una società avanzata ci sia meno propensione al sacrificio è una cosa assodata, ma è anche vero che sono analisi che hanno dei presupposti simili. In francia la natalità è maggiore che in italia: sono entrambi paesi molto simili eppure la seconda ha avviato tutta una serie di provvedimenti per modificare la situazione: non ha certo fatto miracoli (nemmeno coi provvedimenti però) ma gli interventi hanno avuto la loro efficacia.

Io non vedo fannulloni o gente che si fa il mazzo, vedo molti ragazzi che non sanno scegliere e a cui è data piena libertà di farlo, invece di indirizzarli con vari criteri e, perdonatemi, ma visto che siamo un paese consumista, abituato a valutare le cose con la moneta, credo che dare un valore economico forte alla scelta possa aiutare a farla in maniera ragionata.

troppo semplice dire che sia libero di scegliere. Se per tutti i suoi diciotto anni non è stato formato a dovere come può azzardarsi a fare matematica o ingegneria? Se per studiare deve sforzarsi 10 volte il necessario come può non arenarsi (anche con esami relativamente facili)? La questione economica, in una situazione del genere, non è altro che un ulteriore barriera da superare che tente sempre e comunque a svantaggiare chi versa nelle condizioni peggiori.

Il secondo mezzo, meno brutale, sarebbe un forte numero chiuso in certe facoltà, ma capisco che l'idea di passare l'estate a studiare possa essere poco gentile, oltre a poter fare inopitamente capire che, magari, la storia dell'arte rinascimentale non è proprio quel che si vuole fare dalle 8 di mattina alle 8 di sera (perchè quello significa fare bene una facoltà umanistica: rompersi il culo).

francamente non capisco tutta questa frenesia nel voler limitare il numero di studenti, senza considerare che anche questo metodo tende a danneggiare sempre i soliti. Ma quello che ti voglio far capire non è che quello che proponi sia sbagliato in assoluto quanto il fatto che sia sbagliato farlo senza riequilibrare la situazione alla base.
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#178 Zpider

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Inviato 29 aprile 2012 - 22:46

Satyajit, il punto, ed è stato in buona parte già detto, è che il peso delle tasse universitarie nella scelta/possibilità di accedere agli studi universitari è molto marginale.

La differenza per una famiglia tra avere un figlio all'università o a lavorare è una cosa attorno ai 20.000 euro/anno, ossia mancato guadagno, tasse, mantenimento, spese vive ed eventualmente alloggio per i fuori sede. L'incidenza delle tasse (fossero anche 2000 euro) è di un 10% della spesa totale... spesa che rimarrebbe proibitiva per la classe medio/bassa anche le tasse fossero zero (con libri e panini in omaggio).

Se vai a raddoppiare le tasse portandole a 4000 euro aumenti il sacrificio della famiglia del 10%, a fronte di un 30% di maggiori fondi per studente... che possono servire a migliorare la qualità del servizio ma in particolare ad aumentare di numero ed entità le borse di studio per quella classe medio bassa che pur non avendo accesso è costretta a contribuire con le sue tasse.
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#179 satyajit

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Inviato 29 aprile 2012 - 22:53




In che modo sarebbe classista alzare gli scaglioni delle tasse universitarie, diciamo arrivando a coprire il 40% del costo, cioè raddoppiare le tasse a tutti, utilizzando la metà di queste per interventi di sostegno alle fasce disagiate (quindi, di fatto, si coprirebbe metà dei costi precedenti, levandoli a chi ne ha, e, facendo i conti con l'accetta, tenere invariati i costi delle fasce più basse) e l'altra metà in bonus legati alla didattica?



