130 replies to this topic

[ouspen]

Dimmi se questo è comico:

Non si possono lasciare Iraq e Afghanistan in mano ai Talebani.

sì, molto.
o forse volevi scrivere: "non si può lasciare l'Iraq in mano a Talabani" ?

[BillyBudapest]

Sempre nel capitolo "fatti":
http://www.adnkronos...=3.0.2951728402

wow, le metterà in circolazione anche in iraq e afghanistan?

così magari diminuirà la mortalità locale, certamente dovuta all'inquinamento.

edit: ah, tra i numerosi "fatti" entusiasmanti (e coerenti) di cui si sta rendendo protagonista, ricorderei anche il ripristino del tribunale militare speciale per i detenuti di guantanamo, i quali teoricamente sarebbero dovuti essere trattati in modo costituzionale, con un normale processo - secondo le promesse di obama - ma a quanto pare ha deciso - che sorpresa! - che bush dopotutto aveva ragione.

altro fatto: obama invita israele a fermare gli insediamenti, ma intanto presenta al senato il programma delle spese prevsite per il prossimo anno con addirittura un incremento delle spese militari a favore di israele.
ma usualmente gli stati uniti non embargano e sanzionano economicamente chi non fa quel che dicono loro?
diciamo che se obama volesse davvero costringere israele a cambiare politica, userebbe i concreti mezzi in suo potere per fare pressione: gli taglierebbe i fondi.

invece li aumenta.

con obama abbiamo ancora (nel complesso) parole vs. fatti - come se appartenessero a due mondi distinti.

è questo il cambio culturale: infiocchettare tutto con belle parole progressiste e poi ficcarle nel sedere un po' a tutti.

e che dire di questo fatto?

93 bambini uccisi in afghanistan nella recente strage di 140 persone.
erano indubbiamente pericolosi terroristi talebani di 8 anni.

se ci fosse stato bush ci sarebbe stata una condanna perpetua e permanente (da una certa parte).

una volta queste cose si chiamavano "strage di innocenti" e il mandante sarebbe stato paragonato ad erode.

hey, ma obama è il primo presidente nero, quindi tutto quel che fa è senz'altro ok!

[BillyBudapest]

le torture a guantanamo stanno continuando sotto oh bama.

ma lo fanno progressisticamente. è tutta un'altra cultura.

http://www.informati...rticle22674.htm

[BillyBudapest]

http://informationcl...rticle22753.htm

[Ukrainian Roulette]

OBAMA, USA SONO UNO DEI PIU' GRANDI PAESI MUSULMANI

Gli Stati Uniti sono "uno dei piu' Paesi musulmani piu' grandi del mondo". La battuta e' di Barack Obama, pronunciata dal presidente americano a poche ore dal viaggio che lo portera' al Cairo, da dove parlera' ai credenti dell'Islam. "Penso", ha detto Obama in un'intervista alla francese Canal Plus, "che via sia bisogno di un dialogo migliore, affinche' il mondo musulmano capisca come gli Stati Uniti le pensano sul terrorismo e sulla democrazia". " In questo contesto, ha aggiunto Obama, "uno dei punti che voglio affermare e' che, se si tiene conto dei credenti americani, siamo una delle nazioni musulmane piu' grandi del mondo". Secondo una stima del 2007 i musulmani negli Stati Uniti sono lo 0,6% della popolazione adulta, in termini assoluti circa 1,4 milioni.

[Barbesino]

un grande uomo... è l'ultima speranza per un futuro migliore 

[Ukrainian Roulette]

un grande uomo... è l'ultima speranza per un futuro migliore 

(Mio difetto) : non riesco a quantificare il (eventuale ) tasso d'ironia...

[Ukrainian Roulette]

Che come "effetto collaterale" ha tralaltro significato un sensibile sviluppo dei diritti umani ( maschili e femminili  ), a confronto    ....

Credo che questo smascheramento di Obama sia da interpretare in termini unicamente monetari ( e non per i cittadini americani,ovviamente  ).

Poi la scenetta di Bin Laden che lo intimidisce pochi giorni prima è proprio da avanspettacolo berlusconiano dai....

[Claudio]

A proposito della subordinazione di Obama alla lobby ebraica e della continuità con la linea-Bush.

OBAMA; 60% ISRAELIANI DIFFIDA DI LUI, SONDAGGIO

�? nel segno della diffidenza il giudizio prevalente degli israeliani sul presidente americano, Barack Obama, ritenuto sbilanciato a favore della causa palestinese dalla maggioranza degli intervistati di un sondaggio realizzato ancor prima del suo discorso di apertura al mondo islamico tenuto oggi al Cairo. Secondo il sondaggio, curato da due istituti dell'Università di Tel Aviv e pubblicato oggi dall'agenzia online Ynet, il 60% della popolazione israeliana non ha fiducia che Obama sia in grado di garantire la sicurezza dello Stato ebraico. Il 55% reputa inoltre la sua politica filo-palestinese, contro un 31% che la giudica neutrale e un misero 5% che la valuta filo-israeliana in continuità col tradizionale orientamento delle amministrazioni Usa precedenti.

