76 replies to this topic

[Moreno Saporito]

cmq ho un disco + bello da sentire ora

Dicci, dicci...

http://www.discogs.c...t/master/362637
è super!
non penso sia roba che adori ma non si sa mai, nel genere è fatto davvero bene ma forse è per amanti di quelle cose; il duca lo vedo bene, appena metabolizzo il tutto e sono sicuro, glielo propongo

[vuvu]

Lassy, ti seguo e confermo di brutto. Vabbè, Thrill Jockey a segno e ciao ciao tutti. E' il caso di aprire un bel thread e masturbarsi tutti assieme come ai tempi delle medie.
Intanto, la cavallona bianca aspetta nel lettore. Ho amato tanto "The Spoils" e le perdono "Stridulum". Comunque, quei due pezzi lì già mi incuriosiscono...

[frankie teardrop]

Bisognerebbe cambiare il titolo al thread e spostarlo nell'area "dischi recensiti".

[Moreno Saporito]

Bisognerebbe cambiare il titolo al thread e spostarlo nell'area "dischi recensiti".

al titolo ci penso io ma dovete parlare con the pipper per il resto; anzi fategli fare anche il titolo che non ho capito quali siano le nuove leggi che regolano questa cosa

[Claudio]

Ma quante cantanti ha influenzato Siouxsie, quante?! Perfino, nel 2011, trent'anni dopo, quando i darkettoni sono ormai diventati dei paria, è ancora lei il riferimento obbligato.
Zola Jesus è diligente, ha studiato, ma può fare molto di più. Particolarmente calzante, comunque, il paragone con il periodo-Tinderbox della ex-Banshee, periodo che tra l'altro ritengo notevolmente inferiore a quello (magico) 1978-1983.
Insomma, un 6-6,5, ma forse sufficiente per trovare un po' di hype in giro, magari imbroccando il revival giusto.

[paloz]

Mi sembra che nella sua voce si sia molto accentuato il fattore "Barney Gumble".
Deboluccio il disco, non credo gli concederò la suff., ma qualche ascolto sicuramente sì.

[tarantula123]

Questo disco ricorda pericolosamente quello di Anna Calvi e, per quanto mi riguarda, non è proprio un complimento: l'avevo trovato un pò scipìto; uno di quegli album che non si possono definire brutti ma che non stimolano.
Swords e Vessel non sono male

[frankie teardrop]

Povera Anna...

[music won't save you]

Questo disco ricorda pericolosamente quello di Anna Calvi e, per quanto mi riguarda, non è proprio un complimento

Pure a me, tratti, ha fatto venire in mente Anna Calvi e anche nel mio caso non è un complimento. Da un lato, il paragone me l'ha suscitato una certa analogia di costruzione, ma dall'altro l'ho trovato più fluido e persino più spontaneo del disco della bionda inglese, il che può suonare strano conoscendo il suo retroterra.
Disco che, in fondo, si lascia ascoltare senza troppi scossoni, ma che alla fine non risulta particolarmente efficace, né avendo presente la precedente produzione di Zola Jesus, né nell'economia di questa "svolta".

[Claudio]

Mi pare che però ci sia una differenza sostanziale: nel disco di Anna Calvi ci sono le canzoni, qui no. E in più canta anche meglio ed è sicuramente meno derivativa. Poi a me Zola Jesus in assoluto non dispiace, però mi pare che debba ancora maturare parecchio, mentre Anna Calvi, non si sa come, ha già imbroccato l'album "maturo" alla prima botta.

[frankie teardrop]

Mi pare che però ci sia una differenza sostanziale: nel disco di Anna Calvi ci sono le canzoni, qui no.

[music won't save you]

Mah, da teorico del "ci sono/non ci sono le canzoni" ritengo che i due dischi vadano valutati anche in base ad altri indicatori, anche tenendo presente appunto da dove viene Zola Jesus. Poi, vabbé, tranne che in un paio di casi nemmeno nella Calvi sono riuscito a riscontrare tutte queste canzoni, anzi paradossalmente nel complesso l'ho trovata persino più pesante di questa Zola Jesus fin troppo tirata a lucido.
Come non mi sono strappato i capelli per la Calvi non mi ha impressionato affatto nemmeno questo "Conatus": due album che con modalità e ingredienti diversi non riescono a convincermi al di là di una tiepida sufficienza.

[tarantula123]

Mi pare che però ci sia una differenza sostanziale: nel disco di Anna Calvi ci sono le canzoni, qui no. .

Ecco una cosa che, a suo tempo, non dissi della Calvi perché, con tutti i pareri positivi in giro, volevo attendere e far 'maturare' il disco: al mio ascolto, quello che difetta nel disco di Anna, sono proprio le canzoni!
Il disco scorre con piacere ma l'asticella della mia emotività non si alza mai: mai un passaggio che mi faccia sussultare.
Bella voce, alcuni brani si fanno notare più di altri, come qui in Conatus ma non sento mai un forte trasporto!
In entrambi i dischi la voce sembra la componente forte ma, al contrario, le trovo sempre belle ma sin troppo composte, 'controllate' nella loro perfezione.
Zola Jesus sembra che qui canti sempre la stessa canzone con una base diversa (e spesso si ha la sensazione che la base ed il cantato siano frutto di 2 differenti momenti di composizione che, in seguito, sono stati incollati l'uno sull'altro) e Anna Calvi ricordo che mi fece più o meno la stessa impressione, seppur, forse, con qualche variazione in più.

