Penso di essermi spiegato male: a me IR piace più della "versione studio" di TKoL, questo è fuori discussione. Però trovo che la "versione live" lo superi, essenzialmente perché mi pare concretizzi meglio quell'incrocio di stili e anime che sono i Radiohead post-Amnesiac (escluso HttT che è un discorso a parte).
Il fatto, che tra l'altro mi pare ovvio, è che Yorke è un cazzaro: non ha voglia di fare niente, perde tempo giocando a fare il genio contemporaneo (quale non credo sia mai stato) e quando non lo fa mette su i dischi ai party degli indignados "che fa figo". TKoL è un disco che poteva uscire così, con questa scaletta così come con altre n scalette variabili in base all'entusiasmo di Yorke del momento per una o l'altra canzone. Per questo credo sia stato accolto poco calorosamente persino dai fan: dà fastidio l'idea di un disco buttato fuori "tanto per". Sensazione peraltro avvalorata dalle tracce uscite dopo come Staircase che per me è fortissima. Mettiamoci vicino la produzione poco centrata e il pasticcio è fatto.
Invece le session live sono, giustamente, qualcosa di diverso perché derivano da una performance di gruppo in cui la personalità di Yorke viene smussata e quella degli altri membri emerge, il che è puro guadagno dal punto di vista sonoro. Basti sentire l'intro di Bloom, che se nella versione studio è un pastrocchio elettronico, nella versione live ricorda chiaramente i riff appenna accennati e schizoidi di HttT!
Per me non è volontà di autosabotaggio, semplicemente è che Yorke non ha la voglia (e la personalità) di canonizzarsi a semplice musicista ma vuole sentirsi sempre quello "che va oltre"; purtroppo non ne è capace e questo si riflette pesantemente sul disco.
Per quanto riguarda l'evoluzione del gruppo il discorso sarebbe lunghissimo. Io cmq la penso come ho detto sopra: dopo HttT dovevano trovare una sorta di compromesso tra l'animosità creativa che sfiora l'isteria di Yorke e le influenze più canoniche del resto della band. IR è il giusto parto di questo incrocio, mentre TKoL ho già detto come lo vedo.
In sintesi, le sperimentazioni che ci piacciono tanto di Kid A e Amnesiac erano il frutto molto ben riuscito dell'influenza di quello che all'epoca era il suono dell'elettronica sullo spirito creativo di Yorke. Adesso un ritorno a quei suoni sarebbe improponibile (anche se mi piacerebbe molto) proprio perché i suoni "che tirano" cambiano a una velocità alla quale una band del genere non riesce a stare dietro. Quando Yorke capirà che con le tempistiche dei Radiohead è impossibile partorire qualcosa che sia contemporaneamente innovativo e al passo coi tempi forse torneremo ad ascoltare dischi come si deve.
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Dio che papiro
Cmq sì, sono cielineri