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Ogni mondo è paese - l'eterno dilemma: città o paese


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104 replies to this topic

#1 Fonzie

    Utente insicuro

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Inviato 04 maggio 2011 - 07:44

Post di ricerca conforto/verità assoluta.

Sto mettendo su casa in questa cittadina di 55000 abitanti (Ascoli Piceno): molti miei amici del liceo e conoscenti, nel frattempo, hanno in un modo o nell'altro abbandonato queste lande (o sono quasi del tutto scomparsi).

Così, a spanne:
2 neo-dottori: Bologna (dopo uni a Bologna) e Verona (dopo uni a Perugia)
1 architetto: uni qui, Master a Milano, tirocinio a Torino ed ora in cerca di lavoro come designer (forse colloquio prossimo a Bologna)
1 laureanda in lingue: tornata da poco dall'Erasmus e in procinto di ripartire per l'Australia
1 laureanda in giurisprudenza: Roma, fissa (con ragazzo Napoletano che ha lavorato per molti anni a Londra)
1 informatico: Roma, attualmente erasmus Svezia con tendenza a rimanere là (con sorella con tendenze a stabilirsi causa lavoro in Australia)
1 matematica: New York

e potrei continuare con molti altri...

Il filo comune è che "Questa città fa cagare, non c'è niente: vado fuori", anche per quelli che in realtà sono ancora qui ma vegetano 24 ore su 24 in casa, senza alcuna preoccupazione economica alle spalle.

ORA, avendo sempre più pressante il pensiero (a tratti timore) che il mio essere piccolo provinciale tenderà a deteriorare la mia cultura ed educazione, a volte penso, sono io a non essere normale ad essere rimasto sempre qui (come percorso di vita: no erasmus, no uni fuori...) o sono gli altri che alla soglia dei 30 anni ancora non hanno dei punti fissi in testa? E soprattutto è normale avere dei punti fissi o è limitante per la crescita della persona?

Non nascondo che mi piace qui dove vivo e dove son nato, ma ho paura che il mio vedere l'estero o il fuoriporta solo come turista, tenderà a depauperare la mia mente, rendendomi un bigotto della vita di tutti i giorni (esempio: non vedere come routine il dover prendere un autobus o la metro...).

E' così male pensare di avere delle radici in un posto e di tanto in tanto partire per esplorare (sia in ambito fisico (trekking, sci) che culturale (città, paesi...))?

Tutto ciò tenendo ben presente che il LAVORO attualmente, qualsiasi esso sia, lo vedo solo come un orrido belzebù ciucciatempo ed energie: forse a causa che a fine mese, causa casa, il mio conto è matematicamente a 0. Per completezza di informazione: sono impiegato a tempo indeterminato in una ditta della vallata del Tronto, una delle poche che ancora non è in crisi profonda. La sensazione è che però non sto "crescendo" professionalmente ed ho quindi paura per il futuro, con uno stipendio inchiodato al minimo sindacale per la mia categoria.


In soldoni la gente va fuori perchè vuole scopare di più? asd
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#2 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 04 maggio 2011 - 08:17

ripeto, secondo me gli AV ci sono, li ho presi anche con lo sciopero.
poi boh eh, magari ci sta che ci sia qualche ritardo.

sì ma non posso andare a spanne, c'è Dirk Ivens a Roma eh


///

se stai bene lì perchè te ne dovresti andare da un'altra parte?
quelli che se ne vanno è perchè non stanno bene dove vivono, almeno credo; oppure sì per ragioni lavorative ma non mi pare il tuo caso visto che dici di lavorare

mi sembra che spesso, quelli che vengono qua a Milano da fuori, non siano poi così contenti, magari sì per 3 anni il lavoro ti sembra tutto ma cazzo quando poi ti accorgi di aver costruito qualcosa (interessi, legami e quel cazzo che ti pare) per 30 anni e averla persa in pochissimo...

la crescita a livello professionale boh, valuta tu quanto ti interessa, detto che non te la garantisce nessuno (e poi, da come vedi il lavoro, che ti fotte della crescita?)

tutti vogliono un grande futuro, io penserei anche a come avere un grande passato; il lavoro è uno dei tanti tasselli, poi dici che non te ne fotte nulla e che ce l'hai pure (di questi tempi non è facile eh)
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#3 popten

    Classic Rocker

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Inviato 04 maggio 2011 - 08:32

Fonzie, sono d'accordo con lassie. se sta bene e hai il lavoro in un bel paesino, perchè dovresti andare in una grande città?non ti conosco granchè ma direi che dalle tue passioni(montagna ecc) direi che stai bene dove stai. e mangerai anche bene suppongo!!!
...poi mi inviti qualche volta? :)

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#4 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 04 maggio 2011 - 08:43

allora

Sciopero intera rete dalle ore 14 alle ore 18 del 6 maggio 2011

Consulta il programma di circolazione dei treni -> porta al seguente link
http://www.trenitali...0004016f90aRCRD

dove ci sono dei treni con scritto "confermato", è confermato lo sciopero o il treno? scusate  :'(
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#5 arancino

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Inviato 04 maggio 2011 - 08:44

Secondo me che ci sarà.. quelli saranno i comandati.
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#6 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 04 maggio 2011 - 08:45

Secondo me che ci sarà.. quelli saranno i comandati.


sì ci sarà sicuro (almeno penso), che intendi per "comandati"?
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#7 arancino

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Inviato 04 maggio 2011 - 08:53


Secondo me che ci sarà.. quelli saranno i comandati.


sì ci sarà sicuro (almeno penso), che intendi per "comandati"?