OBAMA; HAMAS, SEGNI CAMBIAMENTO, PRONTI A DIALOGO

Hamas vede nel discorso di Barack Obama al Cairo segnali di «discontinuità rispetto alla politica del suo predecessore George W. Bush». Lo ha detto all'ANSA Taher Nunu, portavoce del governo di fatto del movimento islamico radicale palestinese al potere nella Striscia di Gaza.
Nunu spera anche che sia «l'inizio di un cambiamento basilare» e, da parte sua, auspica «ogni forma di dialogo con l'amministrazione Usa» fondata «sul rispetto delle scelta democratiche dei popoli».

OBAMA; COLONI FURIOSI, HUSSEIN OBAMA SPOSA BUGIE ARABI

Reazione furiosa del movimento israeliano dei coloni al discorso pronunciato oggi al Cairo dal presidente americano, indicato in una nota come «Hussein Obama» (con il suo solo secondo nome) per sottolinearne l'asserita partigianeria verso il mondo arabo e musulmano.
«Hussein Obama ha dato priorità alle bugie degli arabi, ripetute sempre con determinazione dai loro leader, piuttosto che alle verità degli ebrei, riferite con voce debole e insicura» dalla dirigenza politica israeliana, si legge in una nota diffusa dal consiglio della Yesha, l'organismo di coordinamento degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, dei
quali Obama è tornato a chiedere il congelamento.

[juL fu Sig.M.]

A proposito della subordinazione di Obama alla lobby ebraica e della continuità con la linea-Bush.

OBAMA; 60% ISRAELIANI DIFFIDA DI LUI, SONDAGGIO

�? nel segno della diffidenza il giudizio prevalente degli israeliani sul presidente americano, Barack Obama, ritenuto sbilanciato a favore della causa palestinese dalla maggioranza degli intervistati di un sondaggio realizzato ancor prima del suo discorso di apertura al mondo islamico tenuto oggi al Cairo. Secondo il sondaggio, curato da due istituti dell'Università di Tel Aviv e pubblicato oggi dall'agenzia online Ynet, il 60% della popolazione israeliana non ha fiducia che Obama sia in grado di garantire la sicurezza dello Stato ebraico. Il 55% reputa inoltre la sua politica filo-palestinese, contro un 31% che la giudica neutrale e un misero 5% che la valuta filo-israeliana in continuità col tradizionale orientamento delle amministrazioni Usa precedenti.

OBAMA; HAMAS, SEGNI CAMBIAMENTO, PRONTI A DIALOGO

Hamas vede nel discorso di Barack Obama al Cairo segnali di «discontinuità rispetto alla politica del suo predecessore George W. Bush». Lo ha detto all'ANSA Taher Nunu, portavoce del governo di fatto del movimento islamico radicale palestinese al potere nella Striscia di Gaza.
Nunu spera anche che sia «l'inizio di un cambiamento basilare» e, da parte sua, auspica «ogni forma di dialogo con l'amministrazione Usa» fondata «sul rispetto delle scelta democratiche dei popoli».

OBAMA; COLONI FURIOSI, HUSSEIN OBAMA SPOSA BUGIE ARABI

Reazione furiosa del movimento israeliano dei coloni al discorso pronunciato oggi al Cairo dal presidente americano, indicato in una nota come «Hussein Obama» (con il suo solo secondo nome) per sottolinearne l'asserita partigianeria verso il mondo arabo e musulmano.
«Hussein Obama ha dato priorità alle bugie degli arabi, ripetute sempre con determinazione dai loro leader, piuttosto che alle verità degli ebrei, riferite con voce debole e insicura» dalla dirigenza politica israeliana, si legge in una nota diffusa dal consiglio della Yesha, l'organismo di coordinamento degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, dei
quali Obama è tornato a chiedere il congelamento.

No, è tutto uguale... ci perdi pure tempo...o il massimo o niente.

tra l'altro il discorso di oggi mi ha quasi commosso.

[juL fu Sig.M.]

OBAMA, USA SONO UNO DEI PIU' GRANDI PAESI MUSULMANI

Gli Stati Uniti sono "uno dei piu' Paesi musulmani piu' grandi del mondo". La battuta e' di Barack Obama, pronunciata dal presidente americano a poche ore dal viaggio che lo portera' al Cairo, da dove parlera' ai credenti dell'Islam. "Penso", ha detto Obama in un'intervista alla francese Canal Plus, "che via sia bisogno di un dialogo migliore, affinche' il mondo musulmano capisca come gli Stati Uniti le pensano sul terrorismo e sulla democrazia". " In questo contesto, ha aggiunto Obama, "uno dei punti che voglio affermare e' che, se si tiene conto dei credenti americani, siamo una delle nazioni musulmane piu' grandi del mondo". Secondo una stima del 2007 i musulmani negli Stati Uniti sono lo 0,6% della popolazione adulta, in termini assoluti circa 1,4 milioni.

Che ci vuoi fare... a noi invece ci tocca Borghezio...
vedremo cosa sarà più produttivo sul lungo periodo.

[BillyBudapest]

A proposito della subordinazione di Obama alla lobby ebraica e della continuità con la linea-Bush.

