339 replies to this topic

[Number 6]

Siete i soliti, vi meritate il Grande Fratello e la tv fatta da Masi e Minchiolini.

e come al solito, chi non si schiera con l'applauso verso qualcosa che va contro quella televisione (= contro silvio) diventa automaticamente un fan di silvio/uno che si merita silvio.

io non mi merito silvio, masi, minzolini e non mi merito il vangelo dei valori buoni giusti e civili imposti come fa questo programma, non mi merito comici spompati, non mi merito l'uso ricattatorio, predicatorio e buonista di tragedie come welby e immigrati vari. certo in una tv come quella attuale passi per impegnato e profondo anche roba come questa, una telefonatissa teleguida dell'opinione di chi ascolta, che è niente più dell'altra faccia dell'appiattimento subìto dall'orrida italia berlusconiana. il tutto è estremamente studiato, fazio la tv la sa fare, e bene, quindi ancora più quello che ho visto e sentito mi ha fatto schifo.

Sei una lagna peggio, molto peggio, di Fazio.
Prevedibile come il sole che sorge la mattina.

[Number 6]

Certo. Sei solo tu ad avere "contenuti", a sapere quali sono "i contenuti". Poi arriva Celentano (un coglione insopportabile e borioso da sempre quando parla e da quarant'anni quando canta, che ha anche il difetto di non saper parlare oltre a non saper che dire) e non va bene nemmeno quello (però stavolta a ragione). Film già visto.
Sei prevedibile e noiosissimo. Cambia finché sei in tempo. Satana lascia quest'uomo! Vattene da questo corpo!

P.S.
Come se di Welby si fossero ricordati tutti negli utlimi due anni e Mina Welby raccontasse la sua storia tutti i giorni. Ma è banale e già sentito, indignazione a cottimo (tutto tranne indignazione voleva suscitare quella storia) perché ce lo dicono Mr. Maedhros & compagnia.

[Claudio]

A me non piace neanche la modalità dell'indignazione, se per questo, ma il punto è che certe cose in tv non vengono più dette. Il fatto che qualcuno lo faccia e ottenga grandi risultati di audience, per me è già un miracolo. Parliamo di un paese dove il premier dice di voler censurare la Piovra e Gomorra perché "danneggiano l'immagine dell'Italia" e la gente gli batte pure le mani. Un paese dove un presidente del Consiglio può dire impunemente "rimuovo in 3 giorni i rifiuti da Napoli", poi non succede, e nessuno batte ciglio.

[Number 6]

L'umanità di sinistra dovrebbe scomparire tutta. Me compreso. Essere fucilata in massa, finire in una fossa comune, bruciata e sparse le ceneri al vento. Forse allora, da zero, potrebbe nascere una sinistra decente e soprattutto intelligente, con un minimo di capacità di programmare, vincere e governare. Ma forse.

[William Blake]

A mio avviso la fazione critica vuole ignorare alcuni aspetti di primaria importanza, fondamentali per poter giudicare un programma come �??Vieni Via Con Me�?�.
�??Nei paesi come gli altri�?�, �??solo in Italia�?�. Forse si ignora che il mondo della tv spazzatura esiste in Italia come altrove. Altrove esistono i Reality, i quiz imbecilli, le tette e i culi, i programmi di gossip, i format canterini e cosi�?? via.
E�?? indubbio che la nostra situazione è particolarmente aggravata dal legame tra tv e un governo che ormai non ha bisogno più di chiedere.
I risultati della videocrazia hanno portato gran parte degli spettatori medi a un grado di arretratezza non solo culturale,  ma percettiva. Come si usa dire anche per un certo cinema, il popolo non sa più vedere né sentire. Sia chiaro, non voglio generalizzare, ma per il cittadino comune è cosi�??, c�??è poco da girarci attorno.
Più volte ho sentito con le mie orecchie un�??utopica proposta di educare la popolazione partendo da un grado zero. Una rieducazione che parte da basi che dovrebbero essere risapute ma che la massa ignora.
Roberto Saviano ha avuto ed ha la grande capacità di parlare alla massa. Frase retorica, che si presterà pure a scherni, ma poco male.
Negli uffici, nelle università, addirittura dal salumiere c�??è chi adesso parlerà di Saviano.
I suoi discorsi partono dunque da basi che l�??ondarocker medio dirà risapute. �??Vieni via con me�?� è un programma di prima serata che coniuga un linguaggio che riesce a essere intellettuale e popolare allo stesso tempo. Ho detto anche popolare, finalmente.
Ieri sera non ho potuto vedere tutto il programma con attenzione (causa problemucci di salute) ma, per dire, il monologo su Welby mi ha appassionato ed emozionato.
�??Parlare ancora di Welby�?�, diceva qualcuno. Si, conoscevo un po�?? la storia, ma finalmente mi è stato dato un quadro dell�??insieme completo e appassionato. Le pause di Saviano, le sue incertezze, l�??emozione che traspare dai suoi occhi, accrescono la partecipazione di coloro che, almeno per due ore, sono disposti ad ascoltarlo senza pregiudizi, positizi o negativi che possano essere.
Demagogica? Banalità? Lezioni da prima elementare? Era quello che ci voleva, invece. Evidentemente, dati i record di ascolti, il discorso arriva a tutti, dalla casalinga al laureato, dall�??operaio e all�??artista. Per qualcuno è una colpa, per me è un merito inestimabile.
Poi ci saranno monologhi illuminanti e altri più fiacchi, ospiti brillanti e altri deluenti. Questo è il gioco di ogni programma televisivo del mondo. L�??insieme invece no: non appartiene a tutti. In Italia praticamente a nessuno.

amen. ci si lamenta sempre che in tv c'è sempre la solita spazzatura. poi arriva un programma, per carità imperfetto e quant'altro, ma che riesce a essere un talk show un po' diverso, che sfugge alla normale grammatica televisiva (con l'idea dell'elenco alla Celentano, portata all'esasperazione) e ci si lamenta lo stesso. inoltre, checchè se ne dica, per me Saviano è uno vero: lo si vedeva nella prima puntata impacciatissimo e bloccato, già nella seconda era un po' meglio (altro che finti-timidi stile Allevi). infine, con Benigni ho finalmente e spudoratamente riso come un cretino, come non mi capitava da un sacco in tv (e lui ormai mi irritava e basta): e pensare che la seconda puntata abbia avuto uno share ancora superiore non può che far piacere.

