67 replies to this topic

[Mr. Atomic]

Ho visto nel giro di 2 giornate L'appartamento e Some Like It Hot: mentre il primo é riuscito invecchiare benissimo, stessa cosa forse non si puó dire sul secondo. Insomma, storia poco interessante, battutte che provocano ben poche risate, etc... infatti mi pare che essa sia molto piú figlia del suo tempo. Pero l'importanza non si discute: mi sembra sia possibile indicarla come l'origine di tutta quella commedia USA basata su truffa/amicizie/rimorchio che parte da qua per arrivare ad Animal House prima e ai vari American Pie poi. 

 

cmq la commedia americana devo dire che mi pare molto sopravvalutata, quella italiana a cavallo tra la fine degli anni 50' fino l'atto secondo di Amici miei mi sembra decisamente superiore. 

[Fidelio]

Some Like It Hot è un film eterno, Jack Lemmon farà ridere anche tra tremila anni.

[Earl Bassett]

Messa giù come The Butcher è eccessiva ma effettivamente la commedia all'italiana secondo me vale tranquillamente quella d'oltreoceano.
Some like hot (bellissimo) non è comunque superiore a I Soliti Ignoti

[reallytongues]

Io comunque trovo sempre una certa superiorità americana a livello attoriale. Un tempo più sottile, poi sempre più ampia.

[Earl Bassett]

Non sono d'accordo, i vari Gassman, Sordi,Manfredi, Tognazzi, Vitti non mi sembrano inferiori ai Lemmon, Matthau, Cary Grant o Shirley McLaine...forse è il glamour hollywoodiano che li fa sembrare superiori.

[Tom]

I meno non credo siano per quello.

Comunque ho forti dubbi che si possa giudicare oggettivamente la comicita' e l'ironia della propria cultura. Tutti tendono a pensare che i migliori attori comici e da commedia siano quelli della loro lingua. Capiamoci, io adoro la commedia all'italiana classica, ma la comicita' di un "A qualcuno piace caldo" arriva potenzialmente a tutti, mentre la comicita' de "I soliti ignoti" (comunque uno dei pochi classici della nostra commedia ad aver avuto successo anche all'estero), giocata tantissimo sugli accenti dialettali, perde molto al di la' del confine.

[Earl Bassett]

Beh insomma potenzialmente a tutti perché quella americana volenti o nolenti è stata la cultura egemone del dopoguerra....
Io a livello di talento non vedo un Tognazzi inferiore a un Matthau, non mi sembra neanche faccia cose più "facili" se capite cosa intendo.

[Tom]

Non e' solo quello. C'e' anche tanta comicita' americana che da noi non arriva, o arriva poco, perche' giocata su stereotipi comprensibili solo a loro: "Filo da torcere" come incomprensibile (per noi) maggior incasso di sempre per l'Eastwood attore, per dire. E ci credo, essendo un film tutto giocato sugli stereotipi dei redneck californiani. Tipo che durante il film si spostano in Colorado e hanno a che fare con i redneck di laggiu': un americano ci si spancia probabilmente a vedere buzzurri californiani che incontrano buzzurri del Colorado, mentre un non-americano non coglie manco il fatto che i personaggi si sono spostati da una realta' ad un'altra. Esattamente come per un non-italiano e' incomprensibile lo "scontro" tra i vari caratteri regionali de "I soliti ignoti" e di tanti film della nostra commedia.

 

Quella di Wilder e di certa commedia americana e' una comicita' costruita invece per essere internazionale e piu' universale possibile. (Del resto lui era austriaco.) Non e' migliore o peggiore, e' diversa.

E non a caso i comici piu' famosi nostri all'estero sono gli "sdialettizzati" Spencer e Hill.

[reallytongues]

Si il discorso di Tom è giustissimo, ma in più trovo nell'attore comico italiano una certa tendenza a calcare troppo sul lato macchiettistico, anche ma non solo legato al fattore dialettale folkloristico pure. In America sarà per vari fattori è trattato con più leggerezza il fattore di cui parlo.

[Earl Bassett]

È appunto quello che dicevo, il discorso della maggiore fruibilità di un opera sul piano internazionale è una caratteristica che un film può avere o meno che però tenderei a considerare il più neutramente possibile. Ma a livello di qualità intrinseca del prodotto non me la sento di dire che gli americani in questo ambito siano andati più distanti di noi, anzi direi che la ferocia della della nostra migliore commedia difficilmente trova un riscontro oltreoceano dove i prodotti sono in linea generale più edificanti e controllati.
Non vorrei però ora essere frainteso: adoro Wilder, a lui non si può veramente fare alcun appunto.

[Mr. Atomic]

I meno non credo siano per quello

Ma forse per il parallelismo A qualcuno piace caldo -> American Pie? 

 

Io ci vedo un continuum abbastanza evidente, ovviamente con i dovuti meriti al film di Wilder per l'originalità, regia e bravura degli attori. Ma come storie e gag siamo più o meno li, il che non vuol mica essere un fatto negativo, anzi, i primi American Pie sono quasi fondamentali. 

[reallytongues]

Il film italiano di Billy Wilder

http://youtu.be/6R7GS6Cz_6A

Qualcuno lo ha visto?

[paloz]

Sì, è 'na mezza ciofeca.

[Kerzhakov91]

Non dargli retta, è bello e molto divertente.

[Tom]

Sì, è 'na mezza ciofeca.

[Matthew30]

Credo che il buon Billy sia uno dei pochi registi/sceneggiatori/autori a cui, a mio avviso, non possa costituire affatto uno scandalo affibbiare 10 per un film.

 

Anzi, Sunset Boulevard, The Apartment e Double Indemnity sono a modo loro tutti e tre dei film da 10.

 

Tra l'altro, sulla voce inglese di DI è riportato questo appunto:

 

"Wilder considered Double Indemnity his best film in terms of having the fewest scripting and shooting mistakes and always maintained that the two things he was proudest of in his career were the compliments he received from Cain about Double Indemnity and from Agatha Christie for his handling of her Witness for the Prosecution".

[Fidelio]

In questo periodo dell'anno amo riguardare i film di Billy Wilder. Mi sono già rivisto Some Like It Hot, The Apartment, Sabrina. Sono film eterni che non conoscono il significato del tempo.

[Fidelio]

Segnalo un altro film di Wilder che non ho letto, mi pare, nel topic: The Fortune Cookie (Non per soldi ma per denaro). Vi dico solo che nel cast ci sono Jack Lemmon e Walter Matthau. Vi basta?