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Otar Iosseliani


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14 replies to this topic

#1 Kraftwave

    Roadie

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Inviato 15 ottobre 2006 - 20:44

Venerdì prossimo esce nelle sale Giardini In Autunno, ultimo lavoro del georgiano Otar Iosseliani, e vorrei approfittarne per parlare con voi di questo grande artista.
Dopo aver realizzato alcuni lungometraggi particolarmente provocatori, Iosseliani, per svariate vicissitudini dovute alla "censura comunista", è costretto a lasciare la sua amatissima terra alla volta di Parigi dove, nel 1984,  produrrà la prima pellicola occidentale (I Favoriti Della Luna), e dove otterrà a suon di film straordinari la definitiva consacrazione. Delle opere apparentemente semplici che ci raccontano la complessità della vita con attenzione, delicatezza, ed acume intellettuale.
Una filmografia piuttosto contenuta (di cui mi manca qualcosa del primo periodo) ma consigliatissima (in rosso i suoi indispensabili):

Aprile, 1962
La caduta delle foglie, 1967
C'era una volta un merlo canterino, 1973
Pastorale, 1976
I favoriti della luna, 1984
Un incendio visto da lontano, 1989
Caccia alle farfalle, 1992
Briganti, 1996
Addio terraferma, 1999
Lunedì mattina, 2001
Giardini in autunno, 2006
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#2 Tom

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Inviato 16 ottobre 2006 - 10:15

Bella discussione.
Iosseliani è uno dei miei registi preferiti, uno dei grandi isolati del cinema mondiale. Come ho già scritto recentemente in un'altra discussione lo considero l'unico regista accostabile a Luis Bunuel.

La sua figura è per certi versi simile a quella di registi come Kaurismaki, Jarmush (almeno quello pre-DEAD MAN) e il nostro Nichetti, anche se a differenza di loro è molto meno accomodante e "simpatico"... per dire, ad esempio, che nessuno dei tre citati si è ancora permesso qualcosa di simile a quel atroce, agghiacciante balletto della storia russa (e umana) che è BRIGANTI...  

Non sono così d'accordo quando parli di "definitiva consacrazione".
Iosseliani mi pare una figura scomoda nella cinematografia moderna, molto poco inquadrabile e quindi poco rassicurante per i gusti del cinefilo moderno.
La critica in genere lo ammira ma non lo citerebbe mai neanche per sbaglio tra i maestri del cinema contemporaneo (titolo che pure ormai è affibiato a cani e porci, purchè facciano almeno un film decente... a volte neanche quello).
Tutto sommato lo vedo circondato da quella che si dice "un'ammirata indifferenza".  

Per quanto mi riguarda tra i suoi indispensabili aggiungerei sicuramente anche il mediometraggio "Aprile" e lo splendido " C'era una volta un merlo canterino".

A parte ovviamente "Giardini in Autunno" (si sà di cosa parla?), l'unico suo film che non ho mai visto è "I favoriti della luna" che pare sia uno dei suoi migliori...
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#3 Ejzenstejn

    aspirante indie

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Inviato 16 ottobre 2006 - 14:20

Su Caccia alle farfalle ho qualche perplessità, Un incendio visto da lontano direi bello, senza gridare al capolavoro.
Peccato aver perso questa occasione, sono molti anni che non vedo un film di Iosseliani e mi avrebbe fatto piacere.
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#4 Kraftwave

    Roadie

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Inviato 16 ottobre 2006 - 21:21

Non sono così d'accordo quando parli di "definitiva consacrazione".
Iosseliani mi pare una figura scomoda nella cinematografia moderna, molto poco inquadrabile e quindi poco rassicurante per i gusti del cinefilo moderno.
La critica in genere lo ammira ma non lo citerebbe mai neanche per sbaglio tra i maestri del cinema contemporaneo (titolo che pure ormai è affibiato a cani e porci, purchè facciano almeno un film decente... a volte neanche quello).
Tutto sommato lo vedo circondato da quella che si dice "un'ammirata indifferenza".


Tom, guarda che io la penso sostanzialmente al tuo stesso modo, ma con "consacrazione" mi riferivo esclusivamente alla critica (preparata), e non allo spettatore, o cinefilo, che preferisce guardarsi qualcosa di più "spensierato". Credo sia indiscutibile legittimare il suo grande talento, è questo che intendevo.
 

