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7 Novembre 2006, midterm elections


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68 replies to this topic

#1 Guest_Surfer_*

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Inviato 22 ottobre 2006 - 17:26

Chi sarà il candidato democratico?
Avreste qualche link?
  • 0

#2 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 22 ottobre 2006 - 18:21

Il candidato democratico?
Ti prepari già per le prossime elezioni presidenziali, o ti interessano le elezioni per il rinnovo delle Camere degli Stati Uniti?
  • 0

#3 Guest_Surfer_*

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Inviato 23 ottobre 2006 - 01:55

Sono stanco di Bush.
  • 0

#4 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 23 ottobre 2006 - 08:33

Che comunque sarà in carica per altri due anni.

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#5 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 23 ottobre 2006 - 09:52

Che comunque sarà in carica per altri due anni.


una piccola rivoluzionuccia no, eh, tuppy? ;D
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#6 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 23 ottobre 2006 - 10:37

Ma se sono ancora convalescente...

Immagine inserita


..ok, scusate l'OT.
  • 0

#7 Guest_Surfer_*

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Inviato 23 ottobre 2006 - 15:07

scusate l' ignoranza, ho realizzato adesso che non è in gioco il presidente ma la maggioranza a camera e senato
  • 0

#8 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 23 ottobre 2006 - 17:40

Immagine inserita


[OT]
wuuuuuuubissssssssssssimoooooooooo!!!!!
[/OT]
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#9 Guest_runciter_*

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Inviato 02 novembre 2006 - 11:42

da euronews:

Usa: John Kerry si scusa con i soldati
02/11 07:16 CET

John Kerry fa marcia indietro, sparisce dalla campagna elettorale e si scusa ufficialmente per quella che ha definito una battuta infelice. "Se non studiate, vi troverete impantanati in Iraq", ha detto lunedì davanti agli studenti californiani l'ex candidato alla Casa Bianca. E a pochi giorni dalle elezioni di metà mandato, si è alzata una vera tormenta.

"I repubblicani - spiega l'analista Carroll Doherty -hanno visto un'opportunità di "ravvivare l'entusiasmo del loro elettorato di base, del nocciolo duro. Questo è il genere di argomento che separa democratici e repubblicani, e funziona con la base".

I democratici non hanno perso tempo, e hanno subito lanciato un video, il cui slogan è: "John Kerry dovrebbe scusarsi. I nostri soldati stanno aspettando".

Dopo essersi difeso, spiegando che la sua battuta non era rivolta ai soldati ma a Bush, Kerry vista la polemica ha finito per scusarsi con i militari e chiunque si senta offeso.

"Ha detto una stupidaggine. Succede - dice il leader democratico Howard Dean - Ma si è anche scusato. Dobbiamo piuttosto concentrarci sulla retorica eccessiva del presidente: Bush ha detto che votare per i democratici aiuterà i terroristi a vincere. Non è vero ed è la ragione per la quale Bush è un cattivo presidente".

Lo scontento crescente negli Stati Uniti per la guerra in Iraq può pesare sul voto del sette novembre.

Secondo i sondaggi i repubblicani rischiano di perdere la maggioranza, soprattutto alla Camera.


leggo questa notizia e penso: "sembra proprio che kerry faccia campagna elettorale per bush e i repubblicani", poi ricordo che faccialunga è membro della stessa società segreta di giorgino, la "skull & bones" dell'università di yale, e i conti in qualche modo sembrano tornare...

sono strano io o è strano questo mondo?
  • 0

#10 InTheBasement

    mainstream Star

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Inviato 02 novembre 2006 - 11:53

da euronews:

Usa: John Kerry si scusa con i soldati
02/11 07:16 CET

John Kerry fa marcia indietro, sparisce dalla campagna elettorale e si scusa ufficialmente per quella che ha definito una battuta infelice. "Se non studiate, vi troverete impantanati in Iraq", ha detto lunedì davanti agli studenti californiani l'ex candidato alla Casa Bianca. E a pochi giorni dalle elezioni di metà mandato, si è alzata una vera tormenta.

"I repubblicani - spiega l'analista Carroll Doherty -hanno visto un'opportunità di "ravvivare l'entusiasmo del loro elettorato di base, del nocciolo duro. Questo è il genere di argomento che separa democratici e repubblicani, e funziona con la base".

I democratici non hanno perso tempo, e hanno subito lanciato un video, il cui slogan è: "John Kerry dovrebbe scusarsi. I nostri soldati stanno aspettando".

