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Lars von Trier


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345 replies to this topic

#301 100000

    Enciclopedista

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Inviato 08 gennaio 2019 - 09:04

Alla fine visto anch'io, al cinema, e credo di aver visto la versione tagliata. Poco male.

D'accordo con William Blake.

A livello stilistico, mi sembra una continuazione di Nymphomaniac, quasi con un ribaltamento di ruoli fra vittime/carnefici confessori/risoluzioni, e vedo (forse solo io) anche un parallelismo fra la pornografia del sesso e quella dell'omicidio, o quantomeno mi sembra che LVT le tratti in maniera simile: pornografica ma allo stesso tempo grottesca. Mi sembra anzi che prendesse più sul serio il sesso (per quanto le battutine c'erano anche in Nymphomaniac) che le pulsioni del serial killer.

All'inizio mi è venuto in mente il parallelismo con Mother! di Aronofsky, ma LVT è molto più problematico e si prende anche meno sul serio. In generale, tutto questo film mi sembra solo un gioco di immagini riflesse e prese in giro: l'assassino mi sembra chiaramente una delle proiezioni di LVT (il misogino, psicopatico che deve creare/uccidere, ma rimane sempre insoddisfatto), ma lo stesso LVT prende in giro questa visione di sé tramite Virgilio. Ciò non toglie che probabilmente in parte si rivede nella figura e i discorsi sul male e la solitudine nel mondo non sono certo nuovi nei suoi film.

D'altronde ridurre tutto solo alla lettura-metaforone sarebbe un po' svilente (per quanto urlata e in primo piano), roba da Aronofsky (comunque a me Mother! è piaciuto). Rimane un film non entusiasmante per me, che non aggiunge molto alle prove precedenti (dalla deriva psicanalitica -Antichrist in poi- è quasi sicuramente quello che mi è piaciuto/interessato meno).


  • 1

#302 woody

    Classic Rocker

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Inviato 12 febbraio 2019 - 13:04

Mi son letto la recensione del Pezzotta sull'ultimo Blow Up. A me il film era pure piaciuto, Von Trier lo conosco poco (ho visto solo 5 film) però sto film a me era pure piaciuto.
Ora il Pezzotta (con cui spesso mi trovo d'accordo e di cui ho pure due libri, questo per dire che è uno che conosco un minimo e che stimo) stronca il film, dando le sue motivazioni e bollandolo come una provocazione inutile e immorale e aggiungendo che il film non ha alcun valore estetico, sociale, culturale e filosofico. Il problema per il critico non è tanto l'ammazzare donne e bambini quanto il tirare in ballo la cultura, tipo che dopo il colpo di crick alla Thurman parte Gould che suona Bach etc (aggiunge anche che sia una cosa alquanto irresponsabile in epoca di femminicidi rappresentare tutte le donne come stupide o scassacazzo).
Dice anche che molti critici evitano di dire queste cose per evitare di esser presi per bigotti.

Mi è sembrata una presa di posizione un po' esagerata, io ovviamente non sono d'accordo, ma se ne potrebbe discutere. Voi che ne pensate?


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#303 Tom

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Inviato 12 febbraio 2019 - 13:19

Anch'io stimo Pezzotta, ma e' pur sempre della cricca di Mereghetti & co, quindi quel tipo di critico "medio" difensore di una buona educazione culturale da Corriere della Sera che immagino sia proprio il tipo di critico da cui Von Trier ci tiene a farsi odiare. 

 

Mi aveva fatto ridere un video da Cannes di non ricordo quale critico (comunque uno conosciuto, mi sembra), naturalmente incazzato per "The House That Jack Built", che esordi' che lui Von Trier lo chiamava solo Trier, perche' quel "Von" se l'e' aggiunto solo per darsi delle arie, quindi e' un falzo e lui no che non ci casca. Neanche si rendono conto di quanto sono pateticamente pavloviani. asd  


  • 3

#304 woody

    Classic Rocker

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Inviato 12 febbraio 2019 - 13:48

Non so di lui mi piaceva l'approccio aperto ma allo stesso tempo con spirito critico con cui ha scritto i libri su Bava e sugli spaghetti western. Non mi era mai sembrato un critico difensore della buona morale.
Magari è come dici te, siamo umani e abbiamo le nostre idiosincrasie e forse Lars Trier è una di quelle del Pezzotta, quindi poi uno tira fuori qualsiasi cosa per stroncare i suoi film.