OBAMA; 60% ISRAELIANI DIFFIDA DI LUI, SONDAGGIO

�? nel segno della diffidenza il giudizio prevalente degli israeliani sul presidente americano, Barack Obama, ritenuto sbilanciato a favore della causa palestinese dalla maggioranza degli intervistati di un sondaggio realizzato ancor prima del suo discorso di apertura al mondo islamico tenuto oggi al Cairo. Secondo il sondaggio, curato da due istituti dell'Università di Tel Aviv e pubblicato oggi dall'agenzia online Ynet, il 60% della popolazione israeliana non ha fiducia che Obama sia in grado di garantire la sicurezza dello Stato ebraico. Il 55% reputa inoltre la sua politica filo-palestinese, contro un 31% che la giudica neutrale e un misero 5% che la valuta filo-israeliana in continuità col tradizionale orientamento delle amministrazioni Usa precedenti.

OBAMA; HAMAS, SEGNI CAMBIAMENTO, PRONTI A DIALOGO

Hamas vede nel discorso di Barack Obama al Cairo segnali di «discontinuità rispetto alla politica del suo predecessore George W. Bush». Lo ha detto all'ANSA Taher Nunu, portavoce del governo di fatto del movimento islamico radicale palestinese al potere nella Striscia di Gaza.
Nunu spera anche che sia «l'inizio di un cambiamento basilare» e, da parte sua, auspica «ogni forma di dialogo con l'amministrazione Usa» fondata «sul rispetto delle scelta democratiche dei popoli».

OBAMA; COLONI FURIOSI, HUSSEIN OBAMA SPOSA BUGIE ARABI

Reazione furiosa del movimento israeliano dei coloni al discorso pronunciato oggi al Cairo dal presidente americano, indicato in una nota come «Hussein Obama» (con il suo solo secondo nome) per sottolinearne l'asserita partigianeria verso il mondo arabo e musulmano.
«Hussein Obama ha dato priorità alle bugie degli arabi, ripetute sempre con determinazione dai loro leader, piuttosto che alle verità degli ebrei, riferite con voce debole e insicura» dalla dirigenza politica israeliana, si legge in una nota diffusa dal consiglio della Yesha, l'organismo di coordinamento degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, dei
quali Obama è tornato a chiedere il congelamento.

No, è tutto uguale... ci perdi pure tempo...o il massimo o niente.

tra l'altro il discorso di oggi mi ha quasi commosso.

come al solito state parlando di chiacchiere, tra l'altro piuttosto controverse:

http://english.aljaz...1331566582.html

tra l'altro, anche jimmy carter faceva bei discorsi criticando israele (con sionista digrignar di denti), ma non cambiò nulla.

e allora, datemi fatti, e poi se ne riparla.

come detto, tanto per cominciare, se obama intende davvero essere incisivo con israele, oltre alle parole deve implementare pressioni concrete, come tagliare i finanziamenti a israele, invece di prevedere di aumentare ulteriormente gli aiuti bellici per il prossimo anno, come fatto nel preventivo delle spese americane già compilato e firmato - altrimenti non è ben chiaro cosa dovrebbe spingere israele a desistere (e già NETANIAU - non so come si scrive - ha accennato ad accordi precedenti con bush, che quindi li autorizza a fare ancora questo e quello e bla bla bla).

[BillyBudapest]

il problema non sono i discorsi o l'eventuale "fede", che contano quel che contano (nulla), ma l'andare oltre le parole.

[Mr Repetto]

il problema non sono i discorsi o l'eventuale "fede", che contano quel che contano (nulla), ma l'andare oltre le parole.

Ma perchè questa contrapposizione parole-fatti? Le parole SONO fatti. In diplomazia sono fatti, o meglio mezzi, tanto quanto un embargo o una guerra. Se vogliamo, mi paiono piuttosto un embargo o una guerra una forma distorta di "comunicazione diplomatica".

[Mr Repetto]

tra l'altro il discorso di oggi mi ha quasi commosso.

Il motivo per cui non mi ha commosso è solo perchè si vedeva il grandissimo lavoro di costruzione per cui nulla, nella comunicazione, era lasciato al caso e alla spontaneità. Ciò non toglie la straordinaria abilità con cui Obama sia riuscito a parlare insieme alla ragione e al cuore.
Non è lecito aspettarsi più di quanto sia nel potere anche dell'uomo più potente del mondo, più dei già ambiziosissimi (per quanto vaghi) programmi ed obiettivi e, soprattutto, non è lecito attendersi tutto subito.
Guardando il discorso del Cairo, però, si ha veramente la sensazione, e non solo la speranza, di assistere a una svolta epocale. Soprattutto perchè dietro l'atteggiamento "ecumenico" del Presidente degli Stati Uniti non ci sono solamente la buona volontà di un uomo e l'ovvio sostegno del resto del mondo, ma un preciso mandato del suo popolo a cui, in fin dei conti, dovrà rispondere. Per questo credo potrebbe essere fondamentale il modo in cui dovesse reagire l'America a nuovi eventuali, e purtroppo possibili, attacchi.

