That Battle Is Over, best new track di Pitchfork [già la benedizione?]
https://soundcloud.c...-battle-is-over
Inviato 06 marzo 2015 - 20:41
That Battle Is Over, best new track di Pitchfork [già la benedizione?]
https://soundcloud.c...-battle-is-over
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 03 ottobre 2016 - 10:47
Riassunto delle puntate precedenti.
Apocalypse, Girl (2015, Sacred Bones)
interludio
Kim Myhr & Jenny Hval / Trondheim Jazz Orchestra - In The End His Voice Will Be The Sound Of Paper (2016, Hubro)
Blood Bitch (2016, Sacred Bones)
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 04 ottobre 2016 - 17:25
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 04 ottobre 2016 - 18:29
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 01 marzo 2017 - 11:31
Vista ieri sera dal vivo. Show piuttosto strano, fin troppo breve, molto quieto e silenzioso, luci sempre bassissime, solo droni e una tuba, pezzi lunghissimi e tanti momenti parlati e sospirati, lei mezza nuda e dipinta di rosso. Ha veramente una splendida voce, a tratti vorresti un po' di slancio soprattutto sui pezzi con base soft-techno in sottofondo (che sembrano quasi robyniani), ma non s'è mai veramente "concessa", il che è un peccato perché se su album certe atmosfere possono andar bene, sul palco vorresti un po' più di trasporto. Avevo paura tirasse assorbenti usati sul pubblico, lei ad un certo punto ci ha scherzato davvero, ma almeno quello per fortuna non è successo!
(ps: hanno aperto lo show i Virginia Wing, dal vivo sono un po' più slanciati e synthosi e lei è meno cagnettosa del previsto, ma il fatto che dopo due album siano ancora ad aprire i concerti per una tipa norvegese nella loro città natale la dice lunga sull'effettivo impatto della loro musica...fanno proprio cagare dai, fatemelo dire ).
Inviato 30 maggio 2018 - 10:36
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 13 marzo 2022 - 09:13
E... siamo alle solite? Ditemi voi:
Bella voce (ovviamente), le idee ci sarebbero pure, l'apertura di Year Of Love parte addirittura per il Sudamerica, a dimostrazione di una cura del suono e della strumentazione molto calda e avvolgente che poi pervade sul resto del disco. Ma presto ci si accorge che si sta girando sempre attorno alla solita idea di folk espansivo e informe che rifiuta di aprirsi verso un qualcosa di davvero memorabile. Potremmo anche parlare del suo disco "pop", ma una volta stese le basi Jenny rifiuta di arrivare con convinzione alla compiutezza lirica e melodica e si (ri)perde piuttosto nei suoi soliti meandri da studentessa d'arte che deve per forza alzare l'asticella. Vorrei farmelo piacere, ci sono spunti interessanti, ma in bocca a lei il tutto assume un tono ondivago e vagamente disingenuo. Weyes Blood torna!
Inviato 13 marzo 2022 - 11:44
E... siamo alle solite? Ditemi voi:
Bella voce (ovviamente), le idee ci sarebbero pure, l'apertura di Year Of Love parte addirittura per il Sudamerica, a dimostrazione di una cura del suono e della strumentazione molto calda e avvolgente che poi pervade sul resto del disco. Ma presto ci si accorge che si sta girando sempre attorno alla solita idea di folk espansivo e informe che rifiuta di aprirsi verso un qualcosa di davvero memorabile. Potremmo anche parlare del suo disco "pop", ma una volta stese le basi Jenny rifiuta di arrivare con convinzione alla compiutezza lirica e melodica e si (ri)perde piuttosto nei suoi soliti meandri da studentessa d'arte che deve per forza alzare l'asticella. Vorrei farmelo piacere, ci sono spunti interessanti, ma in bocca a lei il tutto assume un tono ondivago e vagamente disingenuo. Weyes Blood torna!
forse ne avete già parlato in un topic dedicato ai progetti collaterali del duo: l'anno scorso è uscito un disco a nome Lost Girls, praticamente lei e Havard Volden, un chitarrista improvvisatore (termine italiano) di Oslo, il titolo è facile (=Menneskekollektivet) e l'album suona una elettronica-idm composta da chi vorrebbe andare oltre i canoni dei generi affrontati, potrebbe ricordare il leftfismo (termine italiano) anni 90 e Leila che è la più grande in ambito trip-hop un filino sperimentale; volutamente (forse troppo) ripetitivo e brodo allungato ma non male
la rece di OR
https://www.ondarock...kollektivet.htm
hai ragione, è proprio una studentessa d'arte con le te*** piccole, la panzetta, la scogliosi e l'immancabile banana warholiana che probabilmente usa nei momenti di magra, la posizione in cui la tiene suggerisce questa interpretazione un pochino porno
Inviato 13 marzo 2022 - 12:30
Il disco delle Lost Girls era piaciuto a Duck se non ricordo male, lo dico a voce alta almeno si trova costretto a intervenire
Mi scoccia passare per hater e contraddire la recensione, ma io l'avevo trovato semplicemente osceno: un'altra pisciata fuori dal vaso di post-paganesimo woke e paturnie assortite su beat alla moda. Queste cose le sa far bene solo Leslie Winer.
Inviato 13 marzo 2022 - 13:10
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
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