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#305 Tom

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Inviato 12 febbraio 2019 - 14:55

Pezzotta e' (o era: a pensarci sono anni che non leggo niente di suo) meno moralista di Mereghetti*. Pero' pure lui e' un critico vecchia scuola, con quell'approccio tuttologo ormai superatissimo e con un po' di scopa nel culo, col cinema che "deve essere cosi' o cosa' se non non e' cinema degno di essere chiamato cinema". A fine anni 90 primi anni 2000 aveva una sua rubrica su Linus ed era spesso interessante e illuminante**, ma di fondo era una lagna costante sulla morte del cinema con un tono da "signora mia, dove andremo a finire". Un continuo voler vedere ovunque segni della fine dei tempi, il che ovviamente portava a risultati tipo difendere il buon mestiere del Muccino de "L'ultimo bacio", discorso che fino ad un certo punto potrei anche capire (anche se per me Muccino imita il buon mestiere piu' che possederlo), ma cascava l'asino quando allo stesso tempo dava addosso a tipo un De Palma. 

 

*cioe', gente, tempo fa ho ripreso in mano dopo secoli il suo dizionario e davvero non me lo ricordavo cosi' ottuso, superficiale e pedante. Mi e' venuto male a pensare che da 25 anni questa bibbia del qualunquismo cinematografico sia la principale fonte d'informazione critica sul cinema nelle case italiane.

 

**tra l'altro ricordo bene una sua stroncatura piuttosto dura verso Eyes Wide Shut, che oggi invece - bonta' sua - usa come termine di paragone positivo per elogiare il Suspiria di Guadagnino... uhm, beh forse si e' rincoglionito nel frattempo.


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#306 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 12 febbraio 2019 - 15:02

Mereghetti il male assoluto, Morandini qualcuna in più ne azzeccava mentre Pezzotta me lo ricordo come il meno peggio tra i critici diciamo istituzionalizzati anche se aveva sempre un po' la mania di giudicare i film con l'accetta, buono/cattivo e stronzate simili. 


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#307 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 12 febbraio 2019 - 15:05

Certo se parlava male di De Palma è una cosa piuttosto grave, un bel po' di punti in meno sicuramente.


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#308 woody

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Inviato 12 febbraio 2019 - 15:22

Nei due libri da me citati fortunatamente non ho trovato quest'approccio, però ci sta quello che dite voi, soprattutto considerato che sono articoli di parecchio tempo fa. Magari su Eyes Wide Shut si è ricreduto, dov'è che elogia Suspiria di Guadagnino?

Cosa intendi Tom con approccio tuttologo superato? Mi sembra che i cinefili/critici moderni abbiano più o meno tutti un approccio "tuttologo" vista anche l'ampia disposizione che abbiamo negli ultimi anni.

Io lo leggo di solito solo su Blow Up, libri a parte non mi capitano mai suoi scritti su internet, da 4 o 5 anni e non mi sembra che scriva tutti i mesi, o forse si.


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#309 100000

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Inviato 12 febbraio 2019 - 16:09

Non conosco il critico, ma gli appunti sopra sono esattamente quelli che lo stesso Von Trier percula nel film (che poi anche per me non è dei suoi più riusciti, ma per altri motivi). Lo stesso Virgilio chiede all'assassino/autore se per caso non tenda a rappresentare le donne in maniera distorta, e lo piglia in giro per la forzatura del paragone omicidio/arte. E Virgilio l'ha scritto e diretto sempre Von Trier, eh. Anzi, fra i due il film sta palesemente con lui più che con l'assassino (pur protagonista).