[astrodomini]

e allora, datemi fatti, e poi se ne riparla.

Il netto e deciso cambio di atteggiamento nei confronti del mondo arabo mi sembra un fatto piuttosto importante; dopo un decennio in cui le parole d'ordine erano guerra, stati canaglia etc. con questo discorso le cose stanno iniziando a cambiare.
Obama non cambierà mai radicalmente la politica di allenza con Israele, strategicamente importante e molto pericolosa a livello internazionale (lo stato ebraico ha tutte le armi per scatenare un olocausto nucleare se venisse lasciato solo in balia dei paesi arabi confinanti) ma potrà fare molto per creare un clima più fertile per la nascita di accordi e quindi di maggior pace. Jimmy Carter faceva tanti discorsi ma è stato il promotore degli accordi di pace fra Egitto e Israele di Camp David, non una cosa da poco.

[BillyBudapest]

e allora, datemi fatti, e poi se ne riparla.

Il netto e deciso cambio di atteggiamento nei confronti del mondo arabo mi sembra un fatto piuttosto importante; dopo un decennio in cui le parole d'ordine erano guerra, stati canaglia etc. con questo discorso le cose stanno iniziando a cambiare.
Obama non cambierà mai radicalmente la politica di allenza con Israele, strategicamente importante e molto pericolosa a livello internazionale (lo stato ebraico ha tutte le armi per scatenare un olocausto nucleare se venisse lasciato solo in balia dei paesi arabi confinanti) ma potrà fare molto per creare un clima più fertile per la nascita di accordi e quindi di maggior pace. Jimmy Carter faceva tanti discorsi ma è stato il promotore degli accordi di pace fra Egitto e Israele di Camp David, non una cosa da poco.

l'atteggiamento non è un "fatto", nel senso che non è un'azione concreta che spiana la strada in una data direzione, è semplicemente un modo di porsi: fatto sarebbe fare pressione su israele nel modo in cui ho segnalato più sopra, per esempio - invece di utilizzare doppi standard (e, ribadisco, aumentare addirittura i finanziamenti).

fare bei discorsi e poi continuare ad avallare o giustificare (concretamente: per esempio mandando ulteriori truppe, o per esempio  - cosa che non viene divulgata - progettando di lasciare in iraq a tempo indefinito diverse truppe "rinominate") la guerra in iraq e in afghanistan, è invece un fatto di contraddizione tra parole e azioni.

le azioni possono contraddire gli atteggiamenti, e gli atteggiamenti - se meglio esaminati - spesso si rivelano alquanto ambigui.

e, per il momento, perlopiù è ciò che sta facendo.

inutile parlare di cambiamento - e lui l'ha fatto - se poi non si hanno i mezzi per applicarlo, fermo restando che per quel che mi concerne obama lo sapeva già da prima.

inutile, altro esempio, parlare di levare l'embargo a cuba nel 2004, e poi cambiare idea una volta eletto, tanto da non rispondere a tono a chi gli pone quesiti su questa contraddizione.

l'atteggiamento non è un "fatto": anche nel giochino poliziottobuono-poliziottocattivo c'è un atteggiamento positivo da parte del primo, per tentare di ottenere la stessa cosa cercata dal secondo.
l'atteggiamento di per sè, slegato dal resto, non significa davvero nulla.

non sono io che ho promesso il "cambiamento" e una netta discontinuità con l'amministrazione precedente (che vada oltre parole e "atteggiamenti"), una svolta storica, ma la propaganda dello stesso obama amplificata dai media di tutto il mondo.

e invece, improvvisamente, 90 bambini morti in un bombardamento che avrebbero reso bush un nuovo hitler agli occhi di molti, nell'amministrazione obama diventano un qualcosa di trascurabile, coperto dall'aura di progresso della sua immagine, che berlusconianamente prende macerie e carcasse le trasforma in sorrisoni e cambiamento.

[astrodomini]

l'atteggiamento non è un "fatto", nel senso che non è un'azione concreta che spiana la strada in una data direzione, è semplicemente un modo di porsi

A me invece sembra un buon inizio, la prima parte di un disgelo che dopo anni di attacchi e di guerre nel mondo arabo sarà un processo lungo e arduo che non si risolverà in qualche visita o in qualche discorso. La speranza è che alle premesse seguirà la diplomazia e la creazione di un periodo profiquo per la pacificazione della zona e la distensione dei rapporti, anche su Cuba qualcosa sta iniziando a muoversi.
Credo che nemmeno il più strenuo sostenitore di Obama si aspettasse un repentino cambio del mondo e delle poltiche americane nel giro di sei mesi, il cambiamento specie in tempo di crisi avrà i suoi tempi. Capisco la foga di certi ambienti politici nel dare contro all'America in ogni modo, forma o maniera; io a Obama do cinque anni di tempo.

[Number 6]

Comunque era ora che un Presidente USA facesse un discorso del genere.
Buttare a mare otto anni di follia Bushista e ridare speranza al mondo non era facile ma quest'uomo ci sta riuscendo. Sta tenedo fede alle premesse ele sta anche, per certi versi, oltrepassando.
In questo momento vorrei avere un Presidente così.