In caso di sciopero di servivi pubblici essenziali, il datore di lavoro può obbligare tot persone (mi pare il 20% del personale in servizio quel giorno) a presentarsi al lavoro, per consentire la continuità del servizio. Si chiama "comanda"
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#8 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 04 maggio 2011 - 08:55



Secondo me che ci sarà.. quelli saranno i comandati.


sì ci sarà sicuro (almeno penso), che intendi per "comandati"?


In caso di sciopero di servivi pubblici essenziali, il datore di lavoro può obbligare tot persone (mi pare il 20% del personale in servizio quel giorno) a presentarsi al lavoro, per consentire la continuità del servizio. Si chiama "comanda"


ah ok, in quel senso

cmq per ora dovrebbe partire, ovviamente potrebbero cambiare idea tra 2 ore o anche il giorno prima
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#9 Fonzie

    Utente insicuro

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Inviato 04 maggio 2011 - 08:55

L'avete presa proprio sul conforto eh! asd Grazie :)

@poppy: veramente vi ho già invitato tutti nel topic delle regioni ed effettivamente lo ammetto: si mangia da dio e sano.

@lassie: diverse persone che conosco hanno fatto la loro prima esperienza lavorativa a Milano (ho rischiato di andare a fare un colloquio alla Accenture anche io) ma pian piano ne stanno fuggendo tutte: chi è andato in Lussemburgo (ed ora cerca di tornare), chi è tornato nelle Marche...

La crescita professionale non mi interessa non avendo alcuna ambizione carriera, ma ho paura che con lo stipendio base che ho (e seri dubbi che crescerà) di non poter dar sfogo alle mie passioni che spesso e volentieri sono legate a spese, e soltanto lavorare per il sostentamento base (bollette tasse casa figli) (ciò nonostante il costo piuttosto basso della vita qui in zona).

Del grande futuro me ne sbatte meno che niente: magari poter ricordare di aver sciato sulla neve fresca del Canada o aver assistito ad un concerto irripetibile (o addirittura contribuire in qualche modo a risollevare la realtà giovane della zona), ma ricordare che dirigevo un reparto aziendale sinceramente no.

Insomma voglio rimanere qua vincendo al SuperEnalotto, naturalmente senza giocarlo.

Dovrei metter nel topic merde tutti quelli che conosco e cercano di evangelizzare chi li circonda: "Che cazzo fai ancora lì? Sono stato a XBURGO: quelli si che hanno capito tutto!!!"
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#10 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:01

Insomma voglio rimanere qua vincendo al SuperEnalotto, naturalmente senza giocarlo.


che coincidenza, pure io asd

(Lussemburgo??)
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#11 Fonzie

    Utente insicuro

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:04


Insomma voglio rimanere qua vincendo al SuperEnalotto, naturalmente senza giocarlo.


che coincidenza, pure io asd

(Lussemburgo??)


Lussemburgo come pianta stabile: in giro per il mondo per revisione conti (Australia, Ungheria, Irlanda...). Non è il mio ambito, anzi rifuggo tutto ciò che puzzi di economia.
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#12 botty

    ask me about intersectionality

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:04


Non nascondo che mi piace qui dove vivo e dove son nato, ma ho paura che il mio vedere l'estero o il fuoriporta solo come turista, tenderà a depauperare la mia mente, rendendomi un bigotto della vita di tutti i giorni (esempio: non vedere come routine il dover prendere un autobus o la metro...).


secondo me questo complesso di inferiorità è ingiustificato
a meno che tu non vada in corea del nord o simili l'estero non è che sia poi così diverso da quello che conosci già, ci sono città più o meno grandi e di solito la differenza principale a parte la lingua e l'architettura è che ci sono dei baracchini di waffle o salcazzo al posto di quelli della piadina per strada
per la "generazione erasmus" e per i vari seguaci di severgnini imbattersi nel wafflaro invece che nel piadinaro può sembrare un'esperienza insostituibile che apre la mente, ma se ci pensi, in questo ormai mitico estero che comprende senza distinzioni di sorta la svizzera, la nuova zelanda e il gabon, a parte alcune eccezioni chi c'è?
molto probabilmente gente che è cresciuta sentendo mtv bevendo coca cola e guardando friends. una mitizzazione come quella attuale per cui anche mettere un piede a chiasso è un'esperienza mistica l'avrei potuta accettare da goethe nell'800, non adesso
stessa cosa per la grande città vs piccola città: per restare sul tuo esempio, la metro non è altro che una corriera con una linea più estesa, più veloce e che passa più frequentemente (se nessuno ci si è buttato sotto). davvero pensi che per la tua crescita personale sia importante una contingenza del genere?
metro o corriera facciamo tutti le stesse cose, magari tu ti fai una sciata in più e un aperitivo in meno rispetto a uno di milano ma per come la vedo io è una cosa irrilevante
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#13 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:06

L'avete presa proprio sul conforto eh! asd Grazie :)

@poppy: veramente vi ho già invitato tutti nel topic delle regioni ed effettivamente lo ammetto: si mangia da dio e sano.