Per quanto mi riguarda tra i suoi indispensabili aggiungerei sicuramente anche il mediometraggio "Aprile" e lo splendido " C'era una volta un merlo canterino".


Aprile, solo per il coraggio (il film fu vietato e condannato al rogo), ci può stare, certo. C'era una volta... e I Favoriti Della Luna sono quelli che mi mancano.


"Giardini in Autunno" (si sà di cosa parla?)


Parla di un uomo ricco e potente che, una volta perso di colpo il lavoro, comincia, nell'autunno della vita appunto, ad apprezzare le piccole gioie che ci regala l'esistenza.
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#5 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 09 novembre 2006 - 20:53

Ho visto Giardini in autunno. Parla di un ministro fannullune che viene costretto a dimettersi e precipita nella scala sociale finendo anche a dormire sotto i ponti.
Credo sia uno dei migliori film dell'anno, che può vantare uno strepitoso M. Piccoli vestito da donna!
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#6 scirocco

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Inviato 09 novembre 2006 - 21:39

Credo sia uno dei migliori film dell'anno

Concordo. Un piccolo (grande) film frutto di un'alchimia perfetta: leggerezza, umorismo, intelligenza, sarcasmo. Chirurgia cinematografica d'alta precisione a cui basta mostrare il tragicomico agire umano per arrivare dritto al cervello senza far cadere nemmeno una goccia di sangue (SPOILER: la sequenza iniziale tra le casse mortuarie è da antologia).
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#7 Brainiac's Son

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Inviato 10 novembre 2006 - 11:48

Ok, non c'entra quasi niente, ma lo sapete che su un elenco telefonico di Parigi di qualche anno fa ho trovato il suo numero di telefono?? Non ho mai osato chiamarlo, però... :(
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#8 scirocco

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Inviato 10 novembre 2006 - 19:41

Ecchiamalo! Datti 'sta botta de vita! Non sai come fanno bene alla salute questi slanci di passione... Trovassi io quello di Rohmer... Se solo sapessi dove abita, andrei direttamente sotto casa in adorazione.
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#9 Brainiac's Son

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Inviato 10 novembre 2006 - 23:53

Sì, ma è Iosseliani... Forse Rohmer lo chiamerei anche io, ma Iosseliani... Poi che gli dico? "Sei tu? Ah, bravo..." :( Fra l'altro, ora come ora dovrei ricercarlo, 'sto numero... E magari lo ha pure cambiato, chissà! :D
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#10 corey

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Inviato 25 settembre 2008 - 10:47

Siccome non avevo ancora infestato il topic dedicato al sublime cineasta georgiano, ne approfitto per postare una playlist già pubblicata sul sito di Film TV. Ho scelto i sette film che ricordo meglio, lasciando però fuori quel piccolo prodigio di semplicità che è Un piccolo monastero in Toscana, che ho visto qualche notte fa e che mi si è stampato negli occhi e nel cuore con indicibile piacere. Al di là di qualsiasi considerazione strutturata mi pare che la qualità più spiccata e intensa del suo cinema sia la nonchalance...

Di inaudita limpidezza formale, il cinema di Otar Iosseliani è un guizzante teatro dell'assurdo popolato di eterni perdenti, marginali gentili, socievoli avvinazzati. Allegra e malinconica al tempo stesso, è come se la sua cinepresa si schiarisse continuamente la voce tra una sigaretta e un bicchiere di vino: per cantare meglio.

1. Giardini in autunno
Divagare, perdere il filo, lasciarsi cullare dalla casualità degli eventi: l??ennesimo, sublime elogio all??inconcludenza di Otar Iosseliani. ??? meglio non fare niente piuttosto che fare qualcosa che non vale niente?.

2. Lunedì mattina
Vincent ne ha abbastanza di rientrare in fabbrica e parte per Venezia. Incontra persone gentili, fa amicizia, beve insieme a loro e poi torna in Francia, tutto come prima. Inutile? Anarchico piuttosto.

3. Addio terraferma
Il mondo osservato dalla stanza dei giochi: semplice, buffo, gioiosamente lontano. Un distacco giubilatorio: "Adieu, plancher des vaches".

4. Un incendio visto da lontano
Con graffiante leggerezza, il cineasta georgiano mette in scena l'aurora delle origini e il tramonto del rito. Osservandoli come al solito da una sardonica distanza: "Et la lumière fut".

