Fleet Foxes - Helplessness Blues [Sub Pop/Bella Union, 2011]
#51
Inviato 27 aprile 2011 - 19:25
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#52
Inviato 28 aprile 2011 - 05:41
? innegabile che più di qualcosa di confacente al gusto indie ci sia (l'impostazione corale, alcune soluzioni armoniche), però ci vedo anche molti sensibili scostamenti rispetto alle band che vanno per la maggiore in quegli ambienti. Ad esempio, cosa avrebbero di attraente per l'indie medio certi passaggi quasi a cappella, le sonorità west-coast anni 60 e i tanti quadretti alla CSN? Prendi "The Plains / Bitter Dancer", il cui finale ricalca per costruzione i Grizzly Bear, solo che qui i toni sono più bassi e non c'è rielaborazione indie-rock degli originali.
L'equivoco di fondo è continuare a fare riferimenti al gusto e al mondo indie, che non è altro che un qualcosa di astratto.
#53
Inviato 02 maggio 2011 - 19:31
#54
Inviato 02 maggio 2011 - 19:42
It??s Pecknold??s milksop voice that dominates, to the point that the unwilling will feel like they??re listening to Crosby, Stills, Nash & A Lonely Duck.
EPICNESS.
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Tra due anni torniamo per vincere.
#55
Inviato 02 maggio 2011 - 19:46
Impagabili: http://www.nme.com/r...eet-foxes/12024
come "rivista musicale" ormai ha la stessa credibilità di donna moderna, o top girl...
#56
Inviato 03 maggio 2011 - 15:47
Qui la recensione di Onda Rock.
Più divertente questa stroncatura in puro stile ??quelli del gruppo che sto recensendo si sono inculati a turno mia madre e poi mi hanno versato lo zucchero nel serbatoio dell??auto?. Però il viso pallido figlio della Grande Nonna Che Vive Oltre Le Grandi Acque una bella frase l??azzecca quando parla di ??musica da canoe del cazzo? (anzi no? la battuta la ricicla da un altro). Bella, mi piace come definizione. Come Gran Capo della tribù che vive nel boschetto della mia fantasia stabilisco che d??ora in poi, attorno al fuco e sotto al totem, la musica ufficiale sarà la ??fucking canoeing music?, termine che calza a pennello a parecchia musica (ovviamente del cazzo) che ho la sventura di farmi piacere.
Tre primavere or sono le Volpi Leggere erano scese sul piede di guerra più battagliere, espugnando il fortino delle giacche rosse a suon di melodie che ti si piantavano in testa come tomahawk e arrangiamenti affilati come frecce.
Stavolta l??ascia di guerra resta forse sepolta e appunto sembrano discendere in una canoa (del cazzo) un grande e placido fiume, dipinto e raccontato attraverso canzoni dal fascino pigro e solenne. Non sembrano accompagnare un qualche inquieto Dead Man al suo ultimo viaggio, come forse poteva essere la prima volta, ma piuttosto sembrano scortare fino al mare un qualche loro regale El Dorado, per cui c??è un?? atmosfera meno selvatica e arcana, più cerimoniosa e - boh - misticheggiante. Insomma, ti sembra di vederli mentre remano sulle loro canoe (del cazzo) e mentre il paesaggio (rigorosamente autunnale) scorre attorno raccontano quella che pare una specie di misteriosa Spoon River, con molti brani che sembrano parlare di vecchiaia e vite al tramonto.
Nonostante il primo album volasse più alto e agile, per me si riconferma un gruppo che continua a rappresentare un piccolo grande miracolo. Un gruppo di folk alternativo che non misura le dosi di poeticità in base al tasso di emoglobina (più la musica è anemica più è "poetica"), che non scoccia neanche con eccessi di tradizione e filologia cattedratica, ma anche con una sua idea seria e adulta del costruire ballate, senza inutili giochetti e trucchetti tanto per il gusto di dimostrare che in fondo anche loro (come TUTTI) sono ggiovani e moderni e lo ??fanno strano?.