@lassie: diverse persone che conosco hanno fatto la loro prima esperienza lavorativa a Milano (ho rischiato di andare a fare un colloquio alla Accenture anche io) ma pian piano ne stanno fuggendo tutte: chi è andato in Lussemburgo (ed ora cerca di tornare), chi è tornato nelle Marche...

La crescita professionale non mi interessa non avendo alcuna ambizione carriera, ma ho paura che con lo stipendio base che ho (e seri dubbi che crescerà) di non poter dar sfogo alle mie passioni che spesso e volentieri sono legate a spese, e soltanto lavorare per il sostentamento base (bollette tasse casa figli) (ciò nonostante il costo piuttosto basso della vita qui in zona).

Del grande futuro me ne sbatte meno che niente: magari poter ricordare di aver sciato sulla neve fresca del Canada o aver assistito ad un concerto irripetibile (o addirittura contribuire in qualche modo a risollevare la realtà giovane della zona), ma ricordare che dirigevo un reparto aziendale sinceramente no.

Insomma voglio rimanere qua vincendo al SuperEnalotto, naturalmente senza giocarlo.

Dovrei metter nel topic merde tutti quelli che conosco e cercano di evangelizzare chi li circonda: "Che cazzo fai ancora lì? Sono stato a XBURGO: quelli si che hanno capito tutto!!!"



non so, è soggettivo dai, ci sono persone che stanno bene solo se viaggiano sempre, persone sedentarie che non se ne andrebbero mai e persone e persone

la spinta ad andare via devi averla tu, gli altri avranno un altro sentire, e poi mi stai dicendo che tanti tornano; se quello che hai costruito fino ad ora ti piace perchè dovresti andartene? secondo me tanti non hanno bene in mente cosa costruire e quindi sono delle mezze bandieruole che si spostano di qua e di là, seguendo gli step "normali" della vita (lavoro, matrimonio, ecc.) e poi ritrovandosi, di fatto, col nulla in mano perchè non erano gli step adatti per loro

sciare in Canada o il grande concerto non mi sembrano mete inarrivabili pure se rimani lì dove sei, da come scrivi, mi pare che la tu volontà sia quella e che ti fai dei problemi solo per stimoli esterni (i peggiori); poi ripeto, se dovessi mai sentirti ingabbiato, dovresti partire subito, sono il primo a dirlo
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#14 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:11

  magari tu ti fai una sciata in più e un aperitivo in meno rispetto a uno di milano ma per come la vedo io è una cosa irrilevante


e comunque, tutti i milanesi (e non solo) si fanno ore e ore di coda per finire, nel weekend, in montagna o al mare, insomma un equilibrio perfetto non esiste, ti manca sempre qualcosa
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#15 geeno

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:16


non so, è soggettivo dai, ci sono persone che stanno bene solo se viaggiano sempre, persone sedentarie che non se ne andrebbero mai e persone e persone


Ma soprattutto non esiste una soluzione che ti possa andare bene per sempre, magari tra qualche anno ti accorgi di volere cose diverse, oltre al fatto che poi le cose ti capitano addosso anche senza volerle.
Chiaro che cambiare vita a 40 anni non è come a 20 ma non è impossibile.
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#16 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:21


Ma soprattutto non esiste una soluzione che ti possa andare bene per sempre, magari tra qualche anno ti accorgi di volere cose diverse, oltre al fatto che poi le cose ti capitano addosso anche senza volerle.
Chiaro che cambiare vita a 40 anni non è come a 20 ma non è impossibile.


ovvio anche perchè i posti cambiano, pensa solo l'Italia, nel periodo in cui abbiamo vissuto noi (dico noi anziani  asd), quanto è mutata
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#17 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:32

Ma anche le aspirazioni dai, se me lo avessero chiesto a 20/25 anni avrei detto che mi sarebbe piaciuto andare avivere a, chessò, New York. Adesso manco per il cazzo.

Comunque su questo:

pensa solo l'Italia, nel periodo in cui abbiamo vissuto noi (dico noi anziani  asd), quanto è mutata


posso lamentarmi come un vecchio?
L'anno scorso sono stato in Spagna e Portogallo passando chiaramente per la Francia.
Erano moltissimi anni che non facevo un viaggio in Europa e quello che diceva clarissa sopra è clamorosamente vero: arrivando in autostrada ogni-cazzo-di-citta presenta l'infilata Media World/Ikea/Carrefour/salcazzo. Non voglio sembrare moralista ma è desolante, davvero.

Si è sempre detta la storia della Coca Cola etc... ma 15 anni fa l'omologazione non era così palese.
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#18 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:35

Ma anche le aspirazioni dai, se me lo avessero chiesto a 20/25 anni avrei detto che mi sarebbe piaciuto andare avivere a, chessò, New York. Adesso manco per il cazzo.