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#310 William Blake

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Inviato 13 febbraio 2019 - 15:37

Pezzotta a me è sempre sembrato l'erede di una tradizione della nostra critica che ha i suoi pregi e i suoi (tanti) difetti. Un mio amico si ricordava di una sua storica stroncatura di Cronenberg (forse era Crash), qui parlate di Eyes Wide Shut, io ricordo un suo articolo muffosissimo in cui criticava i Coen (per Il grinta). Nel complesso mi pare più interessante il suo lavoro di studioso e di ricerca invece del Pezzotta-critico, che è nato vecchio.

Sull'ultimo Von Trier ne riparliamo alla sua uscita in sala.
  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#311 Tom

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Inviato 13 febbraio 2019 - 18:20

Nei due libri da me citati fortunatamente non ho trovato quest'approccio, però ci sta quello che dite voi, soprattutto considerato che sono articoli di parecchio tempo fa. Magari su Eyes Wide Shut si è ricreduto, dov'è che elogia Suspiria di Guadagnino?

Cosa intendi Tom con approccio tuttologo superato? Mi sembra che i cinefili/critici moderni abbiano più o meno tutti un approccio "tuttologo" vista anche l'ampia disposizione che abbiamo negli ultimi anni.

 

Il critico tuttologo e' quello che ritiene di avere un quadro esauriente di tutto il cinema esistente e ritiene di potersi esprimere su tutto con identica competenza. Atteggiamento da cui discende la logica di considerare il cinema come un unico pappone dove tutto e' raffontabile con tutto e si puo' metterlo in unica scala di valori. Figura accettabile fino a qualche anno fa, ma per me superatissima oggi, dove appunto abbiamo a portata di mano un serbatoio immenso (e frustrante) di opere.

 

Oggi mi sembra vada piu di moda il critico ultra esperto di un tipo di cinema o di un particolare genere. Anche quella e' una figura coi suoi difetti non da poco, ma almeno mi sembra piu' in sintonia coi tempi e soprattutto utile.


  • 0

#312 woody

    Classic Rocker

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Inviato 14 febbraio 2019 - 12:46

Non conosco il critico, ma gli appunti sopra sono esattamente quelli che lo stesso Von Trier percula nel film (che poi anche per me non è dei suoi più riusciti, ma per altri motivi). Lo stesso Virgilio chiede all'assassino/autore se per caso non tenda a rappresentare le donne in maniera distorta, e lo piglia in giro per la forzatura del paragone omicidio/arte. E Virgilio l'ha scritto e diretto sempre Von Trier, eh. Anzi, fra i due il film sta palesemente con lui più che con l'assassino (pur protagonista).

Si anche io avrei appunto tirato fuori virgilio, ma mi sembrava una soluzione troppo semplice  asd

 

 

Nei due libri da me citati fortunatamente non ho trovato quest'approccio, però ci sta quello che dite voi, soprattutto considerato che sono articoli di parecchio tempo fa. Magari su Eyes Wide Shut si è ricreduto, dov'è che elogia Suspiria di Guadagnino?

Cosa intendi Tom con approccio tuttologo superato? Mi sembra che i cinefili/critici moderni abbiano più o meno tutti un approccio "tuttologo" vista anche l'ampia disposizione che abbiamo negli ultimi anni.

 

Il critico tuttologo e' quello che ritiene di avere un quadro esauriente di tutto il cinema esistente e ritiene di potersi esprimere su tutto con identica competenza. Atteggiamento da cui discende la logica di considerare il cinema come un unico pappone dove tutto e' raffontabile con tutto e si puo' metterlo in unica scala di valori. Figura accettabile fino a qualche anno fa, ma per me superatissima oggi, dove appunto abbiamo a portata di mano un serbatoio immenso (e frustrante) di opere.

 

Oggi mi sembra vada piu di moda il critico ultra esperto di un tipo di cinema o di un particolare genere. Anche quella e' una figura coi suoi difetti non da poco, ma almeno mi sembra piu' in sintonia coi tempi e soprattutto utile.

