Immensi, mi sono scordato di rimediare gli album poi, grazie per il reminder. Non avevo pensato al ponte mentale coi suddetti, ci potrebbe stare, chissà...Hair skin trading
S.C.U.M. - Again Into Eyes [2011]
#101
Inviato 27 settembre 2011 - 17:46
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Tra due anni torniamo per vincere.
#102
Inviato 27 settembre 2011 - 17:48
Per ora li avevo buttati nel britpop, "gozzy wave" mi piace tantissimo e sono tentaterrimo dal metterlo, solo che poi spiegarlo a chi me lo chiede sarebbe un po' difficileThel per i Chapel Club metti shoegaze e via. Per loro invece è più difficile in effetti. Anche se boh, alla fine andrebbero tutti sotto una nuova corrente, che so "New british music", "Post Twilight", "Gozzy wave" o qualcosa del genere.
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#103 Guest_pinkfloyd86_*
Inviato 27 settembre 2011 - 18:01
Ma qui nessuno sta dicendo che il disco non ti deve piacere per cose del genere. Se ti piace ti piace, buona lì. Io ti sto dicendo solo che la tua percezione è condizionata da fattori che così sui due piedi non puoi cogliere. Qui non si sta parlando di dinamiche a livello compositivo, del tipo strofe - intermezzi - aperture etc. Lì è chiaro che percepisci dinamica, ma è giocata tutta su pochi decibel. Cioè, ti diminuiscono quella parte della canzone il tanto che basta per fartela sentire diversa da quella di prima, ma il volume complessivo è in realtà sempre quello. E'tutto costruito bene (dietro prodotti del genere ci sono comunque professionisti, non gente che fa le cose a caso) per darti quella percezione lì. Ciò purtroppo non significa che la canzone abbia dinamica a livello sonoro. Non si possono costruire piani sonori differenti se si gioca tutto su pochi decibel. Si gioca sull'ingannare la percezione dell'ascoltatore, per rifilargli in realtà la patacca ipercompressa. E funziona, su di tutti funziona. Se non fosse efficace come meccanismo, non lo applicherebbero. Ma ammazzano, a tua insaputa, la dinamica. Lo fanno bene perchè sono dei professionisti, ma lo fanno. Anche negli alimenti e nella pasta che ti mangi ci mettono la merda, ma se non vai a fare ricerche, ti sembra che sia tutto ok. Tanto alla fine non cambia nulla, perchè la pasta la mangio uguale, così come la musica la ascolto uguale, ma mi fa piacere se so che sto in realtà mangiando merda, mentre vari decenni addietro era tutto più sano e più pulito.Io onestamente di dinamica ne sento una fracca e una sporta in questo disco, se poi tu la riduci esclusivamente alla quantità di compressione non è un problema né mio né della dinamica. Se "Death Magnetic" fa schifo (chi l'ha detto poi? A molti è piaciuto. Certo non a me sia chiaro) non è certo per la compressione: cambiagli compressione e vedi un po' se ti piace. Io scommetto che sempre schifo farebbe.
Be, che il disco abbia valori non dissimili da Death Magnetic, considerato l'epitoma della distruzione sonora che sta avvenendo da vent'anni a questa parte, mi sembra quantomeno un dato degno di considerazione. Poi può piacere, tutto può piacere. Anche DM sarà piaciuto a un bel po'di persone. Il problema non è lo standard del presente o del passato, ma che si va in una sola direzione, quella del volume forte e della poca dinamica.
Esatto, non lo posso sapere. Ciò che invece so per certo è che lo adoro prodotto così, che la trovo una produzione stratosferica e che non so immaginare in nessuna maniera una produzione migliore di questa. Quello che è certo è ossia che lo trovo un disco perfetto in ogni sua più piccola particella: e io non sono di quelli che quando amano un disco si divertono a inventarglisi i difetti. Non lo vorrei cambiato di una sola virgola. Il resto sono solo ipotesi. I "se" e i "ma" non fanno la storia.Probabilmente il disco degli S.C.U.M. ti sarebbe piaciuto molto di più se prodotto diversamente, ma ciò non lo puoi sapere
P.S. Di alcun brani circolano anche versioni pre-mix finale e onestamente non valgono la metà di quelle finite su album.