Comunque su questo:


pensa solo l'Italia, nel periodo in cui abbiamo vissuto noi (dico noi anziani  asd), quanto è mutata


posso lamentarmi come un vecchio?
L'anno scorso sono stato in Spagna e Portogallo passando chiaramente per la Francia.
Erano moltissimi anni che non facevo un viaggio in Europa e quello che diceva clarissa sopra è clamorosamente vero: arrivando in autostrada ogni-cazzo-di-citta presenta l'infilata Media World/Ikea/Carrefour/salcazzo. Non voglio sembrare moralista ma è desolante, davvero.

Si è sempre detta la storia della Coca Cola etc... ma 15 anni fa l'omologazione non era così palese.


più che altro arrivavi in Spagna e ti sentivi Paperon de Paperoni, ora Paperoga forse 
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#19 Infinite dest

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Inviato 04 maggio 2011 - 09:44

Non è che uno cambia luogo di residenza per vedere un paesaggio diverso; la differenza tra vivere in una grande città o in un paesello è abissale, a meno che uno non voglia starsene tappato in casa in entrambi i casi.

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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#20 Fonzie

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:12

Comunque non voglio cambiare eh: era quasi un post sulle idee "degli altri", per cercare di capire come mai sono uno dei pochi che ragiona così qui (e mi preoccupa che i pochi che la pensano come me siano ultras o casapound).

Ieri guardavo l'ennesima replica de "Il Testimone" sulla vita negli States e si faceva spesso riferimento alla fascinazione nel vivere in un posto mitizzato causa telefilm anni 80-90: dei miei amici, quelli che son stati negli States hanno riportato la stessa sensazione. Perchè? Che diavolo c'è di bello nel vivere in un posto dove puoi riconoscere una strada usata, che so, in "Friends": tendenzialmente sono più per la scoperta e la promozione di luoghi sconosciuti piuttosto che per i miti e l'idolizzazione, sarà per questo che non capisco tutto 'sto clamore? Turista ok, ma per il resto, boh: mi sembra soltanto un estremo spararsi le pose, un'estensione di fotolog oltre i 40 anni (e poi sinceramente l'asetticità di quegli ambienti ammmmmericani mi spaventa non poco).

Bravo lassie: tnx. A parole mi faccio influenzare troppo, ma alla fine rimango sulle mie posizioni.

@Destouches: e la differenza a te cosa fa scegliere? Sempre facendo riferimento comunque ad una piccola città, diciamo ad un centro abitato completo di centro storico, con non meno di 45000 abitanti. (dal paese sarei scappato anche io)
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#21 botty

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:12

mah, dipende. è pieno di gente che dice di essersi trasferita a milano /bologna/ new york/ su marte perché oppressa dalla provincia e poi fa la stessa vita che faceva a corigliano calabro. la città grande ti facilita ma se uno ha voglia di fare fa anche nel paesino
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#22 Fonzie

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:25

[...] la città grande ti facilita ma se uno ha voglia di fare fa anche nel paesino


Ecco un altro nodo gordiano: l'idea che mi son fatto è che la maggiorparte dei sostenitori a spada tratta della grande città tendano a ragionare sulla comodità. "Vuoi mettere una città dove senza prendere l'auto sei dall'altra parte in 10 minuti?"... La ricerca continua della comodità dovrebbe essere inserita tra i vizi capitali.
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#23 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:27

Comunque non voglio cambiare eh: era quasi un post sulle idee "degli altri", per cercare di capire come mai sono uno dei pochi che ragiona così qui (e mi preoccupa che i pochi che la pensano come me siano ultras o casapound).

perchè sei uno dei pochi che ha trovato un equilibrio lì e perdere l'equilibrio ti fa giustamente paura; chi cambia è perchè è insoddisfatto (o confuso), se ti senti felice (compatibilmente con gli scherzi drammatici che riserva la vita) goditi la tua gioia e basta



Non è che uno cambia luogo di residenza per vedere un paesaggio diverso; la differenza tra vivere in una grande città o in un paesello è abissale, a meno che uno non voglia starsene tappato in casa in entrambi i casi.

beh ma non c'è una scelta migliore, la modelli sulle tue esigenze e tenendo conto di quello che hai costruito fino a quel momento; per dire in una città col mare bello vicino ci andrei di corsa ma il trasferimento dovrebbe riguardare anche tutte le cose/persone che ho qua (insomma una roba da film), altrimenti mi tengo Milano con l'asfalto (che poi mi piace quasi come il mare)
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#24 Reynard

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:29

Non è che uno cambia luogo di residenza per vedere un paesaggio diverso; la differenza tra vivere in una grande città o in un paesello è abissale, a meno che uno non voglia starsene tappato in casa in entrambi i casi.

