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La sconosciuta (Tornatore)


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31 replies to this topic

#1 scirocco

    mainstream Star

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Inviato 23 ottobre 2006 - 09:40

Uno dei film che mi ha messo più in difficoltà. Come sempre, cerco di giudicarlo dopo averci dormito sopra, ma in questo caso non riesco ad esprimermi. Un film strano e assolutamente sfuggente che mi ha lasciato solo una grande confusione nella testa. Noir? Thriller? Horror? Melodramma? Solo un'immagine ad alta definizione: l'eccezionale protagonista, Ksenia Rappoport, che riempie e illumina ogni millimetro quadrato dello schermo (accompagnata da una delle più taglienti e pulsanti colonne sonore di Morricone che abbia mai sentito). Una di quelle interpretazioni da 'mostro sacro' anni Settanta che ti scaldano l'anima, ti esaltano e ti fanno amare il Cinema più di ogni altra cosa. Tutto intorno è nebbia, buio e ancora confusione. Tornatore dove sei?
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#2 Guest_verdoux_*

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Inviato 23 ottobre 2006 - 09:51

Troppo di tutto, peccato; troppo intrigo nella trama, troppo sangue, troppa violenza e soprattutto terribili i flashback, troppo intrusivi, con esplosioni di violenza che stordiscono inutilmente lo spettatore; dico peccato perché lâ??dea di base del film era buona, il contenuto interessante ed attuale e qualche squarcio di buon cinema viene comunque offerto; ma Tornatore ha complicato le cose semplici, volendo dare una impronta di spettacolarità e di emotività al film, poco funzionali al racconto ed al contenuto.

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#3 Guest_vegeta_*

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Inviato 23 ottobre 2006 - 09:52

ne sento parlare un gran bene di questo film di Tornatore...

eppure sono timoroso a spendere 7 euro e 50, visto che gli ultimi 3-4 film di questo regista mi hanno veramente fatto pena...
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#4 Disposable Hero

    Classic Rocker

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Inviato 23 ottobre 2006 - 10:18

Condivido in parte i timori di Vegeta, ma io adoro La leggenda del pianista sull'oceano ed Una pura formalità (che ricadono fra i suoi ultimi 3-4 film). Malena e L'uomo delle stelle, invece, preferirei dimenticarli.

Credo che l'andrò a vedere comunque.
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#5 Guest_vegeta_*

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Inviato 23 ottobre 2006 - 10:27

Condivido in parte i timori di Vegeta, ma io adoro La leggenda del pianista sull'oceano ed Una pura formalità (che ricadono fra i suoi ultimi 3-4 film). Malena e L'uomo delle stelle, invece, preferirei dimenticarli.

Credo che l'andrò a vedere comunque.


Una Pura Formalità è buono...ma non mi pareva così recente...

però, dio mio, "Malena" è una sorta di soft core inguardabile, "Il pianista sull'oceano" risibile per come tenta, con zero pathos, di scimmiotare il cinema USA...stendiamo poi un velo su "Stanno tutti bene" e "L'uomo delle stelle"...


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#6 Disposable Hero

    Classic Rocker

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Inviato 23 ottobre 2006 - 10:45

Beh, Una pura formalità non è recentissimo, i suoi dieci dodici anni ce li ha.

A me La leggenda del pianista sull'oceano piace ed è la perfetta trascrizione di Novecento di Baricco. Ora, non so se Baricco volesse scimmiottare i modelli americani, però non credo che il film potesse essere diverso. Non era un film italiano già nell'impostazione del racconto/sceneggiatura da cui partiva.

Per te scimmiotta, per me quel film è stupendo e delicato; nelle musiche, nella fotografia, nella regia, non ci vedo alcuna pecca.
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#7 Guest_eustache_*

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Inviato 23 ottobre 2006 - 15:19

Beh, Una pura formalità non è recentissimo, i suoi dieci dodici anni ce li ha.

A me La leggenda del pianista sull'oceano piace ed è la perfetta trascrizione di Novecento di Baricco. Ora, non so se Baricco volesse scimmiottare i modelli americani, però non credo che il film potesse essere diverso. Non era un film italiano già nell'impostazione del racconto/sceneggiatura da cui partiva.

