EC002-5 (quintuple CD): Jürg Frey l'àme est sans retenue I
Ultimamente con Erstwhile si affrontano livelli crescenti di difficoltà critica.
Qualcuno deve pur farlo.
http://www.ondarock....ansretenuei.htm
Inviato 18 ottobre 2017 - 11:14
EC002-5 (quintuple CD): Jürg Frey l'àme est sans retenue I
Ultimamente con Erstwhile si affrontano livelli crescenti di difficoltà critica.
Qualcuno deve pur farlo.
http://www.ondarock....ansretenuei.htm
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 07 novembre 2017 - 10:05
Ah, per chi ancora non lo sapesse, Jon Abbey si è convertito a Bandcamp.
Trovate già diversi titoli Erstwhile fuori stampa, ma è solo l'inizio.
https://erstwhilerecords.bandcamp.com/
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 30 novembre 2017 - 16:39
Amici - anzi amicO Savini - ma lo sapevate che la mitica Hibari è tornata?
Due uscite in digitale negli ultimi giorni, guardate sul bandcamp:
Sam Sfirri / Taku Unami - zymology
Kieran Daly - Kieran in a Hole
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 01 dicembre 2017 - 09:04
urca, no!
Inviato 01 dicembre 2017 - 09:05
Taku è sempre un genio, le canzoni nascono a partire dal minutaggio secco di 12 minuti, poi il modo di riempirli si trova sempre. E la beffa dell'ultimo pezzo di 11.59. Mito!
Inviato 01 dicembre 2017 - 09:44
Non penso sia una beffa, avranno tagliato al pelo e bandcamp avrà letto 11.59 anziché 12.
Ascoltato giusto ieri sera, sono soddisfatto. Abbastanza fine a se stesso invece Daly - sempre tutto relativo in questo campo eh.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 01 dicembre 2017 - 10:08
mooooolto relativo
Inviato 31 dicembre 2017 - 14:11
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 29 gennaio 2018 - 16:30
Bene, ma sinceramente sono in trepidante attesa del suo album con O'Dwyer*, che è uno dei due in wishlist per questo primissimo 2018 (insieme al prossimo di Christian Wolff - 1934, nota bene - e Beuger, con un titolo secondo me bellissimo, considerato età e tutto dell'autore: Where are we going, today).lambkin ha caricato i suoi dischi su bandcamp con questa succosa compila inedita [primo di due volumi]
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 18 febbraio 2018 - 10:18
Anche Gravity Wave s'è fatta il bandcamp.
https://michaelpisar...bum/tant-donn-s
Pubblicato assieme a questo.
https://michaelpisar...f-eternal-night
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 01 marzo 2018 - 17:35
vanessina :°° l'hai letto il libro di revert dell'anno scorso?
il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati
Inviato 01 marzo 2018 - 18:27
bary shomy grandissima come sempre :°°° era il primo suo libro che leggevo, nei prossimi mesi penso che ne recupererò un paio.
le sue copertine sempre le migliori comunque
il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati
Inviato 01 marzo 2018 - 19:05
Io invece la scorsa settimana ho recuperato un gioiello minimal/chamber/onkyo che consiglio ai più sensibili.
Hiroyuki Ura, Kanazawa Kenichi, Satoko Inoue – Scores (Meenna, 2017)
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 29 marzo 2018 - 09:12
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 03 aprile 2018 - 18:55
La vita nova. (Bosetti & Roux.)
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 06 aprile 2018 - 08:51
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 17 giugno 2018 - 11:24
In arrivo su Room40 il 9° capitolo della no-input mixing board di Toshimaru Nakamura (che qualcuno ricorderà dalla puntata 'onkyo anch'io' di Savini).
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 18 giugno 2018 - 17:11
(che qualcuno ricorderà dalla puntata 'onkyo anch'io' di Savini).
