Vai al contenuto


Foto
- - - - -

Intervista a Dario Fo - Il ruolo della satira


  • Please log in to reply
21 replies to this topic

#1 prostata

    pivello

  • Members
  • Stelletta
  • 37 Messaggi:

Inviato 24 ottobre 2006 - 18:52

Dandini: Vorrei un parola tua definitiva su un??annosa questione? la domanda tipica che ci si fa sempre: chi ha il cuore a sinistra riesce a fare una satira efficace nei confronti della sinistra?? tu sei il grande maestro di satira di tutti noi?. hai la cattedra di ??sberleffo al potere??

Fo: No. è pericoloso, difficile e pericoloso?. prima di tutto devi andarci coi piedi di piombo, non esagerare nell??entrare a piedi giunti, come si dice, e certe volte ingoiarti delle situazioni, delle battute che ti piacerebbe buttare perchè altrimenti crei un disastro soprattutto nei tuoi compagni, i compagni non ti capiscono, non reggono? (dal filmato dell'intervista presente su raiclicktv.it)


E' una cosa che avevo notato anch'io... possibile che a sinistra ci si prenda così sul serio e che si "pretenda" la satira (sempre e solo) su B. anche quando si è al potere?
E la satira "di destra" è proprio inesistente, oppure...
  • 0

#2 astrodomini

    ...

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9181 Messaggi:

Inviato 24 ottobre 2006 - 21:31

Interessante davvero questo tema a cui ho accennato in qualche mio post da qualche parte.

La satira di sinistra (al momento) è semplicemente penosa perchè non è satira ma un essere asserviti alle proprie idee e alla parte politica di riferimento, non è parlare liberamente o avere una coscienza che permetta di giudicare e satirizzare chiunque in maniera realmente libera e ponderata ma è dare addosso sempre e solo al centro-destra (o meglio a Berlusconi) anche quando la sinistra di satira e punzecchiature se ne meriterebbe eccome, francamente non sono questi i comici che mi piacciono o mi interessano, non è questa la satira libera che è stata tanto brandita negli ultimi cinque anni. Io vedo un platea di comici spesso verso la fine della propria cartucciera (o come Cornacchione mediocrissimi e salvati dal vecchio premier) triturarci i coglioni con la trecentomillesima battuta sul conflitto di interessi, i soldi, i capelli etc. (penso che ormai possano far ridere solo il sinistrorso più ottuso e indefesso) con il fastidio di vederseli passare ancora come grandi artisti o uniche voci libere in un paese sotto dittatura quando in realtà fanno pietà.

Su questa finanziaria si sarebbe potuto stangare e satirizzare a iosa, loro invece prendono per il culo i ricchi e indirettamente il centro-destra. Purtroppo però si sa che se in Italia non ti schieri non lavori.

;)

Di questa gente qui salvo solo il grande Corrado Guzzanti e sua sorella minore (solo perchè è carina però!).
  • 0

the music that forced the world into future


#3 Guest_Surfer_*

  • Guests

Inviato 25 ottobre 2006 - 08:19

La satira dev` essere disimpegnata e crudele
  • 0

#4 Kebabträume

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 66 Messaggi:

Inviato 25 ottobre 2006 - 10:15

Si, teniamo anche conto che Dario Fo ha 80 anni e proviene da una tradizione fortemente legata ai "valori" di partito tipica della sinistra del dopoguerra, ergo non mi sembra un esempio calzante su cui basare una critica sulla comicità odierna. Salvo pure io Guzzanti e mi spiace dover escludere Luttazzi, un comico che una volta era un fuoriclasse e che adesso abbraccia la causa populista di Grillo.
  • 0

#5 slothrop

    Enciclopedista

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7408 Messaggi:

Inviato 25 ottobre 2006 - 10:45

Viviamo una situazione drammatica sotto il profilo politico.