E' classista il concetto che il ricco fa quello che vuole, perché se il suo reddito è veramente alto un raddoppio di tasse non incide sul suo stile di vita, il povero alla fine deciderà di non iscriversi neanche perché i costi di ingresso sono troppo alti, mentre uno studente-lavoratore che non ha il tempo materiale per potersi laureare in corso si trova di fronte a costi insostenibili* Certo, con il meccanismo di reinserimento degli introiti a sostegno delle classi deboli il discorso si tempera moltissimo, ma io avevo risposto al tuo post precedente in cui questo passaggio non veniva detto. Sicuramente l'hai fatto altrove, ma mi era sfuggito.

Però la critica di fondo resta, e anzi la allargo a un altro aspetto cruciale che mi sembra sia trascurato. L'errore è a mio parere il considerare l'istruzione universitaria come spesa corrente anziché come investimento. La vita lavorativa di un laureato frutta allo stato in termini di maggiori imposte dirette, derivate da redditi più alti, introiti netti che ripagano ampiamente, a dir poco, i costi mediamente sostenuti per lo studente. E considerando i dati medi si considerano anche i laureati in quindici anni in facoltà schifate come inutili (che tra l'altro però di solito costano meno perché non hanno test di laboratorio con strumenti tecnologici) e quelli che non si laureano neanche.

Sinceramente, con tasse universitarie non poi così basse, vessare ulteriormente la famiglia di uno studente che riceve pochissimo in termini di spesa per la sua istruzione, troverà enormi difficoltà sul mercato del lavoro, pagherà una marea di imposte dirette restituendo così con gli interessi il poco che è stato investito nella sua formazione mi sembra da un lato discutibile in sé perché far cassa sull'istruzione mi mette i brividi di suo, iniquo perché non vedo come ciò non possa aumentare le diseguaglianze sociali, errato se si considera la contabilità del settore sul lungo periodo.

EDIT* E ovviamente lo sfaticato ricco probabilmente una volta laureato sarà meno produttivo di uno studente-lavoratore che ce l'ah fatta con mille sacrifici e tanto impegno.
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#180 Affen

    Paolo

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Inviato 29 aprile 2012 - 22:55

@zpider
peccato che l'aumento peserebbe maggiormente sulla classe bassa a fronte di un ricavo di pochi milioni di euro
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#181 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 29 aprile 2012 - 23:06

Satyajit, il punto, ed è stato in buona parte già detto, è che il peso delle tasse universitarie nella scelta/possibilità di accedere agli studi universitari è molto marginale.

La differenza per una famiglia tra avere un figlio all'università o a lavorare è una cosa attorno ai 20.000 euro/anno, ossia mancato guadagno, tasse, mantenimento, spese vive ed eventualmente alloggio per i fuori sede. L'incidenza delle tasse (fossero anche 2000 euro) è di un 10% della spesa totale... spesa che rimarrebbe proibitiva per la classe medio/bassa anche le tasse fossero zero (con libri e panini in omaggio).

Se vai a raddoppiare le tasse portandole a 4000 euro aumenti il sacrificio della famiglia del 10%, a fronte di un 30% di maggiori fondi per studente... che possono servire a migliorare la qualità del servizio ma in particolare ad aumentare di numero ed entità le borse di studio per quella classe medio bassa che pur non avendo accesso è costretta a contribuire con le sue tasse.


Ma se ho capito bene si tratterebbe di una tassa flat, ovvero della stessa entità per redditi differenti, Perché invece, ammesso e non concesso che ci sia bisogno di aumentare gli introiti (io dico di no), non si aumenta la progressività della tassazione non toccando le fasce più deboli? Io preferirei farlo sulla fiscalità generale, ma eventualmente si può fare anche sulle rette.
E poi chi la detto che la classe medio bassa non ha accesso? Gli studenti universitari hanno un'estrazione sociale omogenea. Aumentando le tasse sicuramente avranno maggiori difficoltà ad accedervi.
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#182 Notker

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Inviato 04 maggio 2012 - 17:50

notizia che potrebbe interessare qualcuno

Bicocca, stop al test d’ingresso
si entra col voto delle superiori

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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#183 Purchaser