Non so cosa c??entra la mitologica scenetta con Jesuit Joe qui sotto, ma quando ho letto della ??fucking canoeing music? è la prima cosa a cui ho pensato?
#57
Inviato 03 maggio 2011 - 18:41
e motivazioni ridicole e tautologiche come "Fleet Foxes' unpretentious, crowd-pleasing directness was the key to their rapid rise" e "Helplessness Blues' analytical and inquisitive nature never tips into self-indulgence. Amidst the chaos, the record showcases the band's expanded range and successful risk-taking, while retaining what so many people fell in love with about the group in the first place. And once again, a strong sense of empathy is at the heart of what makes Fleet Foxes special" inquadrano la band molto peggio della stroncatura di NME, che ai miei occhi dice tutte cose sacrosante. (Ovviamente parlo solo della recensione nello specifico, evitiamo accuse di avvocatismo e roba simile, visto che NME ha maltrattato anche il mio disco dell'anno - e di un bel pezzo di vita).
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#58
Inviato 03 maggio 2011 - 18:57
#59 Guest_ale_*
Inviato 03 maggio 2011 - 19:24
#60
Inviato 04 maggio 2011 - 08:02
Più che ??quelli del gruppo che sto recensendo si sono inculati a turno mia madre e poi mi hanno versato lo zucchero nel serbatoio dell??auto? io direi che è in puro stile "avere ancora i timpani funzionanti e rifiutarsi di farsi piacere a forza 'sta gran schifezza di band solo perché i media ne parlando come di dèi scesi in terra".
Ma sì dai, l'ho solo citata per fare il zimpatico e riprendere la definizione sulla fottuta musica da canoe, che mi piace sul serio.
Poi in generale è un tipo di recensioni che non sopporto sia come stile che come argomentazioni. E' solo uno sfogo, non ha nulla di serio. E' come se io scrivessi di un album metal, un genere di cui non mi frega nulla e che non ha nessuna possibilità di piacermi. Che senso avrebbe? Anzi, a pensarci, non mi verrebbe mai di scrivere peste e corna di qualcosa che mi è estraneo... riesco ad essere veramente cattivo solo con i generi e gli artisti che mi piacciono e che mi deludono (tipo Sufjan "Petomane" Stevens, tanto per citare una delle delusioni più cocenti).
E poi la recensione di OndaRock, con quella sufficienza elargita con un tono di accondiscendente magnanimità, a suo modo è quasi più velenosa.
#61
Inviato 04 maggio 2011 - 09:06
Di solito non amo molto la sicurezza di giudizi "mediani", preferendo assumermi le mie responsabilità in caso tanto di giudizi positivi che negativi, ma in questo caso l'approfondimento degli ascolti ha portato a un miglioramento della mia valutazione iniziale, che si attestava poco sotto la sufficienza.
Senza ripetermi, ho spiegato più diffusamente il mio processo di approccio al disco qui.
A proposito, colgo l'occasione per chiedere ai moderatori se sia possibile integrare in questo topic la parte di quello generale sulla band dedicata a questo disco.
#62
Inviato 04 maggio 2011 - 09:17
Onestamente di ascoltare il nuovo ho voglia pari a quella di andare dal dentista..é sulla stessa falsariga?Ho letto di influenze free jazz ( ???),code strumentali,insomma,un pò di sangue in più....