Inviato 18 giugno 2018 - 19:47
soccia, mi vien voglia di risentirmela
Inviato 18 giugno 2018 - 21:21
la sto recuperando adesso, bellissima
[con i glitch e i problemi audio che riflettono il tema della puntata :°° ]
il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati
Inviato 19 giugno 2018 - 06:09
Inviato 19 giugno 2018 - 06:46
Vabbè tirate fuori questa puntata anche per quelli fuori dal giro.
Inviato 19 giugno 2018 - 06:53
Inviato 02 marzo 2019 - 12:17
Miglior disco (non) Erstwhile da un po' di tempo a questa parte.
Henryk Munkeby Nørstebø / Daniel Lercher / Julie Rokseth - Off the Coast (2019, Sofa)
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 14 aprile 2019 - 10:51
Mi permetto di condividere questa mia nuova monografia sugli incontri in duo di Keith Rowe e John Tilbury.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 22 giugno 2019 - 10:06
Il nuovo singolo onkyo di Taku Sugimoto è :3
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 24 giugno 2019 - 22:18
Grande paloz, purtroppo sei rimasto uno dei pochi a scrivere in questa sezione, gli altri "intelligenti" del forum parlano di trap
PS: prima di scendere in inutili polemiche. le persone intelligenti ascoltano quello che vogliono e se sono intelligenti dicono cose interessanti a prescindere dall'argomento. però mi farebbe piacere trovare un po' di consigli su musiche "diverse" qui sul forum, visto che online non conosco molti siti che parlino di sta roba
Inviato 26 giugno 2019 - 06:36
Il nuovo singolo onkyo di Taku Sugimoto è :3
Ne avevo sempre avuto il dubbio, ma alla fine è proprio questo singolo che mi fa rendere conto che la maggior parte della roba che faccio (e soprattutto non pubblico) è onkyo.
Paloz aiutami a entrare nel giro giusto.
Inviato 26 giugno 2019 - 12:48
Inviato 24 febbraio 2020 - 14:52
Si avvicina a un anno dalla pubblicazione, ma per chi se lo fosse perso è un recupero meritevole.
Il quintuplo box di field recordings di Toshiya Tsunoda, una sorta di ristampa integrale con alcuni materiali inediti - ovviamente firmata Erstwhile.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 23 marzo 2020 - 11:13
Cosa ascolta l'EAIofilo durante la quarantena?
Io sono finalmente tornato su The Abyss di Drumm/Lescalleet e, sarà il periodo, apprezzo di più ora che all'uscita.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 23 marzo 2020 - 16:59
secondo rym ci rientra, secondo discogs no. direi chissene e ascoltare questa cosa qua.
Inviato 24 marzo 2020 - 10:38
secondo rym ci rientra, secondo discogs no. direi chissene e ascoltare questa cosa qua.
Ascoltato un po' qualche giorno fa, direi che non solo non rientra ma il livello è un po' più basso dell'ultimo Alvaret Ensemble, di cui si professa un mezzo spin-off. Però magari riprovo nei prossimi gg.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 25 marzo 2020 - 09:23
secondo rym ci rientra, secondo discogs no. direi chissene e ascoltare questa cosa qua.
Ascoltato un po' qualche giorno fa, direi che non solo non rientra ma il livello è un po' più basso dell'ultimo Alvaret Ensemble, di cui si professa un mezzo spin-off. Però magari riprovo nei prossimi gg.
con alvaret ensemble ancora ci devo provare, è settimane che ce l'ho lì. magari mi decido, magari.
Inviato 02 maggio 2020 - 19:07
street onkyo post-quarantena
Katsuaki Iida, Taku Sugimoto, Toshiya Tsunoda e Tomokazu Hoshi eseguono「aussen raum」di Stefan Thut.
30 aprile 2020.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 03 luglio 2020 - 22:16
Combo titolo/copertina dell'anno:
(visibilmente fatta con paint e proprio per questo ancor più commovente)
--
Per chi stava poco attento, è il sequel di questa braciola uscita a febbraio. [Ne avevo parlato qui]
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 27 ottobre 2020 - 16:02
(continuo a parlare da solo)
Ultimo Erstwhile di nuovo a livelli apprezzabili: ricco di suoni concreti e contrappunti fischianti, obliquamente narrativo, a suo modo proprio coinvolgente.