Dopo essersi difeso, spiegando che la sua battuta non era rivolta ai soldati ma a Bush, Kerry vista la polemica ha finito per scusarsi con i militari e chiunque si senta offeso.

"Ha detto una stupidaggine. Succede - dice il leader democratico Howard Dean - Ma si è anche scusato. Dobbiamo piuttosto concentrarci sulla retorica eccessiva del presidente: Bush ha detto che votare per i democratici aiuterà i terroristi a vincere. Non è vero ed è la ragione per la quale Bush è un cattivo presidente".

Lo scontento crescente negli Stati Uniti per la guerra in Iraq può pesare sul voto del sette novembre.

Secondo i sondaggi i repubblicani rischiano di perdere la maggioranza, soprattutto alla Camera.


leggo questa notizia e penso: "sembra proprio che kerry faccia campagna elettorale per bush e i repubblicani", poi ricordo che faccialunga è membro della stessa società segreta di giorgino, la "skull & bones" dell'università di yale, e i conti in qualche modo sembrano tornare...

sono strano io o è strano questo mondo?


Immagine inserita
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#11 Guest_runciter_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 09:25

sempre da euronews:

Bush tenta in extremis di evitare la vittoria dei Democratici
03/11 08:03 CET

Scatto finale per George Bush in vista delle elezioni di metà mandato. Per evitare che i prossimi due anni siano i più difficili della sua carriera da presidente, il capo della Casa Bianca ha cominciato una serie di blitz che lo porteranno in 10 stati entro il voto di martedì. I Democratici sembrano infatti in vantaggio, ma Bush non dispera: "Finirà come nel novembre del 2004. Alcuni di loro avevano già prenotato gli uffici ma i traslocatori non hanno mai ricevuto la telefonata. E lo stesso succederà il 7 novembre: vinceremo al Senato e vinceremo alla Camera".

A spingere i Repubblicani verso l'astensione o il voto democratico sarebbe soprattutto la situazione irachena. Il mese di ottobre è stato uno dei più sanguinosi dall'inizio della guerra: 104 statunitensi morti. Senza contare che in patria 20.000 soldati sono attualmente in cura per le ferite riportate in Iraq.

Martedì si vota per il rinnovo di un terzo dei senatori e dell'intera Camera dei rappresentati. Lì i Democratici vedono la vittoria a portata di mano: 15 deputati in più e Bush si ritroverà senza maggioranza.


puoi ancora farcela, georgie! kerry è con te!

basta stuzzicarli sul patriottismo, e i repubblicani delusi si risvegliano come dei mostri di frankentsien animati dall'energia del fulmine.

se poi ti riesce anche di usare qualche simpatico trucchetto votereccio, come si dice che hai fatto in entrambe le elezioni presidenziali vinte...
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#12 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 10:22

sempre da euronews:

Bush tenta in extremis di evitare la vittoria dei Democratici
03/11 08:03 CET

Scatto finale per George Bush in vista delle elezioni di metà mandato. Per evitare che i prossimi due anni siano i più difficili della sua carriera da presidente, il capo della Casa Bianca ha cominciato una serie di blitz che lo porteranno in 10 stati entro il voto di martedì. I Democratici sembrano infatti in vantaggio, ma Bush non dispera: "Finirà come nel novembre del 2004. Alcuni di loro avevano già prenotato gli uffici ma i traslocatori non hanno mai ricevuto la telefonata. E lo stesso succederà il 7 novembre: vinceremo al Senato e vinceremo alla Camera".

A spingere i Repubblicani verso l'astensione o il voto democratico sarebbe soprattutto la situazione irachena. Il mese di ottobre è stato uno dei più sanguinosi dall'inizio della guerra: 104 statunitensi morti. Senza contare che in patria 20.000 soldati sono attualmente in cura per le ferite riportate in Iraq.

Martedì si vota per il rinnovo di un terzo dei senatori e dell'intera Camera dei rappresentati. Lì i Democratici vedono la vittoria a portata di mano: 15 deputati in più e Bush si ritroverà senza maggioranza.


puoi ancora farcela, georgie! kerry è con te!

basta stuzzicarli sul patriottismo, e i repubblicani delusi si risvegliano come dei mostri di frankentsien animati dall'energia del fulmine.

se poi ti riesce anche di usare qualche simpatico trucchetto votereccio, come si dice che hai fatto in entrambe le elezioni presidenziali vinte...