Masi assolutamente inadeguato nel suo ruolo, ma è un grande stratega della pubbblicità.  

[Number 6]

Come diceva il mio nuovo idolo: "Hitler aveva avuto l'idea giusta, solo che non è andato fino in fondo". (la celebre frase è sua. Il riferimento era all'umanità intera, ovviamente, poi è stato satupidamente interpretato come antisemitismo).

[Number 6]

Non è un elogio di Hitler, tutt'altro. La frase è difficile da capire ma non poi tanto. E' odio per la stupidità umana.

[Number 6]

Lui sarebbe stato fiero di far parte della stupidità umana. Non l'ha mai negato. Guardava solo da differenti punti di vista.
Poi, se è per quello, anche i Sex Pistols e Siouxie giravano con la svastica ma l'uso non era esattamente quello di esaltare il nazismo.

[Number 6]

No, è morto di cancro. Fumava "due accendini al giorno".

[Number 6]

Aaaahhh! Aahahaha. Io dicevo di Bill Hicks.  Per la serie: le incomprensioni della sinistra.

[sheikyerbouti]

per par condicio silvio berlusconi sarà presente alla prossima puntata di "vieni via con me".
il pdc leggerà l'elenco dei capi di imputazione.
la puntata durerà 6 giorni.
[cit.]


aloha.

[Ɲ●†]

Tutti a sbandierare la vittoria (incontestabile) di faziosaviano sul GF ma per me la notizia vera sarebbe stata un travaso di spettatori da una trasmissione all'altra, ergo un calo del GF rispetto a quando "vieni via con me" non era ancora in onda. Calo che non c'è stato, anzi c'è stata una lieve crescita (5.205.000) rispetto alle precedenti serate:

La prima puntata di Lunedì 18 Ottobre è stata seguita da quasi 6 milioni di telespettatori, specificamente 5.906.000 telespettatori e il 27,06% di share (30,10% sul target commerciale). I picchi sono stati di oltre 8 milioni (8.144.000 alle 21:50) e superiori al 40% di share (40,24% alle 24:29). Da record i risultati nel pubblico più giovane: nel target 15-24 il programma ha sfiorato il 45% di share (44,74%), mentre in quello 25-34 ha totalizzato quasi il 40% di share (39,20%), battendo l'ultima puntata della fiction "La Ladra" su Rai 1, che totalizzò 5.523.000 telespettatori, share 18,28% (15,42%) e il secondo, �??Come ai vecchi tempi�??, 5.126.000, 18,91% (15,81%).

La seconda puntata di Lunedì 25 Ottobre è calata a 5 milioni,4.903.000 telespettatori, share 21,36% (22,98% sul target commerciale). Per la seconda puntata del reality condotto da Alessia Marcuzzi i picchi sono stati superiori a 6.700.000 spettatori (6.741.000 alle 22:05) e vicini al 36% di share (35,77% alle 00:18)  (30,29% sui 15-34). La seconda puntata aveva una controprogrammazione molto forte, su Rai 1 il film "Il Sorteggio" interpretato da un colosso come Beppe Fiorello, che ha totalizzato di 6.057.000 telespettatori e il 20,74% di share (18,70% su t.c.). Contro aveva anche la partita di Serie A Napoli-Milan.   
La terza puntata di Lunedì 1 Novembre è calata ulteriolmente causa festività di "Tutti i Santi" a 4.465.000 telespettatori, share 20,04% (21,42% sul target commerciale). Uno degli ascolti più bassi della sua storia. Nel giorno dei Santi, il film "Sotto il cielo di Roma" dedicato a Papa Pacelli ha fatto 5.726.000 telespettatori e il 20,63% di share (17,46% su t.c.).
 
La quarta puntata di Lunedì scorso, che aveva contro la trasmissione più attesa dell'anno "Vieni via con me" condotta da Fabio Fazio, con Roberto Saviano, e che aveva tra gli ospiti un "acchiappa-ascolti umano" come Roberto Benigni, che molti credevano crollasse sotto i 4 milioni, è cresciuta rispetto alla settimana precedente arrivando quasi a 5 milioni e il 20% (4.862.000 telespettatori, share 19,89% (20,91% su t.c.) )con picco di 6.329.000 alle 21:50 e del 33,06% di share alle 24:19. In sostanza una vittoria per la casa produttrice Endemol che complessivamente ha radunato 12 milioni e mezzo e oltre il 45% di share. Il programma di Fazio ha avuto un ascolti di quasi 8 milioni di telespettatori (7.623.000 )  e il 25,48%, risultato record per la terza rete Rai.

[123]

Tutti a sbandierare la vittoria (incontestabile) di faziosaviano sul GF ma per me la notizia vera sarebbe stata un travaso di spettatori da una trasmissione all'altra, ergo un calo del GF rispetto a quando "vieni via con me" non era ancora in onda. Calo che non c'è stato, anzi c'è stata una lieve crescita (5.205.000) rispetto alle precedenti:

La prima puntata di Lunedì 18 Ottobre è stata seguita da quasi 6 milioni di telespettatori, specificamente 5.906.000 telespettatori e il 27,06% di share (30,10% sul target commerciale). I picchi sono stati di oltre 8 milioni (8.144.000 alle 21:50) e superiori al 40% di share (40,24% alle 24:29). Da record i risultati nel pubblico più giovane: nel target 15-24 il programma ha sfiorato il 45% di share (44,74%), mentre in quello 25-34 ha totalizzato quasi il 40% di share (39,20%), battendo l'ultima puntata della fiction "La Ladra" su Rai 1, che totalizzò 5.523.000 telespettatori, share 18,28% (15,42%) e il secondo, �??Come ai vecchi tempi�??, 5.126.000, 18,91% (15,81%).