Choi Joonyong / Jin Sangtae – Hole in My Head
[parole mie qvi]
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 06 agosto 2021 - 23:43
Mi permetto di condividere questa mia nuova monografia sugli incontri in duo di Keith Rowe e John Tilbury.
Diciamo che è stato il mio primo grande amore, quando ho scoperto che oltre la musica classica contemporanea poteva uscire da se stessa, dai laboratori e unirsi alla massa o meglio ad uno dei concetti di massa, sicuramente non leibniziano.
Senza KEITH ROWE non avremmo mai avuto al giorno d'oggi un KEVIN DRUMM e ovviamente JIM O'ROURKE, per non parlare del Maestro MASAYUKI TAKAYANAGI..
La differenza di approccio alla TABLETOP GUITAR da ROWE passando a O'ROURKE è completamente diversa, a favore del genio americano che supera di gran lunga il maestro, cerco di spiegarmi e brevemente. Se ROWE ha portato al contatto estremo chitarra elettrica e onde corte spazializzando in modo dissonante e alla STOCKHAUSEN la potenza del suono, O'ROURKE anima bella oltre ad aver studiato con profitto composizione ha anche studiato le tecniche aleatorie del piano preparato di John Cage: nel suo approccio con la TABLETOP GUITAR non vi è nulla di elettronico, ma è una chitarra preparata suonata da DAVID TUDOR con una grandiosa differenza: i droni di O'ROURKE sembrano portare con se i sintomi della coscienza, mentre l'artista inglese è fenomeno paragonabile a un violento espressionismo astratto.
KEVIN DRUMM è quello che ha più di tutti mimetizzare tutti i codici genetici della musica elettronica degli anni novanta, dal rumore estremo al GLITCH dei PAN SONIC passando appunto a questi spazi BLANCHOT-IANI dell'EAI di cui si occupa egregiamente PALOZ. TAKAYANAGI, esistono i filmati, sembra lavorare in una sorta di officina del cattivo gusto, ma nonostante questo o per questo, le sonorità possono essere definite a volte vicine a un free jazz anti cosmico e a volte all'impeto neurale di un DUMITRESCU e alla scuola francese dello stesso spettro del gigante rumeno.
Quando penso a TILBURY la mia mente va subito a VAN HOVE, in questo preciso istante più che altro è una intuizione spontanea.. certamente entrambi gli artisti con i dovuti distinguo hanno saputo accompagnare melodicamente tra mille e mille virgolette il desiderio di estremo estremismo dei loro partner.
AMM di cui ho ascoltato e conservo l'intera discografia, è forse l'unico gruppo di improvvisata, ma è una parola troppo futile per definire la loro musica è assolutamente un non-essere che non c'entra nulla con il parricidio parmenideo, è un non-essere di pura trascendenza, l'esorcismo totale e totalizzante della musica occidentale, una parabola: dal chiasso plumbeo degli esordi al meraviglioso PRESQUE RIEN de primi anni novanta.. il trio classico rimarrà nella storia ed è stato la base etica del rinascimento sempre compiuto da O'ROURKE che consiste a livello produttivo di trasportare questo non-essere in un contesto rock distruggendone la sintassi, riuscendo a sconvolgere ogni regola e nel flusso di coscienza post concreto arrivare in RIEN dei FAUST in una zona neutra BLANCOT-IANA che è assolutamente geniale e irripetibile.
FRED FRITH.. i suoi lavori sulla TABLETOP GUITAR sono unici anche se sono assolutamente debitori del suo Maestro che è ROWE, ricordo tra le tante una collaborazione pazza con K.K.NULL che sicuramente è la pagina più cacofonica e psicotica del grande artista albionico.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
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