Tornando alla dinamica: ti invito ad ascoltarti Soma degli Smashing Pumpkins per averne un esempio concreto. Metti la canzone a 00:30, ascolta un po'. Mettila a 1:00, ascolta un po'. Mettila a 2:00, ascolta un po'. Mettila a 3:00, ascolta un po'. Mettila a 3:30, ascolta un po'. Mettila a 4:30, ascolta un po'. Noterai la presenza di sei piani sonori diversi tra loro (cioè, sei volumi diversi e nessuno è uguale a quell'altro). Quella è una canzone che ha dinamica. Fai lo stesso con un pezzo degli S.C.U.M. : se trovi due piani sonori è già tanto, e la distinzione tra l'uno e l'altro è molto meno netta rispetto a quelli della canzone delle zucche. Ciò significa che quel pezzo ha poca dinamica. Con tutto il rispetto, ciò è una cosa oggettiva. Quindi non mi tirare menate sulla relatività della percezione di dinamica, e cagate del genere. A te piace, è tutto ok. Io ho solo voluto mettere in rilievo che stanno uccidendo il suono, e che questo disco ne è una dimostrazione abbastanza netta.
#104
Inviato 27 settembre 2011 - 18:02
Io gli SCUM li trovo inglesissimi.
e dio li benedica per questo, visto che ci sono sempre più gruppi inglesi che vogliono suonare americani (mumford n sons, per fare un esempio).
#105
Inviato 27 settembre 2011 - 18:31
Forse non ci siamo capiti: per me non si giudica dal volume la dinamica di un brano. Così come trovo un errore colossale equiparare la produzione all'ampiezza del volume stesso. E fatti questi due distinguo, tutto il resto del tuo prolisso discorso crolla come un castello di sabbia, almeno per quel che mi riguarda. À bientôt.Qui non si sta parlando di dinamiche a livello compositivo, del tipo strofe - intermezzi - aperture etc. Lì è chiaro che percepisci dinamica, ma è giocata tutta su pochi decibel. Cioè, ti diminuiscono quella parte della canzone il tanto che basta per fartela sentire diversa da quella di prima, ma il volume complessivo è in realtà sempre quello.
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#106
Inviato 27 settembre 2011 - 18:33
rimanendo in topic, mi sembra piuttosto facile. Io gli SCUM li trovo inglesissimi.
Mah, a parte il fatto che lui canta come Brian Molko, mi sembrano vicini a parecchie band americane come gli A Place To Bury Strangers, Light Asylum (che infatti li ha remixati), slavo voler credere che sono gli "Horrors on steroids" come ha scritto più di uno... Spiegatemi dove sarebbe la britishness, senza tirare fuori band di 10 anni fa che chiaramente hanno influenzato tutto il mondo.
Soprattutto col revival wave di questi anni, e dopo l'impatto di gente come Strokes e Interpol, ci sono band americanissime che hanno completamente blurred the line: John Maus, quei Weekends citati pochi topic sotto, Wild Nothings, Twin Shadow, Pains of Being Pure at Heart, Beach Fossils, e l'elenco è lungo!
Per inciso: non voglio che finisca in guerra di religione UK-USA, il mio punto è che le differenze si stanno assottigliando, in certi casi sparendo, e a mio parere è un bene.
PS: il nome sta per Society For Cutting Up Men, ovvero questo simpatico opuscolo: http://en.wikipedia..../SCUM_Manifesto (americano peraltro )
Lee: "Like a 16 year old girl who's been dating a 40 year old man, but it's all over now"
#107
Inviato 27 settembre 2011 - 18:34
E fatti questi due distinguo, tutto il resto del tuo prolisso discorso crolla come un castello di sabbia, almeno per quel che mi riguarda. À bientôt.
#108 Guest_pierpink86_*
Inviato 27 settembre 2011 - 18:36
Forse non ci siamo capiti: per me non si giudica dal volume la dinamica di un brano. Così come trovo un errore colossale equiparare la produzione all'ampiezza del volume stesso. E fatti questi due distinguo, tutto il resto del tuo prolisso discorso crolla come un castello di sabbia, almeno per quel che mi riguarda. À bientôt.Qui non si sta parlando di dinamiche a livello compositivo, del tipo strofe - intermezzi - aperture etc. Lì è chiaro che percepisci dinamica, ma è giocata tutta su pochi decibel. Cioè, ti diminuiscono quella parte della canzone il tanto che basta per fartela sentire diversa da quella di prima, ma il volume complessivo è in realtà sempre quello.