Se la satira di sinistra ci va giù pesante rischia di fomentare un "qualunquismo consapevole" che è la maledetta direzione su cui personalmente mi sto indirizzando anche io, perlomeno nel "locale" (è qualcosa che tocco con mano meglio del "nazionale" e per di più non ho un avversario "totale" e "diametrale" come Bernasconi da tenere lontano dalla poltrona).

Intendo che se per un elettore che sta a sinistra per motivi ideologici è impossibile votare questa destra, massacrargli la sinistra (per di più al potere) è assai pericoloso.
La posizione dei comici, tanto cauti da rischiare di essere inutili, è forse anche più comprensibile se si fa mente locale sul fatto che durante il governo di B. la censura per alcuni di loro ci fu davvero.
Questo non toglie che la rigidità ideologica dell'attuale sinistra non sia un problema, e pure grosso, per non parlare della miopia sul fronte di parecchi problemi seri e attuali. Impossibile, d'altra parte, non tener conto di un risultato elettorale che permette a chiunque di fare ricatti (a beneficio dei non vedenti: leggasi in primo luogo Mastella), oltre ad un legge elettorale che ha aggravato la sudditanza dei parlamentari ai diktat del direttivo (e questo vale per tutte le forze politiche), peraltro votata dal "partito del nuovo che avanza" mentre, di fatto, il csx sta facendo proprio l'antico e "glorioso" costume immobilista e ipercautelista di democristiana memoria.

Il "terzo polo" di Grillo dubito possa rappresentare una concreta alternativa e temo rischi, alla fine, di portare l'intero sistema a livelli sempre più preoccupanti di entropia...


PS: chiedo scusa per la sconnessione e l'OT almeno parziale ma mi pare che la questione posta solletichi problematiche davvero cruciali della politica italiana di oggi.


PPS: Kebabtraume avatar eccezionale!
  • 0

#6 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 25 ottobre 2006 - 10:59

prima di etichettare Fo come un demente vecchio e fuso, sarebbe bene ricordare ciò che accadde non molti anni fa tra D'Alema e Forattini...

secondo me se uno come Dario Fo ha sentito il dovere di dire certe cose u nmotivo serio alla base ci sarà...
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#7 Guest_slimfit_*

  • Guests

Inviato 25 ottobre 2006 - 11:05

Immagine inserita

ahahahahah fortissima!!
  • 0

#8 stregaccia

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 928 Messaggi:

Inviato 25 ottobre 2006 - 12:30

prima di etichettare Fo come un demente vecchio e fuso, sarebbe bene ricordare ciò che accadde non molti anni fa tra D'Alema e Forattini...

secondo me se uno come Dario Fo ha sentito il dovere di dire certe cose u nmotivo serio alla base ci sarà...


io l'avevo votato anche alle primarie per sindaco di Milano.
In ogni caso chi azzarda a ironizzare la sinistra è Paolo Rossi.

  • 0

#9 gepy

    pivello

  • Members
  • Stelletta
  • 1 Messaggi:

Inviato 25 ottobre 2006 - 13:04

a Paolo Rossi aggiungerei anche Luzzatti, comunque (cfr, per esempio http://www.danielelu....it/?q=node/263, oppure http://www.danielelu....it/?q=node/264).
A me sembra, più che populista, un po' egocentrico...

PS: ciao tutto il forum, è il mio primo intervento
  • 0

#10 wago

    FURTHERMORE

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22485 Messaggi:
  • LocationBergamo

Inviato 25 ottobre 2006 - 13:24

Non mi pare che i Guzzanti abbiano mai risparmiato colpi verso la sinistra, anzi, se faccio scorrere mentalmente le loro imitazioni, le piu' riuscite che ricordo (Bertinotti, D'Alema, Rutelli) sono proprio di personaggi della Sinistra!
  • 0
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#11 Piranka Kuka Baruka

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 106 Messaggi:

Inviato 25 ottobre 2006 - 13:36

Non credo che la complessità del sistema politico debba influenzare o limitare in alcun modo la satira, che non dovrebbe porsi il problema delle conseguenze 'politiche' della sua azione...
D'altra parte credo anche che l'incapacità di fare vera satira, soprattutto nei tempi odierni in cui i potenti (al potere) sono uomini di sinistra, non sia imputabile alle ragioni spiegate da fo, ma a vera e propria incapacità strutturale di fare satira, che ci siano berlusconi o prodi al potere..

salvo con forza e veemenza luttazzi, guzzanti, paolo rossi
  • 0

#12 Kebabträume

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 66 Messaggi:

Inviato 25 ottobre 2006 - 21:14

PPS: Kebabtraume avatar eccezionale!


Grazie Slothy ma non è tempo di riposare sugli ozi scomunicanti, ora tocca ad un altro avatar fatto apposta per noi ggiovani.
  • 0

#13 ReineMetal

    non morto nostalgico

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2699 Messaggi:
  • LocationTorino

Inviato 06 novembre 2006 - 20:07

In verità quello che si è perso è proprio il significato del termine satira come genere lettarario; oggi è impossibile vedere un programma di autentica satira, perchè non sarebbe tollerabile dalla perbenista opinione pubblica: oggi si chiama satira quello che in realtà è lo sberleffo infantile, la celia, la caricatura.
Per me bisognerebbe chiarire cos'è innanzitutto la satira all'origine(non vorrei apparire un professorino, ma per me è il nodo gordiano della questione), prima da un punto di vista etimologico, quindi da uno storico-letterario.
L'etimologia è doppia: il termine latino satura si ricollega da un lato all'aggettivo saturus e riporta a tutto un gruppo di referenti caratterizzati dalla molteplicità dei loro elementi costitutivi, dall'altro riporta ai Satyri, creature mitiche famosi per il loro carattere burlesco e scurrile. L'etimologia pone quindi in evidenza due caratteristiche principali: la complessità e varietà dei temi e la mordacità più o meno spiritosa. In Lucilio, il padre della satira romana (in verità la satira è uno dei pochi generi autenticamente romani, ma molti atteggiamenti, fra cui l'attacco personale, sono già propri dei dialoghi e dei cori della commedia greca "archàia") ha notevole spicco il carattere soggettivo, la dimensione privata e personale. Nel più fine e urbano Orazio prevale invece la sorridente riflessione morale, lo svolgimento, non senza un profondo coinvolgimento personale, di temi di etica spicciola, lontani dalla cruda aggressione onomastica (ossia rivolgendosi a un interlocutore preciso) della commedia. Così in Giovenale sembra prevalere l'indignazione dell'intellettuale di fronte alle storture della società, la condanna, in nome di un violento moralismo, dei comportamenti riprovevoli più che degli individui.
Quello che intendo dire con questo sommario excursus è che non bisogna confondere la satira con la commedia: entrambe sono due espressioni letterarie che sono e devono rimanere sfacciatamente di parte per non essere snaturate nella loro essenza, però mentre le idee rappresentate nella commedia "politicizzata" sono solitamente espressione di un gruppo, la satira, pur avendo un'impostazione diatribica, ossia contrapponente ai comportamenti errati una condotta moralmente valida (ebbene si, la satira in quanto tale è e deve rimanere assolutamente morale, anche se non necessariamente moralista: deve però essere bacchettona con l'arma del riso, stigmatizzare i potenti ma sempre tenendo conto dei valori in cui il satirico crede), è libera espressione del pensiero del satirico, che è figura sfacciatamente faziosa, ma al tempo stesso al di sopra degli interessi di parte, in quanto egocentrica e individualista, intellettualoide e maledetta. La satira è finalizzata ad esprimere le personalissime opinioni del satirico, il quale deve avere la libertà di dire tutto quello che gli passi per la testa senza imposizioni e limiti: per questo la satira è tale quando suscita indignazione, non mette mai d'accordo nessuno, fa incazzare e riflettere un po' tutti. Se facesse sghignazzare tutti allora sarebbe una farsa, se invece mettesse d'accordo tutti sarebbe dialettica, se esprimesse le opinioni di una classe sociale sarebbe propoganda. Spero che tiriate un attimo le somme e giudichiate quanti oggi fanno davvero satira e quanti altri si impossessano indebitamente di questa definizione.