[Leif]

Mi pare che però ci sia una differenza sostanziale: nel disco di Anna Calvi ci sono le canzoni, qui no.
Poi a me Zola Jesus in assoluto non dispiace, però mi pare che debba ancora maturare parecchio.

Condivido la prima frase, sulla seconda ho qualche dubbio.
Apprezzando di più i primi lavori di Zola Jesus sto cominciando a pensare che "l'immaturità" (chiamiamola così), e quindi anche quello strato di suono sporco, che esce male dalle casse, con la batteria che pulsa e nel mentre abbassa i volumi del resto... sto pensando che praticamente quel vestito di Zola Jesus sia una componente fondamentale, nella sua musica. Se per maturazione s'intende il cambiare radicalmente i propri orizzonti, a cominciare dal cantato, meno monotono, e dalle scelte melodiche, allora riesco a condividere l'idea che in futuro possa dare qualcosa di ancor più bello. Se però lei rimanesse ancorata a quella forma canzone, con quel tipo di cantato, e la maturità si spiegasse solo con la pulizia della canzone e della produzione...non credo potrebbe fare altri dischi che potrei apprezzare.

[kingsleadhat]

Ascoltato finalmente questo pomeriggio!

Devo dire che la produzione "ripulita" non mi dispiace affatto, oltre che di Massive Attack e Siouxsie, la nostra si è nutrita anche di un bel po' di Kas Product.

Il problema è che melodicamente non c'è UN pezzo che abbia sostanza e la voce che miagola a vuoto non la si può reggere per 11 canzoni...

[vuvu]

Ripulita e orientata a seguire in parte (come attitudine sia chiaro, in quanto a pause e atmosfere cupe) la Karin Elisabeth Dreijer Andersson più leggera, becca un paio di momenti notevoli (ad esempio "Vessel") puntando a una nuova veste "pop". Non male davvero questo disco, premiato dopo diversi ascolti tesi a verificare l'efficacia di questa mutazione bianca. Non vi seguo troppo sul solito discorso delle canzoni-non canzoni e sulle consuete masturbazioni vocali. Ha una voce bellissima, poderosa, malinconica e al contempo devastante. O piace o non piace. Inutile provare a farsela piacere a tutti i costi e solo a tratti. La gatta miagola così. Gli unici momenti "no" saltano fuori nella futile esplosione di "Seekir", poi si riprende per benino. Di certo non un capolavoro, ma una coraggiosa sterzata "pop" da inserire tra le più riuscite metamorfosi dell'anno corrente.

[Norman Bombardini]

vuvu, visto che parli di momenti no: è bello l'ultimo pezzo del disco? A me fa pensare ad una Lisa Gerrard del mercato rionale del sabato

[vuvu]

vuvu, visto che parli di momenti no: è bello l'ultimo pezzo del disco? A me fa pensare ad una Lisa Gerrard del mercato rionale del sabato

Non è di certo il pezzo migliore. Questo è poco ma sicuro. Preferisco di brutto la prima parte del disco. Ed è strano che sia così, di solito non divido mai la mela in due parti.

[Mcguffin]

A me è piaciuto, ma anche no.
Come la penso: http://dundundudu.bl...us-conatus.html

[Reynard]

L'ho preso ieri. Devo dire che ai primi ascolti non mi dispiace affatto. La voce di lei e' particolarissima, affascinante, la veste sonora abbastanza ammaliante anche se non proprio originale, alcuni brani hanno una perversa melodiosita' pop che ho sinceramente apprezzato (altri, a dir la verita', mi paiono un po' delle palle al cazzo).
Per non saper ne' leggere ne' scrivere, io mi sentirei di promuoverlo.

Ora sono curioso di sentire il primo, che la rencensione di Nunziata mi ha messo l'acquolina in bocca.

[Farzan]

l'ho vista live e mi ha sorpreso, ha una voce fantastica, presenza scenica sua e dei tre che aveva appresso ai minimi storici invece

[Brainiac's Son]

Quando l'hai vista? Te lo chiedo perché io sono stato al concerto di Pisa di due giorni fa, e sulla presenza scenica della ragazza direi tutto il contrario, invece. E i tizi che erano con lei erano quattro!

[Velouria]

Se posso intromettermi, tutto questo "fighettume" di cui qualcuno aveva precedentemente parlato per quanto riguarda Conatus non l'ho proprio sentito.
Io ho ascoltato per primo Conatus e sono rimasta positivamente colpita dalla voce e soprattutto dalla parte musicale, secondo me è uno dei più bei dischi del 2011. Successivamente ho ascoltato Stridulum, trovandolo un tantino ripetitivo e poco originale. Penso che comunque Conatus sia un disco di svolta, ZJ ha intrapreso una strada diversa che spero la porti a lavori più maturi in futuro. E' un disco che secondo merita molto apprezzamento da parte degli appassionati.
Il paragone con la Calvi lo farei, ma anche no, soprattutto perché si tratta di generi diversi. Poi devo ammettere che il disco della Calvi al primo ascolto mi ha colpita veramente poco, al contrario Conatus l'ho adorato fin dalla prima nota.

[Norman Bombardini]

un + per il nick folletta, io avevo chiamato così la mia gatta rossa

[Unison]

The Spoils rimane il suo disco migliore.

[beatoangelico]

i singoli dell'album precedente erano così brutti che neanche ho ascoltato l'album, adesso ho paura di ascoltare i singoli nuovi