Paradossalmente trovo (almeno nella mia esperienza) molto più abissale la differenza tra paesello e città che tra Italia ed estero. In qualunque città abbia vissuto, per poco o molto tempo, mi sono ambientato immediatamente e senza particolari cambiamenti nel mio stile di vita (ho giusto avuto qualche difficoltà a Indianapolis, che d'altra parte non è una città, è un paesello di 700.000 abitanti). Mentre la differenza tra tutte queste città (compresa Milano) e la Brianza mi è sempre apparsa stridente.
Che poi non è neanche tanto questione di "fare", almeno per me. Non faccio una vita molto attiva. Anzi, paradossalmente è proprio per questo che mi trovo più a mio agio in città. Qui riesco a scavarmi la mia nicchia, sempre con la possibilità di cambiarla, allargarla, modificarla; nicchia che è un sottoinsieme della vita cittadina, tagliata su mia misura. In Brianza la mia nicchia comprende più o meno tutto quello che c'è lì a disposizione, che mi si adatti o meno, e a volte manca qualcosa.
Poi nel mio caso c'è anche il fatto che mi sono spostato non per "fuggire da" (adesso non tornerei in Brianza, ma dopo sei anni di vita qui...), ma con un progetto concreto che, più o meno, è andato in porto.
Ora come ora, non mi sposterei da dove sono. Il fatto che, se voglio fare un certo tipo di carriera, sarò costretto a farlo, sinceramente non mi sorride. (probabilmente dovrò trasferirmi in America e non ne ho punta voglia. Non per l'America: è che non ho voglia di ricrearmi una vita da capo). Penso che la grande discriminante sia qui: non tra il trovarsi bene in un luogo o il voler andarsene altrove, ma tra l'essere disposti a resettare e ricominciare e il non sentirsela.

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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#25 sheikyerbouti

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:30

@ fonzie: forse non ti rendi ancora conto di quanto sei fortunato.

a) sei soddisfatto di dove vivi (e già questo basterebbe)
b) non sei costretto a emigrare per lavorare e trovare scuse per giustificare quanto è figo vivere in una città di merda come milano (tanto per fare un esempio ma c'è gente che si è trasferita a new york ed è peggio di quando è partita)
c) i posti dove altri sono costretti a viverci li puoi visitare come turista cogliendone il meglio

vivi sereno...

ciao.
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#26 {`tmtd`}

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:32

credo che sia esclusivamente una questione di esigenze. Fonzie se stai bene dove vivi e se non hai altri obblighi nello spostarti.. perchè farlo?
io se fossi rimasto dove sono nato avrei dovuto fare il pendolare per non so quanti altri anni oltre a sorbimi un ambiente asettico, senza stimoli. ok, bell'ambiente, salubre, ma... essenzialmente noioso.
mi sono trasferito a bologna perchè:

1) ho trovato lavoro subito;
2) è una città viva culturalmente almeno per quanto mi interessa;
3) ci sono riunite tante persone che conosco qui sopra e altrove;
4) è vicina ai miei genitori.


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#27 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:36

@ fonzie: forse non ti rendi ancora conto di quanto sei fortunato.

a) sei soddisfatto di dove vivi (e già questo basterebbe)
b) non sei costretto a emigrare per lavorare e trovare scuse per giustificare quanto è figo vivere in una città di merda come milano (tanto per fare un esempio ma c'è gente che si è trasferita a new york ed è peggio di quando è partita)
c) i posti dove altri sono costretti a viverci li puoi visitare come turista cogliendone il meglio

vivi sereno...

ciao.


ma appunto, io non valuterei le città sulla carta (NY è bella perchà blah blah, Napoli invece blah blah, ecc.) ma su come le vivi, la tua esperienza mi pare positiva nel paese (non ho manco capito quale) in cui sei, se non senti particolari necessità, rimani lì che mi sembri uno sereno; guarda te stesso e non l'esterno, i confronti tra luoghi variano per l'esperienza personale e non per come sono quei luoghi nella realtà
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#28 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:39

Nessuno si è accorto che siete OT?
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esoteros

 

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#29 Reynard

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:45

a meno che tu non vada in corea del nord o simili l'estero non è che sia poi così diverso da quello che conosci già, ci sono città più o meno grandi e di solito la differenza principale a parte la lingua e l'architettura è che ci sono dei baracchini di waffle o salcazzo al posto di quelli della piadina per strada

Aspetta, le differenze tra un paese e l'altro ci sono, certo sono differenze di cui non ti rendi conto con una vacanza di un mese e neppure con un erasmus di un anno, ma che quando ti trasferisci, ad esempio per lavoro, alla lunga contano. E non sono i baracchini di waffle.
Già solo le differenze nel sistema legale, in quello fiscale, nella struttura economica ecc. una influenza sulla vita quotidiana ce l'hanno eccome (se uno non è solo un turista a lungo termine tipo studente erasmus). E sono cose da valutare prima di partire convinti che "a New York si che si vive, addio Italia di merda", per dire.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#30 sheikyerbouti

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:50

Nessuno si è accorto che siete OT?


io non direi, si cerca di asciugare le lacrime all'amletico fonzie...

ciao.
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#31 Fonzie

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Inviato 04 maggio 2011 - 10:54

[...]

[...], la tua esperienza mi pare positiva nel paese (non ho manco capito quale) in cui sei, [....]


Ascoli Piceno

Dai, non sono lacrime, è solo cercare di psicoanalizzare i miei conterroni.
  • 0
We are satisfied from monday til friday and on sunday we cry - Last.FM

vuvu: "Sembrate dei metallari che girano sghignazzando nel reparto di elettronica della Fnac."

#32 signora di una certa età

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:12

[...]

[...], la tua esperienza mi pare positiva nel paese (non ho manco capito quale) in cui sei, [....]