5. Caccia alle farfalle
Soltanto traiettorie, derive, attraversamenti nelle pellicole di Iosseliani. Il cinema non è il reale, ma ne è, fantasmaticamente, la traccia disparente: un'autentica "chasse aux papillons".

6. Pastorale
Ogni volta che il quartetto d'archi inizia a suonare, la mdp si distrae e si mette a riprendere ciò che accade intorno. Come sempre in Ioseliani, l'altrove ridicolizza il qui: nessun pentagramma visivo nel suo cinema, nessun colpo di grancassa.

7. La caduta delle foglie
Apprendista in una cooperativa, il giovane Nico si oppone a mettere in commercio del vino non ancora pronto: l'imperdonabile ingenuità gli frutta parecchie mazzate. Capisce l'antifona e diventa più cinico degli altri. Il vero scandalo è l'innocenza.

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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#11 scirocco

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Inviato 25 settembre 2008 - 13:48

Caccia alle farfalle

Che film! Ti culla e ti accarezza poi, nel finale, ti sega le gambe per benino (i giapponesi... :D) lasciandoti penzolare sulla sedia, senza parole, come un babbio... asd Grandissimo. Il capolavoro, però, rimane, per me, "Giardini in autunno", la summa e la perfezione del suo cinema.


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#12 corey

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Inviato 25 settembre 2008 - 16:35

Nonostante abbia esasperato intere legioni di spettatori "Giardini in autunno" a me è piaciuto molto.

Se dovessi scegliere i "miei" Iosseliani, direi a colpo sicuro "Addio terraferma", "C'era una volta un merlo canterino", "La caduta delle foglie" e "Un piccolo monastero in Toscana". Non ho ancora visto "I favoriti della luna" però...

In realtà fino ad oggi il cineasta georgiano non ha ancora sbagliato un film.
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#13 Tom

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Inviato 25 settembre 2008 - 22:42

Ribadisco solo che per me è uno dei più grandi viventi.
Anche a me continua a mancare l'introvabile "I favoriti della luna".

"Un piccolo monastero in Toscana" ce l'ho li registrato che mi aspetta, prima mi sono fatto del bene con l'Olmi de "Il tempo si è fermato" (molto vicino a Iosseliani, finale cristiano a parte) e con il devastante, chirurgico Romher de "Il segno dl leone", trasmessi la stessa notte.

Tornando a Iosseliani consiglio anche il bel corto "Ghisa", finto documentario industriale. "Finto" non perché non sia un documentario, ma perché per niente "industriale": come al solito al Nostro interessa di più documentare la naturale anarchia delle pause, tra panini e sigarette. 
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#14 corey

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Inviato 25 settembre 2008 - 22:59

"Il tempo si è fermato" è bellissimo. Punto.

Non appena hai tempo guardati "Un piccolo monastero" perché è di una chiarezza e di una semplicità letteralmente commoventi. Poi per chi, come me, ha avuto il privilegio di vivere la campagna senese (i miei nonni abitano lì), il piacere raggiunge picchi di scandalosa intimità...

"Ghisa" l'ho visto. Che dire? Il solito sublime Iosseliani che usa la cinepresa per frugare e snidare l'umanità che sabota la tirannia del lavoro. Anche "Seule, Georgie", pur un po' più disciplinato, è sonoramente godibile.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#15 popten

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Inviato 27 marzo 2009 - 09:12

visto ieri sera Giardini in autunno, ho apprezzato tanto.
è il primo film di iosseliani che vedo e spero ne seguano altri. anzi, penso vedere altri suoi film o rivedere questo qui, possano aiutare a fissare una serie di elementi che ahimè temo di non aver colto del tutto.
eppure i movimenti della camera mi hanno affascinato. così come i personaggi presentati. e a volte sono stato felice di aver colto alcuni particolari o semplicemente felice di alcune scene/situazioni presentate.
alla ricerca di qualche punto di riferimento, più volte ho pensato a Tati.Anche Bunuel, si.
il giudizio è quindi dal positivo in su, anche se, come detto, mi farebbe piacere approfondire il regista per potermi fare un'idea più chiara. che poi, penso, manco è fondamentale, l'importante è che nelle 2 ore trascorse al cinema sono stato bene con il suo film :) - stanchezza a parte :(

Vero, grande M.Piccoli!
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