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127 Ore (Danny Boyle, 2011)


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53 replies to this topic

#51 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 04 marzo 2011 - 01:38



x Seattle Sound: al di là del finale più o meno riuscito del film, in cosa consisterebbe la natura non del tutto positiva del protagonista?


Per buona parte del film viene dipinto come un ragazzo superficiale nelle relazioni con gli altri e la sua voglia di indipendenza lo porta ad essere fortemente egoista poi come dicevo nell'altro thread alla fine arriva la rinascita,il riscatto morale,ecc e diventa un icona,un eroe.


OK, questo mi sta bene, ma come Kraftwawe, non capisco proprio questa storia del protagonista imbecille, è una critca che ho letto da più parti e davvero non la capisco a prescindere dal film stesso, mi sembra quasi di leggere fra le righe che siccome il protagonista se la sia in un certo senso "cercata", sarebbe stato giusto che marcisse in fondo a quel canyon...::)



Non ho detto ne che sia un imbecille ne che meritava di restare nel canyon solo preferivo un finale meno retorico e furbo.
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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#52 nicholas_angel

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Inviato 04 marzo 2011 - 12:23

A livello visivo l'ho trovato decisamente interessante. Decisamente una spanna sopra a Millionaire. James Franco è bravissimo e la regia di Boyle si adatta bene a mettere in scena il flusso di pensieri del protagonista: i momenti più riusciti mi sono parsi quello della festa e il finto show televisivo.
Purtroppo il film è così estetizzante che non riesci a entrare nel dolore fisico del protagonista. C'è un abisso tra questo film e Black Swan, dove invece hai proprio la sensazione di vivere le esperienze della protagonista.
Il momento dell'amputazione è abbastanza disgustoso, ma alla fine ci ridi su, perché non sei nel personaggio.
Ad ogni modo come 'esperimento' è interessante e non mi sento di dargli meno di 6,5
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#53 xone89

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Inviato 04 marzo 2011 - 13:26




x Seattle Sound: al di là del finale più o meno riuscito del film, in cosa consisterebbe la natura non del tutto positiva del protagonista?


Per buona parte del film viene dipinto come un ragazzo superficiale nelle relazioni con gli altri e la sua voglia di indipendenza lo porta ad essere fortemente egoista poi come dicevo nell'altro thread alla fine arriva la rinascita,il riscatto morale,ecc e diventa un icona,un eroe.


OK, questo mi sta bene, ma come Kraftwawe, non capisco proprio questa storia del protagonista imbecille, è una critca che ho letto da più parti e davvero non la capisco a prescindere dal film stesso, mi sembra quasi di leggere fra le righe che siccome il protagonista se la sia in un certo senso "cercata", sarebbe stato giusto che marcisse in fondo a quel canyon...::)



Non ho detto ne che sia un imbecille ne che meritava di restare nel canyon solo preferivo un finale meno retorico e furbo.


No no, infatti mi riferivo in generale, non alla tua osservazione...
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#54 William Blake

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Inviato 17 marzo 2011 - 19:56

Boyle ci mette il mestiere e rende la vera storia di Aron Ralston un tour de force videoclipparo e sensazionalista. il film si fa guardare e l'idea di fondo che ne esce è: yankee figlio del capitalismo che per la sua tracotanza (che si traduceva in indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui) rischia la pelle. si salva, rimettendoci "solo" un braccio, ma -attenzione!- la scampa contando solo sulle sue forze (naturale che un tipo così successivamente abbia avuto deliri di onnipotenza, cosa dichiarata da Ralston stesso). nel film invece "la roccia" che l'ha bloccato, lo costringe a guardare indietro alla sua vita, osservandosi dall'esterno, come un fantasma dei natali passati.
comunque, di per sè gradevole e Franco davvero bravo.

ps. è l'anti-intothewild.
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"




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