Ma il disco è stupendo e merita di essere sentito, quindi sponsorizzo anche qui:
http://www.youtube.com/watch?v=18pvjzl-fxc
Grazie mille ad aschenaz che me l'ha fatto scoprire tempo fa.Amanti di Comus, Espers, del folk più elegante e "stregato": ecco un disco che non potete perdervi.
Lo spunto principale è nelle tradizioni folk europee - celtica e balcanica in particolare. Già la strumentazione però distingue il disco dalle rivisitazioni più ortodosse: di stampo cameristico e pressoché priva di inserti rock, ricorda progetti come Univers Zero e L'orchestre noir, le ali più modern classical di prog e neofolk.
Ma l'album non è neppure una semplice "media aritmetica" tra i due generi. La chiave del suo fascino è nella tensione irrisolta tra i rispettivi elementi - attenzione agli intrecci e leggiadria da un lato, spogliezza e inquietudine dall'altro.
È l'album più sorpendente ascoltato quest'anno.