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Inviato 04 maggio 2012 - 18:04

notizia che potrebbe interessare qualcuno

Bicocca, stop al test d’ingresso
si entra col voto delle superiori


Queste sono le cose che mi fanno più incazzare in assoluto riguardo all'università.
Ok al numero chiuso (anche basso) ma le matricole devono essere ordinate col test d'ingresso.
Non c'è uniformità di giudizio tra istituto superiore ed istituto superiore.
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1 1/2 oz Scotch Whisky
1/2 oz Drambuie Scotch Whisky
1 twist lemon peel

Pour the scotch and Drambuie into an old-fashioned glass almost filled with ice cubes. Stir well. Garnish with the lemon twist.

Don't make Love, drink Tea.

#184 Max Stirner

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Inviato 04 maggio 2012 - 19:30

bella minchiata
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"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"

#185 Farzan

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Inviato 04 maggio 2012 - 20:00

notizia che potrebbe interessare qualcuno

Bicocca, stop al test d’ingresso
si entra col voto delle superiori

che schifo cazzo ma come si fa solo a pensarla una cosa del genere
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#186 Affen

    Paolo

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Inviato 04 maggio 2012 - 20:33

andiamo tutti al classico, dai
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#187 William Blake

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Inviato 04 maggio 2012 - 21:20

oltre a poter fare inopinatamente capire che, magari, lo studio della storia dell'arte rinascimentale non è proprio quel che si vuole fare dalle 8 di mattina alle 8 di sera (perchè quello significa fare bene una facoltà umanistica: rompersi il culo).


grazie obly, hai riassunto in due righe il mio pensiero. purtroppo anche in questo forum siamo al pensero stereotipato di massa, tipico dell'Italia. "fai ingegneria=cavolo, sei un grande!" "fai lettere=e che fate a lettere? leggete?". poi ci sono realtà e realtà e non crediate che le realtà più blasonate siano le migliori, io ad esempio sono passato da Messina a Roma, e non soffro affatto di complessi di inferiorità, anzi mi sono bastate due settimane per farmi notare (facendo normalissimi interventi a messina...)
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#188 Psychonaut

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Inviato 06 maggio 2012 - 18:43


oltre a poter fare inopinatamente capire che, magari, lo studio della storia dell'arte rinascimentale non è proprio quel che si vuole fare dalle 8 di mattina alle 8 di sera (perchè quello significa fare bene una facoltà umanistica: rompersi il culo).


grazie obly, hai riassunto in due righe il mio pensiero. purtroppo anche in questo forum siamo al pensero stereotipato di massa, tipico dell'Italia. "fai ingegneria=cavolo, sei un grande!" "fai lettere=e che fate a lettere? leggete?". poi ci sono realtà e realtà e non crediate che le realtà più blasonate siano le migliori, io ad esempio sono passato da Messina a Roma, e non soffro affatto di complessi di inferiorità, anzi mi sono bastate due settimane per farmi notare (facendo normalissimi interventi a messina...)


conosco diversi miei ex colleghi di messina che sono andati al nord e si son trovati benissimo grazie alla preparazione che han avuto a messina.
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#189 Notker

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Inviato 16 luglio 2012 - 10:13

come ogni anno, ecco la classifica degli atenei italiani; vince ancora il Politecnico di Torino, fino all'anno scorso retta dall'attuale ministro dell'istruzione Profumo

Atenei, i fondi per «merito» arrivano a quota 13%


Come detto è il Politecnico di Torino l'università con un "premio" ministeriale più alto, in percentuale, rispetto allo stanziamento ordinario.
Nella top-ten, subito sotto il podio, ci sono Bologna (16,3%), Tor Vergata-Roma (15,96%), Ferrara (15,79%), Pavia (15,70%), Verona (15,63%), Udine (15,60%) e Milano (15,60%).
In coda il Sud: il fanalino, tra i 54 atenei in graduatoria (sono esclusi L'Aquila, Camerino e Macerata e una decina tra Istituti e Scuole), è Messina, preceduta da Palermo e Catanzaro.


