186 replies to this topic

[paloz]

Pazzesco al lumière di Bologna, tre-quattro spettatori se ne sono andati una decina di minuti prima della fine (forse degli indi molto true ).
Per il resto qualcuno si sarà fatto una ronfata, mentre gli altri erano tutti sbigottiti, o semplicemente ammaliati.

[Seattle Sound]

giusto un paio se ne sono andati prima della metà

Ho assistito ad esodi di massa solo per 'Syriana', invece l'abbiocco personale l'ho avuto solo per 'I giorni dell'abbandono'(luoghi comuni +la buy che strilla+bregovic).



Comunque non so se è già stata menzionata ma a me è piaciuta un sacco la colonna sonora di Desplat.

[Bandit]

giusto un paio se ne sono andati prima della metà

Ho assistito ad esodi di massa solo per 'Syriana', invece l'abbiocco personale l'ho avuto solo per 'I giorni dell'abbandono'(luoghi comuni +la buy che strilla+bregovic).

???

[Fitzcarraldo]

Comunque non so se è già stata menzionata ma a me è piaciuta un sacco la colonna sonora di Desplat.

a questo proposito ecco un elenco di tutti i brani non originali usati nel film
http://blogs.indiewi...e_tree_of_life/

[vegeta851]

Comunque non so se è già stata menzionata ma a me è piaciuta un sacco la colonna sonora di Desplat.

a questo proposito ecco un elenco di tutti i brani non originali usati nel film
http://blogs.indiewi...e_tree_of_life/

preziosa segnalazione. Un'altro degli aspetti affascinanti del film è la colonna sonora ininterrotta...per 140 minuti l'accompagnamento sonoro non stacca mai, e le varie composizioni (originali e non) di Desplat, Respighi, Gorecki ecc si amalgamano insieme come se fosse un'unica partitura...bellissimo

[debaser]

[Mia]

[Life Is Insignificant]

Al Duomo di Milano da un giorno all'altro sono passati dalla pubblicità di The Tree of Life a questo cartellone qui, la differenza non era molta. [img]http://forum.ondarock.it/public/style_emoticons/default/.gif[/img]

[marz]

vabbè è un secolo che si ripete che assomiglia agli spot dei bagnoschiuma...

[aries]

È di una bellezza che leva il fiato, tutto fuorché algido, si prende tutto il tempo di cui ha bisogno e anche di più ma è ponderato, caldo, ambizioso ma allo stesso tempo umile verso l'idea di cui si fa carico.
Richiede una sensibilità che non è da tutti e nemmeno da pochi. Lei è bellissima, loro sono veri, Lui è l'oggetto di un percorso di ricerca palesemente sentito; ci ho visto meno risposte di quante gliene attribuiscono, ma le domande sono tutte ben poste.

Ho poco altro da aggiungere se non un ringraziamento a Malick, era un discorso che avevo bisogno di sentire. Guardare a Giobbe.

[piersa]

Complimenti a Pecetta/Fitzcarraldo per la rece del film da parte della mia ragazza

[Mia]

ambizioso ma allo stesso tempo umile verso l'idea di cui si fa carico.

ma mica tanto...

[William Blake]

ieri l'ho rivisto
stesse sensazioni della prima volta, brividi negli stessi momenti, tutto confermato. c'è da da dire che l'ho visto dopo un parziale dato ierimattina (mi premio così ) e 14 ore di sonno totalizzate negli ultimi tre giorni (un po' per la fatica, un po' per il caldo), quindi non ero al massimo della concentrazione...sarà per questo che la seconda visione ha fatto evaporare anche le marcature stilistiche di Malick, che ho trovato decisamente più sobrie? intendiamoci: Malick ha una sua grammatica, un suo linguaggio. però dopo aver letto per giorni di come Malick abbia fatto mille plongè, mille inquadrature di piedi, mille di altro, rivedendolo l'ho trovato assolutamente compatto in tal senso.

[piersa]

La seconda visione di questo film dovrebbe essere obbligatoria come andare a scuola fino a 14 anni

[marz]

La seconda visione di questo film dovrebbe essere obbligatoria come andare a scuola fino a 14 anni

io è da un paio di giorni che mi ascolto ininterrottamente la colonna sonora del film... vale lo stesso?

