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Lullaby for the working class


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12 replies to this topic

#1 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 09 maggio 2011 - 15:36

Eppure, nonostante che sulle loro ceneri siano nate svariate nuove band, i Lullaby For The Working Class non ci sono più e quei tre dischi restano lì sullo scaffale, piccolo, minimale ma robusto oggetto di culto per quei pochi che li hanno vissuti e amati e per quei pochissimi che, non molti anni dopo ma a un millennio di distanza, magari complice questa monografia, vorranno provare a raccogliere i frammenti di quel sogno infranto e a ricomporli. Per sognare di nuovo e di nuovo ancora.


http://www.ondarock....orkingclass.htm

Non avrei mai pensato di leggere una mono (molto bella, peraltro) su questa band
OR l'ha fatto - onore e gloria a voi e ad una band misconosciuta, sottovalutata, a suo modo esemplare e irripetibile; suoni e colori di una America de-cartolinizzata, satura di realismo romantico e di luce obliqua, come in un quadro di Wyeth.
Bravi
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#2 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 11 maggio 2011 - 08:10

Scoperti anch'io grazie alla bella monografia.

"Blanket Warm" è veramente un disco stupendo,  anche se con questo tipo di sonorità con me si vince facile. Mi sono sembrati una versione "aristocratica" dei Carissa's Wierd :).
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#3 Souljacker

    Harmless sociopath

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Inviato 11 maggio 2011 - 09:11

una scheda che rende giustizia a un nome troppo spesso dimenticato, nonostante la sua sotterranea influenza su tutta la scena indie-folk a venire: "Blanket Warm" è uno di quei dischi che ho davvero consumato, nell'epoca in cui un cd ti accompagnava ancora per un tempo più lungo della finestra di un download...
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#4 Reynard

    No OGM

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Inviato 11 maggio 2011 - 11:04

Scheda oltremodo interessante.

Sto gruppo già mi piace e ancora non ne ho ascoltato una nota.

la scena indie-folk a venire

Posso chiedere a chi ti riferisci? (Se puoi linkarmi qualche discussione sul forum o qualche scheda sul sito te ne sarei grato).
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#5 Souljacker

    Harmless sociopath

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Inviato 11 maggio 2011 - 14:35


la scena indie-folk a venire

Posso chiedere a chi ti riferisci? (Se puoi linkarmi qualche discussione sul forum o qualche scheda sul sito te ne sarei grato).


niente di particolarmente esoterico, ma se penso a gente come i primi Bright Eyes e Okkervil River mi sembra che l'eredità del "sogno infranto" dei Lullaby For The Working Class abbia avuto significativi epigoni...
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#6 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 11 maggio 2011 - 14:49

Be' io penso agli ultimi Wilco, per dire
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#7 Ocean Rain

    Roadie

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Inviato 11 maggio 2011 - 15:07


la scena indie-folk a venire

Posso chiedere a chi ti riferisci? (Se puoi linkarmi qualche discussione sul forum o qualche scheda sul sito te ne sarei grato).


niente di particolarmente esoterico, ma se penso a gente come i primi Bright Eyes e Okkervil River mi sembra che l'eredità del "sogno infranto" dei Lullaby For The Working Class abbia avuto significativi epigoni...


L'autore della mono sono io, grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla e la bontà di apprezzarla.

Fondamentalmente i Lullaby for the Working Class appartengono a quel fecondo filone rock che negli Stati Uniti di solito si definisce "Americana" ed elementi della musica del gruppo del Nebraska riaffiorano, come un fiume carsico, in molta della musica prodotta in quel particolare ambito che, purtroppo, in Italia è seguito abbastanza poco e male (in effetti l'unica rivista che se ne occupa da sempre in maniera certosina e puntigliosa è Buscadero).

"Epigoni" veri e propri dei Lullaby probabilmente non saprei indicarne: il gruppo di Ted Stevens mi è sempre sembrato una meravigliosa eccezione, il risultato di una irripetibile alchimia, ma, probabilmente, il mio è più che altro un approccio emotivo da fan che il frutto di un'analisi circostanziata.
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#8 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 11 maggio 2011 - 15:51

Coi dovuti distinguo i Carissa's Wierd che ho già citato a me paiono nei paraggi, anche se di strettamente cameristico hanno meno, per quanto si siano sempre voluti definire chamber-rock. Sono appunto una versione piu' "popolare" ;)
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#9 Ocean Rain

    Roadie

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Inviato 11 maggio 2011 - 16:31

Coi dovuti distinguo i Carissa's Wierd che ho già citato a me paiono nei paraggi, anche se di strettamente cameristico hanno meno, per quanto si siano sempre voluti definire chamber-rock. Sono appunto una versione piu' "popolare" ;)


Non saprei dirti, francamente non li conosco.
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#10 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 11 maggio 2011 - 16:39

Prova "Songs About Leaving" o "You Should Be At Home Here", dovrebbero piacerti.
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#11 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 11 maggio 2011 - 16:45

grande gruppo
grande monografia
comprai sia i cd che i vinili
complimenti
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#12 Reynard

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Inviato 11 maggio 2011 - 17:53


la scena indie-folk a venire

Posso chiedere a chi ti riferisci? (Se puoi linkarmi qualche discussione sul forum o qualche scheda sul sito te ne sarei grato).


niente di particolarmente esoterico, ma se penso a gente come i primi Bright Eyes e Okkervil River mi sembra che l'eredità del "sogno infranto" dei Lullaby For The Working Class abbia avuto significativi epigoni...

Ah, capisco, grazie ;)
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#13 Reynard

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Inviato 07 ottobre 2012 - 19:08

Sono rimasto ipnotizzato da questo flok-country in punta di plettro, intenso e accorato, ma mai cupo o plumbeo. La raffinatezza folk di "Eskimo Song Duel" è di quell'intensità rara che in quegli anni è stata raggiunta da pochissimi altri, dei Tindersticks più luminosi e aerei. E "The Wounded Spider" sfida sul suo terreno il folk più profetico ed epicizzante e mascolino, da Lanegan ai 16Horsepower, rimanendone al contempo lontano, per delicatezza, mezzi toni...
Bello, bello.

I confronti tra musicisti diversi lasciano spesso il tempo che trovano, però non riesco ad evitare di pensare che in quel periodo è uscito un altro album che si muove in terreni folkeggianti con classe e raffinatezza, "In the aeroplane over the sea". E che forse abbiate scelto come pietra miliare il meno grande dei due...
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.




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