Mi domando allora come mai quegli ebrei non si siano fatti prendere dal panico, ovviamente perché l'esempio non è pertinente essendo due situazioni totalmente differenti.
Per quanto riguarda il resto trovo quanto riporti una bellissima testimonianza, però devo precisare che più precisamente parlo di aggressione all'aggressore.
Panico: stato di paura o terrore per lo più collettivo e improvviso, non soggiogato dalla riflessione, che nasce a fronte di un pericolo reale o presunto, portando irresistibilmente ad atti avventati o inconsulti .
Chissà perché Feltri queste riflessioni non le ha elaborate riferendosi, per esempio, agli ebrei che si facevano deportare nei campi di concentramento e non si ribellavano ai tedeschi.
Chi ti dice che non si siano fatti prendere dal panico? Probabilmente qualcuno avrà tentato di fuggire e sarà stato freddato da una raffica di mitra; dopodiché gli altri, la massa, per spirito di sopravvivenza non hanno più reagito.
Il terror panico non è una reazione naturale? ma per favore...In ogni caso ritengo che il panico è sicuramente un elemento imprescindiible in questa storia, anche se ritengo il panico non propriamente animale. Anche nella fuga l'animale mantiene una coscienza di azione che gli permette di raggiungere il successo se non viene sopraffatta da una forza e abilità maggiori. Mentre invece il panico tende anche all'immobilità, alla perdita di reazioni coscienti, tanto che a volte penso non sia una reazione del tutto naturale.
Un vero erista non si arrenderebbe maiOkay mi arrendo siete riusciti a disarmarmi!
Con questo chiudo avendovi dimostrato come la moltitudine riesca a fermare il singolo!
Bye bye!