Per la produzione è un discorso molto più sottile da fare, ma viste le premesse direi che ci rinuncio
#109
Inviato 27 settembre 2011 - 18:36
band americane come gli A Place To Bury Strangers,
beh dai questi saranno pure americani ma suonano molto inglesi; dal vivo (best live band of the moment), quando fanno qualche sperimentalata, ricordano un po' i SY ma non c'è dietro tutto quel piglio arty mettila da party che contraddistingue Kim Gordon e i suoi schiavetti
per il resto qualche stoogesiata persa in tanti J&MC potenziati alla maniera degli Spacemen3, 2 gruppi inglesissimi
#110
Inviato 27 settembre 2011 - 18:40
Lee: "Like a 16 year old girl who's been dating a 40 year old man, but it's all over now"
#111
Inviato 27 settembre 2011 - 18:40
Per me invece si stanno ingigantendo in maniera esponenziale. Fino a due-tre anni fa la pensavo come te, ma in quest'ultimo periodo c'è stata una tale ondata di musica britannica tipica come poche (oltre alle band in questo stile c'è anche tutta la marmaglia dubstep, tanto per dire) e soprattutto odiata come poche dalla critica esterna ai confini di Albione. Se fossero così sovrapponibili come dici non avverrebbe questa stroncatura costante a fronte dell'esaltazione costante che avviene dall'altra parte.Per inciso: non voglio che finisca in guerra di religione UK-USA, il mio punto è che le differenze si stanno assottigliando, in certi casi sparendo, e a mio parere è un bene.
E Wild Nothing o Twin Shadow per me non potrebbero mai essere confusi per band britanniche: bisognerebbe essere ingenui un bel po'... senza parlare del gravissimo insulto che hai rivolto agli Scum paragonandoli a band terribili come A Place to Bury Strangers e gentaglia simile.
Non contano tanto i modelli di riferimento, conta piuttosto come la cosa viene realizzata. Wild Nothing si rifa solo a cose inglesi, verissimo, ma io non avrei mai creduto che fosse inglese, si sente che è americano sin nel midollo, a partire da come ha prodotto il disco (molto meno maniacale e molto più camerettistica come produzione rispetto alle band indie inglesi - non sto parlando dei volumi, prima che arrivi Zichichi).Si ma appunto: se gli americani scopiazzano dli inglesi, e gli inglesi scopiazzano gli americani, chi è inglese e chi americano?
Non bisogna vedere i riferimenti storici (a distanza di decenni le barriere - geografiche e non - tendono a cadere: oggi come oggi infatti trovi anche band metal che fanno shoegaze, all'epoca sarebbe stato impensabile), bisogna bensì fare il parallelo con le band coeve: i Wild Nothing non suonano come altre band inglesi del momento, suonano invece come molte band americane.
Viceversa gli Scum hanno più che qualche attinenza con Horrors e via dicendo, per quanto il loro disco sia davvero strano.
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#112
Inviato 27 settembre 2011 - 18:47
Si ma appunto: se gli americani scopiazzano dli inglesi, e gli inglesi scopiazzano gli americani, chi è inglese e chi americano?
sono domande da esperti queste, telegram ci ha fatto la tesi e ha portato l'argomento a lascia o raddoppia
#113
Inviato 27 settembre 2011 - 18:58
tsk
#114
Inviato 27 settembre 2011 - 19:00
Per me invece si stanno ingigantendo in maniera esponenziale. Fino a due-tre anni fa la pensavo come te, ma in quest'ultimo periodo c'è stata una tale ondata di musica britannica tipica come poche (oltre alle band in questo stile c'è anche tutta la marmaglia dubstep, tanto per dire) e soprattutto odiata come poche dalla critica esterna ai confini di Albione. Se fossero così sovrapponibili come dici non avverrebbe questa stroncatura costante a fronte dell'esaltazione costante che avviene dall'altra parte.
Per inciso: non voglio che finisca in guerra di religione UK-USA, il mio punto è che le differenze si stanno assottigliando, in certi casi sparendo, e a mio parere è un bene.
non ho capito né a che dischi ti riferisci, né chi sarebbero questi critici.