#63
Inviato 04 maggio 2011 - 13:10
Mah. Non capisco il discorso. NME ha parlato benissimo di tanti dischi folk-rock da che esiste (il primo dei Fleet Foxes prese 7). La recensione prima di tutto è scritta benissimo (uso degli aggettivi, ritmo e ironia fantastici), e soprattutto mira con una precisione chirurgica proprio ai punti deboli della band. Smaschera senza pietà quanto la musica dei Fleet Foxes sia in realtà falsa e costruita: non che ci sia nulla di male di per sé, ma certo vien da ridere dal momento in cui la band si pone (o viene posta - poco cambia) come nuovo paradigma della spontaneità.Poi in generale è un tipo di recensioni che non sopporto sia come stile che come argomentazioni. E' solo uno sfogo, non ha nulla di serio. E' come se io scrivessi di un album metal, un genere di cui non mi frega nulla e che non ha nessuna possibilità di piacermi. Che senso avrebbe? Anzi, a pensarci, non mi verrebbe mai di scrivere peste e corna di qualcosa che mi è estraneo... riesco ad essere veramente cattivo solo con i generi e gli artisti che mi piacciono e che mi deludono (tipo Sufjan "Petomane" Stevens, tanto per citare una delle delusioni più cocenti).
E poi la recensione di OndaRock, con quella sufficienza elargita con un tono di accondiscendente magnanimità, a suo modo è quasi più velenosa.
La recensione di Pitchfork, tutta tautologie e assunti, quella sì che è pessimo giornalismo: in pratica il disco sarebbe bello perché è bello. Wow, grazie tante...
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#64
Inviato 04 maggio 2011 - 15:52
Ahaha, grazie del "velenoso", che spero voglia dire anche "sottile".
In pratica ti davo del "subdolo".
A parte gli scherzi, anche se ovviamente sarei stato molto più generoso (e non citerei Beach Boys e Wilson), personalmente sono sostanzialmente d'accordo con la tua recensione. Pensandoci, se non fosse lo stesso gruppo che mi aveva stregato con il disco d'esordio, dubito che questo disco mi avrebbe interessato più di tanto o gli avrei dato tanti ascolti. Li trovo comunque più solidi e concreti di tanta gramigna senza sapore che da anni cresce nei campi del folk rock e dintorni, ma in effetti con questo disco si sono avvicinati a territori bucolici fin troppo frequentati ultimamente, quando l'esordio aveva (per chi aveva voglia di coglierlo) un fascino appalachiano che lo distingueva nettamente da molto indie-folk apparentemente simile.
Ho letto di influenze free jazz ( ???),code strumentali,insomma,un pò di sangue in più....
No, niente di ciò. Giusto un sax un po' free in coda ad una canzone.
Se annoia il primo (ognuno ha i suoi problemi ) questo è inavvicinabile.
Ah, proprio bello perdere tempo a curare un post di apertura e poi vederselo spostare in fondo a pagina 3. :-\
#65
Inviato 05 maggio 2011 - 12:49
#66
Inviato 05 maggio 2011 - 12:57
#67
Inviato 05 maggio 2011 - 13:15
Io invece, tornando al disco, fatico a comprendere tanto il profondo disgusto che l'entuasiasmo. L'ho trovato un disco da 6, con le sue oneste e piacevoli canzoncine, senza balzi nè particolari obbrobrii. Compitino.
Ecco, torniamo al disco, che non ho ancora espresso la mia opinione qui. Dico che questo giudizio del Duca ci può anche stare, però io dico che i Fleet Foxes hanno un tocco melodico ed una sensibilità interpretativa assolutamente peculiare, che non possono essere ritrovate in nessuna band se non in loro, non perchè siano necesariamente migliori, ma perchè sono comunque distinguibili. Poi, trovando io questi due aspetti sopra la media, ogni volta che me ne imbatto provo piacere, anche perchè né i due albun né l'Ep di mezzo sono l'uno la copia degli altri, pur essendoci una forte continuità.
#68
Inviato 05 maggio 2011 - 13:18
#69
Inviato 05 maggio 2011 - 13:49
Io ho trovato sia l'ep che l'album d'esordio piuttosto buoni, invece qui mi sembra che il tutto venga messo in bella calligrafia...ruffiano ma con giudizio, ecco!
Fatico a seguirti, secondo me c'è la stessa attenzione per la "bella grafia" sia in questo disco che nei precedenti, a te smbra invece che qui ci si stia molto più attenti che in passato?
