la strage di oslo/utøya
#101
Inviato 17 aprile 2012 - 19:13
La libertà, però, esige maturità. Non sono sicuro che, da sola, possa determinarla in chi proprio non ne ha neanche un barlume.
faccio però una domanda: supponiamo che alcuni utenti vogliano continuare a scambiarsi materiale erotico, è possibile farlo via pm?
#102
Inviato 17 aprile 2012 - 19:15
e cmq faccio notare che la componente cattolica é ancora molto forte in un sacco di partiti di centro-sinistra europei eh
#103
Inviato 17 aprile 2012 - 19:16
le soluzioni difficilmente stanno tutte da una sola parte e che variano anche a seconda del contesto etc
Certo, le soluzioni possono essere diverse, ma l'obbiettivo finale, cioè l'idea di società a cui tendere, dev'essere chiaro e non può imbastardirsi. Molto schematicamente potremmo dire che l'ideale è il punto d'arrivo (che, ripeto, dev'essere chiaro), l'ideologia è il metodo per arrivare a quel punto. Rinunciare a quest'ultima può anche andare bene*, ma alla prima no. E, ripeto, da qualche decennio l'impressione è che si butti il bambino con l'acqua sporca.
*c'è pure da dire che, vivendo l'epoca immediatamente successiva, il ricordo delle ideologie novecentesche è ancora troppo fresco per permettere uno studio sereno e imparziale.
"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."
#104
Inviato 17 aprile 2012 - 19:19
#106
Inviato 17 aprile 2012 - 19:36
diciamo estrema destra e non se ne parla più? (visto anche che quando si parla di destra si intende quella estrema, solitamente) Comunque ho parlato di maggioranza dei fedeli, non ho detto che a "sinistra" non ce ne siano (come dimenticare grandi personaggioni come Fioroni? non potrei mai, figurati).ma guarda che in veritá se guardi i vari grossi partiti di centro-destra e centro-sinistra in europa di solito non é che abbiano chissá quali divergenze incolmabili, né i loro governi si distinguono drasticamente come gestione... anche perché appunto mirano tutti a cercare il consenso della maggioranza più ampia possibile di votanti, quindi gli estremi automaticamente vanno persi
e cmq faccio notare che la componente cattolica é ancora molto forte in un sacco di partiti di centro-sinistra europei eh
La libertà, però, esige maturità. Non sono sicuro che, da sola, possa determinarla in chi proprio non ne ha neanche un barlume.
faccio però una domanda: supponiamo che alcuni utenti vogliano continuare a scambiarsi materiale erotico, è possibile farlo via pm?
#108
Inviato 17 aprile 2012 - 19:56
tornando a bomba, due cose
a) conosco abbastanza bene la Norvegia - è la mia definizione di sinistra praticamente - ricchezza socializzata, eguaglianzadi genere, rispetto della natura, ottima integrazione degli immigrati, politica internazionale fortemente progressista etc - se non fosse per questa storia del buio ci sarei andato a vivere da mo' (comunque ci torno tra un mese se volete chiedo ragguagli)
la mia spiegazione da due soldi è che quando la natura è veramente veramente ostile, gli uomini capiscono che o cercano di ottimizzare collettivamente il proprio comportamento o muoiono. questo deve essere rimasto nel DNA norvegese. per questo non cambieranno MAI le proprie leggi per un bastardo coglione come il nazi stragista
b) falsi miti
b1) i suicidi
http://en.wikipedia....by_suicide_rate
la Norvegia è al 34 posto - sono Tassi di suicidio
ci sono meno suicidi in Norvegia che in Sud Africa - quando c'erano i mondiali però poca gente diceva "certo teniamo conto dei suicidi in Sud Africa!"
ci sono meno suicidi in Norvegia che in Nuova Zelanda - ma la gente non tira fuori la questione dei suicidi ad ogni partita di Rugby degli All Blacks
la vogliamo smettere con sta stronzata?
b2) la popolazione piccola e il petrolio -
molti staterelli arabi hanno ancora più petrolio e ancora meno popolazione - si comportano come la Norvegia? eh?
no. quindi il comportamento dei norvegesi non è una conseguenza necessaria di questi due fattori
c) non posso credere che nessuno abbia ancora postato questo
#109
Inviato 17 aprile 2012 - 19:59
beh ma sul fatto che neo-nazi e simili siano da condannare credo sia una cosa che viene condivisa da chiunque sia sano di mente...
ma la mia era un analisi, che c'entra la condanna.
La libertà, però, esige maturità. Non sono sicuro che, da sola, possa determinarla in chi proprio non ne ha neanche un barlume.
faccio però una domanda: supponiamo che alcuni utenti vogliano continuare a scambiarsi materiale erotico, è possibile farlo via pm?