  • 0

Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.

Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln

 

Youtube : musica = pornografia in rete : amore

 

(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)

 

In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.

 

Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...


#14 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 19 novembre 2006 - 10:44

In ogni caso chi azzarda a ironizzare la sinistra è Paolo Rossi.


a Paolo Rossi aggiungerei anche Luzzatti


Non mi pare che i Guzzanti abbiano mai risparmiato colpi verso la sinistra, anzi


certo ma lo sbeffeggiamento operato verso i rappresentanti di cdx è molto più accentuato che non verso quelli del csx.
in parte ciò è dovuto, in vertà, anche al fatto che molti del cdx si prestano egregiamente a caricature sbellicanti; insomma, sono più ridicolmente comici.
invece quelli del csx, quando sono ridicoli lo sono senza comicità... cioè non fanno manco ridere.
cioè, vuoi mettere il Rutelli di Guzzanti con il Gasparri o il Casini di Marcorè?
come dice Benigni "dopo Andreotti, Craxi e Forlani meno male che sono arrivati Berlusconi, Ferrara e La Russa... sennò eravamo rovinati"... ahahahahaha
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#15 Naksh-i-dil

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 137 Messaggi:

Inviato 19 novembre 2006 - 13:40

A proposito di satira, che ne pensate di quella sul papa? io la trovavo divertente all'inizio ma confesso che sto iniziando a trovarla pesante, ripetitiva e alla fine... non fa ridere. quando vedo Crozza provo un certo imbarazzo e la cosa è preoccupante per me perché non sono credente e non ritengo il papa "intoccabile", però il troppo stroppia. Ratzinger è un formidabile soggetto da imitare ma le imitazioni che vedo (Crozza in primis) mi fanno quasi tristezza: perché sprecare un soggetto che potrebbe essere ricchissimo di spunti comici per farne delle parodie esagerate e patetiche? ???
  • 0

#16 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 19 novembre 2006 - 13:59

A proposito di satira, che ne pensate di quella sul papa? io la trovavo divertente all'inizio ma confesso che sto iniziando a trovarla pesante, ripetitiva e alla fine... non fa ridere. quando vedo Crozza provo un certo imbarazzo e la cosa è preoccupante per me perché non sono credente e non ritengo il papa "intoccabile", però il troppo stroppia. Ratzinger è un formidabile soggetto da imitare ma le imitazioni che vedo (Crozza in primis) mi fanno quasi tristezza: perché sprecare un soggetto che potrebbe essere ricchissimo di spunti comici per farne delle parodie esagerate e patetiche? ???


questa vicenda, che ha quasi monopolizzato l'attenzione della critica televisiva dell'ultima settimana, dimostra con quanta ipocrisia i cosiddetti "uomini di fede" (qualunque sia la religione) affrontino i temi più disparati e come da loro provenga sempre  e comunque il tentativo di "ricondurre" qualunque aspetto della vita sociale di un paese, anche se autodichiaratosi laico, sotto il vessillo ideologico del potere che rappresentano.
gli sketch di Crozza e di Fiorello, in verità, a me non è che facciano ridere più di tanto; inoltre sono alquanto generici ossia vanno a colpire gli aspetti generici della figura del Papa in quanto istituzione e non si focalizzano sugli aspetti particolari dell'uomo Ratzinger.
cmq, non le ho mai viste così "offensive e vigliacche" (termini usati dal direttore dell'Osservatore Romano) come si è voluto far credere.
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#17 Naksh-i-dil