Non contano tanto i modelli di riferimento, conta piuttosto il come la cosa viene realizzata. Wild Nothing si rifa solo a cose inglesi, verissimo, ma io non avrei mai creduto che fosse inglese, si sente che è americano sin nel midollo, a partire da come ha prodotto il disco (molto meno maniacale e molto più camerettistica come produzione rispetto alle band indie inglesi - non sto parlando dei volumi, prima che arrivi Zichichi).
Si ma appunto: se gli americani scopiazzano dli inglesi, e gli inglesi scopiazzano gli americani, chi è inglese e chi americano?
Non bisogna vedere i riferimenti storici (a distanza di decenni le barriere - geografiche e non - tendono a cadere: oggi come oggi infatti trovi anche band metal che fanno shoegaze, all'epoca sarebbe stato impensabile), bisogna bensì fare il parallelo con le band coeve: i Wild Nothing non suonano come altre band inglesi del momento, suonano invece come molte band americane.
Sì ok se ci mettiamo a spaccare il capello le differenze escono fuori, ma come andazzo generale è difficile negare che l'ondata nu wave/shogaze ha soffiato venti british sopra l'america (e viceversa, col revival post-punk, ma soprassediamo), e il fatto che le altre 4 band che ho citato le hai lasciate correre rivela che anche tu in fondo in fondo te ne sei accorto.
Io volevo fare un complimento ai tuoi paladini del momento eh, poi se preferisci accostarli agli Horrors, un'altra band NOMEN OMEN, fai pure!
Intanto, io aspetto che qualcuno mi illumini su questo inconfondibile rock british... Magari non tesi di laurea ma una spiegazione un po' più terra-terra.
Lee: "Like a 16 year old girl who's been dating a 40 year old man, but it's all over now"
#115
Inviato 27 settembre 2011 - 19:10
Te lo ripeterei pure, Pitchfork e bla bla bla, ma sono discorsi che ho già affrontato 24 miliardi di volte in questo forum, poi ci credo che Gulliver mi dice che sono ripetitivo. Ma lo vedi Gull che sono gli altri che mi costringono?non ho capito né a che dischi ti riferisci, né chi sarebbero questi critici.
Non ho detto di no, ho detto bensì che essere influenzati da band inglesi passate non comporta in automatico il suonare inglese nell'esatto momento storico in cui tu produci la tua musica. Così come, rovesciando il discorso, gli Stone Roses erano influenzati in parte dai Byrds ma hanno creato lo stereotipo della musica britannica del loro tempo.Sì ok se ci mettiamo a spaccare il capello le differenze escono fuori, ma come andazzo generale è difficile negare che l'ondata nu wave/shogaze ha soffiato venti british sopra l'america
Veramente no, ho soprasseduto solo perché a parte i Pains (che comunque si sono sgonfiati subito) mi fanno tutte cagare duro e non avevo voglia di parlarne. Già ho faticato a dover inserire le parole "Twin Shadow" in un mio post.e il fatto che le altre 4 band che ho citato le hai lasciate correre rivela che anche tu in fondo in fondo te ne sei accorto.
Sì, preferisco mille volte accostarli a quei giganti degli Horrors che a quelle merdine degli A Place. "De gustibus".Io volevo fare un complimento ai tuoi paladini del momento eh, poi se preferisci accostarli agli Horrors, un'altra band NOMEN OMEN, fai pure!
Rinuncio in partenza, se non trovi britannici gli Scum, che gli manca davvero giusto la bandiera stampata in fronte, temo non troveremmo mai qualcosa che somigli anche solo vagamente a un punto di incontro.Intanto, io aspetto che qualcuno mi illumini su questo inconfondibile rock british... Magari non tesi di laurea ma una spiegazione un po' più terra-terra.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
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#116
Inviato 27 settembre 2011 - 20:32
ok bella ma proprio bella questa, e anche Whitechapel, ricorda un pochino si gli Horrors, e forse gli Ulterior di sto anno, ma proprio poco eh, per il resto non ci trovo ancora riferimentiFatti un'idea: http://www.youtube.c...h?v=MOWANx94pbU
benone lo metto in lista nei prossimi ascolti, dovrebbe essere roba per me
edit: mamma mia Summon the sound che roba! mamma mia!
#117
Inviato 28 settembre 2011 - 13:36
Per inciso: non voglio che finisca in guerra di religione UK-USA, il mio punto è che le differenze si stanno assottigliando, in certi casi sparendo, e a mio parere è un bene.