[BillyBudapest]

ma sì. la retorica prima di tutto.

edit:

"Oggi vorrei parlare direttamente ai popoli del Medio Oriente», "gli Stati Uniti non sono in guerra con l'Islam", "l'America rispetta la storia e le tradizioni del mondo musulmano", "la libertà, per sua stessa natura, non può essere imposta, ma dev'essere una scelta".

Obama? Bush, 2006.

[Number 6]

ma sì. la retorica prima di tutto.

edit:

"Oggi vorrei parlare direttamente ai popoli del Medio Oriente», "gli Stati Uniti non sono in guerra con l'Islam", "l'America rispetta la storia e le tradizioni del mondo musulmano", "la libertà, per sua stessa natura, non può essere imposta, ma dev'essere una scelta".

Obama? Bush, 2006.

Peccato che alle parole non siano mai seguiti i fatti. O meglio, siano sempre seguiti fatti diametralmente opposti. Però fa comodo dimenticarlo.

[Ukrainian Roulette]

Torna l'ipotesi terrorismo. Sull'aereo 2 persone il cui nome corrisponderebbe a quello di due uomini noti per il loro legame con il terrorismo islamico

http://www.lastampa....44505girata.asp

Non era mica lo stesso giorno in cui Obama si recava al Cairo per fare quel discorsetto sull'Islam ?!

[Suedehead]

BUONA VISIONE

[sud afternoon]

Ma sei diventato padre?  O_O

[Suedehead]

Ma sei diventato padre?  O_O

Sì pluripadre.  O_O


Per American Gods:
ma cosa ti fa pensare che il mondo del potere sia allo sbando a tal punto da permettere la candidatura e appoggiare l'elezione di uno che "ci sta di meno"?
Ma l'hai visto il documentario?
Leggi anche qui

[Claudio]

Ma sei diventato padre?  O_O

Sì pluripadre.  O_O


Per American Gods:
ma cosa ti fa pensare che il mondo del potere sia allo sbando a tal punto da permettere la candidatura e appoggiare l'elezione di uno che "ci sta di meno"?
Ma l'hai visto il documentario?
Leggi anche qui

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripeto che il supporto di Obama è la gente degli Stati Uniti.
La cosa che mi fa veramente specie è che qui date tutti per scontato che ci siano dei poteri dietro le quinte, cosa non del tutto falsa anzi, ma che chi ve l' abbia detto sia un sito internet e che pretendiate di conoscerne alla perfezione i meccanismi. Chiamasi atroce ignoranza.

Più che altro chiamasi anti-americanismo: nessun presidente americano li soddisferà mai, neanche il Mahatma Gandhi risorto alla Casa Bianca, perché scopriranno che è finanziato dalle lobby indiane della canapa!

[Ukrainian Roulette]

Torna l'ipotesi terrorismo. Sull'aereo 2 persone il cui nome corrisponderebbe a quello di due uomini noti per il loro legame con il terrorismo islamico

http://www.lastampa....44505girata.asp

Non era mica lo stesso giorno in cui Obama si recava al Cairo per fare quel discorsetto sull'Islam ?!

il che mi fa pensare al mossad, per qualche misterioso motivo.

oppure credi che l'attacco al world trade center sia davvero opera dei mooslems?

Tranquilliziamoci che tanto "hanno detto" che si trattava di un doppio caso di omonimia..  O_O

Che qualche attentato sia materialmente eseguito da membri di Al Qaeda (non al WTC ) ci credo. Ci credo di meno se poi mi dicono che a capo della cosiddetta organizzazione ci sono i fanatici islamici. Quelli li temo per aspetti puramente sociali.
Ragionando sul codice usato da Obama al Cairo potrei pensare che l'apertura era semplicemente rivolta alle lobbies ( o intelligences ) israeliane di cui sopra.
L'attentato all'Air Bus suonerebbe come avvertimento finale per scongiurare cambiamenti di rotta di Obama all'ultimo momento

[Ukrainian Roulette]

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripeto che il supporto di Obama è la gente degli Stati Uniti.
La cosa che mi fa veramente specie è che qui date tutti per scontato che ci siano dei poteri dietro le quinte, cosa non del tutto falsa anzi, ma che chi ve l' abbia detto sia un sito internet e che pretendiate di conoscerne alla perfezione i meccanismi.Chiamasi atroce ignoranza.

sarebbe ignoranza se non fosse ormai chiaro che si tratta della lobby sionista.

messianismo ebraico, ovvero l'idea di avere il dovere divino di dominare su tutto.

Forse c'è speranza .... 