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 137 Messaggi:

Inviato 19 novembre 2006 - 15:54

[quote]questa vicenda, che ha quasi monopolizzato l'attenzione della critica televisiva dell'ultima settimana, dimostra con quanta ipocrisia i cosiddetti "uomini di fede" (qualunque sia la religione) affrontino i temi più disparati e come da loro provenga sempre  e comunque il tentativo di "ricondurre" qualunque aspetto della vita sociale di un paese, anche se autodichiaratosi laico, sotto il vessillo ideologico del potere che rappresentano.
gli sketch di Crozza e di Fiorello, in verità, a me non è che facciano ridere più di tanto; inoltre sono alquanto generici ossia vanno a colpire gli aspetti generici della figura del Papa in quanto istituzione e non si focalizzano sugli aspetti particolari dell'uomo Ratzinger.
cmq, non le ho mai viste così "offensive e vigliacche" (termini usati dal direttore dell'Osservatore Romano) come si è voluto far credere.
[/quote][/quote]

Quello che volevo dire è che l'originale è molto più bravo delle copie, che Crozza, per esempio, è troppo macchietta stile gay pride, può far ridere (sorridere, più che altro) ma stanca subito. quello non è Ratzinger, è un'altra persona, non ha niente a che vedere con l'originale. il bello invece sarebbe basarsi sulle caratteristiche dell'originale e accentuarle, ma solo un po'... solo così si coglierebbero gli aspetti veramente "comici" di Ratzinger...  >:(
  • 0

#18 Piranka Kuka Baruka

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 106 Messaggi:

Inviato 22 novembre 2006 - 19:07

Un'opinione sui fatti ma soprattutto una bella riflessione sul ruolo della satira

Se Dio avesse voluto che credessimo in lui, sarebbe esistito.

