Che volete che vi dica, saro' un fan irrecuperabile, ma manco a dirlo, l'ennesimo film minore del duo per me e' il film piu' poetico, divertente, geniale, cinico e (un po' a sorpresa) commovente che ho visto in/di questo 2018.
Associazione forse campata in aria, ma che mi tengo stretta: "Buster Scruggs" sta alla cultura folk americana almeno quanto "Kwaidan" di Kobayashi sta alla cultura folk giapponese. Stesso finto sapore letterario, in realta' puramente cinematografico, e con la Triste Mietritrice come vera protagonista di tutti gli episodi di entrambi i film.
Appena terminata la visione, le prime parole che han fatto vibrare le mie corde vocali sono state: “film minore un cazzo”.
Devo confessare che avevo grandi aspettative e, una volta tanto, non sono stato deluso.
Innanzitutto, è un vero western, che omaggia, pur senza scimmiottarla, tutta la storia del genere (e in questo senso la struttura a episodi è molto funzionale), a partire da quello classico, per finire con quello revisionista e crepuscolare, passando per quello all’italiana (l’episodio con James Franco è una citazione leoniana, neanche troppo sottotraccia, dall’inizio alla fine: Tucumcari, le scene di impiccagione, l’armatura del vecchio ecc.).
Ma oltre ad essere un vero western è un film dei Coen al 100%, si sente pungente il fetore di Ethan e Joel fin dalle prime inquadrature, ed essendo i Coen fra i miei registi preferiti, la cosa non può che essermi oltremodo gradita.
A livello puramente tecnico e visivo, poi, è un film di livello stratosferico, che non cala mai pur aggiustando e variando il registro di episodio in episodio. Penso ad esempio alla fotografia ed alla messa in scena quasi fumettistica che vira sullo pseudo-musical-country-grottesco del magnifico primo episodio (con a latere un montaggio, delle inquadrature e dei movimenti di macchina da urlo), che si fa via via più cupa o più “classica” a seconda delle tematiche trattate.
I dialoghi sono mediamente fantastici, c’è Tom Waits, e un paio di episodi me li sono rivisti subito.
Film minore, come no.