#110
Inviato 17 aprile 2012 - 20:06
b2) la popolazione piccola e il petrolio -
molti staterelli arabi hanno ancora più petrolio e ancora meno popolazione - si comportano come la Norvegia? eh?
no. quindi il comportamento dei norvegesi non è una conseguenza necessaria di questi due fattori
beh peró rimane comunque un fattore da non sottovalutare; raggiungere gli stessi obbiettivi con minori risorse e più popolazione non é mica la stessa cosa! il fatto é che la norvegia é molto ricca per questi fattori, poi lí, a differenza dei paesi arabi, semplicemente viene distribuita più equamente
#111
Inviato 17 aprile 2012 - 20:09
beh ma sul fatto che neo-nazi e simili siano da condannare credo sia una cosa che viene condivisa da chiunque sia sano di mente...
ma la mia era un analisi, che c'entra la condanna.
tu hai parlato tutto il tempo di destra e sinistra generiche e di opposizione empatia/individualismo, i partiti di destra europei etc. io son partito da lí eh! poi se mi dici che parlavi solo dell estrema destra é un altro conto ma pure lí non sono d accordo che sia una mentalità per forza individualista
#112
Inviato 17 aprile 2012 - 21:32
Se non eri d'accordo non capisco perché non hai replicato al mio commento e non hai smantellato punto per punto ciò che ho detto, invece di far slittare il discorso su un altro piano commento dopo commento.
Ho detto che la destra in europa è quella, visto che è consuetudine chiamarla in quel modo, per prevenire le tue obiezioni che avevano un carattere meramente semantico, ma non ho ristretto il campo di applicazione delle mie valutazioni: semplicemente ho cercato di focalizzare la questione. Devo forse fare l'elenco di tutti i movimenti politici della storia della democrazia riconducibili a certi principi per non essere tacciato di apporre ingiustamente delle etichette?
Comunque esplica pure i tuoi dubbi, siamo qui per fare dei sani pipponi.
La libertà, però, esige maturità. Non sono sicuro che, da sola, possa determinarla in chi proprio non ne ha neanche un barlume.
faccio però una domanda: supponiamo che alcuni utenti vogliano continuare a scambiarsi materiale erotico, è possibile farlo via pm?
#113
Inviato 17 aprile 2012 - 22:06
b2) la popolazione piccola e il petrolio -
molti staterelli arabi hanno ancora più petrolio e ancora meno popolazione - si comportano come la Norvegia? eh?
no. quindi il comportamento dei norvegesi non è una conseguenza necessaria di questi due fattori
beh peró rimane comunque un fattore da non sottovalutare; raggiungere gli stessi obbiettivi con minori risorse e più popolazione non é mica la stessa cosa! il fatto é che la norvegia é molto ricca per questi fattori, poi lí, a differenza dei paesi arabi, semplicemente viene distribuita più equamente
dipende, alcuni emirati ai cittadini danno di tutto, ma di tutto davvero, tasse zero, sovvenzioni per ogni stronzata ecc...
#114
Inviato 18 aprile 2012 - 02:41
b2) la popolazione piccola e il petrolio -
molti staterelli arabi hanno ancora più petrolio e ancora meno popolazione - si comportano come la Norvegia? eh?
no. quindi il comportamento dei norvegesi non è una conseguenza necessaria di questi due fattori
beh peró rimane comunque un fattore da non sottovalutare; raggiungere gli stessi obbiettivi con minori risorse e più popolazione non é mica la stessa cosa! il fatto é che la norvegia é molto ricca per questi fattori, poi lí, a differenza dei paesi arabi, semplicemente viene distribuita più equamente
dipende, alcuni emirati ai cittadini danno di tutto, ma di tutto davvero, tasse zero, sovvenzioni per ogni stronzata ecc...
sì ma in cambio dell'assenza qualsiasi diritto politico, senza parlare del trattamento che si riservano alla forza lavoro che è sempre bengalese o filippina-indonesiana...
l'estate scorsa in una Summer School a Torino ho conosciuto il vice presidente di un think tank di politica estera della famiglia reale di Abu Dhabi che ha passato due ore a spiegare quanto erano fantastici gli UAE...se ne eri cittadino...alla prima domanda sui flussi migratori nel suo paese ha fatto la figura del coglionazzo,
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#115
Inviato 21 aprile 2012 - 01:30
E colgo anche l'occasione per segnalare il sito da cui proviene, che riporta articoli della stampa europea tradotti in italiano.
http://www.presseurop.eu/it
Questioni etiche
Norvegia
I miti del caso Breivik
16 aprile 2012Stavanger Aftenblad Stavanger
WireImage
Il 16 aprile si è aperto a Oslo il processo all’autore della strage di Utøya. Per la stampa internazionale il massacro ha segnato la "perdita dell'innocenza" del paese, ma la realtà era diversa da tempo.
Sven Egil Omdal
Ben prima che gli psichiatri avessero avuto accesso alla cella nella quale è rinchiuso Anders Behring Breivik, la nostra psiche nazionale era stata sviscerata dalla stampa estera. Tranne qualche eccezione, i giornalisti sono giunti alla conclusione che la Norvegia ha perduto per sempre l’innocenza. Il paradiso attaccato il 22 luglio non può essere risuscitato.