 

Non so sinceramente quale delle due figure sia meglio e se la figura da te indicata vada oggi per la maggiore.
Se uno è un po' tuttologo ma ha una certa consapevolezza dei propri limiti (ad esempio io non sono un critico ma avrò visto 5 film di guerra in tutta la mia vita e pochi film in costume, se mi trovassi a fare il recensore su questi generi ci andrei  cauto o lieviterei) può pure andare bene.
Quelli iper-specializzati secondo me sono meno affidabili a meno che uno non sia fanatico allo steso modo del critico.
Esempi che mi vengono in mente sono i fanatici del cinema di genere italiano anni 60-70 (tutti capolavori, tutti i registi geni), i fanatici horror disposti a vedersi qualsiasi stronzata basta abbondi in sangue (un esempio del caso è lo youtuber di shivaproduzioni, preparato quando riguarda i classici, era partito bene ma poi lentamente si è buttato su film inguardabili che hanno l'unico motivo di interesse nell'essere disgustosi e io mi son rotto il cazzo di giustificare lo splatter con la frase fatta "sono film violenti perchè la società è violenta" etc).
E così via vale anche per la musica, critici punk disposti a osannare il milionesimo gruppo punk che ha inciso in totale 3 minuti di musica, i fanatici metal che giudicano la musica in true/untrue, i fanatici del prog che poi dopo gli anni 70 tutto è stato rovinato (ho visto fanatici prog che odiano la new wave e il pop osannare oscuri 45 giri di vomitevole musica a metà fra i cugini di campagna e la disco più becera solo perchè erano pezzi da collezione spacciati per "rare italian prog").
Ecco mi sono dilungato pure troppo con gli esempi tanto che credo di aver fatto più casino che altro,  però in linea di massima ho da sempre visto con sospetto quelli che sanno tutto di un microcosmo e basta, mi sembra che il loro punto di vista sia troppo parziale e cosa più importante influenzato dal fatto che questi probabilmente sono da anni che si guardano film veramente demmerda perchè ormai il genere da loro amato lo conoscono a memoria e gli rimane da cercare solo la roba peggiore.


  • 2

#313 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 17 febbraio 2019 - 19:01

Commento con spoiler un po' ovunque, per chi deve ancora vedere il film non leggete (non fatemi mettere quella roba a scomparsa che la odio). 

 

 

soffermandoci sul finale, von Trier dice che l'inferno gli sta bene perché cielo e inferno sono per lui la stessa cosa (uno non esiste senza l'altro). vive in un'illusione di grandezza ma non è mica Dante, non aspira "a riveder le stelle"; il suo percorso di esplorazione collusa col male non può che condannarlo: fotografa la realtà in negativo e per trovare la luce deve essere inghiottito dal buio (vedi ultima immagine).

 

Ecco, questo è un punto fondamentale, ma sarebbe riduttivo secondo me pensare che il film e Jack in particolare siano unicamente una trasposizione in forma di diario personale della psiche e della personalità di Von Trier, perché la sua volontà e la sua ambizione vanno oltre e abbracciano l'esigenza di rappresentare la storia dell'uomo e immortalarla nel punto a cui è arrivata ai nostri tempi.

 

In particolare c'è dentro una certa passione morbosa per la psicanalisi del serial killer e per ciò che ha costituito la storia della psicanalisi per l'evoluzione umana in termini di autocoscienza e coscienza del male. In questo senso, quel ponte crollato all'interno dell'inferno - come un circuito tagliato per sempre all'interno del cervello - è quello dal quale Dante sarebbe potuto tornare indietro qualche tempo fa (Virgilio ricorda che una volta era in piedi e si poteva tornare su), ma Von Trier e più in generale l'uomo nel suo attuale stadio di evoluzione intellettuale non può più percorrerlo, ed il tentativo di recuperare questa capacità del passato infatti fallisce, portando Jack nell'infinitamente negativo, un buco nero magmatico che rappresenta la depressione senza fine. Se l'arte occidentale ai tempi di Dante poteva ancora essere nella società protagonista ed avere un ruolo forte, Von Trier non crede più in questo potere civile, e negatagli un'importanza che non sia puramente personale (uno sfogo, la ricerca di un proprio masturbatorio piacere) l'artista non diventa per la società altro che un malato.