Io sarò troppo tradizionalista forse, ma preferisco gli inglesi che suonano inglesi e gli americani che suonano americani.
#118
Inviato 28 settembre 2011 - 15:32
rimanendo in topic, mi sembra piuttosto facile. Io gli SCUM li trovo inglesissimi.
Mah, a parte il fatto che lui canta come Brian Molko, mi sembrano vicini a parecchie band americane come gli A Place To Bury Strangers, Light Asylum (che infatti li ha remixati), slavo voler credere che sono gli "Horrors on steroids" come ha scritto più di uno... Spiegatemi dove sarebbe la britishness, senza tirare fuori band di 10 anni fa che chiaramente hanno influenzato tutto il mondo.
Soprattutto col revival wave di questi anni, e dopo l'impatto di gente come Strokes e Interpol, ci sono band americanissime che hanno completamente blurred the line: John Maus, quei Weekends citati pochi topic sotto, Wild Nothings, Twin Shadow, Pains of Being Pure at Heart, Beach Fossils, e l'elenco è lungo!
Per inciso: non voglio che finisca in guerra di religione UK-USA, il mio punto è che le differenze si stanno assottigliando, in certi casi sparendo, e a mio parere è un bene.
PS: il nome sta per Society For Cutting Up Men, ovvero questo simpatico opuscolo: http://en.wikipedia..../SCUM_Manifesto (americano peraltro )
E qual è la base di riferimento per la costituzione di un suono, se non i nomi famosi che l’hanno creato? ( e a proposito di nomi famosi: sei tu che citi molko, io gli Hair Skin Trading & Co cercando di spingermi oltre i soliti nomi di riferimento.)
Lo Shoegaze, la dark wave, il dream pop, il brit pop, hanno la union jack tatuata sulla fronte, negarlo rende superflua ogni ulteriore discussione.
Ciò non toglie che anche gli usa possono esser stati colonizzati da un suono di profonda matrice uk. Ci pensò già a fine ’80 la Independent Project a importare in Usa suoni tipicamente Uk, producendo For Against (Usa) Springhouse (Usa) Breathless (Uk). Questo revival poi, nacque, prima dalle band da te citate, già con Film Schol e I love you but I chosen darkness, i quali ammettevano candidamente di ispirarsi alla wave inglese. Dov'è il problema?.
Mi aiuti non poco a chiarire le idee, facendo esempi odierni di gente ispiratasi al suono UK: gli Interpol, indecisi tra joy division e chameleons, gli a place to bury strangers, col poster dei JaMC appiccicato sul furgono, gli angioletti Wild Nothing, che col loro dream pop, dispensano pioggia dorata condita da Dif Juz e Durutti Column dalla loro nuvoletta eterea.
Per ciò che concerne la provenienza del nome SCUM, mi importa davvero poco, il gossip non mi interessa, preferisco parlare di suoni.
E Il suono SCUM, potrebbero venire anche da marte, è inglesissimo, Potrebbero nascere centinia di band americane ispirate dagli SCUM, ma la loro nascita non avrà effetto retroattivo all'anagrafe, rimarranno band di derivazione SCUM che sono appunto inglesi
E in quanto a suoni, ascoltandone da più di 40 anni, ho imparato a distinguere finanche il rumore di una scorreggia usa: rumorosa e devastante, di sicuro impatto, ma che si spegne nell’immediato, da quella Uk: meno impetuosa ma volta a propagarsi lentamente, più delicata, ma con un finale interminabile.
Diamine, scusate l’OT, ho finito per parlare di nuovo di vini…
#119
Inviato 28 settembre 2011 - 15:55
Li sto metabolizzando lentamente, mi stanno prendendo di brutto; apparte la wave/gaze, sono piacevolmente sorpreso nel ritrovarci infiltrazioni di psichedelia acida di cult band post Loop: Hair skin trading & Co. in pezzi tipo Summon the sound.
quale album di questi Hair skin trading & Co.? ho sentito qualche pezzo al volo e voglio approfondire...
il mondo è diviso in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava... ...tu scavi
https://rateyourmusi.../~Art__Vandelay
#120
Inviato 28 settembre 2011 - 16:11
over valence, ma anche il resto è ottimo.