#70
Inviato 05 maggio 2011 - 14:12
Io ho trovato sia l'ep che l'album d'esordio piuttosto buoni, invece qui mi sembra che il tutto venga messo in bella calligrafia...ruffiano ma con giudizio, ecco!
Fatico a seguirti, secondo me c'è la stessa attenzione per la "bella grafia" sia in questo disco che nei precedenti, a te smbra invece che qui ci si stia molto più attenti che in passato?
Un cosa tipo: "Ok, il disco precedente ha fatto il botto, vediamo di sviluppare il discorso in modo da raccogliere ulteriori consensi". Non ne faccio ovviamente una questione di ordine "morale", perchè se poi il risultato [a mio giudizio] è centrato, sono cose che passano del tutto in secondo piano: in questo caso, però, mi sembra di cogliere una forte preoccupazione verso le aspettative di chi lo ascolta, ben maggiore rispetto a come suonano le canzoni in quanto tali. Magari sono stato un po' contorto, e nel caso segnalamelo
#71
Inviato 05 maggio 2011 - 14:25
Un cosa tipo: "Ok, il disco precedente ha fatto il botto, vediamo di sviluppare il discorso in modo da raccogliere ulteriori consensi". Non ne faccio ovviamente una questione di ordine "morale", perchè se poi il risultato [a mio giudizio] è centrato, sono cose che passano del tutto in secondo piano: in questo caso, però, mi sembra di cogliere una forte preoccupazione verso le aspettative di chi lo ascolta, ben maggiore rispetto a come suonano le canzoni in quanto tali. Magari sono stato un po' contorto, e nel caso segnalamelo
Macchè contorto, io ADORO questo tipo di ragionamenti, vedrò di farci caso, anche se ormai il disco l'ho ascoltato diverse volte e non coglio questo aspetto che cogli tu.
#72
Inviato 05 maggio 2011 - 14:37
Un cosa tipo: "Ok, il disco precedente ha fatto il botto, vediamo di sviluppare il discorso in modo da raccogliere ulteriori consensi". Non ne faccio ovviamente una questione di ordine "morale", perchè se poi il risultato [a mio giudizio] è centrato, sono cose che passano del tutto in secondo piano: in questo caso, però, mi sembra di cogliere una forte preoccupazione verso le aspettative di chi lo ascolta, ben maggiore rispetto a come suonano le canzoni in quanto tali. Magari sono stato un po' contorto, e nel caso segnalamelo
E' probabile che sia così e purtroppo è l'ipotesi peggiore. Perché vorrebbe dire che pensano di aver fatto un disco affine al primo, ma in un certo senso "migliore" (più curato, più arrangiato, più lungo, tutto "più" insomma). Io preferisco credere che, pur restando fedeli a quel tipo di sound, abbiano tentato di fare qualcosa di diverso. Vedremo che cosa combineranno in futuro...
Comunque, come da tradizione di questi tempi, dopo il botto d'esordio io mi aspettavo tranquillamente anche il crollo. Che anche questo secondo albo alla fine mi sia piaciuto è giù un piccolo miracolo.
#73
Inviato 05 maggio 2011 - 14:37
quello che ho notato è che i FF stanno mettendo a fuoco la loro vera anima, il loro sound.
questa volta la componente folk sembra meglio calibrata (più debitrice di certi Simone & Garfunkel che i Beach Boys); vi si odono pure echi della Third Ear Band (il cromorno in Bedouin Dress) e persino una certa deriva celtica.
inoltre, da Montezuma siano a Grown Ocean è un crescendo continuo di arrangiamenti e orchestrazione, sebbene in questo Helplessness Blues, molto più che nell'omonimo, la vera protagonista sia la voce di Pecknold; una voce che oggi appare molto più armoniosa.
Peccato il songwriting sia stato più debole che nel precedente disco, altrimenti sarebbe stato un capolavoro.