La seconda puntata di Lunedì 25 Ottobre è calata a 5 milioni,4.903.000 telespettatori, share 21,36% (22,98% sul target commerciale). Per la seconda puntata del reality condotto da Alessia Marcuzzi i picchi sono stati superiori a 6.700.000 spettatori (6.741.000 alle 22:05) e vicini al 36% di share (35,77% alle 00:18)  (30,29% sui 15-34). La seconda puntata aveva una controprogrammazione molto forte, su Rai 1 il film "Il Sorteggio" interpretato da un colosso come Beppe Fiorello, che ha totalizzato di 6.057.000 telespettatori e il 20,74% di share (18,70% su t.c.). Contro aveva anche la partita di Serie A Napoli-Milan.   
La terza puntata di Lunedì 1 Novembre è calata ulteriolmente causa festività di "Tutti i Santi" a 4.465.000 telespettatori, share 20,04% (21,42% sul target commerciale). Uno degli ascolti più bassi della sua storia. Nel giorno dei Santi, il film "Sotto il cielo di Roma" dedicato a Papa Pacelli ha fatto 5.726.000 telespettatori e il 20,63% di share (17,46% su t.c.).
 
La quarta puntata di Lunedì scorso, che aveva contro la trasmissione più attesa dell'anno "Vieni via con me" condotta da Fabio Fazio, con Roberto Saviano, e che aveva tra gli ospiti un "acchiappa-ascolti umano" come Roberto Benigni, che molti credevano crollasse sotto i 4 milioni, è cresciuta rispetto alla settimana precedente arrivando quasi a 5 milioni e il 20% (4.862.000 telespettatori, share 19,89% (20,91% su t.c.) )con picco di 6.329.000 alle 21:50 e del 33,06% di share alle 24:19. In sostanza una vittoria per la casa produttrice Endemol che complessivamente ha radunato 12 milioni e mezzo e oltre il 45% di share. Il programma di Fazio ha avuto un ascolti di quasi 8 milioni di telespettatori (7.623.000 )  e il 25,48%, risultato record per la terza rete Rai.

Infatti più che travaso (gli affezionati hanno continuato come nulla fosse a guardarsi il grande fratello) ha solo richiamato molti di quelli che la televisione non la guardano mai,

[sheikyerbouti]

signori, se cercate il cavaliere senza macchia avete sbagliato pianeta, qui sulla terra non ce ne sono.

saviano, come tanti, si arrabatta per portare a casa la pagnotta.
può risultare simpatico o no, con la vocazione al martirio o no fatto sta che la sua trasmissione è stata, e credo continuerà a essere, seguitissima; e con quei numeri (9.000.000 di telespettatori e 30% di share) le chiacchiere stanno a zero.

volergli poi dettare l'agenda (poteva parlare di tizio invece che di caio, quella parte di trasmissione doveva essere più breve e quell'altra più lunga, deve cambiare casa editrice, la casa di produzione è per il 30% di proprietà di una società che fa capo a berlusconi) mi sembra abbassare il livello della discussione alle dispute calcistiche del lunedì, quando una cinquantina di milioni di commissari tecnici si scatenano al bar.

e poi c'è sempre il telecomando.

saluti.

[Ɲ●†]

Sceicco, fossi in te lascerei perdere queste oziose diatribe e mi preoccuparei piuttosto di ristabilire l'ordine nel topic "Merde" 

[sheikyerbouti]

Sceicco, fossi in te lascerei perdere queste oziose diatribe e mi preoccuparei piuttosto di ristabilire l'ordine nel topic "Merde" 

ma no, si automerdificano a ogni post ot che pubblicano...

e poi in questi giorni sono ammalato e di cattivo umore... mi sto sul cazzo da solo, figurati gli altri...

ciao.

[Zpider]

Io son contento che abbia avuto successo per quello che sottointende (ossia che ci siano molte persone che vogliono qualcosa di diverso da reality e fiction orripilanti o che anche solo godono a far star zitto Masi) ma il programma in sè non mi piace. Non penso che sia così assurdo scindere le due cose. E' un format senza ritmo e che a qualche momento discreto alterna cose forzate e imbarazzanti. Non è che questo significa dire "aveva ragione Masi o Berlusconi"... i risultati da soli dimostrano che quel programma aveva ragione di esistere e che la dirigenza Rai non capisce un cazzo, a prescindere da tutto il resto.

[oblomov]

Shh, sei un disfattista di sinistra, ora siamo alla resa dei conti e ne resterà solo uno, il resto è fuffa e chiacchiere da snob.
Vorrei capire perchè non si possa dire che, pur apprezzando, e molto, il tentativo di creare un contenitore politico-culturale alto, questo, comunque, al di là di un innegabile successo di pubblico, NON PIACE. Non piace perchè il taglio retorico è indigesto e forzato, non piace perchè alcuni ospiti (ligabue, rossi, fini e bersani) sono imbarazzantemente qualunquisti o impresentabilmente in stato di alterazione psicofisica, non piace perchè la rincorsa alla lacrima facile sul corpo morto di eluana englaro, con tendaggi, luci fioche e de andrè in sottofondo, è disgustoso e immorale, non piace perchè saviano non è al momento attuale un autore in grado di fare un'ora di recitato da solo.
Ora sono pronto per la fossa comune, immagino.

[Number 6]

Ora sono pronto per la fossa comune, immagino.

Direi di no. Dato che adesso espliciti un ragionamento, condivisibile o meno, che prima non era stato esplicitato perché tutti troppo impegnati a sparare addosso a Saviano e Fazio, che come dice lo Sceicco hanno il torto di non essere senza macchia, puri come pretende la sinistra della purezza ideologica.
Sono lieto di avervi portato a ragionare.
Ligabue da l'orticaria anche a me, mi vanto di non averne mai ascoltato una canzone per intero in vita mia (cosa che non ho fatto nemmeno lunedì, sono andato a lavarmi i denti) ma questa non è una ragione per distruggere la trasmissione nel complesso con parole che non si riservano nemmeno ai peggiori berlusconiani, come ho letto qui.

Circa il travaso l'esempio familiare è che mia moglie dal lunedì precedente ha chiuso il GF per vedere Vieni Via Con Me. Sarà solo personale ma forse vuol dire qualcosa.

[oblomov]

Ora sono pronto per la fossa comune, immagino.

Direi di no. Dato che adesso espliciti un ragionamento, condivisibile o meno, che prima non era stato esplicitato perché tutti troppo impegnati a sparare addosso a Saviano e Fazio, che come dice lo Sceicco hanno il torto di non essere senza macchia, puri come pretende la sinistra della purezza ideologica.
Sono lieto di avervi portato a ragionare.

a me sembra che molti dicessero ciò che ho scritto io, sia qui che nella sezione politica... comunque se ti fa piacere credere di avere un ruolo maieutico, chi sono io per dire il contrario?