Arriverà un video di Bin Laden a dire di votare democratico o qualche altro deus ex machina all'ultimo minuto.
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#13 Guest_runciter_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 10:39

Arriverà un video di Bin Laden a dire di votare democratico


magari a braccetto con nasrallah e haniyeh, sullo sfondo delle belle gigantorgafie di kim jong-il e ahmadinejad, e (uno dei tanti ) saddam in videoconferenza.

ognuno con la sua bella targhetta identificativa appesa al collo, contenente breve curriculum e punteggio da 1 a 10 in minacciosità, sennò l'americano medio non capisce.
  • 0

#14 Claudio

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Inviato 03 novembre 2006 - 11:49

sennò l'americano medio non capisce.


...io temo invece che siamo noi a non capire l'americano medio, specie quanti pensano di sapere tutto e di più su di lui.
Figurarsi poi se i successi elettorali di Bush sono solo frutto del patriottismo...

Piuttosto, Hillary for president è ancora un sogno o ha qualche chance di realizzazione?
  • 0

#15 InTheBasement

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Inviato 03 novembre 2006 - 11:52

Per fortuna Bush dall'estero lo capiamo fin troppo bene...

http://www.repubblic...aggio-bush.html
  • 0

#16 Claudio

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Inviato 03 novembre 2006 - 12:04

Per fortuna Bush dall'estero lo capiamo fin troppo bene...

http://www.repubblic...aggio-bush.html


Mah... questi sondaggi mi lasciano sempre perplesso: quando Clinton faceva bombardare la Serbia e il Sudan nessuno si preoccupava della pericolosità degli Stati Uniti, magari solo perché aveva un bel sorriso, si spupazzava la Lewinski e aveva una moglie liberal... Per non parlare dei casini di Kennedy con la guerra del Vietnam e con la storia della baia dei Porci...

Bush è il cattivo cow-boy per antonomasia e paga questo clichè nel resto del mondo.
Secondo me, la chiave del suo successo (che spero sia finalmente finito) negli Usa è invece tutta interna a quel paese, e deve poco alla sua politica estera. Ma è solo un'impressione: non mi sogno certo di ergermi a sociologo dell'americano medio...
  • 0

#17 InTheBasement

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Inviato 03 novembre 2006 - 12:11

Io semplicemente distinguerei tra una situazione enormemente complessa come quella dei Balcani, che Clinton si trovò a gestire con tutte le possibili malefatte del caso e quella limpida politica di dominio e di corsa al petrolio, condita da un bel quadretto di affari famigliari e amicali che il Bush Jr ha portato avanti risolutamente nei suoi due mandati. Non fatemi scrivere cose che non penso, ma Clinton mi dava quasi sicurezza, e non certo perchè si rilassava con la Lewinski, mentre è difficile pensare a una presidenza più pericolosa e criminale come quella di Bush.
  • 0

#18 Guest_runciter_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 12:24

...io temo invece che siamo noi a non capire l'americano medio, specie quanti pensano di sapere tutto e di più su di lui.
Figurarsi poi se i successi elettorali di Bush sono solo frutto del patriottismo...


nessuno ha dato segno di sapere tutto sull'americano medio, nessuno ha detto che i successi elettorali di bush sono solo frutto del patriottismo o cose del genere, ma credo che tutti ti saranno grati se vorrai chiarire un po' queste tue due laconiche affermazioni, che così come sono significano tutto e niente.

Piuttosto, Hillary for president è ancora un sogno o ha qualche chance di realizzazione?


un sogno o un incubo?
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#19 Guest_runciter_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 12:33

Bush è il cattivo cow-boy per antonomasia e paga questo clichè nel resto del mondo.


io la metterei in modo un po' diverso: è il mondo intero che sta pagando per la "politica" di giorgino, che è chiaramente solo un pupazzo senza un briciolo di cervello, manovrato dal padre, da zio dick e dal vecchio rummy.

Secondo me, la chiave del suo successo (che spero sia finalmente finito) negli Usa è invece tutta interna a quel paese, e deve poco alla sua politica estera.


può essere che tu abbia ragione... senza dimenticare però i probabili brogli, soprattutto nel caso della prima elezione, e il fatto che la seconda volta il suo "avversario" era un collega di società segreta con il carisma di un manico di scopa.
  • 0

#20 Claudio

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Inviato 03 novembre 2006 - 12:40


...io temo invece che siamo noi a non capire l'americano medio, specie quanti pensano di sapere tutto e di più su di lui.
Figurarsi poi se i successi elettorali di Bush sono solo frutto del patriottismo...


nessuno ha dato segno di sapere tutto sull'americano medio


sennò l'americano medio non capisce



Piuttosto, Hillary for president è ancora un sogno o ha qualche chance di realizzazione?


un sogno o un incubo?


In effetti credo che per chi vede l'America in un certo modo, cambierebbe poco.