Per il momento è 6,5/10
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#74
Inviato 05 maggio 2011 - 14:51
ho letto di chi ne parla già come di una pietra miliare della musica americana di questi anni!
prima di sbilanciarsi, bisogna aspettare che l'ascolti almeno Pierone
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#75
Inviato 05 maggio 2011 - 14:57
ho letto di chi ne parla già come di una pietra miliare della musica americana di questi anni!
prima di sbilanciarsi, bisogna aspettare che l'ascolti almeno Pierone
Non penso proprio, ultimamente lo Zio Piero è molto più figo, ascolta Blake. Questi sono troppo canarini indi per i suoi (anche per i miei) gusti. Poi ho letto alcuni spunti notevoli nel thread e mi è passata subito la voglia di provare ad ascoltarlo. Corro a spettinarmi...
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#76
Inviato 05 maggio 2011 - 15:01
ho letto di chi ne parla già come di una pietra miliare della musica americana di questi anni!
prima di sbilanciarsi, bisogna aspettare che l'ascolti almeno Pierone
Non penso proprio, ultimamente lo Zio Piero è molto più figo, ascolta Blake. Questi sono troppo canarini indi per i suoi (anche per i miei) gusti. Poi ho letto alcuni spunti notevoli nel thread e mi è passata subito la voglia di provare ad ascoltarlo. Corro a spettinarmi...
zitto che pochi minuti fa ho scoperto un 7,5 alle Salem!!!
secondo me i Navy Seals hanno ucciso Scaruffi e non Bin Laden... non è possibile un rincoglionimento così radicale e repentino
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#77
Inviato 05 maggio 2011 - 15:12
ho letto di chi ne parla già come di una pietra miliare della musica americana di questi anni!
prima di sbilanciarsi, bisogna aspettare che l'ascolti almeno Pierone
Non penso proprio, ultimamente lo Zio Piero è molto più figo, ascolta Blake. Questi sono troppo canarini indi per i suoi (anche per i miei) gusti. Poi ho letto alcuni spunti notevoli nel thread e mi è passata subito la voglia di provare ad ascoltarlo. Corro a spettinarmi...
zitto che pochi minuti fa ho scoperto un 7,5 alle Salem!!!
secondo me i Navy Seals hanno ucciso Scaruffi e non Bin Laden... non è possibile un rincoglionimento così radicale e repentino
E va bene, confesso: recentemente sono io Scaruffi!
Zio Piero ha delegato me per la gestione del sito. Il mio compito è attuare una crociata contro pitchfork, gli inglesini, nme e tutti i piripirippippi del web....
Tornando al disco, la penso come il duca e sono di poche parole: compitino fin troppo scontato senza guizzi notevoli. Amen.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#78
Inviato 05 maggio 2011 - 15:42
ho cancellato l'allegra chiacchierata. adesso basta però, lasciamo spazio a chi vuole, incredibilmente, parlare del disco.
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
Song 'e Ondarock - web Radio|
#79
Inviato 07 maggio 2011 - 08:55
http://delrock.it/al...sness-blues.php
I Fleet Foxes ci sono, nel senso che non svaniscono dopo le gioiose sorprese del primo album. Ci sono ma in modo ambiguo, molto piacevoli e molto vani, ricchi di idee ma perfino troppo, a rischio di indigestione, di ingombrante illusione. Nelle dodici canzoni nuove sento le rotelline della mente che girano in complicati meccanismi cerebrali, sento poca spontaneità e molta architettura, studio, pianificazione, e non solo perché gli stessi autori confessano che l'album è nato faticosamente "dopo malanni, dubbi creativi, piani di lavoro bucati e riprogrammati, riscritture, nuove aggiunte".