[Number 6]

Vabbè, dai. Rileggiti i messaggi delle prime due pagine di questo topic, poi ne riparliamo. Forse uno ha detto che l'idea è buona ma la trasmissione non è uscita bene. Gli altri non vedevano l'ora di smerdare l'abatino Fazio e il chiacchierone Saviano.

Mi piace poi questa idea per cui Fazio fa sciacallaggio sulla Englaro, con il padre in trasmissione che evidentemente deve avere un metro di giudizio inferiore al vostro dato che a lui parlarne da Fazio andava bene (ma si sa che chi è un ganzo ed è puro è superiore a tutti e tutto, anche al diretto interessato), e viene messo sullo stesso piano dei vescovi pontificanti col culo degli altri, dei Giovanardi che tentano di varare leggi di nascosto la notte sul corpo di Eluana per poi presentarsi trionfanti in TV al grido di "li abbiamo fregati", dei Presidenti del Consiglio che arrivano a dire: "Mi dicono che potrebbe anche procreare".
Cioè, sullo stesso piano... Tutti sciacalli, tutti uguali. Ma vabbé, c'è chi ha la Verità e chi non la ha, per cui chi la ha può mettere sullo stesso piano chi gli pare.

[oblomov]

Deliri e hai interlocutori plurali che non si capisce bene chi siano, ma vabbè.
Su englaro-fazio, io non ho messo fazio sullo stesso piano dei vescovi che si pronunciarono nei modi che sappiamo tutti o di berlusconi che disse ciò che disse. Ho solo detto che fazio con quel passaggio ha cercato la lacrima facile, secondo me, e credo che il padre, che prima non avevo nominato, ritenga di fare una cosa giusta e che sia una persona che vuole creare sensibilità intorno al problema; rimane il fatto che ho trovato il tutto kitsch e forzato, per la mia sensibilità, e non sempre un fine giusto giustifica mezzi erronei

[Infinite dest]

Tutti sciacalli, tutti uguali. Ma vabbé, c'è chi ha la Verità e chi non la ha, per cui chi la ha può mettere sullo stesso piano chi gli pare.

Number, secondo me il punto non è COSA ma il COME; atteso che di una trasmissione così c'era comunque il bisogno, anche per rompere quel velo indefinito di omertà catodica (non ho scritto politica, ma catodica:il che vuol dire, programmi tutti uguali, report a parte), andava, probabilmente, data un po' di verve e di "sulfureità" in più. Non tanto la trasmissione in sè, quanto il modo; il sussiego di Fazio, ammettilo, fa un po ca'are; Saviano interessa, ma non appassiona. E non tanto i contenuti, bada bene, ma la forma; vale a dire, FARE televisione necessita, ti piaccia o no, presenza scenica. Che poi quella forma (un po' di passione, di energia, di tempi, di disincanto non-autocelebrativo non poteva che dare alla trasmissione maggiore impatto, e renderla inattaccabile.

[Lynn]

Abbiamo capito che il problema della sinistra è, come solito, che non si silenziano i dissensi (ci siete mai andati a un incontro del PD, trovate le differenze col PDL), mica che i vertici sono degli assoluti perdenti.  
Io credo sia questa la mentalità perdente del centrosinistra, degli elettori del centrosinistra, specialmente quelli più datati, diciamo la fascia dai 40 in su, un vero cancro per chi spera di mettere alla guida della sinistra, e magari dell'Italia, qualche politico buono e non i Bersani,D'Alema,Veltroni e magari non i Renzi.
Che poi vorrei capire cosa c'entra il centrosinistra con una trasmissione televisiva di Fazio e Saviano, che a onore del vero non mi sembrano dei simpatizzanti di quell'area politica nè mi pare facciano una trasmissione antiBerlusconiana.

[Claudio]

Abbiamo capito che il problema della sinistra è, come solito, che non si silenziano i dissensi (ci siete mai andati a un incontro del PD, trovate le differenze col PDL), mica che i vertici sono degli assoluti perdenti.  
Io credo sia questa la mentalità perdente del centrosinistra, degli elettori del centrosinistra, specialmente quelli più datati, diciamo la fascia dai 40 in su, un vero cancro per chi spera di mettere alla guida della sinistra, e magari dell'Italia, qualche politico buono e non i Bersani,D'Alema,Veltroni e magari non i Renzi.
Che poi vorrei capire cosa c'entra il centrosinistra con una trasmissione televisiva di Fazio e Saviano, che a onore del vero non mi sembrano dei simpatizzanti di quell'area politica nè mi pare facciano una trasmissione antiBerlusconiana.

Il problema della sinistra è non individuare le ragioni dell'unità e cercare sempre il pelo nell'uovo, fino ad autoimplodere. Non c'entra che si tratti di Bersani o Renzi, D'Alema o Vendola (o Vendola e Ferrero, come abbiamo visto). E' una tendenza innata allo scavalcamento (a sinistra, of course), alla messa in discussione dei leader, una corsa allo sfascio mascherata dall'idealismo e dall'intransigenza. Se ne leggono tracce anche in questo mini-dibattito, e già questa idea falsata della contrapposizione tra vecchi e giovani ne è un ottimo esempio.

[Infinite dest]

Abbiamo capito che il problema della sinistra è, come solito, che non si silenziano i dissensi (ci siete mai andati a un incontro del PD, trovate le differenze col PDL), mica che i vertici sono degli assoluti perdenti.  
Io credo sia questa la mentalità perdente del centrosinistra, degli elettori del centrosinistra, specialmente quelli più datati, diciamo la fascia dai 40 in su, un vero cancro per chi spera di mettere alla guida della sinistra, e magari dell'Italia, qualche politico buono e non i Bersani,D'Alema,Veltroni e magari non i Renzi.
Che poi vorrei capire cosa c'entra il centrosinistra con una trasmissione televisiva di Fazio e Saviano, che a onore del vero non mi sembrano dei simpatizzanti di quell'area politica nè mi pare facciano una trasmissione antiBerlusconiana.