[Fitzcarraldo]

Complimenti a Pecetta/Fitzcarraldo per la rece del film da parte della mia ragazza

ahhahaha dai Piero, tra heideggeriani ci si intende
ringrazia la tua ragazza per la complimentazione, sono lieto che a qualcuno sia piaciuta.

[Boces]

Molto bello, avevo grandi aspettative e anche se non sono state del tutto appagate mi è piaciuto molto...

Fino a che il ragazzo comincia ad avvicinarsi alla figura del padre è stato enorme, poi ha perso un pò il mordente... comunque cercare di immaginare un'opera perfetta, soprattutto su questo tema, non aiuta... in ogni caso malick ha osato molto e con tutti i problemi del caso ha fatto un film incredibile... Non mi era mai capitato di vedere un film che mi facesse riflettere durante la visione così tanto, senza distrarmi dal guardarlo...

A me brad pitt mi piace come attore ma in sto film è stato un pesce mezzo cotto per tutto il film! Forse avrei visto meglio sean penn e pitt con le parti invertite

[eugenio_barba]

seconda visione fresca fresca. si sale al 9,5. dopo la prima visione viziata dalla voglia di godere dell'opera nella sua interezza mi sono gustato ogni singolo frammento e particella. e laddove la prima volta nella lunga parte centrale c'era pure scappato uno sguardo all'orologio oggi ogni tassello è andato al proprio posto e ho apprezzato in pieno la delicatezza e la sensibilità della descrizione della crescita di Jack, da sguardi, atteggiamenti, gesti e pensieri. personalmente, generalizzando, finalmente in quel ragazzino ho visto il percorso di crescita di ognuno di noi [limitatamente al sesso maschile ] ed era sempre il Malick tendente alla globalità dell'esistente che avevo trascurato. sottoscrivo chi ritiene obbligatoria una seconda visione [pazienza a parte]. sapete dove trovare un link o una lista dei brani utilizzati nella colonna sonora?? la sequenza della cosmogonia col lacrimosa è potentissima.

[eugenio_barba]

complimenti per la recensione su gli spietati.it

un'altra molto semplice, ma con discreti spunti è questa:
http://www.cineblog....terrence-malick

[Fitzcarraldo]

sapete dove trovare un link o una lista dei brani utilizzati nella colonna sonora??

trovi tutto qui all 37 songs features in terrence malicks the tree of life

[Ɲ●†]

Al Lumière di Bologna per la prima settimana / 10 giorni di proiezione hanno invertito i primi due rulli del film e non se ne è accorto nessuno, me compreso (solo un ragazzo che aveva già visto il film a Cannes e l'ha fatto notare agli operatori)...

[Affen]

Paolo Villaggio ha raccontato qualcosa del genere piuttosto spesso, credo si sia ispirato pure a questo episodio per la famosa scena della corazzata potemkin

[marz]

Al Lumière di Bologna per la prima settimana / 10 giorni di proiezione hanno invertito i primi due rulli del film e non se ne è accorto nessuno, me compreso (solo un ragazzo che aveva già visto il film a Cannes e l'ha fatto notare agli operatori)...

ma dai!

[Ɲ●†]

Al Lumière di Bologna per la prima settimana / 10 giorni di proiezione hanno invertito i primi due rulli del film e non se ne è accorto nessuno, me compreso (solo un ragazzo che aveva già visto il film a Cannes e l'ha fatto notare agli operatori)...

ma dai!

oggi a pranzo c'è stata una lunga discussione su chi avesse visto la "versione" giusta e chi quella sbagliata... In effetti tutte quelle bellissime immagini "naturalistiche" ci stavano anche ad inizio film, che a quanto pare inizia invece con la lettera che annuncia la morte del figlio...

Aveva ragione Orson Welles quando diceva che il vero regista di un film è il proiezionista

[tiresia]

Al Lumière di Bologna per la prima settimana / 10 giorni di proiezione hanno invertito i primi due rulli del film e non se ne è accorto nessuno, me compreso (solo un ragazzo che aveva già visto il film a Cannes e l'ha fatto notare agli operatori)...