 

Lo stesso Virgilio assume in varie parti del film il tono di un moderno psicologo, esempio a circa 11' 50'' "Ingegnere o architetto, quello che vedo è un paziente ossessivo compulsivo in piena fioritura", si tratta quindi di una voce non solo interna ma anche esterna a Jack, che vuole comprenderlo, cercare di portarlo al di fuori della patologia, fino alla rinuncia finale, quando Ganz mostra anche un certo compiacimento nei confronti della mirabile costruzione di Jack, e compreso il punto di non ritorno del protagonista lo prende e lo porta all'inferno. Alla fine Jack non è riuscito a costruire una casa vera, la passione per i suoi omicidi ha preso definitivamente il sopravvento e si è mangiata il sogno civile di diventare architetto.

 

La ricerca artistica è vista sotto una chiave profondamente negativa di ossessione-compulsione e vana ricerca di qualcosa di superiore che non esiste. A questa viene contrapposta quell'azione così rigorosa, collettiva e rappresentata con una grazia atavica della falciatura dell'erba, che viene elevata da Jack a simbolo dei Campi Elisi, forse la scena del film in cui il protagonista mostra la più vera commozione. Il lavoro, il lavoro collettivo, il prevedibile e ritmico rigore del lavoro, la nemesi dell'arte occidentale che invece è imperfetta, terribilmente individuale e sganciata da una qualsiasi etica lavorativa, in quanto imprevedibile, nemica della dedizione e schiava del piacere estetico.

 

 

Von Trier nutre un odio profondo per il suo destino di grande artista, ma è davvero un gigante, tra l'altro ha scritto interamente la sceneggiatura del film che è qualcosa di sublime. 


  • 3

Statisticamente parlando, non lo so.


#314 Giuseppe Bergman

    Masturbatore

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Inviato 18 febbraio 2019 - 00:36

La sceneggiatura l'avrà scritta cut-uppando Baci Perugina


  • 0

" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare

da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?

Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto? "


#315 blackwater

    Scaruffiano

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Inviato 01 marzo 2019 - 18:32

Adoro Von Trier, il suo abusare della figura femminile per sottolineare la pochezza del maschio, lo sguardo sardonico e i piani sequenza da voltastomaco.

 

Non vedo l'ora di (non) vedere Jack, (ma) me la sto facendo addosso. Incredibile, ma vero: faccio ancora fatica ad assistere a immagini troppo cruente. È veramente slasher? Fa veramente impressione? Da 0 a 10? 


  • 0

... sei solo chiacchiere e Baraghini 

 


#316 Giovanni Drogo

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Inviato 02 marzo 2019 - 08:01

E' meno disturbante di Antichrist, anche perché viene fuori di più un lato comico, e non ci sono scene al cardiopalma, ma io non posso dire di essere stato bene durante la visione.  asd

Avevo una costante sensazione di nausea per il clima del film, stessa cosa che mi è venuta fuori con Melancholia, e in più le scene raccapriccianti non mancano.


  • 0

Statisticamente parlando, non lo so.


#317 Claudio

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Inviato 02 marzo 2019 - 11:07

Per me non è così slasher, a parte alcuni dettagli post-mortem che si poteva veramente risparmiare. E' duro psicologicamente da sopportare, specie quando si tratta di alcuni tipi di vittime, capisco il senso di nausea di Drogo, ma ha i suoi momenti di alleggerimento e di ironia ed è una summa dell'intera filosofia del genio danese, con l'unico limite che per me si compiace un po' troppo. E' praticamente un Nymphomaniac versione serial-killer.

La malattia di Von Trier si può sintetizzare in una frase che Dillon ha spifferato durante la conferenza stampa: "Sai Matt, Jack è il personaggio che sento più vicino a me, salvo il fatto che io non uccido la gente" asd


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#318 100000

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Inviato 02 marzo 2019 - 16:15

Boh, sarò anch'io un serial killer, ma non ho avuto alcun problema. Molto più intenso e pesante Antichrist.
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#319 ucca

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Inviato 02 marzo 2019 - 23:58

Nemmeno io. Sotto la l onanismo niente, personaggi piatti e sceneggiatura ripetitiva che crolla con l avanzare dei capitoli. Tecnicamente sempre impeccabile anzi direi eccellente ma Virgilio no dai, veramente ridicolo . Sarà per il prossimo spero magari in una commedia visto che il lato comico è l unica cosa riuscita del film
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#320 Claudio