Il problema della sinistra è non individuare le ragioni dell'unità e cercare sempre il pelo nell'uovo, fino ad autoimplodere. Non c'entra che si tratti di Bersani o Renzi, D'Alema o Vendola (o Vendola e Ferrero, come abbiamo visto). E' una tendenza innata allo scavalcamento (a sinistra, of course), alla messa in discussione dei leader, una corsa allo sfascio mascherata dall'idealismo e dall'intransigenza. Se ne leggono tracce anche in questo mini-dibattito, e già questa idea falsata della contrapposizione tra vecchi e giovani ne è un ottimo esempio.

Sono d'accordo con te, ma non limiterei l'analisi alla sinistra: è un problema nostro, italiano, antropologico e/o culturale, e non c'è niente da fare
La contrapposizione con la destra, nello specifico, non ha senso, perchè loro sono compattati da un obiettivo contingente:salvare il culo a Berlusconi (che li stipendia tutti, in un modo o nell'altro). Ottenuto l'obiettivo, ovvero passato il 14/12 pv (verosimilmante, il 25 aprile del nuovo millennio) le tue parole saranno reversibili perfettamente, e altrettanto perfettamente applicabili allo schieramento di destra...ammesso che ce ne sarà ancora uno, morto (politicamente) il satiro nano.

[R. Mutt]

Parliamo di un paese dove il premier dice di voler censurare la Piovra e Gomorra perché "danneggiano l'immagine dell'Italia" e la gente gli batte pure le mani.

Se Berlusconi avesse davvero voluto censurare Gomorra, non l'avrebbe pubblicato. Così come Saviano non può sempre invocare il martirio (va bene che sei stato minacciato di morte, ma una critica non è una minaccia), o la censura (censura di che, poi: pubblichi per i 2 gruppi editoriali più importanti, ti ospita la Rai, mi pare che nessuno ti costringa al silenzio), appena uno ti fa una critica. Ecco perché in quest'Italia di merda mi sembra tutto un teatrino, da Berlusconi a Saviano.

[Lynn]

Il problema della sinistra è non individuare le ragioni dell'unità e cercare sempre il pelo nell'uovo, fino ad autoimplodere. Non c'entra che si tratti di Bersani o Renzi, D'Alema o Vendola (o Vendola e Ferrero, come abbiamo visto). E' una tendenza innata allo scavalcamento (a sinistra, of course), alla messa in discussione dei leader, una corsa allo sfascio mascherata dall'idealismo e dall'intransigenza. Se ne leggono tracce anche in questo mini-dibattito, e già questa idea falsata della contrapposizione tra vecchi e giovani ne è un ottimo esempio.

Non c'è nessuna idea di contrapposizione giovani-vecchi. La contrapposizione è tra chi ha fallito in questi 15 anni e resta ancora lì e chi nelle sedi dei partiti, nei comuni, amministra bene, con serietà, idee e prendendo voti ma resta bloccato perchè si continuano a portare avanti gli stessi amministratori senza cercare mai di rompere con gli ultimi 15 anni anche nelle scelta, innocente di un segretario di partito (all'epoca votai Marino). Un partito come il PD deve puntare ad essere il partito più votato d'Italia. E dubito ci riuscirà anche ora che la destra sta implodendoe le ssta servendo su un piatto la possibilità divincere le elezioni.Però la colpa è della disunità e della critica, mica del fatto che nel 2010 a parlare di giustizia in tv (dove un pochetto le dinamiche elettorali del paese si fanno purtroppo, e quindi bisogna scendere al livello di convincere la gente a votarli anche tramite questo mezzo) Violante.

[Infinite dest]

Parliamo di un paese dove il premier dice di voler censurare la Piovra e Gomorra perché "danneggiano l'immagine dell'Italia" e la gente gli batte pure le mani.

Se Berlusconi avesse davvero voluto censurare Gomorra, non l'avrebbe pubblicato. Così come Saviano non può sempre invocare il martirio (va bene che sei stato minacciato di morte, ma una critica non è una minaccia), o la censura (censura di che, poi: pubblichi per i 2 gruppi editoriali più importanti, ti ospita la Rai, mi pare che nessuno ti costringa al silenzio), appena uno ti fa una critica. Ecco perché in quest'Italia di merda mi sembra tutto un teatrino, da Berlusconi a Saviano.

L'ho già detto e lo ripeto:bella o brutta che sia, o nè bella nè brutta (come penso io) la trasmissione non sposta voti, nè muove coscienze; dovrebbe - alla fine - intrattenere, e ci riesce a sprazzi; dovrebbe approfondire, ma in questo Report è anni luce avanti.


Edit: (perchè l'ho letto solo ora)

Lenta, a tratti pedante, ossessionata dagli elenchi, politicamente troppo corretta. Roberto Saviano spiega la 'ndrangheta in Lombardia come il maestro Manzi spiegava la grammatica, in maniera quasi ingenua, che può far ridere i giornalisti che si occupano di questi argomenti da decenni. Ma siccome Saviano porta queste conoscenze da specialisti a nove milioni d'italiani, come con Gomorra a decine di milioni di lettori, siamo noi a far ridere. L'unica cosa che si può fare con Saviano è di ringraziarlo, volergli bene e proteggerlo con la popolarità dalla ferocia dei suoi nemici. Quelli con i kalashnikov e gli altri in doppiopetto.

Roberto Maroni è un buon ministro degli interni, seriamente impegnato nella lotta alle mafie. Ma quando per amore di bandiera nega il dato storico dello sviluppo della 'ndrangheta anche nella Lombardia leghista e rifiuta anche soltanto di discuterne, non diciamo d'indagare, si comporta da politicante da quattro soldi

Curzo Maltese, da Repubblica

[Claudio]

mah io credo che ci siano anche le vie di mezzo, non vedo niente di male nello spaccare il capello in quattro in un forum di discussione che dovrebbe far venire fuori le opinioni individuali. se poi si parla di azione politica è un altro paio di maniche, lì si discute e si spacca il capello in quattro, ma poi arrivati alla sintesi si sostiene tutti la stessa cosa. almeno questo è quello che dovrebbe fare un'organizzazione politica seria, cioè non il PD che riesce a parlare in 3 o 4 modi diversi contemporaneamente dello stesso argomento.
per cui se uno qua dentro mette la sua opinione individuale fatela finita di richiamare all'ordine come se si fosse trasgredito una direttiva del pcus...ma poi non siete voi quelli antistalinisti?