E' la somma che fa il totale

[satyajit]

Ero straconvinto che quella di Bologna fosse una bufala, invece è ufficale!

http://www.cinetecad...a.it/news/n_121

[sicknote]

LaStampa del 08-06-2011 , il Buongiorno di Massimo Gramellini:


In un cineclub di Bologna hanno proiettato per una settimana «L’albero della vita» di Malick all’incontrario. Prima il secondo tempo, poi il primo. E alla fine, applausi convinti. Pare che il distributore avesse invertito per sbaglio le etichette sui rulli della pellicola. Sta di fatto che gli spettatori del film vincitore a Cannes non si sono accorti di nulla. L’inversione dei rulli ha semplificato la trama. Ma i frequentatori del cineclub - i famigerati intellettuali con barba esisteranno ancora? - hanno ridato fiato al partito di Fantozzi, che li sbertuccia dai tempi della Corazzata Potemkin. Par di vederli, mentre escono dalla sala magnificando la genialità del regista nel mettere la parola FINE al termine del primo tempo, superata solo dall’intuizione di inserire i titoli di testa all’inizio del secondo.

Vorrei prendere le loro difese: intanto il film era in lingua originale e si sa che molti intellettuali dicono di sapere l’inglese, ma restano fermi a «the cat is on the table». E poi c’è il condizionamento del luogo. Nei cineclub, come a certe mostre, si entra con un pregiudizio favorevole nei confronti dell’artista. Davanti al ritratto di un uomo a testa in giù, mi capitò di udire un critico profondersi in gargarismi per il pittore che «aveva denunciato il rovesciamento della realtà operato dal Potere». Stavo riflettendo sulla profondità del messaggio, quando un commesso si avvicinò al quadro e lo mise nel verso giusto, scusandosi per l’errore.

[paloz]

Che vergogna però, io pensavo fosse un montaggio originale, invece doveva essere la fine.
Tuttavia non so se mi piacerebbe di più la versione autentica.

[corey]

Una cosa simile mi è successa con IE, ma i rulli invertiti erano il terzo e il quarto. Dal momento che avevo già visto il film nell'ordine giusto (almeno credo ), ho avvertito il proiezionista (che tra l'altro conoscevo dai tempi dell'università). Interruzione del film per ripristinare l'ordine di proiezione dei rulli e via. Ovviamente nessuno degli spettatori del cineclub si era accorto di nulla

Con TTOL me n'è capitata un'altra. Siccome ormai molte sale proiettano i film in formato digitale, l'inconveniente dei rulli proiettati a casaccio è praticamente scongiurato. Ma compare un altro paio di temibili inconvenienti, quello del disco che si pianta in stile dvd difettoso e quello della colonna sonora che va in modalità mute. Cioè il film si blocca su un fotogramma ad infinitum (finché qualcuno non se ne accorge, urla o è preda di un attacco epilettico in sala) o la colonna sonora sparisce all'improvviso dando vita a sequenze arbitrariamente sperimentali (tipo automavision vontrieriano applicato alla colonna sonora).

Ebbene, durante la mia prima visione di TTOL entrambi gli inconvenienti da proiezione digitale si sono dati allegramente il cambio. Siccome in sala eravamo in quattro gatti (quattro di numero) e gli altri tre erano mummificati sulle poltroncine, è toccato a me andare in cerca del proiezionista. La cosa si è ripetuta più volte, alla quarta ho chiesto di tornare a rivederlo l'indomani con lo stesso biglietto e la cassiera si è detta d'accordo. Ma quando sono tornato il giorno dopo lei, verosimilmente imbeccata dal personale del cinema, mi ha accolto dicendomi che il film era così e che quelli che avevo scambiato per inconvenienti tecnici erano effetti voluti dal regista Naturalmente non era così e per fortuna la seconda visione è andata liscia.

[verdoux]

Che vergogna però, io pensavo fosse un montaggio originale, invece doveva essere la fine.
Tuttavia non so se mi piacerebbe di più la versione autentica.

maddai è una balla! i titoli quindi erano a metà film? alla maniera di Apichatpong Weerasethakul ?

[Affen]

come c'erano quattro gatti? io ero convinto fosse un successone universale: io sono dovuto riandare al cinema perché non c'erano più posti disponibili, e anche le due volte in cui l'ho visto il cinema era abbastanza pieno.