Sul resto chiarirò con più calma.
  • 0

#21 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 03 novembre 2006 - 13:37

Io semplicemente distinguerei tra una situazione enormemente complessa come quella dei Balcani, che Clinton si trovò a gestire con tutte le possibili malefatte del caso e quella limpida politica di dominio e di corsa al petrolio, condita da un bel quadretto di affari famigliari e amicali che il Bush Jr ha portato avanti risolutamente nei suoi due mandati. Non fatemi scrivere cose che non penso, ma Clinton mi dava quasi sicurezza, e non certo perchè si rilassava con la Lewinski, mentre è difficile pensare a una presidenza più pericolosa e criminale come quella di Bush.


Io non distinguerei guerre umanitarie e guerre di dominio (o invasione).
Le determina sempre lo stesso paese o potentato....gli USA sono gli Stati Uniti d'America coi repubblicani o coi democratici.Il problema è come te le vendono e noi a comprare straniero siamo imbattibili.Anche perchè la politica made in Italy....
  • 0
<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#22 Guest_runciter_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 13:55

rispondo all'ultimo intervento di claudio:

1. il riferimento all'americano medio, oltre a essere tratto da un intervento scherzoso, si riferiva (come tutto l'intervento, del resto) più che altro a come i politicanti statunitensi trattano il loro elettorato, e in genere a come i venditori made in usa trattano i loro clienti... e purtroppo, se qualcuno viene sempre trattato come un deficiente, finisce per convincersi di esserlo sul serio, e comportarsi di conseguenza.

2. hillary e consorte fanno parte della cricca fascistoide, per come la vedo io, fatto sta che sotto diversi aspetti bush jr. ha semplicemente proseguito il lavoro iniziato da clinton, vedi per esempio l'erosione dei diritti fondamentali (il patriot act n.1 è opera di bill) e la bizzarra gestione del problema "terrorismo internazionale" (qui il discorso sarebbe molto lungo, mi limito ad accennare al consistente innesto di "guerriglieri" islamici nei balcani, avvenuto durante il suo mandato).
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#23 bebo

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Inviato 03 novembre 2006 - 15:07



Piuttosto, Hillary for president è ancora un sogno o ha qualche chance di realizzazione?


un sogno o un incubo?


In effetti credo che per chi vede l'America in un certo modo, cambierebbe poco.

Per le presidenziali, ho come il sentore (e la speranza), che se giocherà intelligentemente le sue carte, lui, sarà il miglior cadidato per la casa bianca.
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Do you wanna come over and kill some time?
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Tell me facts
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a beast caged
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#24 astrodomini

    ...

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Inviato 03 novembre 2006 - 15:19




Piuttosto, Hillary for president è ancora un sogno o ha qualche chance di realizzazione?


un sogno o un incubo?


In effetti credo che per chi vede l'America in un certo modo, cambierebbe poco.

Per le presidenziali, ho come il sentore (e la speranza), che se giocherà intelligentemente le sue carte, lui, sarà il miglior cadidato per la casa bianca.


Ho letto qualcosa su Barack Obama recentemente sul Corriere Della Sera, sembra che punterà dritto alla Casa Bianca ma solo alle prossime presidenziali.
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the music that forced the world into future


#25 Guest_runciter_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 15:48

Per le presidenziali, ho come il sentore (e la speranza), che se giocherà intelligentemente le sue carte, lui, sarà il miglior cadidato per la casa bianca.


non avevo notato il link, e lì lì ho pensato che il "lui" fosse riferito a hillary!

di obama so poco, ma quel poco che so mi fa essere d'accordo con te, ed è anche per questo non vorrei rivedere in giro le solite facce, le solite famiglie di maneggioni.
  • 0

#26 Claudio

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Inviato 03 novembre 2006 - 16:01

2. hillary e consorte fanno parte della cricca fascistoide, per come la vedo io


Una cricca alquanto ampia, a quanto sembra: potresti spiegarmi meglio in che consiste?
Certo che sentir bollare come "fascistoidi" dei liberal da parte di noi italiani, che abbiamo ancora partiti fascisti e comunisti in Parlamento, fa un po' effetto...