Li sto metabolizzando lentamente, mi stanno prendendo di brutto; apparte la wave/gaze, sono piacevolmente sorpreso nel ritrovarci infiltrazioni di psichedelia acida di cult band post Loop: Hair skin trading & Co. in pezzi tipo Summon the sound.
quale album di questi Hair skin trading & Co.? ho sentito qualche pezzo al volo e voglio approfondire...
#121
Inviato 28 settembre 2011 - 16:17
rimanendo in topic, mi sembra piuttosto facile. Io gli SCUM li trovo inglesissimi.
Mah, a parte il fatto che lui canta come Brian Molko, mi sembrano vicini a parecchie band americane come gli A Place To Bury Strangers, Light Asylum (che infatti li ha remixati), slavo voler credere che sono gli "Horrors on steroids" come ha scritto più di uno... Spiegatemi dove sarebbe la britishness, senza tirare fuori band di 10 anni fa che chiaramente hanno influenzato tutto il mondo.
Soprattutto col revival wave di questi anni, e dopo l'impatto di gente come Strokes e Interpol, ci sono band americanissime che hanno completamente blurred the line: John Maus, quei Weekends citati pochi topic sotto, Wild Nothings, Twin Shadow, Pains of Being Pure at Heart, Beach Fossils, e l'elenco è lungo!
Per inciso: non voglio che finisca in guerra di religione UK-USA, il mio punto è che le differenze si stanno assottigliando, in certi casi sparendo, e a mio parere è un bene.
PS: il nome sta per Society For Cutting Up Men, ovvero questo simpatico opuscolo: http://en.wikipedia..../SCUM_Manifesto (americano peraltro )
E qual è la base di riferimento per la costituzione di un suono, se non i nomi famosi che l’hanno creato? ( e a proposito di nomi famosi: sei tu che citi molko, io gli Hair Skin Trading & Co cercando di spingermi oltre i soliti nomi di riferimento.)
Lo Shoegaze, la dark wave, il dream pop, il brit pop, hanno la union jack tatuata sulla fronte, negarlo rende superflua ogni ulteriore discussione.
Ciò non toglie che anche gli usa possono esser stati colonizzati da un suono di profonda matrice uk. Ci pensò già a fine ’80 la Independent Project a importare in Usa suoni tipicamente Uk, producendo For Against (Usa) Springhouse (Usa) Breathless (Uk). Questo revival poi, nacque, prima dalle band da te citate, già con Film Schol e I love you but I chosen darkness, i quali ammettevano candidamente di ispirarsi alla wave inglese. Dov'è il problema?.
Mi aiuti non poco a chiarire le idee, facendo esempi odierni di gente ispiratasi al suono UK: gli Interpol, indecisi tra joy division e chameleons, gli a place to bury strangers, col poster dei JaMC appiccicato sul furgono, gli angioletti Wild Nothing, che col loro dream pop, dispensano pioggia dorata condita da Dif Juz e Durutti Column dalla loro nuvoletta eterea.
Per ciò che concerne la provenienza del nome SCUM, mi importa davvero poco, il gossip non mi interessa, preferisco parlare di suoni.
E Il suono SCUM, potrebbero venire anche da marte, è inglesissimo, Potrebbero nascere centinia di band americane ispirate dagli SCUM, ma la loro nascita non avrà effetto retroattivo all'anagrafe, rimarranno band di derivazione SCUM che sono appunto inglesi
E in quanto a suoni, ascoltandone da più di 40 anni, ho imparato a distinguere finanche il rumore di una scorreggia usa: rumorosa e devastante, di sicuro impatto, ma che si spegne nell’immediato, da quella Uk: meno impetuosa ma volta a propagarsi lentamente, più delicata, ma con un finale interminabile.
Diamine, scusate l’OT, ho finito per parlare di nuovo di vini…
Post dell'anno
#122
Inviato 29 settembre 2011 - 17:30
E qual è la base di riferimento per la costituzione di un suono, se non i nomi famosi che l’hanno creato? ( e a proposito di nomi famosi: sei tu che citi molko, io gli Hair Skin Trading & Co cercando di spingermi oltre i soliti nomi di riferimento.)
Lo Shoegaze, la dark wave, il dream pop, il brit pop, hanno la union jack tatuata sulla fronte, negarlo rende superflua ogni ulteriore discussione.
