romanzi ambientati a Londra
#1
Inviato 21 settembre 2011 - 16:23
Quali romanzi o racconti conoscete, ambientati a Londra?
Si accettano anche consigli su storie di Londra, o guide che trattino di un qualche aspetto particolare
In questi giorni sto leggendo "Londra - biografia di una città" di Peter Ackroyd e mi sta piacendo abbastanza.
#2
Inviato 21 settembre 2011 - 16:41
The system of the world di N.Stephenson
The difference engine di Sterling+Gibson
ora non ho tempo, magari scrivo due righe più tardi o domani
se ti piace il genere sono molto belli. il primo è un investimento (è un tomo bello grosso e Stephenson ha uno stile piuttosto particolare) ma ottimamente ripagato. è anche il terzo di una trilogia ma non occorre leggere i precedenti.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#3
Inviato 21 settembre 2011 - 16:52
Michael Moorcock - "Mother London" (in italiano, "Madre Londra", ma mi sa che è fuori catalogo da un po'), semplicemente il miglior libro che abbia mai letto su Londra, raccontata dagli anni del Blitz all'inizio degli Ottanta. Da affiancare idealmente a "London Bone" (racconti, stesso taglio) e "King of the City" (un po' più allucinato ma cosa vuoi aspettarti da uno che stava negli Hawkwind).
Iain Sinclair - "Lights out for the Territory", esplorazioni urbane, psicogeografia prima che andasse di moda. Non è fiction ma è scritto meglio dell'80% della fiction contemporanea.
Sempre di Sinclair: "Downriver", altra storia londinese fatta di microstorie, prosa molto più allucinata e visionaria negli anni del declino Thatcheriano
"London: City of Disappearances", antologia curata da Sinclair a cui partecipa la crema della crema della crema, che parla di angoli di città dimenticati o, più spesso, inesistenti.
Di Ackroyd consigliatissimo "Hawksmoor" anche se lui è meglio come biografo: imperdibile il suo tomo su Blake, perdibile quello sul Tamigi.
Will Self: "Dorian", Dorian Gray riscritto negli anni Ottanta del 900. "Great Apes". Oddio, qualunque cosa, di Will Self.
Qualunque cosa recuperi di Stewart Home, se non conosci lui non capisci la Londra degli ultimi vent'anni. (BOOM)
Whatever you do, don't
#4
Inviato 21 settembre 2011 - 17:28
Secondo me ci riesce egregiamente in alcuni capitoli ( il capitolo su Horatio Nelson è magnifico) un pò meno in altri . Merita una lettura,inoltre tantissimi sono gli spunti che ci da per approfondire alcuni personaggi storici a noi meno noti (il duca di Wellington, Christopher Wren e molti altri).
#5
Inviato 21 settembre 2011 - 17:29
un folle.
#6
Inviato 22 settembre 2011 - 08:51
#7
Inviato 22 settembre 2011 - 08:57
Whatever you do, don't
#8
Inviato 22 settembre 2011 - 09:01
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#9
Inviato 22 settembre 2011 - 09:05
#10
Inviato 22 settembre 2011 - 09:31
ma non è tradotto?
Non lo so, io ho una copia in inglese di Red London
#11
Inviato 22 settembre 2011 - 09:34
Di Stewart Home le uniche due cose tradotte su cui abbia messo le mani sono "Marci, sporchi e imbecilli", che però non è fiction, bensì la Vera Storia Critica del Punk Inglese, e "69 cose da fare con una principessa morta", una discreta minchiata.
Andando un po' indietro nel '900 consiglio anche "The Low Life" di Alexander Baron.
E poi DIAMINE stavo dimenticando la trilogia di Colin MacInnes, "City of Spades"/"Absolute Beginners"/"Mr Love and Justice", parlano di una Londra che non c'è più ma sono sempre un'ottima lettura.
Whatever you do, don't
#12
Inviato 22 settembre 2011 - 09:38
Absolute Beginners di Colin MacInnes (londra, fine anni '50 inizio '60) e Buddha of Suburbia di Hanif Kureishi (quest'ultimo davvero meraviglioso, la formazione di un ragazzo anglo-indiano nella londra degli anni '70. )
Poi Millenium People di Ballard, ma è a sfondo terrorismourbano/antiborghesia. Magari ti viene l'ansia.E poi Ballard non tanto mi piace ...
Zingonia di una certa età
Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora
On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso
#13
Inviato 22 settembre 2011 - 09:39
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#14
Inviato 22 settembre 2011 - 09:43
Buddha of Suburbia di Hanif Kureishi (quest'ultimo davvero meraviglioso, la formazione di un ragazzo anglo-indiano nella londra degli anni '70. )
Di Kureishi anche The Black Album e la sceneggiatura di My Beautiful Laundrette da cui fu fatto un film piuttosto famoso.
#15
Inviato 22 settembre 2011 - 09:47
My Beautiful Laundrette
Zingonia di una certa età
Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora
On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso
#16
Inviato 22 settembre 2011 - 09:48
My Beautiful Laundrette
My Beautiful Laundrette E' l'Inghilterra, quando ci penso mi viene voglia di bere birra tiepida e di non lavarmi i denti.
#17
Inviato 22 settembre 2011 - 09:49
Whatever you do, don't
#18
Inviato 22 settembre 2011 - 09:54
#19
Inviato 22 settembre 2011 - 10:19
Whatever you do, don't
#20
Inviato 22 settembre 2011 - 10:29
Londra, metà anni '80 (come si puo' capire dal titolo italiano)
Carino, ma non il migliore di Coe.
Sempre sull'integrazione razziale a Londra, Denti Bianchi di Zadie Smith.
Divertentissimo.
Zingonia di una certa età
Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora
On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso
#21
Inviato 09 gennaio 2012 - 17:07
http://www.amazon.co...26125827&sr=1-1
#22
Inviato 09 gennaio 2012 - 19:33
Uno dei miei libri preferiti
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#23
Inviato 09 gennaio 2012 - 22:05
citato da damon albarn e bret anderson come grande fonte di ispirazione.
#24
Inviato 04 aprile 2012 - 20:09
#25
Inviato 15 aprile 2012 - 11:44
#26
Inviato 15 aprile 2012 - 14:09
I aim to misbehave
#27
Inviato 18 aprile 2012 - 16:36
Ne conservo un ricordo vago ma mi colpirono molto le splendide descrizioni (per una volta non stereotipate) della Londra di fine '800.
Michel Faber - Il petalo cremisi e il bianco
http://www.anobii.co...3c400242df3762/
1/2 oz Drambuie Scotch Whisky
1 twist lemon peel
Pour the scotch and Drambuie into an old-fashioned glass almost filled with ice cubes. Stir well. Garnish with the lemon twist.
Don't make Love, drink Tea.
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