Comunque, per me Bush ha vinto soprattutto per questioni interne: perché ha saputo dare un'idea più chiara di America, certamente tradizionalista e un po' bigotta, ma profondamente attaccata a valori morali e religiosi capaci di far presa su milioni di elettori più delle vacue sparate di un Howard Dean o della ambivalenza di un Kerry (che resta comunque un liberal autentico, uno che ha sempre votato a favore di cause progressiste al Congresso, non certo un Bush mascherato). Inoltre, bene o male, Bush ha garantito la sicurezza nei confini nazionali: dopo l'11 settembre, nessun attentato è stato più compiuto sul suolo americano.
E in tempi di incertezza estrema come quelli che l'America ha vissuto in questi anni, Bush ha rappresentato comunque un punto fermo, un leader a cui aggrapparsi, chi lo ha votato sapeva cosa si sarebbe trovato di fronte, mentre i Democratici hanno detto tutto e il contrario di tutto (dall'aborto ai matrimoni gay), facendo perdere di vista quale fosse la loro vera "frontiera".

Questo, a mio parere, ha contato molto di più della barba di Osama o dei fallimenti militari in Iraq. Ahimé.
  • 0

#27 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 16:06

Inoltre, bene o male, Bush ha garantito la sicurezza nei confini nazionali: dopo l'11 settembre, nessun attentato è stato più compiuto sul suolo americano.


Gli americani infatti ora muoiono fuori dopo esser morti dentro (sempre durante il suo mandato).
  • 0

#28 Claudio

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Inviato 03 novembre 2006 - 16:12

Inoltre, bene o male, Bush ha garantito la sicurezza nei confini nazionali: dopo l'11 settembre, nessun attentato è stato più compiuto sul suolo americano.


Gli americani infatti ora muoiono fuori dopo esser morti dentro (sempre durante il suo mandato).


Questo doveva infatti costargli caro, ma così non è stato (almeno finora), e secondo me i motivi sono proprio quelli che ho cercato di dire sopra. Anzi, questo semmai rafforza l'impressione che il suo successo sia un fatto tutto americano, interno, e non legato alle questioni internazionali.
  • 0

#29 Guest_runciter_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 16:25

Una cricca alquanto ampia, a quanto sembra: potresti spiegarmi meglio in che consiste?


non potendo spiare la vita privata dei potenti (cosa che invece loro molto presto potranno fare con la mia), mi devo limitare a dare il giusto peso ad alcune interessanti e articolate teorie, come per esempio quella che vede l'arkansas governato da don bill come un importante centro di smistamento del traffico internazionale di stupefacenti (un campo in cui bush padre regna sovrano, sempre stando a queste teorie), e a desumere la vera natura dei personaggi politici non dal loro aspetto, dalle loro parole o dall'etichetta che gli è stata appiccicata addosso, ma dalle loro azioni e dalle conseguenze che queste hanno sulle persone comuni.

Certo che sentir bollare come "fascistoidi" dei liberal da parte di noi italiani, che abbiamo ancora partiti fascisti e comunisti in Parlamento, fa un po' effetto...


a legittimare l'uso del termine secondo me bastano le guerre d'aggressione e le iniziative di politica interna volte a corrodere le libertà fondamentali.

Inoltre, bene o male, Bush ha garantito la sicurezza nei confini nazionali: dopo l'11 settembre, nessun attentato è stato più compiuto sul suolo americano.


semplificando un po': tu mi voti, io non ti ammazzo.
  • 0

#30 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 03 novembre 2006 - 16:33

Beccati questa...

http://www.repubblic...tml?ref=hpsbdx1
  • 0

#31 Claudio

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Inviato 08 novembre 2006 - 18:19

Hillary for president!

Nel frattempo, una buona notizia: si è dimesso Donald Rumsfeld.
  • 0

#32 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 08 novembre 2006 - 18:21

PER ORA GODO.
  • 0

#33 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 09 novembre 2006 - 07:34

PER ORA GODO.


che cazzo godi? al posto suo è arrivato capo della CIA... tanto per cambiare...
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#34 Guest_Stipe_*

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Inviato 09 novembre 2006 - 07:46

che cazzo godi? al posto suo è arrivato capo della CIA... tanto per cambiare...


In effetti non è una gran buona notizia, l'unica speranza è che non faccia peggio del suo predecessore, cosa alquanto difficile.
  • 0

#35 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 09 novembre 2006 - 07:55


che cazzo godi? al posto suo è arrivato capo della CIA... tanto per cambiare...


In effetti non è una gran buona notizia, l'unica speranza è che non faccia peggio del suo predecessore, cosa alquanto difficile.


capirai: Bush padre era direttore della CIA e tutte le personalità che si sono succedute nelle stanze del potere, quando lui era preseidente, e ora che lo è il figlio hanno tutti il medesimo background politico.
per farla breve... son tutti uguali...
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#36 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 09 novembre 2006 - 09:13


PER ORA GODO.


che cazzo godi? al posto suo è arrivato capo della CIA... tanto per cambiare...