Francesco Merlo oggi su Repubblica:
" La satira è lo sfottò. " Bocciato.
Premesso che lo scandalo è sorto in seguito a parodie davvero bonarie ( e questo dà la misura di quanto il Paese sia arretrato durante i 5 anni neri di Berlusconi );
l'argomento più insidioso usato in queste ore contro la parodia religiosa dei comici radio-televisivi è nascosto nell'intervento al Tg2 di Dino Boffo, direttore dell'Avvenire:
" Credo che questa satira volgare nasconda una punta di vigliaccheria: si bersaglia un uomo che non può difendersi per la natura stessa della sua alta missione. Certo, i diritti della satira sono fuori discussione, ma la satira ha anche dei doveri che si incontrano con il diritto dei cittadini a essere rispettati nei sentimenti più profondi. Mi chiedo se oggi c'è bisogno di una satira che offende il paese. Ne risente il sentimento stesso della democrazia. "
Boffo fa sfilare in parata tutti i temi frusti con cui i tromboni, da sempre, cercano di tappare la bocca alla satira.
Innanzitutto, quello della volgarità.
Poi quello della vigliaccheria.
Quello della sacralità.
Quello dei doveri.
E quello del rispetto per i sentimenti profondi dei cittadini.
( Che poi i diritti della satira siano fuori discussione, non è così fuori discussione, in realtà, dato che Boffo è direttore di un giornale, l'Avvenire, che nel 2001 scrisse "Ben venga la chiusura di Satyricon". I tromboni, si sa, sono sempre molto liberali. )
Quello che sfugge a tutti i commentatori dell'ultima ora, oltre alla loro ignoranza in materia, è la natura della satira.
Tanto per cominciare, la discussione, tanto cara ai politici nostrani, sulla necessità di paletti alla satira, non dovrebbe neppure essere ammessa. La satira esprime opinioni, e chi vuole conculcarla ( cioè in genere proprio i suoi bersagli, che essendo persone di potere non vedono l'ora di esercitarlo ) vuole conculcare il tuo diritto di esprimere le tue opinioni.
E' nella Costituzione, il discorso potrebbe finire qui.
In più, l'effetto collaterale dei paletti è che la satira dentro i paletti è satira "permessa", quindi non è più satira. E' questo che vogliamo? Io no. Loro sì.
Tutti dicono: " La satira è contro il potere." Nessuno si chiede perchè, eppure non è così scontato. Il motivo è culturale e risponde a una esigenza umana, quella sì profonda: la salute dello spirito, del nostro immaginario, che oscilla costantemente fra sacro e profano.
Nell'antichità, questa percezione delle cose era evidente, e ai culti seri facevano da contraltare culti comici: entrambi erano dotati di una loro sacralità.
Nel medioevo, il carnevale ( legato alle feste pagane agricole dell'antichità ) sovvertiva l'ordine del reale e le sue gerarchie. I buffoni erano eletti re per burla, e i potenti venivano letteralmente smerdati e aspersi di urina. Abbassamenti, profanazioni, detronizzazioni, travestimenti e parodie erano gli strumenti con cui la satira carnevalesca celebrava l'eterno ciclo vitale della morte e della nascita.
I chierici stessi, nel periodo pasquale, officiavano messe blasfeme che parodiavano i riti e i testi sacri.
La satira ha quindi innanzitutto questa natura ambivalente: distrugge e nel contempo rinnova. L'attacco della satira al potere è secondario rispetto all'attacco più importante: quello contro la morte. La satira è il popolo che festeggia la sua vittoria contro la morte.
( Per inciso, questo è il vero significato di ogni festa in piazza, ma chi se lo ricorda più? )
Ecco perchè ( e torniamo a Boffo e ai bacchettoni come lui ) è sbagliato parlare di volgarità della satira. La satira esibisce il corpo grottesco, dominato dai bisogni primari ( mangiare, bere, defecare, urinare, scopare ), per celebrare la vittoria della vita: il sociale e il corporeo sono uniti gioiosamente in qualcosa di indivisibile, universale e benefico.
E' invece mortifero il loro tentativo di arrestare il respiro fra sacro e profano. Nessuno c'è mai riuscito perchè lo spirito umano è immortale e la sa lunga.
Non c'è quindi neppure vigliaccheria, dato che il papa non è affatto la personcina inerme che Boffo vuole accreditare. Fra i poteri, quello della Chiesa è sempre stato accanto a quello degli Imperatori. ( Come non ricordare papa Woytila accanto al generale Pinochet? )
Il plagio di massa operato dalla religione ha purtroppo una funzione sociale di controllo; e diventa pericolosissimo quando la religione, forte del numero, tende a far coincidere il peccato col reato, e a condizionare l'attività dei governi. Gli esempi in questo senso sono all'ordine del giorno ( staminali, pacs, eutanasia ) e ormai insopportabili.
Il guaio è che non puoi correggere un'istituzione quando è una religione. Guardate come i musulmani in certi paesi lapidano le loro donne. Non potrebbero farla franca, se non fosse per motivi religiosi. L'odio viene da qualche meandro profondo, ma le religioni gli danno una cornice nobile. Ecco perché sono pericolose.
Altri poi hanno usato il tema "vigliaccheria" in una seconda accezione: i satirici attaccano il papa, ma hanno paura di attaccare i leader islamici. NON E' VERO. Battute, vignette e monologhi contro l'integralismo islamico ce n'è ormai a bizzeffe. Quando in Italia diventerà famoso un leader islamico integralista, dovrà sopportare anche lui gli oneri satirici della ribalta, come è toccato a padre Georg.
Quanto alla "sacralità", i primi ad averla profanata sono stati i preti pedofili. ( Come ha ricordato un recente documentario della BBC, per vent'anni un certo cardinal Ratzinger fu responsabile dell'applicazione del documento segreto del Santo Uffizio Crimen Sollicitationis in base al quale, per prudenza e per non fare scandalo, quei sacerdoti non venivano rimossi dall'incarico pastorale, ma semplicemente spostati in un'altra parrocchia ).
Per non parlare di monsignor Marcinkus e delle trame che legavano lo IOR alla mafia, a Sindona e alla P2.
Ed è blasfemo che milioni di persone muoiano ogni anno in Africa di AIDS anche perché la Chiesa condanna l??uso del preservativo. Il condom a quanto pare è contro gli insegnamenti di Cristo. Anche se Cristo non ne ha mai parlato, se non per lamentarsi del fatto che si rompono facilmente durante il sesso anale.
I doveri della satira? Uno solo: far ridere l'autore. E' questa la vera deontologia del comico. L'unico giudice della satira è il suo autore.
( Per la diffamazione e la calunnia le leggi ci sono già. E già che ci sono, dico che andrebbero riviste, per impedire al potente di turno di vessare con processi pretestuosi l'autore satirico che l'ha colto in flagrante. Vedrei con favore un " comma Luttazzi " così configurato: tu puoi anche farmi causa per 20 miliardi, ma se io vinco la causa, i venti miliardi li dai tu a me. Così la prossima volta fai meno il gradasso. )
Boffo usa poi i cittadini come scudi umani appellandosi al rispetto dei loro sentimenti profondi. Come abbiamo visto, storicamente e culturalmente i sentimenti profondi dei cittadini sono di altro genere ( il popolo liberato in festa, lo spirito umano reso sano grazie all'oscillazione fra sacro e profano ), SOLO CHE I CITTADINI SE NE SONO DIMENTICATI anche grazie al mortifero plagio religioso cui, nei paesi cattolici, vengono sottoposti fin dalla più tenera età.
Era questo l'argomento insidioso cui accennavo all'inizio: Boffo tira in ballo la democrazia, che non c'entra nulla, per usare il popolo contro se stesso.
L'interpretazione religiosa del mondo è una delle tante possibili. Ma io non posso dar retta a chi crede di parlare con Dio, dai! E?? da psicotici!


