Può essere divertente e in fondo anche istruttivo, finché si vedono queste "anticipazioni" come un segno che certe idee erano nell'aria, e la condensazione di lì a poco in una forma riconoscibile era piuttosto probabile.
Voglio dire, era il 1968: c'eravamo quasi, sul piano delle tecnologie, dell'humus, delle idee. E io, nei Pretty Things, quelle idee ce le sento già tutte. Non voglio lanciarmi in una disamina del dettaglio, ma insomma: l'assolone di chitarra acustica (tipo nel brano di apertura), l'uso dei fiati in Private Sorrow, l'intro progghissima di Balloon Burning, i cambi repentini d'umore e di andamento... se i Beatles avessero fatto un disco di sole Mr. Kite e A day in the life, mi sorgerebbe lo stesso dubbio circa loro.
Quasi-prog? Si può dire, dei Pretty Things così come degli altri nomi citati - a ragione - in questo thread (Nice, Moody Blues, etc)?
Oppure...
Solo nella misura in cui un po' tutta la psichedelia è proto-prog. Ma proto-prog è spesso una categoria che non mi piace, perché ci vengono inserite band come Family e Moody Blues, che a mio avviso erano sostanzialmente già prog.
...oppure c'è un proto/quasi-prog che è già prog, come nel caso di questi due gruppi (e degli altri citati in questo thread, su alcuni dei quali però non mi esprimo non essendovi ancora arrivato), e un proto-prog che ha, in nuce, idee ancora acerbe, semi di quello che diverrà, ma che non è prog manc' po' cazz' - e quindi S.F. Sorrow dovrebbe rientrare in questo secondo insieme, con Beatles, Zombies e compagnia sperimentante?
La domanda è: perché i Moody Blues sì e i Pretty Things no? E non è affatto una domanda polemica, men che meno retorica.