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Inviato 03 marzo 2019 - 00:14

il lato comico


Sotto questo profilo, il primo episodio con Uma Thurman è una delle vette comiche di Lars, insieme a qualche sprazzo di "Il grande capo" e all'intero "The Kingdom".
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#321 ucca

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Inviato 03 marzo 2019 - 00:20

Vero il primo capitolo molto divertente perché lei fa un bel personaggio, odioso il giusto. Il secondo episodio pare quasi lynchiano, tanto è assurdo e surreale. Ma poi? Perché prendersi sul serio? Io non l ho capito, è proprio un cambio di registro forzato e noioso
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#322 William Blake

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Inviato 03 marzo 2019 - 09:26

Come promesso illo tempore aggiungo la recensione a questo interessante scambio: http://www.ondacinem...sa-di-jack.html
Va dato atto a Von Trier di riuscire ancora a polarizzare tantissimo, nonostante abbia superato i 60 non si è addolcito.
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#323 ucca

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Inviato 03 marzo 2019 - 11:18

Molto bella
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#324 Man-Erg

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Inviato 06 marzo 2019 - 08:26

Filmone, il viaggio dantesco conclusivo a tratti quasi kitsch, ma figo e allucinato - anche se forse aveva ragione il mio compagno di visione dicendo che avrebbe tagliato il finale sull'acqua che scorre sotto la botola.

Per il resto viaggia fra il comico e il sadico con grande equilibrio e sapienza; la "caccia" alla famiglia è una roba tetrissima: mi ha ricordato, nella disperazione senza via di fuga, alcuni lampi di Funny Games. E la bionda che va a chiedere aiuto al poliziotto il quale la ignora non è forse una deliziosa citazione del ragazzino che riesce a liberarsi di Jeffrey Dahmer e a chiamare la polizia, salvo poi venire ignorato? Boh, forse anche no, comunque bomba assoluta.


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Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#325 ucca

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Inviato 07 marzo 2019 - 17:15

Vero molto simile a funny games quella parte però io quel film lo odio dannazione..
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#326 piersa

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  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 09 marzo 2019 - 18:44

Funny games e antichrist li ho odiati anche io, credo perché si avverte la mano del demiurgo (insomma, il regista) che si poteva tranquillamente evitare, non aggiunge né toglie alcunché alla tragedia (quando sei capace di impostarla, ovvio).
Averlo visto, Jack, in combo alla lettura delle Baccanti di Euripide è stato devastante, 24 ore di divano a guardare il soffitto. Non c'è catarsi, ineluttabilità a tutto tondo e tante altre cose, non ultimo che Cadmo dovrebbe essere il capostipite dei Messapi (la mia etnia). Insomma.
  • 0

#327 ucca

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Inviato 10 marzo 2019 - 14:49

No aspetta, antchrist mi è piaciuto tantissimo. Non a livello di melancholia ma quasi. Per me quel dittico è l apice di von trier.
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#328 paloz

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Inviato 17 marzo 2019 - 12:13

Visto ieri THTJB in versione integrale e originale. Non mi ha impressionato né disturbato, anzi trovo che sulla violenza fisica LVT non si spinga in là tanto quanto con la sessualità (Nymphomaniac). Secondo me c'era spazio per fare un film anche di tre ore ma con più carne al fuoco, i cinque episodi raccontati non mi sono sembrati esaustivi. Bella l'accoppiata con l'OCD e il paragone con Glenn Gould, genio maniacale in cerca della perfezione ma sull'orlo del collasso.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#329 Mr. Atomic

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Inviato 17 marzo 2019 - 14:36

Tra l'altro credo che i filmati di Glenn Gould siano stati pigliati direttamente da youtube senza nessun sforzo di cercare qualche altro filmato d'archivio.  asd

 

 

In Ungheria bocciatissimo, hanno coniato (?? credo) il termine horror-kitch per descriverlo. Io lo vedo assolutamente come un film minore di Von Trier.