  • 0

#19 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 09 novembre 2007 - 15:35

intanto, però:

http://194.244.5.199...l_66975874.html
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#20 Haggard

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2729 Messaggi:

Inviato 09 novembre 2007 - 15:55

intanto, però:

http://194.244.5.199...l_66975874.html


Mi sembra abbastanza ovvio che la satira non sia esente dalla legge, in questo caso dalla diffamazione a mezzo stampa.

p.s. ci vorrebbe un nuovo Cuore
  • 0

#21 ms88

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 539 Messaggi:
  • LocationLondra

Inviato 09 novembre 2007 - 16:02

io dario fo lo odio completamente: in seconda liceo lo amavo... conoscevo (e conosco tuttora) il mistero buffo praticamente a memoria
pero', forse perche' sono lombardo (quindi la storia del gramelot dopo un po' e' fuffosa) forse perche' fa sempre le stesse storie (e poi basta con sta storia che e' di sinistra se durante la guerra e' stato repubblichino) mi ha profondamente stufato, un po come la guzzanti e la dandini

al contrario il mitico corrado guzzanti mi piace moklto di piu', perche' non c'e' un briciolo di retorica di sinistra o di vittimismo in quello che fa: come ha detto precedentemente  surfer

la satira deve essere disimpegnata e crudele!


  • 0
"Dal sublime al ridicolo non vi e' che un passo"
Napoleone Bonaparte

VISITATE IL MIO FANTASTICO BLOG: http://esaini582.blogspot.com

#22 supersonicsoul

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 431 Messaggi:

Inviato 16 novembre 2007 - 16:14

Trovo che sia abbastanza avvilente che Fo in questo periodo continui a rappresentare "Morte accidentale di un anarchico": è un'opera figlia di un periodo irripetibile e che palesa dei falsi storici abbastanza evidenti. Sarebbe come se Neil Young continuasse a suonare "Revolution Blues"
  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi