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Michelangelo Antonioni


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80 replies to this topic

#51 Brucaliffa

    mainstream Star

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Inviato 31 luglio 2008 - 18:37


Non mi risulta proprio che Antonioni sia uno che mette in scena l'essenziale! La rappresentazione dell'esplosione poi è frutto di un artificio esplicito, che piaccia o meno. ;)
Non ho capito, quale sarebbe per te il messaggio che se Antonioni avesse voluto trasmettere non avrebbe potuto girare in maniera migliore? Cioè, io ho spiegato chiaramente, senza allusioni e giri di parole, cosa mi trasmette quella scena, ed è ovvio che si tratta della mia personale lettura, però sarei anche interessata a conoscere la tua, a te cosa ti trasmette quella scena?


Ho già ribadito che non conosco il cinema di Antonioni in modo così approfondito da poter ribadire se il Suo Cinema tenda o meno a mettere in scena l'essenziale. Ho scritto che in Zabriskie Point così mi è parso. Quello che tu chiami "artificio esplicito" io la chiamo scelta di rappresentazione. Voglio trasmettere la rabbia, il disagio, il disgusto, il dolore della mia protagonista, e allora metto in scena un'esplosione apocalittica, così come lei la immaginerebbe, così come lei la vorrebbe. E' questo quello che è arrivato a me. E secondo me tutto ciò è stato rappresentato in modo esemplare.


Ma certo che ogni artificio stilistico è una scelta di rappresentazione, non è di questa scelta che stiamo parlando? Ero solo curiosa di sapere se a te quell'esplosione trasmette realmente rabbia, disagio, disgusto e il dolore della protagonista, perché a me trasmette cose molto diverse, tutto qua.

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Better Call Saul!

#52 nicopasoliniano

    pivello

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Inviato 31 luglio 2008 - 18:44

Il film "Cronaca di un amore" è da vedere???
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#53 verdoux

    mainstream Star

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Inviato 31 luglio 2008 - 19:05

Il film "Cronaca di un amore" è da vedere???


certamente si, è un film bellissimo;

ma raccomando di vedere il poco noto CHUNG KUO ?? CINA, un documentario sulla Cina dei fiori rossi, girato per la RAI nel 1972;
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#54 sicknote

    Groupie

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Inviato 31 luglio 2008 - 20:02

Il film "Cronaca di un amore" è da vedere???


ciao,
IMHO del Maestro Michelangelo Antonioni tutto è da vedere,da guardare,da leggere...fosse anche un foglietto di carta igienica scarabocchiato di suo pugno.
Non è fanatismo,personalmente non ho mai avuto miti,penso sia stato uno dei più grandi registi a livello internazionale,naturalmente da buoni italiani non si è perso tempo per criticarlo...fosse stato americano...apriti cielo.
Il mio personalissimo cartellino (anche se amo tutte le sue opere)

L'Avventura
Deserto Rosso
Identificazione di una Donna
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#55 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 01 agosto 2008 - 17:12

Anche io ho dei problemi con il cinema di Antonioni. Non ho visto/ rivisto nessuno dei suoi film di recente, ma basandomi sui ricordi direi che, in primo luogo, ??Zabriskie Point? è un film che non ho amato per nulla. La scena finale dell??esplosione è un bel momento di cinema: non necessariamente giustificata o convincente nel suo voler demolire alcuni preziosi beni di quella civiltà consumistica. E?? stato un film di rottura nello stesso itinerario del regista per l??utilizzo di spazi per lui inediti, per l??approccio verso generazioni che raramente aveva preso di petto. L??altra sequenza celeberrima, quella dei ragazzi che amoreggiano nel deserto mi appare invece fortemente invecchiata, tremendamente ancorata a quell??epoca, spalmata su pellicola quasi di pari passo con ideali, slogan ed immaginari all??epoca in voga. La scena finale mi piace molto, l??altra per nulla. Il resto del film, poi, nemmeno lo ricordo granchè. Certo è che quei personaggi antonioniani non potevano certo contare su dialoghi destinati a rimanere non attuali, ma almeno vivi. Un po?? come accadeva con le esternazioni della Vitti nel ??Deserto rosso?, film notevole dal punto di vista cromatico/ compositivo, ma davvero faticoso da seguire se rivisto oggi.

Di Antonioni mi è piaciuto molto ??L??avventura?, forse il suo capolavoro. Il paesaggio, più che altrove, si faceva protagonista diretto piuttosto che sfondo ricamato, i silenzi e il tema  dell??incomunicabilità erano contenuti in un trama semplice quanto affascinante, ma soprattutto si aveva l??impressione della perfetta interazione tra figure e paesaggio, con un vago senso di inquietudine e angoscia.
Mi era piaciuto ??Il grido?, ma anche ??Blow Up?. Va bene, qualche detrattore non gradisce e parla anche in questo caso di inattuale parabola sul rapporto verità/ menzogna. Ma l??immaginario non solo visivo è compatto  e il fascino dell??insieme è fuori discussione.
In realtà ho visto quasi tutti i suoi film, ma non concordo con la storia dell??Antonioni messo in discussione perché troppo personale per essere replicato. Anzi, io direi che tutto quel cinema italiano ??del silenzio?, molto attuale in questo stesso cinema italiano indipendente, scimmiotta spesso il regista di Ferrara, con risultati il più delle volte disastrosi.
Non so, a me sembrano altri gli autori italiani mai emulati (per fortuna).

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#56 sicknote

    Groupie

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Inviato 03 agosto 2009 - 22:03

bho,ieri sera verso le 23,tutto solo,con il ventilatore acceso ed un caldo micidiale,butto su il vhs registrato venti anni fa circa su Rai 3 de L'Eclisse (visto l'ultima volta inizi '90), alla fine del film,mi sono scappate due lacrime al pensiero che un Artista del genere sia scomparso,consola in parte il fatto che abbia lasciato capolavori immensi.



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#57 Greed

    round control to major troll

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Inviato 04 agosto 2009 - 10:26

Io ho visto Blow Up qualche giorno fa, e di Antonioni non conoscevo nient'altro.
Il film mi è piaciuto, anche se probabilmente non ho compreso bene ciò su cui il regista voleva far riflettere.
La scena finale è bellissima, e anche la casa del fotografo  :)
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#58 Andrea Van

    pivello

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Inviato 04 agosto 2009 - 13:44

Blow Up è un film geniale! Rappresenta benissimo l'arte contemporanea.
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#59 Greed

    round control to major troll

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Inviato 04 agosto 2009 - 14:00

Spiegati meglio, magari capisco qualcosa che non ho capito  ;)
Sono un po' tardo a cogliere questi significati..
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#60 William Blake

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Inviato 05 agosto 2009 - 09:31

Spiegati meglio, magari capisco qualcosa che non ho capito  ;)
Sono un po' tardo a cogliere questi significati..


con "rappresenta benissimo l'arte contemporanea" non so esattamente che intendeva Andrea Van. "Blow up" è comunque un film sull'immagine, sulla percezione visiva e duenque sul cinema. Antonioni affonda nell'atavico dilemma della settima arte: il cinema può riprodurre la realtà?
  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#61 Mia

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Inviato 12 agosto 2009 - 22:20

PROFESSIONE REPORTER l'ho visto solo nell'orrida versione con il cinemascope "accentrato", quindi praticamente non l'ho visto.


Cos'è il cinemascope "accentrato"? Ho appena visto Professione Reporter in tv. Non ho idea di quale versione fosse. A proposito, film da paura.
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#62 Tom

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Inviato 13 agosto 2009 - 07:25


PROFESSIONE REPORTER l'ho visto solo nell'orrida versione con il cinemascope "accentrato", quindi praticamente non l'ho visto.


Cos'è il cinemascope "accentrato"?


Detto anche formato "scannato". Quando per eliminare dallo schermo televisivo le bande nere sopra e sotto tipiche dei formati "lunghi", come il Cinemascope, inquadrano solo una parte dell'immagine tagliandola ai lati di fatto mostrando solo un terzo dell'inquadratura. Nel migliore dei casi fanno scorrere la mascherina a destra e a sinistra per inquadrare gli attori che parlano, nel peggiore si limitano ad inquadrare il centro dell'immagine e se gli attori sono ai lati dello schermo vediamo uno schermo vuoto e sentiamo solo le voci. Dulcis in fundo: "scannare" il formato sgrana l'immagine, per cui ad esempio le scene notturne dei film "scannati" risultano di scarsa leggibilità. Purtroppo sono ancora tantissimi i film, sopratutto degli anni '50 e '60 che in TV vengono trasmessi in quell'indegna versione.

Infatti ho finalmente rivisto "Professione: reporter" l'anno scorso in DVD nel formato giusto e adesso lo metto anch'io tra i capolavori di Antonioni.

Questo i responsi di una nuova retrospettiva personale...

1950 Cronaca di un amore 8
1953 I vinti 6 (Troppo compromesso dalle censure: da 8 l'episodio inglese, non sviluppato quello francese, moscio quello italiano)
1953 La signora senza camelie 6 (me lo ricordavo più "potente", anche se l'ultima sequenza lascia ancora il segno)
1953 L'amore in città - Tentato suicidio 5 (retorico e moralista come tutto il film - si salva solo un commovente Fellini)
1955 Le amiche 7
1957 Il grido 10
1960 L'avventura 10
1961 La notte 10
1962 L'eclisse 10
1964 Il deserto rosso 9
1966 Blow-Up 10
1970 Zabriskie Point 10
1975 Professione: reporter 9
1982 Identificazione di una donna 6 (le ultime zampate e qualche caduta di tono)
1995 Al di là delle nuvole 4 (meno peggio di quel che ricordavo, ma comunque abbastanza sgangherato)
2004 Eros - Il filo pericoloso delle cose 0 ( :facepalm: )
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#63 Mia

    Classic Rocker

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Inviato 13 agosto 2009 - 16:21



PROFESSIONE REPORTER l'ho visto solo nell'orrida versione con il cinemascope "accentrato", quindi praticamente non l'ho visto.


Cos'è il cinemascope "accentrato"?


Detto anche formato "scannato". Quando per eliminare dallo schermo televisivo le bande nere sopra e sotto tipiche dei formati "lunghi", come il Cinemascope, inquadrano solo una parte dell'immagine tagliandola ai lati di fatto mostrando solo un terzo dell'inquadratura. Nel migliore dei casi fanno scorrere la mascherina a destra e a sinistra per inquadrare gli attori che parlano, nel peggiore si limitano ad inquadrare il centro dell'immagine e se gli attori sono ai lati dello schermo vediamo uno schermo vuoto e sentiamo solo le voci. Dulcis in fundo: "scannare" il formato sgrana l'immagine, per cui ad esempio le scene notturne dei film "scannati" risultano di scarsa leggibilità. Purtroppo sono ancora tantissimi i film, sopratutto degli anni '50 e '60 che in TV vengono trasmessi in quell'indegna versione.

Infatti ho finalmente rivisto "Professione: reporter" l'anno scorso in DVD nel formato giusto e adesso lo metto anch'io tra i capolavori di Antonioni.


Dio che orrore! Sai che non mi ricordo quale versione potrebbe essere quella vista ieri sera?  :-[
Comunque il film è talmente bello che tanto m'ha folgorata lo stesso.
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#64 satyajit

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Inviato 13 agosto 2009 - 17:44

Curiosità su Professione reporter. Io non l'ho ancora visto e sapete perché? I film li vedo soprattutto al cinema e pertanto i film d'essais in cineteca. I diritti di questo film sono di Jack Nicholson il quale non permette assolutamente che venga proiettato in giro. Forse addirittura possiede le uniche copie esistenti in pellicola, ma su questo punto non sono sicuro. Insomma, l'ultima volta che la cineteca di Milano ha fatto una personale su Antonioni, ha proiettato tutti i suoi film tranne quello. Avevano pensato a una copiam in video, poi hanno preferito escludere il film dalla rassegna. Mannaggia a Nicholson e al diritto d'autore.  ::)
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#65 popten

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Inviato 20 dicembre 2009 - 22:53

sottovalutatissimo LA SIGNORA SENZA CAMELIE... curioso che ben tre dei nostri maggiori registi (Antonioni, Visconti e Fellini) al loro secondo film abbiano messo in scena delle storie che contengono delle vere e proprie dichiarazioni d'odio verso il cinema o il mondo dello spettacolo in generale.

anche io l'ho trovato davvero un bel film. Forse la dinamica della storia è abbastanza scontata, ma non per questo va sottovalutato l'aspetto amaro che prevale nella pellicola.
e poi Lucia Bosè è STUPENDA :)
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#66 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Inviato 08 ottobre 2010 - 17:09

Settimana dedicata a spulciare i capolavori di questo indiscusso maestro:

La Notte: film algido, alienato come i tre protagonisti: un inarrivabile Mastroianni (la sua perfetta eleganza nei gesti ed il vuoto annoiato veicolato proprio dalla sua mimica facciale mi fanno diventare di colpo gay...) una  Jeanne Moreau che riesce a far trasparire perfettamente il disagio esistenziale dei nouveaux riches milanesi ed una ancora più perfetta Monica Vitti nei panni della figlia di un ricco indudtriale brianzolo. PERFETTO.

L'avventura: Sicilia. Un paesaggio che si fa esso stesso messaggio del vuoto di una classe capovolta sulla sua stessa crisi. Una scomparsa misteriosa. Una storia d'amore altrettanto intangibile, non si capisce se i due si amino per capriccio, per noia. Ci si chiede se esista ancora qualcosa su cui basare la propria vita. Su cui credere. Un'avventura amorosa che vuol esser un'uscita, una fuga. Ma una fuga da cosa? Il tutto avvolto nei lunghissimi silenzi del film.

Deserto Rosso: "Mi fanno male i capelli". Potrebbe bastare questa sola frase per comprendere il film. Fuoco a tutti i detrattori che hanno usato questa splendida citazione a sproposito. Monica Vitti, come sempre, superiore interprete di una catastrofe-non catastrofe silenziosa.

Blow-Up: Rivisto e stra rivisto e non mi stanco mai di vederlo. Se qualcuno mi chiedesse un pò ingenuamente qual'è il mio film preferito innanzitutto penserei dentro di me "che domanda del cazzo... parafrasando il mitico Dino Risi asd, poi risponderei con un pò d'inevitabile ritrosia proprio col titolo di questo film. Non voglio intorpidire lo splendido affresco della mia amata e defunta swinging London nè tanto meno il perfetto connubio di eleganza, stile e profondità con un mio banale e telegrafico commento. Dico solo apice supremo ed incontrastato su cosa sia arte cinematografica e sul come farla con una raffinatezza ineguagliabile.

Zabriskie Pointil suo film che mi è piaciuto meno, ma non per questo opera mediocre, anzi, magari ci fossero in giro adesso opere come Zabriskie...da brividi la scena dell'esplosione ma il resto mi ha dato poco e  sicuramente mai come gli altri suoi titoli...

DA VEDERE Il grido, L'eclisse e Professione Reporter.
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#67 satyajit

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Inviato 08 ottobre 2010 - 17:22

Indiscusso? Magari...
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#68 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Inviato 08 ottobre 2010 - 17:34

Indiscusso? Magari...


Per me sì ;D I detrattori in fin dei conti esistono per ogni artista. Poi non so, sono troppo giovane per sapere l'accoglienza della critica e sinceramente non è che m'interessi più di tanto ma mi pare di leggere adesso in giro soprattutto giudizi positivi e rivalutati sulle sue opere (quanto meno non le ultime... ;) ). Sul fatto sia stato un maestro nelle innovazioni prettamente tecnico-narrative non penso ci sia qualche incompreso che possa dire il contrario... poi tutto è possibile per carità (Tarkovskij trovava noiosi i film di Ozu, tra l'altro visti proprio a casa di Antonioni... ognuno ha i suoi gusti). 
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#69 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 08 ottobre 2010 - 17:36

mi pare di leggere adesso in giro soprattutto giudizi positivi e rivalutati sulle sue opere (quanto meno non le ultime... ;) ).


Ma guarda che è il contrario: all'epoca era indiscusso. Ora è messo in discussione. :D
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#70 satyajit

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Inviato 08 ottobre 2010 - 17:39

Beh, se sei quello della foto complimenti per la precocità.  :D

Scherzi a parte, Antonioni divide. Molta destra, qualche materialista ex Pc, diversi colleghi (ad esempio Bergman e Welles, ma effettivamente sono morti entrambi...) ecc. I detrattori sono tanti. Per lo spettatore medio, poi, è era e sarà sempre insostenibile. A me piace parecchio, con qualche piccola riserva.
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#71 satyajit

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Inviato 08 ottobre 2010 - 17:41


mi pare di leggere adesso in giro soprattutto giudizi positivi e rivalutati sulle sue opere (quanto meno non le ultime... ;) ).


Ma guarda che è il contrario: all'epoca era indiscusso. Ora è messo in discussione. :D


Direi che anche all'epoca molti storcevano il naso. Penso ai giudizi di Pasolini, o alle critiche di Fofi, oppure alla mitica battuta de Il sorpasso  O_O.
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#72 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Inviato 08 ottobre 2010 - 17:44

Già leggendo un pò così questo thread mi pare che in generale ci sia un'accoglienza positiva. Anche questo forum mi pare possa avere una sua, seppur piccola, voce. Ripeto, che sia uno dei grandi autori della storia del cinema è ormai stampato nelle enciclopedie, per quel che vale.

Quello in avatar comunque sono effettivamente io anche se adesso ho diciotto anni in più... ;) 
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#73 Abe

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Inviato 09 ottobre 2010 - 03:00

Zabriskie Pointil suo film che mi è piaciuto meno, ma non per questo opera mediocre, anzi, magari ci fossero in giro adesso opere come Zabriskie...da brividi la scena dell'esplosione ma il resto mi ha dato poco e  sicuramente mai come gli altri suoi titoli...


Scusa ma la scena di sesso di gruppo nel deserto non ti ha mosso nemmeno un pochino? secondo me mozzafiato.

L'Eclisse contiene i titoli di testa più belli di sempre.  :-*
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#74 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Inviato 09 ottobre 2010 - 14:52


Zabriskie Pointil suo film che mi è piaciuto meno, ma non per questo opera mediocre, anzi, magari ci fossero in giro adesso opere come Zabriskie...da brividi la scena dell'esplosione ma il resto mi ha dato poco e  sicuramente mai come gli altri suoi titoli...


Scusa ma la scena di sesso di gruppo nel deserto non ti ha mosso nemmeno un pochino? secondo me mozzafiato.

L'Eclisse contiene i titoli di testa più belli di sempre.  :-*


come diceva qualcuno in qualche post precedente la vedo troppo "figlia del suo tempo"... forse scontata? Però per carità, ribadisco che è un film ugualmente imprescindibile.
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#75 Paz

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Inviato 21 settembre 2012 - 23:58

Segnalo che alla Cineteca di Bologna inizierà a breve una rassegna sul cinema di Antonioni, intitolata Omaggio a Michelangelo Antonioni nel centenario della nascita. Ne approfitto allora per dire la mia. Antonioni per me è, molto semplicemente, il più grande, il più grande di tutti i registi. I suoi film commuovono, sconvolgono, minano il cuore e il cervello, smuovono qualcosa dentro che non ritornerà più al posto di prima. Deleuze ha scritto alcune righe, che riporto qui di seguito, che contengono secondo me una delle interpretazioni più felici del cinema di Antonioni:

Trop souvent, on a voulu trouver l'unité de l'œuvre d'Antonioni dans les thèmes tout faits de la solitude et de l'incommunicabilité, comme caractéristiques de la misère du monde moderne. Le cinéaste ne critique pourtant pas le monde moderne aux possibilités duquel il "croit" profondément.

Antonioni critique dans le monde la coexistence d'un cerveau moderne et d'un corps fatigué, usé, névrosé. Il explique que notre connaissance n'hésite pas à se renouveler, à affronter de grandes mutations, tandis que notre morale et nos sentiments restent prisonniers de valeurs inadaptées, de mythes auxquels personne ne croit, et ne trouvent pour se libérer que de pauvres expédients, cyniques, érotiques ou névrotiques. Son œuvre passe ainsi par un dualisme avec, d'un côté, tout le poids du passé, toutes les fatigues du monde et de la névrose moderne dans le corps et, de l'autre, le cerveau qui découvre la créativité du monde, ses couleurs suscitées par un nouvel espace-temps, ses puissances multipliées par les cerveaux artificiels.

La névrose n'est donc pas la conséquence du monde moderne, mais plutôt de notre séparation avec ce monde, de notre inadaptation à ce monde. Le cerveau, au contraire est adéquat au monde moderne, y compris dans ses possibilités d'essaimer des cerveaux électroniques ou chimiques : une rencontre se fait entre le cerveau et la couleur, non pas qu'il suffise de peindre le monde, mais parce que le traitement de la couleur est un élément important dans la prise de conscience du nouveau monde (le correcteur de couleur, l'image électronique…). A tous ces égards, Antonioni marque Désert rouge comme un tournant de son œuvre.

Si Antonioni est un grand coloriste, c'est parce qu'il a toujours cru aux couleurs du monde, à la possibilité de les créer, et de renouveler toute notre connaissance cérébrale. Ce n'est pas un auteur qui gémit sur l'impossibilité de communiquer dans le monde. Simplement le monde est peint de splendides couleurs, tandis que les corps qui le peuplent, sont encore insipides et incolores. Le monde attend ses habitants qui sont encore perdus dans la névrose. Mais c'est une raison de plus pour faire attention au corps, pour en scruter les fatigues et les névroses, pour en tirer des teintes. L'unité de l'œuvre d'Antonioni, c'est la confrontation du corps-personnage avec sa solitude et son passé, et du cerveau-couleur avec toutes ses potentialités futures, mais les deux composants un seul et même monde, le nôtre, ses espoirs et son désespoir.


  • 2
« Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum » (F. Nietzsche, Götzen-Dämmerung, 1888, cap. I, af. 33).

#76 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 26 settembre 2012 - 15:55

Il verde, i silenzi, gli ingrandimenti, il rumore del vento in Blow Up è per me la migliore esperienza filmica vissuta
  • 0

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#77 Paz

    Roadie

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Inviato 26 settembre 2012 - 16:16

Blow-Up: Rivisto e stra rivisto e non mi stanco mai di vederlo. Se qualcuno mi chiedesse un pò ingenuamente qual'è il mio film preferito innanzitutto penserei dentro di me "che domanda del cazzo... parafrasando il mitico Dino Risi asd, poi risponderei con un pò d'inevitabile ritrosia proprio col titolo di questo film. Non voglio intorpidire lo splendido affresco della mia amata e defunta swinging London nè tanto meno il perfetto connubio di eleganza, stile e profondità con un mio banale e telegrafico commento. Dico solo apice supremo ed incontrastato su cosa sia arte cinematografica e sul come farla con una raffinatezza ineguagliabile.

Zabriskie Pointil suo film che mi è piaciuto meno, ma non per questo opera mediocre, anzi, magari ci fossero in giro adesso opere come Zabriskie...da brividi la scena dell'esplosione ma il resto mi ha dato poco e sicuramente mai come gli altri suoi titoli...

DA VEDERE Il grido, L'eclisse e Professione Reporter.


Curioso, il mio giudizio su questi due film è esattamente l'inverso del tuo. Di Zabriskie Point direi quel che tu hai detto di Blow Up, e viceversa.

Ciao dan! dai che magari ci si becca in cineteca per rivedere qualche classico di Antonioni
  • 1
« Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum » (F. Nietzsche, Götzen-Dämmerung, 1888, cap. I, af. 33).

#78 Paz

    Roadie

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Inviato 30 settembre 2012 - 11:51

Per lo spettatore medio, poi, è era e sarà sempre insostenibile.


La proiezione de L'avventura a Cannes è stata drammatica. Dall'inizio, dai titoli di testa, il pubblico sghignazzava, non si sa bene perché. Ridevano alle cose più gravi, quelle che ci erano costate forse più fatica, in cui credevamo di più. E così per tutto il film. Pochi hanno seguito e hanno amato la proiezione de L'avventura. Quando io sono uscita piangevo come una bambina, ero disperata...

http://www.youtube.com/watch?NR=1&feature=endscreen&v=YC2deYP2tsU
  • 0
« Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum » (F. Nietzsche, Götzen-Dämmerung, 1888, cap. I, af. 33).

#79 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 05 dicembre 2016 - 23:11

Confesso la mia ignoranza su questo grande nome della regia italiana.

 

Voi che film potresti consigliarmi per cominciare? Credo di non aver mai visto niente di Antonioni.  asd


  • 0

#80 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 05 dicembre 2016 - 23:13

Comincia da "Blowup".


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#81 pooneil

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Inviato 06 dicembre 2016 - 09:07

Comincia da "Blowup".

 

Mmmmh, basta che non ti fermi lì però.

Anzi no, comincia dalla quadrilogia, fanculo Mollica e Veltroni.


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