Ascoli Piceno

Dai, non sono lacrime, è solo cercare di psicoanalizzare i miei conterroni.


secondo me fai bene a stare dove stai. mi perplime di più l'atteggiamento nei confronti del lavoro: se non ti piace ti deve almeno mantenere, altrimenti alla lunga ti uccide. ma forse ho capito male la tua situazione
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#33 botty

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:17

@ ybv: certo ma rispondevo a fonzie che non mi sembra insoddisfatto perché non gli piace  la città in cui vive ma semmai ha dei dubbi perché pensa di stareperdendo qualcosa. se stesse male farebbe benissimo a volersi trasferire
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I aim to misbehave


#34 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:30

se non ti piace ti deve almeno mantenere,


signora, lo mantenga lei
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#35 Infinite dest

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:31

mah, dipende. è pieno di gente che dice di essersi trasferita a milano /bologna/ new york/ su marte perché oppressa dalla provincia e poi fa la stessa vita che faceva a corigliano calabro. la città grande ti facilita ma se uno ha voglia di fare fa anche nel paesino

Ovviamente, dipende dal tipo di vita che vuoi fare (dal carattere, dalle attitudini, dall'età); se un osta tappato in casa in effetti non cambia niente. Da questo punto di vista la citta offre un continua rigenerazione che la provincia non ha.

Comunque non voglio cambiare eh: era quasi un post sulle idee "degli altri", per cercare di capire come mai sono uno dei pochi che ragiona così qui (e mi preoccupa che i pochi che la pensano come me siano ultras o casapound).

Ieri guardavo l'ennesima replica de "Il Testimone" sulla vita negli States e si faceva spesso riferimento alla fascinazione nel vivere in un posto mitizzato causa telefilm anni 80-90: dei miei amici, quelli che son stati negli States hanno riportato la stessa sensazione. Perchè? Che diavolo c'è di bello nel vivere in un posto dove puoi riconoscere una strada usata, che so, in "Friends": tendenzialmente sono più per la scoperta e la promozione di luoghi sconosciuti piuttosto che per i miti e l'idolizzazione, sarà per questo che non capisco tutto 'sto clamore? Turista ok, ma per il resto, boh: mi sembra soltanto un estremo spararsi le pose, un'estensione di fotolog oltre i 40 anni (e poi sinceramente l'asetticità di quegli ambienti ammmmmericani mi spaventa non poco).

Bravo lassie: tnx. A parole mi faccio influenzare troppo, ma alla fine rimango sulle mie posizioni.

@Destouches: e la differenza a te cosa fa scegliere? Sempre facendo riferimento comunque ad una piccola città, diciamo ad un centro abitato completo di centro storico, con non meno di 45000 abitanti. (dal paese sarei scappato anche io)


Come sopra. Questioni di geni. Io detesto la monotonia - il non poter cambiare luogo o gente a seconda dei miei stai d'animo: a Firenze mi sembra di soffocare. Anche Napoli mi sembrava piccola. A Roma e a Milano i polmoni mi si aprono e oltre allo smog respiro l'aria delle infinite possibilità dell'anonimato e della incertezza. Il brulicare della vita davanti a miei occhi. Il dinamismo. Come il mare, una grande città non è mai la stessa, cambia in continuazione e tu con lei (il fatto che ci siano molti più bar e donne non influisce minimamente, giuro).
C'è chi trova Parigi dispersiva: io ci sto cercando casa.

beh ma non c'è una scelta migliore, la modelli sulle tue esigenze e tenendo conto di quello che hai costruito fino a quel momento; per dire in una città col mare bello vicino ci andrei di corsa ma il trasferimento dovrebbe riguardare anche tutte le cose/persone che ho qua (insomma una roba da film), altrimenti mi tengo Milano con l'asfalto (che poi mi piace quasi come il mare)


Assolutamente. Io adoro Milano non perchè bella, ma perchè è Milano. E' un luogo con un'anima e una identità. Ha un divenire, un flusso che percepisci e con cui puoi interagire. Io trovo anche Atene (forse la capitale più brutta del creato) una città straordinaria, ad esempio.
  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#36 signora di una certa età

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:32


se non ti piace ti deve almeno mantenere,


signora, lo mantenga lei


io sono troppo vecchia, tra un po' deve mantenere lui me. mantienilo tu, adottalo
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#37 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:36

  Io adoro Milano non perchè bella, ma perchè è Milano.

a me piace in relazione alle cose che faccio e ai legami/persone che vedo, tutte (o quasi) cose trasferibili anche altrove (con magari anche delle aggiuntine :-))


Io trovo anche Atene (forse la capitale più brutta del creato) una città straordinaria, ad esempio.

boh, giudico solo Milano, non penso si possa avere un'idea di una città senza averci vissuto, sono stato 3 anni a Varese ma ero piccolissimo (da 0 a 3) quindi nada
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#38 juL fu Sig.M.

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:37

Fonzie, ma dove cazzo puoi stare meglio di lì se già hai quello che ti serve?