Pienamente d'accordo con te. Il punto infatti non è questo, figurati se a me dà fastidio il "dissenso", io "dissento" praticamente in qualasiasi posto mi trovi, persino qua, che in teoria sarebbe casa mia! 
E' solo che questa "sintesi" alla fine non c'è e tutti vanno in ordine sparso, fieri della loro diversità, come se non ci fosse la consapevolezza di come è finito sto paese. Mentre dall'altra parte, pur di non votare a sinistra, riescono a mescolare anche acqua e olio senza farsi troppi problemi.

[Perfect]

oops... il programma è prodotto dalla Endemol la stessa che produce pure il Grande Fratello e risulta proprietà del berlusca 
quell'uomo ha trovato il modo di fare soldi pure con l'opposizione .

[Infinite dest]

posto che allo stesso saviano credo non freghi nulla di tutto ciò.

Soprattutto quando si controlla l'estratto conto

[Lynn]

certo non se li gode i soldi credo

[GrantHart]

Via dal teatrino della televisione
di CURZIO MALTESE

"Vieni via con me" era la più bella canzone italiana ed è ora il titolo di una trasmissione piena di difetti, come ha notato la critica laureata. Ma chi se ne frega. �? un evento storico, segnala la morte del berlusconismo televisivo.
Il prodromo, l'archetipo, l'ideologia, il fondamento degli ultimi vent'anni di politica. Un programma che batte il Grande Fratello non soltanto con uno strepitoso Benigni, che sarebbe comprensibile, ma con don Gallo e le storie dei rom o della 'ndrangheta dell'hinterland milanese, non è un fenomeno di costume, ma la spia di una svolta della società italiana.

Il teatrino della televisione è l'antefatto del teatrino della politica, bersaglio preferito di Berlusconi. Nel bene o nel male, nel teatrino della politica stanno accadendo cose importanti e nuove, come la crisi finale del berlusconismo. Nel teatrino televisivo è invece tutto immobile da vent'anni, almeno all'apparenza. Il berlusconismo impera, dal Tg1 ai quiz, all'ultimo programma per casalinghe del mattino o del pomeriggio. Tutti i talk show, anche quelli alternativi e "contro", sono monopolizzati da una compagnia di giro formata al massimo da venti persone che campano negli studi congiunti Rai-Mediaset e trasmigrano da un canale all'altro, da Vespa a Santoro a Ballarò, formando un'unica marmellata. Dal punto di vista stilistico, non dei contenuti per carità, questo rende Annozero altrettanto bolsa di Porta a Porta. L'operaio in sciopero, la cittadinanza in rivolta, il disoccupato napoletano sono soltanto la scenografia esterna, le comparse di contorno dell'interminabile, incomprensibile e in definitivo inutile pollaio da studio.

Il primo merito di "Vieni via con me" è di rompere questa rappresentazione. Non c'è teatrino. Si possono vedere e ascoltare davvero personaggi e temi espulsi da anni dalla televisione. Ligabue e i rom, Benigni e la laicità dello Stato, don Gallo e la prostituzione da strada, Paolo Rossi e l'immigrazione. Non a caso, i meno efficaci l'altra sera erano i temutissimi Fini e Bersani. La solita guerra censoria del berlusconismo è stavolta particolarmente grottesca e inefficace perché è chiaro a tutti, anche agli elettori del centrodestra, che "Vieni via con me" a differenza di altri programmi "proibiti" non conduce battaglie politiche, ma sociali. Ed è un'altra ragione per cui rappresenta un'oasi dal teatrino politico-televisivo.

Non saprei neppure dire se è televisione nuova o vecchissima, post berlusconiana o magari pre berlusconiana, con sapori di Rai d'una volta, Barbato e Biagi, TvSette e "Non è mai troppo tardi". �? piena di difetti, si diceva. Lenta, a tratti pedante, ossessionata dagli elenchi, politicamente troppo corretta. Roberto Saviano spiega la 'ndrangheta in Lombardia come il maestro Manzi spiegava la grammatica, in maniera quasi ingenua, che può far ridere i giornalisti che si occupano di questi argomenti da decenni. Ma siccome Saviano porta queste conoscenze da specialisti a nove milioni d'italiani, come con Gomorra a decine di milioni di lettori, siamo noi a far ridere. L'unica cosa che si può fare con Saviano è di ringraziarlo, volergli bene e proteggerlo con la popolarità dalla ferocia dei suoi nemici. Quelli con i kalashnikov e gli altri in doppiopetto.

Roberto Maroni è un buon ministro degli interni, seriamente impegnato nella lotta alle mafie. Ma quando per amore di bandiera nega il dato storico dello sviluppo della 'ndrangheta anche nella Lombardia leghista e rifiuta anche soltanto di discuterne, non diciamo d'indagare, si comporta da politicante da quattro soldi.
Il successo di "Vieni via con me" va comunque oltre queste polemiche e i tentativi di censura. �? l'epifania di un cambiamento negli umori del Paese. Con una tv di servizio pubblico da anni Settanta, il programma d'arte varia di Fazio e Saviano ha intercettato paradossalmente un bisogno di nuovi codici e linguaggi; ha ricondotto alla platea Rai un pubblico giovane e colto che da tempo aveva abbandonato disgustato le reti pubbliche per fuggire ovunque, da Mentana a Sky. �? stata una piccola, imprevedibile rivoluzione televisiva. Dopo tanti anni, certo. Ma non è mai troppo tardi.

[Zpider]

Deliri e hai interlocutori plurali che non si capisce bene chi siano, ma vabbè.
Su englaro-fazio, io non ho messo fazio sullo stesso piano dei vescovi che si pronunciarono nei modi che sappiamo tutti o di berlusconi che disse ciò che disse. Ho solo detto che fazio con quel passaggio ha cercato la lacrima facile, secondo me, e credo che il padre, che prima non avevo nominato, ritenga di fare una cosa giusta e che sia una persona che vuole creare sensibilità intorno al problema;

il padre di Eluana fu già ospite a che tempo che fa, quello sì fu un momento di tv davvero importante, oltre che bello.

Ma infatti per me Fazio ha semplicemente sbagliato dimensione. Un po' come Fiorello (che è un altro pianeta intendiamoci) con il Fiorello Show... pompato come l'evento del secolo ed effettivamente morto nel silenzio generale.