 

Adesso già che ci sono mi cimento anche in una TOP 10

 

1. Idioti

2. The Kingdom

3. Dogville

4. Il grande capo

5. Dancer in the Dark (ma poi è vera sta storia che avrebbe molestato Bjork?)

6. Melancholia

7. Manderlay

8. Questo ultimo qua

8bis: Nymphomaniac

 

Pero non lo vedo neanche io disturbante, Antichrist lo ricordo sicuramente come l'apice da quel punto di vista. 


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#330 cinemaniaco

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Inviato 17 marzo 2019 - 17:23

giusto qualche giorno fa ho provato a riguardare antichrist. non so se era la giornata sbagliata, ma ho interrotto la visione quasi subito. è pesante, pesante, pesante. mi succede spesso con i suoi film, ma sembra che cada una cappa di piombo sullo spettatore, una coltre monocromatica attraverso cui è impossibile vedere. è probabile che questo senso di oppressione sia voluto, ma lo trovo francamente punitivo. adora da sempre atteggiarsi da ragazzaccio del cinema europeo, ma in realtà è totalmente in linea con il seriosissimo cinema d'arte europeo. poi dal punto di vista visivo ha delle intuizioni fuori dalla norma, non lo metto in dubbio che sia un cineasta incredibilmente dotato. ma non è proprio il cinema che fa per me

preferisco andarmi a mangiare una pizza con james gunn
  • 2

#331 100000

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Inviato 17 marzo 2019 - 17:26

Comunque come toni e grammatica l'ultimo è tutto tranne che un horror. Al massimo una commedia nerissima.
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#332 cinemaniaco

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Inviato 17 marzo 2019 - 17:29

Comunque come toni e grammatica l'ultimo è tutto tranne che un horror. Al massimo una commedia nerissima.


"commedia" è una parola grossa ashd però comunque a me non è dispiaciuto. certo mi sono piaciute solo alcune determinate cose , non tutto. il metaforone è il tipico "senso di colpa dell'autore" che si sporca le mani con il genere, ma deve redimersi con l'Arte
  • 1

#333 Stephen

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Inviato 17 marzo 2019 - 17:31

horror-kitch

 

In generale proprio lo stile di Von Trier è kitsch e pacchiano, da quel poco che ho visto. 


  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#334 100000

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Inviato 17 marzo 2019 - 21:11

Vabbè dai cine, non dirmi che non ci sono momenti e tempi da commedia fra Virge e Jack, ma anche solo nel primo "incidente".
Ma poi di horror cosa ci sarebbe dai?
La svolta metafisica finale forse, cos'altro?
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#335 cinemaniaco

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Inviato 18 marzo 2019 - 18:20

non so, a me non sembra un film tanto più leggero di antichrist o della media vontrieriana. non lo definirei neanche un horror "puro". mi sono molto piaciute alcune riflessioni, alcune intuizioni. ho scritto già parecchio su questo film. è geniale quello sguardo gelido e cinico sul non-senso della vita, l'ingiustizia del mondo, la totale indifferenza del mondo e delle persone alla altrui sofferenza. la figura del serial-killer è un mezzo ottimo per dispiegare una riflessione del genere. peccato che poi trier sia più interessato a parlare di se stesso e di arte (ed ecco che invece a me tutta la parte "metafisica" finale mi ha fatto tremendamente scadere il film)
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#336 Signor Armando

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Inviato 28 dicembre 2020 - 15:31


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."

 

L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.


#337 William Blake

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Inviato 28 dicembre 2020 - 15:43

Minchia, sta messo male
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#338 Signor Armando

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Inviato 28 dicembre 2020 - 15:43

Minchia, sta messo male

E non da oggi


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

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#339 William Blake

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Inviato 28 dicembre 2020 - 15:47

Sì, ma non l'avevo mai visto parlare così lentamente e continuamente percorso dal tremore
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#340 ucca

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Inviato 28 dicembre 2020 - 15:48

Non riesco a vederlo, ci sono troppo affezionato ma che diamine ha? Cazzo
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#341 Signor Armando

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Inviato 28 dicembre 2020 - 15:56

Non riesco a vederlo, ci sono troppo affezionato ma che diamine ha? Cazzo

E' sintonizzato con un mondo in cui ogni cosa crolla o marcisce.