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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#190 ucca

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Inviato 16 luglio 2012 - 12:04

ho sentito che profumo vuole finalmente alzare le tasse per i fuori corso.

http://www.corriere....c498483bd.shtml

ovviamente sarà tutto bilanciato dall'aumento dei fondi per le borse di studio per i meritevoli.

come no.
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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#191 combatrock

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Inviato 09 agosto 2012 - 07:58

Ecco a cosa porta la mentalità del risparmio a ogni costo verso cui ci sta spingendo questo governo. Risparmi inutili, in una fase in cui sarebbe ben più importante investire. E risparmi dannosi, dato che ledono direttamente i diritti di una cittadina come gli altri.

IL CASO

Ragazza disabile da 100 e lode
ma gli atenei rifiutano di iscriverla


Bari, il sogno di Rosanna: studiare psicologia. Può seguire le lezioni solo attraverso webcam come ha fatto con la scuola ottenendo il massimo dei voti. Ma le facoltà di tutta Italia: "Costa troppo"

BARI - Rosanna, 19 anni e 20 chili su 90 centimetri, forse non diventerà mai psicologa. E non certo per "colpa" della sua grave disabilità che però mai le ha impedito di studiare, ma piuttosto perché le università italiane hanno respinto la sua richiesta di iscrizione. Quasi tutte, almeno. "Siamo spiacenti - le hanno cortesemente scritto - ma non possiamo accettare la sua istanza". Perché? "Troppi costi". Nonostante la studentessa barese si sia diplomata con 100 e lode. Nonostante la sua pagella sia costellata di 9 e 10.

Rosanna Lovino, di Ruvo di Puglia, 30 chilometri a nord di Bari, è disabile al cento per cento, costretta sulla sedia a rotelle da quando aveva quattro anni a causa di una grave patologia che le ha inibito la crescita fisica e le impedisce persino di alimentarsi. Ma il cervello quello no, quello non ha alcun problema. E può studiare, imparare, soddisfare la sua infinita sete di conoscenza, grazie a un metodo elaborato apposta per lei, fatto di webcam che trasmettono parole e volti di compagni e docenti direttamente a casa sua, cifre e codici digitati su un computer nei quali la ragazza traduce i suoi pensieri, le risposte ai quesiti scolastici. Un metodo che oggi viene giudicato troppo oneroso e complesso da praticare, ma che è stato sperimentato con successo per cinque anni dal liceo classico "Sylos" di Ruvo, presso il quale Rosanna si è diplomata con una tesina sul "viaggio": quello fisico ma anche concepito nell'accezione metaforica. "I miei viaggi preferiti - scrive la stuidentessa - sono quelli che compio attraverso i libri". E di certo i suoi insegnanti non hanno mai avuto nulla da ridire sul suo impegno costante e sulla sua brillante preparazione. Al contrario, entusiasti delle sue capacità, si sono sempre complimentati con lei, e con i suoi genitori: mamma Mimma e papà Vincenzo, gli unici che riescono a capire il suo codice linguistico, i suoi bisogni quotidiani. Loro, diversamente da quell'apparato burocratico che oggi le nega il diritto allo studio, non si sono mai arresi di fronte all'ostacolo della disabilità. E hanno cercato per lei un modo per soddisfare la sua insaziabile voglia di accrescimento culturale: grazie a una microcamera piazzata all'interno dell'aula, le hanno permesso di ascoltare per cinque anni le lezioni.