Per te scimmiotta, per me quel film è stupendo e delicato; nelle musiche, nella fotografia, nella regia, non ci vedo alcuna pecca.


il pianista sullìoceano era un vero e proprio scimmiottamento del cinema di sergio leone (di cui non ha nè il pathos nè il respiro epico nè la forza immaginativa)
è un film veramente brutto pretenzioso e patetico
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#8 Disposable Hero

    Classic Rocker

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Inviato 23 ottobre 2006 - 18:29

Ma quello è Baricco.  :P*
No, a parte gli scherzi, continuo a credere che sia un problema di storia (sceneggiatura) in sè, più che di messa in scena. Lo si può trovare patetico, ma è lo stile di Baricco, secondo me. � una favola, tutto sommato, quindi nei toni dev'essere un po' esasperata, con personaggi che a tratti sono delle macchiette. Prendere come esempi la scena della "danza" con il pianoforte sul mare in tempesta e la "battaglia" dei pianisti con la mitica/impossibile scena della sigaretta.



(*Oceano mare mi piace tantissimo)
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#9 scirocco

    mainstream Star

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Inviato 24 ottobre 2006 - 11:06

A distanza di ulteriori 24 ore il film ha preso forma e il valore aggiunto della protagonista assume, per me, ancor più spessore. Tornatore ringrazi davvero a vita quell'attrice strepitosa, please! 

I vecchi palazzi del centro di Trieste sono aguzzi come cocci di vetro. La macchina da presa indugia sugli angoli acuti, si sofferma sui marmi bianchi, cerulei, quasi a voler catturare il loro lamento trasparente. Come la bora che sferza questa città, lo sguardo di Irena (un'eccezionale Ksenia Rappoport, attrice teatrale russa d'alta scuola, ancora sconosciuta da noi) è gelido e misterioso, ma nasconde un dolore profondissimo e una tristezza faticosamente composta. Dall'Ucraina all'Italia per dimenticare un terribile passato (che troppi flashback ci rammentano in continuazione), per riannodare gli stracci della propria vita, per ritrovare pace. Ma i fantasmi seguono Irena anche nel capoluogo giuliano. Le stanno addosso, non le danno tregua persino dentro la famiglia di maestri orafi presso cui lavora come domestica. Finestre, scale, soffitte, vicoli esplodono come ghiaccio nella mente della donna. Tutto torna con la stessa modalità, la ciclicità del destino riaffiora dalle fenditure carsiche spingendo Irena davanti ai propri mostri, ma avvicinandone lo stupendo viso a una nuova possibilità di riscatto. Tornatore firma un 'pasticcio d'autore' affrancato solamente dalla straordinaria interpretazione della protagonista (la cui performance spazza via tranquillamente un buon numero di Palme d'oro e Coppe Volpi distribuite negli ultimi anni) e da un paio di comprimari di lusso: un meraviglioso Michele Placido - nudo, pelato e cattivo oltre ogni immaginazione - e un viscido Alessandro Haber. Un film assai disturbante e confuso - in bilico tra noir, horror e melodramma  - che dipinge, tuttavia, con grande suggestione visiva cerebrali atmosfere 'dark' di polanskiana memoria "infilzate" dalle schegge musicali di un Morricone in stato di grazia.
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#10 Kesson

    Groupie

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Inviato 24 ottobre 2006 - 15:48

Davvero un bel film del sempre (quasi sempre) bravo Tornatore, che fa sprofondare lo spettatore in una spirale di cupezza e sofferenza che pare essere senza fine. Una storia che non puo' non colpire e far riflettere. Per quanto estrema essa sia nella sua rappresentazione, risulta assolutamente reale. Si guarda questo film rendendosi conto che quella finzione, l'intrattenimento cui si assiste, é stata ed é l'incubo reale di migliaia di giovani donne. Bella la regia, bellissime le musiche del Maestro Morricone. Bravissimi tutti gli attori, su tutti un inquietante Michele Placido e la sconosciuta (di nome e di fatto) Ksenia Rappoport, in una parte non facile, interpretata alla perfezione. Il proseguio della storia é fatta di piccoli tasselli che pian piano ricompongono tutto il mosaico, fino a giungere ad un finale inizialmente spietato, poi colmo di speranza e dolcezza.