Ciò non toglie che anche gli usa possono esser stati colonizzati da un suono di profonda matrice uk. Ci pensò già a fine ’80 la Independent Project a importare in Usa suoni tipicamente Uk, producendo For Against (Usa) Springhouse (Usa) Breathless (Uk). Questo revival poi, nacque, prima dalle band da te citate, già con Film Schol e I love you but I chosen darkness, i quali ammettevano candidamente di ispirarsi alla wave inglese. Dov'è il problema?.
Mi aiuti non poco a chiarire le idee, facendo esempi odierni di gente ispiratasi al suono UK: gli Interpol, indecisi tra joy division e chameleons, gli a place to bury strangers, col poster dei JaMC appiccicato sul furgono, gli angioletti Wild Nothing, che col loro dream pop, dispensano pioggia dorata condita da Dif Juz e Durutti Column dalla loro nuvoletta eterea.
Floriano, sono perfettamente d'accordo con te - è chiaro che essendo generi come lo shogaze o la new wave palesemente inglesi, chiunque si rifà a quelle sonorità "suona inglese", almeno un po'. E non vedo nessun problema, tant'è che ci sono anche fenomeni contrari eh, tipo il post-punk o in fondo lo stesso punk rock inglese, che deve molto al garage rock e altre cose americanissime (anche non senti dire in giro che i Clash suonano americani). Ma il gioco delle influenze hai suoi limiti. Faccio un esempio più estremo: non è che gli Africa Bambaata suonano inglesi perché influenzati dal synth pop. Insomma, il mio punto è semplicemente che più i generi si mescolano e più è difficile mettere bandierine, anche al suono. A volte ho l'impressione che passi come americano semplicemente tutto quello che non suona inglese!
Inoltre secondo me l'anagrafe non va ignorata: anche se la geografia conta meno in un mondo dove grazie a internet tutti possono ascoltare tutto da tutto il mondo, il "dove" gioca un ancora un ruolo, se non di scoperta, almeno di cultura. L'hypnagogic pop sarebbe potuto nascere altrove se non in ambienti hipster-americani? E il punk-funk dove se non a New York? I WIld Nothing possono scopiazzare dagli inglesi quanto vogliono, sempre americani restano e a guardar bene ci mettono del loro, e magari tra 10 anni influenzeranno gente in brasile o nella stessa inghilterra. E a quel punto sarà dura decidere che bandierina mettere, mentre il criterio anagrafico è molto più oggettivo e valido nel tempo.
E in quanto a suoni, ascoltandone da più di 40 anni, ho imparato a distinguere finanche il rumore di una scorreggia usa: rumorosa e devastante, di sicuro impatto, ma che si spegne nell’immediato, da quella Uk: meno impetuosa ma volta a propagarsi lentamente, più delicata, ma con un finale interminabile.
Apprezzo la licenza poetica, che mi ha fatto venire in mente più di un esempio che conferma la metafora, ma anche qualche eccezione. E la mia teoria è che più passerà il tempo, più ci saranno eccezioni, perché tu resterai lo stesso, mentre il mondo intorno a te, cambiando, tenderà a spazzarti via le certezze che usi per mettere le bandierine.
Lee: "Like a 16 year old girl who's been dating a 40 year old man, but it's all over now"
#123
Inviato 01 ottobre 2011 - 11:59
verbrennt euch die haende
kaempft um die sonne.
#124
Inviato 09 ottobre 2011 - 12:22
mi sembra una frase azzardatissima nonostante tu possa averli sentiti da parecchi anni quei suoni. per dire, io troverei più facile dire il contrario, ma evito di farlo eprchè mi sembrerebbe una cosa che viene smentita con una facilità impressionante. per dire "meno impetuosa ma volta a propagarsi lentamente, più delicata, ma con un finale interminabile." se penso ai miei gruppi preferiti che sono americani tipo i Mercury Rev (inserirei quella tua frase sul rock inglese in un ipotetica lista dei loro caratteri fondamentali) o i Sonic Youth non penso sicuramente a "si spegne nell’immediato"E in quanto a suoni, ascoltandone da più di 40 anni, ho imparato a distinguere finanche il rumore di una scorreggia usa: rumorosa e devastante, di sicuro impatto, ma che si spegne nell’immediato, da quella Uk: meno impetuosa ma volta a propagarsi lentamente, più delicata, ma con un finale interminabile.
http://ondarock.it/r...i/2011_scum.htm non andrebbe spostato?
