A maggio a Bologna, Roma e Milano.
http://www.nilsfrahm.com/concerts/
segnalo in apertura i dawn of midi. personalmente andrò per loro.
Inviato 06 aprile 2015 - 16:31
A maggio a Bologna, Roma e Milano.
http://www.nilsfrahm.com/concerts/
segnalo in apertura i dawn of midi. personalmente andrò per loro.
Inviato 21 aprile 2015 - 12:17
Inviato 05 maggio 2015 - 07:44
Chi c'era domenica al Magnolia?
Set quasi totalmente rinnovato, ci tiene a far sentire il suo nuovo giocattolino, un bel organo a canne in legno. Qualche difficoltà all'inizio, qualcosa non funziona come dovrebbe, poi mette tutto a posto. L'acustica del magnolia fa ovviamente schifo e non aiuta ad apprezzare al meglio lo strumento. Alla fine le esecuzioni sull'organo son belle ma non sembrano convincere in pieno. Il picco del concerto rimane toilet brush-....-more e Says, qui un attimo rinnovata.
L'anno scorso al teatro, vuoi per l'ambiente vuoi per il set già sperimentato e comprovato, è stata un'altra cosa.
Inviato 05 maggio 2015 - 08:59
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 05 maggio 2015 - 12:42
Un uccellino mi ha detto che - come avevo profetizzato - ieri sera a Bologna i Dawn of Midi si sono mangiati a colazione l'insipido Frahm.
Inviato 05 maggio 2015 - 15:23
Non sono arrivato in tempo per vederli a parte per gli ultimi 2 minuti, ma stai riuscendo a farmeli stare sulle palle.
Inviato 14 aprile 2016 - 10:14
2° Piano Day, download gratuito dell'appendice a "Solo".
E mi sono innamorato così, come sempre: senza un perché.
Solo - Remains
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 12 luglio 2016 - 18:24
Woodkid, Nils Frahm, Robert De Niro
Ellis [EP]
Preparate i fazzoletti. :°°°
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 23 gennaio 2018 - 21:04
Quattro serate sold out al Barbican quest'anno (21/24 febbraio), direi che ormai Nils è diventato main$tream
Ma ascoltando in diretta il nuovo disco - al momento in streaming su Npr - comprendo benissimo come musica del genere possa ormai travalicare i confini verso una platea più ampia rispetto ai tempi di Felt (che comunque rimane un lavoro sublime sotto ogni punto di vista) o di passaggi minori come Screws. Dalla solitudine del solo piano che fu, ora siamo giunti all'impiego di un'orchestrazione ben più ampia, con un coro di voci, archi e flauti, ma soprattutto con manipolazioni elettroniche che a tratti suonano molto più pronunciate e zompettano verso certa downtempo anni 00.
Ancora non l'ho comunque ascoltato tutto, poi vediamo.
Inviato 23 gennaio 2018 - 21:31
Telepatia. Sto al secondo ascolto e alla stesura finale della rece. Spoiler: deluso e annoiato.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 01 febbraio 2018 - 20:02
In linea di massima la penso come te Paloz. Ci sono alcuni momenti molto belli, ma non c'è (quasi) mai un frangente dove senti davvero quelle vibrazioni emotive che ti fermano e ti costringono a seguire l'ascolto - quando manipola i beat elettronici mi ricorda l'etno-downtempo di Four Tet e Bonobo, due nomi che personalmente apprezzo molto ma che non posso negare spesso con le loro partiture più pulitine fanno un po' effetto tappezzeria/documentario di scienze naturali. Tra l'altro un titolo come "All Melody" ti trae in inganno; di sicuro questo è un disco più melodico rispetto a certe cose fatte in passato, ma non è comunque così spumeggiante come me lo immaginavo, anzi a tratti è così sommesso che si perde. E questo senza contare il fatto che la presenza degli altri musicisti è davvero stringata e non lo aiuta mai a raggiungere quel livello di pienezza sonora e interpretativa in grado di sostenere una melodia davvero come si deve. Chissà a questo punto se sul palco si porterà dietro qualcuno per riempire un po' l'atmosfera, almeno nella salona del Barbican?
Rimane un disco con un suo mood particolare e ovviamente con una cura sonora in certi frangenti molto affascinante, quindi poi nei momenti giusti lo si ascolta comunque senza problemi.
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