E' musica di giovani acculturati che hanno ascoltato tanta musica delle specie più diverse e montato poi quegli audiogrammi in forma di film sonoro, con una precisione al limite dell'ossessione e probabilmente oltre. Musica alta e bassa, maggiori e minori, evergreen, meteoriti, stelle cadute, continenti scomparsi. I Fleet Foxes non si fanno mancare nulla e quando azzardano un elenco c'è da restare basiti: "Peter Paul & Mary, John Jacob Niles, Bob Dylan, The Byrds, Neil Young, Crosby, Stills & Nash, Judee Sill, Ennio Morricone", riporto testualmente, e ancora "West Coast Pop Art Experimental Band, The Zombies, Brian Wilson, Roy Harper, Van Morrison, John Fahey, Robbie Basho, The Trees Community, Duncan Browne, The Electric Prunes, i Trees, Pete Seeger, i Sagittarius."
La chiamano "una sintesi di folk rock, folk tradizionale e pop psichedelico" e sono certo che non millantano, che non citano giusto per vantarsi. Questo è il gioco del fare musica oggi, e il risultato è magari piacevole e buono anche per orecchie diffidenti (è un disco che consiglio agli orfani degli anni '60 e '70, per esempio) ma lascia perplessi, come un prodotto di sintesi, come un colorato frutto nato non dalla terra madre ma dall'alambicco patrigno di qualche laboratorio.
E' musica senza spazio e situata in un tempo che non è il nostro, anzi, meglio, un tempo che non è mai esistito - un tempo tra la metà degli anni '60 e i primi '70 che in realtà è una quinta teatrale, un u-topòs, con fini decorazioni di strumenti che arricchiscono la finzione: cetre, dulcimer, flauti di legno, Moog, tambura, marxophone, chitarre steel. Tutto accuratamente impossibile, tutto meravigliosamente illusorio; come il matrimonio di Donovan con i Beach Boys celebrato in Montezuma, la saggezza da Paul Simon con cui si porta Bedouin Dress, gli accordi dylaniani di Helplessness Blues che sostengono David Crosby in una delle sue ascese al monte Tamalpais.
Forse dovrei godermi la musica e basta ma non riesco. Ci ragiono e tutto mi appare aggrovigliato, un nodo inestricabile di piacere, vanità, artificio, frustrazione. Molto attraente e molto poco.
Riccardo Bertoncelli
PS ah quindi Brian "Saccarosio" Wilson lo citano anche loro... non dico più niente.
#80
Inviato 07 maggio 2011 - 11:04
PS ah quindi Brian "Saccarosio" Wilson lo citano anche loro... non dico più niente.
Anche secondo me Wilson c'è eccome...
#81
Inviato 07 maggio 2011 - 12:06
Su questo genere di musica il buon vecchio Bertoncelli ha sempre qualcosa di interessante da dire...
http://delrock.it/al...sness-blues.php
Condivido grossomodo tutto ciò che Bertoncelli dice, ma con la differenza che lo straniamento che mi provoca l'ascolto di questo disco folk-rock così "impostato" e cerebrale (ha ragione Gozer: i FF non sono affatto un gruppo spontaneo) è proprio quello che me lo fa amare... l'essere "musica senza spazio e situata in un tempo che non è il nostro, anzi, meglio, un tempo che non è mai esistito" è proprio il valore enorme di "Helplessness Blues" secondo me. :-*
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#82
Inviato 21 novembre 2011 - 00:35
#83
Inviato 13 dicembre 2011 - 20:33
#84
Inviato 03 febbraio 2012 - 15:47
#85
Inviato 03 febbraio 2012 - 16:57
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#86
Inviato 03 febbraio 2012 - 17:20
#89
Inviato 05 giugno 2017 - 21:52
lo sto ascoltano adesso crack-up, direi siamo sul 7/7,5. Alcuni pezzi belli, altri abbastanza insignificanti.
#90
Inviato 05 settembre 2017 - 17:37
Avete ascoltato Crack Up?
Io non conosco i FF, ma me lo hanno consigliato e l'ho sentito varie volte. Sono belle canzoni/composizioni, con suoni ricchi e stratificati, e voci di ascendenza country. Però in qualche modo sono estenuanti, sia per la lunghezza, sia perché ci sento una specie di contraffazione.
#91
Inviato 05 settembre 2017 - 17:58
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