Un sistema tutto sommato semplice ma che per gli Atenei italiani evidentemente costa troppo. E il rifiuto è arrivato in dosi massicce, da tutte le direzioni delle facoltà di Psicologia contattate, incluso la Cattolica di Roma. Unica eccezione, quella di Sociologia dell'Università di Urbino. Nei giorni scorsi ha proposto alla famiglia un'alternativa che sa di palliativo, ma che Rosanna e i suoi genitori stanno prendendo in considerazione: la videoregistrazione su cd delle lezioni.
I supporti informatici contenenti i dati utili alla preparazione degli esami sarebbero poi inviati nell'abitazione di Ruvo di Puglia, dove la famiglia Lovino lavora compatta a un grande progetto: realizzare il sogno di Rosanna.

http://www.repubblic...62/?ref=HREC1-1
  • 0

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#192 astrodomini

    ...

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Inviato 09 agosto 2012 - 09:33

:facepalm:

Tra l'altro io mi sono sempre chiesto perché non si possano mettere online (e magari in streaming) tutte le lezioni, ma forse il tanto personale che sta lì a cazzeggiare o a perdere i nostri libretti potrebbe morire per troppo lavoro :rolleyes:
  • 3

the music that forced the world into future


#193 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 09 agosto 2012 - 11:37

C'era una lunga prima pagina de La Lettura sul tema del (vero) insegnamento on line*. In America pare sia ormai una cosa fatta parecchio bene cui si stanno dedicando anche gli atenei più importanti, con tanto di lezioni tenute da premi Nobel diffuse liberamente o a bassissimo costo sulla rete e test di valutazione in tempo reale. Nel futuro si ipotizzava un percorso "fisico" per i ricconi e uno virtuale per i meno abbienti ma comunque ad altissimo livello di preparazione grazie appunto alla qualità delle lezioni e dei docenti raggiungibili anche con le svariate forme di contatto "virtuale".

L'articolo è qui: http://lettura.corri...cco-ad-harvard/

Sostanzialmente, caro Astro, se mettessero on line tutte le nostre si capirebbe come i truffatori che vivono dello stesso corso replicato annualmente verrebbero smascherati in tempo zero, come l'assenza di ricerca e la capritudine di certi personaggi diventerebbe palese.

* Da noi chiaramente la cosa è la fuffa organizzata stile Cepu per far laureare gente dietro versamente di lauta moneta.
  • 0

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#194 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 17 ottobre 2012 - 08:32

Qui siamo alle comiche:

http://www.roars.it/...le-alle-stalle/

http://www.roars.it/...della-trilogia/
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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#195 mingus

    how about no

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Inviato 17 ottobre 2012 - 10:51

Dio che merda.
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#196 satyajit

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Inviato 29 novembre 2012 - 22:25

Per chi è interessato (e ha un po' di tempo):

Università e Ricerca: prime proposte ROARS per una discussione


Seguono lungo articolo e lungo dibattito
  • 0

#197 Kaleir

    Classic Rocker

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Inviato 23 dicembre 2012 - 10:12

http://www.roars.it/...rsita-italiana/
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Ciao, io sono una firma.


#198 Max Stirner

    Scaruffiano

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Inviato 15 febbraio 2013 - 13:48

anticipati i test per i numeri chiusi a fine luglio
http://www.repubblic...ersit-52708353/

insomma sbrigatevi a fare i test, sbrigatevi a dare gli esami, sbrigatevi a fare la tesi che mcdonald vi attende
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"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"

#199 Çorkan

    Utente onicofago con ghiri in culo

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Inviato 15 febbraio 2013 - 14:37

anticipati i test per i numeri chiusi a fine luglio
http://www.repubblic...ersit-52708353/

insomma sbrigatevi a fare i test, sbrigatevi a dare gli esami, sbrigatevi a fare la tesi che mcdonald vi attende


Vabhe c'è di buono che con una laurea al merd puoi diventare super mega direttore, trovare uno che ha finito il liceo è un'impresa.
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"La legge non dovrebbe imitare la natura, dovrebbe correggerla"

Dekalog 5

#200 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 13 giugno 2013 - 19:15

http://www.corrierec...o-di-milano.htm

Scusate, ogni tanto ci sta anche postare qualche buona notizia. : )
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Statisticamente parlando, non lo so.





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