Vedrai che qualcosa cambia, basta solo non pretendere troppo dalle elezioncine.
  • 0

#37 Guest_Surfer_*

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Inviato 09 novembre 2006 - 09:32

GODO
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#38 Guest_Number 5_*

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Inviato 09 novembre 2006 - 19:06

In realtà i Repubblicani non hanno perso PERCHE' hanno fatto guerra all'Iraq ma per COME l'hanno condotta dopo. Attenzione, c'è una bella differenza. Di ritiro o della guerra come errore IN SE' durante la campagna per queste elezioni non ha parlato nessuno, hanno parlato di errori nella gestione del dopo o nella conduzione della vicenda.
Gli USA resteranno ancora a lungo in Iraq. Fin quando stremati come in Vietnam se ne torneranno a casa con le pive nel sacco e lasceranno l'Iraq in mano agli integralisti islamici pazzi o al meglio alla guerra civile di tutti conto tutti. Solo allora si vedranno i frutti avvelenati del bushismo, come si stanno vedendo per la questione israelo-palestinese.
Per me ancora non abbiamo visto nulla. Sono francamente molto pessimista oggi come ieri.
  • 0

#39 Brucaliffa

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Inviato 09 novembre 2006 - 23:51



Comunque, per me Bush ha vinto soprattutto per questioni interne: perché ha saputo dare un'idea più chiara di America, certamente tradizionalista e un po' bigotta, ma profondamente attaccata a valori morali e religiosi capaci di far presa su milioni di elettori più delle vacue sparate di un Howard Dean o della ambivalenza di un Kerry (che resta comunque un liberal autentico, uno che ha sempre votato a favore di cause progressiste al Congresso, non certo un Bush mascherato). Inoltre, bene o male, Bush ha garantito la sicurezza nei confini nazionali: dopo l'11 settembre, nessun attentato è stato più compiuto sul suolo americano.
E in tempi di incertezza estrema come quelli che l'America ha vissuto in questi anni, Bush ha rappresentato comunque un punto fermo, un leader a cui aggrapparsi, chi lo ha votato sapeva cosa si sarebbe trovato di fronte, mentre i Democratici hanno detto tutto e il contrario di tutto (dall'aborto ai matrimoni gay), facendo perdere di vista quale fosse la loro vera "frontiera".

Questo, a mio parere, ha contato molto di più della barba di Osama o dei fallimenti militari in Iraq. Ahimé.


Io invece farei il tuo bilancio in chiave negativa, spero che gli americani siano delusi dalle politiche di questo lungo mandato: l'esasperazione del tema della sicurezza e dello stato di emergenza, la retorica bellica, una guerra in Iraq disastrosa e ormai impopolare, promossa e propagandata attraverso slogan e bugie di tutti i gusti, una spesa militare altissima, negli stessi Stati Uniti che voltano le spalle a New Orleans, in vero stato di emergenza. L'assenza di solidarietà sociale, anzi, la criminalizzazione dei mali sociali - strumentalizzando il filo-terrorismo a tal punto da inserirlo persino in una campagna rivolta ai giovani consumatori di droga, mi pare nel 2002. 
Io spero che tutto questo non piaccia più alla maggioranza degli americani, repubblicani inclusi. Credo e spero che Bush abbia fallito nell'interpretare e nel gestire i bisogni degli americani, compito senza dubbio difficilissimo in un momento delicato come il post 11 Settembre. Ma è anche vero che in un momento del genere qualcosa va fatto subito, non importa cosa in un certo senso, la popolazione confusa ha bisogno di un punto fermo, ma Bush non può essere un punto fermo: ha fondato tutto sullo stato di emergenza, che non può durare per sempre, a partire dal  suo modo di comunicare, così secco e poco accattivante, fondato sulla retorica di guerra. Non mi sembrano certo queste le solide basi di un governo rassicurante.
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#40 Claudio

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Inviato 10 novembre 2006 - 00:00




Comunque, per me Bush ha vinto soprattutto per questioni interne: perché ha saputo dare un'idea più chiara di America, certamente tradizionalista e un po' bigotta, ma profondamente attaccata a valori morali e religiosi capaci di far presa su milioni di elettori più delle vacue sparate di un Howard Dean o della ambivalenza di un Kerry (che resta comunque un liberal autentico, uno che ha sempre votato a favore di cause progressiste al Congresso, non certo un Bush mascherato). Inoltre, bene o male, Bush ha garantito la sicurezza nei confini nazionali: dopo l'11 settembre, nessun attentato è stato più compiuto sul suolo americano.
E in tempi di incertezza estrema come quelli che l'America ha vissuto in questi anni, Bush ha rappresentato comunque un punto fermo, un leader a cui aggrapparsi, chi lo ha votato sapeva cosa si sarebbe trovato di fronte, mentre i Democratici hanno detto tutto e il contrario di tutto (dall'aborto ai matrimoni gay), facendo perdere di vista quale fosse la loro vera "frontiera".