Sulla carta mi trasferirei solo a Whistler potessi, o al massimo, se avessi la garanzia di avere fanciulle QB, in un qualche cazzo di villaggio dello Utah (tipo Alta o simili) a stare in una bella baita o magari in qualche zona montana della Nuova Zelanda, chiedo solo compagnia di letto e connessione internet.
Ma cazzo, dove vivo sto da 10, mari, monti e centri urbani vicino, mi addormento col rumore di un ruscello, mi alzo e vedo ulivi, campagna toscana e non sento puzzo.
La città secondo me è sopravvalutata dai 20-30enni per motivi sostanzialmente di noia, di passera e di influenze mediatiche e culturali...  molti ci vivono perché è necessario per lavorare (molti vivono per lavorare), e secondo me il gioco vale la candela solo se guadagni molto e hai un reale miglioramento della qualità della vita (non solo della qualità degli oggetti che ti puoi permettere al supermercato dove passi il 50% del tempo non lavorativo) o se ovviamente hai una particolare predilezione per la vita urbana e fashion/consumista.

PS
io il flusso del divenire in una città non l'ho mai respirato, anzi mi immagino quante persone stiano cacando il quel momento nei 100 metri quadrati dove mi trovo e oltre a meravigliarmi per l'efficienza delle fognature la cosa mi rende claustrofobico. Questo senza considerare il puzzo e il casino.

PPS
Una città dove potrei provare a vivere, a parte Bologna, è Innsbruck. Fantastica.
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#39 Infinite dest

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:43

(non solo della qualità degli oggetti che ti puoi permettere al supermercato dove passi il 50% del tempo non lavorativo) o se ovviamente hai una particolare predilezione per la vita urbana e fashion.


Non è esattamente ciò che intendo io per qualità della vita, ovviamente; ma il discorso è talmente soggettivo...non ho fatto, nello specifico, una graduatoria tra città e paese, ma ho esposto (Fonzie me lo chiedeva) perchè IO preferisco l'una all'altro. Sono un inquieto, se andassi nello Utah mi impiccherei dopo due ore al primo albero che incontro.
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#40 juL fu Sig.M.

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:47


(non solo della qualità degli oggetti che ti puoi permettere al supermercato dove passi il 50% del tempo non lavorativo) o se ovviamente hai una particolare predilezione per la vita urbana e fashion.


Non è esattamente ciò che intendo io per qualità della vita, ovviamente; ma il discorso è talmente soggettivo...non ho fatto, nello specifico, una graduatoria tra città e paese, ma ho esposto (Fonzie me lo chiedeva) perchè IO preferisco l'una all'altro. Sono un inquieto, se andassi nello Utah mi impiccherei dopo due ore al primo albero che incontro.


Magari i mormoni ti salverebbero.... comunque fidati che modi per sfogare l'inquietudine e tirar su un po' di adrenalina da quelle parti se ne trovano molti... ;)  (anche se so che non apprezzeresti)

Comunque sul fatto che sia soggettivo son d'accordissimo, e dipende molto anche da che "parte" della vita stai attraversando... a 18 anni come potevo me ne andavo a Londra o in altre capitali europee perchè era "cool", mi sono rimasti bei ricordi di quel turismo urbano, però boh ora anche viaggiare per città mi pare di rimanere sempre nella stessa, come giustamente si faceva notare tendono sempre più ad assomigliarsi.

Ora a parte l'est che mi ispira sempre (passera e un po' più di diversità e un po' meno di globalizzazione) voglio solo andarmene in Terra del Fuoco e fare una crociera al polo sud per vedere i pinguini.
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#41 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:49


Una città dove potrei provare a vivere, a parte Bologna, è Innsbruck. Fantastica.


eh, le piste sono bellissime, è l'unico posto di montagna che conosco dove c'è anche una scena musicale spaventosa
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#42 juL fu Sig.M.

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Inviato 04 maggio 2011 - 11:53



Una città dove potrei provare a vivere, a parte Bologna, è Innsbruck. Fantastica.


eh, le piste sono bellissime, è l'unico posto di montagna che conosco dove c'è anche una scena musicale spaventosa


Quest'inverno mi ha ammaliato, dalla cucina ai paesaggi, allo sport, passando dalla gente che trovi per strada.

Comunque Fonzie è avanti 10 anni in tutto.
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#43 Piper

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Inviato 04 maggio 2011 - 12:49

splittato il tutto in una nuova discussione, che mi sembra decisamente interessante come argomento ma non tanto da muro del pianto.


io ad esempio invidio molto fonzie e la sua possibilità di crearsi un sostentamento anche in un "paesino". credodi aver ormai definitivamente superato la fascinazione per la grande città; ambisco sempre più ad un angolo di tranquillità, dove la città è solo un posto da raggiungere in 30 minuti di macchina quella sera che hai voglia di qualcosa che non trovi nel tuo "paese".

trovo ormai spassosissime quelle persone che all'idea di trasferirsi in paese inorridiscono dicendoti << ma no, impossibile, cosa cazzo faccio in paese, qui posso fare tutto>> e poi passano le loro serate in casa a vedersi film e il massimo della trasgressione è andare sempre nello stesso locale a fare l'aperitivo.
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<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
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#44 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 13:12



Comunque Fonzie è avanti 10 anni in tutto.


beh ma secondo me la sua è una scelta che condividono/praticano in molti, addirittura magari fottendosene  della situazione di lavoro precario perchè comunque lui ha un posto ed è già quindi in una posizione favorevole, voglio vedere invece chi rimane, per scelta, in un paesino di qualche zona massacrata completamente (in Italia potrebbe essere il meridione)

se nei primi 20/30 anni di vita hai creato una situazione che ti  piace, fatichi ad andartene, lavoro o non lavoro
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#45 Reynard

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Inviato 04 maggio 2011 - 13:23

@ ybv: certo ma rispondevo a fonzie che non mi sembra insoddisfatto perché non gli piace  la città in cui vive ma semmai ha dei dubbi perché pensa di stareperdendo qualcosa. se stesse male farebbe benissimo a volersi trasferire

Ah be si, questo e' verissimo.