Fazio non è un genio dello spettacolo, ma ha saputo comunque negli anni creare un contenitore validissimo in cui ormai si muove bene facendo molte cose ottime. Invece in "Vieni via con me" è un po' in balia degli eventi e non ha la personalità per gestire il ritmo e la verve della trasmissione, che di fatto è un susseguirsi di scenette asettiche e slegate, ingessate dall'impostazione rigida del contenitore stesso. Se infine anche i contenuti risultano a volte monologhi tendenziosi e banali la frittata è fatta.

Poi, ripeto, son contento che abbia seguito... ma ognuno deve fare le cose che sa fare. Secondo me Fazio non era adatto, e Saviano - che merita difesa a oltranza per ciò che rappresenta prima ancora che per ciò che dice - non è un autore televisivo.

[Plozzer]

la morte del berlusconismo televisivo.

Scrisse che il berlusconismo era finito anche quattro anni fa all'indomani della semi-vittoria di Prodi, temo che anche in questo caso dovrà portare pazienza.

[R. Mutt]

Via dal teatrino della televisione
di CURZIO MALTESE

"Vieni via con me" era la più bella canzone italiana ed è ora il titolo di una trasmissione piena di difetti, come ha notato la critica laureata. Ma chi se ne frega. �? un evento storico, segnala la morte del berlusconismo televisivo.
Il prodromo, l'archetipo, l'ideologia, il fondamento degli ultimi vent'anni di politica. Un programma che batte il Grande Fratello non soltanto con uno strepitoso Benigni, che sarebbe comprensibile, ma con don Gallo e le storie dei rom o della 'ndrangheta dell'hinterland milanese, non è un fenomeno di costume, ma la spia di una svolta della società italiana.

Il teatrino della televisione è l'antefatto del teatrino della politica, bersaglio preferito di Berlusconi. Nel bene o nel male, nel teatrino della politica stanno accadendo cose importanti e nuove, come la crisi finale del berlusconismo. Nel teatrino televisivo è invece tutto immobile da vent'anni, almeno all'apparenza. Il berlusconismo impera, dal Tg1 ai quiz, all'ultimo programma per casalinghe del mattino o del pomeriggio. Tutti i talk show, anche quelli alternativi e "contro", sono monopolizzati da una compagnia di giro formata al massimo da venti persone che campano negli studi congiunti Rai-Mediaset e trasmigrano da un canale all'altro, da Vespa a Santoro a Ballarò, formando un'unica marmellata. Dal punto di vista stilistico, non dei contenuti per carità, questo rende Annozero altrettanto bolsa di Porta a Porta. L'operaio in sciopero, la cittadinanza in rivolta, il disoccupato napoletano sono soltanto la scenografia esterna, le comparse di contorno dell'interminabile, incomprensibile e in definitivo inutile pollaio da studio.

Il primo merito di "Vieni via con me" è di rompere questa rappresentazione. Non c'è teatrino. Si possono vedere e ascoltare davvero personaggi e temi espulsi da anni dalla televisione. Ligabue e i rom, Benigni e la laicità dello Stato, don Gallo e la prostituzione da strada, Paolo Rossi e l'immigrazione. Non a caso, i meno efficaci l'altra sera erano i temutissimi Fini e Bersani. La solita guerra censoria del berlusconismo è stavolta particolarmente grottesca e inefficace perché è chiaro a tutti, anche agli elettori del centrodestra, che "Vieni via con me" a differenza di altri programmi "proibiti" non conduce battaglie politiche, ma sociali. Ed è un'altra ragione per cui rappresenta un'oasi dal teatrino politico-televisivo.

Non saprei neppure dire se è televisione nuova o vecchissima, post berlusconiana o magari pre berlusconiana, con sapori di Rai d'una volta, Barbato e Biagi, TvSette e "Non è mai troppo tardi". �? piena di difetti, si diceva. Lenta, a tratti pedante, ossessionata dagli elenchi, politicamente troppo corretta. Roberto Saviano spiega la 'ndrangheta in Lombardia come il maestro Manzi spiegava la grammatica, in maniera quasi ingenua, che può far ridere i giornalisti che si occupano di questi argomenti da decenni. Ma siccome Saviano porta queste conoscenze da specialisti a nove milioni d'italiani, come con Gomorra a decine di milioni di lettori, siamo noi a far ridere. L'unica cosa che si può fare con Saviano è di ringraziarlo, volergli bene e proteggerlo con la popolarità dalla ferocia dei suoi nemici. Quelli con i kalashnikov e gli altri in doppiopetto.

Roberto Maroni è un buon ministro degli interni, seriamente impegnato nella lotta alle mafie. Ma quando per amore di bandiera nega il dato storico dello sviluppo della 'ndrangheta anche nella Lombardia leghista e rifiuta anche soltanto di discuterne, non diciamo d'indagare, si comporta da politicante da quattro soldi.
Il successo di "Vieni via con me" va comunque oltre queste polemiche e i tentativi di censura. �? l'epifania di un cambiamento negli umori del Paese. Con una tv di servizio pubblico da anni Settanta, il programma d'arte varia di Fazio e Saviano ha intercettato paradossalmente un bisogno di nuovi codici e linguaggi; ha ricondotto alla platea Rai un pubblico giovane e colto che da tempo aveva abbandonato disgustato le reti pubbliche per fuggire ovunque, da Mentana a Sky. �? stata una piccola, imprevedibile rivoluzione televisiva. Dopo tanti anni, certo. Ma non è mai troppo tardi.

Mah, rispetto chi la pensa come Maletese, però è proprio questo tipo di ragionamento che mi fa girare le palle: "La trasmissione è piena di difetti, lo riconosciamo, ma siccome il resto è tutto una merda, Viva Fazio, Saviano e Benigni".

Io faccio un ragionamento diverso, invece: voglio il meglio, non qualcosa che faccia cagare meno di quel che normalmente passa. L'italiano si accontenta di poco, perché ormai è assuefatto alla mediocrità. Insomma, non è che perché in tv passano solo i Ramazzotti e le Pausini, nel momento in cui iniziano a passare Le luci della centrale elettrica o altre indicagate all'italiana del genere, devo accoglierlo come una rivoluzione. E così che gli Allevi diventano dei Geni in Italia. Ma io non voglio surrogati. O mi dai Miacheal Nyman e Philip Glass, oppure nulla.