Questo, a mio parere, ha contato molto di più della barba di Osama o dei fallimenti militari in Iraq. Ahimé.


Io invece farei il tuo bilancio in chiave negativa...


Sì, ma è sicuramente così, adesso. Io mi riferivo ai motivi per i quali Bush, pur vantando il carisma di un parafango, è riuscito a vincere due elezioni presidenziali, in quel preciso frangente di storia americana e contro quel tipo di avversari.
Oggi, forse le cose sono cambiate e molte delle ragioni che indichi, unite al disgusto per la corruzione, le clientele etc. etc., ha contribuito alla svolta. Anche se le presidenziali sono sempre un'altra cosa rispetto alle elezioni di medio termine, e i Democratici dovranno tenerlo bene a mente se non vogliono fare un'altra figuraccia.
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#41 Guest_Number 5_*

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Inviato 10 novembre 2006 - 09:17

Non si può vivere eternamente "in stato di emergenza", questo è chiaro a chiunque. E' naturale, il livello di sensibilità agli allarmi si abbassa quando per cinque anni fai suonare una sirena 24h/24h a tutto volume.
Bush, che è fondamentalmente stupido (ormai ne sono convinto) non l'ha capito e i repubblicani hanno perso queste elezioni mid-term. Adesso sta semplicemente reagendo in maniera elementare, allontana colui che il senso comune ha identificato come "il duro" di turno, Rumsfeld, mette un fido del papà al suo posto, fa aperture ai nuovi padroni del Congresso e del Senato ma meccaniche, obbligatorie.
Il problema in realtà resta intatto perché figlio di un errore compiuto ani fa di partire lancia in resta per la guerra contro il mondo, errore che ormai chiaramente non si può più rimediare. Il problema è che Bush non l'ha ancora capito e secondo me non l'hanno capito neppure gli americani, che hanno reagito solo alla tattica dello "allarme permanente", come dicevo sopra, e agli errori nella conduzione della guerra ma non alla guerra all'Iraq come metodo "in se".
Cambierà qualcosa forse nelle strategie e sapete cosa succederà? Non è improbabile che manderanno molte più truppe in Iraq, proprio perché uno dei principali errori che è stato rimproverato a Rumsfeld, in primis dai generali dello Stato maggiore USA, è stato quello di aver utilizzato truppe fortemente sotto dimensionate per far credere che si potesse controllare la situazione prendendola quasi di tacco. Magari verranno da noi europei a chiedere qualche parere pro-forma in più, ci convocheranno per qualche bel "vertice di pace" per il medi ooriente che si risolverà nell'ennesimo via libera esplicito o mascherato per Israele ed ecco fatta la "nuova politica" americana.
La guerra irachena non è in discussione negli Stati Uniti, è indiscussione solo come condurla. La politica sulla questione mediorientale non è in discussione, è in discussione solo come arginare l'incazzatura ormai ai livelli di guardia dei dirigenti e delle popolazioni palestinese e libanese.
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#42 Guest_Number 5_*

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Inviato 10 novembre 2006 - 09:22


La politica sulla questione mediorientale non è in discussione, è in discussione solo come arginare l'incazzatura ormai ai livelli di guardia dei dirigenti e delle popolazioni palestinese e libanese.


da cosa lo deduci? a me pare il contrario.

Dai fatti. Hai sentito una sola parola di riprovazione dalla dirigenza Usa o dai neo-eletti rappresentanti o senatori per il bombardamento contro i civili dell'altroieri? Io no, manco mezza.
Date retta, concretamente non cambierà quasi nulla.
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#43 Pierrot le fou

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Inviato 10 novembre 2006 - 09:26



La politica sulla questione mediorientale non è in discussione, è in discussione solo come arginare l'incazzatura ormai ai livelli di guardia dei dirigenti e delle popolazioni palestinese e libanese.


da cosa lo deduci? a me pare il contrario.