Film duro, cattivo e bellissimo.
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#11 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 24 ottobre 2006 - 16:19

Concordo con chi ha detto che c'è troppo di tutto....comunque resta un bellissimo film, con tanta arte, bella fotografia e splendide musiche.

Se vogliamo andare nel dettaglio di quello che non va ho trovato disturbante alquanto il cambimento della figura di Placido che da male assoluto alla fine (da dopo che la madre del bimbo entra in sua presenza) diventa quasi il cattivo di Scream.
Veramente una cosa fastidiosa.
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#12 Hollywood

    aspirante indie

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Inviato 30 ottobre 2006 - 20:53

ragà allo ne vale la pena spendere 7.50 oppure e un film squallido?
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#13 mr.paradise

    Roadie

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Inviato 31 ottobre 2006 - 07:55

non lo so, un film che va al di là del film stesso ed io mi ritrovo a riflettere non sulla storia in sè ma sulla tragedia più in generale, quella che sta dietro agli eventi della sconosciuta e di tutti quelli che le rutano attorno.
anch'io ho trovato esagerati i flash nel passato anche se quest' esagerazione riesce ad incollarti alla sedia e a mantenerti sempre vigile, in costante stato di ipnosi.
voto personale: 7,5.
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#14 Guest_Lukas_*

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Inviato 31 ottobre 2006 - 17:49

ne sento parlare un gran bene di questo film di Tornatore...

eppure sono timoroso a spendere 7 euro e 50, visto che gli ultimi 3-4 film di questo regista mi hanno veramente fatto pena...


Cacchio, costano un botto i biglietti da te.
Io il giovedì nn pago nulla perchè la multisala che frequento ha una convenzione con l'Università della provincia  ;D
Poi ho 1 scheda che il mercoledì mi permette di vedere un film in coppia a soli 5 �
E un'altra scheda che il martedì e il giovedì mi fa sborsare 3.50 �
mentre di lunedì il biglietto costa 4 â?¬ e in + t danno anche i pop corn!  ;D
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#15 Guest_vegeta_*

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Inviato 31 ottobre 2006 - 18:26

dimmi dove abiti che mi trasferisco!
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#16 Hollywood

    aspirante indie

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Inviato 01 novembre 2006 - 11:00

IDEM  ;D DA ME SE MI VA BENE LI PAGO 6 70....SE MI VA MALE 7 50 :P
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#17 gambino

    pivello

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Inviato 02 novembre 2006 - 11:34

SPOILER*****************









per chi l'ha visto
una domanda: ma davvero la bimba alla fine non era sua figlia?
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#18 mr.paradise

    Roadie

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Inviato 02 novembre 2006 - 12:38

ULTRA MEGA SPOILER:

no, non lo era, i due coniugi l'avevano adottata per vie legali e non comprata da placido il calvo. si capisce tutto quando sono in prigione e la vecchia ostetrica racconta come il nome dei due coniugi triestini sia saltato fuori per caso, dal medaglione di placido il calvo.
comunque il fatto che la bimba cresciuta si presenti fuori dalla prigione alla fine lascia l'amaro in bocca.
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#19 gambino

    pivello

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Inviato 02 novembre 2006 - 13:33

SUPERSPOILER****************








per Mr. Paradise
e addirittura Placido per dare un nome a caso a Irena trova sul medaglione il cognome di una famiglia che a sua volta aveva adottato una bimba che era nata negli stessi giorni in cui aveva partorito Irena. Una combinazione a dir poco mostruosa. E la madre (Gerini) quando scopre che Irena era alla ricerca della figlia Le dice che le darà dei soldi per andarsene?  Perchè se era un'adozione legale?
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#20 mr.paradise

    Roadie

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Inviato 02 novembre 2006 - 13:47