Non mi va di esaltare dei mediocri solo perché questi si danno delle arie da anticonformisti, quando invece sono solo l'altra faccia (o feccia) della medaglia.

[Infinite dest]

Del programma trovo molto belli i microfoni, la strepitosa e collaudata scenografia e la fotografia. Mi piacciono molto pure tutte queste porte magiche che si aprono, che fanno entrare i personaggi in scena, che celano alvei misteriosi.
Complessivamente reputo il programma ozioso.
Saviano dovrebbe imparare ad usare l'espressività della voce; per quanto riguarda i contenuti, invece, trovo interessanti le cose che racconta, ma non nascondo che gradirei maggiore approfondimento e chiarezza nella narrazione dei fatti che mi paiono sempre un po' troppo accennati o lasciati alla superficie.
Fazio mi è parso piuttosto specioso e macchinoso; in più l'espediente delle liste lo trovo non interessante e, aggravante del fatto, usato in maniera palesemente retorica per dettare linee di pensiero sociali e politiche ben precise che, in quanto tali, non credo arricchiscano lo spettatore di alcunché (possono rafforzare il pensiero di alcuni o far incazzare chi la pensa al contrario, ma al di là di questo non v'è nulla).
Il pubblico è odioso e ottuso, e marca la sua presenza con applausi vuoti e ingiustificati.
Gli ospiti sono di altissimo livello, ma è pur vero che è l'altissimo livello di Stato, e quindi mediocre. Faccio degli esempi. Mediocre è Benigni che, come è solito fare con i suoi film quanda riporta ogni volta le strabusate strutture di sceneggiatura fatta di equivoci ad incastro, ricalca le solite strutture narrative del "Tuttobenigni 95/96": ma se in quello spettacolo funzionava, qui non funziona, e le gag trovate ad hoc per questo tipo di monolgo non sono divertenti, come non trovo particolarmente divertente e acuto il resto delle battute (parere personale ovviamente). Mediocri sono Fini e Bersani, ma la loro mediocrità è giustificata dal ruolo che ricoprono.
Per cui a che pro metterci le lagne di Ligabue sull'Italia? Come riempitivo ovviamente.
Albanese dovrebbe sforzarsi di andare oltre, come Paolo Rossi, ripetutamente ripetuti da anni oramai, si vedono le crepe sui muri delle loro esibizioni.
Non comprendo invece il senso delle esibizioni di Servillo e degli Avion Travel, m'è parso uno spreco di uomini in rapporto a una mancanza di idee o, diversamente, ad una autocelebrazione del programma per cui si scopre tutto il suo narcisismo.
Nell'insieme il programma lo trovo davvero ozioso e non vedo alcuna rivoluzione portata avanti. Se poi il termine di paragone deve essere un grande fratello solo perché è presentato nello stesso giorno e nella stessa fascia oraria, bè, che dire: troppo facile paragonarsi alla melma.

Voto: 5

Mi tocca essere d'accordo con te,ma guarda un po', non c'è più religione

Però io metto mezzo voto in più perchè i Servillo bros sono i Servillo Bros e perchè Albanese mi ha fatto ridere

[Claudio]

Via dal teatrino della televisione
di CURZIO MALTESE
...

E' la versione abbellita del mio punto di vista 

[GrantHart]

Mah, rispetto chi la pensa come Maletese, però è proprio questo tipo di ragionamento che mi fa girare le palle: "La trasmissione è piena di difetti, lo riconosciamo, ma siccome il resto è tutto una merda, Viva Fazio, Saviano e Benigni".

Io faccio un ragionamento diverso, invece: voglio il meglio, non qualcosa che faccia cagare meno di quel che normalmente passa. L'italiano si accontenta di poco, perché ormai è assuefatto alla mediocrità. Insomma, non è che perché in tv passano solo i Ramazzotti e le Pausini, nel momento in cui iniziano a passare Le luci della centrale elettrica o altre indicagate all'italiana del genere, devo accoglierlo come una rivoluzione. E così che gli Allevi diventano dei Geni in Italia. Ma io non voglio surrogati. O mi dai Miacheal Nyman e Philip Glass, oppure nulla.

Non mi va di esaltare dei mediocri solo perché questi si danno delle arie da anticonformisti, quando invece sono solo l'altra faccia (o feccia) della medaglia.

capisco, quindi se dopo un mese di pane e acqua ti offrissero un piatto di lasagne e una birra rifiuteresti perché o caviale e champagne o mi tengo pane e acqua

che poi siano l'altra feccia della medaglia è un ragionamento che sento spesso da chi dice "tanto vale votare berlusconi".

[GrantHart]

Io non condivido molto l'entusiasmo del pezzo e le argomentazioni portate mi sembrano di natura più emotiva che di contenuto; ad esempio quanto citato sopra è semplicemente falso; da orbi, se non da ciechi, non notarlo.

e anche se fosse, un bel chi se ne frega non ce lo mettiamo? In Italia fa politica pure Signorini con tutto il suo gossip che prepara la discesa in campo di Lady Marina, forse questo è un po' meglio eh.

[GrantHart]

che sia falso lo dici tu che ci hai visto il politico con la tua sensibilità, altri come maltese con la loro sensibilità lo hanno visto diversamente: le sensazioni divergono, come è giusto che sia per un programma visto da milioni di persone. io ho solo scritto che anche se fosse come dici tu non me ne potrebbe fregare di meno e stop, se poi tu pensi che fossi irritato devo dedurre che non hai bene presente quale sia la scala di irritazione in questo forum.

[GrantHart]

Detto questo, che il programma conduca battaglie politiche è un dato oggettivo, e non un dato soggettivo, prova ne è la battaglia tra la Lega e Saviano sui giornali di oggi che, al di là di ogni considerazione che ne si possa fare, rimane una battaglia politica.

La Lega ha da poco criticato aspramente i Cesaroni e Distretto di Polizia, ergo anche quei programmi portano avanti battaglie politiche?  Anche qui è una questione di sensibilità e percezioni, andrei piano prima di parlare di dati oggettivi, tutto qui.

Sul resto siccome mi hai detto che mi sono irritato, ti ho solo rassicurato che non è cosi tesoro.