La terza stagione di The Kingdom, comunque, possiamo tranquillamente sognarcela. (dico a quei tre a cui forse interessa)


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

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#342 ucca

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Inviato 28 dicembre 2020 - 16:01

A me interessa e molto. Sono rimasto un po' scioccato, a prescindere dal suo stato di salute va ascoltato è pur sempre uno dei pochi geni rimasti
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#343 Signor Armando

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Inviato 28 dicembre 2020 - 16:07

A me interessa e molto. Sono rimasto un po' scioccato, a prescindere dal suo stato di salute va ascoltato è pur sempre uno dei pochi geni rimasti

Io ho molto amato anche Nymphomaniac (ovviamente solo la versione integrale).


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

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#344 Signor Armando

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Inviato 28 dicembre 2020 - 17:05

Ovviamente immancabili frecciate a Lynch asd


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

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#345 ucca

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Inviato 29 dicembre 2020 - 19:50

Visto solo la prima parte già molto interessanti le riflessioni sull'importanza per un artista di trovare degli impedimenti (nel suo caso fisici ormai) che lo costringano a non ricadere nei cliché e illuminante il confronto tra ibsen e strindberg a cui in effetti somiglia molto come personalità
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#346 simon

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Inviato 05 ottobre 2021 - 02:21

Credo che ormai siamo diventati adulti o no? non credo che bisogna fare classifiche con tanto di voti.

 

Lars è un cineasta dei nostri tempi? Assolutamente no.. usa i nostri tempi per oltrepassarli attraverso collezioni a volte enigmatiche di choc sensoriali.

 

Gli ultimi film sono pugni allo stomaco se non esistesse Internet, se non esistesse la pornografia della vita quotidiana, la pedofilia dentro la Chiesa e la TANATOLOGIA UNIVERSALE ben oltre Cioran.

 

Il miglior film di Lars è senza alcun dubbio LE ONDE DEL DESTINO: estremo deve essere come si da il sentimento, il suo espressionismo senza contaminazioni con l'esistenza inautentica del MONDEGGIARE. 

 

Amore folle si scrisse, credo invece che quella personcina sia l'incarnazione della Madonna intravista dal occhio dell'anima di un DREYER confuso, perso-si in una notte di ghiaccio e nebbia (coscienza irriflessa) che non può amarsi, ma deve conoscersi.

 

EUROPA formalmente è perfetto, IL REGNO sponsorizzato da Piero sfonda le porte dell'ovvio seriale per intraprendere una strada verso l'Inconoscibile alla Spencer. 

 

Lars sta invecchiando, TARR (persona etica) ha capito di aver dato tutto al cinema, SOKUROV è sempre e gloriosamente alla ricerca della comunanza interiore perfetta con il più grande cineasta di tutti i tempi, ovvero Andrej.. Ma sono i critici di questa rivista cibernetica che mi hanno dato qualche speranza: un tempo rinnegavo il cinema contemporaneo in quanto ero convinto che dopo SYBERBERG (LA NOTTE come l'ingresso nella catacomba, nel viaggio cieco dentro l'inconscio dell'inconscio della rappresentazione in-compossibile della Morte) si erano chiuse tutte le possibilità di questa meravigliosa Arte.

 

Sono rimasto affascinato dall'ampliamento cinestetico-metafisico di MALICK, e da una possibile re-ignizione dell'immagine-tempo in NOLAN.. se Garrone ritornerà all'esistenzialismo con l'anima ghiaccia di DOGMAN molto probabilmente la Palma d'Oro sarà sua (eviterei i seppur ammirabili barocchismi delle ultime opere.. appunto).

 

Lars deve in qualche modo superare la sua TANATOLOGIA, e riflettere nuovamente sul mondo-della-vita lasciando i generi che sta rivedendo con estremo cinismo, mi aspetto un film definitivo che possa avvicinarsi al sacrificio di Andrej.. ma Andrej è stato il martirio, l'espressione etica più coerente di sempre del martirio del vivere, del sostenere questo martirio si intende.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 





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