[marz]

Che vergogna però, io pensavo fosse un montaggio originale, invece doveva essere la fine.
Tuttavia non so se mi piacerebbe di più la versione autentica.

maddai è una balla! i titoli quindi erano a metà film? alla maniera di Apichatpong Weerasethakul ?

ma no. A quanto ho capito hanno invertito solo i due rulli iniziali (un rullo dura all'incirca 10 minuti).

[verdoux]

ops che figura che ci ho fatto! non sapevo che i rulli durasero solo 10 minuti; come ai tempi di Griffith insomma ;

[corey]

come c'erano quattro gatti? io ero convinto fosse un successone universale: io sono dovuto riandare al cinema perché non c'erano più posti disponibili, e anche le due volte in cui l'ho visto il cinema era abbastanza pieno.

al primo spettacolo pomeridiano di venerdì eravamo quattro in tutto in sala. io, uno sciroccato che bofonchiava non so cosa e una coppia arrivata in ritardo. ci sono tornato il giorno dopo allo spettacolo serale e la sala era mediamente affollata, ma non gremita.

[Ɲ●†]

I rulli invertiti erano solo il primo e il secondo. Quindi nella versione errata il film comincia con la preghiera della madre fuori campo e quella carrellata di immagini naturalistiche e solo poi c'è la scena in cui alla madre viene recapitata la notizia della morte del figlio. In effetti l'inganno è stato che il secondo rullo messo in testa poteva essere scambiato per un intro (io ho abboccato per esempio).

Comunque Gramellini andrebbe postato in merde per quanto quell'articolo trabocca populismo e qualunquismo facili e repressi. Oltretutto il fatto che sia stato scambiato il primo e secondo tempo è palesemente falso (insomma, non c'era nessun cartello "fine" a metà film).

[marz]

ops che figura che ci ho fatto! non sapevo che i rulli durasero solo 10 minuti; come ai tempi di Griffith insomma ;

paradossalmente ai tempi di griffith duravano di più. (la durata di un rullo per i film muti è circa 15-16 minuti).

[verdoux]

alla seconda visione confermo il voto 7,5 dato dopo la prima, che però non dice tutto, perché si riferisce alla seconda parte e in particolare al finale del film che sono molto belli; fino all'intervallo gli darei invece un bel 4, tanto è banale, ciellino, oleografico ed anche pieno di scelte di regia e di montaggio chiamiamole discutibili, che decisamente non mi piacciono; lo stacco musicale sulla Moldava mi ha fatto venire il latte alle ginocchia;

[Jules]

Ma ciellino Malick? Ma è uno scherzo?

Io non sono mai intervenuto, ma se c'è una cosa che mi ha colpito è la modernità e la freschezza del nuovo stile malickiano. Se c'è una cosa che gli rimproveravano spesso per dargli del vecchio pesantone era il suo modo di girare così "elementare", "didascalico", quasi ingenuo.

Ma in "The Tree of Life" Malick mette da parte tutto ciò e abbraccia il cinema nuovo con un montaggio che da una parte si fa incredibilmente virtuoso, dall'altro arriva a portare all'estremo la sua filosofia d'arte: diventa un vero e proprio montaggio "emotivo", che mette da parte criteri logici e cronologici e si lascia andare a un flusso emozionale mai visto in Malick.

[Affen]

sono perfettamente d'accordo con jules. E questo non solo a livello generale: le singole scene, soprattutto quelle a sfondo puramente emotivo, sono montate minuziosamente, quasi a mostrare solamente gli elementi essenziali di ciò che si vuole comunicare. Senza contare, poi, che se altrove questo tipo di montaggio così incalzante risulterebbe fuori luogo, nel film di Malick è perfettamente coerente e complementare col resto.

[Kraftwave]

The Tree of Life è avanguardia; uno dei lavori - riusciti - più innovativi degli ultimi anni. Non comprendo come lo si possa definire oleografico.

[jeaneustache]

The Tree of Life è avanguardia; uno dei lavori - riusciti - più innovativi degli ultimi anni. Non comprendo come lo si possa definire oleografico.

forse rischio di risultare retorico, ma per me the three of life è soprattutto Cinema, nè avanguardia, nè videoart....