ISRAELE: LAPO ELKANN GUARDA A EBRAISMO, TORNO A RADICI

Tel Aviv, 11 giugno Un ritorno alle radici ebraiche della famiglia paterna e una tappa importante lungo un ''cammino di conversione''. Non usa giri di parole Lapo Elkann per tratteggiare il senso del suo viaggio di questi giorni in Israele. Un viaggio che lo ha portato a incontrare il presidente Shimon Peres e l'ex ministra degli Esteri Tzipi Livni, a esplorare alcuni poli dell'innovazione, a visitare a Tel Aviv l'ospedale Tel Ha-Shomer (per conto del quale e' 'ambasciatore di buona volonta''). Ma anche a raccogliersi dinanzi al Muro del Pianto di Gerusalemme, al fianco del rabbino capo Shmuel Rabinovic. ''E' stato un viaggio personale, legato alle attivita' delle mie aziende, ma anche e soprattutto alla mia spiritualita' religiosa e all'approfondimento di una terra che ha al centro Gerusalemme: capitale spirituale del mondo'', spiega il nipote dell'avvocato Agnelli prima della partenza. Un'occasione che ''mi ha dato l'onore e il privilegio di conoscere il presidente Peres'', aggiunge. E di ''sperimentare la dolcezza, l'umanita' e la compassione del rabbino Rabinovic'': la guida spirituale che lo ha accompagnato al Muro del Pianto. Tappa non casuale, rivela Lapo, del ''cammino di conversione che sto facendo per diventare ebreo''. Un percorso ''cominciato un anno fa'' e che si presenta ''difficile, poiche' l'ebraismo si eredita dalla madre e io ho un padre ebreo e una madre cristiana''. E che tuttavia Elkann appare fermamente intenzionato a compiere. ''La religione ebraica - sostiene - e' quella in cui sento di poter essere piu' a mio agio. Questo non significa che non rispetti il buddismo o che ai miei figli, se ne avro', non voglia lasciare liberta' di scelta. Sono nato cattolico, poi sono diventato ortodosso quando mia madre ha sposato un russo-ortodosso, ma non ho mai sentito quella spiritualita' come mia. Mentre dell'ebraismo m'attrae la preghiera comunitaria e il fatto che le preghiere non sono preghiere, ma benedizioni''. Dietro la scelta di vita (e di fede), c'e' un uomo che dichiara oggi apertamente la propria ''sensibilita''' accanto alla determinazione e, che avendo ''creato tre aziende'', si sente ''libero, indipendente'' e deciso a capire meglio se stesso: poiche' l'alternativa - afferma - e' fra ''capire se stessi e autodistruggersi''. C'e' poi il desiderio d'approfondire il rapporto con Israele e di ''fare qualcosa'' per questo Paese: ''Una terra - nota Lapo Elkann - dove la gente lotta per avere una vita normale'', e questo ''vale per gli israeliani come per i palestinesi''. Di qui l'interesse anche professionale per una realta' che e' ''un laboratorio di avanguardia tecnologica''. E la risposta entusiasta all'invito di Peres a partecipare a ottobre alla 'Presidence Conference': un forum internazionale aperto a leader politici, intellettuali e uomini d'affari di fama, cui Elkann contribuira' coordinando ''un panel di creativi''. Senza contare l'impegno con l'ospedale Tel Ha-Shomer, nel quale l'ospite venuto dall'Italia ha potuto conoscere oggi Ezeldin Abu el-Aish, il medico palestinese di Gaza candidato al Nobel per la pace, che ha visto morire qualche mese fa tre figlie in un bombardamento israeliano. E che pero' non ha rinunciato a continuare a collaborare con i colleghi di Tel Aviv per far nascere un nuovo padiglione pediatrico, aperto senza distinzioni a bambini ebrei e arabi. Progetto per il quale Lapo Elkann promuovera' una raccolta di fondi.

:

[Mr Repetto]

ma sì. la retorica prima di tutto.

A me la storia di Obama sembra essere caratterizzata da un fortissimo idealismo. Per questo personalmente mi fido della "sincerità" della sua retorica. Vedremo però quale sarà la sua abilità nella gestione del grande potere che si ritrova, per la prima volta nella sua vita, a gestire.

[Suedehead]

Ma sei diventato padre?  O_O

Sì pluripadre.  O_O


Per American Gods:
ma cosa ti fa pensare che il mondo del potere sia allo sbando a tal punto da permettere la candidatura e appoggiare l'elezione di uno che "ci sta di meno"?
Ma l'hai visto il documentario?
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Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripeto che il supporto di Obama è la gente degli Stati Uniti.
La cosa che mi fa veramente specie è che qui date tutti per scontato che ci siano dei poteri dietro le quinte, cosa non del tutto falsa anzi, ma che chi ve l' abbia detto sia un sito internet e che pretendiate di conoscerne alla perfezione i meccanismi. Chiamasi atroce ignoranza.

Più che altro chiamasi anti-americanismo: nessun presidente americano li soddisferà mai, neanche il Mahatma Gandhi risorto alla Casa Bianca, perché scopriranno che è finanziato dalle lobby indiane della canapa!

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Hai detto bene orfeo.
Continuate pure a dare degli ignoranti, paranoici, pazzi visionari a chi vuol crescere e discutere di consapevolezza oltre all'orticello che vi siete ritagliati.
Io sono ignorante e lo so, ma so anche che l'ignoranza può essere molto più buia e profonda.
Non è colpa di nessuno di noi.
Pace e Bene.

[juL fu Sig.M.]