ULTRA MEGA SPOILER:





in effetti la tua osservazione sulla gerini che vuole pagare irena affinché sparisca non è tutto sommato sbagliata, ma durante un interrogatorio uno degli avvocati mostra a irena un contratto di adozione regolare, quello che irena aveva individuato mentre scavava sotto all'armadio dei misteri, dentro alla cassaforte.
ora io penso che la gerini credesse che irena fosse la vera madre della bimba, in fondo lei l'aveva adottata e non conosceva l'identità dei genitori naturali. la storia del film (placido che legge il nome inciso sul medaglione mentre lo stanno massaggiando) invece ci dimostra che non si stava trattando della figlia di irena ma della figlia di qualcun altro.
questa la mia personale interpretazione.
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#21 gambino

    pivello

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Inviato 02 novembre 2006 - 14:31

SPOILERONE









Ripeto, Placido per dare un nome a caso a Irena trova sul medaglione il cognome di una famiglia che a sua volta aveva adottato una bimba che era nata negli stessi giorni in cui aveva partorito Irena? Ma è una combinazione proprio troppo assurda. Anche io vedendo il film avevo capito che la sorpresa finale era che la figlia non era la sua, ma ripensandoci mi sembra una ca....ta.

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#22 mr.paradise

    Roadie

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Inviato 02 novembre 2006 - 14:41

SUPER HIGHWAY SPOILER:



non mi sembra questa grossa assurda combinazione tutto sommato. voglio dire, si tratta di un film mica di una mia giornata tipo; alcuni colpi di scena saranno anche necessari.
comunque dai, definirlo c.....a mi pare eccessivo, valuta gli altri aspetti (colonna sonora, prova recitativa degli attori, ambientazione...) per lo meno.
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#23 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 18:04

Più che altro, se vogliamo fare i pignoli sulla sceneggiatura, non è chiaro per quale motivo faccia firmare una vecchia paralizzata/in coma muovendo lei la penna, quando la stessa cosa la si può fare comodamente a casa.

(che senso ha se non muove la mano?)
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#24 clapat71

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Inviato 06 novembre 2006 - 17:17

Secondo me serve solo per far capire che continuava a versare soldi nel libretto della bambina.
Visto ieri sera. Vale i soldi spesi.
E' vero, è forte, ma secondo me ha dei moviemnti di macchina assolutamente incredibili. E mi è piaciuto molto il flashback 'sfuocato', come se le immagini della memoria riemergano anche senza volerlo.
E la scena iniziale l'ho trovato di una forza da inchiodarti alla sedia.
Credo inoltre che Morricone non scrivesse musiceh così azzeccate da un sacco di tempo.
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#25 Guest_Mia_*

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Inviato 10 novembre 2006 - 15:39

ATTENZIONE SPOILER:


Ogni film di Tornatore che ho visto mi ha lasciato dentro una sensazione di malinconia profonda, accoppiata ad una sensazione di "costruito" da parte del regista che guastava la mia opinione sul film ( tranne che per "Una pura formalità"). Stavolta però la commozione che ho provato , un secondo dopo la fine del film, è stata profonda. E non perchè non avessi dubbi sulla fuRberia e su eventuali " colpi bassi " di Tornatore , ma perchè il solo sguardo della protagonista rappresenta una verità che prescinde il film e la sua qualità intrinseca. Ho amato molto la costruzione del film, il continuo alternarsi di passato e presente ( credo che il montaggio sia davvero buono), e il ritmo e la tensione sempre crescenti. Ma ciò che veramente mi ha stesa è stata la scena finale. L'incontro dopo anni tra due donne che si guardano negli occhi senza dire una parola e racchiudono in sè tutto il bene del mondo. Bravissimi la Gerini e Favino , così come Placido, grande specialista in ruoli da bastardo. Impressionante la scena del parto. Straziante l'amore di Irena per Nello, straziante il modo in cui viene stroncato. Un film da vedere. 10 alla protagonista.
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#26 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 10 novembre 2006 - 17:11

Questo firm mi ha rovinato la serata, mannaggia boia. Una tristezza terribile che mi ha preso le viscere, nel vedere che vita infame aspetta certe persone che hanno la sfiga di nascere nel posto sbagliato, appena alle porte dell'Europa civile... Il film funziona, è molto forte e mena colpi allo stomaco con continuità, ho dovuto estraniarmi un poco per reggere sino alla fine, e non è stato comunque facile. Non so se definirlo totalmente riuscito, forse non lo è, ma merita senz'altro un plauso e la visione, sempre che si sappia che è duro da vedere.
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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#27 bebo