Da una dettagliata analisi della copertura dell’attentato terroristico da parte dei giornali europei e americani emerge che non c’è definizione più utilizzata di “innocenza perduta”. La prima pagina di Le Monde del 24 luglio recitava “La Norvegia ha perduto l’innocenza”. Un editoriale dell’Observer affermava che “la Norvegia è abituata a considerarsi il paese più sano, più ricco e più pacifico al mondo”. Quell’innocenza e la commovente apertura egualitaria erano andate in frantumi una volta per tutte.
Questa distaccata concezione degli osservatori stranieri, però, era soltanto un’illusione. Quei reportage di velata autodiagnosi e quei discorsi sull’ “introspezione” erano soltanto formule vuote, frottole. E questo perché tutti i giornalisti stranieri hanno utilizzato lo stesso metodo, quello dello specchio: a essere veicolati nei loro articoli non erano i luoghi comuni degli stranieri sulla Norvegia, bensì proprio i nostri.
Quando i giornalisti lavorano in paesi dei quali ignorano lingua e cultura fanno ricorso agli interpreti, che costituiscono la categoria più sottovalutata dall’opinione pubblica mondiale. Gli interpreti offrono indicazioni essenziali per comprendere un conflitto, scegliere le fonti e le parole da utilizzare, pur rimanendo in buona parte invisibili. Quando è toccato a un paese sconosciuto come la Norvegia, del quale si parlava pochissimo, diventare il teatro di un avvenimento di risonanza mondiale, i giornali hanno optato per il seguente criterio: alcuni scrittori di fama mondiale come Jan Kjærstad, Anne Holt e Jostein Gaarder hanno fatto da interpreti culturali prestandosi a interviste, mentre Jo Nesbø è stato pregato di scrivere un articolo distribuito poi ai più importanti giornali di vari continenti.
Sul New York Times, su Folha do Brasil, sullo spagnolo El Mundo, sul danese Jyllands-Posten e sul tedesco Spiegel, Nesbø ha spiegato come il periodo antecedente al 22 luglio fosse appartenuto a “paese diverso”, un paese nel quale regnava un “consenso generale”, e nel quale le discussioni vertevano soltanto sul modo migliore di perseguire gli obiettivi che avevano ottenuto il consenso generale, a destra come a sinistra. “Fino al 22 luglio 2011, l’immagine che la Norvegia aveva di sé stessa era quella di una vergine: una natura incontaminata dall’uomo, una società risparmiata e immune dai mali della civiltà”.
Jan Kjærstad ha accompagnato il giornalista dell’Observer da Bølgen & Moi, uno dei migliori ristoranti di Oslo e lì gli ha mostrato il tavolo dove ha l’abitudine di sedersi l’erede alla corona. In quel preciso istante il principe Haakon Magnus ha fatto il suo ingresso, come in un romanzo, e ha iniziato a chiacchierare con Kjærstad e il reporter britannico che pareva cascare dalle nuvole.
Solo una tragedia
In un solo caso ho notato un tentativo di resistere a questo sentire norvegese che Breivik aveva voluto mandare in frantumi nel nostro sistema sociale. Sul Guardian il giornalista Simon Jenkins martedì 26 luglio ha scritto che “la tragedia norvegese è esattamente questo: una tragedia. Non significa niente e non le si deve dare a tutti i costi un significato. Anders Breivik non ci dice assolutamente niente della Norvegia. Non ci dice nulla di terrorismo o di controllo delle armi o di come lavora la polizia o che cosa sono i campi estivi politici. Palesemente, è molto malato”.
Oggi i giornalisti tornano in Norvegia per vedere come l’apparato giudiziario del paese tratterà colui che ha annientato questo verginale paradiso. Alcuni di loro forse hanno avuto modo di leggere cosa ha scritto il norvegese Martin Sandbu sul Financial Times due giorni dopo Utøya: “La Norvegia ha perduto da tempo la propria innocenza”. Il nostro presunto distacco dai mali del mondo era un “velo di circostanza”, creato di proposito da alcuni esponenti politici che vogliono tenere nascosto che la Norvegia – uno dei paesi fondatori della Nato e un alleato tradizionale degli Stati Uniti – di fatto conosce da vicino la violenza. “I paesi nordici spesso sono percepiti come più tolleranti nei confronti degli immigrati rispetto agli altri paesi dell’Europa del Nord. Ma può anche accadere che i governi molto semplicemente riescano a camuffare meglio la loro ostilità”, aggiungeva Sandbu.
Ad essere andato in frantumi il 22 luglio forse non è il paradiso, ma soltanto lo specchio che ci eravamo costruiti.
Traduzione di Anna Bissanti
http://www.presseurop.eu/it
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#116
Inviato 26 aprile 2012 - 16:04
In 40 mila cantano la canzone odiata da Breivik
A Oslo il raduno per intonare «Figli dell'arcobaleno», brano definito dal killer di Utoya «un lavaggio del cervello»
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#117
Inviato 27 maggio 2012 - 07:56
Finlandia, 18enne spara sulla folla:
uccide due coetanei, poliziotta grave
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#118
Inviato 27 maggio 2012 - 09:31
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