Ma sei diventato padre?  O_O

Sì pluripadre.  O_O


Per American Gods:
ma cosa ti fa pensare che il mondo del potere sia allo sbando a tal punto da permettere la candidatura e appoggiare l'elezione di uno che "ci sta di meno"?
Ma l'hai visto il documentario?
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Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripeto che il supporto di Obama è la gente degli Stati Uniti.
La cosa che mi fa veramente specie è che qui date tutti per scontato che ci siano dei poteri dietro le quinte, cosa non del tutto falsa anzi, ma che chi ve l' abbia detto sia un sito internet e che pretendiate di conoscerne alla perfezione i meccanismi. Chiamasi atroce ignoranza.

Più che altro chiamasi anti-americanismo: nessun presidente americano li soddisferà mai, neanche il Mahatma Gandhi risorto alla Casa Bianca, perché scopriranno che è finanziato dalle lobby indiane della canapa!

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Non c'è miglior alleato dell'establishment di chi contesta il sistema in blocco e per partito preso.

Personalmente dopo quella roba esilarante sulle scie chimiche veramente mi chiedo perchè se avete tutto codesto tempo libero non andate a servire alla mensa dei poveri o a fare volontariato sanitario.

Boh.

[Suedehead]

Ma sei diventato padre?  O_O

Sì pluripadre.  O_O


Per American Gods:
ma cosa ti fa pensare che il mondo del potere sia allo sbando a tal punto da permettere la candidatura e appoggiare l'elezione di uno che "ci sta di meno"?
Ma l'hai visto il documentario?
Leggi anche qui

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripeto che il supporto di Obama è la gente degli Stati Uniti.
La cosa che mi fa veramente specie è che qui date tutti per scontato che ci siano dei poteri dietro le quinte, cosa non del tutto falsa anzi, ma che chi ve l' abbia detto sia un sito internet e che pretendiate di conoscerne alla perfezione i meccanismi. Chiamasi atroce ignoranza.

Più che altro chiamasi anti-americanismo: nessun presidente americano li soddisferà mai, neanche il Mahatma Gandhi risorto alla Casa Bianca, perché scopriranno che è finanziato dalle lobby indiane della canapa!

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Non c'è miglior alleato dell'establishment di chi contesta il sistema in blocco e per partito preso.

Personalmente dopo quella roba esilarante sulle scie chimiche veramente mi chiedo perchè se avete tutto codesto tempo libero non andate a servire alla mensa dei poveri o a fare volontariato sanitario.

Boh.

Sarei io a parlare per partito preso?
Detto poi da gente che passa il suo tempo a scrivere di "politica" solo attraverso schemi partitici e informazioni mediatiche negli inutili polpettoni che galleggiano in questa board...
Ho già ricevuto velate minacce a causa della mie iniziative dopo la conferenza che ho organizzato Venerdì sera sulle scie chimiche alla quale hanno partecipato 300 persone e molte altre sono rimaste fuori dalla porta.
Evidentemente:
- non sono poi così fuori strada
- certa gente si sta finalmente svegliando

Non è detto comunque che tutti prendano la propria strada verso la consapevolezza dalle "cospirazioni" e dalla lotta civile come sin d'ora è stata concepita.
Il messaggio che si vuole diffondere è quello della fiducia in sé stessi e sulla natura umana, apprendendo, tra le altre, che le regole mediche e scientifiche considerate ora ufficiali e ben radicate hanno la vita corta. Come coloro che mediante sistemi leciti e illeciti cercano di mantenere alla vigilia di un nuovo risveglio.

[juL fu Sig.M.]

Ho già ricevuto velate minacce a causa della mie iniziative dopo la conferenza che ho organizzato Venerdì sera sulle scie chimiche alla quale hanno partecipato 300 persone e molte altre sono rimaste fuori dalla porta.

Qualcuno ti ha spiegato, o hai spiegato te come mai queste presunte scie chimiche hanno la stessa consistenza del vapore acqueo quando invece dovrebbero essere sostanze chimiche vaporizzate e come tali completamente invisibilinel 90% dei casi o comunque con la giusta diluizione ?

Sono personalmente interessato ma nessuno mi ha ancora risposto, eppure a me sembra la domanda chiave.

[ouspen]

l'anti-americano Ron Paul:


Kathleen Wells: Cosa pensate della decisione del presidente Obama di rendere pubblici i documenti sulla tortura?

Ron Paul: Penso che sia stato un gesto puramente politico. Penso che abbia tradito le promesse. �? stato scelto come cambiamento ma è la stessa vecchia roba ed ora, su questa ed altre questioni, è tanto neo-con quanto lo è stato Bush. La guerra è stata ampliata. Continua a tener aperta Guantanamo. Probabilmente si fanno ancora, per quanto ne sappiamo, dei voli segreti di tortura . Abbiamo solo spostato parte di questo procedimento oltremare. Non saremo informati di ciò nel dettaglio.

Kathleen Wells: Ritenete che il presidente Obama sia neo-con come Bush? Non vedete una distinzione fra le due amministrazioni?

Ron Paul: Il tono è diverso, ma le politiche non cambiano. Stiamo spargendo la guerra. La guerra si sta espandendo. Non stiamo perseguendo quelli che hanno eseguito le torture. Guantanamo non verrà chiusa. Quindi no, non la vedo.