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Inviato 25 novembre 2006 - 01:05

SPOILERZ SPARSI

Torno ora dalla visione.
C'è chi dice "troppo di tutto", non so se intenda un tutto emotivo, ma almeno per me è stato così. C'è troppa angoscia, una tristezza abissale nell'attraversare il dramma precedente, presente e futuro della protagonista. Una storia bella perchè orribile, cose che succedono davvero, nove parti, torture, una solitudine vera, una miseria interiore da cui si vuole solo scappare, a costo della vita propria e degli altri. Si perde di valore e ci si attacca all'unica cosa che ha acquistato un senso seppur lontano da te, alla cerca di una figlia che chissà come è finita lì, di quell'ultima prima della sterilità. Le botte...
Non c'è un cazzo da fare, è un film pesante, ma non macchinoso, pieno di svolte ma non assurdo o visionario, la storia è lì che si fa guardare.
E poi non è sua figlia porca puttana. Ci son rimasto male, era tanto che non vedevo un film preso da un tale trasporto emozionale.
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#28 Claudio

    I am what I play

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Inviato 09 ottobre 2007 - 14:13

A distanza di ulteriori 24 ore il film ha preso forma e il valore aggiunto della protagonista assume, per me, ancor più spessore. Tornatore ringrazi davvero a vita quell'attrice strepitosa, please! 
I vecchi palazzi del centro di Trieste sono aguzzi come cocci di vetro. La macchina da presa indugia sugli angoli acuti, si sofferma sui marmi bianchi, cerulei, quasi a voler catturare il loro lamento trasparente. Come la bora che sferza questa città, lo sguardo di Irena (un'eccezionale Ksenia Rappoport, attrice teatrale russa d'alta scuola, ancora sconosciuta da noi) è gelido e misterioso, ma nasconde un dolore profondissimo e una tristezza faticosamente composta. Dall'Ucraina all'Italia per dimenticare un terribile passato (che troppi flashback ci rammentano in continuazione), per riannodare gli stracci della propria vita, per ritrovare pace. Ma i fantasmi seguono Irena anche nel capoluogo giuliano. Le stanno addosso, non le danno tregua persino dentro la famiglia di maestri orafi presso cui lavora come domestica. Finestre, scale, soffitte, vicoli esplodono come ghiaccio nella mente della donna. Tutto torna con la stessa modalità, la ciclicità del destino riaffiora dalle fenditure carsiche spingendo Irena davanti ai propri mostri, ma avvicinandone lo stupendo viso a una nuova possibilità di riscatto. Tornatore firma un 'pasticcio d'autore' affrancato solamente dalla straordinaria interpretazione della protagonista (la cui performance spazza via tranquillamente un buon numero di Palme d'oro e Coppe Volpi distribuite negli ultimi anni) e da un paio di comprimari di lusso: un meraviglioso Michele Placido - nudo, pelato e cattivo oltre ogni immaginazione - e un viscido Alessandro Haber. Un film assai disturbante e confuso - in bilico tra noir, horror e melodramma  - che dipinge, tuttavia, con grande suggestione visiva cerebrali atmosfere 'dark' di polanskiana memoria "infilzate" dalle schegge musicali di un Morricone in stato di grazia.


Meno male che ci sei tu, scirocco! Mi piace il tuo atteggiamento, sempre pronto ad accogliere l'emozione e mai tendente a quel cinico e gelido snobismo che, ahimé, infesta molti commenti (e non solo qui).

Visto ieri, che dire... A parte la Gerini (così così), mi ha sorpreso l'intero cast, protagonista stratosferica in testa. Ma la nota più lieta mi sembra il ritorno di Tornatore al suo miglior cinema, abbandonato per malenate varie negli ultimi tempi. Un Tornatore capace di costruire un film serrato, ben congegnato, senza pause e realmente emozionante. Racconta una storia come Dio comanda, avvalendosi di un modo di fare cinema così spettacolare che non sembra neanche italiano. A volte esagera, questo sì, certi flashback ad esempio sono ridondanti, ma credo che vadano incoraggiati i tentativi di uscire dal solito binario dei film minimalista-pretenzioso dalla trama inesistente (tipo l'ultimo di Sorrentino, ad esempio, che non mi è piaciuto per nulla).
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#29 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 09 ottobre 2007 - 14:58

Le prime due righe non le ho capite...chi mai non va al cinema "sempre pronto a cogliere l'emozione"? Quale stolto non chiede ad un film di emozionarsi, di ridere, di piangere, di commuoversi, di spaventarsi, di sentire brividi emotivi?

Ma l'emozione non è che sia codificabile, e Tornatore non fa certo eccezione...i sentimenti che uno prova guardando un film sono insondabili all'esterno, non è che se uno si schifa di fronte a La Sconosciuta, vuole dire che è un gelido cinico...la stessa persona, magari, si emoziona per altri 2526 film...e come facciamo a stabilire quali sono le pellicole che danno una reale e concreta emozione e quelle che invece sono apprezzate solo se sei uno snob che infesta col suo cinismo tanti commenti?
  • 0

#30 Claudio

    I am what I play

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Inviato 09 ottobre 2007 - 22:18

come facciamo a stabilire quali sono le pellicole che danno una reale e concreta emozione e quelle che invece sono apprezzate solo se sei uno snob che infesta col suo cinismo tanti commenti?


Dipende dall'approccio con cui ci si pone: spesso noto un atteggiamento di sufficienza un po' spocchiosetto che tende a mettere all'ultimo posto l'elemento emozionale rispetto ad altri fattori più o meno tecnici, ma altrettanto soggettivi (a prescindere dalle conclusioni a cui si può arrivare, che ovviamente possono essere opposte, tra l'altro scirocco faceva anche delle critiche al film che personalmente non condivido).

E' il solito discorso che si nota anche sul versante musicale: da una parte i professorini che guardano a quanto un disco sia "seminale", dall'altra gli umili appassionati che si gustano un disco per quello che è. Inutile dire verso quale parte propendo...
  • 0

#31 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 10 ottobre 2007 - 11:47

Sarà, ma questo ragionamento mi pare ingiusto verso chi ha un approccio differente verso un'arte come il cinema che, proprio perchè basata sull'emozione, non ha un solo modo per essere goduta...anche chi ha un atteggiamento più "tecnicista" (ed è una parolaccia pure per me) potrebbe benissimo emozionarsi e sentire dei brividi per quei film che ama ed esalta, arrivando semplicemente ad amarli seguendo un percorso diverso dal tuo, dunque nessuno possiede il metro di giudizio legittimo per decidere quando chi ama un determinato film è un emotivo sincero e quando un "cinico snob"...

Se uno dà del gelido cinefilo ad uno spettatore che dice di amare il "polpettone cecoslovacco con sottotitoli in tedesco", per me, compie lo stesso errore di chi, a posizioni invertite, dà del buzzurro caprone a chi gradisce un film di tutt'altro tipo...e sempre per lo stesso motivo: non possiamo sapere cosa emoziona il prossimo, e se uno si emoziona anche per un gratuito sfoggio di belle immagini, è sempre bello che qualcuno provi qualcosa di forte andando al cinema..
  • 0

#32 Claudio

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Inviato 10 ottobre 2007 - 13:57

Se uno dà del gelido cinefilo ad uno spettatore che dice di amare il "polpettone cecoslovacco con sottotitoli in tedesco", per me, compie lo stesso errore di chi, a posizioni invertite, dà del buzzurro caprone a chi gradisce un film di tutt'altro tipo...e sempre per lo stesso motivo: non possiamo sapere cosa emoziona il prossimo, e se uno si emoziona anche per un gratuito sfoggio di belle immagini, è sempre bello che qualcuno provi qualcosa di forte andando al cinema.


Vabbe', ma questo è ovvio: ognuno è liberissimo di emozionarsi con ciò che vuole.
In generale, io prediligo un approccio più emozionale (al cinema, ma anche alla musica) e ho una innata idiosincrasia per certi atteggiamenti "da professorino", tutta teoria e niente sentimenti (specie da parte di chi non può permetterseli e specie quando sconfinano nell'equazione implicita "chi invece si emoziona è un babbeo").
Comunque, è solo una mia preferenza: prendila come una parentesi nella discussione.
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