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[Cresta Rock] Liturgy - Aesthethica (2011)


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22 replies to this topic

#1 paloz

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Inviato 31 luglio 2011 - 00:21

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http://www.ondarock....011_liturgy.htm

In home leggo:
La formazione newyorkese in un'importante sintesi di Weakling e Orthrelm
e già storco il naso, poiché di fatto questa frase anticipa una lettura del disco, a mio parere, virata sin dal principio. Cosa che trova conferma nella recensione che, pur giustamente citando le teorie del frontman in fatto di black metal - che black non è, di fatto - prende il facile spunto della ripetizione come scusa per appigliarsi agli Orthrelm ["memori del minimalismo caleidoscopico degli..."]. Ora, non tutto se ha dei riff ripetuti alla nausea deve ricondursi a Mick Barr, né tantomeno penso che chiunque li prenda come riferimento per la propria musica. Per questo ritengo che un paragone ci possa stare, ma incastrare i Liturgy tra le due tendenze esposte trovo sia ingeneroso. Se non altro mi fa piacere che per un motivo o per l'altro sia piaciuto anche a frankie.

Detto ciò, procedo all'idea che io mi sono fatto di questo grande disco.
Per me con “Aesthethica” i Liturgy procedono nella loro personale riscrittura (e non rilettura) del black metal, in primo luogo liberandosi di tutti i cliché legati a questo genere: l'immaginario oscuro da foreste nordiche e nebbia fitta, capelli lunghi e costumi sadomaso, accordi rigorosamente minori, registrazione lo-fi ecc. Un black metal che non è più black, in buona sostanza. Di quella vecchia e gloriosa tradizione non resta che la cellula primaria, i minimi termini: la distorsione pesante e “coprente” che non lascia scampo, la ritmica vertiginosa e ossessiva.
C'è chi non ha esitato a definirlo "black metal per hipster", ma era da dire che anche qui i puristi arrivassero a frotte, per rivendicare i truismi assortiti del loro credo. Io dico che di fronte ad un pezzo come “Generation” non c'è fanatico che tenga – un nuovo trattato di musica estrema, in pratica. 7 minuti su un solo accordo e vaffanculo a tutti quanti: cambi di ritmica regolari ma sempre con lo stesso tono epico, inarrestabile, variazioni sulla ripetizione. Pura estetica del suono - ecco il significato -, un lavoro concettuale (concept?) ancor prima che musicale. Guardate l'artwork: sfondo bianco, font essenziale (nessuna scritta grondante sangue), due croci stilizzate, una dritta ed una capovolta; come a dire che non esiste una faccia giusta della medaglia. La musica dei Liturgy si pone al di là del bene e del male, non mi pare abbia intenti descrittivi; vedo il loro operato come una frammentazione e ristrutturazione di quella cultura '90s, tirata a lucido e lussuosamente riconfezionata in un prodotto ultra-moderno.
Altri indizi di questo “schiaffo alla tradizione”? Il cantato/urlato con testi davvero indistinguibili, ridotti ad un grido uniforme quanto spietato; i brani sono sempre risolti ed a sé stanti, non sfumano mai nel tipico fade-out drammatico alla norvegese; le voci all'inizio del secondo brano, ma soprattutto di “Glass Earth”, a me suonano come uno svuotamento del kveldssanger ulveriano, il coro (ancora una volta) divenuto macchina di suoni/tonalità inespressive.
Forse esagero, perché in realtà detto questo l'album non lascia affatto indifferenti, colpisce diretto e sa emozionare – almeno me. La prima volta che l'ho messo su, dopo un iniziale stordimento mi ha preso anima e corpo, non riuscivo a stare fermo con testa e piedi (in autobus!). Va ascoltato, soprattutto perché per questi motivi penso trascenda il singolo (dis)interesse per il singolo ambito musicale. Siamo oltre ogni confine entro cui ci piacerebbe inscatolare una musica nuova e almeno per ora, imho, non classificabile.
Abbestia.
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I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#2 frankie teardrop

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Inviato 31 luglio 2011 - 16:17

Altri indizi di questo “schiaffo alla tradizione”? Il cantato/urlato con testi davvero indistinguibili, ridotti ad un grido uniforme quanto spietato;


Altro elemento di congiunzione con i Weakling, le cui liriche erano indistinguibili e il cui frontman usava uno scream direi quasi alieno. Per il resto, la ripetizione evidenzia sicuramente un legame con gli Orthrelm, indiretto o meno. Ma mi è impossibile non pensare alla chitarra indiavolata di Mick Barr ascoltando molti passaggi di questo lavoro. Ergo, faccio le mie valutazioni e dico la mia, non "incastrando" un bel niente...ma, semplicemente, evidenziando la mia "visione delle cose", necessariamente un "punto di vista", non la verità-assoluta.

Rilettura o non rilettura, il background è black-metal...e, di certo, il leader se ha scritto quel manifesto lo ha fatto perché, pur volendo andare oltre il genere, sa benissimo che è da lì che deve partire. Non a caso, ho indicato come genere "post black-metal", contenitore dove, al giorno d'oggi, possiamo trovare un sacco di cose che, pur guardando al GENERE-MADRE, se ne distanziano, in un modo o nell'altro. Penso ai Bosse-De-Nage, ai L'Acephale, ai Nihill, allo stesso Maurice de Jong, etc.
Questo black-metal non è più black-metal canonico, come tanti altri, perchè, per l'appunto, ha incontrato altre strade...(ho visto fare anche i nomi di Don Caballero o Lightning Bolt, per dire...e non mi scandalizzo).
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#3 paloz

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Inviato 24 luglio 2012 - 11:29

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#4 interface

    Matteo Meda

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Inviato 24 luglio 2012 - 11:47

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asd

Disco in ogni caso totalmente fuori dalle mie corde e dai miei gusti, sul quale non mi esprimo data anche una certa ignoranza in ambito metal...
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comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?


#5 Norman Bombardini

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Inviato 24 luglio 2012 - 11:58

ho sentito tre pezzi ed erano abbastanza diversi tra loro: non ho potuto fare a meno di pensare agli Orthrelm (e anche un po' ai Lightning Bolt) per Generation, al black metal (riveduto e aggiornato) per Red Crown, e poi ho sentito Veins of God che mi ha solo ricordato un metal piuttosto canonico, giusto un filo reiterato...

interessante comunque, non mi dispiace, me lo sento per bene e ripasso, su 'ste cose molte asciutte riesco ancora a seguirvi
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#6 paloz

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Inviato 24 luglio 2012 - 12:07

Per me è quasi un capolavoro, sicuramente una nuova bandierina sul grande monte del "metal". Per me non ci sono paragoni che tengano, nessuno fa quel che fanno loro COME lo fanno loro.
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#7 Norman Bombardini

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Inviato 26 luglio 2012 - 15:46

notevolissimo anche per me!
non è nemmeno pesante da ascoltare, in fondo è piuttosto melodico, quasi tutti i pezzi suonano lanciati come gli ultimi trenta secondi di pathos dell'ultimo movimento di una sinfonia, in loop per magari sette minuti con pochissime variazioni e anche quelle insistite. Una sintesi mirabile, prendere il momento più epico e incazzoso e corale di un pezzo metal e diluirlo esaltandone le microvariazioni tonali della chitarra che esegue il tema o i tempi della batteria, trasformandolo, in buona sostanza, in tutta un'altra cosa. Effettivamente una bella operazione cerebrale, che porta comunque ad un suono convincente che non perde nulla del carattere metal e concentra il tutto. L'analisi efferata del dettaglio, sezionato, scomposto, riformulato melodicamente e sparato sui denti in velocità.
Anche il fatto che il cantante urli disperato giusto quando ce n'è bisogno è ottimo, per quello che i testi di metal hanno (in generale) da dire è solo un risparmio di stronzate assortite.
Condivido comunque l'idea di frankie di inquadrare il disco citanto Orthlem e black metal, non sono stato a pesare le esatte parole usate ma mi pare correttissimo, non vedo come avrebbe potuto fare diversamente
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#8 nickn

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Inviato 02 agosto 2012 - 10:48

il fatto stesso che abbia scritto un manifesto che si chiama "Transcendental Black Metal", fa capire che non è che il black metal gli sia estraneo; semplicemente lui vuole/crede di resettare tutto e rifondare il movimento ("built in America" cit.)...ovviamente migliore di quello di 20 anni fa!!
pretty douchebag if you ask me asd
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#9 frankie teardrop

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Inviato 02 agosto 2012 - 10:57

Mah, non so se crede di essere migliore dei suoi "padri"...ma è sicuramente, a mio avviso, uno dei protagonisti più interessanti della scena black-metal degli ultimi anni.
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#10 nickn

    Groupie

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Inviato 02 agosto 2012 - 12:11

lo si capisce perfettamente dal fatto che imposti il tutto attraverso la dicotomia: nel vecchio BM c'è questo, nel nuovo (mio) c'è quest'altro (che è meglio e ti spiego perchè)
ora, il fatto che porti del nuovo è cosa gradita, il problema è appunto che pretende che sia una cosa che supera il vecchio e faccia tabula rasa, non che si aggiunga come nuovo aspetto/sfaccettatura
al che mi domando che senso abbia la sua "ossessione" nel fare BM....cambia nome, chiamalo burst/transcendental metal boh (gente come i Nachtmystium si fanno chiamare "psychedelic black metal" ma almeno non pretendono di azzerare e riformare in meglio), che senso ha voler per forza annientare un genere e pretendere di rifondarlo?
un discorso del genere che analizza il vecchio mito del BM (TH dei DarkThrone, l'omicidio per mano di Vikernes, tutto l'immaginario "buio/senza speranza" dovuto anche a fattori geografici) e si ferma a quello pretendendo di aver capito tutto e insegnare cosa è meglio per il genere, mi sembra parecchio ridicolo a livello generale! e appunto mostra quanto sia ossessionato/fermo al mito del BM più che al BM stesso: presenta il BM come qualcosa di buio e malvagio, qualcosa che dice "no" senza affermare niente (come invece il suo transcendental fa)...quando, senza fermarsi alle croci rovesciate e il corpse paint, si può vedere che il genere/ambiente/scena HA la facciata positiva: si chiama folk/viking/pagan!! se Hunter Hunt-Hendrix avesse studiato bene la materia, avrebbe visto che OGNI artista "grim" norvegese degli anni '90 aveva un progetto parallelo folk/pagan! è lì dove si passava dal "NO" al "SI", ovvero dalla negazione, il buio, il nichilismo, all'affermazione, all'orgoglio, alla via d'uscita! lo stesso Vikernes ha dovuto ribadire più volte che i suoi pezzi (specialmente da Hvis lyset tar oss e Filosofem - curioso che il traccione da 25 min si chiami "Tour around the transcendental columns of singularity" eh?) sono praticamente inni alla vita e non buchi d'oscurità, morte, ecc
l'errore di Hunter Hunt-Hendrix è fermarsi al BM e non guardare alla SCENA BM (il che è profondamente diverso)!! gli scandinavi erano profondamente pagani e avevano due modi per mostrarlo: uno era il "NO" del distruggi le chiese e l'altro era il "SI" del siamo pagani, speriamo (speranza, luce!) in una liberazione dalla "schiavitù" culturale cristiana (già il buon Quorthon con il progetto Bathory l'aveva capito 25 anni fa, proprio per questo l'ha inventato il viking metal: il "NO" del black, da solo, non serve a nulla); due modi, due generi: black e folk/viking
ora, è ridicolo fermarsi al "NO" e dire "questi erano solo dei nichilisti presi male dal fatto che c'è troppo buio vicino al polo" perchè manca appunto l'altra metà, la metà positiva/propositiva/affermativa della scena (che invece pretende di portare lui, 20 anni dopo)
in tutto questo discorso pomposo/accademico finisce con l'avere la visione dei 16enni sfigati che vedono nel BM la vera essenza e nella negatività la via per purificare il mondo (il famoso "anti-human anti-life"), con la sola differenza che ci fa un discorsone sopra invece di limitarsi a condividere link grim su Facebook e che pretende di dare una soluzione/rifondare quando in realtà non ce n'è bisogno, in quanto il BM non ha MAI preteso di essere la "Vera e Unica Via" per capire il mondo! ripeto, gli stessi artisti scandinavi che Hunter Hunt-Hendrix accusa di dire solo "NO", in realtà avevano anche anche musica per il "SI" (ed è un errore grossolano quello di nominare in continuazione i DarkThrone tralasciando totalmente il fatto che negli stessi anni esistessero progetti come Isengard e Storm - il fatto che la canzone Noregsgard richiami Quintessence dei DarkThrone non mi pare proprio un caso! le due facce della medaglia)

poi oh, le idee/novità che porta sono valide (a me non piacciono, ma non si può negare che siano qualcosa di diverso e nuovo) e mettono in atto il suo pensiero.......il problema però è che appunto ha voluto fare un bel trattatone con i paroloni ma ha cannato di brutto, ha una visione del BM ferma al mito, alla fascinazione, a roba da 16enni alle prime armi!


p.s. e tutto questo discorso, tralasciando quella scena avantgarde metal scandinava che dal black (e attraverso gli stessi musicisti black) si è poi generata!! io non capisco come possa fermarsi ancora alla concezione che il black è la foresta nera e Varg che uccide Euro asd
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#11 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 27 giugno 2016 - 14:00

Ma che disco è sta roba: C-A-P-O-L-A-V-O-R-O. Dopo 5 anni mi piace anche di più. Enorme


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#12 paloz

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Inviato 27 giugno 2016 - 16:11

Quest'anno ho colmato la lacuna in formato fisico con un bel doppio Lp. Rimane un punto fermo degli anni 10.


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#13 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 27 giugno 2016 - 21:22

Bravo bella gioia. Indegno il voto su Rym, la gente non capisce un cazo


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#14 Gonzo

    Twenty-Three Lubed Up Schizophrenics With Delusions of Grandeur

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Inviato 28 giugno 2016 - 20:26

Impossibile prendere sul serio un gruppo black metal che pubblica per Thrill Jockey.


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the best ever death metal band out of Denton
never settled on a name.
but the top three contenders, after weeks of debate,
were Satan's Fingers, and the Killers, and the Hospital Bombers.


#15 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 29 giugno 2016 - 10:53

Tu quoque, Gonze, fili mi? Dai ascolta i primi due minuti di High Gold e dimmi se non ti emozioni su un blast beat e riffs del genere. :metal:

Poi va beh che vengano apprezzati da finti metallari come Paloz(ti voglio bene in realtà) è il fio da pagare.


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#16 paloz

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Inviato 29 giugno 2016 - 11:07

Poi va beh che vengano apprezzati da finti metallari come Paloz(ti voglio bene in realtà) è il fio da pagare.

 

 

Merdaccia, fossero gli unici che ascolto :P


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#17 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 29 giugno 2016 - 11:40

Ho controllato il tuo Rym e posso dire che hai ricevuto la patente di metallaro, anche se un certo braccino nei voti ce l'hai è asd


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#18 paloz

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Inviato 20 novembre 2019 - 18:07

Il ritorno sulla retta via, H.A.Q.Q.

 

 

haqq.jpg

 

 

Autoprodotti ma eccentrici come sempre, dopo il pasticciaccio di The Ark Work si ritorna alle derive totaliste di Aesthethica.

Negli USA il capoccia Hunter-Hunt Hendrix va anche in scena con la sua prima opera musical-teatrale, Origin of the Alimonies.


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#19 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 27 novembre 2020 - 23:53


a1229338581_10.jpg
 
Mi pare un'uscita abbastanza sconvolgente (in senso positivo). 

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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#20 paloz

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Inviato 03 dicembre 2020 - 16:53

Origin of the Alimonies l'ho ascoltato due volte per intero: purtroppo non posso accodarmi all'entusiasmo, quando HHH punta troppo in alto e vuole conciliare cose lontanissime si impastrocchia facilmente; la prima volta con The Ark Work, veramente artificioso e debole nella scrittura, ora con questa opera teatrale (ovviamente giudico senza la controparte visiva) che sa di incompiuta, con qualche inserto cameristico messo qua e là senza troppo criterio. Interessante l'idea di trasporre la già trascendentale "Apparition de l'église éternelle" di Messiaen in versione (suo) black, ma a parte questo veramente poca ciccia. Si ascolta eh, ma anche solo HAQQ era già tutt'altro sentire.


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#21 Cliff

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Inviato 03 dicembre 2020 - 17:05

Posso capire che possa essere percepito come pretenzioso. Per me non è stato capito visto che non mi pare sia stato accolto troppo positivamente in giro.

Io qualitativamente lo metto perlomeno sullo stesso piano di HAQQ e il "posticcio" che invece un po' ci sentivo in quello in quest'ultimo non ce lo sento affatto.

Non so quanti abbiano il coraggio di sperimentare in questo modo e di farlo con questi risultati.   


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#22 paloz

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Inviato 03 dicembre 2020 - 18:48

Posso capire che possa essere percepito come pretenzioso. 

 

 

Beh, "pretenzioso" è praticamente la firma di HHH asd

Il mondo della sperimentazione è grande e credo ci siano personalità anche più ardite di lei, che si è guadagnata l'hype con le prime cose intransigenti e ora si diverte a fare un po' come vuole. Attitudine rispettabilissima e anzi lodevole, ma per me i risultati lasciano un po' a desiderare: nel senso che vuole chiaramente attingere e poi sconfinare nel mondo della musica "colta", più specificamente le avanguardie del Novecento affiancate a un certo mood tardo-romantico, d'ispirazione "maledettista"/decadentista. Punta molto in alto, ma forse deve prima affondare un po' di più nella teoria per arrivare a colmare l'ancora notevole divario tra ambizione e risultato.


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#23 Cliff

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Inviato 03 dicembre 2020 - 20:39

Sicuramente è così, della musica da cui attinge non so praticamente nulla e ad uno come me “arriva” perché è in un contesto moderno, metal avanguardista nello specifico. E rimanendo appunto in quel mondo per me è “rivoluzionario”.
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