Obama ha aumentato il budget del DOD [Dipartimento della Difesa]. �? certo che potremmo spendere alcuni di quei soldi nel nostro paese dove la gente sta davvero soffrendo. Ma abbiamo aumentato il budget del DOD, mi sembra, del 10 per cento. Non posso vedere alcun cambiamento significativo nella politica estera. La promessa di lasciare l'Iraq era una piccola promessa e prevedo che non accadrà. Ci saranno truppe in Iraq con questa amministrazione, ne sono convinto.

Kathleen Wells: Perché ne siete convinto?

Ron Paul: Perché penso che nessuno voglia affrontare le difficoltà che potrebbero seguire. I problemi li abbiamo creati noi andando là e quando ce ne andremo, i problemi probabilmente peggioreranno un po'. Allora daranno la colpa all'essercene andati, ma il vero problema è stato andarci. Così, penso che la pressione internazionale che sopportiamo da vari alleati sia così grande che non ce ne andremo. E non aspettatevi che le politiche cambino.

Tutto si svolge come ho detto per anni. La politica estera non cambia con i repubblicani o i democratici. In generale, sono pochissime le politiche che cambiano. C'è molto dibattito e molta retorica, ma le cose continuano come sempre.

Quando c'era Clinton, i repubblicani condannarono il suo problema somalo. Bush disse che non sarebbe stato un costruttore di nazioni e un poliziotto mondiale e appena fu eletto si rivelò molto peggio. Obama dice che Bush è terribile e viene eletto, e improvvisamente, indovinate chi sta incoraggiando Obama adesso? Gente come Lindsay Graham. I veri falchi del Partito Repubblicano si stanno godendo tutto questo. Calcolano di stare vincendo questi scontri.

(...)

Kathleen Wells: Spiegate perché credete che non ci sia differenza fra l'amministrazione Obama e l'amministrazione Bush?

Ron Paul: Nello stile, sono differenti. Il tono è diverso e penso che ci sia un beneficio in questo. Ma le sue politiche non cambiano. Alla fine, sono le politiche che contano. Le forti dichiarazioni contro l'Iran ci sono ancora. E, proprio ora, passando per la nostra commissione (la Commissione Congressuale delle Relazioni Internazionali/Commissione degli Affari Esteri) saranno imposte all'Iran sanzioni più pesanti �?? in cerca di un altro scontro. E abbiamo preso la posizione di non permetter loro di continuare con i test nucleari, anche se nell'ambito della legge ed anche se fatti pacificamente. Non lo consentiremo. Così no, quella posizione non è cambiata.

Come ho detto prima, in Iraq la guerra non si sta spegnendo. La violenza sta aumentando. E la guerra si sta espandendo in Afghanistan, mandandoci più truppe. Ed ora stiamo cominciando con il Pakistan. E, davvero, tutto il problema del Pakistan è solo un riflesso della nostra politica estera molto, molto sbagliata. Diamo la caccia ai talebani ed alcuni entrano in Pakistan, quindi invitiamo pubblicamente il loro governo a fare questo e quello, insomma stiamo lavorando molto duramente per avere un'altra guerra nel Pakistan.

intervista completa

[BillyBudapest]

sei la mia consolazione, ouspen.

[BillyBudapest]

spargiamo odio! l'odio salverà il mondo! unisciti anche tu!

all you need is hate - papparapapà.

[ArchieFisher]

Ho sentito della notizia che l'Italia ospiterà tre detenuti di Guantanamo.

Non voglio qui intrare nel merito nè della vicenda legata alla chiusura di Guantanamo nè di quanto sia opportuna la promessa fatta da Berlusconi, ma mi è sorta una curiosità, alla quale spero mi possiate dare risposta.

Se chiudono Guantanamo, gli Stati Uniti hanno veramente problemi a piazzare nelle proprie carceri 250 detenuti di massima sicurezza?

Ne so poco a riguardo, ma la cosa mi stupisce un po'.

[BillyBudapest]

no.

ad ogni modo, avete visto come ha ammazzato quella mosca?

ve l'avevo detto che in realtà è un automa assassino costruito dalla nasa e programmato dalla cia.

[juL fu Sig.M.]

no.

ad ogni modo, avete visto come ha ammazzato quella mosca?

ve l'avevo detto che in realtà è un automa assassino costruito dalla nasa e programmato dalla cia.

post dell'anno.

Comunque sticazzi che riflessi...

[Ukrainian Roulette]

BUONA VISIONE

Difficilmente riuscirò a ringraziarti a sufficienza...

Vorrei però chiederti se hai capito o come hai interpretato la repentina richiesta di Obama di poter controllare personalmente quell'esercito privato di un milione di individui. Sembra in previsione di un rapido deteriorarsi della sua immagine a catastrofe causata . Ma in contraddizione con l'assunto del paio di cicli di Obama con relativa riciclatura del burattino di turno...

[Ukrainian Roulette]

Non avevo dubbi ...

Pieni poteri alla FED: la svolta di Obama


http://www.finanzaed...obama-3156.html