Dai fatti. Hai sentito una sola parola di riprovazione dalla dirigenza Usa o dai neo-eletti rappresentanti o senatori per il bombardamento contro i civili dell'altroieri? Io no, manco mezza.
Date retta, concretamente non cambierà quasi nulla.


avevo cancellato proprio perchè interpretato al contrario la tua affermazione
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#44 Guest_PadovaScoppia_*

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Inviato 10 novembre 2006 - 10:03

Me la fate prendere male.
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#45 Pierrot le fou

    Roadie

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Inviato 10 novembre 2006 - 10:10

Me la fate prendere male.


guarda, padova, io sono ottimista di natura, quindi non posso che credere che le cose andranno meglio. però poi, all'indomani delle elezioni in USA ed alla strage di Beint Hanoun, l'ambasciatore John Bolton afferma al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite:

JOHN BOLTON ( United States) said there must be an honest and even-handed discussion of recent events in Gaza, where the Hamas-led Palestinian Authority Government had continued to play a role in perpetuating instability and violence.  There was no question that Israel had a right to defend itself and its citizens -- indeed, when Israeli forces withdrew from much of Gaza on 7 November, Palestinian terrorists resumed firing rockets into Israel, targeted at civilians, almost immediately.  While deeply regretting the injuries and loss of life in Gaza on 8 November in and around Beit Hanoun, the United States had seen the Israeli Government??s apology and understood that an investigation would begin, which would hopefully lead to steps being taken to avoid repetition of similar incidents.



He called on all parties to act with restraint, so as to avoid any harm to innocent civilians.  He also called for the immediate and unconditional release of Corporal Shalit and two other Israeli soldiers kidnapped on 12 July by Hizbollah during its terrorist attacks across the Blue Line.  Since it was the responsibility of the Hamas-led Palestinian Authority Government to prevent terror and to stop attacks from within Gaza, Hamas must accept Quartet principles, which were:  the renunciation of terror; recognition of Israel; and acceptance of previous agreements.  Statements by the Hamas leadership that the truce with Israel was over and armed struggle could resume were ??alarming?, and calls by the military wing by Hamas to Muslims worldwide to strike American targets and interests should be condemned by the international community.  The Hamas-led Government was further called on to dismantle terrorist infrastructure, since terror -?? whether directed at Israel, the United States or the European Union office in Gaza City --?? was not the solution.



The Road Map was the only agreed international basis upon which to move forward towards the two-State goal, he said.  The Quartet had welcomed efforts by President Abbas to form a government explicitly committed to Quartet principles, and the United States stood ready to renew engagement and assistance to a Palestinian Authority committed to peace and the Quartet principles.  It also supported diplomatic efforts to engage responsible leaders, help the Palestinians strengthen and reform their security sector, and support Israeli and Palestinian leaders to resolve their differences.  Acutely aware of the economic and humanitarian needs of the Palestinians, the United States would continue working with the Israeli Government and President Abbas to help meet critical humanitarian needs in the West Bank and Gaza, where conditions had deteriorated as a result of the Hamas-led Government??s refusal to govern responsibly.



http://www.un.org/Ne.../sc8865.doc.htm


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#46 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 10 novembre 2006 - 15:06

un americano oggi m'ha detto che negli USA Bush è definito limp duck president, ossia presidente anatra zoppicante ovvero presidente che non serve a nulla.
wow non lo sapevo...
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#47 Guest_Number 5_*

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Inviato 10 novembre 2006 - 17:37

un americano oggi m'ha detto che negli USA Bush è definito limp duck president, ossia presidente anatra zoppicante ovvero presidente che non serve a nulla.
wow non lo sapevo...

"Anatra zoppa" è la definizione che si da di ogni presidente USA che ha Congresso e Senato dominati dal partito avversario. E' così da tempo immemore, non è una definizione coniata per Bush.
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#48 Claudio

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Inviato 11 novembre 2006 - 00:09

Comunque, fantasticando un po', si potrebbe immaginare un 2008 della politica internazionale tutto al femminile, con Hillary Clinton alla Casa Bianca, Ségolène Royal all'Eliseo e Angela Markel al Cancellierato in Germania...
Sarebbe decisamente intrigante.
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#49 Guest_runciter_*

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Inviato 11 novembre 2006 - 09:35

domanda: qual è la posizione della signora clinton sulla guerra in iraq?

e sui crimini israeliani? e sulla situazione mediorientale in genere?
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#50 Kebabträume

    aspirante indie

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Inviato 11 novembre 2006 - 10:46

Comunque, fantasticando un po', si potrebbe immaginare un 2008 della politica internazionale tutto al femminile, con Hillary Clinton alla Casa Bianca, Ségolène Royal all'Eliseo e Angela Markel al Cancellierato in Germania...
Sarebbe decisamente intrigante.


Non vedo quali garanzie di democraticità possano regalarci sinceramente.
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