Una cosa ancora su citta' e paese: lo strano e' che una delle caratteristiche che piu' mi piace a Dresda e' proprio un'aria da paese. Incontrare persone conosciute per strada continuamente, avere i propri luoghi, "il solito" nel proprio bar, essere conosciuto di vista... mi sento molto meno anonimo qui che nel paesino brianzolo. Per dire quanto le situazioni concrete possono essere diverse dagli stereotipi.
Altra cosa: vivo il verde e la natura molto di piu' qui che a Cantu'. Per Sig.M: mi sa che le montagne qui vicino ti piacerebbero. 


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#46 juL fu Sig.M.

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Inviato 04 maggio 2011 - 13:28

trovo ormai spassosissime quelle persone che all'idea di trasferirsi in paese inorridiscono dicendoti << ma no, impossibile, cosa cazzo faccio in paese, qui posso fare tutto>> e poi passano le loro serate in casa a vedersi film e il massimo della trasgressione è andare sempre nello stesso locale a fare l'aperitivo.


Mi spiace se scado nel luogo comune, e so bene che questa è la mia esperienza, non necessariamente la realtà, ma l'80% delle persone che ho conosciuto a Bergamo città viveva davvero reclusa tra la casa, il lavoro, l'aperitivo trendy e l'Orio Center... come se la realtà circostante fosse fatta a 3 o 4 isole tra le quali saltellare.
Poi d'estate il mare in Liguria.
Ed è un peccato enorme perchè vicino avrebbero montagne e laghi bellissimi dove vivere a distanze ragionevoli dal luogo di lavoro.

Ecco, tIpo quando penso a me a Bergamo vedo solo scene d'interni... se non altro a casa mia avevo messo la piscina sul terrazzo e ci prendevamo il sole integrale, trasgressioni tra l'areoporto e l'inceneritore.
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#47 Infinite dest

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Inviato 04 maggio 2011 - 13:32

splittato il tutto in una nuova discussione, che mi sembra decisamente interessante come argomento ma non tanto da muro del pianto.


io ad esempio invidio molto fonzie e la sua possibilità di crearsi un sostentamento anche in un "paesino". credodi aver ormai definitivamente superato la fascinazione per la grande città; ambisco sempre più ad un angolo di tranquillità, dove la città è solo un posto da raggiungere in 30 minuti di macchina quella sera che hai voglia di qualcosa che non trovi nel tuo "paese".

trovo ormai spassosissime quelle persone che all'idea di trasferirsi in paese inorridiscono dicendoti << ma no, impossibile, cosa cazzo faccio in paese, qui posso fare tutto>> e poi passano le loro serate in casa a vedersi film e il massimo della trasgressione è andare sempre nello stesso locale a fare l'aperitivo.

Lippa, una persona limitata è tale sia in città che in campagna

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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#48 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 13:33


  trasgressioni tra l'areoporto e l'inceneritore.


asd asd asd asd

beh dai i bergamaschi in montagna vanno spesso, almeno quelli che conosco io
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#49 mongodrone

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Inviato 04 maggio 2011 - 13:37

"Vuoi mettere una città dove senza prendere l'auto sei dall'altra parte in 10 minuti?"... La ricerca continua della comodità dovrebbe essere inserita tra i vizi capitali.


questa non l'ho capita. Cosa c'è di male nella comodità? Siamo umani, se bisogna farsi 40 minuti di coda più agonia per poi cercare parcheggio, trovandolo a 10 minuti a piedi da dove devi andare (es. Palermo), io sinceramente me ne sto a casa. Per questo preferisco una città dove vivendo in centro, andando a piedi in 10 minuti arrivo ovunque. (es. Bologna) Si chiama vivibilità questa...
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#50 Moreno Saporito

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Inviato 04 maggio 2011 - 13:39


"Vuoi mettere una città dove senza prendere l'auto sei dall'altra parte in 10 minuti?"... La ricerca continua della comodità dovrebbe essere inserita tra i vizi capitali.


questa non l'ho capita. Cosa c'è di male nella comodità? Siamo umani, se bisogna farsi 40 minuti di coda più agonia per poi cercare parcheggio, trovandolo a 10 minuti a piedi da dove devi andare (es. Palermo), io sinceramente me ne sto a casa. Per questo preferisco una città dove vivendo in centro, andando a piedi in 10 minuti arrivo ovunque. (es. Bologna) Si chiama vivibilità questa...



dio!
tra un po' arriverai a parlare male dei terroni
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