#125
Inviato 09 ottobre 2011 - 12:55
sì ma allora c'ha ragione aries: che copertina è?
Oh fermi tutti, io 'sto topic me l'ero completamente perso, credo ignorandolo per via del nome macché, nessuno m'avvisa?
Meritano come gli Horrors? Dai che son sui primi Verve e ai Coldplay mancano due settimane, ci sta giusto giusto. Mi ci butto? Il file linkato nel primo post è a buona qualità?
White Chapel carina, nonostante il video sia brutto quanto loro. Dei problemi di loudness fotte una sega tanto non ci capisco nulla e col mio impianto (attualmente principalmente un ipod su cui devo tener pigiato il jack per sentirlo da entrambi gli auricolari) non sentirei differenze.
Questo sopra è un fumetto che ho appena pubblicato. Più info qui.
Qui c'è il mio Rym. Il sito coi miei lavori è invece qui.
#126
Inviato 09 ottobre 2011 - 13:11
Siamo vittime di una trovata retorica.
#127
Inviato 09 ottobre 2011 - 13:56
A un primissimo ascolto mi sembra che tutta la parentesi fra Faith Unfolds e White Chapel sia abbastanza trascurabile ma neanche Skying mi fece una buona impressione, va detto. Vediamo fra qualche altro ascolto.dacci dentro. ha momenti bellissimi e altri(Cast Into Seasons e non ricordo) in cui li strangolerei. però son più quelli belli.
Questo sopra è un fumetto che ho appena pubblicato. Più info qui.
Qui c'è il mio Rym. Il sito coi miei lavori è invece qui.
#128
Inviato 09 ottobre 2011 - 16:08
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#129
Inviato 09 ottobre 2011 - 17:52
Ottime la prima (miglior pezzo del disco) e l'ultima. Volendo anche Paris, volendo. Il resto, per me, è proprio poca roba, poco a fuoco.
Questo sopra è un fumetto che ho appena pubblicato. Più info qui.
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#130
Inviato 12 ottobre 2011 - 18:08
2 stelline emmezzo giusto per quei due pezzi, fuck, e non c'è due senza tre.
Questo sopra è un fumetto che ho appena pubblicato. Più info qui.
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#131
Inviato 25 ottobre 2011 - 06:37
#133
Inviato 26 ottobre 2011 - 14:43
Disco bellissimo, capace di spingerti verso l'alto nonostante sia strettamente ancorato in ogni sua diramazione a una sorta di cupa malinconia terrena, a tratti gotica. Thomas Cohen è una sorta di angelo nero, canta benissimo e modella a dovere gli umori oscuri che caratterizzano gran parte dell'opera. Il ragazzo solleva le proprie angosce con grazia, senza mai alterare eccessivamente quel timbro decadente e al contempo "fanciullo" che delinea ogni sua singola tonalità. Al di là di eventuali paralleli con diverse entità del passato, questo disco è perennemente avvolto da un mantello di accordi wave/gaze calibrati con eleganza maniacale, predomina un effetto costantemente straniante. "Whitechapel" è oltre. Classe fuori dagli schemi e un posto assicurato nella lista di fine anno.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#134
Inviato 12 gennaio 2013 - 19:34
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#135
Inviato 12 gennaio 2013 - 19:40
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#136
Inviato 12 gennaio 2013 - 20:07
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#137
Inviato 13 gennaio 2013 - 03:26
ufficialmente sciolti. Evabbè.
don't scum again into eyes
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#138
Inviato 13 gennaio 2013 - 13:01
il faut se radicaliser.
#139
Inviato 13 gennaio 2013 - 13:20
Speriamo almeno in questo.
Il disco elettronico dei Chapel mi incuriosisce.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#140
Inviato 13 gennaio 2013 - 13:24
Sign o the times. Si ringrazia sentitamente la stampa per loro e per tante altre scomparse premature del panorama britannico. L'importante è che gli Animal Collective e i National arrivino al decimo album, loro sì che sono artisti.Tutto senza senso. Un disco meraviglioso, appena vent'anni e già svaniti.
Hanno detto che ci sono progetti nuovi in vista ma non c'è nessuna data né nessuna info al riguardo, io sono pessimista.Esiste almeno la "speranza" di vedere qualcuno del gruppo come solista?
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
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