[jeaneustache]

Al Lumière di Bologna per la prima settimana / 10 giorni di proiezione hanno invertito i primi due rulli del film e non se ne è accorto nessuno, me compreso (solo un ragazzo che aveva già visto il film a Cannes e l'ha fatto notare agli operatori)...

se non ricordo male era già successo sempre al lumiere con la sottile linea rossa e durante una rassegna
destino ed eterno ritorno in malick

[piersa]

Rulli? Cioè bobine di 12 minuti? Ma 'ndo abitate?

[verdoux]

The Tree of Life è avanguardia; uno dei lavori - riusciti - più innovativi degli ultimi anni. Non comprendo come lo si possa definire oleografico.

ho capito che vita nasce dall'acqua; però è anche il soggetto più diffuso e più facile da filmare, lo fa qualsiasi cineamatore che vuol provare la cinepresa nuova, altro che innovativo;

[marz]

fino all'intervallo gli darei invece un bel 4, tanto è banale, ciellino, oleografico ed anche pieno di scelte di regia e di montaggio chiamiamole discutibili, che decisamente non mi piacciono; lo stacco musicale sulla Moldava mi ha fatto venire il latte alle ginocchia;

vabbè. Ciellino e oleografico in che senso? Posso capire che la visione orgasmica d'immagini può appesantire (ma nemmeno), ma parlare di film ciellino quando in realtà c'è un rapporto quasi conflittuale con la religione...

[corey]

a me pare che la vita nasca dall'esplosione all’origine della formazione dell’universo. mi chiedo se le immagini della cosmogenesi, di una bellezza terribile, non rappresentino la storia di una degradazione. a mio avviso il nucleo drammatico-conflittuale del film risiede nel dualismo materia/spirito.

[verdoux]

Se devo dire cosa mi è piaciuto, direi la scena dove il ragazzo pensa che potrebbe uccidere il padre, ovviamente non lo fa, anzi l'idea nemmeno lo sfiora, però lo ha pensato e questo è un peccato, il peccato originale direi, finalmente un peccato originale di natura non sessuale; il ragazzo prende coscienza e conoscenza della sua natura umana, certamente non si piace, ma deve accertarsi e convivere con se stesso, da qui in poi il film mi è piaciuto.

[Kraftwave]

The Tree of Life è avanguardia; uno dei lavori - riusciti - più innovativi degli ultimi anni. Non comprendo come lo si possa definire oleografico.

ho capito che vita nasce dall'acqua; però è anche il soggetto più diffuso e più facile da filmare, lo fa qualsiasi cineamatore che vuol provare la cinepresa nuova, altro che innovativo;

Ma che significa? Il film dura 140 minuti e non si focalizza sul dettaglio della "vita che nasce dall'acqua".
L'innovazione secondo me sta nel come Malick combina gli elementi del cinema più classico con gli effetti speciali, per la potenza che imprime alle immagini e per l'uso del montaggio, ad esempio.

[Diamond_Sea]

Un film sontuoso che recupera il misticismo di La sottile linea rossa ma in un discoro più ampio e filosofico. Sicuramente difficile e non per tutti. Lontanissmo dal cinema mainstream di oggi. Avangiardia? Forse, ma sopratutto meraviglia verso il miracolo della vita. Malick genio assoluto, capolavoro destinato come Inland Empire a definire nuovi orizzonti del cinema.

[verdoux]

Ma che significa? Il film dura 140 minuti e non si focalizza sul dettaglio della "vita che nasce dall'acqua".
L'innovazione secondo me sta nel come Malick combina gli elementi del cinema più classico con gli effetti speciali, per la potenza che imprime alle immagini e per l'uso del montaggio, ad esempio.

ma innovativo rispetto a che? prima di questo film c'è stato odissea nello spazio e a voler dare a Malick ciò che è di Malick la sottile linea rossa; la natura che tutto avvolge non si era già vista nei giorni del cielo? gli alberi ripresi dal basso verso il cielo non si erano già visti? e la stessa musica acquatica, dall'acquario di Sain Saens (copiato da Morricone) alla Moldava di di Smetana, mi sembra che siamo sempre li;
innovativo il montaggio, perchè salta un po' qua e un po' là e fa qualche ellissi, ci vuol altro per essere innovativi;

non ho molta stima di Malick intellettuale e questo può essere un pregiudizio, mi sembra appunto un ciellino nel metodo prima ancora che che nei contenuti;